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Gila non le manda a dire: Lazio pronta a stupire e sfidare in grande stile

Mario Gila pronto a guidare la Lazio verso nuovi orizzonti? Scopri le sue ambizioni ambiziose! #Lazio #SerieA #CalcioSpagnolo

Il difensore spagnolo della Lazio, Mario Gila, ha catturato l’attenzione dei tifosi con dichiarazioni che lasciano intravedere una stagione piena di potenziale. In un’intervista rilasciata in patria a Radio Marca, Gila ha parlato con entusiasmo della rosa biancoceleste, evidenziando come il gruppo sia pronto a sorprendere.

Le sue parole sul team sono un mix di fiducia e realismo: «Abbiamo qualità e talento, oltre a un giocatore come Pedro che è un esempio per tutti. Non avendo le coppe quest’anno, possiamo prepararci meglio e affrontare ogni gara di Serie A con più energia. Il nostro obiettivo reale è un piazzamento tra Conference League ed Europa League. Se poi arrivasse la Champions sarebbe pazzesco». Questa citazione non solo rivela la forza del collettivo, ma anche come l’assenza dalle coppe europee possa trasformarsi in un vantaggio per garantire prestazioni più solide.

Non è solo il club a essere al centro dei suoi pensieri; Gila ha anche condiviso un sogno personale che affascina i fan. Dopo la sua prima convocazione con la nazionale spagnola, il difensore ha espresso una determinazione che ispira: «Indossare la maglia della Spagna è stata una delle emozioni più grandi della mia vita. Lavoro ogni giorno per riviverla». È un commento che sottolinea la sua maturità, rendendo evidente quanto il calcio vada oltre il campo per lui.

I supporter della Lazio vedono in Gila più di un semplice giocatore: un leader affidabile e professionale, capace di unire il gruppo con il suo atteggiamento esemplare. Nel clima dello spogliatoio, si parla spesso della sua dedizione fuori dal campo, che lo rende un punto di riferimento per i compagni, alimentando curiosità su come influenzerà la squadra in questa annata.

In una stagione senza impegni europei, Gila emerge come simbolo di concretezza e focus. Lui stesso ha ribadito un approccio pragmatico che cattura l’immaginazione: «L’importante è non fare voli pindarici: testa bassa e pedalare. Solo così arriveranno i risultati», ha concluso. Queste parole, da un giocatore di soli 24 anni, trasmettono una mentalità da veterano, lasciando i lettori a chiedersi come tradurrà questo in azioni sul campo.

Le voci di mercato lo hanno recentemente accostato al Real Madrid, il club che lo ha formato e da cui è partito tre anni fa, ma Gila ha dissipato ogni dubbio con fermezza: «Essere accostato al Real fa piacere, significa che sei tenuto in considerazione. Ma la mia testa è solo alla Lazio. Voglio conquistarmi spazio qui e diventare una colonna della squadra». Con questa risposta, il difensore non solo rafforza il suo impegno verso la Lazio, ma alimenta l’interesse su come potrebbe diventare una figura chiave per il futuro della squadra.

Noslin: il vero colpo della Lazio che rischia di oscurare gli altri? Il piano biancoceleste spiegato.

Noslin e la Lazio: Dal Bando al Sogno di un Ruolo da Protagonista?

Chissà se Tijjani Noslin riuscirà a ribaltare le carte in tavola con la Lazio, passando da possibile partente a stella emergente? Con il suo potenziale, potrebbe cambiare tutto in biancoceleste. #Lazio #Calcio #Noslin

La Lazio è al lavoro per definire le mosse chiave in vista della nuova stagione, e una delle storie più intriganti riguarda Tijjani Noslin. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’esterno olandese potrebbe restare in squadra, lottando per un posto importante nell’attacco biancoceleste.

Arrivato tra grandi aspettative, il precampionato di Noslin non ha convinto del tutto, con prestazioni altalenanti che però hanno mostrato lampi di qualità e potenziale non indifferente. Questo ha fatto riflettere il tecnico toscano, trasformando quella che era una destinazione certa verso l’uscita in un’opportunità per rafforzare il reparto degli esterni offensivi nel 4-3-3.

Tuttavia, rimane un’incognita legata alla lista dei giocatori over 22, con il regolamento che impone limitazioni e due esclusioni obbligatorie entro il 1° settembre. Il primo nome quasi certo per l’addio è Samuel Gigot, che non rientra nei piani tecnici, mentre Toma Basic, centrocampista in bilico, potrebbe essere il secondo sacrificato per motivi di spazio.

La situazione di Noslin, invece, sta evolvendo in modo sorprendente. Nonostante le incertezze iniziali, il giovane classe 1999 ha dimostrato di poter portare profondità e imprevedibilità all’attacco della Lazio. Nella prima gara ufficiale contro il Como, sia lui che Gigot saranno convocati, ma le prossime settimane saranno cruciali per il suo destino.

Con la Lazio impegnata a bilanciare la rosa e a esplorare altre opzioni di mercato, Noslin potrebbe emergere come un’alternativa affidabile sulle fasce. La sua permanenza offrirebbe l’opportunità di adattarsi meglio al calcio italiano e di crescere sotto una guida esigente, trasformando questa stagione in un palcoscenico per le sue ambizioni.

In sintesi, Noslin ha ancora tutte le carte in regola per diventare un protagonista con la Lazio, e le prossime mosse della società potrebbero decidere se il suo futuro sarà davvero biancoceleste.

Maestrelli su Sarri e la Lazio: “Fiducioso, quel giocatore è un vero osso duro”

Maestrelli sull’eredità del papà e il cammino della Lazio: un’intervista che accende l’entusiasmo! #Lazio #CalcioItaliano #PassioneBiancoceleste

Massimo Maestrelli, figlio dell’iconico Tommaso, ha condiviso riflessioni intime e ottimistiche in una recente intervista a Radio Laziale, tracciando un parallelo tra il legame familiare con la Lazio e le prospettive della squadra in questa nuova stagione. Le sue parole non solo evocano emozioni profonde, ma invitano i tifosi a riflettere su cosa significhi davvero sostenere il club, alimentando curiosità su come il passato possa influenzare il futuro biancoceleste.

