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Lazio Fan Shop Scipioni, il negozio numero 1 per chi Ama la Lazio

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Siete tifosi della Lazio, state in vacanza a Roma e cercate un negozio della Lazio, siete malati della Lazio? Bene il Lazio fan Shop Scipioni è quello che fa al caso vostro.

A due passi dalla fermata della metro A Ottaviano, in via degli Scipioni 84, c’è il Lazio Fan Shop, un negozio dove appena entrato ti avvolge la Lazialità più assoluta. Tutto ciò che riguarda la prima squadra della capitale con le tre maglie targate Mizuno: Dalla prima, tradizionale celeste, a quella da trasferta e quella per l’Europa. Pantaloncini, calzettoni, tuta dello staff tecnico e tuta dei giocatori, cappelli, zuccotti, sciarpe, quadri, poster, bicchieri, tazze, orologi, smanicati, adesivi, teli mare, costumi, tutto il materiale scolastico come quaderni, astucci, penne e matite.

Oltre a tutto il materiale della Lazio Ciclismo e di tante altre sezioni della polisportiva più grande d’Europa. Tutto dentro un negozio che sembra lo Stadio Olimpico di Roma: il pavimento sembra il manto erboso dove gioca la nostra Lazio, mentre sulle pareti sono raffigurate tutte le coreografie più belle della Grande, Mitica, Unica Curva Nord.

Info sul negozio più laziale di tutta Roma Lazio Fan Shop

L’attività è gestita sapientemente da oltre 20 anni da un grande tifoso della Lazio, il nostro amico Ottavio. Un grande laziale oltre che essere un grande amico, vi aspetta tutti i giorni dalle 10:00 fino alle ore 19:00, con orario continuato.

Ma il Lazio Fan Shop è attento anche ai tempi che cambiano e allora ecco che si pensa anche a chi abita troppo lontano dalla città eterna. Infatti si possono acquistare tutti i prodotti che sono al negozio attraverso il sito dedicato allo shopping online all’indirizzo www.laziofanshop.it con il servizio di spedizione puntuale e garantita dai nostri esperti corrieri partner.

Ora in vendita anche la maglia per il 50esimo anniversario dello scudetto del 1974

Lazio Fan Shop Scipioni è il negozio di chi ama e supporta la società sportiva Lazio.

Lazio maglia primo scudetto - Lazio Fan Shop
Lazio maglia primo scudetto – Lazio Fan Shop

VANTO - Lazio, i laziali sono i più fedeli: la speciale classifica

Lazio – In un calcio in cui i soldi fanno da padrone, la fedeltà e l’attaccamento alla maglia indossata stanno diventando sempre di più una rarità. Ciò, a quanto pare, non accade nel mondo Lazio, come dimostra una speciale classifica.

Lazio, due laziali nella top tra i calciatori più fedeli

Lazio
Lazio, Adam Marusic nella top tra i calciatori più fedeli in Serie A (foto Fraioli)

Secondo quanto riporta una classifica fornita da Transfermarkt, due calciatori biancocelesti si trovano nella top 10 tra i calciatori più fedeli a una squadra in Serie A. La graduatoria prende in considerazione da quanto tempo un giocatore si trova nella rosa.

La top 10 della speciale classifica: l’Atalanta vola, due posti per la Lazio e uno solo per la Roma

  1. Francesco Rossi (Atalanta, 15 anni 8 mesi e 29 giorni)
  2. Carlo Pinsoglio (Juventus, 10 anni 9 mesi e 30 giorni)
  3. Alessandro Deiola (Cagliari, 10 anni 9 mesi e 30 giorni)
  4. Patric (Lazio, 9 anni 9 mesi e 30 giorni)
  5. Rafael Toloi (Atalanta, 9 anni 8 mesi e 4 giorni)
  6. Berat Djimsiti (Atalanta, 9 anni 3 mesi e 12 giorni)
  7. Adam Marusic (Lazio, 7 anni 9 mesi e 30 giorni)
  8. Lorenzo Pellegrini (Roma, 7 anni 9 mesi e 30 giorni)
  9. Vanja Milinkovic-Savic (Torino, 7 anni 9 mesi e 30 giorni)
  10. Marten De Roon (Atalanta, 8 mesi e 20 giorni)

