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Capello: Blocco mercato Lazio? Per Sarri è un vantaggio nascosto, e le altre squadre tremano

Capello apre il dibattito sulla nuova Serie A: sorprese e sfide inattese!

Chissà quali colpi di scena ci riserva la prossima stagione? L’ex allenatore Fabio Capello, in un’intervista esclusiva, svela le sue previsioni sulla Serie A, analizzando mercati e panchine con un occhio critico e intrigante. Dai favoriti alle sorprese, le sue parole potrebbero cambiare come vedi il campionato. #SerieA #CalcioItaliano #Panchine

Fabio Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport, offre una lettura affascinante della nuova Serie A, dove cambiamenti e mercati instabili promettono una competizione più accesa che mai. Tra le sue riflessioni, emerge un focus su diverse squadre, inclusa la Lazio, e su come le dinamiche del calciomercato possano influenzare il campo.

«Mi aspetto un torneo più competitivo e difficile da leggere, anche perché diverse squadre di vertice hanno cambiato allenatore: la stessa Inter, la Roma, il Milan, l’Atalanta, la Lazio, la Fiorentina, il Torino…». Queste parole di Capello sottolineano l’incertezza che rende il campionato imprevedibile, invitando a chiedersi quali allenatori sapranno fare la differenza fin da subito.

Parlando dei favoriti, Capello è chiaro su chi parte in pole position. «Parte davanti il Napoli e non solo perché ha vinto e ha mantenuto Antonio Conte in panchina. Gli azzurri si sono mossi meglio delle altre sul mercato, centrando praticamente tutti gli obiettivi prefissati. Insomma, il Napoli si è rinforzato, anche se adesso dovrà giocare su più fronti, a differenza della scorsa stagione». Un’analisi che stuzzica la curiosità: il Napoli riuscirà a confermarsi nonostante le sfide aggiuntive?

Capello poi paragona situazioni passate con quelle attuali, notando parallelismi intriganti. «Vero e poi Antonio ci ha messo del suo, fino a vincere lo scudetto, puntando sulla solidità dei suoi. Credo che Allegri possa fare qualcosa di simile a Milano». Questa osservazione fa riflettere su come strategie consolidate possano ancora funzionare in contesti nuovi.

Sul Milan, l’ex tecnico non ha dubbi sulla necessità di ambire in alto. «Per forza. Se un club come il Milan è fuori dall’Europa, deve obbligatoriamente competere per lo scudetto. A maggior ragione se in estate ha puntato su di un allenatore con un certo pedigree e un direttore sportivo in gamba come Igli Tare. Tornare in Champions è l’obiettivo minimo, serve lottare per lo scudetto. Hojlund? “A me piace, mi dà la sensazione di avere tutto per esplodere. A Manchester ha segnato poco, ma soprattutto perché gli è mancata fortuna sotto porta. È un centravanti che si muove bene e ha solo 22 anni”`. Queste citazioni evidenziano il potenziale di giovani talenti, alimentando l’interesse su chi potrebbe brillare quest’anno.

Per l’Inter, Capello ammette cambiamenti in vista, ma con un tocco di ottimismo. «Chiaro che qualcosa cambierà. Però conosco bene Chivu, l’ho allenato, è un uomo intelligente. Piuttosto sul mercato, almeno di recente, mi pare che i nerazzurri stiano incontrando difficoltà: Lookman, Leoni, ora Koné… idee giuste, ma nessun risultato. Ci sono ancora due settimane, vediamo se Marotta riuscirà a rinforzare i suoi». Un commento che tiene il lettore sospeso, in attesa degli ultimi colpi di mercato.

Analizzando Juventus e Roma, Capello punta su rinforzi chiave e adattamenti. «Per i bianconeri credo sia fondamentale riportare a Torino Kolo Muani. La Juve ha un vantaggio: Tudor conosce già l’ambiente e nei mesi passati ha potuto valutare il gruppo e capire punti di forza e di debolezza. Ora tocca a lui dimostrare di essere un allenatore da Juve. Alla Roma, invece, è arrivato Gasperini e secondo me serve ancora qualcosa per adattare il gruppo alle sue idee di calcio». Queste parole aggiungono suspense su come questi elementi si combineranno sul campo.

Tornando alla Lazio e alle altre squadre, Capello esplora opportunità nascoste. «Tutte possono dire la loro. L’Atalanta è una certezza da anni, ma vediamo come assorbirà il cambio di guida dopo l’era Gasperini, con Juric che deve riscattare le ultime esperienze (Roma e Southampton, ndr) poco felici. La Lazio non ha potuto fare mercato, ma non è detto che per Sarri sia uno svantaggio: ha lavorato da subito con la squadra nella sua versione definitiva. Il Bologna ha trattenuto Italiano e con Sartori riesce sempre a colmare il vuoto lasciato dalle partenze dei top. M’intriga, però, soprattutto la Fiorentina di Pioli, a cui si chiederà un cambio di passo». Qui, le sue osservazioni stimolano curiosità su come limitazioni come il blocco mercato possano trasformarsi in punti di forza.

Infine, Capello si sbilancia sui possibili capocannonieri e sui giocatori da seguire da vicino. «Se l’Inter prendesse Lookman, punterei su Lautaro. Altrimenti, il mio favorito è Lukaku. Anche se spero in un italiano, magari Kean» e «Dico Soulé e Leao. L’argentino della Roma mi ha impressionato nel test di Liverpool, credo sia pronto a prendersi la vetrina e salire al livello di Dybala. Su Leao, invece, il discorso è sempre quello: troverà finalmente continuità? Adesso che al Milan è cambiato il “manico”, con un tecnico d’esperienza come Allegri, Rafa non può avere più scuse». Queste previsioni chiudono l’analisi con un invito a monitorare i protagonisti, rendendo il quadro della Serie A ancora più elettrizzante e ricco di incognite. Con opinioni come queste, il campionato promette di essere uno spettacolo da non perdere.

Lazio in tilt: infermeria nel caos, centrocampo e difesa a pezzi. Allarme!

Lazio in emergenza: infortuni a centrocampo e difesa mettono alla prova la squadra prima del debutto!

Con il precampionato archiviato e una vittoria per 2-0 contro l’Atromitos, la Lazio si prepara all’esordio in campionato contro il Como il 24 agosto. Ma dietro questo risultato positivo, si nasconde una situazione che potrebbe complicare i piani della squadra, suscitando più di un dubbio sui prossimi passi.

