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La Lega Serie A si è ritrovata ancora una volta all’interno di una clamorosa bufera mediatica. Ogni volta che il nostro movimento calcistico sembra poter fare qualche passo in avanti verso l’avanguardia, si decide costantemente di riconsiderare le proprie posizioni, tornando al punto di partenza. La vera domanda rimane una: si potrà mai progredire con un tal approccio conservativo?

Serie A, addio ai ridicoli palloni arancioni: il motivo

Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha dovuto riconsiderare l’idea riguardo i palloni arancioni, utilizzati da poco meno di un mese in tutti i campi della massima serie. La sfera di gioco in questione ha scatenato molteplici proteste da parte dei telespettatori, soprattutto del pubblico daltonico. Infatti, il colore emblematico non permetteva una corretta visione della gara.

Molte volte la palla veniva scambiata per il manto erboso da gioco per i daltonici. Numerosi disagi visivi si sono manifestati in tal senso anche nelle persone senza questa particolare alterazione. Per questo motivo, la scelta è stata categorica: verranno reintrodotti nuovamente i palloni bianchi e gialli.

Dopo il disastro di Milan-Como, che ha cambiato la propria sede per ben tre volte, passando da Milano a Perth e viceversa, la Lega Serie A si ritrova costretta a ricambiare ulteriormente una modifica apportata, generando numerose sfiducie da parte dei tifosi nell’operato degli addetti ai lavori.

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