Lazio Parma, clamoroso: arbitro Rocchi sotto attacco in Monte Mario

Ancora polemiche per una direzione arbitrale fortemente contestata. Durante la sfida tra Lazio e Parma, il direttore di gara Juan Luca Sacchi è finito nel mirino per una serie di decisioni controverse, giudicate negativamente da tutte le moviole. Tra falli non sanzionati, cartellini assegnati in modo errato e un episodio chiave in area – il contatto sospetto tra Delprato e Romagnoli – la prestazione dell’arbitro è apparsa ampiamente insufficiente.

Il malcontento è degenerato soprattutto sugli spalti, lato Monte Mario, dove era presente il designatore Rocchi. In un video diffuso sui social, si sentono chiaramente le critiche dei tifosi biancocelesti rivolte a Rocchi e all’AIA. Non si tratta di un caso isolato: in questa stagione la Lazio ha più volte lamentato un trattamento arbitrale penalizzante, e il malumore della piazza cresce di partita in partita.

Calciomercato Lazio, Tavares è corteggiato: occhio alla Premier

Nuno Tavares sarà con ogni probabilità uno dei nomi caldi del prossimo mercato estivo. Arrivato alla Lazio dall’Arsenal con la formula del prestito e obbligo di riscatto a cinque milioni di euro, il terzino portoghese ha messo insieme otto assist stagionali, nonostante diversi problemi fisici che lo hanno spesso costretto ai box per infortuni muscolari.

Il suo rendimento ha comunque attirato l’interesse di vari club europei. Come riportato da gianlucadimarzio.com, in caso di cessione, la Juventus potrebbe farsi avanti per trattenerlo in Italia. Allo stesso tempo, non è da escludere un ritorno in Premier League: Fulham ed Everton avrebbero già manifestato interesse nei suoi confronti. La Lazio prenderà una decisione definitiva sulla sua posizione al termine della stagione.

Calciomercato Juve, lo strano caso di Milik: pronto per lui un rinnovo di contratto

Grande sorpresa in casa Juventus. Arkadius Milik sarebbe pronto a firmare un rinnovo di contratto fino al 2027. Il centravanti polacco non è riuscito nemmeno a ottenere una presenza in questa stagione, essendo fermo ormai da maggio scorso.

Come appreso da Tuttomercatoweb, la Juventus avrebbe esteso il contratto di Milik, portandolo dal 30 giugno 2026 al 30 giugno 2027.

Bezzi attacca: Lazio totalmente inaffidabile, Lotito l’unico vero colpevole per Baroni.

Scopri le rivelazioni di un noto giornalista sulla Lazio di Marco Baroni! #LazioCrisi #CalcioItaliano #Esclusiva

In un momento cruciale per la squadra biancoceleste, un giornalista di spicco ha condiviso le sue riflessioni sul rendimento attuale della Lazio guidata da Marco Baroni. Le sue parole, rilasciate durante un’intervista radiofonica, offrono uno sguardo approfondito sulle sfide e le dinamiche interne, catturando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Con un’analisi diretta e schietta, Bezzi non esita a puntare il dito su aspetti critici, invitando i lettori a riflettere su quanto la stagione possa essere influenzata da fattori esterni.