Le preoccupazioni maggiori arrivano dal centrocampo, dove le condizioni precarie di Vecino e Belahyane richiedono monitoraggi quotidiani. Questo lascia il tecnico con un rompicapo da risolvere, contando su Cataldi, Rovella, Dele-Bashiru e Guendouzi, mentre Basic è un’incognita a causa del suo futuro in bilico, che ne impone un inserimento temporaneo.

La difesa è forse il reparto più critico, con assenze pesanti che pesano come macigni. Mancano lo squalificato Romagnoli e soprattutto Patric, out per uno stiramento che lo terrà lontano dai campi almeno fino alla sosta per le Nazionali. Aggiungete la probabile assenza di Gigot, alle prese con una lombosciatalgia e in attesa di un’offerta da 4 milioni per lasciare la Capitale. L’unico centrale affidabile? Adam Marusic, riadattato al ruolo per necessità durante l’estate.

Infine, occhi puntati su Gustav Isaksen: l’esterno danese ha saltato tutta la preparazione a causa della mononucleosi e ora si allena individualmente. Rientrare prima della sosta sembra un miraggio, ma l’obiettivo realistico è averlo pronto per la sfida contro il Sassuolo, con la speranza di vederlo in azione nel derby contro la Roma del 21 settembre. Una situazione da seguire con attenzione, perché potrebbe cambiare le carte in tavola per la stagione.

Castellanos va in tilt: rissa furiosa nel tunnel, polizia in azione e la sfuriata epica di Sarri

Quanta tensione tra Lazio e Atromitos! Castellanos e Monsur arrivano al faccia a faccia e vengono espulsi. #LazioAtromitos #DAZN

Nel mondo del calcio, dove le emozioni possono esplodere in un istante, l’ultimo precampionato ha riservato un colpo di scena inaspettato che ha lasciato tutti a bocca aperta. Immaginate un match che doveva essere solo un’amichevole, ma che si trasforma in un caos totale: Taty Castellanos perde completamente il controllo, scatenando una rissa che va ben oltre il campo di gioco.

La situazione è precipitata durante la gara contro il Burnley, dove Castellanos era finito in panchina, ma ieri era tornato titolare con grandi aspettative. Tuttavia, alla mezz’ora, l’attaccante argentino ha perso la testa, ingaggiando una violenta rissa con il brasiliano Mansur dopo un intervento ruvido in quella che era solo sulla carta una sfida amichevole. Il risultato? Un rosso inevitabile per lui, e un parapiglia che non si è fermato al fischio dell’arbitro.

Le cose sono degenerate ulteriormente, con i due giocatori che sono arrivati alle mani nel tunnel, costringendo l’intervento della polizia e delle rispettive panchine per dividerli e ripristinare una calma apparente. Questa reazione scomposta e inaccettabile di un nervosissimo Taty ricorda episodi simili, come quello nel derby con Hummels, e è stata ricostruita dal quotidiano Il Messaggero.

Non è la prima volta che l’argentino mostra questo lato del suo carattere: in passato, una tacchettata al difensore gli era costata l’espulsione, mentre in altre occasioni era stato graziato dopo scontri con il portiere dell’Empoli Vásquez e il centrale del Cagliari Mina. Questi duelli sudamericani, sempre al limite del regolamento, evidenziano una tendenza a cadere nelle provocazioni, con i nervi costantemente a fior di pelle.

Per Castellanos, classe ’98 e ex Girona, il bilancio del precampionato è desolante: per la prima volta in carriera, conclude questa fase senza segnare nemmeno un gol. Ora, l’obiettivo è trasformare questa frustrazione in energia positiva, a partire dalla prossima sfida. I numeri della passata stagione parlano chiaro: solo 12 presenze dall’inizio su 34, con appena 2 reti, e la pressione è tutta su di lui per non deludere le aspettative in questa nuova avventura. Chissà se riuscirà a ribaltare la situazione e a far parlare di sé per le giocate, non per le risse?

Più calci meno calcio. Cosa ci rimane di Lazio Atromitos

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Più calci meno calcio. Ieri sera a Rieti si è giocata l’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato di Serie A 2025/26.

Dal 25 maggio al 24 agosto. Tre mesi e un giorno. Dai fischi assordanti di Lazio Lecce, a chissà cosa accadrà a due passi dal lago di Como domenica prossima poco prima delle ore venti. Da quel ramo da cui Alessandro Manzoni iniziò i Promessi Sposi, sapremo tanto di questa nuova Lazio.

Innanzitutto conosceremo definitivamente la prima formazione titolare della Lazio, visto che ieri sera al Manlio Scopigno di Terni, c’è stata una, se non due, scelte iniziali che hanno fatto molto discutere. Fuori Rovella e dentro Cataldi. Stessa sorte per Nuno Tavares a cui è stato preferito Luca Pellegrini.

Se per il ruolo di terzino sinistro la scelta potrebbe sembrare, usiamo il condizionale, più una mossa dettata che tende a coprire maggiormente la difesa in vista dell’offensivo Como di Fabregas, quella di Rovella sembra più una scelta di principio. Cataldi è meglio nel 4-3-3 di Sarri e non solo. Con un centrocampo a tre, Danilo Cataldi romano de Roma, giostra meglio la palla. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Una cosa è certa. Guendouzi si desse una calmata. Ogni volta è una rissa. Questo atteggiamento non è sportivo.

Pedro incalza Sarri: l’Atromitos smaschera le lacune biancocelesti

Pedro e il suo messaggio in campo: cosa ha dimostrato la sfida contro Atromitos? #Lazio #Pedro #Calcio

Nel finale caotico dell’amichevole tra Lazio e Atromitos, un veterano ha rubato la scena: Pedro. Con i suoi 38 anni, lo spagnolo ha confermato di essere ancora una risorsa essenziale, segnando il gol del 2-0 al 90′ minuto dopo essere subentrato al 65′. Questa rete non è solo un lampo di genio, ma un segnale chiaro di come possa cambiare le sorti di una partita partendo dalla panchina, meritandosi un ottimo voto in pagella. Vi chiederete: cosa rende questa performance così intrigante?

