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Lazio: Basic, l’enigma del centrocampo pagato a peso d’oro che frena il mercato

#Lazio #Basic: L’enigma contrattuale di Toma Basic che tiene in scacco il mercato biancoceleste

Il caso di Toma Basic alla Lazio si sta trasformando in un rompicapo intrigante per la dirigenza, con il suo ingaggio elevato che allontana potenziali acquirenti e complica le strategie di calciomercato. Immaginate un giocatore che si allena regolarmente con la squadra a Formello, ma la cui presenza nel progetto tecnico è marginale: il club è disperatamente alla ricerca di una soluzione per liberarsene, eppure un ostacolo insormontabile blocca tutto.

In particolare, il mercato in uscita per il centrocampista croato è inchiodato dall’ingaggio di Basic, che scade nel 2026. Lui è determinato a non perdere un euro di quanto gli spetta fino a quella data, puntando a incassare l’intera cifra che gli è dovuta, ovvero ben 1,6 milioni di euro (questa frase sottolinea la sua fermezza nel voler preservare tutti i guadagni contrattuali, rendendo la trattativa ancora più complessa).

Questa somma rende quasi impossibile trovare un club pronto ad assorbire l’intero stipendio, specialmente senza offerte concrete che soddisfino le sue pretese economiche. Basic non accetterebbe nulla di meno: solo un trasferimento che mantenga il suo attuale livello di guadagno potrebbe convincerlo, alimentando la curiosità su come evolverà questa saga.

Come sottolinea il Corriere dello Sport, la sensazione è che solo ad agosto, nelle fasi finali del mercato, possa aprirsi qualche spiraglio per piazzarlo. Ma l’ostacolo economico persiste, a meno che la società non opti per un incentivo all’uscita – una sorta di buonuscita – per facilitare la sua partenza e alleggerire il monte ingaggi, un fattore cruciale per l’indice del “costo del lavoro allargato” (questo termine si riferisce all’indicatore che misura l’onere complessivo dei costi lavorativi per il club, influenzando le decisioni finanziarie). Con questa situazione in bilico, i tifosi si chiedono se la Lazio riuscirà a sbloccare l’impasse prima che sia troppo tardi.

Aureliano: Tifosi indispensabili per noi fischietti, VAR ci evita guai sul campo

I tifosi e gli arbitri: un legame che fa la differenza nel calcio

Scopri come i tifosi influenzano davvero le prestazioni degli arbitri, secondo l’ex direttore di gara Gianluca Aureliano, e perché la loro assenza è stata un duro colpo. #SerieA #Arbitri #Tifosi

Gianluca Aureliano, ex arbitro di Serie A e oggi VAR internazionale, ha condiviso riflessioni affascinanti sull’importanza dei tifosi nel mondo del calcio. In un’intervista, ha evidenziato come la presenza del pubblico non sia solo uno sfondo, ma un elemento che incide profondamente sulle decisioni in campo, suscitando curiosità su quanto l’atmosfera degli stadi possa alterare il gioco.

L’assenza dei tifosi durante il periodo del Covid è stata descritta da Aureliano come una delle sfide più difficili per gli arbitri, non solo a livello pratico ma anche psicologico. Per rendere l’idea, ha richiamato un episodio emblematico raccontato da Gianluca Rocchi durante un seminario arbitrale, che lega il calore del pubblico alle motivazioni di chi dirige le partite.

«L’importanza dei tifosi? Fondamentale, anche per noi arbitri. Gianluca Rocchi, per spiegare il motivo che porta a diventare arbitri, in un seminario arbitrale fece una cosa semplice. Mostrò i tifosi del Liverpool che prima di una sua gara avevano cantato “You’ll Never Walk Alone”. Per noi arbitri il Covid fu il periodo peggiore, senza tifosi non eravamo abituati».
Questa frase sottolinea come i tifosi rappresentino un supporto emotivo essenziale per gli arbitri, rendendo evidenti le difficoltà affrontate in periodi senza pubblico e mostrando l’impatto di momenti iconici come il canto del Liverpool.

Aureliano ha poi toccato l’argomento del VAR, spiegando il suo ruolo nella moderno arbitraggio e come abbia aiutato a mitigare errori umani. Il suo commento invita a riflettere su quanto la tecnologia sia diventata un alleato per garantire maggiore precisione nelle partite.

«Il VAR? Per noi è stata una manna dal cielo. Il VAR ci aiuta a vedere una cosa che in quel momento tutti hanno osservato, tranne noi arbitri in campo. In questi 8 anni per me è stato fondamentale, è come se avessi qualcuno che mi protegge da un eventuale errore».
Qui, Aureliano illustra il VAR non solo come uno strumento tecnico, ma come una “scorta” che protegge gli arbitri dagli sbagli, evidenziando la sua importanza nel bilanciare l’elemento umano con l’assistenza tecnologica.

In sintesi, le parole di Aureliano offrono uno sguardo intrigante su come il calcio non sia solo una questione di regole e tattiche, ma di emozioni condivise che coinvolgono tutti, dai giocatori agli arbitri, alimentando il fascino eterno di questo sport.

Sarri Fa Sudare la Lazio: Doppio Allenamento e Prime Tattiche a Formello

La Lazio Avanza nel Ritiro Estivo: Scopri i Segreti del Sesto Giorno di Allenamenti #Lazio #RitiroBiancocelesti #CalcioEstate

La prima settimana di ritiro della Lazio a Formello è ormai agli sgoccioli, con il sesto giorno che ha portato una doppia sessione di allenamento per affinare i meccanismi di gioco fin dalle prime fasi. Ma cosa sta accadendo dietro le quinte? Questa giornata, con sessioni al mattino e al pomeriggio, offre uno sguardo intrigante su come la squadra stia costruendo le basi per la stagione, mantenendo un’aria di mistero su progressi e recuperi che potrebbero fare la differenza.

