Romagnoli è il pilastro che la Lazio non vuole perdere: dopo l’estate turbolenta, cosa succederà ora? #Lazio #Romagnoli #SerieA
Alessio Romagnoli è tornato a essere un elemento imprescindibile per la difesa della Lazio, suscitando non poca curiosità tra i tifosi. Dopo aver scontato le due giornate di squalifica per il cartellino rosso contro il Lecce, il difensore è di nuovo pronto a contendersi un posto da titolare nella prossima gara contro il Sassuolo. Eppure, non tutti sanno che in estate era vicinissimo all’addio, in un momento di grande incertezza per il club.
Il clima di smobilitazione era palpabile, con il blocco del mercato, l’uscita di scena dell’allenatore Baroni e l’esclusione dalle coppe europee che avevano spinto Romagnoli a considerare seriamente di lasciare. Stando a quanto riportato dal Messaggero, il difensore aveva già salutato i compagni, pronto a un cambio di aria. Ma è stato il ritorno in panchina di Maurizio Sarri a cambiare radicalmente lo scenario, un legame forte tra lui e il tecnico che ha convinto Romagnoli a restare, nonostante le dimissioni di Sarri a marzo 2024.
Ora, con la crisi estiva archiviata, l’attenzione si sposta sul rinnovo contrattuale di Romagnoli. Il suo accordo, in scadenza nel 2027 e con un ingaggio da 3 milioni di euro a stagione – il secondo più alto della rosa – richiede una rinegoziazione. Durante l’estate, ogni trattativa era stata congelata a causa dei problemi societari, ma adesso il giocatore e il suo agente, Raiola, sono in attesa di una chiamata da Formello. La mossa del club potrebbe essere un prolungamento con un ingaggio spalmato su più anni e leggermente ridotto, mentre Romagnoli si prepara a brillare di nuovo al centro della difesa, alimentando l’interesse su cosa riserverà il futuro.
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