Non si tratta di una sorpresa, ma di una conferma solida. Nella passata stagione, Pedro è stato spesso l’uomo della provvidenza, capace di trasformare le partite con le sue giocate e il suo fiuto per il gol. La sua super prestazione contro l’Atromitos evidenzia che può ancora essere un punto di riferimento affidabile per la squadra nella prossima annata. Curiosità: in un momento di tensione come la rissa finale, lui ha mantenuto la calma, focalizzandosi solo sul gioco, dimostrando un mix di esperienza e classe che fa la differenza nei momenti chiave.

L’apporto di Pedro sarà cruciale, specialmente con la Lazio pronta a una stagione intensa tra campionato e coppe. Sebbene la titolarità non sia garantita, la sua presenza in rosa offre una garanzia di qualità e leadership. Questa ultima prova in campo ha ribadito che la squadra ha una carta in più da giocare in ogni momento, un vantaggio che poche formazioni possono vantare. Con la sua esperienza e capacità di incidere, lo spagnolo rimane un elemento imprescindibile per il futuro.

Mandas non si trattiene: “Alternanza con Provedel? Mi diverto un sacco, e sulla rissa vi stupirò”

Vittoria accesa per la Lazio: Il portiere svela i segreti dell’alternanza e commenta la rissa! #Lazio #Calcio #PreSeason

La Lazio ha archiviato la sua ultima amichevole estiva con una vittoria netta per 2-0 contro l’Atromitos, ma dietro questo risultato c’è molto di più di una semplice partita. Con un’atmosfera elettrica e momenti di tensione che hanno catturato l’attenzione di tutti, i tifosi non possono fare a meno di chiedersi cosa abbia davvero vissuto la squadra in campo. Le reti di Tijjani Noslin e Pedro nella ripresa hanno deciso l’incontro, ma è stata la carica emotiva della gara a rendere tutto così intrigante.

Non è mancata l’adrenalina: il match è stato segnato da un clima tesissimo fin dal primo tempo, culminato in una rissa e nell’espulsione di Castellanos. Questo episodio ha trasformato l’amichevole in un evento da ricordare, lasciando i sostenitori curiosi di conoscere le reazioni dei protagonisti e cosa stia accadendo dietro le quinte della squadra.

Al termine della partita, è stato il portiere Christos Mandas a prendere la parola in zona mista, offrendo insights su una prestazione solida e su aspetti che interessano da vicino i fan. Con la porta inviolata e un ruolo chiave nella difesa, le sue dichiarazioni rivelano dettagli affascinanti sul gruppo e sulle sfide affrontate.

«Siamo contenti per il lavoro fatto durante la preparazione e in amichevole giochiamo bene. Siamo pronti per il campionato. L’alternanza con Provedel? Quando io mi alleno forte lo fa anche lui e questo mi permette di migliorare il livello. Negli spogliatoi c’è un bel clima. Non importa chi gioca, ma che facciamo bene. La decisione sarà del mister Sarri, non sappiamo ancora chi gioca. In amichevole ancora ci alterniamo. Sono migliorato nel gioco con i piedi, ci lavoro tanto. L’anno scorso con Baroni sono cresciuto tanto nella mentalità, nelle uscite, nello stare in porta, quest’anno nella tecnica con i piedi. La rissa? Non sono belle cose. Oggi il primo tempo è stato nervoso, ma dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, non van bene»

Queste parole di Mandas non solo evidenziano il suo impegno personale e lo spirito di squadra, ma anche una riflessione matura su episodi come la rissa, invitando i lettori a riflettere su come la Lazio stia evolvendo in vista del campionato. Con una pre-season che si chiude così, l’attesa per la stagione ufficiale è più viva che mai.

Lazio 2-0 Atromitos: tifosi si scontrano, chi ha le idee più folli post-partita?

Lazio-Atromitos 2-0: Vittoria tesa e tifosi divisi, ma qual è la verità dietro l’amichevole?

È finita 2-0 per la Lazio nell’amichevole contro l’Atromitos a Rieti, ma non è stato solo un test estivo: l’aria era elettrica, con tensioni che hanno reso la partita un vero spettacolo da non perdere. I biancocelesti hanno dimostrato grinta in un contesto tutt’altro che rilassato, lasciando i fan a interrogarsi su cosa significhi davvero questa vittoria per la stagione che sta arrivando.

Il momento clou è arrivato intorno alla mezz’ora, quando un duro contrasto ha scatenato una maxi-rissa in campo. L’arbitro ha estratto due cartellini rossi, mandando negli spogliatoi Taty Castellanos per la Lazio e Lima Santos per l’Atromitos. Questo episodio ha lasciato entrambe le squadre in dieci e ha interrotto il gioco per un bel po’, confermando che l’agonismo non va in vacanza nemmeno in precampionato.

Nonostante il caos, la Lazio ha trovato il modo di sbloccarsi nel secondo tempo. La rete del vantaggio è arrivata al 77° con Noslin, subentrato a Zaccagni, che ha mostrato di voler farsi valere nella rosa. Il raddoppio al 90° è stato siglato da Pedro, l’eterno jolly che continua a dimostrare la sua utilità anche dalla panchina. Queste mosse hanno aggiunto pepe a una partita già intensa.

L’amichevole ha servito come opportunità per valutare diverse opzioni, come l’ingresso di Provedel al posto di Mandas nella ripresa, offrendo spunti preziosi per affinare la squadra in vista del campionato. È stato un banco di prova interessante, che solleva domande su come questi esperimenti si tradurranno in gare ufficiali.

Intanto, sui social, i tifosi laziali sono spaccati in tre fazioni, come emerge dai commenti post-partita. C’è chi non lesina elogi per “l’eterno Pedro, instancabile e sempre decisivo”, apprezzando il suo contributo costante. Un’altra schiera esprime soddisfazione per “il buon gioco mostrato dalla squadra nel secondo tempo”, vedendo segnali positivi. Infine, c’è chi frena l’entusiasmo, invitando a “volare basso, ricordando come si tratti solo di un’amichevole, poco indicativa per il vero valore della squadra”. Con questi pareri contrastanti, la domanda resta: chi ha davvero colto l’essenza di questa partita?

Atromitos travolto dai tifosi Lazio: quanti erano davvero? Una folla da urlo!

Amichevole mozzafiato: Lazio vs Atromitos con 5.123 fan in delirio! #Lazio #Atromitos #CalcioPassione

L’ultimo test precampionato della Lazio a Rieti contro l’Atromitos ha regalato un evento indimenticabile, non solo per le azioni sul campo, ma soprattutto per l’entusiasmo travolgente dei tifosi. Viene da chiedersi: quante persone sono disposte a sfidare il caldo di Ferragosto e una trasferta per sostenere la propria squadra? Ebbene, ben 5.123 appassionati si sono radunati allo stadio “Centro d’Italia-Manlio Scopigno”, dimostrando una dedizione che fa riflettere sull’amore per i colori biancocelesti.