«La Lazio è tutto meno che affidabile, che alterna ottime prestazioni a scivoloni, come la partita di ieri dai due volti contro il Parma. E’ una squadra che ha una rosa incompleta e mi arrabbio quando qualcuno discute Baroni. Vista la rosa ha fatto una stagione di grandissimo livello. C’è solo una persona responsabile di questo finale, il presidente, che però ha fatto sempre capire che la sua disponibilità è quella. Ieri poi c’era un rigore clamoroso su Romagnoli. E concludo dicendo che Ranieri è un top e punta ad entrare in Champions».
Questa frase sottolinea la volatilità della squadra, evidenziando come una rosa non del tutto completa possa influenzare i risultati, mentre difende il lavoro di Baroni come notevole. Inoltre, Bezzi attribuisce la responsabilità principale al presidente, pur riconoscendone i limiti, e chiude con un complimento a Ranieri, suggerendo ambizioni alte per altre realtà, alimentando così il dibattito sul futuro del calcio italiano.

In sintesi, queste dichiarazioni non solo accendono i riflettori sulle difficoltà della Lazio, ma invitano a un’analisi più ampia sulle dinamiche del campionato, lasciando i tifosi con domande aperte su cosa riserverà il prossimo turno.

Pedro incita la Lazio: “Non molliamo, la rimonta è alla portata!” – Pronti a zittire i critici?

Pedro carica la Lazio sui social dopo il pareggio col Parma! #ForzaLazio #Lazio

L’attaccante della Lazio, Pedro, ha sorpreso i fan con un messaggio motivazionale sui suoi account social, volto a caricare i compagni per il rush finale della stagione. In un momento in cui ogni partita conta, il suo post arriva come un’iniezione di energia, facendoci riflettere su come i calciatori usino i social per trasformare delusioni in opportunità di riscatto.

Proprio pochi istanti fa, Pedro ha condiviso questo messaggio per reagire al pareggio contro il Parma, dimostrando come anche un risultato non vittorioso possa servire da slancio per il resto della campagna. Con parole dirette e piene di passione, l’attaccante invita la squadra a non mollare, suscitando curiosità su come questa carica emotiva influenzerà le prossime sfide.

"Felice di aver aiutato la squadra con la doppietta ma un grande peccato non essere riusciti a vincere la partita. Diamo tutto fino in fondo che tutto è ancora possibile!! FORZA LAZIO!!." In questo messaggio, Pedro esprime la sua soddisfazione per il personale contributo alla gara con due gol, ma allo stesso tempo trasmette un senso di rimpianto per il risultato mancato, motivando i compagni a spingere al massimo perché le possibilità di successo rimangono aperte.

Concludendo, il post di Pedro non solo rafforza lo spirito di squadra, ma accende l’interesse dei tifosi, lasciandoci tutti in attesa di vedere come questa motivazione si tradurrà sul campo nelle partite decisive.

Lazio, Jacobelli minimizza il flop: pareggio col Parma è “oro colato” – Dài!

Il pareggio tra Lazio e Parma che potrebbe fare la differenza!

Scopri come un esperto del calcio analizza il risultato inaspettato di ieri, rivelando dettagli che potrebbero sorprendere anche i fan più accaniti. #SerieA #CalcioItaliano #PareggioClou

Un noto giornalista ha offerto una prospettiva intrigante sul pareggio maturato nella sfida di ieri tra Lazio e Parma, lasciando i tifosi a chiedersi cosa potrebbe riservare il finale di stagione. Le sue parole catturano l’essenza di un momento cruciale, dove ogni punto conquistato potrebbe alterare le sorti della classifica.

Xavier Jacobelli ha analizzato la partita ai microfoni di Radio Radio, fornendo un commento che approfondisce il valore di questo risultato. Di seguito, riportiamo le sue dichiarazioni, tratte da una fonte affidabile, mantenendo il testo originale per fidelity alla sua analisi.

