Il giornalista Stefano Mattei non le manda a dire: “Lazio in declino, da grande squadra a Lazietta”! Scopri come le scelte societarie stanno affossando i biancocelesti, tra sconfitte brucianti e delusioni dei tifosi. #Lazio #CalcioItaliano #DeclinoBiancocelesti
Stefano Mattei, un veterano del giornalismo sportivo, ha sparato a zero sulla recente debacle della Lazio contro il Como. In un’intervista a Radiosei, il suo sguardo critico non si è limitato alla partita disastrosa, ma ha puntato dritto alle questioni più profonde che stanno minando le ambizioni del club. Con parole taglienti, Mattei invita a riflettere su come la squadra stia precipitando in un ciclo di declino, alimentando la curiosità su cosa potrebbe accadere in futuro.
Al cuore del problema, secondo Mattei, c’è una crisi strutturale che va ben oltre i risultati sul campo. «Vorrei guardare la luna e non il dito», ha dichiarato, sottintendendo che la sconfitta di ieri non è che un sintomo di mali più grandi. Lui accusa apertamente la gestione societaria, in particolare Fabiani e Lotito, di aver orchestrato un mercato degli ultimi tre anni confusionario e dannoso. «La Lazio ha acquistato giocatori poco adatti alla piazza e Fabiani dovrebbe spiegare se il blocco del mercato è solo in entrata o anche in uscita, visto che l’unico a essere ceduto è stato Tchaouna». Queste parole lasciano intendere un ridimensionamento inevitabile, spingendo i lettori a chiedersi se la Lazio possa davvero invertire la rotta.
Non è solo la squadra a essere nel mirino, ma anche il rapporto sempre più teso tra i tifosi e la dirigenza. Mattei ha richiamato le recenti dichiarazioni del presidente Lotito, che ha ringraziato gli abbonati, ma ha sottolineato un gap evidente: «Ma i tifosi della Lazio sono anche quelli che non vanno allo stadio», ha osservato, ricordando come Lotito avesse rifiutato scuse per il blocco del mercato un mese fa. Il giornalista dipinge un quadro nostalgico e preoccupante, affermando: «Siamo tornati agli anni Sessanta, questa è una Lazietta. A Como si è vista una squadra ambiziosa contro una Lazio ridimensionata. Il declino è inevitabile e irreversibile». Questa critica solleva interrogativi su quanto a lungo i sostenitori possano tollerare questa deriva.
Sul fronte tecnico, Mattei non risparmia dettagli che evidenziano la scarsa qualità della rosa. Ha evidenziato scelte di formazione discutibili, come l’impiego di giocatori come Cancellieri e Cataldi, con Lazzari e Dele-Bashiru, e ha messo in dubbio l’impatto di altri elementi. «Castellanos ha segnato 14 gol in due anni, mentre Immobile – la vecchia Rolls Royce – ha spesso salvato la Lazio con i suoi gol». Per Mattei, la squadra manca di profondità e talento, e non è garantito che il mercato di gennaio possa cambiare le cose: «La Lazio chiuderà tra il nono e il decimo posto, questa è la sua dimensione attuale». Queste osservazioni invitano a riflettere su una realtà che potrebbe essere solo l’inizio di una stagione ancora più complicata per i biancocelesti.
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