In un clima che ha trasformato un semplice allenamento estivo in un’esplosione di emozioni, i supporter hanno rubato la scena con i loro cori e il tifo incessante. Ma cosa ha reso questa partita così tesa? I fan hanno affrontato un match segnato da una maxi-rissa, culminata nelle espulsioni di Taty Castellanos e del difensore greco Lima Santos, trasformando l’atmosfera in qualcosa di ben più acceso di un’amichevole.

La Lazio, nonostante le tensioni, ha conquistato una vittoria netta per 2-0, con gol nel secondo tempo firmati da Noslin e dall’intramontabile Pedro, le cui reti hanno scatenato l’entusiasmo della folla. Questa affermazione sul campo non fa che aumentare la curiosità: riuscirà questo mix di talento e grinta a tradursi in successi futuri?

Oltre al risultato, il vero trionfo per il club è stato l’abbraccio incondizionato del pubblico, un segnale potente del legame tra squadra e tifosi. Con una affluenza del genere, solo una settimana prima dell’inizio del campionato, ci si domanda se questa “voglia di Lazio” possa essere la chiave per superare le sfide in arrivo. È un’iniezione di energia che potrebbe fare la differenza, lasciando tutti con il fiato sospeso per ciò che verrà.

Tudor stuzzica la Lazio: la sua verità sulla griglia scudetto da juventino

Igor Tudor apre sul futuro della Juventus: cosa pensa davvero della griglia scudetto?

Chissà quali segreti si celano nelle parole di Igor Tudor dopo la recente vittoria della Juventus? Il tecnico bianconero ha condiviso le sue impressioni in conferenza stampa, offrendo uno sguardo intrigante su prestazioni e ambizioni, che potrebbe far riflettere i tifosi sul cammino della squadra in questa stagione.

In particolare, Tudor ha evidenziato cosa lo ha entusiasmato della partita. «Mi sono piaciute tante cose, è stata una partita seria come la aspettavamo. L’ultimo allenamento è stato utile e positivo per tutte le cose su cui si lavora. Contro l’Atalanta è sempre una partita particolare, sono contento ho avuto belle risposte da tutti». Queste parole, cariche di soddisfazione, lasciano intendere che il team sta costruendo una solida base, e i fan potrebbero chiedersi cosa significhi per le sfide future.

Parlando poi di giocatori come Gatti, Tudor ha toccato aspetti di resilienza e motivazione. «Sono stati crampi, ha fatto una buona gara. Viene da un periodo non facile, è stato fuori per mesi a causa dell’infortunio. Era giusto dargli minutaggio oggi, anche nelle partite lui si accende. Quando c’è la partita lui dà tutto, era una buona idea allenarlo. Oggi ho fatto questa formazione qua e poi vedremo per il Parma. C’è una bella settimana di lavoro, c’è motivazione. È tornato Bremer, è un valore calcistico ma anche nello spogliatoio. Il campionato è lungo, ci sarà spazio per tutti i giocatori». Questa riflessione solleva curiosità: come influenzerà il ritorno di Bremer e la gestione del roster nelle prossime gare?

Sul fronte della griglia scudetto, le sue dichiarazioni sono state evasive ma stimolanti, invitando a riflettere sul vero potenziale della squadra. «Mi interessa poco, mi interessa di vedere una bella squadra dal punto di vista tecnico/tattico ma anche di coesione tra loro, la voglia di entrare in ogni gara contro qualsiasi avversario con la voglia di andare là e vediamo. Nello sport non devi mai dare la sensazione che qualcuno è più forte, poi nel campo c’è la verità. Siamo motivati, c’è una bella energia nello spogliatoio, domenica si parte». Non è affascinante pensare che questa mentalità potrebbe essere il segreto per sorprendere tutti?

Infine, Tudor ha elogiato un giocatore come David, sottolineando l’adattabilità e l’impatto sul campo. «Quando giochi con l’Atalanta per forza devi essere nel duello. Non è stato facile con Hien, benvenuto nel calcio italiano. Si è mosso tanto, ha faticato, ha dato tutto. Vedendolo come era al Lille era tutto diverso, non faceva così tanti duelli. Oggi ha fatto più duelli di quanto faceva al Lille in 10 partite, poi in area fa gol. È un ottimo giocatore». Con commenti del genere, ci si domanda come questi duelli intensi si tradurranno nelle partite ufficiali, alimentando l’attesa per la stagione. Con una Juventus così motivata, il campionato promette di essere pieno di colpi di scena.

Lazio, dilemma del portiere: Mandas o Provedel? L’ultimo indizio fa pendere l’ago!

Mistero in porta: Mandas favorito per l’apertura del campionato?

Chi sarà il titolare tra Mandas e Provedel nella Lazio? L’ultima amichevole contro l’Atromitos ha lasciato indizi intriganti che potrebbero svelare la gerarchia, creando suspense a pochi giorni dall’inizio del torneo. #Lazio #Calcio #Portieri

L’ultima amichevole della Lazio contro l’Atromitos non è stata solo un test utile sul campo, ma ha anche fornito indizi affascinanti sulla gerarchia dei portieri. La decisione di schierare Christos Mandas come titolare appare come un segnale importante, una scelta arrivata in un momento cruciale che potrebbe influenzare il futuro della squadra e tenere i tifosi col fiato sospeso.

La partita, conclusa con una vittoria per 2-0 della Lazio, ha visto Mandas in azione per il primo tempo, con Ivan Provedel che è entrato nella ripresa come da programma. Questa mossa, pur non essendo definitiva, fa sorgere la curiosità su un possibile vantaggio per il portiere greco, che sembra aver superato un duello acceso. Se Provedel era visto come il favorito grazie alla sua esperienza e abilità nel gioco, questa scelta evidenzia invece la solidità e il carisma che Mandas ha mostrato, alimentando le speculazioni tra i fan.

