Home Blog

Baroni si vanta dopo l’Inter: “Abbiamo dominato una partita cruciale”

Baroni si confida dopo il pareggio con l’Inter: emozioni, rimpianti e riflessioni sul futuro della squadra! #Lazio #SerieA #Calcio

Dopo il fischio finale della sfida al Meazza contro l’Inter, il tecnico biancoceleste ha offerto uno sguardo approfondito sulla partita, condividendo pensieri che potrebbero intrigarsi i tifosi e gli appassionati. In conferenza stampa, Baroni ha analizzato vari aspetti del match, dal controverso arbitraggio ai rimpianti del campionato, suscitando curiosità su come la sua squadra stia evolvendo in questa stagione di Serie A.

Sul tema dell’arbitraggio e delle espulsioni, Baroni ha espresso il suo disappunto: «Mi dispiace per l’espulsione mia e di Simone, che considero un allenatore pazzesco che sta facendo qualcosa di straordinario. Ho visto tutta la panchina che si è alzata e ho semplicemente detto che non si fa. E’ stato frettolosa l’espulsione per entrambi, non la meritavamo. Poi abbiamo visto la gara fuori». In questa frase, il tecnico evidenzia il suo rammarico per le decisioni affrettate, sottolineando il rispetto per l’avversario e l’impatto emotivo su tutta la panchina.

Parlando dei possibili rimpianti per il campionato, ha mantenuto un tono ottimista: «Se dai tutto quello che hai, difficilmente poi hai i rimpianti. C’è ancora una gara da vincere, poi vediamo cosa succede. Sono convinto che tutti avremo sfide complicate, ma questo non toglierà niente al percorso. Ho detto bravi ai ragazzi perché giocavano contro un’Inter che ha tutto, qualità e struttura. Abbiamo fatto una grande partita di spessore tecnico e mentale; siamo andati due volte sotto immeritatamente. Nel primo tempo abbiamo sbagliato 2-3 rifiniture facili». Qui, Baroni incoraggia i suoi giocatori, enfatizzando l’orgoglio per la prestazione nonostante gli errori, e lascia aperta la curiosità su cosa riserverà l’ultima giornata.

Riguardo al ruolo di Pedro, il tecnico ha difeso con passione il suo contributo: «Cosa vuol dire? Io non lo so… Fino a domenica scorsa eravamo il terzo miglior attacco in Serie A. Pedro era ‘scivolato’ fuori, io l’ho ripreso e l’ho messo al centro del progetto. E’ uno che uno che dà tutto, è un modello di professionalità. L’unica cosa che andava fatta era metterlo al centro del progetto. Per spiegarvi la sua grandezza: stasera doveva partire titolare ma aveva un problema a un tendine e ha capito che sarebbe stato meglio entrare a partita in corso». Queste parole illustrano l’ammirazione di Baroni per Pedro, spiegando come la sua dedizione sia un esempio per la squadra e alimentando l’interesse sui dinamiche interne.

Sul possibile chiarimento con il club a fine stagione, Baroni ha ribadito il suo impegno: «L’elmetto io lo metto sempre (ride, ndr). Gli obiettivi non cambiano se la palla è in movimento, si lavora forte e basta. La mia concentrazione è rivolta solo alla squadra. Io non celebro me stesso, non porto i dati per difendere me ma il lavoro della mia squadra. Noi sapevamo che c’è stato un cambiamento importante, l’ha detto anche la società. Abbiamo bisogno di migliorare la squadra e di creare un’identità forte». In questa citazione, il tecnico usa un tono ironico per sottolineare la sua resilienza, invitando i lettori a riflettere sulla necessità di costruire una squadra più solida.

Analizzando i gol subiti su palla inattiva, ha contestualizzato la difficoltà: «Noi abbiamo condotto una partita in maniera importante. Tutte le squadre patiscono l’Inter, hanno giocatori alti due metri e gente che sa mettere bene il pallone in area». Baroni qui riconosce le sfide contro l’avversario, offrendo una spiegazione che potrebbe incuriosire sul tatticismo del calcio moderno.

Infine, riflettendo sul suo percorso personale, ha condiviso un bilancio: «Io ho salvato il Verona con le idee. Se vi ricordate l’ultima giornata con l’Inter, l’abbiamo aggredita da tutte le parti. Ho avuto una grande opportunità, ringrazierò sempre il presidente e il direttore sportivo. Io do e sto dando tutto me stesso, insieme al mio staff». Questa frase rivela la gratitudine e la dedizione di Baroni, lasciando spazio a speculazioni sul suo futuro.

Concludendo, le parole di Baroni non solo delineano una partita intensa, ma accendono curiosità sul cammino della squadra verso l’ultima sfida, in un campionato che continua a riservare sorprese fino all’ultimo minuto.

Vecino, l’uruguagio tosto: quale futuro dopo l’Inter? Le novità decisive

Il futuro di Matias Vecino è avvolto nel mistero: resterà alla Lazio o tornerà all’Inter? #Vecino #Lazio #SerieA #Calcio

Il mondo del calcio è pieno di sorprese, e il caso di Matias Vecino ne è un esempio lampante. Con la stagione che volge al termine, le domande sul destino del centrocampista alla Lazio continuano a moltiplicarsi, lasciando i tifosi in attesa di risposte definitive. Tuttavia alcuni media affermano che il giocatore non ha ancora una strada ben definita – un’affermazione che evidenzia l’incertezza nelle trattative, mettendo in luce come le negoziazioni possano spesso dipendere da fattori imprevedibili.

