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Zé Roberto svela: Lazio patteggia con Portuguesa, ma il colpo è andato a monte!

Ze Roberto compie 51 anni e rivela retroscena sul suo passato

Celebriamo il 51esimo compleanno di Ze Roberto, l’ex fuoriclasse brasiliano che ha fatto impazzire i campi da calcio, con un’intervista esclusiva che accende la curiosità sui dettagli nascosti della sua carriera. In questo giorno speciale, l’icona del pallone racconta aneddoti che potrebbero far riflettere i fan della Serie A e non solo. #ZeRoberto #CalcioLeggenda #LazioStoria

Nel corso dell’intervista rilasciata a Tuttomercatoweb, Ze Roberto si è soffermato sull’interesse manifestato dalla Lazio nei suoi confronti durante la sua carriera, offrendo uno sguardo affascinante su come le opportunità nel mondo del calcio possono cambiare rapidamente. Questa rivelazione aggiunge un tocco di mistero a un capitolo poco noto della sua vita professionale, invitando i lettori a immaginare cosa avrebbe potuto essere.

“Andai al Real Madrid ma l’impatto fu molto difficile perché andai in un Paese diverso, con una cultura diversa e un modo di giocare diverso. Oltre al club spagnolo mi cercò pure la Lazio, che aveva già un accordo con il Portuguesa, ossia quella che allora era la mia squadra di appartenenza. Ma il mio procuratore mi parlò anche di Parma e Bayer Leverkusen”. Questa citazione evidenzia le sfide affrontate da Ze Roberto nel navigare tra diverse culture calcistiche e offerte competitive, mostrando come un semplice accordo potesse aprire porte a club prestigiosi, e sottolinea l’incertezza e le scelte cruciali che definiscono una carriera.

Con queste parole, Ze Roberto ci regala un’occhiata intrigante al dietro le quinte del calcio internazionale, ricordandoci che ogni decisione può alterare il corso della storia sportiva. La sua storia continua a ispirare, lasciando i fan con domande su cosa sarebbe potuto accadere se le strade si fossero incrociate diversamente.

Insigne molla Toronto: Lazio ci prova, ma deve aspettare fino a dicembre

Lorenzo Insigne lascia il Toronto: la Lazio ci prova, ma deve aspettare? #Calciomercato #Lazio #Insigne

Lorenzo Insigne, l’ex capitano del Napoli, ha deciso di lasciare la Major League Soccer e il Toronto, diventando uno degli svincolati più ambiti dell’estate 2025. Con il suo legame professionale ben noto, ci si chiede se la Lazio potrebbe essere una destinazione ideale per lui durante la finestra di calciomercato. L’interesse potrebbe essere reciproco, ma tutto dipende da fattori pratici che meritano un’attenta riflessione, suscitando curiosità su come si evolverà questa potenziale storia.

Come riportato dall’edizione odierna del Messaggero, la Lazio non potrebbe tesserare Insigne prima di dicembre o gennaio, quando i vincoli finanziari saranno rivalutati da una nuova authority. Entro il 30 settembre, infatti, il club deve dimostrare di essersi adeguato alle soglie previste, mantenendo il rapporto dell’80% tra costi e ricavi. Questo dettaglio alza il velo su una possibile attesa per l’attaccante, che sarebbe entusiasta di riabbracciare Maurizio Sarri (frase che sottolinea il forte legame emotivo e professionale tra Insigne e il suo ex allenatore, basato su anni di successi condivisi).

Nell’aggiornamento del 5 luglio, emerge che la Lazio sta affrontando un blocco nel calciomercato, rendendo improbabile l’ingaggio di nuovi giocatori in questa sessione. Tuttavia, dal primo settembre le cose potrebbero cambiare, permettendo al club di esplorare il mercato degli svincolati. Secondo fonti, ci sarebbe stato un contatto con Insigne, che desidera fortemente tornare in Italia, seguendo l’esempio di altri come Bernardeschi e Immobile. Nonostante i suoi 34 anni, l’ex napoletano rimane una figura intrigante per una squadra alla ricerca di rinforzi.

Si erano tanto, tantissimo amati, a Napoli (questa espressione evidenzia l’intensa e profonda relazione tra Insigne e il suo ex tecnico, nata da una collaborazione vincente che ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano). Poi, qualche frizione dovuta a scelte professionali, ma il rapporto è sempre stato professionalmente solido. Nonostante qualche scintilla, come quelle tipiche nel mondo del calcio passionale, la connessione tra lo “Scugnizzo” (soprannome che raffigura Insigne come un ragazzo di strada napoletano, simbolo del suo spirito tenace e locale) e il “Comandante” (termine che si riferisce al suo ex allenatore, evocando un leader carismatico e strategico) ha prodotto momenti memorabili sul campo.

A 34 anni, Insigne è nella fase calante della carriera, ma ha ancora molto da offrire, e la Serie A potrebbe essere il palcosceno ideale per dimostrarlo. La Lazio, bisognosa di un trequartista da schierare dietro Castellanos, vedrebbe nel suo arrivo a parametro zero un’opportunità concreta. Per Insigne, significherebbe tornare in un campionato competitivo, con una squadra ambiziosa, e magari ritrovare quel feeling professionale che ha definito parte della sua storia. La Lazio, dal canto suo, guadagnerebbe esperienza e qualità, specialmente nei calci piazzati, un punto debole del team.

