Lazio – La stagione 2024–2025 ha messo a dura prova la rosa biancoceleste dal punto di vista fisico. Problemi ricorrenti hanno tormentato nomi pesanti. Su tutti, i più colpiti sono stati Lazzari, Vecino e Nuno Tavares.
L’emblema dell’infermeria laziale è rappresentato da Patric, costretto a chiudere anzitempo la stagione per un serio problema alla caviglia. Un bilancio a dir poco disastroso che ha portato a contare ben 23 stop stagionali.
Quest’anno le cose non sembrano essere cambiate: l’inizio della tournée estiva in Turchia come dimostrazione. Infatti, sono rimasti a Roma Patric, Gigot e Isaksen. Lo spagnolo non rientrerà prima di un mese, Gigot è bloccato da una lombosciatalgia; Isaksen, infine, è tornato ad allenarsi sul campo solamente nella giornata di ieri.
Il caso Isaksen: mononucleosi e strascichi da monitorare
L’esterno danese, reduce da una mononucleosi, è stato costretto a una lunga pausa durante la preparazione estiva. La malattia, confermata da esami a Villa Mafalda, ha imposto un fermo che ha compromesso le amichevoli contro Avellino, Fenerbahçe e Galatasaray.

Secondo Il Corriere dello Sport, le prime analisi suggerivano almeno un paio di settimane di stop, con un graduale ritorno al lavoro secondo un protocollo specifico.
Il rebus difesa: emergenza e scelte obbligate
Il reparto arretrato è tra i più provati: con l’assenza di Patric e Gigot, i soli difensori centrali disponibili erano Gila, Provstgaard e Romagnoli, con Marusic adattato come quarta opzione. Uno scenario complesso che costringe il tecnico Sarri a rimodellare soluzioni difensive spesso non ottimali.
Un’estate non rigenerativa
Il calvario fisico della Lazio non accenna a fermarsi, ma l’infermeria si conferma ancora piena anche al ritorno agli allenamenti. La società dovrà gestire incroci complicati tra recuperi, preparazione atletica e lucidità tecnica, in vista dell’esordio di campionato.
La situazione infortuni continua a essere un’emergenza strutturale per la Lazio, con ripercussioni sul modulo, sulla stabilità tattica e sulla resistenza a lungo termine della rosa. Solo una pianificazione attenta, inserendo progressivamente i giocatori nella condizione ideale, potrà restituire solidità in vista delle prossime sfide ufficiali.
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