Nonostante le prestazioni solide di Vecino, che hanno contribuito al suo rendimento complessivo, la Lazio ha un chiaro interesse a mantenerlo in rosa. L’ex Inter ha giocato una buona stagione e sarebbe nell’interesse dei biancocelesti confermarlo.Questo aspetto sottolinea quanto il giocatore sia diventato un elemento chiave per la squadra, alimentando la curiosità su come la società intenda muoversi per assicurarsi il suo futuro.

Tuttavia, la situazione si complica con voci contrastanti provenienti dai media. La sua volontà sarebbe quella di rimanere a Roma – una frase che rivela il desiderio personale del calciatore di stabilirsi nella capitale, anche se potrebbe scontrarsi con interessi esterni. In particolare, si parla dell’Inter che potrebbe ancora cambiare le carte in tavola da un momento all’altro, rendendo ogni sviluppo potenzialmente decisivo per la sua carriera.

Mentre l’attesa cresce, la posizione dell’Inter rimane un punto interrogativo. Alcuni media suggeriscono che il club stia ancora valutando le opzioni per il prossimo anno e non ha preso decisioni definitive sul prolungamento del contratto di Matias Vecino. La situazione rimane incerta, ma la sua volontà di restare potrebbe giocare un ruolo cruciale nelle trattative future – un elemento che potrebbe influenzare l’esito, dimostrando come le scelte personali dei giocatori spesso determinino il corso degli eventi nel calciomercato. Con così tanti fattori in gioco, i prossimi mesi saranno cruciali per capire dove Vecino inizierà la prossima avventura.

Gila: Risultato amaro per la squadra con personalità, ma Pedro da rivedere!

Che rivelazione da Mario Gila dopo il pareggio al cardiopalma a San Siro! #Lazio #Inter #SerieA #Calcio

Mario Gila, difensore della Lazio e uno dei protagonisti della intensa sfida di ieri sera contro l’Inter a San Siro, ha condiviso le sue impressioni in un’intervista che sta facendo discutere i tifosi. In una partita cruciale per la corsa al titolo, dove i nerazzurri hanno premuto forte per conquistare i tre punti, i biancocelesti hanno dimostrato una grande solidità, riuscendo a pareggiare. Le parole di Gila, espresse ai microfoni di Lazio Style Channel, catturano l’essenza di una prestazione coraggiosa e offrono uno spaccato intrigante sul morale della squadra. Ma cosa ha detto esattamente sul match e sui suoi compagni?

Sul confronto con l’Inter, Gila ha evidenziato la delusione per il risultato misto con l’orgoglio per la prova offerta: «Qua ci portiamo un risultato amaro, la squadra ha fatto una gara di personalità, completa sia offensivamente che difensivamente. Abbiamo saputo gestire le situazioni contro una squadra fortissima. Stanno lottando per lo scudetto, era difficile, sono contento di tutti. Pedro ci dà due gol pazzeschi, ci portiamo un risultato amaro a casa ma siamo contenti per la prestazione.» Questo commento, carico di realismo, spiega come il difensore veda il pareggio come un "risultato amaro" – una vittoria morale nonostante la frustrazione – enfatizzando la completezza della Lazio in tutti i reparti e il ruolo chiave di Pedro nel bilanciare l’incontro.

Parlando della grinta mostrata in campo, Gila ha insistito sull’importanza di mantenere questo spirito per le sfide future: «90 minuti? Una partita come oggi, se facciamo una partita come quella di oggi abbiamo la possibilità di vincere in casa. Dobbiamo avere questa grinta e voglia di sacrificarci nella partita. Abbiamo sofferto molto ma abbiamo saputo gestire la situazione, abbiamo sfruttato alcune occasioni, potevamo fare qualche gol in più.» Qui, Gila sta sottolineando come i 90 minuti intensi dimostrino che con la stessa determinazione, la Lazio può trasformarsi in una squadra imbattibile, evidenziando la necessità di sacrificio e la capacità di gestire la pressione, anche se ammette che non hanno capitalizzato appieno le opportunità create.

Infine, non ha lesinato elogi per Pedro, un compagno che sembra essere un pilastro per il gruppo: «Pedro? Orgoglioso di lui, ti trasmette tanto per l’età che ha, la mentalità, la sua grandezza. Non può andar via. Ci dà tantissimo, vuole sempre dare il 100%. Ha fatto una stagione buonissima, sono orgoglioso di lui, spero che contro il Lecce faccia una partita così.» Con queste parole, Gila esprime un’ammirazione profonda, spiegando come Pedro rappresenti un esempio di mentalità vincente nonostante l’età, e trasmetta motivazione al resto della squadra, augurandosi che questo slancio continui nelle prossime uscite.

Le dichiarazioni di Gila non solo rivelano la resilienza della Lazio in un match così impegnativo, ma lasciano i tifosi curiosi su come questa energia influenzerà le prossime partite, alimentando l’attesa per il prosieguo del campionato.

Baroni ammette: “Quarto posto una sfida? Lo sapevamo, ma chiuderemo alla grande e infuochiamo lo stadio”

Le dichiarazioni esclusive di Baroni dopo il pareggio infuocato a San Siro: cosa ha rivelato il tecnico? #Lazio #Inter #SerieA #ChampionsLeague

Nelle ore successive alla combattuta sfida di San Siro, dove Lazio e Inter si sono affrontate con intensità e determinazione, il tecnico biancoceleste Baroni ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista a DAZN. La partita, terminata in un pareggio per 2-2, ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso, lasciando la Lazio con un mix di rimpianti e speranze per la corsa al quarto posto e alla qualificazione in Champions League. Ora, con l’ultima giornata all’orizzonte, ogni parola del mister potrebbe essere cruciale per capire il morale della squadra.