La seduta mattutina è partita con un riscaldamento leggero alle 9:34, dopodiché il gruppo è stato diviso. I centrocampisti e gli attaccanti hanno iniziato immediatamente con il lavoro tattico sul campo, mentre i difensori sono rimasti in palestra. I “Rossi” del mattino includevano Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru, Noslin, Castellanos, Sana Fernandes – un termine che denota i giocatori assegnati a questo specifico gruppo per l’allenamento, enfatizzando una suddivisione strategica per ottimizzare le prove. Successivamente, i ruoli si sono invertiti: i centrocampisti e gli attaccanti sono passati in palestra, mentre i difensori hanno iniziato il loro lavoro sulla linea difensiva. Tutti i difensori erano presenti eccetto Pellegrini, divisi in due gruppi: i “Verdi” con Lazzari, Gigot, Provstgaard, Tavares, Ruggeri, Patric – qui, “Verdi” indica l’altro sottogruppo, utile per bilanciare l’intensità e focalizzare sui movimenti collettivi. L’allenamento si è concentrato sui movimenti della linea in ogni situazione di gioco, terminando alle 11:00 con il rientro negli spogliatoi. Buone notizie per Patric e Zaccagni, che, pur avendo svolto lavoro differenziato il giorno precedente, stanno recuperando bene, e anche Hysaj si è unito al gruppo nelle prove tattiche, mostrando progressi che alimentano la curiosità sui potenziali ritorni.

Nel pomeriggio, l’allenamento è iniziato alle 18:08 sul campo del Fersini con il torello, seguito da riscaldamento e prove tattiche con due formazioni distinte. I “Rossi” schieravano Marusic, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru; Noslin, Castellanos, Pedro – in questo caso, “Rossi” rappresenta una formazione specifica per simulare scenari di gioco, creando suspense su come queste scelte influenzeranno le strategie future. I “Verdi”, invece, proponevano Lazzari, Gigot, Romagnoli, Hysaj; Belahyane, Rovella, Vecino; Cancellieri, Dia, Sanà Fernandes – dove “Verdi” simboleggia l’altra squadra in campo, un metodo per testare varianti tattiche che potrebbe rivelare sorprese nei prossimi match. La parte tattica si è conclusa con un lavoro sulle palle inattive, e la giornata si è chiusa alle 19:25, con la squadra che ora guarda al prossimo appuntamento per un test in famiglia contro la Primavera domani sera.

Assenti per motivi di gestione dei carichi o piccoli problemi sono stati Isaksen, Pellegrini, Zaccagni, Patric e Mandas, ma senza particolari allarmi, lasciando spazio a speculazioni su come questi fattori potrebbero plasmare la rosa biancoceleste nei giorni a venire. Con il ritiro che entra nella fase cruciale, ogni dettaglio emerso oggi potrebbe essere la chiave per un avvio di stagione elettrizzante.

Lazio Bloccata al Mercato: Il “Costo del Lavoro” Torna a Far Impazzire i Dirigenti

La Lazio corre contro il tempo: sfoltire la rosa entro settembre per evitare sanzioni! #Lazio #Calciomercato #FinanzaSportiva

Mentre il ritiro della Lazio a Formello si avvicina alla fine della prima settimana, i tifosi si chiedono: cosa succederà sul fronte del calciomercato? La squadra biancoceleste è bloccata dal limite dei tesseramenti, con l’attenzione del club interamente focalizzata sulle uscite. È una situazione che tiene tutti con il fiato sospeso, soprattutto perché c’è una scadenza stringente: rientrare nell’indicatore di costo del lavoro allargato entro il 30 settembre, per evitare ulteriori sanzioni.

La causa di questo stallo è chiara e preoccupante: il club ha sforato tre indicatori finanziari nella trimestrale al 31 marzo scorso, includendo liquidità, indebitamento e proprio il costo del lavoro allargato. Immaginate una squadra che deve correre per rimettere a posto i conti, con il rischio di limitazioni che potrebbero pesare sul futuro. Ora, la Lazio è costretta ad accelerare sulle cessioni per alleggerire la rosa e bilanciare i bilanci, o rischiare di rimanere bloccata.

Ma c’è un twist che potrebbe cambiare le carte in tavola: dal prossimo gennaio, entrerà in vigore un nuovo sistema di controllo della FIGC, dove solo l’indicatore di costo del lavoro allargato rimarrà come parametro vincolante. Questo dettaglio, come riportato nel testo originale, sottolinea un’evoluzione normativa che sposta l’attenzione sui dati della trimestrale al 30 settembre – in pratica, è un monito per la Lazio a non perdere tempo, sfruttando l’attuale sessione di mercato per ridurre i costi o aumentare i ricavi. È come un’opportunità che bussa alla porta, ma solo se agiscono in fretta.

Per chi vuole capirne di più, l’indicatore in questione è una frazione semplice ma decisiva: al numeratore, ci sono i costi del lavoro allargato (che includono spese per il personale della prima squadra, ammortamenti e svalutazioni dei diritti dei calciatori, più i costi per agenti), mentre al denominatore figurano i ricavi da varie fonti come vendite, sponsorizzazioni, diritti TV e plusvalenze. Il Consiglio Federale ha già fissato le nuove soglie: 0,8 per gennaio prossimo, che poi scenderanno a 0,7 dall’estate 2026 fino al 2030, allineandosi al Fair Play Finanziario UEFA. Queste cifre, in linea con il Fair Play Finanziario UEFA, evidenziano quanto sia cruciale per la Lazio monitorare e migliorare questo rapporto per una sostenibilità a lungo termine.

In ultima analisi, la capacità della Lazio di sfoltire la rosa e alleggerire il monte ingaggi non è solo una mossa tattica, ma un imperativo per garantire libertà di manovra sul mercato e stabilità finanziaria. Con il tempo che scorre inesorabile, i prossimi passi del club saranno decisivi per il suo futuro – una storia che i fan non vorranno perdersi.

Lazio scarica Olympiacos per Atromitos, ma i greci arrivano lo stesso in Italia per un altro match

Sorpresa nel calendario estivo: Amichevole della Lazio con l’Olympiacos annullata, i greci virano su un’altra big di Serie A! #Lazio #Olympiacos #Amichevoli

Hai presente quando un piano sembra quasi confermato, ma poi tutto cambia all’improvviso? Ecco, nel mondo del calcio estivo, dove ogni allenatore e tifoso attende con impazienza i test precampionato, la Lazio si è ritrovata a dover rivedere i propri piani per l’amichevole fissata inizialmente per il 16 agosto. “Mancava solo l’ufficialità, ma alla fine questa non è mai arrivata.” Questa frase sottolinea quanto i dettagli burocratici possano far deragliare accordi apparentemente solidi, lasciando spazio a imprevisti che mantengono alta la suspense nel precampionato.

