Lazio carica per l’esordio: motivazione al massimo contro il Como! #Lazio #SerieA #Calcio
Immaginate una squadra che ha affrontato un’estate anomala e serrata, con un mercato praticamente congelato e zero arrivi nuovi a Formello. In questa situazione, c’è un aspetto che cattura l’attenzione: la fame di tornare sul campo. Per il tecnico, l’attesa è finita, e ora è pronto a sfogare tutta la sua energia e la sua filosofia di gioco, puntando sul 4-3-3, sul possesso palla e su un calcio spettacolo. Ma sarà all’altezza della sfida? Il nuovo campionato rappresenta un test intrigante e complicato, un’opportunità per rispondere a quei dubbi che aleggiano sulla squadra.
Ritornato alla guida dopo ben 531 giorni, a seguito di una parentesi interrotta nel marzo 2024, il tecnico è l’unica certezza in mezzo all’incertezza. Ha ripreso con il suo solito fuoco e passione, sapendo di essere stato richiamato per una missione ambiziosa, che lui stesso ha paragonato alle più grandi imprese della sua carriera – come quello scudetto con la Juventus a fine ciclo o il secondo posto nella sua prima avventura qui. Dal primo giorno, il messaggio alla squadra è stato chiaro e diretto: «Siamo questi, niente alibi». E nei giorni recenti, ha ribadito con forza: «la nostra sfida», come riportato da fonti attendibili.
Questa sfida è tutta nel dimostrare che una Lazio “vecchia guardia”, senza rinforzi, possa stupire e funzionare come una squadra rimodellata. Il pre-campionato è stato un vero laboratorio, con rotazioni continue per testare ogni giocatore e trovare alternative affidabili. Domande chiave: ha Dele-Bashiru le carte per emergere come mezzala di qualità? Può Tavares riprendersi il trono degli assist? E soprattutto, la coppia d’attacco Taty Castellanos-Dia diventerà finalmente una macchina da gol, chiave per scalare posizioni dopo il settimo posto dello scorso anno?
L’esordio, però, è subito un banco di prova duro. Contro il Como guidato dal nuovo tecnico Cesc Fàbregas, la squadra si trova in piena emergenza, senza Romagnoli, Patric, Vecino, Isaksen e Gigot. Sarà costretto a improvvisare, affidandosi a una coppia centrale inedita con Gila e il giovane Provstgaard. Eppure, proprio qui potrebbe nascere la scintilla: la sua mentalità e il suo lavoro sapranno colmare le lacune e dare il via a un nuovo capitolo vincente fin dall’inizio? Solo il campo potrà dirlo.
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