Parlando del coinvolgimento della sua famiglia, Maestrelli ha evidenziato l’entusiasmo contagioso dei suoi figli, che simboleggia la passione pura per la squadra. «Innanzitutto dico come sono appostati i miei figli: Niccolò ha rinnovato l’abbonamento in Curva Nord, uno dei primi, e Tommaso ha rinnovato quello in Tevere. Questa è la reazione», ha spiegato. «Loro non guardano quello che è successo, ma la bandiera, la gioia di stare in mezzo alla gente, condividere quei 90 minuti che in realtà sono molto di più. La domenica è sacra: comincia la mattina, incontri gli amici, vai al bar, mangi qualcosa, bevi una birra, vai allo stadio. È una dimensione diversa». Queste affermazioni non fanno che accrescere l’interesse su come i valori familiari continuino a intrecciarsi con il mondo del calcio, rendendo ogni partita un evento unico.

Sul fronte del calciomercato, Maestrelli ha ammesso le sfide affrontate dalla squadra, esprimendo una nota di nostalgia mista a speranza per i ritorni interni. «Le difficoltà ci sono, perché è la prima volta che la squadra non compra un giocatore. Manca la gioia di vedere un volto nuovo, di andare all’aeroporto ad accogliere un campione. Ricordo quando arrivò Gascoigne: la gente impazzì. Ma devo dire che Cancellieri sta dimostrando di essere un ritorno positivo, ha tante caratteristiche importanti, così come Danilo Cataldi, che sarebbe stato di grande aiuto lo scorso anno. La squadra non ha fatto mercato, ma ci sono stati ritorni importanti». Questo commento solleva intriganti quesiti sui potenziali sviluppi della rosa, lasciando i fan a chiedersi se questi elementi possano davvero fare la differenza.

Guardando al ritorno di mister Sarri, Maestrelli ha espresso una fiducia palpabile, collegandola all’amore che suo padre nutriva per la Lazio. «Papà diventa laziale e si innamora della Lazio, come sta facendo Sarri. L’anno scorso, quando attraversava un momento difficile, sono andato a trovarlo. L’ho visto rammaricato, amareggiato per un percorso interrotto, ma speravo nel suo ritorno. Lui ha detto che la Lazio gli è entrata dentro e vuole finire la carriera qui, in uno stadio rinnovato con la gente che porta i ragazzini allo stadio». Queste parole aggiungono un layer di emozione, stimolando la curiosità su come Sarri possa rilanciare la squadra e onorare legacy simili.

Non ha risparmiato elogi per il lavoro del precedente allenatore, Baroni, pur sottolineando alcune difficoltà. «Ha fatto un grandissimo lavoro, siamo stati primi in Europa a gennaio e fino a due giornate dalla fine eravamo in corsa per la Champions. Dopo il Bodo qualcosa si è rotto, ma Baroni è stato poco supportato». Questo bilancio equilibrato invita i lettori a ponderare i alti e bassi di una stagione, alimentando discussioni su cosa serva per mantenere la competitività.

In chiusura, Maestrelli ha ribadito il suo ottimismo, enfatizzando il potenziale della squadra e il ruolo dei tifosi. «Questo ritorno di Sarri mi stimola. È un Sarri ritrovato, motivato dopo un anno di riflessione. La squadra non è brutta, ha buoni elementi. Sarri ha la capacità di valorizzare le persone. Io sono ottimista: tifosi, giocatori e allenatore sono tre componenti sufficienti per essere soddisfatti. Noi tifosi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca a loro». Con questo sguardo fiducioso verso l’avvenire, l’intervista di Maestrelli non solo celebra il legame indissolubile con la Lazio, ma lascia i lettori con una sincera aspettativa per le sfide che attendono la squadra.

Caressa non si trattiene: Sarri ha un vantaggio sleale sul mercato bloccato, ecco perché la Lazio resiste

Fabio Caressa svela aspettative e un episodio intenso della sua carriera!

Immaginate un giornalista sportivo del calibro di Fabio Caressa che si apre su una squadra di Serie A e un momento cruciale della sua vita professionale. Che cosa pensa della Lazio e quali lezioni ha tratto da un derby carico di tensione? Scopriamolo in questa intervista esclusiva, che cattura attenzione e riflessioni dal mondo del calcio. #Calcio #Interviste #Sport

In una lunga chiacchierata con la Gazzetta dello Sport, il telecronista Fabio Caressa ha condiviso le sue idee sulla stagione della Lazio, toccando aspetti che potrebbero fare la differenza. Le sue parole evidenziano una fiducia profonda nel potenziale della squadra, specialmente quando si parla di preparazione e meccanismi di gioco. È intrigante pensare a come questi elementi possano influenzare l’andamento di una stagione intera.

«Sarri con la Lazio ha la rosa completa dal primo giorno di ritiro e per uno che come lui lavora tanto sui meccanismi è importante: mi aspetto una partenza forte». Questa dichiarazione, carica di ottimismo, sottolinea quanto sia cruciale per un tecnico avere tutti i pezzi al posto giusto fin dall’inizio, permettendo di costruire una strategia solida e competitiva. È un dettaglio che fa riflettere su come la pianificazione possa trasformare una squadra in un avversario temibile.

Caressa ha poi ricordato un episodio delicato della sua carriera, un momento che ha messo alla prova la sua etica professionale. Durante un derby tra Lazio e Roma nel 2004, si è trovato di fronte a pressioni enormi, ma ha scelto di mantenere il controllo. «Era Lazio-Roma, derby del 2004. Girava la voce che ci fosse il morto per colpa di una macchina della polizia, c’era forte pressione perché io e Bergomi lo dicessimo in telecronaca ma abbiamo tenuto duro: su certe cose, senza una dichiarazione ufficiale, devi stare zitto». Queste parole trasmettono l’importanza di responsabilità e integrità nel giornalismo sportivo, specialmente in situazioni ad alta tensione, e invitano a riflettere su quanto il dietro le quinte del calcio possa essere complesso e umano.

Guardando al futuro, l’intervista di Caressa accende curiosità su cosa attende la Lazio in questa stagione. Con una squadra motivata e una base solida, le aspettative sono alte, e il modo in cui il gruppo saprà navigare le sfide della Serie A rimane un elemento affascinante da seguire. Le sue riflessioni offrono uno sguardo intrigante sul mondo del calcio, dove passione e professionalità si intrecciano per creare storie indimenticabili.