Tuttavia, occhio alla possibile concorrenza del Napoli, dove Insigne ha il cuore, anche se non sembra esserci interesse da parte dell’attuale guida tecnica. Mentre la Lazio sta valutando le opzioni e il blocco del mercato rallenta i piani, Insigne spera in un ritorno in Serie A. Gli elementi per una trama avvincente ci sono tutti: un giocatore talentuoso, un club in cerca di rilancio e l’incertezza del calciomercato. Resta da vedere se le parti involved sapranno mescolare questi ingredienti per un esito vincente, tenendo i tifosi col fiato sospeso fino alla prossima mossa.

Insigne’s Shocking Lazio Switch: Can the Ex-Napoli Star Really Ditch for Rome?

È in arrivo il grande ritorno? Insigne e la Lazio vicini a un accordo epico! #Insigne #Lazio #CalcioItaliano

Il calcio italiano è pronto a riabbracciare una star? Campione d’Europa – frase che sottolinea il trionfo di Insigne con l’Italia agli Europei, evidenziando il suo status di eroe nazionale – potrebbe presto tornare in patria, ma con una destinazione inaspettata. Da quanto riportato di recente, l’ex giocatore del Napoli sta valutando l’opportunità di indossare di nuovo una maglia azzurra, questa volta non quella della sua vecchia squadra.

L’attaccante, acclamato per le sue imprese sul campo internazionale, si trova ora a un bivio che tiene i tifosi con il fiato sospeso. Potrebbe unirsi alla Lazio, mentre aspetta di dare una risposta definitiva. Intanto, avendo rescisso il contratto con il Toronto, la palla è nelle sue mani, e ogni mossa alimenta le speculazioni.

Tuttavia, l’attesa si protrae: la trattativa non potrà avanzare prima di gennaio, poiché la squadra deve prima risolvere le questioni legate ai tesseramenti, un processo che si concluderà tra novembre e dicembre. Con questi sviluppi, gli appassionati si chiedono se questo sogno diventerà realtà o resterà un miraggio.

Sosa: Sarri fa il romantico e accetta? Gesto d’amore inaspettato!

Ruben Sosa sull’amore per la Lazio e il ritorno del tecnico: un gesto inaspettato che potrebbe cambiare tutto #Lazio #Calcio #IntervistaEsclusiva

In un’intervista recente al Corriere di Roma, l’ex stella della Lazio Ruben Sosa ha condiviso riflessioni affascinanti sul futuro del club, focalizzandosi su scelte coraggiose e sfide interne che tengono i fan con il fiato sospeso. Con le sue parole, Sosa non solo evoca nostalgia per i tempi d’oro, ma solleva domande su come la squadra possa superare ostacoli per tornare ai vertici. È intrigante pensare a come un ritorno come questo possa infondere nuova energia, non credete?

Nelle sue dichiarazioni, Sosa ha elogiato il tecnico, descrivendo la sua decisione con parole cariche di emozione. “La sua scelta di tornare alla Lazio mi sembra un gran gesto d’amore. È un tecnico da prima fascia, accettare non era scontato. Faccio i complimenti all’allenatore, ma soprattutto all’uomo. Deve prendere in mano la situazione e trovare la soluzione ai problemi che ci sono. Sono certo che ce la farà. L’obiettivo dev’essere quello di tornare in Europa”. Questo commento sottolinea l’ammirazione di Sosa per un atto di lealtà e professionalità, evidenziando come non fosse ovvio accettare una sfida del genere, e infonde ottimismo sul potenziale di risollevare la squadra.

Passando a temi più spinosi, Sosa ha toccato il delicato argomento delle dinamiche societarie, offrendo una prospettiva che potrebbe far riflettere i supporter. “Il mercato bloccato non deve essere un alibi. Quello di Lotito, o della società, è un errore grave, andava evitato. I calciatori però devono solo pensare a rendere. In campo serve orgoglio e senso di appartenenza, così la Lazio potrebbe anche riuscire a strappare un posto in Europa. Perché quello, al di là dei fattori esterni, deve essere l’obiettivo”. Qui, Sosa spiega che non bisogna usare le difficoltà come scusa, ma piuttosto come motivazione per dimostrare impegno, invitando i giocatori a focalizzarsi su valori come l’orgoglio per superare le incertezze.

Infine, Sosa ha espresso opinioni sul collettivo della rosa, un aspetto che spesso decide il destino di una stagione, e che potrebbe sorprendere chi si aspetta nomi singoli in primo piano. “Sarebbe facile dire Zaccagni, che è il capitano, o Pedro, che è un campione assoluto. Ma sono davvero convinto che debba emergere il gruppo. Quando ci sono problemi non ci si può aggrappare a un singolo. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità”. Con questa frase, l’ex giocatore sottolinea l’importanza di una mentalità di squadra per affrontare le avversità, ricordando che il successo dipende dall’impegno condiviso piuttosto che da eroi isolati.

Mentre la Lazio naviga tra ambizioni e realtà del campo, le parole di Sosa alimentano il dibattito su cosa serve davvero per un rilancio: un misto di passione, responsabilità e visione d’insieme che potrebbe portare a risultati inaspettati. Che stagione sarà per i biancocelesti?

Sarri riottiene Provedel, ma Mandas è un rompiscatole: duello per il posto da titolare.

