La Serie A è ripartita con un equilibrio che non si vedeva da anni. Dopo sei giornate, Napoli e Roma guidano la classifica con 15 punti, seguite dal Milan a 13 e da Inter e Juventus a 12.
È un avvio che racconta un campionato competitivo, in cui nessuna squadra ha ancora mostrato la forza per staccare le altre. E, in effetti, già nelle previsioni di inizio stagione, le proiezioni sulle scommesse serie A avevano anticipato un torneo aperto, dove l’esito finale potrebbe decidersi solo negli ultimi turni.
La Lazio di Sarri, tornato ufficialmente in panchina il 2 giugno 2025, ha vissuto un avvio a strappi: ko all’esordio a Como (0-2, 24 agosto), pronta risposta con il 4-0 al Verona (31 agosto) e pari 3-3 col Torino (4 ottobre) risolto dal rigore di Cataldi al 103’. In vetrina Matteo Cancellieri, autore di una doppietta con il Toro e già a quota 3 reti in campionato, oggi riferimento offensivo dei biancocelesti.
Tra assenze e rotazioni, Sarri ha alternato accenti sul 4-3-3 introducendo aggiustamenti nelle ultime gare; il materiale per una risalita c’è, specie se rientrano gli indisponibili e Cancellieri mantiene l’impatto mostrato nell’ultimo turno. Le cronache dell’ultima settimana (3-3 col Torino) e gli aggiornamenti tattici dal club raccontano proprio questa fase di assestamento.
Napoli e Roma, le capoliste del momento
Il Napoli campione in carica ha mantenuto gran parte del blocco tecnico che ha conquistato lo scorso titolo e continua a esprimere un calcio di ritmo e intensità. Con 12 gol realizzati e 6 subiti in sei gare, la squadra di Conte mostra una buona continuità e una rosa pronta a reggere i doppi impegni autunnali.
La Roma di Gasperini, invece, è la principale sorpresa d’inizio campionato: cinque vittorie su sei, solo due reti incassate e una solidità difensiva che ne fa una delle squadre più difficili da affrontare.Potrebbe interessarti
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Inter e Milan, i dati che spiegano la rincorsa
Secondo il modello Opta Predictor, aggiornato a settembre, l’Inter resta la principale favorita per lo scudetto grazie alla profondità della rosa e ai numeri offensivi che la vedono come miglior attacco del torneo con 17 reti segnate.
Il Milan, terzo a due lunghezze dalla vetta, sta costruendo la sua stagione su equilibrio e solidità: 9 gol fatti, 3 subiti, ma anche alcune occasioni non sfruttate che hanno pesato nei pareggi. Allegri ha restituito ordine tattico e gestione dei momenti, anche se la concretezza resta la chiave per tenere il passo delle prime.
La Juventus, infine, è in una fase di assestamento ma resta agganciata al gruppo di testa. Tudor sta lavorando su una squadra più compatta e con automatismi in crescita, anche se i recenti pareggi hanno frenato la rincorsa bianconera.
Un equilibrio destinato a durare
L’attuale equilibrio potrebbe durare fino a primavera: Inter, Napoli e Roma sono considerate le tre squadre con il rendimento più sostenibile nel medio periodo, mentre Milan e Juventus conservano margini di crescita, soprattutto sul piano realizzativo.
Il nuovo calendario della Champions League, con la fase unica da 36 squadre attiva fino a gennaio, influenzerà le rotazioni e i punti lasciati per strada.
Le differenze si misurano nei dettagli: una panchina più lunga, una difesa più solida o una gestione più lucida nei finali di partita possono diventare il vantaggio decisivo quando la stagione entrerà nella sua fase calda.
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