La Lazio valuta la sconfitta contro il Sassuolo: difese solide, ma attacco carente? #Lazio #Sassuolo #SerieA #CalcioItaliano
Dopo una dura sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, la squadra biancoceleste si ferma per un’analisi approfondita della gara. Il tecnico ha condiviso le sue riflessioni ufficiali, puntando il dito su aspetti chiave della prestazione. Con un mix di autocritica e realismo, le sue parole offrono uno sguardo intrigante su come la squadra intenda reagire nelle prossime sfide, mantenendo alta la tensione per i tifosi che si chiedono se questo sia solo un passo falso o l’inizio di un trend.
Nel bilanciare difesa e attacco, emerge un quadro non del tutto negativo. «Dobbiamo attaccare molto più gli spazi, abbiamo verticalizzato più rispetto a Como ma c’è mancato quell’attacco alla profondità che abbiamo fatto bene contro il Verona. A livello difensivo è stata fatta una buona partita, il Sassuolo è una buona squadra che farà un campionato di buon livello, hanno uno dei tridenti più forti del campionato. Abbiamo fatto una buona partita difensivamente, ma abbiamo creato troppo poco in fase offensiva». Questa dichiarazione solleva curiosità: quanta differenza potrebbe fare un approccio più aggressivo in avanti, soprattutto contro avversari di livello?
Sulle scelte di formazione, l’attenzione va alla necessità di continuità e gestione delle risorse. «Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti». Qui, si intravede il dilemma tattico che potrebbe interessare i fan: come bilanciare l’affidabilità con il rischio di affaticamento, in un campionato sempre più competitivo?
Infine, analizzando il momento cruciale del gol subito, le osservazioni sono precise e dirette. «Con la traiettoria a uscire gli ultimi due giocatori della linea difensiva potevano fare meglio, abbiamo tolto Guendouzi dalla seconda fila del castello difensivo per evitare l’uomo sul secondo palo. C’era tempo per attaccare meglio la palla, dovevamo fare meglio». Questo commento invita a riflettere su piccoli errori che possono cambiare il corso di una partita, alimentando il dibattito tra i seguaci del calcio su quanto conti la precisione nei dettagli per ribaltare le sorti. Con queste insight, la Lazio guarda avanti, pronta a trasformare le critiche in motivazione per le sfide imminenti.
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