La sfida per la porta della Lazio si accende: Mandas e Provedel pronti a battagliare per il posto da titolare! #Lazio #Calcio #Portieri #SerieA

Nel mondo del calcio, dove ogni partita può cambiare le sorti di una stagione, la Lazio si trova di fronte a un intrigante dilemma che tiene i tifosi con il fiato sospeso: la lotta per il ruolo di portiere titolare tra Christos Mandas e Ivan Provedel è ufficialmente riaperta. I due estremi difensori partono alla pari, con l’obiettivo di dimostrare il loro valore durante il ritiro precampionato, e nessuno sa ancora chi uscirà vincitore da questa competizione serrata.

Nessuna decisione verrà presa in anticipo, come è stato ribadito; tutto si deciderà sul campo, giorno dopo giorno. Questa incertezza aggiunge un tocco di suspense alla preparazione estiva della squadra, lasciando spazio a sorprese e prestazioni che potrebbero fare la differenza.

Secondo gli aggiornamenti più recenti, la titolarità tra i pali è tornata in discussione: Provedel, reduce da una stagione non brillante, è pronto a rimettersi in gioco, mentre Mandas non ha intenzione di tornare a fare il secondo dopo i tanti minuti giocati in precedenza. Come riportato da fonti attendibili, a causa del mercato attuale, Provedel potrebbe rimanere come titolare, con Mandas che ha attirato l’interesse del Wolverhampton, pronto a offrire 30 milioni di euro per il portiere greco. In caso di partenza di Mandas, Furlanetto verrebbe promosso a secondo e Renzetti trattenuto come terzo, fino a quando non si sbloccheranno le operazioni in entrata per un nuovo difensore di livello.

In un altro aggiornamento, con il blocco del mercato, ogni discorso sulla cessione è rimandato almeno a gennaio. Fino a quel momento, i due portieri si contenderanno il posto, e solo in inverno verrà presa una scelta definitiva. Questa situazione crea un’aria di mistero, rendendo ogni allenamento un’opportunità per conquistare la fiducia dello staff.

Il portiere ideale in questo contesto non è solo un estremo difensore, ma un giocatore chiave nella costruzione dal basso. Serve visione, tecnica individuale e personalità: elementi fondamentali per chi vuole diventare il numero uno in un sistema di gioco esigente.

Il tecnico ha espresso con chiarezza la sua posizione in una dichiarazione recente: “Penso che abbiamo due portieri forti. Si va lì, si guarda quello che rende di più e sarà lui a giocare. E se a dicembre l’altro non è contento, andrà via. Mettere dei paletti ora e andare a prendere una decisione tra due ragazzi potenzialmente forti, come hanno già dimostrato, mi sembra estremamente prematuro. Sono bravi e se la giocano”. Questa frase sottolinea l’approccio equilibrato e meritocratico del tecnico, evidenziando come la decisione finale dipenderà dalle prestazioni reali, senza pregiudizi, e lasciando aperta la porta a possibili cambiamenti in base al rendimento.

Chi non riuscirà a conquistare la fiducia dello staff potrebbe valutare una partenza, considerando anche l’assenza delle coppe europee che limita il turnover. La preparazione estiva sarà quindi decisiva, e solo uno dei due avrà la porta spalancata verso la titolarità, alimentando l’attesa per una stagione che promette emozioni intense.

Lazio senza ricambi: Sarri si ritrova con la squadra più vecchia d’Italia, addio al progetto giovani!

Il blocco del mercato ha bloccato anche il progetto giovani della Lazio: Sarri si ritroverà a guidare la squadra più anziana d’Italia nella prossima stagione.

Non solo il mercato è fermo per la Lazio, ma anche il piano di ringiovanimento della rosa, avviato un anno fa sotto la guida di Baroni, è stato interrotto. La squadra resta immutata, senza possibilità di nuovi acquisti; nel frattempo, ogni calciatore è invecchiato di un anno e, a complicare la situazione, è stata appena ceduta la giovane promessa Tchaouna (classe 2003). Di conseguenza, la Lazio sarà nel campionato 2025-26 il team con l’età media più alta in Italia. Il Messaggero questa mattina ha rivelato che a Formello, all’inizio del ritiro previsto per il 14 luglio, saranno presenti ben 11 giocatori sopra i 30 anni: un caso che non si vedeva dal 2015.

Quest’anno, Sarri dovrà invece fare i conti con una rosa dall’età media di 29 anni. Gli unici talenti emergenti sono Provstgaard e Belahyane, che Sarri analizzerà con attenzione durante il ritiro per insegnare loro i meccanismi della sua filosofia tattica. Tuttavia, il tecnico dovrà puntare molto sui giocatori più esperti e il fatto di non dover affrontare gare infrasettimanali rappresenta un aspetto positivo, permettendo di preservare le energie dei senatori in attesa che la situazione societaria si sblocchi. Solo così potrà riprendere il progetto di ringiovanimento della squadra, possibilmente già da gennaio, fatto salvo ciò che accadrà con Lorenzo Insigne, 34 anni, recentemente emerso come possibile innesto a parametro zero dopo la chiusura del mercato.

CALCIOMERCATO – Lazio-Insigne, accordo shock: cosa succede davvero dietro le quinte

RASSEGNA STAMPA – L’idea di Insigne alla Lazio entusiasma la Capitale, ma il mercato è fermo: i tifosi devono aspettare che il contatto con Sarri e Insigne diventi qualcosa di concreto. Al momento, infatti, il club non è nella posizione di tesserare nemmeno i giocatori senza contratto, e un’eventuale operazione dovrà attendere alcuni mesi.

