Zazzaroni non risparmia la Roma: una sconfitta che sembra una barzelletta, ma non fa ridere affatto! #RomaLilla #EuropaLeague #CalcioDrammatico
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, non usa mezzi termini nel commentare la recente debacle della Roma in Europa League contro il Lille. La squadra giallorossa ha vissuto una serata da incubo, fallendo per tre volte consecutive un calcio di rigore, un episodio che ha trasformato una partita in qualcosa di grottescamente ironico.
«Ci sono un ucraino e un argentino che nel giro di pochi minuti si fanno parare tre volte lo stesso calcio di rigore da un turco. Potrebbe essere l’inizio di una barzelletta mai sentita in precedenza, ma che tuttavia non fa ridere.» Questa frase cattura perfettamente l’assurdità dell’evento, lasciando i tifosi a chiedersi come una serata del genere possa essere accaduta sul palcoscenico europeo. Zazzaroni usa questo aneddoto per evidenziare non solo l’errore tattico, ma anche la frustrazione che avvolge la prestazione complessiva.
La delusione non si ferma ai rigori.Potrebbe interessarti
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Non tutto è da buttare, secondo Zazzaroni, che salva alcuni elementi della squadra. Svilar continua a dimostrarsi affidabile, non è una sorpresa, e Soulé ha offerto qualche sprazzo interessante. Tuttavia, il resto della formazione ha deluso, con errori banali nei passaggi che hanno permesso al Lille di guadagnare fiducia e creare diverse occasioni.
Il vero allarme, però, è l’attacco, descritto come un problema enorme. I centravanti non hanno inciso, con prestazioni che hanno accentuato le preoccupazioni. Zazzaroni nota involuzioni in diversi giocatori, come N’Dicka non a suo agio nel ruolo e Hermoso in difficoltà difensive, senza dimenticare le lacune di Tsimikas.
Per voltare pagina, la squadra deve lavorare sodo per stabilizzarsi, contando sul ritorno di Dybala e l’integrazione di Bailey. Zazzaroni conclude con un monito: «Della barzelletta che non fa ridere qualcuno conserverà la memoria. La speranza è che la squadra la dimentichi in fretta.» Una chiusura che lascia il lettore con un senso di urgenza, sperando in una rapida rinascita per la Roma in questa stagione europea.
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