Baroni ha espresso il suo orgoglio per la prestazione della squadra, evidenziando aspetti tattici e mentali che hanno fatto la differenza. Ecco le sue parole: «Io sono orgoglioso della squadra, abbiamo fatto una grande partita con mobilità, buona gestione della palla. Contro l’Inter si patiscono le palle inattive perché ha fisicità e giocatori che sanno mettere la palla dove vogliono, ho cercato anche di mettere più centimetri. Ho chiesto alla squadra di fare una prova di personalità, dal punto di vista tecnico e fisico, di grande mentalità e di tenuta mentale.» In questo commento, Baroni sottolinea il suo apprezzamento per l’impegno e la resilienza dei suoi giocatori, nonostante le difficoltà contro la forza fisica dell’avversario, rafforzando l’idea di una squadra che ha dimostrato maturità in un contesto ad alto livello.

Passando alle ambizioni per il finale di stagione, il tecnico ha affrontato il tema del quarto posto con un approccio pragmatico e focalizzato. «Il quarto posto? Sapevamo di questa difficoltà, ma vogliamo finire al meglio e finire la prossima partita nel nostro stadio e poi vediamo che succede. Io sono abituato a lavorare a testa bassa, ho cercato di creare un’identità forte e l’abbiamo ottenuta, questo è quello che mi interessa.» Qui, Baroni trasmette un messaggio di realismo e dedizione, spiegando come il vero successo per lui stia nel costruire una squadra coesa e identitaria, anche di fronte alle incertezze della classifica, alimentando curiosità su come questa mentalità influenzerà l’ultimo match. Con queste dichiarazioni, Baroni non solo chiude il capitolo di San Siro, ma accende l’attesa per il futuro della Lazio in campionato.

Inter-Lazio, Marelli non le manda a dire: “Braccio di Bisseck spalancato” nel match di San Siro

Le rivelazioni di Marelli sull’arbitraggio in Inter-Lazio: analisi che fa discutere! #InterLazio #SerieA #Calcio

In una partita di Serie A che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, giocata ieri sera a San Siro tra Inter e Lazio, l’ex arbitro Luca Marelli ha offerto una prospettiva intrigante sulle controversie emerse. Marelli ha analizzato le scelte del direttore di gara Chiffi, focalizzandosi su momenti chiave come il gol di Pedro, l’episodio tra Thuram e Marusic, e il rigore assegnato a favore dei biancocelesti, che ha scatenato reazioni in campo. Le sue spiegazioni non solo chiariscono le dinamiche, ma invitano i fan a riflettere su come piccoli dettagli possano cambiare il corso di una sfida.

Per quanto riguarda il gol di Pedro, Marelli ha affermato: «Era stato annullato su segnalazione dell’assistente, probabilmente non si è reso conto che Bastoni teneva in gioco tutti i giocatori: Vecino era in posizione regolare. L’unico in dubbio era Dia, ma non ha partecipato attivamente all’azione. Anche la posizione di Hysaj era regolare.» Questo commento evidenzia come un errore di valutazione abbia potuto influenzare l’azione, sottolineando che i giocatori coinvolti erano tutti in posizione regolare, il che potrebbe far discutere gli appassionati sul ruolo dell’assistente.

Passando all’episodio tra Thuram e Marusic, Marelli ha chiarito: «Qualche protesta c’è stata, si tratta di un episodio che Chiffi controlla per guardare in quella zona; entrambi i giocatori si trattengono e l’arbitro ha ritenuto che le spinte siano reciproche. Il VAR non interviene perché è una valutazione di campo che Chiffi monitorava.» Qui, Marelli spiega che l’arbitro ha considerato le azioni mutuali, rimarcando come il VAR eviti di intervenire in casi di giudizio soggettivo, un aspetto che accresce il dibattito sull’efficacia del sistema arbitrale moderno.

Infine, sul rigore concesso, Marelli ha dichiarato: «Il braccio di Bisseck non è aderente al corpo, aumenta la figura e in sala VAR lo hanno chiamato per questo e per il movimento verso il pallone.» In questo frangente, Marelli illustra come la posizione del braccio abbia determinato la chiamata del VAR, offrendo una lettura che potrebbe incuriosire i lettori sul perché certe irregolarità vengano penalizzate, alimentando la passione per le sfumature del regolamento calcistico.

Queste analisi di Marelli non solo aggiungono profondità a una partita già intensa, ma ricordano quanto l’arbitraggio possa essere un elemento decisivo nel calcio, lasciando i tifosi con domande e discussioni da condividere.

Vecino ammette: “Lazio troppo tosta, l’Inter sapeva di guai contro una potenza europea”

Battaglia epica a San Siro: Inter e Lazio si sfidano in un pareggio mozzafiato, con Vecino che svela i retroscena! #InterLazio #SerieA #CalcioPassionale

Immaginate l’elettricità di San Siro, con quasi 100.000 tifosi che hanno assistito a una partita intensa e senza respiro tra Inter e Lazio, finita 2-2. Questa non è stata solo una gara, ma una vera e propria battaglia su ogni pallone, dove ogni mossa contava. E a dare un tocco di curiosità alle dichiarazioni post-partita è stato l’ex nerazzurro Matias Vecino, che ha condiviso le sue riflessioni in conferenza stampa, offrendo uno sguardo sincero sulle sfide affrontate e sul suo futuro.

Vecino ha parlato delle difficoltà incontrate durante la partita, affermando: «Sapevamo che avremmo trovato delle difficoltà contro una delle squadre più forti d’Europa. Dobbiamo concentrarci sulla prossima sfida e dare il massimo, siamo ancora in lotta.» Questa frase evidenzia come il suo team sia consapevole delle alte sfide competitive, spingendo l’attenzione sul bisogno di mantenere la concentrazione per non perdere terreno nella corsa al vertice.