Il pareggio della Lazio contro il Parma ha un valore importante e prezioso. Perché in questa volata finale dove la sindrome del braccino corto ha colpito diverse formazioni, l’importante è non fermarsi. E quindi anche questo punto, nel computo complessivo che noi tracceremo solo il 25 maggio, potrebbe rivelarsi molto prezioso. Specie a giudicare da come si erano messe le cose. Però lasciami sottolineare la grandezza di questo ragazzo, Pedro, che a 37 anni entra in campo e riesce a rimontare il risultato. 12 i gol segnati; 40 le partite disputate in questa stagione eccezionale.

Con questa frase, Jacobelli sottolinea non solo l’importanza strategica del pareggio in una fase decisiva del campionato, ma anche la resilienza di un giocatore come Pedro, evidenziando come la sua performance a 37 anni rappresenti un esempio di tenacia e impatto sul campo. Questa analisi invita i lettori a riflettere su quanto un singolo punto possa influenzare l’intera stagione, alimentando curiosità su cosa accadrà nelle prossime partite.

Giordano non ha peli sulla lingua: a Lotito, un solo vero rimprovero

Le dichiarazioni scottanti di Bruno Giordano sulla Lazio: cosa sta succedendo dietro le quinte? #Lazio #Calcio #Interviste

L’ex attaccante della Lazio ha attirato l’attenzione con le sue riflessioni sul momento attuale della squadra, lasciando i tifosi pieni di curiosità su cosa stia davvero accadendo nei corridoi biancocelesti. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Laziale subito dopo la partita contro il Parma, Bruno Giordano ha espresso opinioni dirette e provocatorie, che potrebbero far discutere l’ambiente calcistico.

Nelle sue parole, Giordano si è focalizzato sul ruolo del presidente, offrendo un’analisi che solleva interrogativi sul management della squadra. Ecco cosa ha dichiarato: «Non credo che Lotito faccia le scelte dei calciatori e conosca Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Gli sono stati proposti, sono piaciuti al direttore sportivo, all’allenatore e lui ha messo la firma, Dal punto di vista tecnico lo terrei fuori. L’unica cosa che si può rimproverare è che con un paio di acquisti più mirati si poteva dare una mano a tecnico e squadra. I tre acquisti fatti non sono pervenuti, è come se avessimo continuato con la stessa rosa di inizio stagione». Questa frase evidenzia il dubbio di Giordano sul coinvolgimento diretto di Lotito nelle decisioni tecniche, suggerendo che, sebbene il presidente approvi le scelte, non sia lui a guidarle, e critica implicitamente gli acquisti recenti come insufficienti per migliorare la rosa.

In conclusione, le osservazioni di Giordano non solo alimentano il dibattito tra i fan, ma invitano a riflettere su come le strategie dirigenziali influenzino le prestazioni della Lazio, in un momento cruciale della stagione. Che impatto avranno queste parole sul futuro della squadra? Solo il tempo lo dirà.

D’Aversa prepara la trappola per la Lazio: le scelte per sorprendere i biancocelesti

Probabile formazione dell’Empoli contro la Lazio: sorprese in vista? #SerieA #EmpoliLazio #Calcio

I tifosi sono curiosi di sapere come si muoverà l’Empoli nella prossima sfida contro la Lazio, una partita che potrebbe rivelare tattiche intriganti e scelte decisive. Con la posta in palio sempre alta in campionato, ecco un’occhiata approfondita alle possibili formazioni e alle notizie dell’ultim’ora che stanno accendendo l’interesse.

Nel prossimo impegno di Serie A, la Lazio andrà in trasferta all’Empoli, e la squadra di Baroni è chiamata a una vittoria cruciale per mantenere vive le speranze di accedere alla prossima Champions League. Immaginate la tensione: ogni mossa potrebbe fare la differenza in una corsa serrata per i posti europei, alimentando l’adrenalina tra i supporter.

