Il mistero del mercato Lazio: perché le uscite dettano le regole? #Calciomercato #LazioEstate
Immaginate una sessione di calciomercato dove le entrate sono bloccate e le uscite dettano il ritmo: è esattamente ciò che sta vivendo la Lazio in questa estate rovente. Con il club biancoceleste costretto a navigare tra vincoli finanziari e promesse da mantenere, le strategie in campo si trasformano in un vero rompicapo che tiene tutti con il fiato sospeso. Nonostante le tante voci e i sogni di rinforzi, la realtà è che il focus è tutto sulle partenze, lasciando il tecnico a ingegnarsi con la rosa attuale per fare di necessità virtù.
Il motivo di questo stallo non è una sanzione, ma un vincolo finanziario imposto dalle regole federali, legato al rapporto tra il “costo del lavoro allargato” (stipendi e ammortamenti) e i ricavi.Potrebbe interessarti
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Ora, con le opzioni limitate, l’unica strategia per sbloccare il futuro è alleggerire la rosa, cedendo quei giocatori che non rientrano nei piani. È un’operazione delicata per il ds, che deve gestire casi come Basic, Fares e Kamenovic, senza dimenticare le situazioni complesse di Gigot e di uno tra Cancellieri e Noslin. Gli ingaggi elevati di questi esuberi complicano le trattative, rendendo ogni mossa una scommessa ad alto rischio. Il vero colpo di scena arriverà se queste cessioni andranno in porto: da lì dipenderà se la Lazio potrà finalmente agire a gennaio, trasformando questa impasse in una nuova opportunità sul mercato.