Anche Insigne, dal canto suo, dovrà aspettare e resistere alle proposte che arrivano da altri club italiani come Udinese, Parma e Torino, che lo osservano con interesse. Per Sarri, l’esterno rappresenterebbe una risorsa preziosa, impiegabile non solo sulla fascia ma anche centralmente, per sfruttare al meglio la sua tecnica. Resta da capire se la volontà di tornare a lavorare con Sarri sarà più forte del desiderio di tornare subito in campo, magari altrove.

Come riferito da Il Messaggero, il club capitolino non potrebbe tesserarlo prima di dicembre o gennaio. Il nuovo organismo di vigilanza, subentrato alla Covisoc, effettuerà una verifica dei conti biancocelesti al 30 settembre. In quell’occasione, Lotito e il suo staff dovranno dimostrare di aver ridotto il monte ingaggi, rispettando il limite dell’80% nel rapporto tra costi del personale allargato e ricavi.

L’idea è forte e l’affare resta possibile. Insigne, però, dovrà essere disposto ad allenarsi nei prossimi mesi senza poter scendere in campo, in attesa del momento giusto per essere ufficialmente tesserato.

Lotito, nuovo striscione contro Forza Italia davanti la sede: i dettagli

Continua l’estate caldissima di Lotito: nonostante le temperature siano altissime per tutti quanti ormai, intorno al patron della Lazio la situazione è decisamente più ardente. Il blocco del calciomercato, causato dallo sforamento di 3 dei quattro parametri imposti dalla FIGC a livello finanziari, ha determinato l’esplodere delle proteste che già serpeggiano da tempo tra i tifosi della Lazio.

Il piano delle manifestazioni dei tifosi è ormai passato a quello politico, cercando di colpire il partito di cui fa parte Claudio Lotito: infatti, nel mirino dei fans ci sarebbe il doppio ruolo di presidente/senatore, che non permetterebbe al patron di dedicare il 100% delle proprie energie alla Lazio.

Lotito, ennesimo striscione diretto a Forza Italia

Il pressing mediatico è tutto verso il partito, anche oggi lo striscione è stato esposto in Piazza San Lorenzo in Lucina come riportato dal giornalista Alberto Ciapparoni: i tifosi sanno che potrebbe non essere gradito tutto questo clamore intorno a un senatore, seguito dall’invito a boicottare il partito che è sorto durante le proteste.

Questo è soltanto l’ennesima manifestazione di dissenso verso il presidente, partita dal comunicato di fine maggio della Curva Nord (che starebbe preparando una protesta di piazza) ai vari striscioni in alcuni punti strategici della città.

Cardone svela tutto: - Castellanos fuori dai piani? ”Dia titolare, Sarri non si fida più di lui!”

Il futuro di Valentín Castellanos alla Lazio resta avvolto nell’incertezza: il club riflette sulle prossime mosse in vista del ritiro, con il reparto offensivo ancora da definire. A fare il punto è stato il giornalista de La Repubblica, Giulio Cardone, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Quelli che…” in onda su RadioseiLazio (98.100 FM).

Il tema calciomercato è centrale: in entrata tutto è fermo, ma i biancocelesti potrebbero sbloccare la situazione con alcune cessioni.
“Abbiamo fatto chiarezza sulla situazione della Primavera e degli svincolati — ha spiegato Cardone — ma ora è difficile concentrarsi sull’aspetto tecnico. Fortunatamente, a breve ci sarà la conferenza stampa di Sarri e l’inizio del ritiro”.

Cardone ha poi espresso preoccupazione per l’interesse di altre squadre verso alcuni elementi chiave della rosa: “Bisogna sperare che nessuno metta gli occhi sui nostri talenti, speriamo che non arrivino offerte”.

Infine, uno sguardo alla situazione in attacco: “Tra Dia e Taty ci sarà spazio per uno solo, a meno di un ritorno al 4-3-1-2, ipotesi al momento poco probabile — ha detto il giornalista —. Oggi, Dia sembra avere più chance di partire titolare. Due anni fa, infatti, tra Castellanos e il tecnico non ci fu grande sintonia: il giocatore faceva fatica ad accettare la panchina dopo una buona prestazione per far spazio a un Immobile non al meglio”.

Tagli obbligati per riaprire il mercato - CALCIOMERCATO – Lazio al bivio: addii e contratti da rifare o sarà blocco totale

Rassegna stampa – In casa Lazio si lavora per uscire da una fase complicata. L’obiettivo principale è ridurre i costi legati agli stipendi, così da rispettare il limite dell’80% nel rapporto tra il “costo del lavoro allargato” e i ricavi, uno dei parametri che ha portato al blocco del mercato. Per farlo, la società dovrà alleggerire il monte ingaggi, cercando di cedere i calciatori fuori dai piani tecnici e snellendo la rosa.

Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, se il presidente Lotito e il direttore sportivo Fabiani riusciranno a completare questo processo entro il 30 settembre, data della prossima verifica, la Lazio potrà tornare a operare liberamente sul mercato da gennaio. In caso contrario, la sessione invernale consentirà solo operazioni a saldo zero. Il club confida anche nell’approvazione, entro il 30 novembre, da parte dell’autorità governativa che sostituirà la Covisoc. In ogni caso, con le nuove regole UEFA in vigore da gennaio, si potrà tornare a investire.