Al termine del match, Mandas ha condiviso i suoi pensieri con Lazio Style Channel, esprimendo entusiasmo per la prestazione della squadra. “Una partita nervosa nel primo tempo, però abbiamo giocato bene, abbiamo giocato il nostro calcio”, ha dichiarato, evidenziando la tenacia del gruppo. E ha aggiunto: “Siamo pronti per l’inizio del campionato. Abbiamo una settimana, possiamo lavorare su cosa non va e su cosa non va. Io voglio aiutare la squadra. Siamo uniti. Per me è importante iniziare il terzo anno qua, sono molto felice. Lavoriamo tanto in allenamento sulla fase difensiva, sulla linea e possiamo lavorare ancora di più. Ci sono tante cose giuste e altre da sistemare. Il clean sheet per noi portieri è importante”, parole che trasmettono fiducia e un tocco di mistero sul suo ruolo.

Ora, la domanda resta aperta: questi indizi si trasformeranno in certezze o il duello per la maglia da titolare continuerà a infiammare le discussioni? Solo il campo darà risposte definitive, tenendo i supporter della Lazio in attesa febbrile.

Mandas non le manda a dire: “Alla Lazio sono felice, quest’anno possiamo dominare”

Il portiere della Lazio Mandas si apre sul pre-campionato vincente: “Siamo pronti per l’inizio del campionato” #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio ha chiuso il suo pre-campionato con una convincente vittoria per 2-0 contro l’Atromitos, alimentando l’eccitazione per l’esordio in Serie A. Ma cosa ha detto il portiere biancoceleste Christos Mandas al termine della gara? Le sue parole, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Channel, rivelano non solo la soddisfazione per il successo, ma anche gli spunti su come la squadra stia affinando le proprie armi in vista della prima giornata del 24 agosto, in trasferta contro il Como. Un clean sheet che fa ben sperare – chissà se questo sarà l’inizio di una stagione da protagonista?

Mandas ha analizzato con sincerità la prestazione della squadra, sottolineando l’importanza di una difesa solida. «Una partita nervosa nel primo tempo, però abbiamo giocato bene, abbiamo giocato il nostro calcio. Siamo pronti per l’inizio del campionato. Abbiamo una settimana, possiamo lavorare su cosa non va e su cosa non va. Io voglio aiutare la squadra. Siamo uniti. Per me è importante iniziare il terzo anno qua, sono molto felice. Lavoriamo tanto in allenamento sulla fase difensiva, sulla linea e possiamo lavorare ancora di più. Ci sono tante cose giuste e altre da sistemare. Il clean sheet per noi portieri è importante».

E proseguendo, il portiere greco non ha esitato a parlare di compagni e di ambizioni, lasciando intravedere un mix di umiltà e determinazione. «Noslin? Lavora forte tutti i giorni, penso che siamo tutti molto importanti per la squadra. Tutti lavorano bene, vediamo quando inizia il campionato come partiamo. L’anno scorso è stata una grande esperienza, quest’anno possiamo fare le cose giuste. Non voglio parlare tanto, meglio far parlare il campo. L’Atromitos? Sono felice, ho rivisto molti miei amici. Sono stati la mia prima squadra e sono contento, ora li vado a salutare. I tifosi della Lazio sono sempre con noi e questo è molto importante». Con queste riflessioni, Mandas non solo infonde fiducia, ma invoglia a chiedersi: la Lazio riuscirà a tradurre questo entusiasmo in risultati concreti sul campo? Una stagione che promette scintille è alle porte.

Fabregas non le manda a dire: “Così non batteremo mai la Lazio”

Cesc Fabregas non si trattiene dopo la vittoria in Coppa Italia: critiche dure ai giocatori del Como per l’esordio in Serie A! #ComoFC #SerieA

Il tecnico del Como, Cesc Fàbregas, non ha nascosto la sua frustrazione dopo il successo in Coppa Italia contro il Südtirol, spostando subito l’attenzione sull’atteso debutto in Serie A contro la Lazio. Le sue parole taglienti rivelano una squadra ancora in fase di costruzione, con l’allenatore spagnolo che chiede un cambio di mentalità per affrontare le sfide che aspettano.

In un discorso diretto ai suoi, Fàbregas ha sottolineato i margini di miglioramento: «Manca tantissimo. Se giochiamo così non c’è nessuna opzione di vincere contro la Lazio. C’è tanta strada da fare, c’è tanta gente nuova, alla prima stagione da professionista e giovane, che deve cambiare la mentalità. Non si può fare da un giorno all’altro, però chiedo a loro di spingere tanto perché nel calcio non c’è tanto tempo. Siamo una società che sta cambiando tante cose, che sta spingendo per portare grandi talenti e che c’è un potenziale molto forte per fare molto bene nel futuro, però tanto lavoro da fare e tanta strada per creare».

Non paga di questo, l’allenatore ha proseguito con un messaggio ancora più esplicito sul roster attuale e l’importanza di ogni contributo: «Il mercato è chiuso, siamo questi. Con un’opportunità di mercato si vedrà ma in questo momento stiamo così. A lavorare, alzare la testa da domani e preparare una partita importante in campionato contro la Lazio. Io non posso fare un messaggio più chiaro, sono un po’ triste, ho fatto un discorso. Abbiamo 20-22 giocatori di posizione, nel calcio chi vince la partita è chi entra dalla panchina, nel calcio moderno è troppo importante. Chiedo tanta energia da chi entra, che lotti per la famiglia e per il suo compagno e sorprendentemente oggi già 3-4 giocatori hanno fatto una brutta faccia e che è entrato con un’energia che non si può permettere. Ha perso tutte le palle che ha toccato e non va bene. Devo essere alcune volte più soft, altre più duro. Chi non lo capisce, non c’è spazio per gente così».

Queste dichiarazioni di Fàbregas non lasciano dubbi: il Como è a un bivio, con l’esordio in Serie A che potrebbe segnare l’inizio di una stagione di crescita o di lezioni dure. I tifosi si chiedono se queste parole saranno il motore per un ribaltone in campo.

Sarri sconvolge le formazioni per Lazio-Atromitos: scelte audaci che nessuno si aspettava stasera!

Formazioni ufficiali Lazio vs Atromitos: scoperte le scelte per l’ultimo test prima del campionato! Quali novità in campo stasera? #Lazio #Atromitos #SerieA #CalcioAmichevole

È giunto il momento clou per la Lazio, che affronta l’Atromitos in un’amichevole decisiva a Formello. Questa sera, i biancocelesti hanno l’opportunità di affinare gli ultimi dettagli tattici e integrare i nuovi acquisti, in vista dell’esordio in Serie A contro la Sampdoria. Chissà se questa partita svelerà sorprese che potrebbero influenzare l’intera stagione: un vero banco di prova per testare la forma e la coesione del team.