Inoltre, l’uruguaiano ha toccato un tema personale riguardo al suo contratto, dichiarando: «Finisce il mio contratto, non ne abbiamo ancora parlato. Ci stiamo giocando tutto e alla fine vedremo.» Qui, Vecino esprime incertezza sul proprio futuro, lasciando intendere che le priorità attuali siano le prestazioni sul campo, con decisioni che arriveranno solo una volta concluse le battaglie decisive della stagione.

In sintesi, le parole di Vecino non solo alimentano il dramma di una partita già avvincente, ma ricordano ai fan quanto il calcio sia un mix di lotta quotidiana e scelte al bivio, tenendo tutti con il fiato sospeso per le prossime mosse.

Inzaghi senza rispetto a fine partita: ecco cos’è accaduto

0

Una serata amara per entrambe le squadre a San Siro: con il 2-2 finale infatti, l’Inter perde l’opportunità di tornare in testa alla classifica, mentre la Lazio di poter rimanere padrona del proprio destino per quanto riguarda la corsa Champions League. A stonare però, nella serata della 37° giornata di Serie A, è la brutta figura di Simone Inzaghi, ex calciatore e poi tecnico dei biancocelesti. Durante l’episodio che ha portato al calcio di rigore di Pedro infatti, Inzaghi si è letteralmente scagliato contro la panchina biancoceleste, tanto da rimediare un cartellino rosso (arrivato anche per Baroni). Ma non è finita qui: al termine del match, un altro brutto gesto – forse deciso dalla società? – ovvero quello di non essersi presentato in conferenza stampa davanti ai giornalisti. Una mancanza di rispetto per chi stava lavorando, nascosta dietro la protesta. Per il cartellino rosso oppure per aver – molto probabilmente – perso lo scudetto?

 

 

Bisseck, difensore nerazzurro, beffa gli avversari con un gol fortunato nel caos finale

0

Il gol decisivo di Bisseck che ha acceso la partita dell’Inter contro la Lazio! Scopri come il difensore ha fatto la differenza in Serie A. #Inter #SerieA #GolBisseck

È stato un momento elettrizzante al San Siro, dove il gol di Bisseck ha dato il via a una sfida intensa tra Inter e Lazio in Serie A. I biancocelesti hanno pressato con energia, ma alla fine sono stati i nerazzurri a conquistare il vantaggio nella prima metà del match, lasciando i tifosi a chiedersi cosa riservasse il resto della gara.

In particolare, è stato il difensore centrale tedesco sugli sviluppi di un tiro di Federico Dimarco a ribattere a rete il pallone rimpallato a centro area. Questa frase evidenzia il ruolo cruciale di Bisseck nel capitalizzare un’opportunità caotica, trasformando un semplice rimpallo in un gol che ha sbloccato l’incontro e ravvivato l’eccitazione tra gli spettatori. Ecco le immagini che catturano quell’istante fatale:

Bisseck | Inter 1-0 Lazio
Questa notazione concisa dal tweet sottolinea lo score e l’identità del marcatore, evocando un senso di trionfo immediato per i nerazzurri e alimentando la curiosità sui momenti successivi della partita.

La rete ha non solo aperto le danze, ma ha anche acceso l’interesse dei fan, che ora si domandano come questa mossa difensiva possa influenzare l’andamento della stagione in corso. Con un’azione del genere, Bisseck dimostra perché i dettagli possono fare la differenza in un campionato così competitivo.

Dumfries rovina la festa biancoceleste: pareggio effimero, l’olandese impone il nuovo vantaggio

Gol di Dumfries! L’olandese incanta a San Siro con il colpo di testa che vale il 2-1 per l’Inter contro la Lazio. Chissà come cambierà le sorti del match? #InterLazio #SerieA #Calcio

Denzel Dumfries ha rubato la scena in una serata elettrizzante a San Siro, segnando il gol che ha fissato il punteggio sul 2-1 a favore dell’Inter nella sfida contro la Lazio. Immaginate l’eccitazione quando l’olandese ha sfruttato un’opportunità d’oro, trasformando un momento di tensione in un’esplosione di gioia per i tifosi nerazzurri. È proprio quel tipo di azione che fa balzare il pubblico in piedi, chiedendosi cosa riserverà il resto della partita.

Il gol è arrivato di testa, grazie a un calcio da fermo eseguito con maestria da Hakan Çalhanoglu. Questo istante ha dimostrato ancora una volta come una giocata precisa possa ribaltare le sorti di un incontro, lasciando i difensori avversari senza parole e i sostenitori dell’Inter in visibilio.

Ora, la Lazio si trova nuovamente sotto pressione, con la squadra di Marco Baroni che, nonostante un impegno ammirevole e un grande spirito di sacrificio, lotta per rimontare dal 2-1. È un momento cruciale che potrebbe decidere l’esito della gara, tenendo i fan con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.

Dumfries | Inter 2-1 Lazio (Questa frase dal tweet cattura l’essenza del gol, evidenziando il protagonista e il nuovo punteggio in tempo reale, come un’istantanea che infiamma i social e i follower del calcio.)

Con questa rete, Dumfries non solo ha cambiato il tabellone, ma ha anche acceso la curiosità su come l’Inter saprà gestire il vantaggio e se la Lazio riuscirà a trovare la forza per una rimonta epica. Resta da vedere se questo colpo di testa sarà il turning point di una serata destinata a entrare negli annali del campionato.