Con l’annuncio formale che non è mai arrivato, la società biancoceleste ha dovuto optare per un’alternativa, scegliendo di affrontare l’Atromitos come nuovo avversario per il loro test. Questa mossa, che ha colto alla sprovvista diversi osservatori, rappresenta un piccolo ma intrigante tassello nella programmazione estiva della squadra, offrendo l’opportunità di analizzare come i biancocelesti stiano affinando la forma in vista della stagione ufficiale.

Intanto, l’Olympiacos non resterà di certo con le mani in mano. Pur saltando l’incontro con la Lazio, il club greco atterrerà comunque in Italia per una sfida di alto profilo: il 14 agosto, affronteranno il Napoli nel ritiro azzurro di Castel di Sangro, con il calcio d’inizio previsto alle 20. Questo cambio di rotta evidenzia le dinamiche imprevedibili del calendario amichevole, dove logistica e accordi possono trasformarsi in veri e propri colpi di scena, mantenendo i fan incollati alle notizie per scoprire cosa accadrà dopo.

Per la Lazio, l’attenzione si sposta ora sull’Atromitos, un avversario che promette di essere un banco di prova interessante per testare la preparazione della squadra. Con l’estate calcistica in pieno svolgimento, gli appassionati non possono fare a meno di chiedersi come queste variazioni influenzeranno le prestazioni future, alimentando la curiosità su quali sorprese riserverà ancora il precampionato.

Insigne snobba la Lazio? Rivali affamati accelerano il corteggiamento sul talento napoletano

Calciomercato Lazio: Quale futuro per Insigne? Il colpo si allontana, e i tifosi tremano #Lazio #Calciomercato #SerieA

Immaginate una squadra che, dopo aver detto addio a qualche stella, si trova a dover reinventare il suo attacco: è proprio questo il intrigante scenario del calciomercato della Lazio, dove ogni mossa potrebbe cambiare le carte in tavola. Con la necessità di rafforzare la rosa per brillare in Serie A e nelle coppe europee, i biancocelesti stanno navigando in acque tempestose, e la domanda che aleggia è: riusciranno a trovare i rinforzi giusti per non perdere terreno?

Uno degli aspetti più chiacchierati è la ricerca di sostituzioni per i giocatori in partenza, con l’obiettivo di portare in squadra profili freschi e di qualità. La Lazio, dopo aver ceduto elementi chiave, si sta muovendo con cautela sul mercato, puntando su acquisti mirati che possano mantenere alto il livello di competitività. Ma cosa succede se i piani non vanno come previsto? Questa fase potrebbe riservare sorprese, con la dirigenza impegnata a bilanciare sogni e realtà.

Tra i nomi più caldi che circolano, spiccano giovani talenti italiani e stranieri, pronti a infondere nuova energia alla squadra. La società è al lavoro per chiudere trattative smart, tenendo d’occhio il budget e i limiti salariali. È affascinante pensare a come questi potenziali arrivi potrebbero trasformare lo stile di gioco: potrebbero essere loro i nuovi eroi della Lazio?

Nel frattempo, non si dimentica l’aspetto delle uscite: alcuni giocatori potrebbero essere ceduti per fare spazio e mantenere l’equilibrio finanziario. Questi movimenti sono essenziali per un mercato estivo oculato, dove ogni cessione libera risorse per nuovi investimenti. Vi siete mai chiesti quanto un singolo trasferimento possa influenzare l’intera stagione?

Inoltre, la direzione del calciomercato è influenzata dalla visione di un gioco efficace e spettacolare. In questo contesto, il tecnico segue da vicino le trattative e fornisce indicazioni precise sui profili che si adattano al suo progetto tattico. “La volontà di Sarri di costruire una squadra che sappia esprimere un gioco efficace e spettacolare” – questa frase sottolinea quanto il suo approccio strategico sia al centro di ogni decisione, guidando la ricerca di giocatori che possano potenziare il sistema di gioco con tattiche innovative e imprevedibili.

Infine, la Lazio sta guardando al futuro con un mix di giovani promesse e veterani esperti, per creare una rosa solida e versatile. Le prossime settimane saranno cruciali per finalizzare gli accordi e dare forma a una campagna acquisti che potrebbe rilanciare le ambizioni del club. Con tanto in ballo, i tifosi si chiedono: la Lazio emergerà rafforzata da questo calciomercato, pronta a stupire nella prossima stagione di Serie A?

Ex Mirra non risparmia Lotito: critiche pesanti sulla crisi della Lazio

Ex difensore Vincenzo Mirra svela sorprese sul futuro della Lazio e sul ruolo di Lotito

Scopri le insights esclusive dell’ex difensore Vincenzo Mirra sul destino della Lazio, con ottimismo per la prossima stagione e riflessioni critiche sul lungo regno di Lotito. Preparati a essere incuriosito da previsioni che potrebbero ribaltare le gerarchie in Serie A! #Lazio #CalcioItaliano #SerieA

Vincenzo Mirra, ex difensore di Lazio ed Empoli e ora allenatore che ha collaborato con queste squadre oltre che con la Fiorentina, ha recentemente rilasciato un’intervista ai microfoni di Radiosei. In essa, ha commentato la situazione attuale della Lazio e i 21 anni di presidenza di Claudio Lotito, offrendo una prospettiva intrigante che invita i fan a riflettere sulle potenzialità e le sfide del club. Con un tono fiducioso, Mirra dipinge un quadro di possibili colpi di scena, rendendo questa analisi un must per chi segue da vicino il calcio italiano.

Mirra si è mostrato ottimista riguardo alle prospettive della squadra per la prossima stagione: «Mi aspetto che la Lazio possa davvero lottare per i primi posti in Europa. Sarri è un allenatore di grande esperienza e con lui mi aspetto molto. Guardando le altre squadre, credo che il Napoli sia l’unica che possa davvero perdere lo scudetto, mentre le altre big stanno facendo molti innesti e avranno bisogno di tempo per amalgamare il gruppo. Proprio per questo, squadre come la Lazio e il Milan, che non sono impegnate in competizioni europee, possono giocare un campionato più regolare e ambire a posizioni importanti. Secondo me, la Lazio potrebbe essere una delle sorprese del campionato, in una Serie A che si preannuncia ricca di sorprese.» In questa affermazione, Mirra evidenzia l’opportunità per la Lazio di emergere tra le sorprese, sottolineando come l’assenza dalle competizioni europee potrebbe tradursi in una stagione più stabile e competitiva.

