La Lazio in emergenza: un reintegro inaspettato potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Calcio #SerieA
In mezzo al turbine di incertezze che avvolge la squadra, il tecnico sta lottando per riportare stabilità in un centrocampo falcidiato e una formazione psicologicamente provata. Con la trasferta di Genova all’orizzonte, l’obiettivo è chiaro: evitare mosse drastiche che potrebbero peggiorare una situazione già instabile, puntando su soluzioni pratiche e immediate per non perdere l’equilibrio.
Per questo, “Mau” insiste per il reintegro di Toma Bašić. Non si tratta di una scommessa sul talento del giocatore, ma di una decisione strategica per preservare l’assetto della squadra, evitando di spostare elementi da ruoli consolidati e optando per un centrocampista puro anziché improvvisazioni.
Tra le opzioni escluse ci sono quelle più audaci, come l’idea di promuovere Mario Gila a mediano – un suggerimento del DS che era stato provato senza risultati convincenti altrove. Il problema? Non solo la scarsa adattabilità del giocatore, ma anche il rischio di creare uno squilibrio difensivo con una coppia centrale totalmente mancina, considerando le condizioni attuali di Patric, come riportato dai media.
Allo stesso modo, altre proposte sono state respinte, tra cui l’ipotesi di arretrare Nuno Tavares o Mattia Zaccagni – tornato di recente in gruppo – nel ruolo di mezzala all’interno del 4-3-3. Il tecnico non vede in loro le qualità necessarie per gestire una posizione così cruciale nel suo schema tattico.
Alla fine, la strada scelta è quella di un cambiamento modulare: dopo aver accantonato le idee creative, la formazione opterà per un 4-4-2 o un 4-2-3-1 per la sfida di Marassi, un approccio pragmatico dettato dall’emergenza per navigare attraverso questo momento critico e ritrovare solidità sul campo.
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