Sconfitta shock per la Lazio contro il Como: rivoluzione in arrivo? #Lazio #SerieA #Calcio
L’esordio stagionale in Serie A per la Lazio si è trasformato in un incubo, con una sconfitta per 2-0 contro il neopromosso Como. Ma cosa accadrà ora? La squadra biancoceleste ha faticato a impensierire gli avversari, apparendo lenta, prevedibile e priva di reattività, mentre il Como ha dominato fin dall’inizio con un gioco organizzato e dinamico che ha esposto tutte le debolezze della formazione capitolina.
Il 4-3-3 inizialmente schierato dalla Lazio è sembrato rigido e incapace di fronteggiare la fluidità e gli scambi rapidi degli avversari. Il centrocampo non ha fornito il filtro necessario, lasciando gli attaccanti isolati e inefficaci per tutta la partita, mentre la difesa ha mostrato lacune evidenti sotto pressione costante. Il Como ha sbloccato il risultato al 47′ con il gol di Douvikas, seguito da una splendida punizione di Paz che ha chiuso i conti. L’unica reazione della Lazio è stata un gol annullato a Castellanos, l’unico tiro in porta di una prestazione da dimenticare.
Questa debacle suona come un campanello d’allarme per la Lazio, evidenziando limiti tattici e fisici che richiedono correzioni urgenti. La mancanza di concentrazione e reattività ha messo in discussione l’assetto attuale, lasciando spazio a speculazioni su un cambio di rotta immediato per non restare indietro rispetto alle rivali.
Come spiega oggi Il Messaggero in edicola, di cui riproponiamo un breve passaggio: «Sono due i concetti chiave di Sarri. Il primo è legato alle valutazioni che farà. Il secondo riporta alla frase pronunciata in conferenza: «Vediamo prima la realtà di questa squadra e poi decidiamo come giocare». Il riferimento può essere tecnico, legato alla modalità di gioco, meno palleggio e più profondità? La Lazio ha creato pericoli solo nel secondo tempo, quando ha trovato un paio di verticalizzazioni. Il gol di Taty era arrivato su lancione di Gila, sorprendendo la difesa alta di Fabregas. La frase di Mau può anche intendere una riflessione sul modulo, ma non per il Verona, in caso dopo la sosta. A fine luglio aveva pensato al 4-3-1-2. Ma con questo assetto Zaccagni dovrebbe giocare trequartista, l’alternativa è Pedro a 38 anni. Isaksen, ancora fermo, non avrebbe posto. Nel finale di Como Mau ha impostato il 4-2-3-1, erano entrati Pedro e Dia. Lo spagnolo a destra, Dia dietro Taty, Zaccagni a sinistra». Con questi indizi, il futuro della Lazio potrebbe riservare sorprese inaspettate.
Lascia un commento