Mirra ha poi sottolineato l’importanza della stabilità societaria e il ruolo di Claudio Lotito, presidente della Lazio da ormai 21 anni: «Lotito è stato sicuramente fondamentale per salvare la Lazio e per darle continuità. È riuscito a mantenere la squadra in Serie A e a garantire una certa solidità. Tuttavia, da lui mi sarei aspettato una crescita più marcata, che vada oltre la semplice stabilità finanziaria. Non parlo solo di investimenti economici, ma anche di costruire una struttura giovanile importante, sul modello di realtà come Atalanta o Roma. La Lazio dovrebbe puntare molto di più su un settore giovanile competitivo e su uno scouting capillare, come ha fatto il Bologna con il direttore sportivo Sartori, capace di unire risultati e plusvalenze. Questo è un aspetto in cui la società biancoceleste deve migliorare.» Qui, Mirra rimarca la necessità di un’evoluzione oltre la mera sopravvivenza, spingendo per un rafforzamento strutturale che potrebbe rendere la Lazio più competitiva a lungo termine.

In conclusione, Mirra indica la necessità di un rilancio strutturale per la Lazio, che potrebbe permetterle di competere stabilmente ai massimi livelli in Italia e in Europa. Nonostante le critiche, la fiducia nel potenziale della squadra rimane elevata, alimentando l’attesa per una stagione piena di sorprese e prestazioni che potrebbero catturare l’attenzione di tutti gli appassionati.

Se la Lazio fosse il nuovo Leicester? Sognare non costa nulla

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Magari fosse. La Lazio senza coppe e con un buona rosa potrebbe azzeccare l’annata giusta in una dell’estati più difficoltose per laurearsi campione d’Italia nella Serie A 2025-26? Un semplice sogno d’estate. Una suggestione da tifoso.

Sarri sa di avere una buona rosa che a differenza delle altre squadre, tolto il Milan di Allegri, non giocherà le competizioni europee. Saranno almeno otto le gare che Lazio e Milan non disputeranno rispetto alle altre big del campionato.

Se la Lazio non farà cessioni sconvolgenti, la squadra ha una buonissima base di partenza, soprattutto dalla cintola in su. La difesa non è il massimo ma, con la speranza che Nuno Tavares non sia più soggetto a infortuni muscolari, con il portoghese che nello scorso anno fu il vero craque di mercato, diventando in assoluto l’elemento migliore della Lazio della prima parte di campionato, in aggiunta a Gila, Romagnoli e uno fra Marusic e Lazzari, la Lazio potrebbe subire molti meno gol rispetto allo scorso anno quando, con mister Baroni, la difesa era troppo spesso perforata.

Il centrocampo e l’attacco sono molto validi, con Zaccagni, Rovella e Guendouzi che nello scacchiere tattico di Sarri, sono gli elementi di assoluto valore, a cui vanno aggiunti giocatori comunque validi come Dia, Isaksen, Pedro e tutti gli altri. Una rosa gestita da quel mister toscano che ha qualcosa di speciale rispetto agli altri tecnici della Serie A, in aggiunta a .

Sognare non costa nulla ma la Lazio è una buonissima squadra che come ogni anno navigherà nella parte sinistra della classifica. Ora bisognerà capire quanto sarà la voglia di far bene. I tifosi ci credono e lo dimostrano anche i dati della campagna abbonamenti. Nell’anno che ricorda Tommaso Maestrelli, sarebbe una favola da raccontare ai bambini…

Lazio beffata di nuovo: rivale affamata piomba su Caviglia, ennesimo affare sfumato

Ex obiettivi Lazio: dove finirà Nicolussi Caviglia? Una nuova rivale è pronta a farlo suo #Calciomercato #Bologna #Lazio

Il mondo del calciomercato è un intrigante intreccio di opportunità perse e nuove avventure, e ora i riflettori si accendono su un giovane talento che un tempo sfiorò la Lazio. Immaginate un giocatore che era quasi destinato a indossare la maglia biancoceleste, ma che il destino ha reindirizzato altrove: stiamo parlando di Hans Nicolussi Caviglia, il centrocampista classe 2000 di proprietà della Juventus, attualmente al Venezia. È affascinante pensare a come una semplice svolta nelle strategie di mercato possa cambiare il corso di una carriera, e in questo caso, la Lazio aveva valutato il profilo del giovane valdostano come un possibile rinforzo per il centrocampo in sessioni precedenti, prima di optare per altre scelte.

Ma cosa rende questa storia così avvincente oggi? Come riportato da Tuttobolognaweb, il Bologna è entrato prepotentemente in scena, puntando a strappare Nicolussi Caviglia per la prossima stagione. (Questa frase sottolinea l’importanza di una fonte affidabile come Tuttobolognaweb, che offre aggiornamenti dettagliati e esclusivi sulle mosse del club emiliano, alimentando l’interesse dei fan). Il club rossoblù vede in lui un elemento ideale per il progetto del tecnico Vincenzo Italiano, che apprezza l’intelligenza tattica e la versatilità del giocatore nel centrocampo – qualità che lo rendono un vero e proprio jolly in campo.

Quello che cattura l’attenzione è la dinamica tipica del calciomercato, dove i giocatori come Nicolussi Caviglia, dopo esperienze promettenti in Serie B con il Venezia, si preparano al grande salto in una squadra di Serie A focalizzata sui giovani talenti. Il Bologna potrebbe accelerare l’operazione una volta definita la partenza di Nikola Moro, un altro centrocampista in uscita, rendendo questa trattativa un puzzle da seguire con il fiato sospeso per gli appassionati.

Non dimentichiamo l’elemento economico: la Juventus, pur non detenendo più il cartellino, mantiene una percentuale su una eventuale futura rivendita, complicando ulteriormente l’affare e aggiungendo un tocco di complessità che rende tutto più intrigante. Per la Lazio, Nicolussi Caviglia rimane uno di quei nomi del passato, simbolo delle occasioni sfiorate in un contesto di vincoli societari e finanziari che hanno spesso frenato l’investimento su promesse italiane.

Ora, mentre il futuro di questo centrocampista valdostano sembra orientarsi verso le Due Torri del Bologna, i tifosi della Lazio non possono fare a meno di chiedersi cosa potrebbe essere stato, osservando da lontano le evoluzioni di un mercato che non smette di riservare sorprese.

Calciomercato Lazio: Guendouzi barcolla, futuro incerto e biancocelesti nel caos!

