#Capello vede il futuro biancoceleste in Champions!
Il nome di Fabio Capello risuona come un’eco familiare nel mondo del calcio. Con 79 anni di vita intrecciata al pallone, osserva la Serie A da una prospettiva unica, quella di chi ha vissuto e costruito la storia di club leggendari. Ecco che, in una recente intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, Capello si è soffermato sulla corsa verso la Champions League, sottolineando con forza che la Lazio ha ancora un ruolo centrale in questa battaglia.
Una lotta ancora aperta
Capello non ha usato mezzi termini: la Lazio non è fuori dai giochi. Anzi, secondo lui, la squadra «lotterà fino alla fine». Parole che scuotono l’animo di ogni tifoso biancoceleste, accendendo quella fiamma di speranza e determinazione che ci caratterizza. Mentre molti mettevano in dubbio la nostra capacità di rimanere al vertice, Capello ha saputo riconoscere il valore del nostro cammino.
Interpretazioni e sensazioni
La sua analisi è quella di un esperto che sa vedere oltre le apparenze. Aggiunge che la nostra squadra ha tutte le carte in regola per competere ad alti livelli, e questo non può che farci gonfiare il petto. La Lazio, con il suo spirito indomito e la voglia di riscatto, è sempre pronta a ribaltare qualsiasi previsione. Ogni partita è una sfida, uno stadio è il teatro delle nostre emozioni, e i giocatori i protagonisti di una storia che punta al successo.
Sentirci dire questo da un personaggio come Capello è una riconferma di quanto stiamo facendo di buono. Certo, il cammino non è semplice, e sappiamo che ci saranno momenti duri, ma il suo sostegno è un ulteriore incoraggiamento per non mollare mai.
Finale in crescendo
Mentre il campionato prosegue, le sue parole riecheggiano come un mantra: non siamo mai davvero fuori dai giochi. Alla fine, quello che conta è la nostra capacità di lottare, di non darci mai per vinti. Per noi, per la maglia, per una città che vive di calcio. Alziamo dunque lo sguardo verso il traguardo, fiduciosi che il nostro viaggio verso la Champions sarà ricco di soddisfazioni, perché, come dice Capello, siamo nati per competere e vincere.