Lazio, mercato bloccato e guai da gestire: l’unione nascosta che potrebbe rovesciare le carte sul tavolo?

La Lazio tra sfide estive e passione inarrestabile: i tifosi sfidano le incertezze! #Lazio #TifosiBiancocelesti #CalcioItaliano

In un’estate segnata da ostacoli imprevisti, la Lazio sta navigando acque turbolente, e la domanda è: riuscirà a trasformare le difficoltà in opportunità? Mentre il calciomercato infiamma le altre squadre, i biancocelesti si trovano in una situazione “quasi surreale, quasi sospesa tra speranze e difficoltà”, come evidenziato in un’analisi recente. È affascinante pensare a come una squadra possa mantenere la rotta nonostante limitazioni economiche e sportive che sembrano insormontabili.

Al centro di questa sfida c’è il compito cruciale di costruire una formazione competitiva, un’impresa che richiede tenacia e capacità di adattamento in un contesto complicato. La finestra di mercato ha portato con sé restrizioni severe: il club non può nemmeno tesserare un giocatore svincolato. Eppure, tra le poche luci in fondo al tunnel, rimane la possibilità di un colpo importante come quello per Lorenzo Insigne, una trattativa che ancora non ha preso forma concreta ma che accende la curiosità su cosa potrebbe succedere.

Quello che davvero cattura l’attenzione, però, è la reazione straordinaria dei tifosi biancocelesti. In un periodo privo di grandi emozioni sul fronte acquisti, questi sostenitori hanno dimostrato una fedeltà incrollabile, con un dato che parla da solo: ben 28.400 abbonamenti venduti. È un segnale tangibile che va “ben oltre le semplici parole o promesse di cambiamento”, mostrando come la passione possa superare le incertezze e i silenzi di un’estate complicata.

Ora, con la stagione alle porte, la Lazio parte con molte domande irrisolte, ma anche con un sostegno dal pubblico che potrebbe fare la differenza. Questo calore costante è un elemento chiave, offrendo una base solida per affrontare un campionato impegnativo e imprevedibile. In sintesi, la squadra biancoceleste si presenta ai nastri di partenza con sfide da superare, ma animata da un cuore pulsante di tifosi pronti a sostenere ogni passo del cammino.

Lazio, caccia al mistero giocatore: Quel giornalista spara rumors da far tremare i tifosi?

Le parole intriganti di Martino Cardani sulla Lazio: dal mercato ai probabili titolari #Lazio #SerieA #Calciomercato

Il giornalista Martino Cardani ha catturato l’attenzione degli appassionati con le sue riflessioni sulla Lazio, condivise durante un’intervista a Radio Sportiva. In un momento di fermento per il calciomercato e con l’atteso debutto in Serie A all’orizzonte, le sue parole offrono uno sguardo intrigante su cosa potrebbe riservare il futuro per la squadra, lasciando spazio a domande e ipotesi.

Cardani si è focalizzato sul mercato dei parametri zero, sottolineando come la situazione attuale non mostri grandi cambiamenti. Lui stesso ha dichiarato: «La situazione resta, al momento, invariata. Sembra restare viva la pista Insigne, con il giocatore che starebbe aspettando mister Sarri per poter tornare a giocare con lui, alla Lazio. La realtà, però, è che prima di ottobre o, probabilmente, gennaio, non si potrà agire in nessun modo. La Lazio resterà com’è e contro il Como sarà un bel banco di prova». Questa affermazione solleva curiosità su potenziali mosse future e il ruolo chiave di Insigne.

Passando alle scelte tattiche per la sfida contro il Como, Cardani ha delineato uno scenario tattico che potrebbe sorprendere i fan. Ecco il suo commento dettagliato: «La Lazio sembra orientata a un 4-3-3, con Provstgaard e Gila centrali. Provstgaard ha fatto molto bene nel precampionato, si è inserito nell’ambiente e già l’anno scorso aveva dimostrato di poter fare bene. Giocherà non solo per necessità, con Romagnoli squalificato, ma anche perché ha convinto il mister. Provedel tra i pali, con Lazzari e Nuno Tavares sugli esterni. In mediana Rovella e Guendouzi, con Dele-Bashiru pronto a coprire il ruolo di incursore. Nei tre davanti, a destra, potrebbe partire Cancellieri, un altro che ha giocato un precampionato ottimo. Dubbi Castellanos-Dia, specialmente dopo l’espulsione dell’argentino». Con questi elementi, l’interesse cresce attorno alle prestazioni dei giocatori emergenti e alle decisioni cruciali per l’equilibrio della squadra.

Le analisi di Cardani non solo dipingono un quadro vivido della Lazio attuale, ma invitano i lettori a seguire da vicino gli sviluppi, alimentando l’eccitazione per una stagione che promette colpi di scena.

Lazio in agitazione: Krstovic passa ai rivali per un posto in Europa

L’Atalanta fa un colpo bomba: Krstovic arriva per 25 milioni, e i rivali tremano!

Cosa succede quando una squadra come l’Atalanta decide di investire pesantemente per rafforzare il suo attacco? Ecco un affare che sta accendendo le luci del calciomercato: operazione da 25 milioni di euro per Krstovic, il giovane centravanti che arriva dal Lecce. È un colpo che potrebbe ridisegnare gli equilibri della Serie A, lasciando le altre squadre – inclusi i loro rivali – a chiedersi come rispondere.

Dopo aver navigato tra alti e bassi nelle trattative, con un rallentamento per Muniz a causa di complicazioni con il Fulham, l’Atalanta ha accelerato su Krstovic come sostituto ideale di Mateo Retegui. Questa mossa non è solo una semplice firma, ma un segnale di ambizione pura: una cifra importante che dimostra l’ambizione della società bergamasca. Immaginate il potenziale di un attaccante così promettente che si unisce a una squadra già agguerrita – potrebbe essere l’elemento che fa la differenza in partite cruciali.

Ora, con Krstovic pronto a sostenere le visite mediche e firmare il contratto, l’attesa è palpabile. Il suo arrivo rafforza un reparto chiave per l’Atalanta, che mira a mantenere un livello competitivo elevato. Per i rivali, come quella squadra che deve tenere alta la guardia in attacco, è un campanello d’allarme: un nuovo bomber in campo potrebbe spostare gli equilibri e rendere ogni sfida ancora più intensa.

