Scontri a Nizza prima del match: 88 ultras della Roma rilasciati, ma il processo per gli altri fa discutere! #EuropaLeague #TifosiGiallorossi #CalcioInternazionale
La notte di caos che ha preceduto la sfida di Europa League tra Nizza e Roma ha portato a conseguenze immediate e pesanti per i tifosi coinvolti. Con la tensione ancora palpabile, la giustizia francese ha iniziato a muoversi rapidamente, lasciando tutti con il fiato sospeso su cosa potrebbe accadere in futuro.
Tra i 102 sostenitori giallorossi fermati, 13 sono stati portati direttamente in tribunale per affrontare accuse serie. Le autorità hanno descritto i fatti con chiarezza, sottolineando la gravità della situazione: “raggruppamento finalizzato alla preparazione di violenze volontarie contro persone o alla distruzione o danneggiamento di beni, nonché al trasporto di armi proibite”. Questa descrizione non fa che accendere la curiosità su quanto pianificata fosse l’intera faccenda, trasformando una trasferta calcistica in un vero e proprio dramma.
Per gli altri 88 tifosi, la storia ha preso una piega diversa con il loro rilascio dalla custodia. Ma attenzione, non è finita qui: le autorità francesi hanno imposto a ciascuno un divieto di accesso alla regione delle Alpi Marittime per sei mesi, una misura che fa riflettere su quanto le violenze possano avere ripercussioni a lungo termine e scongiurare nuovi problemi.
Come riportato da fonti attendibili, la procura è fermamente convinta che questi ultras avessero organizzato il viaggio con l’intento preciso di creare disordini, non una semplice rissa spontanea. Questa idea di un piano premeditato non solo spiega il massiccio intervento delle forze dell’ordine durante la partita, ma anche la durezza delle decisioni prese, lasciando i fan a chiedersi dove si fermerà questa spirale di eventi.
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