Il Calciomercato Lazio: quali misteri nascondono i rinnovi di Rovella e Guendouzi? #Calciomercato #Lazio #Rinnovi

Nel mondo del calciomercato, la Lazio non si limita solo a inseguire nuovi talenti o a salutare partenti: al centro dell’attenzione ci sono i rinnovi contrattuali, che potrebbero segnare il destino del club per le stagioni a venire. Con vari reparti della squadra pieni di incertezze, il centrocampo emerge come il più intrigante, specialmente per le situazioni di Rovella e Guendouzi. Cosa potrebbe riservare il futuro per questi due pilastri? Le loro storie sono un mix di alti e bassi che tiene i tifosi con il fiato sospeso.

Entrambi i centrocampisti vantano una clausola rescissoria intorno ai 50 milioni di euro, un dettaglio che rende le loro posizioni calde sul mercato. Nei mesi passati, il rendimento altalenante sotto la precedente guida aveva alimentato dubbi e persino l’idea di un addio, in particolare per Guendouzi. L’ex Marsiglia, in particolare, aveva manifestato insoddisfazione per la situazione contrattuale, sperando in un adeguamento che non era arrivato. (“L’ex Marsiglia, in particolare, aveva manifestato insoddisfazione per la situazione contrattuale, sperando in un adeguamento che non era arrivato” – Questa frase evidenzia il malcontento del giocatore, che rispecchia le tensioni comuni nel calcio quando i contratti non soddisfano le aspettative, alimentando speculazioni sul suo futuro.) Le difficoltà finanziarie, legate al blocco del mercato, avevano inizialmente fatto sembrare la permanenza un miraggio remoto.

Tuttavia, con i recenti cambiamenti in casa Lazio, l’atmosfera è virata verso l’ottimismo: i giocatori hanno ritrovato slancio e fiducia, incluso Guendouzi, rinvigorendo l’ambiente. Lo staff del club ha garantito continuità al francese, riducendo le probabilità di una partenza immediata. Anche Rovella, nonostante una stagione irregolare, ora vede un panorama più stabile. Fonti interne indicano che i rinnovi per entrambi sono considerati prioritari, non appena le restrizioni imposte dal controllo economico saranno superate.

Quindi, per la Lazio, il calciomercato significa prima di tutto consolidare internamente, assicurandosi questi centrocampisti essenziali per il progetto. Anche con il mercato bloccato al momento, questi rinnovi sono cruciali per creare spazio di manovra e rafforzare la rosa, preparando il terreno per una stagione che potrebbe vedere la squadra protagonista su più fronti.

Il rinnovo di Guendouzi, in particolare, è previsto per il 2026, quando le condizioni finanziarie del club dovrebbero migliorare e il blocco sarà un ricordo. Lo stesso approccio si applicherà a Rovella, permettendo alla Lazio di pianificare con maggiore chiarezza le mosse future.

Insomma, il calciomercato della Lazio è ora focalizzato su una gestione oculata delle situazioni interne: risolvere i contratti di Rovella, Guendouzi e altri in bilico è il primo passo per poi esplorare rinforzi esterni. È un momento delicato, dove pazienza e strategia potrebbero fare la differenza per un futuro solido e competitivo.

Calciomercato Lazio, fate attenzione: il futuro di questi due potrebbe sfuggirvi dalle mani!

Calciomercato Lazio: Due centrocampisti chiave che potrebbero trasformare la prossima campagna acquisti? #Calciomercato #Lazio #SerieA

Il mondo del Calciomercato Lazio è avvolto da un alone di incertezza, con le restrizioni economico-finanziarie che tengono bloccato tutto, ma dietro le quinte si nasconde un’attività febbrile che potrebbe sorprendere i tifosi. La dirigenza biancoceleste sta infatti concentrando le proprie energie sui rinnovi contrattuali, puntando su due centrocampisti che potrebbero diventare i pilastri di un progetto ambizioso. Immaginate cosa potrebbe succedere se questi elementi centrali decidessero di restare: un vero game-changer per la squadra.

Tra i nomi in primo piano ci sono i centrocampisti Rovella e Guendouzi, risorse preziose per il tecnico tornato recentemente alla guida. L’ex Marsiglia aveva espresso perplessità sulla direzione intrapresa dal club – frase che evidenzia le sue iniziali dubbi sul futuro della squadra, mostrando quanto la stabilità possa influenzare le scelte dei giocatori – e sembrava destinato a lasciare dopo una seconda parte di stagione turbolenta. Eppure, gli sviluppi recenti hanno ribaltato la situazione, con una rinnovata motivazione che fa sperare in un lieto fine per i biancocelesti.

Similmente, per Rovella la strada non è stata sempre lineare, ma il suo ruolo nel centrocampo è visto come fondamentale. Con clausole rescissorie da 50 milioni di euro per entrambi, le trattative per prolungare i contratti appaiono cruciali, soprattutto in vista del 2026, quando la Lazio potrebbe superare le attuali difficoltà finanziarie. Chissà se questi accordi arriveranno presto, mantenendo intatta l’ossatura della rosa?

In questo momento di stallo sul mercato in entrata, la priorità è blindare i giocatori più rappresentativi, trasformando una necessità in un’opportunità per rafforzare la competitività. Le prossime settimane saranno decisive, con la dirigenza che lavora instancabilmente per evitare sorprese e garantire un futuro solido. Non perdete d’occhio questi sviluppi: potrebbero essere l’ inizio di una rinascita inaspettata per la Lazio.

Lazio Summer Camp: Si Conclude l’Estate Biancoceleste, ma la Passione Resta

Con la giornata odierna si conclude la quarta settimana dei Lazio Summer Camp presso il Salaria Sport Village di Roma. Ragazzi e ragazze hanno partecipato a una settimana ricca di emozioni, tra allenamenti e momenti di svago, culminata con la visita alla Prima Squadra in ritiro estivo al Training Center di Formello.

Un’Estate Biancoceleste

Dal 22 giugno al 19 luglio, sei camp sono stati organizzati in diverse sedi: Mancini Park Hotel di Roma, Taormina, Fondi/Sperlonga, Cascia, Pineta dei Liberti di Ardea e Salaria Sport Village di Roma. Numerosi ragazzi e ragazze tra i 6 e i 16 anni, provenienti da tutta Italia ed estero, hanno vissuto giornate di allenamenti e formazione. La guida degli istruttori qualificati del Settore Giovanile biancoceleste, coordinati dal direttore tecnico Jacopo Badia, ha garantito un’esperienza di successo. La collaborazione con la Croce Rossa e l’organizzazione impeccabile di Andrea Callegari di One Player hanno assicurato la sicurezza e il buon svolgimento delle attività.

