La Lazio corre contro il tempo per i conti e il calciomercato
La Lazio è al lavoro per garantire che i conti siano in ordine entro il 30 settembre, affrontando le preoccupazioni sul rispetto dei parametri UEFA e assicurando operazioni fluide per gennaio. Ma cosa succederebbe se gli obiettivi non venissero centrati? #Lazio #Calciomercato #UEFA
Nonostante le voci e le preoccupazioni che hanno circolato di recente sul mercato ancora fermo, la Lazio interviene per fare chiarezza sulla propria strategia finanziaria.Potrebbe interessarti
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Il punto cruciale della strategia biancoceleste è l’adeguamento ai nuovi regolamenti finanziari, in particolare al parametro UEFA che, dal 1° gennaio 2026, limiterà il “costo del lavoro allargato” (stipendi e ammortamenti) all’80% dei ricavi societari. La Lazio è convinta di poter raggiungere questo obiettivo entro il 30 settembre 2025, data in cui la federazione “fotograferà” i conti dei club per la verifica periodica. Raggiungere questo traguardo è essenziale, poiché sbloccherebbe completamente il mercato, permettendo piena libertà di manovra per la sessione invernale.
Ma cosa accadrebbe se l’obiettivo non fosse raggiunto entro quella data? Secondo quanto analizzato dal Corriere dello Sport, si passerebbe a un piano B, meno vantaggioso ma non disastroso. In questo scenario, il blocco del mercato diventerebbe parziale: la Lazio potrebbe operare in entrata, ma solo a fronte di una cessione, con la condizione che il costo complessivo del nuovo giocatore (cartellino più ingaggio) non superi quello del calciatore in uscita. Si tratterebbe di un mercato “uno a uno”, che limiterebbe le ambizioni ma non fermerebbe del tutto i rinforzi. La speranza, e quella di tutto l’ambiente, è che la prima ipotesi si realizzi, mantenendo viva l’ottimismo per il futuro del club.



