Domani si giocherà il derby della città Eterna. Romolo e Remo, l’aquila romana e la lupa capitolina. Simboli e leggende si mischiano a storia e attualità, passando dal Colosseo allo Stadio Olimpico, da Chinaglia a Totti. Storie diverse ma entrambe ricche di amore e passione, identità e tradizione, distinzione e appartenenza.
Lazio sempre più squadra della Capitale
Dopo gli anni ottanta, dove la formazione giallorossa dominava la città, negli anni duemila – dalla gestione di Cragnotti fino a oggi – la Lazio nonostante tutto è cresciuta sempre di più, soprattutto dal punto di vista identitario.
Non è più soltanto la data di fondazione – che divide le due società – a fare la differenza. Sono ben ventisette gli anni di distacco fra le due società. Infatti la Lazio è stata la prima società di calcio di Roma, fondata da un gruppo di giovani romani nel cuore della città eterna a Piazza della Libertà, nel borghese quartiere Prati.
Mentre la storia della Roma è ben diversa, nata per volontà politica sotto il regime fascista, unendo più realtà calcistiche della capitale. Ma anche l’eventuale acquisizione dello Stadio Flaminio, a due passi da Piazza del Popolo, tanto temuta dai rivali giallorossi e i quattro giocatori nella rosa, sono ulteriori elementi che fanno sì che la società biancoceleste stia diventando sempre più un Heritage patrimoniale della città di Roma.
Luca Pellegrini, Alessio Romagnoli, Danilo Cataldi e Matteo Cancellieri sono i romani in campo con la maglia della Lazio, mentre la Roma si presenta solo con Lorenzo Pellegrini e Niccolò Pisilli. Vuoi anche per la strategia societaria, la Lazio con un presidente italiano e ben radicato nel territorio, mentre la Roma dei Friedkin di stampo americano con una visione più globale ed internazionale, creano i presupposti per una sfida che comunque rimarrà eterna come la città che ospita queste due importanti squadre della nostra Serie A.
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