Guendouzi schietto: “Il migliore? Non mi interessa, contava vincere. Tifosi unici, ecco cosa spero di fare nel 2026”

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#GuendouziParla: Emozioni e Verità dal Tessitore Biancoceleste

Il post partita di Lazio-Cremonese non è stato privo di scintille, e a portare fuoco e fiamme ci ha pensato Matteo Guendouzi. Questo giovane centrocampista ci ha abituato alla sua schiettezza, ma stavolta ha superato ogni limite con dichiarazioni che ancora fanno eco tra le mura dell’Olimpico. In una sfida senza reti, Guendouzi non si è nascosto dietro frasi di circostanza.

Di fronte ai microfoni di Dazn, ha sfoderato parole crude quanto una bordata da fuori area: “Sono il migliore in campo? Non me ne frega un c**zo. Abbiamo giocato male, tifosi speciali.” Parole che hanno schiacciato il forte tasto dell’autocritica, forse anche un po’ troppo bruscamente. Non è facile trovarsi nelle vesti di autocensore, ma il francese ha dimostrato di non temere giudizi.

Spirito Guerriero

Guendouzi, per quanto giovane, è un esempio di come il calcio possa essere specchio dell’anima. I suoi occhi raccontavano più delle parole, e tra le righe si percepiva un desiderio ardente di raddrizzare le sorti di una squadra che sa di poter dare di più. Il centrocampista ha poi aperto una finestra sul futuro, dichiarando con ambizione: “Nel 2026 voglio fare questo.”

Dietro la maschera di una partita opaca, il cuore biancoceleste ha pulsato forte. Nonostante il pareggio che ha lasciato l’amaro in bocca, i tifosi della Lazio sono stati definiti “speciali”, un riconoscimento che è valso come un abbraccio nella giungla tiepida della notte romana.

Riflessione Post-Partita

In un campionato che non concede respiro, queste parole di Guendouzi sono come una sveglia. Non solo per i compagni, ma anche per noi tifosi. Forse è il momento di stringere più che mai legame e maglie, di sostenere i nostri ragazzi al di là dei numeri. Con la passione che ci contraddistingue, continuiamo a credere e a spingere fino all’ultimo sospiro. Dopotutto, è il nostro amore per questa maglia che rimane il vero motore delle imprese biancocelesti.