Per l’undici titolare schierato dal tecnico biancoceleste, c’è curiosità intorno alle scelte che potrebbero anticipare la formazione del campionato. In porta trova spazio Mandas, che ha conquistato la fiducia in pre-campionato, mentre Provedel è tenuto in riserva, forse in attesa di un possibile trasferimento. La difesa a quattro è composta da Lazzari e Pellegrini sulle corsie esterne, con Gila e Provstgaard al centro, pronti a reggere l’urto. A centrocampo, il mix di potenza e tecnica con Dele-Bashiru, Cataldi e Guendouzi promette equilibrio, mentre in attacco Castellanos fa da perno centrale, supportato da Cancellieri e Zaccagni. Con giocatori come Romagnoli pronti a subentrare, l’attenzione è tutta su come questi elementi si incastreranno.

Dall’altra parte, l’Atromitos si presenta con una squadra compatta e ambiziosa, guidata dal suo mister. La formazione include Choutesiotis in porta, una linea difensiva con Quini, Stavropoulos, Mansur e Uronen, e un centrocampo dinamico formato da Palmezano, Ouedraogo, Michorl, Tzovaras, Baku e Van Weert. Reduce da un pre-campionato positivo, la squadra greca è decisa a imporre un gioco aggressivo, mettendo alla prova la difesa laziale e l’intesa tra i reparti. Per i biancocelesti, sarà l’occasione ideale per verificare la solidità e l’affiatamento, alimentando l’attesa su cosa riserverà questa sfida.

Ecco le formazioni ufficiali nel dettaglio:
Lazio (4-3-3): Mandas; Lazzari, Gila, Provstgaard, Pellegrini; Dele-Bashiru, Cataldi, Guendouzi; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
A disposizione: Furlanetto, Provedel, Rovella, Pedro, Romagnoli, Noslin, Tavares, Dia, Hysaj, Basic, Marusic. Allenatore: Maurizio Sarri.

Atromitos: Choutesiotis, Quini, Stavropoulos, Mansur, Uronen, Palmezano, Ouedraogo, Michorl, Tzovaras, Baku, Van Weert.
A disposizione: Koselev, Athanasiou, Mountes, Tsakmakis, Papadopoulos, Tsingaras, Karamanis, Jubitana, Tsiloulis, Batos, Tsantilas, Ozegovic. Allenatore: Leonidas Vokolos.

Con questa partita, la Lazio potrebbe confermare i suoi progressi, lasciando i tifosi col fiato sospeso per le prossime mosse in campionato. Che serata intrigante!

Sarri e la sua mossa audace in Lazio-Atromitos: quel segnale che ribalta le gerarchie!

Enorme indizio sulle gerarchie della Lazio: Mandas titolare contro l’Atromitos! Scopri cosa significa per il futuro della squadra. #LazioAtromitos #CalcioSerieA #GerarchieLazio

L’incontro tra la Lazio e l’Atromitos è appena iniziato, e quella scelta di formazione non passa inosservata: ecco l’enorme indizio sulle gerarchie!

Le gerarchie tra i pali della Lazio sembrano finalmente stabilite. Per l’ultima amichevole della stagione contro l’Atromitos, è stato scelto Christos Mandas come portiere titolare, dopo un’estate di alternanza che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni significative per il futuro del club, lasciando i tifosi a chiedersi cosa succederà ora.

Come era stato anticipato, il piano era di alternare i due portieri per dare a entrambi l’opportunità di brillare. Dopo che Provedel aveva giocato da titolare contro il Burnley, ora è il momento di Mandas. Ma questa mossa assume un peso ancora maggiore, visto che siamo a pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie A, e ogni scelta potrebbe rivelare strategie nascoste.

Le implicazioni della scelta sono intriganti: la formazione ufficiale suggerisce che il duello tra i due portieri è stato vinto, almeno per ora, da Mandas. Non solo questo consolida la sua posizione, ma fa anche sorgere dubbi sul destino di Ivan Provedel, che era visto come favorito per la sua esperienza e abilità nel gioco dal basso. Invece, sembra che la decisione premi la tenuta difensiva e la leadership di Mandas in campo.

Secondo le indiscrezioni di mercato, il futuro di Mandas era strettamente legato a questa scelta: se fosse rimasto in panchina, il club avrebbe potuto considerare una cessione già a gennaio. Ora, con la titolarità ottenuta, è Provedel a trovarsi in una situazione incerta. Le formazioni non sono solo un semplice test, ma un chiaro segnale delle gerarchie definitive, lasciando aperta la questione se Provedel resterà per competere o partirà da Roma.

Per la partita contro l’Atromitos, la formazione vede Lazzari, Gila, Provstgaard e Pellegrini in difesa, con un centrocampo composto da Dele-Bashiru, Cataldi e Guendouzi. In attacco, Castellanos è il punto di riferimento, supportato da Cancellieri e Zaccagni. A disposizione ci sono giocatori come Provedel e Romagnoli, pronti a entrare in azione. Questa gara non è solo un’amichevole, ma un’indicazione che potrebbe influenzare a lungo termine la Lazio, tenendo i fan con gli occhi puntati su ogni mossa.

Pagelle Lazio-Atromitos: Pedro da urlo, Tavares si arrangia, ma non tutti reggono la carica

Amichevole bollente: Lazio supera Atromitos 2-0 in un match da brividi! #Lazio #Calcio #PreCampionato

È finita con una vittoria per 2-0, ma questa amichevole contro Atromitos è stata molto più di un semplice test estivo per la Lazio. L’incontro ha visto un’altissima tensione in campo, culminata in una maxi-rissa che ha coinvolto giocatori e staff, trasformando tutto in un vero caos. L’episodio ha portato all’espulsione di due giocatori – Taty Castellanos e il difensore greco Lima Santos – riducendo entrambe le squadre in dieci uomini e interrompendo il gioco per diversi minuti. Che partita adrenalinica!

Nonostante l’atmosfera rovente, la Lazio è riuscita a mantenere il controllo e a sbloccare il risultato solo nel finale. Noslin ha rotto l’equilibrio al 77′ minuto con un gol che potrebbe segnare una svolta per lui dopo una stagione complicata, dimostrando di essere una risorsa preziosa. Poi, Pedro ha chiuso i conti al 90′ con il 2-0, confermando ancora una volta la sua abilità di essere decisivo anche da subentrato. Chissà se questa prestazione è un’anteprima di cosa ci aspetta nella stagione ufficiale?