Pedro il trascinatore: Lazio umilia l’Inter, Tavares un bulldozer! Voti finali

Le pagelle di Inter-Lazio: Eroi e delusioni in una sfida da brividi! #SerieA #InterLazio #Pagelle

Avete mai visto una partita di Serie A dove un subentrante cambia le sorti del match con una doppietta? Nel big match della 37ª giornata, l’Inter ha affrontato la Lazio in un confronto carico di tensione e colpi di scena. Scopriamo insieme i voti ai protagonisti, evidenziando chi ha brillato e chi ha vacillato su quel campo di San Siro, un’arena che non perdona errori. Preparatevi a entrare nei dettagli di una gara dove ogni mossa poteva fare la differenza.

Partiamo dalla difesa, dove i biancocelesti hanno dovuto fronteggiare una macchina affilata come quella nerazzurra. Mandas guadagna un 5,5: si fa trovare pronto in presa alta e non solo. Può poco o nulla sulla zampata di Bisseck, ha qualche responsabilità in più sul gol di Dumfries – dimostrando solidità in alcune fasi, ma pagando dazio nei momenti cruciali. Marusic, con un 5, ha sofferto molto su quel lato contro Dimarco, un avversario scomodo che poteva però essere contenuto meglio nell’arco della partita – una lezione su come un singolo duello possa influenzare l’intera gara.

Al centro della retroguardia, Gila si ferma a 5,5: Soffre per lunghi tratti della partita e non può essere altrimenti, nella ripresa cala e fatica eccessivamente. Dal 97′ Gigot sv – qui si vede la fatica accumulata in una serata complicata, dove mantenere la concentrazione è stato un’impresa. Romagnoli, con un 6, ha giocato una partita sporca, difficile, in cui potrebbe anche affondare ma resiste. Non mancano le sbavature, ma a San Siro con l’Inter è difficile per chiunque – un voto che premia la resilienza contro una squadra dominante.

Sul lato offensivo e di supporto, Tavares brilla con un 6,5: Propositivo, prorompente, fisicamente recuperato. Una grande partita la sua a San Siro, tanto in fase difensiva ma ancora di più in quella offensiva. Dal 65′ Hysaj 6 Entra a freddo ma regge bene nell’intenso finale di partita – una prestazione che fa riflettere su quanto un giocatore in forma possa cambiare il ritmo della squadra. Guendouzi e Rovella sono stati il cuore del centrocampo: Guendouzi con un 6, sempre prezioso in interdizione, copre bene gli spazi insieme a Rovella. Si fa vedere anche in cabina di regia avviando l’azione e smistando palloni – un pilastro che garantisce equilibrio senza clamore. Rovella, con un 6,5, incarna qualità e costanza, anche a San Siro, anche contro l’Inter. È la sintesi di una grandissima stagione – parole che catturano l’essenza di un giocatore in crescita costante.

In attacco, le note dolenti e le sorprese non mancano. Isaksen si ferma a 5: Gioca con la solita sfrontatezza ingaggiando spesso il duello con Bastoni. Ha l’enorme responsabilità di aver fallito una grande occasione davanti a Sommer. Dal 53′ Pedro 8 – e qui arriva il clou: Entra in campo e ancora una volta si rivela decisivo dalla panchina, con una doppietta. Immenso a dir poco! – questa frase, usata per enfatizzare l’impatto straordinario di Pedro, significa che il suo contributo è stato non solo vitale, ma leggendario, trasformando una serata difficile in un momento di trionfo; ha letteralmente ribaltato il match con le sue giocate. Vecino, con un 6, fa continuamente a spallate contro il fisico centrocampo interista. Prova a farsi vedere anche nell’area di rigore avversaria, oggi con risultati più modesti – un impegno ammirevole, ma che non ha prodotto i frutti sperati.

Chiudiamo con gli elementi più avanzati e la guida tecnica: Dia merita un 6, dando spesso una mano in copertura ma non si risparmiando quando è la Lazio ad attaccare, provandoci con qualche timido tentativo e poco di più – un esempio di versatilità in un ruolo non facile. Castellanos, anche lui a 6, svaria su tutto il fronte d’attacco e non solo, con grande spirito di sacrificio e enorme dedizione. Non è facile, ma non gli si può rimproverare più di tanto stasera – un voto che riconosce l’abnegazione nonostante il contesto avverso. Infine, l’allenatore Baroni si porta a casa un 6,5: La sua Lazio gioca con coraggio pur andando solo a fiammate e sciupando tra l’altro anche qualche occasione di troppo nell’arco della partita. Ci pensa Pedro a tirare fuori i biancocelesti, autori comunque di una bella partita, dai guai – una valutazione che sottolinea come il coraggio tattico abbia quasi portato a un risultato epico, lasciando spazio a riflessioni su cosa potrebbe essere nella prossima giornata. Una sfida che ha regalato emozioni e insegnamenti preziosi per tutti.

Dopo Inter Lazio Parolo difende Baroni punzecchiando Lotito

0

La Lazio esce con un buon pareggio da San Siro. Un 2 a 2 che non è da buttare perché, con la sconfitta del Bologna 3 a 2 contro la Fiorentina, rafforza la posizione della Lazio per un piazzamento europeo. Certo la conference league è ancora più scarsa dell’Europa League ma questo può fare la La formazione di Mister Baroni, difeso a spada tratta da Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio e ora opinionista a Dazn.