In sintesi, questo trasferimento è più di un semplice rinforzo; è un avvertimento per tutti i contendenti al vertice. Con una Dea più attrezzata e affamata, il campionato si prepara a un’altra stagione elettrizzante, dove ogni mossa conta e nessuno può permettersi di sottovalutare l’impatto di un potenziale interessante come quello di Krstovic.

Massimo Maestrelli: “Papà era pazzo per la Lazio e ci ha convertito tutti”

La passione ereditata per la Lazio: le parole di Massimo Maestrelli che accendono l’entusiasmo

Scopri come il figlio dell’iconico Tommaso Maestrelli rivive l’amore per la squadra biancoceleste, condividendo aneddoti familiari e speranze per la stagione. Tra ritorni attesi e la forza dei tifosi, le sue riflessioni potrebbero ispirare anche te. #Lazio #PassioneCalcio #Biancocelesti

Massimo Maestrelli, figlio dell’ex allenatore che ha scritto pagine storiche per la Lazio, ha scelto un’intervista a Radio Laziale per esprimere il suo legame profondo con la squadra e riflettere sull’inizio della nuova stagione. Le sue parole, ricche di emozione e aneddoti personali, catturano l’essenza di un tifo che va oltre i risultati, invitando i lettori a esplorare come la passione possa superare le difficoltà del momento.

Parlando della dedizione dei suoi figli, Maestrelli ha condiviso un esempio toccante di fedeltà biancoceleste: «Prima di tutto, voglio dire come si stanno comportando i miei figli da tifosi: Niccolò ha rinnovato il suo abbonamento in Curva Nord tra i primi, mentre Tommaso ha fatto lo stesso in Tevere. Questo dimostra quanto la passione per la Lazio sia forte, anche senza grandi acquisti». Questa citazione sottolinea come l’amore per la maglia resti vivo, focalizzandosi sul vero spirito del calcio: «La gente non guarda più tanto a cosa è successo, ma all’amore per la maglia, al piacere di vivere la domenica con gli amici, la partita allo stadio e l’atmosfera che si crea. Non sono solo 90 minuti, è molto di più». È un invito a riflettere su cosa significhi essere un vero tifoso, oltre le vittorie.

Sul fronte della campagna acquisti, Maestrelli non nasconde le sue perplessità, ma le trasforma in motivi di curiosità: c’è una certa nostalgia per i grandi arrivi del passato, eppure vede luci positive nei ritorni interni. Come ha spiegato, «C’è la difficoltà di non aver preso nuovi giocatori, un aspetto che si sente, perché manca la gioia di vedere un volto nuovo e far crescere l’entusiasmo. Ricordo l’arrivo di Gascoigne, quando tutta la città impazzì. Però i ritorni di Cancellieri e Cataldi sono segnali positivi: sono giocatori con grandi motivazioni e possono dare tanto alla squadra». Queste parole spingono a chiedersi se i volti noti possano davvero ravvivare l’entusiasmo, rendendo la squadra più unita e motivata.

Quanto al nuovo corso tecnico, Maestrelli esprime un entusiasmo contagioso: «Sarri è un laziale nel cuore, proprio come mio padre. Quando l’anno scorso ho visto quanto era rammaricato per l’addio, ho sperato nel suo ritorno. Lui ha detto che la Lazio gli è entrata dentro e vuole concludere qui la sua carriera, in uno stadio rinnovato con i tifosi che portano i bambini a vedere la squadra». Questa riflessione aggiunge un tocco personale, evidenziando come il legame con la Lazio possa essere profondo e duraturo, suscitando curiosità su cosa riserverà questa nuova era.

Non dimentica, però, di riconoscere il lavoro del predecessore: «Baroni ha fatto un ottimo lavoro, la Lazio era prima in Europa a gennaio e ha lottato fino alla fine per la Champions. Dopo la partita con il Bodo è cambiato qualcosa, ma secondo me non ha avuto il giusto supporto». È un commento equilibrato che invita a valutare il contesto, mostrando come ogni fase della squadra contribuisca al quadro generale.

In chiusura, Maestrelli trasmette un’ottimismo palpabile che potrebbe infondere speranza nei lettori: «Il ritorno di Sarri rappresenta una nuova speranza. È un allenatore motivato e rigenerato, pronto a valorizzare i giocatori. La squadra non è male, ha ottime qualità. Con tifosi, giocatori e allenatore uniti, possiamo essere ottimisti per la stagione che verrà». Queste parole lasciano aperta la porta a un futuro promettente, dove passione e unità potrebbero scrivere un nuovo capitolo per la Lazio.

Lazio Roma: tutte le info sulla vendita dei biglietti per il derby

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La S.S. Lazio comunica che nelle prossime settimane verranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato Serie A Enilive Lazio-Roma (data e orario da stabilire).

PRELAZIONI E PROMOZIONI:

1) PRELAZIONE PER GLI ABBONAMENTI AQUILOTTO: ESCLUSO QUELLI DEL DISTINTO SUD EST E CURVA MAESTRELLI

Come comunicato in campagna abbonamenti, i ragazzi in possesso dell`abbonamento Aquilotto under 14 di tutto lo stadio escluso quelli dei settori Distinti Sud Est e Curva Maestrelli, non hanno diritto a questa gara; avranno la possibilità di confermare il proprio posto acquistando un biglietto al costo di 10 € nel seguente periodo:

– dalle ore 16:00 di lunedi 1° settembre, fino alle ore 24:00 di giovedi 4 settembre.

Punti Vendita:

– ON-LINE tramite il circuito Vivaticket

 

– Punti vendita Vivaticket

Per accedere alla prelazione, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card S.S. Lazio:

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA MILLENOVECENTO – CODICE 032…

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA EAGLE – CODICE EAG…

I posti non confermati verranno messi in vendita libera per tutti dalle ore 16:00 di venerdi 5 settembre.