Nei prossimi giorni l’allenatore Maurizio Sarri incontrerà la squadra per valutare chi potrà rientrare nei piani futuri e chi no. Tra l’autunno e l’inizio del nuovo anno, la società inizierà anche ad affrontare la questione dei contratti in scadenza nel 2026 con l’intenzione di rinnovare gli accordi ai giocatori ritenuti meritevoli, prestando particolare attenzione ai protagonisti principali della rosa.

Calciomercato Lazio, incredibile colpo in vista? Pedullà: contatto diretto con Sarri!

Il calciomercato Lazio è bloccato a causa degli ormai famosissimi tre parametri finanziari imposti dalla FIGC su 4 sforati dalla società biancoceleste, che ha causato un stop totale alle operazioni che richiedono esborso economico (tra cui, naturalmente, trattative in entrata da altri club e rinnovi con adeguamento salariale).

A causa di questa situazione, gli uomini di Lotito sono al lavoro per trovare una soluzione a due punti cardine attuali per non svalutare la rosa attuale: liberarsi degli esuberi e quindi racimolare denaro senza scalfire la forza della squadra in campo e trattenere i big per arrivare al rinnovo contrattuale a fine mercato, quando i vincoli scadranno. Ma non solo: a quel punto, la Lazio potrà operare sul mercato degli svincolati.

Calciomercato Lazio, contatto diretto Sarri-Insigne!

Secondo quanto riportato dall’esperto di mercato Alfredo Pedullà, i due si sarebbero messi in contatto nei giorni scorsi: la richiesta del tecnico è di aspettare fine Settembre se sarà permesso alla Lazio di operare sul mercato degli svincolati.

Le possibilità di vedere Insigne con la maglia della Lazio sarebbero molto alte: il gradimento è reciproco, e in caso di via libera si andrebbe fino in fondo. Più indietro, altre candidature dalla Serie A per l’ex Napoli (Udinese e Parma).

Calciomercato Lazio bloccato, bisogna fare di necessità virtù: occasioni in arrivo?

Ormai è noto a tutti i tifosi biancocelesti: il calciomercato Lazio è bloccato a causa dello sforamento di tre dei quattro parametri finanziari imposti alle società professionistiche dalla FIGC, con i supporter costretti a assistere inermi mentre sfogliano notizie di calciomercato provenienti dalle altre squadre di Serie A.

Ciononostante, bisogna donare una rosa competitiva a Sarri: detto della possibilità di ingaggiare degli svincolati a fine mercato, bisogna assolutamente mantenere i big presenti in rosa e cercare di snellire nel frattempo la rosa liberandosi degli esuberi (Dopo gli svincoli di Andrè Anderson e Akpa-Akpro, i casi più spinosi rimangono quelli di Basic, Fares e Kamenovic).

Calciomercato Lazio bloccato, occasioni per tanti?

Uno che potrebbe cogliere l’occasione è il rientrante Floriani Mussolini, che se non dovesse essere ceduto al Watford potrebbe avere tante possibilità di scendere in campo (ma ci sono 6 terzini in rosa, e Sarri chiede di lavorare con 4 esterni difensivi).

La coperta corta è quella a centrocampo, dove solo grazie al rientrante Cataldi si può giungere a 6 centrocampisti: dunque uno tra lui, Rovella e Belahyane potrebbero dover lavorare da mezzala. Chi ha una grande chance è Dele-Bashiru: se dovesse apprendere in fretta i dettami tattici di Sarri, potrebbe essere “l’acquisto” in più per la mezzala sinistra.

Campagna abbonamenti: 5000 tessere vendute, il post d’invito della società sui social

Continua la campagna abbonamenti della SS Lazio, dedicato alla vendita del titolo che permette di vedere le 19 partite casalinghe della squadra biancoceleste durante la prossima stagione di Serie A.

Secondo il Messaggero durante questa prima fase di vendita, iniziata il 26 Giugno e dedicata al rinnovo delle tessere acquistate lo scorso anno, il dato riporta ben 5000 abbonamenti: dato che migliora quello dello scorso anno durante lo stesso periodo, nonostante le proteste nei confronti del patron Lotito e il mercato bloccato, i tifosi stanno rispondendo presente compattandosi intorno a Sarri e la squadra, chiamati a questa difficile annata.

Campagna abbonamenti, la dedica a Maestrelli e il post invito sui social

Stamattina sui social, la società ha voluto chiamare di nuovo a raccolta i tifosi per compattarsi intorno alla squadra nonostante il momento difficile, invitando nuovamente a sottoscrivere l’abbonamento per la difficile stagione in arrivo: “Mille bandiere famo sventolà” è il motto di oggi, evidente il richiamo al famoso coro laziale e al Maestro (a cui è intitolata la campagna a 90 anni dalla sua scomparsa).

Dal 14 Luglio, a partire dalle ore 16, ci sarà poi la vendita libera dei posti rimanenti a coloro che non hanno diritto di prelazione. Sul sito ufficiale tutti i dettagli della campagna abbonamenti.