Parolo a Dazn difende Baroni

Subito dopo l’intervista del post gara, Parolo ha elogiato il lavoro del tecnico difendendolo dalle critiche per poi concludere con un lapidario

“A gennaio Lotito non gli ha comprato nessuno e quei 3 rinforzi hanno fatto pochissimi minuti”

Baroni si vanta: “Calcio di qualità e occasioni d’oro, i miei ragazzi hanno dominato”

Baroni rompe il silenzio dopo lo scontro epico con l’Inter: ecco le sue parole che fanno riflettere! #Lazio #SerieA #Baroni

Dopo una partita intensa e ricca di emozioni a San Siro, il tecnico biancoceleste Baroni ha condiviso le sue riflessioni con Sky, analizzando la prestazione della sua squadra contro i nerazzurri. Le sue dichiarazioni offrono uno sguardo sincero su rimpianti, pressione e l’andamento del match, invitando i tifosi a riflettere su cosa significhi gareggiare ad alti livelli nel calcio odierno.

Sul tema dei rimpianti, Baroni ha espresso un mix di autocritica e orgoglio per l’impegno dei suoi giocatori: «No, bisogna sempre rimpiangersi, abbiamo fatto un buon calcio, avuto le occasioni migliori, sbagliato cose facili come l’1 vs 1 di Isaksen. Dobbiamo prendere quello che abbiamo fatto, una partita tecnica e di responsabilità. I ragazzi meritano quindi dei complimenti per una partita contro una squadra più forte che sta per giocarsi una finale di Champions». Questo commento evidenzia come Baroni veda i rimpianti non come un fallimento, ma come un’opportunità per crescere, lodando al contempo la determinazione dei suoi ragazzi contro un avversario di livello superiore.

Parlando di pressione, il tecnico ha ribadito il suo approccio focalizzato sul sostegno alla squadra: «Sentire pressioni? No, io sento la mia responsabilità verso la squadra in quanto vedo questo gruppo come ha lavorato, come è cresciuto e dandogli una buona continuità. Dobbiamo portare la bandiera più in là possibile, poi faremo i conti. La cosa più importante è mantenere la propria identità, ma in un campionato ci sono momenti dove arrivano i rimpianti guardando indietro, ma dopo una prova così, non si possono avere rimpianti». Qui, Baroni spiega la sua filosofia, sottolineando che la pressione si trasforma in responsabilità positiva, aiutando la squadra a preservare la propria identità nonostante le sfide.

Infine, analizzando la partita nel suo insieme, Baroni ha elogiato l’impegno tattico della sua formazione: «L’Inter è una squadra fortissima e patire una partita così fisica con una squadra così è normale. Noi abbiamo giocato e speso tanto, ci siamo applicati e abbiamo fatto una partita tecnica girando il pallone, stando presenti in tutti i 90 minuti. L’Inter questo tipo di match poteva patire e la squadra ha fatto molto bene, seppur un pelo di qualità in più in fase di rifinitura e nelle conclusioni si possono migliorare. Seppur abbia sbagliato Isaksen, è cresciuto moltissimo. Voglio ribadire i miei complimenti e ora ci concentriamo sulla prossima partita per continuare a credere che ci sia ancora strada da fare e dobbiamo fare il meglio». Con queste parole, Baroni invita a guardare avanti, riconoscendo i progressi individuali e collettivi, e lasciando intravedere ottimismo per le sfide future.

Baroni: “Sto dando tutto per la Lazio, sul futuro dipende dal DS”

0

Al termine di Inter Lazio (2-2) ecco le parole di Mister Baroni nella sala stampa dello Stadio San Siro, per commentare il pareggio ottenuto dalla sua squadra in piena Zona Cesarini, grazie al rigore di Pedro.

Le parole di Baroni

-Mister una valutazione sugli episodi e cos’è successo con Inzaghi

“Mi dispiace per quello che è successo considero Inzaghi un allenatore pazzesco. Io ho visto tutta la partita che si era alzata, ho solo detto che non potevano alzarsi tutti, non meritavamo l’espulsione”.

-Possiamo definirlo il campionato dei rimpianti?

“Quando dai tutto quello che hai difficilmente hai rimpianti, l’ho detto alla squadra, abbiamo ancora una partita da vincere. L’Inter è una grande squadra, siamo andati due volte sotto ma siamo riusciti a riaprirla. Complimenti ai ragazzi.”

-Se non ci fosse stato Pedro…

“Fino a domenica scorsa eravamo il miglior terzo attacco, ma al di là di questo io ho preso Pedro e l’ho rimesso al centro del progetto. Dà tutto in allenamento, è un modello di professionalità per tutti.”

-C’è qualcosa da chiarire a fine stagione?

“Non si cambiano gli obbiettivi a stagione in corso, io sto lavorando con concentrazione, non sono un celebratore. Io non voglio difendere il mio lavoro, sarà il Direttore Sportivo a dare i giudizi sulla stagione.”

-Quanto si è arrabbiato per aver preso gol dopo aver sprecato il vantaggio?

“L’Inter viene patita da tutte le squadre, hanno giocatori tecnici, qualcosa sapevamo che potevamo concedere”

-Te lo aspettavi di fare questa stagione?

“Io devo ringraziare la società per l’opportunità che mi sta dando, sto mettendo tutte le mie energie per la Lazio.”

 

Baroni espulso: il tecnico laziale perde le staffe e vola fuori da San Siro!

Espulsione shock per Baroni: Un giallo durante il VAR check del rigore 2-2!

