Ogni squadra ha un avversario capace di trasformarsi in incubo ricorrente. Per la Lazio, contro il Sassuolo, questo ruolo ha spesso il volto di Domenico Berardi, leader tecnico dei neroverdi e autentica “bestia nera” per i biancocelesti.
Numeri da incubo per la Lazio
Berardi ha segnato diverse reti contro la Lazio in Serie A, risultando spesso decisivo. Tra rigori trasformati e giocate individuali, l’esterno calabrese è riuscito a colpire la difesa biancoceleste in più di un’occasione, rendendosi protagonista di sfide che hanno lasciato il segno.
Un’arma imprescindibile per il Sassuolo
Nonostante le difficoltà della squadra emiliana, Berardi rappresenta sempre il punto di riferimento offensivo. La sua capacità di creare superiorità numerica, calciare da fuori e incidere sui piazzati lo rende il pericolo numero uno per la retroguardia laziale, chiamata a un lavoro attento per arginarne le giocate.
Le contromisure della Lazio
Per Sarri (o l’attuale tecnico biancoceleste), contenere Berardi significa limitare gran parte della pericolosità del Sassuolo. Servirà compattezza sulle fasce e copertura sulle seconde palle, perché lasciare spazio al numero 10 neroverde potrebbe trasformarsi in un errore fatale.
Una sfida nella sfida
Sassuolo–Lazio non sarà soltanto un confronto di classifica, ma anche l’ennesimo capitolo della sfida personale tra Berardi e i biancocelesti. I tifosi laziali lo sanno bene: quando il numero 10 emiliano vede biancoceleste, trova spesso il modo di lasciare il segno.
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