2) PROMOZIONE PER TUTTI GLI ABBONAMENTI DEI DISTINTI SUD EST E CURVA MAESTRELLI COMPRESO GLI AQUILOTTI

 

Tutti gli abbonati dei Distinti Sud Est e Curva Maestrelli compreso gli Aquilotti under 14, come comunicato in campagna abbonamenti non hanno diritto a questa gara ma potranno acquistare un tagliando di Tribuna Tevere – Tevere Parterre – Tevere Top e di Tribuna Monte Mario Top e Laterale Nord come da tabella prezzi e nel seguente periodo:

– dalle ore 16:00 di lunedi 1° settembre, fino alle ore 24:00 di giovedi 4 settembre.

Punti Vendita:

– ON-LINE tramite il circuito Vivaticket

– Punti vendita Vivaticket

Questo tipo di tariffa non sarà abilitata al cambio nominativo.

Per accedere alla promozione, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card della S.S. Lazio:

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA MILLENOVECENTO – CODICE 032…

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA EAGLE – CODICE EAG…

VENDITA LIBERA:

1) SETTORI TRIBUNA MONTE MARIO TOP E LATERALE NORD, ONORE CENTRALE E LATERALE

– dalle ore 16:00 di venerdi 5 settembre fino ad inizio gara:

Punti Vendita:

– ON-LINE tramite il circuito Vivaticket

– Punti vendita Vivaticket

2) SETTORI TRIBUNA TEVERE – TEVERE TOP – TEVERE GOLD – PARTERRE CENTRALE E LATERALE

– dalle ore 16:00 di venerdi 5 settembre fino ad inizio gara:

AL MOMENTO LA TRIBUNA TEVERE E` ACQUISTABILE SOLO TRAMITE IL CODICE DELLA TESSERA DEL TIFOSO 1900 E LA EAGLE CARD (fino al massimo di 4 tagliandi).

Per accedere alla vendita della tribuna tevere, sarà necessario inserire on-line o presentare uno dei seguenti codici presenti sulle card S.S. Lazio:

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA MILLENOVECENTO – CODICE 032…

– ABBONAMENTO DIGITALE CON LA EAGLE – CODICE EAG…

Punti Vendita:

– ON-LINE tramite il circuito Vivaticket

– Punti vendita Vivaticket

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL`ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei tagliandi e degli abbonamenti:

– Via dei Gladiatori per i tagliandi Media – Sponsor Hospitality – Tribuna d`Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario

– Via Nigra-Stadio dei Marmi per i tagliandi di Tribuna Disabili in Carrozzella

– Piazza Piero Dodi per i tagliandi di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere tutta.

Si ricorda a tutti i possessori di abbonamenti e biglietti della Tribuna Tevere, per motivi di ordine pubblico non potranno accedere dai soliti varchi di Piazza Lauro De Bosis ma da Viale Paolo Boselli verso Piazza Piero Dodi

 

Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8).

Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Nella vendita libera il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell`Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d`identità.

SETTORI E PREZZI:

 

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Ricordiamo che i settori Distinti Nord Est e Nord Ovest e Curva Nord, sono esauriti con gli abbonamenti ma gli eventuali posti non confermati dagli abbonati aquilotti under 14, verranno messi in vendita libera.

Al costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80 %.

(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i negozi Lazio Style 1900.

(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2009.

(***) Prelazione e Promozione per i tagliandi Ridotto Under 14 Aquilotto per i ragazzi nati dal 01/01/2011.

(****) Promozione riservata a tutti gli abbonati dei Distinti Sud Est e Curva Maestrelli escluso gli Aquilotti under 14.

I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2021 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.

All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

CAMBIO NOMINATIVO

Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.

Per esporre uno striscione NON CENSITO DALL`OSSERVATORIO allo stadio, è obbligatorio presentare una richiesta. Clicca qui per scaricare il modulo per poi inviarlo alla mail: SLO@SSLAZIO.IT. Il richiedente verrà contattato solo in caso di esito negativo.

Calcio in TV: una “passione” sempre più costosa per i tifosi

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Al giorno d’oggi essere appassionati di sport, soprattutto calcio, significa anche fare i conti con i tanti – forse eccessivi – abbonamenti e con il proprio portafoglio sempre più vuoto. Attenzione, non stiamo del posto in curva allo Stadio, ma di quello sul divano a casa con il telecomando.

Guardare la Serie A, la Champions League o l’Europa League (di cui i tifosi laziali dovranno fare a meno, almeno per questa stagione) è diventato un percorso a ostacoli fatto di piattaforme e pacchetti sempre più frammentati: DAZN, Sky, NOW, Amazon Prime e altre ancora.

Un mosaico che il tifoso medio deve ricomporre, a suon di decine di euro al mese, per seguire davvero tutto il calcio che conta. Avere una passione, nonché distrazione, ormai è diventato un lusso.

Eppure la beffa arriva proprio da chi prometteva di rendere l’esperienza più accessibile. DAZN, per esempio, ha lanciato il nuovo piano dedicato ai tifosi che vogliono vedere soltanto la propria squadra del cuore. Una soluzione che poteva sembrare rivoluzionaria, ma che al momento costa appena cinque euro in meno rispetto all’abbonamento standard.

La sensazione è che il tifoso sia diventato un cliente da spremere più che un appassionato da coinvolgere. La passione resta intatta, ma il portafogli si svuota. E il rischio, ormai concreto, è che guardare la propria squadra diventi un lusso più che un diritto.

Vuoi la Serie A? Ti devi abbonare a DAZN. Vuoi anche la Champions? Ti devi abbonare a SKY, ma non basta, la partita più interessante verrà trasmessa da Amazon Prime Video. Vuoi l’Europa e la Conference League? Bene, paghi di più DAZN. Per non parlare di chi vuole gustarsi il calcio internazionale o di categorie inferiori.

Calciomercato Napoli, la ricerca per l’attaccante vice-Lukaku può interessare anche la Lazio: i dettagli

Il Napoli di Antonio Conte è alla ricerca forzata di un vice-Lukaku sul calciomercato. Il valzer degli attaccanti sembrava esser finito in casa partenopea dopo l’arrivo di Lucca dall’Udinese, ma l’infortunio di Big Rom rischia di compromettere i piani del DS Manna e del Presidente Aurelio De Laurentiis.

Tra i vari nomi circolati negli ultimi giorni, in pole ci dovrebbero essere quelli di: Zirkzee, Hojlund, Pinamonti e Krstovic. Quest’ultimo potrebbe essere già da eliminare, considerando l’assalto prorompente al Lecce da parte dell’Atalanta proprio di questi minuti.

