Il calciomercato non dorme mai, soprattutto quando si parla di possibili ritorni romantici. È il caso di Lorenzo Insigne, che potrebbe presto tornare in Serie A per vestire la maglia della Lazio, riabbracciando il tecnico con cui ha vissuto alcune delle stagioni più brillanti della sua carriera: Maurizio Sarri.
La notizia, riportata da Il Messaggero, parla chiaro: Insigne sarebbe pronto a valutare seriamente un ritorno in Italia, ma solo se sarà Sarri a chiamarlo. Il tecnico toscano lo considera un vero e proprio pupillo e, nelle prossime settimane, potrebbe spingere la dirigenza biancoceleste a fare un tentativo, soprattutto se dovesse sbloccarsi la situazione legata al blocco del mercato e venissero chiarite le strategie per la sessione di gennaio.
I numeri parlano per loro: con Sarri al Napoli, Insigne ha totalizzato il suo record personale in presenze (139), gol (47) e assist (33), oltre al massimo minutaggio mai registrato in carriera. Un’intesa perfetta, costruita nel tempo, fatta di fiducia, libertà in campo e un ruolo centrale nel sistema di gioco sarriano.
Oggi Insigne milita nel Toronto FC, in MLS, dove però non è mai riuscito a ritrovare quella brillantezza che lo aveva reso uno dei migliori esterni offensivi d’Europa. Il richiamo dell’Italia e la possibilità di lavorare di nuovo con Sarri potrebbero rappresentare una svolta sia emotiva che professionale per il fantasista partenopeo.
D’altra parte, la Lazio ha bisogno di rinnovare e rafforzare la rosa con profili esperti e affidabili, soprattutto in un momento in cui serve rilanciare l’ambizione e dare più qualità al reparto offensivo. In questo contesto, Insigne rappresenterebbe un’occasione intrigante, anche in chiave ambientale: un colpo che scalderebbe la tifoseria e rafforzerebbe l’unità del gruppo.
Nulla, comunque, potrà muoversi prima di gennaio, anche perché la società capitolina dovrà prima affrontare il nodo del mercato bloccato. Ma l’idea resta sul tavolo e prende corpo ogni giorno di più. Sarà decisivo il rapporto tra Sarri e Lotito, oltre alla volontà dello stesso Insigne, che dovrà valutare tempi, condizioni e prospettive.
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