Con l’inizio imminente della nuova stagione di Serie A, la Lazio intende mettersi alle spalle un’annata deludente, culminata con l’esclusione dalle coppe europee. In lizza per il quarto posto fino all’ultima giornata, i capitolini hanno mancato persino l’accesso alla Conference League, sfumato a favore della Fiorentina dopo il ko con il Lecce. I biancocelesti, guidati da Maurizio Sarri, richiamato al posto di Marco Baroni, hanno un obiettivo chiaro: tornare in Europa, un traguardo considerato il minimo sindacale per una squadra con le ambizioni e la storia della Lazio. Tuttavia, il blocco del mercato in entrata, dovuto allo sforamento dell’indice di liquidità, rappresenta un ostacolo significativo, limitando la possibilità di rinforzi immediati e rimandando eventuali operazioni a gennaio. Nonostante le difficoltà, l’entusiasmo e la determinazione non mancano: vediamo come la Lazio si prepara a questa sfida.
Lazio, obiettivo Europa
Nonostante manchino ancora un paio di settimane all’inizio del campionato, i siti di betting in formato mobile e desktop hanno già pubblicato le quote sullo Scudetto e sulla lotta Champions ed Europa. Stando a queste ultime, la Lazio è considerata tra le outsider per un posto nelle competizioni europee, con un occhio particolare alla qualificazione in Europa League o, in alternativa, alla Conference League. L’obiettivo dichiarato da Sarri e dalla società è chiaro: tornare a competere stabilmente nelle zone alte della classifica. La delusione della scorsa stagione, con l’ottavo posto finale, ha lasciato un segno, ma anche una forte motivazione per riscattarsi. La rosa attuale, pur senza grandi innesti, potrebbe avere il potenziale per centrare almeno un piazzamento valido per l’Europa, ma ciò che è certo è che per riuscirci servirà una maggiore continuità rispetto al passato.
Perché Sarri è l’uomo giusto
Maurizio Sarri, tornato a Formello dopo aver già allenato i biancocelesti dall’estate 2021 fino alle dimissioni presentate a marzo 2024, può essere individuato come il fulcro del progetto Lazio. La sua esperienza, il suo calcio propositivo e la capacità di valorizzare i talenti a disposizione lo rendono l’allenatore ideale per riportare il club in Europa. In un’estate anomala, senza possibilità di acquistare giocatori, l’ex allenatore di Napoli, Chelsea e Juventus, può essere considerato il vero colpo dei biancocelesti: con un solo impegno settimanale, fatta salva la Coppa Italia, puntando su moduli come il 4-3-3 o sul 4-2-3-1 il Comandante avrà più tempo per lavorare e plasmare la squadra, trasmettendo i suoi dettami ai calciatori. Qualcosa, in tal senso, si è già intravisto nell’amichevole terminata 2-2 col Galatasaray (il riferimento è alla splendida azione che ha portato alla rete di Zaccagni). La maniacale attenzione ai dettagli e la capacità di motivare il gruppo saranno fondamentali, soprattutto in un contesto complicato dal blocco del mercato. Sarri ha già dimostrato in passato di poter competere ad alti livelli anche con rose non stellari, e la Lazio confida nel suo carisma per fare la differenza.
Il resoconto del mercato fin qui
Il mercato estivo della Lazio, come detto in precedenza, è condizionato dalle limitazioni finanziarie, dunque l’operato della società si è concentrato sui riscatti dei calciatori arrivati in prestito con opzione e sullo sfoltimento della rosa. Tra i riscatti a titolo definitivo, spiccano nomi come Nuno Tavares dall’Arsenal, Fisayo Dele Bashiru dall’Hatayspor, Luca Pellegrini e Nicolò Rovella dalla Juventus, e Samuel Gigot dal Marsiglia. Sono tornati dai prestiti Romano Floriani Mussolini (era alla Juve Stabia ed è stato poi girato in prestito con diritto di riscatto alla Cremonese), Danilo Cataldi (Fiorentina) e Matteo Cancellieri (Parma), offrendo a Sarri alternative utili per ampliare le rotazioni. Sul fronte delle cessioni, Nicolò Casale è stato riscattato dal Bologna, Loum Tchaouna è stato venduto al Burnley per 15,15 milioni di euro, mentre Gabriele Artistico è andato in prestito allo Spezia. A parametro zero, invece, hanno lasciato la squadra Gaetano Castrovilli, André Anderson e Jean-Daniel Akpa Akpro. Pur senza grandi colpi, la Lazio ha finora mantenuto una base solida senza cedere nessuno dei propri big. Anche se l’assenza di nuovi innesti potrebbe pesare, soprattutto nella prima parte di stagione, grazie all’apporto di Sarri non è escluso che i biancocelesti possano dire la loro nell’ottica di una qualificazione alle coppe europee.
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