Per quanto riguarda rispettivamente l’ex Bologna e l’ex Atalanta, il Napoli e il Manchester United sono in continuo contatto per trovare una quadra, ma il club inglese risulta essere molto tosto e pretenzioso in sede di trattive (chiedere alla Roma per Jadon Sancho). Allora, l’unica strada percorribile resterebbe quella che conduce ad Andrea Pinamonti.

Tuttavia, il nome del calciatore non gode di particolare ammirazione da parte della piazza, e fonti certe suggeriscono non sia il profilo adatto ad un tecnico come Antonio Conte. A tal proposito, ecco che potrebbe intervenire la Lazio.

La squadra di Maurizio Sarri ha il mercato bloccato da mesi, per questo non ha potuto rinforzare la propria in questa sessione, ma le cessioni restano le uniche operazioni possibili. Il nome di Tijjani Noslin potrebbe tornare utile al Napoli. L’attaccante, come suggeriva Il Corriere dello Sport, non sembra essersi immerso a pieno nei dettami tattici del nuovo mister, pur trovando la via del gol nell’ultima amichevole disputata.

Al fronte di un’offerta ritenuta congrua dal DS Fabiani e dal Presidente Lotito, non sarebbe utopia ipotizzare un suo possibile approdo sotto l’ombra del Vesuvio. Il club partenopeo ricerca un prestito, visto il rientro di Lukaku programmato entro gennaio. La Lazio si siederà al tavolo delle trattative per l’olandese solamente in caso di cessione a titolo definitivo.

Ma vista l’avanza età del belga, il Napoli vorrà muoversi d’anticipo per regalare a mister Conte il sostituto di Romelu già a partire da questa stagione e per le prossime a venire. Si attendono aggiornamenti

Mandas o Provedel? Sarri ha preso la sua decisione: ecco chi sarà il portiere titolare

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La stagione 2025/26 della Lazio si apre con un interrogativo importante: chi tra Christos Mandas e Ivan Provedel difenderà la porta biancoceleste? Durante la preparazione estiva, Sarri ha alternato i due portieri, concedendo loro minuti in amichevoli e sessioni di allenamento per valutare forma fisica, riflessi e gestione della difesa.

Secondo le ultime indicazioni, Provedel sembra partire in leggero vantaggio per la prima di campionato contro il Como. La sua esperienza in Serie A e il rapporto consolidato con Sarri lo pongono in pole position. Tuttavia, Mandas ha mostrato una crescita costante e, se continuerà a migliorare, potrebbe insidiare la titolarità già nelle prime giornate.

Entrambi i portieri hanno ribadito l’importanza dell’allenamento quotidiano e della concentrazione, sottolineando come la sana competizione interna possa giovare alla squadra. Sarri, dal canto suo, mantiene la scelta come riserva tattica, valutando ogni dettaglio prima di comunicare il titolare definitivo.

In ogni caso, la Lazio potrà contare su due numeri uno pronti a dare il massimo. La decisione finale potrebbe arrivare all’ultimo momento, ma la squadra, consapevole del talento di entrambi, si prepara ad affrontare la nuova stagione con determinazione e sicurezza tra i pali.

Il DS Fabiani si è fermamente opposto alla cessione di uno dei due. Ha voluto dare un segnale: seppur con il mercato bloccato, la Lazio è comunque una big in Italia, e vuole essere trattata come tale. Niente liti, niente strategie avverse. Solo duro lavoro, impegno e sacrificio per dimostrare a mister Sarri di poter essere il degno portiere biancoceleste. Questo è quello che gira nelle mente degli “amici-nemici” Provedel e Mandas.

Como Lazio, il punto della situazione sugli infortunati: ecco chi salterà l’attesa sfida

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La sfida tra Como e Lazio si avvicina e, come spesso accade, le assenze potrebbero influenzare le scelte dei tecnici. Fabregas contro Sarri sarà una sfida a scacchi più che di calcio. Due strateghi pronti a darsi battaglia sul piano della tattica, ma entrambi dovranno fare a meno di alcune loro importanti pedine.

Como Lazio, gli assenti di Cesc Fabregas

Tra i lombardi, ad esempio, Addai, Dossena e Kühn non saranno disponibili per la partita. Assenze importanti, soprattutto quella di Addai, giovane attaccante appena arrivato dal calciomercato.

Gli assenti di Sarri: recupero lampo per Vecino e Belahyane?

Anche la Lazio deve fare i conti con alcuni forfait. Romagnoli è squalificato e salterà l’esordio, mentre Patric è alle prese con una lesione al retto femorale. Isaksen, in fase di recupero dopo la mononucleosi, non sarà convocato.

Situazione diversa per Vecino e Belahyane. Entrambi dovranno prestare attenzione a contrattura e distorsione rispettivamente, anche se potrebbero rientrare in tempo per la partita.

Queste assenze rendono la preparazione tattica più delicata: il Como dovrà trovare soluzioni alternative in attacco e a centrocampo, mentre Sarri dovrà gestire la difesa con attenzione.

Nonostante le problematiche fisiche, le due squadre promettono equilibrio e intensità in campo. L’inizio della stagione vedrà quindi una partita combattuta, con entrambe le formazioni pronte a dimostrare determinazione e concentrazione fin dai primi minuti.

Occhio a Morata: il bomber anti-Lazio per eccellenza. Il dato che preoccupa Sarri

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Alvaro Morata è uno dei nomi più temuti per la Lazio tra le file del Como. Nonostante indossi ora la maglia lombarda, il centravanti spagnolo ha costruito nel tempo una reputazione particolare contro i biancocelesti, candidandosi ad essere un “anti-Lazio” di eccellenza.

I numeri parlano chiaro: in precedenti sfide contro i biancocelesti Morata ha messo a segno 3 gol e servito 3 assist, rendendosi il giocatore più incisivo contro Lotito del team lombardo. Questo, oltre le sue spiccate qualità tecniche, conferma quanto lo spagnolo sia un avversario pericoloso, capace di cambiare le sorti di una partita in pochi minuti.

La sua esperienza internazionale e nei top club europei (Juventus, Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid) ha affinato il suo fiuto per il gol e la capacità di leggere le difese avversarie. Questo mix di talento e conoscenza tattica lo rende un punto di riferimento assoluto per il Como.