Intanto, una notizia negativa ha colpito D’Aversa: contro i biancocelesti, mancherà Grassi per squalifica, un’assenza che potrebbe scuotere gli equilibri della squadra. Mentre aspettiamo le scelte ufficiali, esploriamo la probabile formazione dei toscani, che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Grassi, Anjorin, Pezzella; Fazzini, Solbakken; Esposito.
Questa formazione ipotetica illustra il modulo tattico e i giocatori chiave, offrendo uno sguardo intrigante su come D’Aversa potrebbe adattarsi alle assenze per contrastare la Lazio in campo.

Colonnese sfida Nesta: “Alla Lazio era mondiale, ma il vero campione era un altro”

I segreti dei difensori leggendari secondo Francesco Colonnese

Chi sono i difensori che hanno segnato la storia del calcio? L’ex giocatore della Lazio, Francesco Colonnese, ha condiviso insight affascinanti in un’intervista, elogiando icone del passato e suscitando riflessioni su talento, forza e stile. Preparati a scoprire opinioni che potrebbero cambiare il tuo modo di vedere il ruolo difensivo. #CalcioLeggende #DifensoriStorici #IntervisteEsclusive

In una chiacchierata con i microfoni di un sito dedicato al calcio, Colonnese ha espresso le sue preferenze sui difensori più forti, basandosi su esperienze dirette e osservazioni personali. Tra i nomi citati, spicca l’ex difensore di Lazio e Milan, Alessandro Nesta, che Colonnese colloca tra i migliori a livello mondiale, alimentando la curiosità su come questi atleti abbiano dominato il campo.

LE PAROLE – «Laurent Blanc era un campione autentico, aveva grande classe. Lo chiamavamo il presidente perché portava sempre palla tenendo la testa alta. Aldair alla Roma era fortissimo, forse a volte è sottovalutato. Nesta alla Lazio era un giocatore di livello mondiale. Il difensore che mi ha fatto impazzire di più però era Stam. Lui era forte fisicamente, sapeva fare tutto. Giocava centrale, ma anche terzino destro. Calciava di piatto dando sia potenza che precisione. Passaggi di piatto così lunghi e così precisi li ho visti fare solo a lui».

Queste parole di Colonnese non solo celebrano i talenti individuali, ma offrono una finestra sul suo rispetto per il gioco: per esempio, descrivendo Laurent Blanc come "un campione autentico" con grande classe, sottolinea l’eleganza e il carisma che rendevano Blanc un leader naturale; quando menziona Aldair come "fortissimo, forse a volte sottovalutato", evidenzia come certi giocatori meritino più riconoscimento per la loro consistenza; per Nesta, definito "un giocatore di livello mondiale", Colonnese rimarca l’impatto globale di una carriera straordinaria; infine, lodando Stam come il difensore che "mi ha fatto impazzire di più" per la sua versatilità e precisione nei passaggi, rivela l’ammirazione per un atleta completo che ha ridefinito il ruolo difensivo.

Le riflessioni di Colonnese invitano i fan a rivalutare i grandi del calcio, ricordandoci come questi atleti abbiano lasciato un’eredità duratura sul campo, con storie che continuano a ispirare nuove generazioni di difensori.

Empoli-Lazio: D’Aversa recupera il titolare per far sudare i presuntuosi biancocelesti

La Lazio in cerca di riscatto contro l’Empoli: un recupero chiave potrebbe cambiare le sorti! #LazioEmpoli #SerieA #ChampionsLeagueRace

La Lazio è chiamata a una reazione veloce nel prossimo incontro di campionato contro l’Empoli, una partita che potrebbe segnare il destino della loro stagione. Dopo la delusione della sconfitta contro il Parma, i biancocelesti devono assolutamente vincere per tenere viva la speranza di un posto in Champions League. Questa sfida rappresenta un’opportunità cruciale per dimostrare resilienza e tornare in corsa tra le big del campionato, alimentando l’adrenalina dei tifosi.