Hai mai visto un match di Serie A trasformarsi in un vero e proprio giallo fuori dal campo? L’allenatore della Lazio, Marco Baroni, è finito al centro di un’espulsione improvvisa proprio mentre l’arbitro si dirigeva al monitor VAR per rivedere l’azione del rigore che ha portato al pareggio biancoceleste. È una di quelle storie che lascia il pubblico con il fiato sospeso, chiedendosi cosa possa aver scatenato tutto questo dramma sul bordo del campo. #SerieA #Lazio #VAR

In una scena che ha catturato l’attenzione di tutti, sia l’allenatore della Lazio che quello dell’Inter sono stati coinvolti in un momento carico di tensione. Infatti, poco prima che venisse confermato il rigore per il 2-2, entrambi sono stati allontanati dal campo mentre l’arbitro Chiffi procedeva verso il monitor per analizzare la dinamica dell’azione. Non è solo una semplice espulsione; è un episodio che aggiunge un velo di mistero a un match già intenso, lasciando i fan a interrogarsi sui retroscena.

Stando alle parole dei commentatori Sky, a scaturire la reazione dell’ex tecnico del Verona si è avvicinato al direttore in seguito ad una corsa verso il direttore di gara da parte di Inzaghi e di altri componenti dello staff dei meneghini – questa frase evidenzia come l’intervento improvviso dello staff avversario abbia innescato la risposta di Baroni, trasformando un momento di revisione VAR in un’esplosione di emozioni. Si attendono ulteriori sviluppi per chiarire tutti i dettagli di questo intrigante episodio, che potrebbe influenzare il prosieguo della stagione.

Inzaghi vergognoso: non voleva che l’arbitro andasse al Var per il fallo di Bisseck

0

Episodio abbastanza triste a Milano durante Inter Lazio.

Protagonista Simone Inzaghi che ha avuto un battibecco con il nostro tecnico Marco Baroni. Infatti al 86′ Bisseck colpisce il pallone dentro l’area nerazzurra con i giocatori della Lazio che chiedevano l’intervento del Var.

Inter Lazio lite Inzaghi Baroni

Secondo le prime ricostruzioni Baroni stava partendo verso l’ex tecnico della Lazio e non sappiamo il motivo ma, con molta probabilità, Inzaghi non voleva che l’arbitro andasse a controllare il monitor richiamato dalla Var. Per far perdere la pazienza a una persona molto pacata come Baroni, evidentemente il tecnico dell’Inter avrà avuto uno dei suoi tanti deliri di onnipotenza, ma il rigore era netto e certe pressioni all’arbitro non sono ammesse.

Comunque pareggio meritato della Lazio contro l’Inter. Le pagelle dell’incontro.

Inter Lazio 2-2, Furio Focolari: “Se la Lazio centrasse la Conference…”

La Lazio ottiene un pareggio insperato grazie al rigore di un Pedro ormai indescrivibile. L’Inter perde una grande opportunità. Le parole di Furio Focolari:

“L’Inter molto male, la Lazio mi è piaciuta. Ha giocato molto accorta. E poi c’è Pedro. Esce Isaksen, entra Pedro e cambia la musica. Se la Lazio arrivasse in Conference è giusto onorare la competizione, ma penso sia una iattura”

Pedro firma l’ottavo gol dalla panchina e pareggia il match! I capitolini si svegliano in extremis con un’azione da urlo

0

GolDiPedro: Lo spagnolo subentrato dalla panchina porta il pareggio e accende San Siro! #InterLazio #SerieA

In una partita al cardiopalma al San Siro, il gol di Pedro ha ribaltato le sorti di un incontro che sembrava sfuggire di mano alla Lazio. L’ingresso dello spagnolo dalla panchina ha dimostrato ancora una volta come una mossa tattica possa cambiare il corso della gara, risvegliando l’entusiasmo dei biancocelesti e tenendo viva la suspense per i tifosi.

È stato proprio il gol di Pedro a riaprire una partita molto difficile. A San Siro, Inter e Lazio si stanno dando battaglia per il sogno scudetto dei nerazzurri e per quello Champions degli uomini di Marco Baroni, che non hanno perso fiducia dopo la rete subita per mano di Bisseck. Questa rete ha rappresentato un momento cruciale, trasformando una possibile sconfitta in un’opportunità di rimonta e mantenendo alta la posta in palio per entrambe le squadre.

A rimettere tutto in parità è stato Pedro, entrato dalla panchina e decisivo sull’appoggio da centroaerea di Vecino. Pedro! (Un’esclamazione che cattura l’euforia del momento, celebrando il giocatore come l’eroe improvviso della serata e sottolineando l’impatto emotivo del suo gol). Grande azione corale dei biancocelesti che hanno fatto abilmente girare la palla sino all’inserimento decisivo che ha messo in porta l’uruguagio, molto bravo poi ad appoggiare sull’ex Barcellona. Inter 1-1 Lazio! (Questa frase, tratta dal tweet, evidenzia il risultato in tempo reale, amplificando la tensione e invitando i lettori a immaginare l’esplosione di gioia tra i sostenitori della Lazio).

Questa pareggiata, frutto di una manovra collettiva e della lucidità sotto rete dei biancocelesti, non solo riequilibra il match ma alimenta le speranze per un finale thrilling, con la Lazio che ora guarda avanti con rinnovata energia in questa caccia alla Champions. Che la battaglia continui!

Pedro lo spagnolo non perdona: rigore chirurgico per il 2-2 a San Siro!

Il momento clou di Pedro: un rigore da brividi che ribalta il match della Lazio! #LazioInter #SerieA #Calcio

Immaginate la tensione in campo: con il match che sembra sfuggire, Pedro entra nella ripresa e trasforma una partita complicata in un thriller assoluto. Lo spagnolo, ex stella del Barcellona, non si è limitato a un gol, ma ne ha segnati due contro un’Inter aggressiva e letale, dimostrando perché è un giocatore da seguire sempre.

