Allarme infortunio per Rovella: un problema cronico all’inguine che potrebbe fermarlo a lungo e costringere la Lazio a una scelta drastica. #Lazio #SerieA #Infortuni
I vecchi fantasmi stanno tornando a tormentare Nicolò Rovella, e con lui l’intera Lazio, lasciando i tifosi con il fiato sospeso. L’uscita anticipata dal campo durante l’intervallo del derby contro la Roma – un copione fin troppo familiare, identico a quanto accaduto contro il Sassuolo – non è un incidente isolato, ma il segnale di un infortunio che si sta trasformando in un problema persistente e inevitabile.
Secondo quanto riportato dalle fonti, gli esami strumentali hanno evidenziato un ispessimento di due millimetri nella zona inguinale. Questa diagnosi, nota in ambito medico come “Groin Pain Syndrome”, è un fastidio già familiare per l’ambiente della Lazio, visto che ha colpito in passato anche Mattia Zaccagni, costringendolo a un lungo stop. Ora, Rovella si trova di fronte a una situazione che non lascia spazio a dubbi: un problema cronico che non può più essere ignorato.
Per risolvere definitivamente la questione, la strada sembra obbligata verso un intervento chirurgico. I medici hanno indicato l’inserimento di una rete di supporto sul pube come l’unica soluzione per stabilizzare l’area e porre fine all’instabilità. Ma questa scelta non è priva di dilemmi: non si tratta più di decidere “se” operarsi, bensì “quando”, con il rischio di dover gestire le conseguenze a breve termine.
Optare per un approccio conservatore, come le infiltrazioni per alleviare il dolore, potrebbe essere solo una toppa temporanea, con il pericolo di aggravare tutto. D’altra parte, un’operazione immediata significherebbe tenere Rovella fuori dal campo per più di un mese, proprio come è successo a Zaccagni. Una prospettiva che mette in ansia la squadra, già provata da assenze in un centrocampo decimato e in un momento cruciale della stagione. Le prossime ore saranno decisive, con riflessioni in corso che potrebbero influenzare l’andamento di tutta la campagna.
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