L’esordio della Lazio contro il Como: un’analisi intrigante dall’ex giocatore Piscedda? #Lazio #Como #SerieA
Ma cosa pensa un esperto come Massimo Piscedda dell’imminente sfida che attende la Lazio? In una chiacchierata ai microfoni di una radio dedicata, l’ex calciatore biancoceleste ha offerto spunti affascinanti sull’esordio in campionato contro il Como, focalizzandosi su tattiche, giocatori e possibili sorprese. Le sue parole non solo analizzano gli avversari, ma anche i punti di forza della rosa laziale, lasciando spazio a riflessioni che potrebbero influenzare l’andamento della partita.
Piscedda ha descritto il Como come una formazione dinamica e imprevedibile, sottolineando la necessità di una strategia astuta per la Lazio. «Il Como segna e subisce tanto, è una squadra che vuole imporsi nel calcio italiano “spagnoleggiando”» – ha dichiarato – «Deve un po’ modificarsi per evitare le contromosse degli avversari. La Serie A è tra i campionati più tattici, ti studia e ti colpisce. Il Como è una buonissima squadra, ma credo che si modificherà. Ha fatto acquisti molto buoni, soprattutto in prospettiva. Si è rafforzato, vedremo come andrà a finire. Domenica bisogna lasciar loro il pallino e colpirli in campo aperto. La Lazio lì è molto temibile. Non si può aspettare tutta la gara. Un allenatore bravo legge le situazioni e fa le mosse giuste». Queste osservazioni accendono la curiosità: come risponderà la Lazio a una squadra che potrebbe rivelarsi una mina vagante?
Passando al centrocampo, il dibattito è tutto su chi potrebbe prendere le redini. Piscedda non ha esitato a esprimere una preferenza chiara, alimentando l’interesse su scelte che potrebbero fare la differenza. «Cataldi o Rovella? A Como partirei con Rovella, per non bocciarlo subito. La maglia da titolare se l’è guadagnata lo scorso anno. Cataldi è valido, ma Rovella deve partire dall’inizio. Sono diversi, ma non cambia molto. Dovrebbe chiedergli più verticalizzazioni, più coraggio nella giocata». Chissà se questa indicazione influenzerà le decisioni finali, rendendo il match ancora più avvincente.
Non mancano commenti sulla difesa, dove Piscedda ha toccato aspetti personali e di performance. Sul difensore Gila, le sue parole sono state dirette e riflessive: «Per me è peggiorato. Lo scorso anno, soprattutto nel girone di ritorno, ha commesso errori non da lui. È uno dei più bravi in Italia, ma spesso gli manca l’umiltà. Forse si crede Sergio Ramos (ride, ndr). Provstgaard? Ancora da valutare». Questo tipo di analisi invita a chiedersi come si comporterà la retroguardia laziale di fronte al Como, con elementi che potrebbero oscillare tra alti e bassi.
Anche il ruolo dei portieri è stato al centro dell’attenzione, con Piscedda che ha evidenziato l’importanza della competizione interna. «Credo che punti ancora su Provedel. L’importante è avere due portieri forti, che si stimolano a vicenda. Mandas ha fatto bene, Provedel è calato. Ma tra loro non c’è rivalità, solo sana competizione». Queste riflessioni aggiungono un velo di incertezza: chi emergerà come punto fermo sotto i pali, e come influenzerà l’equilibrio della squadra?
Infine, guardando all’attacco, Piscedda ha condiviso idee su come sfruttare al meglio le opzioni offensive. «Io metterei sia Dia che Castellanos. Sono utili entrambi in ripartenza. Credo però che li alternerà, non li vedo insieme dal primo minuto». Con queste parole, si apre un interrogativo sul potenziale d’attacco della Lazio: alternanza o combinazioni audaci? L’esordio contro il Como potrebbe rivelare sorprese inaspettate, tenendo i tifosi con il fiato sospeso per ogni mossa.
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