Ancora una volta, il gol di Pedro nel finale si è rivelato decisivo. " PEDRO EQUALIZES FOR LAZIO AGAIN!!!" – questa frase dal tweet cattura l’eccitazione pura del momento, spiegando come il pareggio al 2-2 abbia infiammato i tifosi e cambiato le sorti del gioco, con un annuncio in tempo reale che trasmette l’adrenalina dello stadio.

Non è bastato a Sommer intuire l’angolo giusto: il portiere ha sfiorato il tiro dell’ex Barcellona, ma la palla è scivolata a fil di palo sulla sua destra, rendendo il rigore un capolavoro di precisione.

Per chi non l’ha visto, il video della rete del 2-2 della Lazio contro l’Inter è un must: un finale incredibile che ha visto Napoli tornare al primo posto, confermando come il calcio possa riservare colpi di scena fino all’ultimo secondo. Che partita!

Pagelle Inter Lazio: Pedro salva la Lazio

0

Al termine del match tra Inter e Lazio ecco le pagelle della sfida finita con il risultato di 2-2, grazie al calcio di rigore realizzato da Pedro nel finale di gara.

Inter Lazio le pagelle del match

Mandas 6: Attento nelle uscite, nel primo tempo non corre grossi pericoli; deve metterci i guantoni sul tiro di Di Marco, può fare poco sia sul gol di Bisseck che su quello di Dumfries. Graziato nel finale dall’errore di Arnautovic.

Marusic 6: Inizia la gara molto bene, soprattutto in fase difensiva dove risulta determinante nelle chiusure. Diventa molto pericoloso quando l’Inter si sbilancia.

Gila 7: Un ottimo primo tempo insieme al compagno di reparto, nella ripresa diventa importantissimo per tenere in piedi un reparto che inizia a soffrire sotto i colpi incessanti di un Inter disperata.

Romagnoli 6: Letteralmente perfetto nel prendere in consegna Thuram, una partita sontuosa, macchiata dall’errore sul gol di Dumfries.

Tavares 5: Dumfries è un cliente scomodo per chiunque, ma l’errore lo commette al centro dell’area, in concorso di colpa con Guendouzi. In fase offensiva non si fa vedere con i suoi soliti sprint, ma con tanti cross in area, che però nessuno riesce a raccogliere. Costretto a uscire per l’ennesimo infortunio.

Rovella 7.5: Insieme a Guendouzi un primo tempo perfetto, fa ammonire Calhanoglu. Troppo importante in fase d’impostazione, senza di lui la Lazio non gira.

Guendouzi 7.5: Un primo tempo importantissimo il suo, macchiato dall’erroe sul gol di Bisseck. Si fa perdonare raddoppiando letteralmente chiunque arrivi nella metà campo laziale.

Vecino 6.5: Insieme a Dia svaria tantissimo, mandando in difficoltà il reparto difensivo dell’Inter. Suo l’assist per il pareggio di Pedro.

Dia 6: Una partita in cui si muove e svaria molto per non lasciare riferimenti, ma la prima occasione da gol arriva al 68′, quando va ad un passo dal pareggio.

Isaksen 5: Perde l’attimo giusto per il contropiede micidiale innescato al 22′, si divora il vantaggio a tu per tu con Sommer. Esce in avvio di ripresa per Pedro.

Castellanos 6: Si sacrifica tantissimo per aiutare i compagni in fase di non possesso, e offre sponde (come al 17′) per far ripartire l’azione in transizione, ma non riesce a incidere in area.

Pedro 8: Subentra ad inizio ripresa impattando davvero poco sul match, poi però realizza due gol pesantissimi.

Hysaj 5.5: L’Inter dopo il pareggio si sbilancia in avanti, e lui riesce a trovare spazio per affondare, senza però incidere.

Gigot Sv

Pedro lo spagnolo infila l’ottavo gol dalla panca e pareggia per la Lazio: una reazione corale che salva la baracca!

Gol di Pedro! Lo spagnolo subentra e cambia le carte in tavola per la Lazio

È bastato un attimo di genio e un ingresso dalla panchina per trasformare una partita tesa in un vero e proprio thriller al San Siro. Immaginate la scena: l’Inter in vantaggio, i sogni di scudetto che sembrano volare alto per i nerazzurri, mentre la Lazio combatte per un posto in Champions. Eppure, i biancocelesti non si arrendono, e proprio quando la tensione è al massimo, ecco il colpo di scena che cattura l’attenzione di tutti.

In un momento cruciale, è stato il gol di Pedro a ribaltare l’equilibrio. Lo spagnolo, entrato dalla panchina, si è reso decisivo su un preciso appoggio da centro area di Vecino, trasformando un’azione corale in un lampo di pura abilità. I biancocelesti hanno dimostrato grande fluidità, girando abilmente la palla fino all’inserimento vincente che ha permesso all’uruguaiano di servire l’ex stella del Barcellona. Questa mossa non solo ha riaperto la gara, ma ha anche ravvivato le speranze dei tifosi, lasciando tutti a chiedersi cosa succederà nei minuti restanti.

Pedro! Questa esclamazione, come un grido di trionfo, sottolinea l’impatto immediato del giocatore sul campo, rappresentando l’energia e la determinazione che ha infuso nella squadra in un istante decisivo. Inter 1-1 Lazio! Questa frase, tratta dal vivo della partita, evidenzia il pareggio appena raggiunto, un risultato che sottolinea come la Lazio abbia reagito con forza alla rete subita, mantenendo viva la lotta per i loro obiettivi stagionali. Con il match ancora in bilico, ogni mossa potrebbe fare la differenza in questa epica battaglia sportiva.