Il nuovo capitolo tra la Lazio e Maurizio Sarri è ufficialmente cominciato. Dopo l’addio burrascoso del marzo 2024, il tecnico toscano è tornato sulla panchina biancoceleste, firmando un biennale con opzione per un terzo anno legato alla qualificazione in Champions League.
Una scelta che lo stesso allenatore ha definito “più facile dal punto di vista sentimentale che intelligente”, ma che ha riacceso la passione di un popolo che non aveva mai smesso di invocare il suo nome.
Il “Sarri-bis” nasce però in condizioni particolari. La Lazio è infatti bloccata sul mercato per via dei vincoli COVISOC: niente nuovi acquisti, solo rientri dai prestiti e occasioni a parametro zero. Una limitazione pesante, che Sarri ha accettato con responsabilità, dichiarando: “Non lascio un club in difficoltà”.
Toccherà quindi al gruppo già presente trovare nuove energie per affrontare una stagione che si annuncia complessa.
Gli obiettivi non sono stati nascosti: riportare la Lazio in Europa è la priorità, con la Conference come base minima, e l’eventuale qualificazione in Champions come sogno concreto. Un percorso che parte subito con il debutto di domani a Como, sfida che si preannuncia insidiosa ma che servirà per testare subito la fame del gruppo.
I tifosi hanno risposto con entusiasmo: i 29mila abbonamenti sottoscritti lo dimostrano, così come le parole di Zaccagni alla vigilia — “Con Sarri possiamo stupire”. Il Comandante è tornato, e con lui la speranza di una Lazio capace di andare oltre i propri limiti. Ora resta da capire se il cuore, da solo, potrà bastare per scrivere un’altra stagione memorabile.
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