Questa non era solo un’amichevole, ma una vera prova di carattere per la squadra biancoceleste, che ha mostrato resilienza di fronte a difficoltà fisiche e mentali. Le prestazioni individuali sono state messe alla prova in un contesto impegnativo, e ora diamo uno sguardo alle pagelle per capire meglio chi ha brillato e chi no.

LAZIO (4-3-3): Mandas 6 (dal minuto 46′ Provedel 6); Lazzari 6 (dal minuto 46′ Marusic 6.5), Gila 6 (dal minuto 85′ Hysaj S.V.), Provstgaard 6.5 (dal minuto 73′ Romagnoli 6), Pellegrini 5.5 (dal minuto 57′ Nuno Tavares 7); Dele-Bashiru 6 (dal minuto 46′ Dia 6), Cataldi 6 (dal minuto 57′ Rovella 6), Guendouzi 5.5 (dal minuto 85′ Basic S.V.), Cancellieri 6.5 (dal minuto 65′ Pedro 7.5), Castellanos 4, Zaccagni 6.5 (dal minuto 73′ Noslin 6.5). All.: 6.5.

ATROMITOS (4-2-3-1): Choutesiotis (dal minuto 46′ Koselev); Stavropoulos, Michorl (dal minuto 80′ Karamanis), Van Weert (dal minuto 38′ Tsamakis), Palmezano Reyes, Marin Ruiz, Ouedraogo (dal minuto 80′ Tsiloulis), Uronnen, Baku (dal minuto 80′ Tsingaras), Lima Santos, Tzovaras (dal minuto 77′ Jubitana). All.: Vokolos.

Con questa vittoria, la Lazio chiude il pre-campionato su una nota positiva, lasciando i tifosi con molti interrogativi su come si evolverà la squadra nella stagione imminente. Quante sorprese ci riserveranno questi giocatori?

Tare, l’ex Lazio scatenato: colpo da urlo all’orizzonte!

Tare al Milan è a dir poco scatenato: un colpo incredibile in arrivo, di chi si tratta? #Milan #Calciomercato #SerieA

Il calciomercato del Milan sta vivendo momenti di grande tensione, con la dirigenza rossonera che accelera per rafforzare l’attacco e rendere la prossima stagione indimenticabile. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva, soprattutto per l’arrivo di un nuovo centravanti che potrebbe cambiare le sorti della squadra. Immaginate l’eccitazione: un colpo che potrebbe elevare il Milan ai vertici di Serie A e in Europa, con trattative che si infiammano minuto dopo minuto.

Al centro di tutto c’è il nome di Rasmus Højlund, il giovane attaccante danese che il Milan segue da tempo come rinforzo ideale. L’operazione è in una fase delicata, legata alla formula del trasferimento: il giocatore è di proprietà del Manchester United, e i rossoneri stanno lavorando per un accordo che potrebbe includere un prestito con obbligo di riscatto o un acquisto definitivo. Non è solo una questione di soldi, ma di strategia, e la prossima settimana potrebbe sbloccare tutto, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.

In questo scenario, la figura di Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio e ora al Milan, emerge come protagonista assoluto. La sua esperienza e determinazione stanno guidando le negoziazioni, con la consapevolezza che un rinforzo in attacco è essenziale per competere ai massimi livelli. Massimiliano Allegri, dal canto suo, ha ben chiaro che Højlund potrebbe rappresentare un crack per il futuro, viste le sue qualità da grande talento, un commento che accende ancora di più l’interesse su questo potenziale acquisto.

Tuttavia, il mercato è imprevedibile, e il Milan lo sa bene: se la trattativa per Højlund dovesse rallentare, la dirigenza ha già alternative di alto livello pronte, valutando profili sia giovani che esperti. La settimana che sta per iniziare potrebbe quindi scrivere un capitolo cruciale per l’attacco rossonero, con l’attesa che cresce tra i tifosi per scoprire come si evolverà questa storia.

Scontro infuocato Lazio-Atromitos: Rissa per motivi hot, la verità che fa discutere!

Rissa in campo durante l’amichevole Lazio-Atromitos: Alta tensione che ha sconvolto tutti!

Immaginate una partita amichevole che doveva essere solo un test pre-campionato, ma che invece si è trasformata in un vero e proprio spettacolo di nervi tesi e scontri accesi. Allo stadio “Centro d’Italia – Manlio Scopigno” di Rieti, Lazio e Atromitos hanno dato vita a un match che ha lasciato tutti a bocca aperta, con momenti di pura adrenalina che hanno fatto salire la curiosità su cosa potrebbe riservare la stagione.

La situazione è precipitata intorno alla mezz’ora del primo tempo, trasformando una gara tranquilla in un campo di battaglia. Tutto è iniziato con un episodio che ha visto protagonista Mattéo Guendouzi: a gioco fermo, dopo un fallo subito, il giocatore ha reagito, scatenando un parapiglia a centrocampo. L’arbitro ha provato a intervenire per calmare le acque, ma la tensione era palpabile, e nessuno si aspettava che le cose potessero degenerare così rapidamente.

Non ci è voluto molto prima che la situazione peggiorasse ulteriormente. Un intervento particolarmente duro di Lima Santos dell’Atromitos su Castellanos ha innescato una nuova e più violenta rissa, con giocatori delle due squadre che si sono affrontati senza mezzi termini. In quel momento, ci si è chiesti: quanto può essere intensa un’amichevole? L’arbitro ha dovuto espellere entrambi i protagonisti dello scontro – Castellanos e il difensore avversario – per ripristinare l’ordine e mantenere la parità numerica.

Anche dopo le espulsioni, il caos non si è arrestato del tutto: la tensione si è estesa al tunnel che porta agli spogliatoi, coinvolgendo persino le panchine, e il gioco è stato sospeso per circa dieci minuti. Le due formazioni si sono scontrate anche fuori dal campo, in un’esplosione di emozioni che ha reso questa partita un evento indimenticabile. Una volta riportata la calma, l’incontro è ripreso senza ulteriori incidenti, ma l’episodio ha lasciato il segno, mostrando quanto le squadre possano prendere sul serio persino un test amichevole.