Per Maurizio Sarri, l’allenatore della Lazio, la sfida contro Morata rappresenta un banco di prova. Dovrà organizzare la difesa in modo attento e trovare le giuste contromisure per limitare le incursioni dello spagnolo. La partita promette quindi spettacolo e grande attenzione tattica, con Morata pronto a far sentire la sua presenza anche questa volta.

Como Lazio: tutti i precedenti tra le due squadre

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La sfida tra Como e Lazio, in programma questa settimana, porta con sé un curioso storico di confronti. Nel corso della storia, i confronti tra i lariani e i biancocelesti sono stati complessivamente 29, con un bilancio nettamente favorevole alla Lazio: 14 vittorie, 10 pareggi e 5 successi del Como.

Analizzando più nel dettaglio gli incontri disputati in Serie A, il quadro non cambia: sono 18 le sfide tra le due squadre in massima serie, con la Lazio a guidare ancora una volta grazie a 9 vittorie, mentre il Como ha raccolto 5 successi e 4 incontri sono terminati in pareggio.

Il fattore campo, però, rappresenta un elemento da considerare: tra le mura amiche del Sinigaglia, il Como ha messo a segno 4 vittorie su 9 confronti, lasciando appena 3 successi ai biancocelesti, mentre 2 gare si sono concluse in parità.

L’ultimo precedente, datato 31 ottobre 2024, ha visto la Lazio imporsi con un netto 5-1 in trasferta, dimostrando la forza della squadra allora allenata da Marco Baroni anche lontano dall’Olimpico.

Nonostante questo, la trasferta sul lago di Como resta insidiosa, come conferma la storia: la squadra capitolina dovrà confermare concentrazione e determinazione per partire con il piede giusto in campionato, soprattutto ora che la realtà dei lariani sta prendendo piede nel calcio italiano.

Per Sarri, quindi, si tratta di una sfida da non sottovalutare: il Como può contare sul fattore campo, ma i biancocelesti puntano a replicare le prestazioni convincenti della scorsa stagione contro Fabregas e iniziare il campionato con il botto.

La riflessione - Lazio emergenza difesa. Inizia subito in salita il Sarri bis

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Non è facile guidare la Lazio. Questa Lazio. Infatti Sarri lo sa ed essendo un coraggioso non si è tirato indietro neppure quando gli è stato comunicato che a Lotito avevano bloccato in calciomercato in entrata per via di un problema relativo alla norma inerente l’indice di liquidità.

Como Lazio. Difesa risicata per Sarri

Ma questo non è un problema per il tecnico toscano che, sin dalla prima giornata si ritrova a dover fronteggiare con una rosa decimata nel reparto difensivo. Infatti la Lazio, non solo dovrà affrontare il ‘Real Como’ così ironicamente etichettato da qualche giornalista dopo l’ottima campagna di calciomercato, ma dalla sua la gloriosa società capitolina dovrà partire per la Lombardia con una difesa a corto di difensori centrali.

Perché Romagnoli è squalificato per Como Lazio? Il motivo è semplice, perché al 93′ dell’ultima gara di Serie A, lo scorso anno, in casa contro il Lecce, fece un fallo di frustrazione vicino alla bandierina contro Danilo Veiga, subentrato al 73′ al posto di Ramadani.  Anche se, a dir la verità il fallo diretto sembrò anche eccessivo. Fattostà che domenica pomeriggio il difensore centrale nativo di Nettuno non potrà essere fra i convocati nella prima- decisiva – gara della nuova Serie A.

L’altro centrale, naturalizzato in questo ruolo – è lo spagnolo Patric che ha subito una ricaduta alla coscia destra a fine luglio e di cui ancora non sono ben chiari i tempi di recupero. 

Sarri a Como sarà costretto a schierare per tutti i novanta minuti la nuovissima coppia (inedita) composta da due mancini Gila e Provstgaard. Con la speranza che possano essere supportati dai due terzini e soprattutto dalla linea mediana a cui verrà chiesto un grande lavoro di copertura per arginare le incursioni fra le linee dei talentuosi giocatori di mister Fabregas.

Como Lazio, ecco gli squalificati del match: Sarri con un problema in difesa

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In vista del match Como Lazio, entrambe le formazioni dovranno fare i conti con alcune assenze significative.

La Lazio, allenata da Maurizio Sarri, dovrà rinunciare al difensore Alessio Romagnoli, squalificato per le prime due giornate di campionato a causa di un’espulsione diretta subita nella partita precedente contro il Lecce.

L’assenza del difensore costringe il tecnico biancoceleste a rivedere la linea difensiva, valutando possibili alternative tra i giocatori disponibili per mantenere solidità e compattezza nel reparto arretrato (qui la probabile formazione).

Dall’altra parte, il Como dovrà fare a meno del centrocampista Gabriel Strefezza, squalificato per somma di ammonizioni accumulate nella stagione precedente. La sua assenza potrebbe limitare le opzioni di costruzione e gestione del gioco a centrocampo per i lariani, rendendo la partita contro la Lazio ancora più impegnativa.

Nonostante queste defezioni, il tecnico del Como sta preparando alternative tattiche e soluzioni che possano garantire equilibrio e compattezza alla squadra.

L’incontro del 23 agosto si preannuncia equilibrato e ricco di emozioni, con entrambe le formazioni determinate a ottenere il massimo risultato possibile. La Lazio punterà sull’esperienza e sulla qualità dei giocatori a disposizione, mentre il Como cercherà di sfruttare la profondità della rosa e la determinazione dei suoi titolari per sorprendere gli avversari.

In ogni caso, la gestione delle assenze sarà un elemento chiave che potrebbe influenzare l’esito del match e determinare chi riuscirà a conquistare i tre punti in questa prima giornata di Serie A.

Serie A 2025-2026: La classifica di chi ha speso di più nel calciomercato

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Serie A 2025-2026: solo 7 giorni al via, ma il calciomercato è ancora bollente

Cinque giorni all’inizio della Serie A. I tifosi non vedono l’ora di interrompere l’astinenza che dura dal 25 maggio. tre mesi esatti. Un’infinità per i tanti tifosi sparsi lungo lo stivale italico. Quasi tutto pronto per l’avvio della nuova Serie A 2025-2026, anche Dazn che ha fatto una nuova promozione dedicata a chi vuole seguire solo una squadra.

