La Lazio e i suoi 4 esuberi: A gennaio, solo cessioni per rinforzarsi? #Calciomercato #Lazio #SerieA
Immaginate una squadra di calcio bloccata da vincoli finanziari, costretta a navigare in acque tempestose senza poter rafforzare la rosa. È proprio questo il dilemma della Lazio dopo un’estate di trattative infruttuose, dove il mercato estivo si è chiuso senza le cessioni sperate, lasciando il club in una situazione di stallo che influenzerà pesantemente la finestra di gennaio. Con l’obiettivo di sfoltire una rosa sovrabbondante e ridurre il monte ingaggi per rispettare il rigido limite dell’80% tra spese e ricavi, la dirigenza – guidata dal presidente Lotito e dal direttore sportivo Fabiani – ha fallito il bersaglio, bloccando di fatto ogni mossa in entrata.
Ora, la conseguenza è chiara: per acquistare nuovi giocatori a gennaio, la Lazio dovrà necessariamente vendere altri di pari valore economico.Potrebbe interessarti
Non è solo Gigot, però: gli altri tre esuberi – Toma Basic, Mohamed Fares e Dimitrije Kamenovic – rimangono a Formello, fuori rosa e con contratti in scadenza a giugno 2026. Basic incide per 1,6 milioni, Fares per 1 milione e Kamenovic per 600 mila euro, rendendo difficile trovare acquirenti disposti a farsi carico di questi pesi economici. Questa situazione non fa che amplificare le incertezze, lasciando i tifosi a chiedersi se ci sarà una via d’uscita per sbloccare la squadra.
Ma c’è un piccolo spiraglio che potrebbe accendere la curiosità: per liberare posti nella lista dei 25 per la Serie A, Gigot e Basic sono stati i primi a essere “tagliati”. Tuttavia, Basic potrebbe tornare in gioco se la Lazio perdesse Fisayo Dele-Bashiru e Mohamed Belahyane per la Coppa d’Africa. Si tratterebbe di una soluzione d’emergenza, più dettata dalla necessità che da una scelta tecnica, per coprire le assenze a centrocampo e magari dare una scossa a una stagione già complicata. Chissà se questa mossa improvvisa cambierà le carte in tavola per i biancocelesti.