Inclusione e Formazione

Presso il Salaria Sport Village, la settimana si è conclusa con una giornata dedicata all’inclusione, insieme ai ragazzi della Squadra Special biancoceleste “La Lepre e la Tartaruga”, sottolineando il motto “il Calcio Unisce”. I partecipanti hanno assistito agli allenamenti della Prima Squadra presso lo Stadio Mirko Fersini di Formello, concludendo con una sessione foto e autografi.

Lazio e Polizia di Stato hanno collaborato per sensibilizzare contro il bullismo e cyberbullismo attraverso un incontro educativo con esperti del settore.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto gli attestati di partecipazione e il riconoscimento “No Bulli”. La chiusura dei Lazio Summer Camp lascia ricordi vivi e un entusiasmo che continuerà oltre l’estate.

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Fonte Verificata

De Bruyne sfida Lazio: “State alla larga dalla vetta, biancocelesti!”

Kevin De Bruyne fa il suo ingresso al Napoli: prime parole che accendono la stagione! #Napoli #DeBruyne #SerieA #Calcio

Nel ritiro estivo a Dimaro-Folgarida, al terzo giorno di allenamenti, il Napoli ha svelato il suo primo grande colpo di mercato: Kevin De Bruyne. Immaginate l’eccitazione quando il centrocampista belga si è presentato alla stampa nel Teatro Comunale, rispondendo alle domande con un’energia contagiosa. Questo arrivo non è solo una mossa astuta per i partenopei, ma anche un segnale intrigante per i loro rivali, che ora devono prepararsi a una stagione più competitiva che mai.

De Bruyne ha condiviso i motivi dietro la sua decisione, dicendo: “Dal punto di vista della competitività, Napoli è il posto migliore per me. È campione d’Italia e una squadra che ha dimostrato tutto il suo valore. Il progetto mi ha convinto sin da subito.” Questa frase evidenzia come il belga veda Napoli come il luogo ideale per sfidare i migliori, alimentando curiosità su come influenzerà il equilibrio del campionato, e facendo riflettere i rivali su quanto un giocatore del suo calibro possa elevare il livello della squadra.

Il passaggio dal Manchester City al Napoli non sarà solo una questione di campo, secondo De Bruyne, che ha aggiunto: “Sono entusiasta di questa nuova sfida – ha detto – e voglio dimostrare il mio valore al più alto livello.” Qui, esprime un mix di eccitazione e determinazione, che suscita interesse sul potenziale impatto del suo arrivo e come potrebbe trasformare le dinamiche delle partite, lasciando i rivali a chiedersi se saranno in grado di reggere il confronto.

Il belga ha anche toccato l’importanza dei legami con i compagni di nazionale, in particolare Lukaku, che lo ha aiutato a fidarsi del club e della città. Questo aspetto rafforza l’idea di un Napoli sempre più unito, un elemento che non sfugge ai rivali, i quali devono ora considerare come questi rapporti influenzeranno le prestazioni in campo.

Infine, parlando dell’eredità del numero 10, un’icona come Maradona, De Bruyne ha mantenuto un approccio umile: “È un onore, ma voglio essere me stesso e dare il massimo per la squadra e i tifosi.” Questa dichiarazione sottolinea il suo rispetto per la storia del club mentre promette impegno personale, generando curiosità su come bilancerà eredità e innovazione, rendendo il Napoli una forza ancora più imprevedibile per i suoi avversari nella prossima stagione. Con un leader come lui, la squadra partenopea si prepara a dominare, ponendo nuove sfide per tutti.

Sarri lavora su un nuovo Tavares: lezioni personalizzate e piano tattico-fisico in corso

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La Lazio e la sfida di Nuno Tavares

Sta imparando a modo suo, un passo alla volta, tra richiami, pause e ripartenze. Nuno Tavares, il terzino portoghese, è al centro di un progetto ambizioso durante il ritiro della Lazio. Sarri ha scelto di puntare su di lui, richiedendo che l’anarchia diventi disciplina.

Il laboratorio Sarri per Tavares

Ogni mattina, la Lazio lavora divisa per reparti. Tavares è impegnato con le esercitazioni specifiche per costruire la linea difensiva, un sistema rigoroso su cui il tecnico toscano non transige.. Dettagli come la postura del corpo e i movimenti senza palla diventano fondamentali nel sistema di gioco della Lazio del futuro. Sarri è inflessibile sul ripiegamento difensivo, essenziale per la fiducia in un sistema di gioco geometrico. Il terzino viene gestito con attenzione per evitare sovraccarichi, un elemento cruciale visti gli avvenimenti del suo primo anno in Italia.

Le motivazioni di Tavares

Tavares lavora anche con l’obiettivo di ritrovare la maglia del Portogallo. Escluso all’ultimo dalla Nations League, vede nella Lazio un’opportunità doppia: rilanciarsi e guadagnare un posto fisso in nazionale. Ogni allenamento rappresenta un test importante per integrare le sue qualità in un sistema rigoroso che potrebbe dare i risultati sperati.

Fonte Verificata

Calciomercato Lazio: Quel difensore fa un passo azzardato, novità che intrigano tifosi

Novità scottanti nel Calciomercato Lazio: Ruggeri finito nel mirino della Ternana! Scopri le mosse decisive che potrebbero scuotere la difesa biancoceleste #Calciomercato #Lazio #Ruggeri

Nel mondo del Calciomercato Lazio, l’interesse per il difensore Ruggeri sta diventando sempre più acceso, alimentando una vera caccia che potrebbe riservare colpi di scena inaspettati. Diversi club italiani lo stanno monitorando da vicino, e questo sviluppo potrebbe obbligare la Lazio a rivedere le proprie strategie per rafforzare la rosa, lasciando i tifosi a chiedersi se riusciranno a tenerlo o se scatterà un’asta serrata.

Secondo quanto riportato da Terni Today, la Ternana ha manifestato un forte interesse per il giocatore, un’operazione che potrebbe complicare i piani della Lazio se il club biancoceleste stesse valutando un eventuale inserimento per il calciatore. Questa frase sottolinea come l’ingresso di un rivale diretto possa creare ostacoli, rendendo la situazione più incerta e forzando i dirigenti laziali a muoversi con astuzia per non perdere un profilo promettente.