Questo match ha dimostrato come, in fondo, ogni partita possa nascondere sorprese inaspettate, con la Lazio che ha dovuto gestire una situazione complicata, rischiando di perdere il controllo in un contesto pensato solo per affinare la preparazione. Che inizio di Lazio Atromitos – un’avventura che promette di tenere i tifosi con il fiato sospeso per tutto il campionato.

Pippo Baudo ci lascia: il maestro TV che tifava Juve più di quanto dica la biografia!

Addio a Pippo Baudo, l’icona TV e tifoso passionato della Juventus: un capitolo indimenticabile si chiude #PippoBaudo #Juventus #Catania #AddioGrandePippo

Il mondo della televisione e dello sport è in lutto per la scomparsa di Pippo Baudo, morto oggi a Roma all’età di 89 anni. Tifoso sfegatato della Juventus (e del Catania), Baudo ha lasciato un’eredità che va oltre i riflettori, intrecciando la sua passione per il calcio con una carriera leggendaria. La notizia, confermata dal suo storico avvocato e amico fraterno Giorgio Assumma, è stata riportata dall’ANSA grazie a fonti vicine alla famiglia, lasciando milioni di fan a chiedersi come un volto così iconico possa davvero andarsene.

Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, Baudo è stato una figura centrale nella TV italiana, catturando l’attenzione del pubblico sin dagli anni Sessanta con programmi come Settevoci e Canzonissima. Ma cosa rendeva il suo legame con la Juventus così speciale? Immaginate un conduttore che non solo intratteneva, ma portava l’energia di uno stadio nei salotti di casa, rendendo ogni trasmissione un evento da non perdere.

Il suo vero momento di ascesa arrivò negli anni Ottanta, con trasmissioni come Domenica in, Fantastico e Serata d’onore, che diventarono appuntamenti imperdibili. In tutto questo, il suo tifo per la Juventus (e del Catania) aggiungeva un tocco di autenticità, facendoci domandare: quante volte ha celebrato una vittoria bianconera dietro le quinte di uno show?

Baudo è indissolubilmente legato al Festival di Sanremo, che ha condotto in ben tredici edizioni dal 1968 al 2008. Ha trasformato la kermesse in uno spettacolo capace di coinvolgere milioni, mescolando autorevolezza e vicinanza al pubblico, proprio come un allenatore che guida la sua squadra verso la gloria.

Oltre alla conduzione, Baudo ha ricoperto ruoli manageriali di primo piano. Tra il 1987 e il 1988 è stato direttore artistico di Canale 5, per poi tornare in Rai con successi come Gran Premio, Luna Park, Papaveri e papere e Mille lire al mese. Ha anche diretto artisticamente il Teatro Stabile di Catania e, dal 1994 al 1996, la Rai, dimostrando una versatilità che lo rendeva un vero e proprio “capitano” nel mondo dell’intrattenimento.

Negli anni più recenti, Baudo ha continuato a incantare con nuove edizioni di Domenica in e altri format. Nel 2018, ha pubblicato la sua autobiografia, Ecco a voi. Una storia italiana, scritta con Paolo Conti. Infine, nel 2021, ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un onore che celebra il suo contributo alla cultura televisiva e, implicitamente, al mondo che ama, come il calcio della Juventus (e del Catania). La sua passione resterà un’eredità vivida, un promemoria di come lo sport possa intrecciarsi con la vita di ognuno.

Lazio Atromitos, incredibile a Rieti: “Spaccategli le gambe”

L’amichevole tra Lazio e Atromitos si è trasformata in un campo di battaglia, con episodi che hanno fatto passare in secondo piano il calcio giocato. Tutto nasce a metà primo tempo, quando Guendouzi, apparso ancora una volta troppo nervoso, reagisce in maniera scomposta a un intervento su Assan Ouedraogo.

Il giovane centrocampista dell’Atromitos, dopo aver conquistato palla, viene atterrato e cade a terra: il francese lo colpisce mentre è già giù, scatenando l’immediata reazione dei compagni dell’avversario. Da lì a poco la rissa è inevitabile, con diversi calciatori coinvolti e l’arbitro costretto a riportare la calma a fatica.

Ma questo non è che il preludio. Due minuti più tardi, infatti, il clima si scalda ulteriormente: Castellanos, lanciato verso la porta, viene fermato fallosamente da Mansur con un intervento duro. È la scintilla che fa esplodere definitivamente la tensione. Panchine in campo, proteste vibranti e una nuova maxi rissa che costringe il direttore di gara a interrompere il gioco per diversi minuti.

A rendere il quadro ancora più incandescente i cori provenienti dal settore biancoceleste, tra cui il discusso “forza Lazio, spaccagli le gambe, spaccagli, spaccagli, spaccagli le gambe, forza Lazio, spaccagli le gambe”. Le chiamano amichevoli ma in realtà l’agonismo è anche troppo. 

Como Lazio, infortunio per un calciatore di Cesc Fabregas: salterà la sfida ai biancocelesti

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Cattive notizie per Cesc Fabregas: uno dei suoi ha lasciato il campo anzitempo nella sfida di Coppa Italia contro il Sudtirol a causa di un infortunio. La sua presenza per la prima giornata di campionato contro la Lazio è ora in fortissimo dubbio.

Durante l’amichevole tra Como e Sudtirol, l’attaccante Jayden Addai ha riportato un infortunio alla caviglia sinistra in seguito a un contrasto di gioco. L’episodio è avvenuto nel secondo tempo, quando il giovane giocatore ha subito una torsione innaturale della caviglia che lo ha costretto ad abbandonare il campo zoppicante.

Nei prossimi giorni Addai si sottoporrà a esami strumentali per valutare l’eventuale interessamento dei legamenti. In attesa dei risultati, che arriveranno presumibilmente nella giornata di domani o di dopodomani, la sua presenza per la prima giornata contro la Lazio resta in fortissimo dubbio.

Il Como nonostante la spiacevole notizia è riuscito a battere per 3 a 1 il Sudtirol nella gara valevole per i Trentaduesimi di Finale di Coppa Italia. Ora il prossimo impegno che attenderà la squadra di Cesc Fabregas sarà proprio contro la Lazio di mister Sarri.

Vedremo in che modo l’allenatore spagnolo saprà sopperire alla mancanza del suo esterno d’attacco di riferimento del suo scacchiere. Una cosa è certa: sarà una dura battaglia al Sinigaglia per Mattia Zaccagni e compagni.