Cardone indeciso in Lazio: Dia o Taty titolare? Solo uno gioca, l’altro aspetta sul campo

Le rivelazioni di Giulio Cardone sulla coppia d’attacco della Lazio e il calciomercato #Lazio #Calciomercato #SerieA

Il calciomercato della Lazio è attualmente in una fase di stallo, con l’attenzione che si concentra sulle possibili uscite per sbloccare l’indicatore di liquidità. In mezzo a questa attesa, le parole del giornalista Giulio Cardone, intervenuto ai microfoni di “Quelli che…”, hanno acceso curiosità tra i tifosi, specialmente riguardo alla potenziale conferma di Castellanos e alle dinamiche della squadra biancoceleste.

Cardone ha affrontato diversi aspetti, a partire dal calciomercato. «Abbiamo fatto chiarezza anche sulla situazione primavera e svincolati. Fatto questo si fa fatica a parlare di campo, fortunatamente fra poco ci sarà la conferenza di Sarri e l’inizio del ritiro. Dobbiamo gufare le squadre che potrebbero mettere nel mirino i nostri gioielli. Rovella è un giocatore che piace molto a livello internazionale, non solo all’Inter, che ora sembra aver virato su Ederson. Speriamo che non ce li vengano a prendere». Questo commento sottolinea le preoccupazioni per i talenti emergenti della Lazio, come Rovella, e l’importanza di proteggere il roster da interessi esterni, alimentando l’incertezza su come evolverà la rosa.

Passando all’attacco, Cardone ha analizzato le opzioni per i centravanti. «Dia-Taty? Ci sarà posto per uno, a meno che il mister torni al 4-3-1-2, ma è difficile. Dia al momento potrebbe avere più possibilità di essere titolare rispetto all’argentino, anche perché due anni fa tra lui e il mister ci sono stati rapporti complicati. Il ragazzo faceva fatica a tornare in panchina per far posto ad un Immobile non al 100%, dopo una prestazione positiva». Qui, il giornalista evidenzia le sfide personali e tattiche che influenzano le scelte, rendendo intrigante la competizione interna per un posto da titolare e lasciando i fan a chiedersi quali mosse strategiche potrebbero emergere. Con queste riflessioni, l’attenzione resta alta su come la Lazio gestirà le sue risorse per la prossima stagione.

Diogo Jota, la terribile tragedia: i 2 fratelli saranno seppelliti insieme

La notizia della terribile scomparsa di Diogo Jota, calciatore del Liverpool, e di suo fratello André Silva ha scosso tutto il mondo del calcio: le immagini dell’incidente hanno fatto il giro del mondo, mentre quasi tutto l’universo del pallone ha espresso la propria vicinanza ai familiari dei due calciatori portoghesi e ai Reds.

L’incidente, avvenuto nel nord della Spagna nei pressi di Zamora, non ha lasciato scampo ai malcapitati: la causa sarebbe l’esplosione di un pneumatico della Lamborghini su cui stavano viaggiando, dopo la collisione l’auto ha preso fuoco rendendo vani i soccorsi seppur tempestivi.

Diogo Jota, i funerali e la sepoltura

Come riportato dal quotidiano portoghese “A Bola“, i funerali si terranno Sabato 5 Luglio alle 10:00 di mattina a Gondomar, dove le salme dei due fratelli sono arrivate già ieri, mentre per oggi Venerdì 4 Luglio è prevista la veglia funebre in cui i cari saluteranno per l’ultima volta Diogo Jota e André Silva.

Una tragedia che ha scosso tutto l’ambiente del pallone e l’intero Portogallo. La Lazio, insieme a praticamente tutte le società calcistiche, ha espresso il proprio cordoglio affidandolo ai Social, mentre addirittura a Wimbledon (caso più unico che raro) sarà possibile indossare un segno in ricordo di Diogo Jota.

Mattei stuzzica Castellanos: “Il centravanti argentino è bravo, ma deve segnare di più”

La Lazio tra urgenze e sfide: Mattei svela i nodi cruciali per la prossima Serie A

Cosa aspetta la Lazio nella lotta per rinforzarsi? Con Stefano Mattei che alza il velo su cessioni, attacco e Coppa d’Africa, i biancocelesti potrebbero dover affrontare mosse decisive per non perdere il passo in Serie A. #Lazio #Calcio #SerieA

La Lazio è immersa in un momento di riflessione, mentre cerca di assemblare una squadra competitiva per la prossima stagione di Serie A. Stefano Mattei, intervenuto ai microfoni di “Quelli che…”, ha evidenziato i principali ostacoli che il club deve superare, offrendo insight che potrebbero incuriosire i tifosi e influire sul futuro della squadra.

Sul fronte delle cessioni, Mattei ha dichiarato: «Per la Lazio quello che è successo è stata una “svista che ci può stare”. Clausole? Difficilmente credo che l’Inter paghi la clausola rescissoria per Rovella, discorso diverso per Guendouzi sul quale c’è la Premier League. Nonostante ciò, credo che alla fine rimarranno entrambi». Con questa frase, Mattei suggerisce che le eventuali uscite potrebbero essere meno drammatiche del previsto, dipingendo un quadro di cautela e realismo che lascia spazio a possibili sorprese nel mercato.