Tra poco più di cinque giorni rotolerà il primo pallone del nuovo torneo, ma i cantieri del calciomercato restano apertissimi. Nessuna rosa è completa e gli affari principali devono ancora arrivare: c’è da scommetterci, i colpi più costosi e clamorosi arriveranno a ridosso del 1° settembre 2025, data di chiusura ufficiale del mercato.

Ma com’è andato finora il calciomercato estivo 2025? Qual è il giro d’affari? Chi ha speso di più? Ecco numeri, cifre e curiosità.

Calciomercato Serie A 2025: affari per oltre 5 miliardi di euro

Alla mezzanotte di ieri il volume ufficiale delle operazioni, tra contratti depositati, riscatti, prestiti e parametri zero, ha toccato 5,31 miliardi di euro. Una cifra vicina a una manovra di bilancio dello Stato.

I 20 club di Serie A hanno movimentato 617 calciatori, di cui 402 stranieri. Il valore medio dei cartellini è di 8,45 milioni di euro con un’età media di 26 anni.

Un dato curioso: i due colpi più iconici, Modric al Milan e Jonathan David alla Juventus, sono arrivati a parametro zero, ignorando ogni statistica sul valore medio.

Chi ha speso di più? La Top 5 delle big

Secondo i dati Transfermarkt, ecco la classifica dei club più attivi:

1. Juventus118,5 milioni di euro spesi, saldo negativo di -54,5 milioni (64 milioni in entrata).
Colpi principali:

  • Francisco Conceição (Porto) – 32 milioni
  • Nico González (Fiorentina) – 28,1 milioni
  • Lloyd Kelly (Newcastle) – 17,2 milioni

2. Milan

111 milioni spesi, ma con saldo positivo grazie a cessioni importanti.
Acquisti chiave:

  • Ardon Jashari – 36 milioni
  • Samuele Ricci – 23 milioni

3. Como

104 milioni spesi, saldo negativo di oltre 90 milioni. Una vera sorpresa tra le big.

4. Napoli89,1 milioni investiti, con un saldo +37 milioni grazie alla cessione di Osimhen.
Colpi top:

  • Sam Beukema (Bologna) – 31 milioni
  • Noa Lang (PSV) – 25 milioni

5. Atalanta

79,8 milioni spesi, ma saldo +24,25 milioni grazie alle vendite per 104 milioni.

Subito dietro troviamo:

  • Inter – 70 milioni
  • Fiorentina – 58,5 milioni
  • Roma – 54 milioni

Menzioni speciali: Bologna e Parma, che vantano saldi positivi rispettivamente di +53,5 milioni e +46,5 milioni. Fondi che, probabilmente, saranno reinvestiti nelle ultime due settimane per rinforzare le rose di Italiano e Cuesta.

Ultime due settimane di fuoco

Mancano cinque giorni all’inizio della Serie A, ma il calciomercato resterà aperto fino al 1° settembre. Tradotto: ci aspettano 12 giorni di fuoco con colpi last minute, ribaltoni e sorprese.

Serie A, abbonati 2025/26: l’Inter domina, sorpresa Lazio e Genoa. La classifica completa

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Manca meno di una settimana all’inizio della nuova stagione di Serie A. Al momento si può parlare solamente di previsioni, pronostici, calciomercato e dati. A proposito di quest’ultimi, le società sono ora impegnate nella vendita dei propri abbonamenti allo Stadio. Scopri la classifica delle squadre con più abbonati.

La graduatoria in questione ha regalato numerose soprese, alcune davvero inaspettate. L’Inter conquista il primato insieme alla Roma: 40mila abbonamenti venduti a testa. Seguono i rossoneri del Milan con 32mila abbonati e Genoa con 28.101 (record assoluto per la società).

Appena sotto, alla quinta posizione, troviamo la Lazio con 28mila. Il dato dei biancocelesti è destinato ad aumentare nei prossimi giorni. L’obiettivo della società è stabilire il nuovo record di abbonamenti completati nella storia del club e sotto la gestione del Presidente Lotito.

Successivamente troviamo il Napoli con 24mila abbonati, record per la società partenopea, complice l’entusiasmo di giocare da Campioni D’Italia in carica, il Bologna a quota 21mila e il Lecce con 19.409. Seguono in ordine: Juventus (19.200), Atalanta (15.300), Cagliari (13.100), Fiorentina (12.100) e Verona (12.000).

Il sold out di abbonamenti in Serie A al momento è stato completato da: Roma, Milan, Genoa, Napoli, Atalanta e Como. Invece, il record assoluto di vendite in questo settore è stato effettuato da Cremonese, Napoli e Genoa.

Verso Como Lazio, la società celebra sui social l’ultimo successo in terra lombarda (VIDEO)

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La Lazio ha deciso di celebrare la sua ultima impresa pubblicando sui propri canali social ufficiali il video dell’ultima vittoria per 5-1 ottenuta in casa del Como. Una prestazione scintillante quella dei biancocelesti, che hanno dominato allo stadio Sinigaglia regalando ai tifosi spettacolo e concretezza.

Il filmato ripercorre i momenti salienti di un match senza storia: ad aprire le danze è stato Castellanos, glaciale dal dischetto, seguito dal mancino preciso di Pedro che ha indirizzato subito la sfida. Nella ripresa il copione non è cambiato, con Patric bravo a farsi trovare pronto sugli sviluppi di un corner e lo stesso Taty a firmare la doppietta personale. In pieno recupero c’è stato spazio anche per la rete di Tchaouna, a chiudere una serata da incorniciare.

Il Como ha provato a rendere meno amaro il passivo con la splendida rovesciata di Mazzitelli, ma l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Braunoder ha complicato ulteriormente la gara. Alla fine il risultato ha premiato la squadra di Baroni, capace di unire qualità offensiva e solidità tattica.

Un successo importante che la Lazio ha voluto condividere con i propri tifosi, ma che rappresenta solo un punto di partenza. Il Como, infatti, non è più la matricola inesperta delle prime stagioni in Serie A: la squadra lariana sta crescendo e punta a ritagliarsi un ruolo stabile nel panorama calcistico italiano. Proprio per questo, le prossime sfide tra biancocelesti e lariani promettono di essere ben più equilibrate e combattute.