Il direttore sportivo della Ternana, Mammarella, appare determinato a portare Ruggeri nel proprio team, puntando a un acquisto a titolo definitivo. Questo scenario mette sotto pressione la Lazio, che deve affrontare vincoli economico-finanziari e decidere se accelerare le trattative, in un contesto dove ogni mossa potrebbe fare la differenza per il futuro della difesa.

Per la Lazio, alla ricerca di talenti giovani con alto potenziale, la competizione con club come la Ternana rappresenta una sfida intrigante. Ruggeri è visto come un elemento solido e in crescita, e la sua eventuale permanenza o partenza dipenderà dalle offerte e dai progetti sportivi proposti, spingendo i fan a interrogarsi su quali scelte audaci adotterà il club.

In questo quadro dinamico, la Lazio dovrà adottare una strategia oculata per evitare sorprese, magari accelerando i tempi per bloccare Ruggeri prima che altri facciano un’offerta più allettante. L’interesse della Ternana potrebbe infatti innescare una reazione a catena, trasformando questa vicenda in un capitolo cruciale del mercato.

Infine, l’eventuale arrivo di Ruggeri si inserisce in un piano più ampio della Lazio, mirato a rinnovare la squadra e renderla competitiva su più fronti, nonostante le recenti difficoltà. Con la situazione in evoluzione e la Ternana pronta a giocarsi le sue carte, gli occhi di tutti sono puntati su come si svilupperà questa storia, che promette di tenere i tifosi col fiato sospeso.

Calciomercato Lazio: svendita esuberi accelerata, spunta una svolta inaspettata che fa discutere

Aggiornamenti sul Calciomercato Lazio: Gli esuberi che potrebbero bloccare tutto fino al 2026? #Calciomercato #Lazio #EsuberiBiancocelesti

Immaginate una squadra di calcio bloccata in un intricato rompicapo finanziario: è proprio questo il destino che sembra attendere la Lazio nel suo calciomercato, con gli esuberi al centro di una situazione che sta accendendo la curiosità di tutti i tifosi. La società è costretta a concentrarsi sulle cessioni per alleggerire la rosa e il monte ingaggi, senza poter muovere un passo sul mercato in entrata. Ma riusciranno a sbloccare questo stallo prima che sia troppo tardi?

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport (una dichiarazione che sottolinea l’affidabilità di una fonte giornalistica italiana, basata su insider del mondo del calcio), i giocatori Basic, Fares e Kamenovic emergono come i nodi principali da sciogliere. Tutti e tre sono sotto contratto fino al 2026, e le loro richieste salariali stanno complicando ogni possibile trattativa. Basic guadagna circa 1,6 milioni di euro all’anno, Fares un milione, e Kamenovic intorno ai 600 mila euro, ma accettano solo offerte che mantengano questi livelli – una condizione che fa sorgere la domanda: quante squadre saranno disposte a scommettere su di loro?

Questa rigidità contrattuale rischia di congelare le operazioni, lasciando i biancocelesti in una posizione difficile. Non molte formazioni sono pronte a sobbarcarsi ingaggi così elevati per giocatori non più centrali nel progetto della Lazio, e di conseguenza, l’ipotesi che Basic, Fares e Kamenovic restino in rosa fino al 2026 sta diventando sempre più concreta. È una prospettiva che potrebbe affascinare o preoccupare i fan, rendendo il calciomercato un vero thriller estivo.

Per la Lazio, questa impasse rappresenta una sfida cruciale: liberare spazio in rosa e ridurre il peso degli ingaggi è essenziale per pianificare nuovi investimenti. Con le finanze ancora sotto pressione, ogni mossa diventa una scommessa ad alto rischio, e i tifosi si chiedono se la società riuscirà a trovare soluzioni rapide per evitare di appesantire ulteriormente il gruppo.

In ultima analisi, la permanenza di questi calciatori potrebbe creare disequilibri nella gestione tecnica, con elementi poco utilizzati ma dal significativo impatto economico. La Lazio deve navigare con astuzia in questo scenario di stallo, lavorando sulle uscite per sperare in un futuro più solido e competitivo. Solo il tempo dirà se riusciranno a trasformare questa sfida in un’opportunità.

Beffa alla Lazio: rivale soffia Cutrone, i dettagli dell’affare.

Cutrone di nuovo nel mirino: un ex obiettivo Lazio che potrebbe scuotere il mercato estivo

Chissà cosa riserverà il futuro a Patrick Cutrone? L’ex centravanti del Milan, classe 1998 e ora al Como, è tornato a far parlare di sé, con il Genoa che lo osserva attentamente per rafforzare il proprio attacco. #CalcioMercato #SerieA #Genoa

In un’estate di movimenti intriganti nel calcio italiano, riemerge il nome di un giocatore già noto come ex obiettivo Lazio. Patrick Cutrone, dopo una stagione convincente in Serie B con la maglia del Como, si trova di fronte a un bivio. L’arrivo di nuovi attaccanti nella sua squadra attuale potrebbe limitare ulteriormente le sue opportunità, spingendolo a valutare una mossa che accenda la curiosità degli appassionati. E’ proprio in questo scenario che entra in gioco l’interesse del Genoa, alla ricerca di rinforzi affidabili per il suo reparto offensivo.

L’attaccante, che in passato è stato accostato alla Lazio durante la gestione Inzaghi e poi brevemente anche in altri contesti, rappresenta un profilo intrigante per il Genoa. Chissà se riuscirà a rilanciarsi in una squadra ambiziosa? Il club rossoblù vede in lui un elemento pronto e con esperienza nel campionato italiano, capace di integrarsi rapidamente nel progetto tecnico. L’idea è quella di fornire al tecnico una risorsa che porti immediatezza e potenziale impatto sul campo.

I primi contatti tra il Genoa e il Como sono già stati avviati per sondare la disponibilità, anche se al momento non si tratta di una trattativa formale. “L’idea, però, resta concreta”, una frase che sottolinea come questa operazione possa essere una soluzione low-cost ma dal rendimento immediato, come spesso accade nelle dinamiche del mercato – qui, il commento evidenzia come l’interesse non sia solo teorico, ma basato su valutazioni pratiche e realistiche che potrebbero accelerare gli sviluppi. Non è escluso che nei prossimi giorni emergano novità più decisive, alimentando ulteriormente l’eccitazione tra i tifosi.