Per quanto riguarda l’attacco, le parole di Mattei sono state chiare: «Alla presentazione di Sarri credo che sia obbligatoria la presenza del presidente Lotito e del direttore sportivo Fabiani, servono risposte alle domande. Tra Castellanos e Dia credo che Sarri sceglierà di volta in volta chi starà meglio. Il centravanti deve segnare, Castellanos è un buon giocatore ma non sarà mai un cannoniere». Qui, Mattei sottolinea l’esigenza di chiarezza da parte della dirigenza, evidenziando come la scelta tra i giocatori non sia solo tattica, ma cruciale per colmare lacune offensive che potrebbero costare caro in campionato.

Infine, guardando alla Coppa d’Africa, Mattei ha espresso preoccupazioni per il futuro prossimo: «A gennaio dovrà inevitabilmente succederà qualcosa, dato che tre giocatori partiranno per la Coppa d’Africa. I tifosi della Lazio ora sono amareggiati, il presidente Lotito potrebbe sbloccare il mercato facendo un aumento di capitale ma ha preferito lasciare perdere. Questo ha deluso sia i tifosi che mister Sarri». Questa affermazione evidenzia il potenziale caos che la competizione internazionale potrebbe portare, con Mattei che punta il dito su decisioni di mercato che hanno alimentato delusione, spingendo a chiedersi se la Lazio saprà reagire in tempo per mantenere alto il morale.

Lazio delusa: De Angelis invidia il mercato altrui e punta sul miracolo Sarri

Il direttore di Radiosei De Angelis si preoccupa per la Lazio: parole che fanno riflettere! #Lazio #SerieA #Calcio

Durante l’ultima trasmissione in diretta su Radiosei “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, è intervenuto il direttore Guido De Angelis per esprimere le proprie angustie causate dai freni imposti alla società capitolina e sull’amore incondizionato dimostrato dai tifosi della Lazio. Le sue parole in vista della prossima Serie A hanno suscitato interesse, offrendo uno sguardo intrigante sulle sfide che attendono la squadra e il suo seguito fedele.

Nel contesto del calciomercato, De Angelis ha condiviso una riflessione che evidenzia il contrasto con le altre squadre. «Fa male vedere le altre squadre fare mercato. L’inizio del campionato purtroppo è ancora lontano, non mi sembra di aver mai vissuto un qualcosa del genere. Voglio pensare solo al campo, perché pensare ad altro crea amarezza e rabbia. Speriamo nel grande lavoro di mister Sarri e della squadra, che dovrà seguire il tecnico». Con questa frase, il direttore esprime un profondo dispiacere per la situazione attuale della Lazio, sottolineando come il ritardo nel mercato generi un senso di impotenza e rabbia, mentre ripone fiducia nel lavoro del tecnico per superare le difficoltà.

Passando alla comunicazione, De Angelis ha proposto un’idea per rafforzare il legame con i tifosi. «Servirebbe un uomo immagine importante che parli alla gente. I giocatori dovrebbero parlare ai tifosi e dire che sono pronti a dare il massimo, potrebbe alleviare leggermente questa amarezza». Questa affermazione sottolinea l’importanza di una figura carismatica e di messaggi diretti dai giocatori, come un modo per mitigare il malcontento e mantenere viva la passione dei supporter, dimostrando quanto la trasparenza possa essere un’arma contro la frustrazione generale.

Infine, dedicando attenzione ai tifosi, De Angelis ha reso omaggio al loro impegno incondizionato. «Bisognerebbe fare una statua ai tifosi della Lazio, sia a quelli che si abboneranno sia a quelli che non lo faranno. Bisogna augurarci che nessuno paghi le clausole per Rovella e Guendouzi». Qui, il direttore celebra la fedeltà dei fan con un tono di gratitudine e preoccupazione, enfatizzando che meritano riconoscimento per il loro supporto, mentre esprime un auspicio per trattenere talenti chiave, il che potrebbe preservare la competitività della squadra e ravvivare l’entusiasmo della base dei sostenitori.

Le riflessioni di De Angelis non solo evidenziano le sfide imminenti per la Lazio, ma anche il profondo legame emotivo con i suoi tifosi, invitando tutti a riflettere su come il calcio vada oltre il campo e tocchi corde personali.

Rambaudi non si illude: “Sappiamo la fregatura, Sarri tiri fuori il meglio da questa rosa fino a gennaio”

Rambaudi analizza il calciomercato della Lazio: quali mosse per una stagione da protagonista? #CalciomercatoLazio #SerieA #Rambaudi

Nelle discussioni sportive che animano l’aria delle emittenti radiofoniche, l’attenzione si concentra spesso sulle sfide e sulle opportunità della Lazio in questa sessione di calciomercato. Roberto Rambaudi, ex centravanti della squadra, ha preso la parola per esaminare da vicino le dinamiche del mercato e le strategie per rafforzare la rosa, con l’obiettivo di renderla competitiva nella prossima annata di Serie A. Le sue riflessioni offrono uno sguardo intrigante su come la squadra possa navigare tra le difficoltà attuali e le potenzialità future, lasciando i tifosi con più di una domanda su cosa riserva il destino biancoceleste.

Rambaudi si è espresso in modo chiaro sul calciomercato, affermando: «La situazione la conosciamo, ora si deve lavorare con ciò che si ha e Sarri può valorizzare la rosa. Ricordiamoci che questa è una squadra che ha fatto bene. Aspettiamo gennaio, anche se di solito non facciamo movimenti in quella sessione». Questa frase evidenzia l’approccio pragmatico di Rambaudi, che incoraggia a massimizzare le risorse esistenti per mantenere la competitività, ricordando i successi passati e puntando su una sessione di mercato invernale che potrebbe portare novità, anche se storicamente tranquilla.

