Il Como parte fortissimo e sorprende la Lazio con un possesso palla rapido e lineare, fatto di uno o due tocchi e passaggi tra le linee. La squadra di Fabregas sembra interpretare alla perfezione un calcio “sarriano”, muovendo il pallone con qualità. La chiave del match potrebbero essere i cambi di gioco rapidi sugli esterni. La Lazio prova a restare compatta, chiudendo gli spazi, ma appare presto in difficoltà.
Provstgaard disputa una grande prova su Douvikas, ma commette errori in impostazione, costringendo spesso Provedel al lancio lungo su Castellanos. È proprio il portiere italiano a tenere a galla i biancocelesti, protagonista al 22’ con una parata decisiva sul tiro di Vojvoda.
Con il passare dei minuti la Lazio si abbassa sempre di più, subendo l’intensità del pressing lariano. Zaccagni finisce anche ammonito per un intervento disperato quasi al limite dell’area su Van Der Brent. L’impressione è che chiunque, oggi, avrebbe faticato contro questo Como.
Poche le azioni pericolose dei biancocelesti: si accendono soltanto i due terzini, Lazzari con i suoi inserimenti interni e Tavares con dribbling fulminanti. Proprio da lui nasce al 34’ la prima grande occasione, con cross per Cancellieri e conclusione smorzata di Guendouzi.
La chiave, per Sarri, sarà colpire quando il Como inevitabilmente calerà.
Lascia un commento