Mentre il nome di Cutrone continua a circolare tra gli ex obiettivi Lazio, il suo potenziale – ancora non del tutto espresso – tiene alta l’attenzione degli addetti ai lavori. Sebbene la Lazio abbia optato per altre scelte in attacco, la storia di questo centravanti resta un elemento da seguire con interesse. In attesa di mosse concrete dal Como e dal Genoa, il suo futuro appare in bilico, ma con la promessa di sorprese nella massima serie.

Auguri Presidente Lotito grazie di tutto, però adesso c’è bisogno di più

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Il 19 luglio 2004 segna una data storica per la Società Sportiva Lazio, non tanto per un evento sportivo in senso stretto, quanto per una tappa significativa nella sua travagliata situazione economico-finanziaria.

In quella data, infatti, la Lazio fu salvata dal fallimento grazie a un accordo con l’Agenzia delle Entrate e al decisivo intervento dell’imprenditore Claudio Lotito, che acquisì la maggioranza del pacchetto azionario del club. Nei primi anni 2000, la Lazio – sotto la precedente gestione di Sergio Cragnotti e della Cirio – era sprofondata in una crisi economica molto grave. La gestione dispendiosa e il crollo del gruppo Cirio portarono il club vicino al collasso finanziario.

19 luglio 2004: l’intervento di Lotito

Claudio Lotito, imprenditore romano nel settore dei servizi, rilevò la maggioranza del club proprio in quel periodo, diventando presidente. Il 19 luglio 2004 è ricordato come il giorno in cui:

  • Lotito perfezionò l’acquisizione della società.
  • Fu raggiunto un accordo con il fisco italiano per la rateizzazione del debito societario (cosiddetto “Lodo Petrucci”).
  • Si gettarono le basi per un risanamento del bilancio e una gestione più oculata e improntata alla sostenibilità economica.

Conseguenze

L’arrivo di Lotito segnò un cambio di paradigma: una gestione più austera, lontana dagli sprechi del passato, e orientata a una maggiore stabilità finanziaria. Questo salvò la Lazio dal rischio di fallimento e dalla retrocessione per motivi amministrativi.

In sintesi, il 19 luglio 2004 rappresenta una data chiave nella storia recente della Lazio, simbolo di rinascita societaria dopo una profonda crisi economica però adesso, passati più di vent’anni c’è bisogno di qualcosa di più…

Calciomercato Lazio: Quel giocatore si ostina come un mulo per non partire! Cosa sta combinando?

Romagnoli accelera per il rinnovo con la Lazio: vertice decisivo in arrivo, riuscirà a blindare il futuro? #Calciomercato #Lazio #Romagnoli

Il futuro di Alessio Romagnoli è al centro dell’attenzione in casa Lazio, in un’estate segnata dalle sfide del blocco del mercato. I biancocelesti stanno lavorando intensamente per trattenere i loro giocatori chiave, e il difensore centrale è in pole position, essendo un elemento insostituibile nello spogliatoio e un simbolo di lealtà.

Nonostante lo stop imposto dalla Covisoc per il mancato rispetto di tre parametri economici del NOIF, la Lazio può ancora muoversi sul fronte contrattuale. Questo apre le porte a sviluppi intriganti per Romagnoli: la società è decisa a intervenire in fretta per assicurare la sua permanenza.

La dirigenza ha programmato per la prossima settimana un incontro ufficiale con l’entourage del giocatore. L’obiettivo è chiaro: rinnovare il contratto in scadenza nel 2027, migliorandolo e adeguando l’ingaggio al valore del difensore. Questa frase sottolinea l’intenzione inequivocabile della Lazio di valorizzare Romagnoli, rendendo il vertice un momento cruciale per il progetto del club.

La trattativa è complessa e va avanti da mesi, ma recentemente le parti sembrano aver fatto passi avanti grazie all’intervento dell’area tecnica. La nuova Lazio vuole costruire su basi solide, sia in campo che nello spogliatoio, e Romagnoli rappresenta una colonna portante.

Questo vertice potrebbe essere il turning point: anche se l’accordo non può essere registrato fino alla revoca del blocco Covisoc, il club sta preparando tutto per essere pronto. Non si tratta solo di calcio: Romagnoli, con la sua fedeltà biancoceleste, è un’icona per la squadra e i tifosi, che in un periodo di cambiamenti chiedono stabilità e identità.

Mentre il mercato resta in stallo, la Lazio si concentra sulle sue certezze. Romagnoli, con il suo carattere, l’esperienza e l’attaccamento, è una di quelle che il club non vuole perdere, alimentando l’attesa per gli sviluppi futuri.

Il punto di vista - Ecco perchè Castellanos può essere venduto senza patemi d’animo

Calciomercato Lazio – Castellanos può essere venduto senza troppi particolari problemi.

La Lazio sta ragionando su un eventuale cessione dell’attaccante argentino Castellanos. Nel mondo Lazio ci si domanda se sia giusto cedere il calciatore oppure no. Come era prevedibile Sarri, in questa prima settimana di ritiro, sembra preferire Dia al Taty e si fa sempre più insistente un’ipotesi di vendita ai brasiliani del Flamengo. 

Dia – Castellanos numeri a confronto

Fermo restando che la permanenza di Castellanos sarebbe un ulteriore valore aggiunto nello scacchiere tattico di mister Sarri, consentendogli di disporre di una variante in base all’avversario o al tipo di partita che s’intende fare, i numeri fra i due giocatori sono molto simili.

Dia ha 30 anni e giocato 242 partite ufficiali, realizzando ben 84 gol, praticamente un gol ogni 2,88 partite. Castellanos invece ha 28 anni e ha disputato 288 gare ufficiali realizzando 98 gol, ovvero un gol ogni 2,93 partite. Numeri molto simili anche se dal 2018 fino al 2022 il Taty ha realizzato 53 reti nelle 113 partite giocate indossando la maglia dei New York City in un campionato che qualitativamente è peggiore rispetto a tanti campionati europei. Dia invece ha sempre giocato in Europa e calcolando anche l’eventuale esplosione di Noslin, che fece benissimo col Verona due anni fa, rendendosi protagonista assoluto della volata salvezza realizzando da Gennaio 5 gol e 4 assist, la partenza di Castellanos a 30 milioni di Euro, non sarebbe un problema così difficile da sopportare.