Passando alle strategie più ampie, Rambaudi ha aggiunto: «Non so se Sarri vorrà prendere le cose positive di quest’anno, oppure tornare alla sua Lazio con possesso nella metà campo. Vedrà come i calciatori si esprimeranno in ritiro. Il vero successo della Lazio sarà fare bene, voglio vedere la prestazione perché poi quella ti porta il risultato; devi creare tanto, visto che non c’è chi la butta dentro con facilità. Dele-Bashiru? Pensano possa fare bene e per me a livello tattico può crescere tanto». Qui, Rambaudi esprime curiosità sul possibile adattamento delle tattiche da parte di Sarri, enfatizzando l’importanza delle prestazioni in campo e del potenziale di crescita per giocatori come Dele-Bashiru, suggerendo che il vero progresso dipenderà dalla capacità di generare occasioni e migliorare tatticamente.

In sintesi, le parole di Rambaudi alimentano l’interesse dei fan, offrendo spunti su un calciomercato che potrebbe evolvere in modi inaspettati, con implicazioni significative per la Lazio nella prossima Serie A. La chiave sembra essere nel bilanciare il presente con le prospettive future, mantenendo alta l’attenzione su ogni mossa strategica.

Calciomercato Lazio, ingegnoso piano per i rinnovi: i dettagli

Il calciomercato Lazio è bloccato, si sa, a causa dello sforamento di tre dei quattro parametri finanziari imposti dalla FIGC: entrando nel dettaglio, non sono bloccate soltanto le operazione in entrata ma anche eventuali adeguamenti contrattuali all’interno della rosa.

I parametri che subentreranno dal mese di Ottobre imposti dalla UEFA per i maggiori campionati europei, però, includono uno specifico punto che lega la spesa per il lavoro ai ricavi: per essere più dettagliati, si potrà spendere per i contratti di lavoro meno dell’80% degli utili annuali prodotti da una società. Ciò vuol dire che per gli adeguamenti previsti alla fine di questo calciomercato si dovrà prestare molta attenzione per non incappare in ulteriori limitazioni.

Calciomercato Lazio, il piano per i rinnovi.

Tra i casi più spinosi ci sono quelli di Romagnoli e Gila: il primo avrebbe già un accordo con la società e ha rifiutato il trasferimento in Qatar. Mentre lo spagnolo guadagna solamente 1 milione di euro l’anno e il salario non corrisponde al suo status da Big, rendendolo appetibile sul mercato

Come riportato dal Corriere dello Sport, ai calciatori è stato chiesto di attendere l’entrata in vigore dei nuovi parametri finanziari UEFA per ricevere l’adeguamento contrattuale: questo è il piano della società per non perdere alcuni tra i giocatori più importanti in rosa.

Rambaudi non le manda a dire: “Sappiamo la grana, arrangiamoci con la rosa e Sarri deve farla brillare. Gennaio è la chiave”

Rambaudi Analizza il Calciomercato Lazio: Strategie e Sfide per la Serie A in Vista

Hai mai pensato a come una squadra come la Lazio possa trasformarsi in una vera forza in Serie A con le carte che ha in mano? Roberto Rambaudi, ex centravanti biancoceleste, ha condiviso insight affascinanti su Radiosei, focalizzandosi sulle dinamiche del calciomercato e su come ottimizzare la rosa attuale. Le sue parole non solo riflettono l’attualità della squadra, ma stimolano domande su cosa potrebbe riservare il futuro. #Lazio #Calciomercato #SerieA

In questo contesto, Rambaudi ha approfondito le difficoltà che i biancocelesti stanno affrontando in questa sessione di mercato, enfatizzando l’importanza di lavorare con le risorse disponibili. Le sue riflessioni invitano a una riflessione più profonda sul potenziale della squadra, suscitando curiosità su come potrebbero evolversi le strategie per la prossima stagione.

Ecco le sue parole sul calciomercato: «La situazione la conosciamo, ora si deve lavorare con ciò che si ha e Sarri può valorizzare la rosa. Ricordiamoci che questa è una squadra che ha fatto bene. Aspettiamo gennaio, anche se di solito non facciamo movimenti in quella sessione». Questo commento evidenzia come Rambaudi sia ottimista sul ruolo di valorizzazione della rosa esistente, sottolineando che, nonostante le limitazioni, il passato positivo della squadra possa essere un punto di partenza per future opportunità.

Inoltre, Rambaudi si è espresso su aspetti tattici e performativi: «Non so se Sarri vorrà prendere le cose positive di quest’anno, oppure tornare alla sua Lazio con possesso nella metà campo. Vedrà come i calciatori si esprimeranno in ritiro. Il vero successo della Lazio sarà fare bene, voglio vedere la prestazione perché poi quella ti porta il risultato; devi creare tanto, visto che non c’è chi la butta dentro con facilità. Dele-Bashiru? Pensano possa fare bene e per me a livello tattico può crescere tanto». Qui, Rambaudi sottolinea l’incertezza sulle scelte future e l’importanza di una prestazione solida, invitando i fan a considerare come il potenziale di giocatori come Dele-Bashiru possa influenzare il cammino della squadra in Serie A. Con questi insight, l’attenzione resta alta su quale direzione prenderà la Lazio.