I padroni di casa, l’Empoli, potranno beneficiare del rientro di un giocatore importante, assente nell’ultima gara contro la Fiorentina a causa di squalifica. Si tratta di Cacace, che sarà nella lista dei convocati per il match contro la Lazio – frase che sottolinea il vantaggio strategico per l’Empoli, offrendo loro maggiore profondità in difesa e potenzialmente complicando i piani offensivi della squadra avversaria. Con questo recupero, la formazione toscana potrebbe sorprendere, rendendo la partita ancora più imprevedibile e ricca di colpi di scena.

Cassano contro Inzaghi: “Non è un top coach, lontanissimo da Conte”

Cassano Attacca: Critiche Pesanti all’Allenatore dell’Inter da Parte di un Ex Calciatore Iconico

L’ex giocatore della Serie A, Antonio Cassano, torna a far parlare di sé con dichiarazioni taglienti che stanno accendendo il dibattito nel mondo del calcio. In un momento in cui le strategie e le identità delle squadre sono al centro dell’attenzione, le sue parole non lasciano spazio a dubbi, invitando i fan a riflettere su cosa davvero definisce un allenatore di successo.

Durante la puntata di Viva El Futbol, Cassano ha espresso senza filtri le sue opinioni, puntando il dito contro l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi. Questa critica arriva da chi ha vissuto dall’interno il calcio ad alto livello, rendendo le sue affermazioni ancora più intriganti per gli appassionati che si chiedono se le tattiche odierne stiano davvero evolvendo.

"Quello che sta accadendo è lo specchio di ciò che ho sempre pensato: Inzaghi non è un allenatore top. E non posso paragonare Inzaghi a Conte. Conte dà un’identità alla squadra, McTominay ora è il centravanti e fa la differenza."
Queste parole di Cassano evidenziano la sua convinzione che Inzaghi manchi di certe qualità fondamentali, come la capacità di imporre una chiara identità alla squadra, al contrario di Conte, che viene lodato per aver trasformato ruoli e prestazioni, come nel caso di McTominay.

Le dichiarazioni di Cassano non solo alimentano le discussioni tra tifosi e analisti, ma anche sottolineano le pressioni che gli allenatori di oggi devono affrontare in un campionato sempre più competitivo, lasciando spazio a ulteriori riflessioni su cosa rende davvero un tecnico "top" nel calcio moderno.

Giordano tuona: “Due punti buttati via a fine stagione! Se la Lazio affossa la Juve…”

Bruno Giordano critica la Lazio: cosa nasconde dietro le sue parole? #Lazio #SerieA #Calcio

L’ex attaccante della Lazio, Bruno Giordano, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della squadra biancoceleste, offrendo un’analisi che potrebbe far riflettere i tifosi. In un’intervista, Giordano ha toccato vari aspetti, dai problemi in campo alla corsa per la Champions League, con un tono schietto che rivela le fragilità di una stagione altalenante.

Parlando della recente partita, Giordano ha evidenziato le difficoltà della Lazio. «È stata una partita con spazi ampi dove la Lazio faticava tantissimo. La prima ora non c’è stata storia perché loro erano molto più reattivi, nell’ultima mezz’ora che si sono ristretti, sospinti anche dal pubblico, c’è stata la reazione dovuta ad un grande campione. L’aspetto fisico, soprattutto a fine stagione e col caldo, hanno portato la Lazio a fare una prestazione al di sotto, ma in linea con quanto visto ultimamente. La Lazio degli ultimi tre mesi è questa, i numeri non mentono. Ieri ho visto Guendouzi nel primo tempo annaspare e questo fa capire la condizione. Per fortuna c’è un campionissimo come Pedro che ti risolve la partita». Questo commento di Giordano sottolinea come la stanchezza e il calo fisico abbiano penalizzato la squadra per gran parte del match, ma anche come un singolo giocatore di talento possa cambiare le sorti, invitando i lettori a riflettere sulle inconsistenze recenti.

Sul ruolo dell’allenatore, Giordano ha espresso un’opinione equilibrata, minimizzando l’impatto esclusivo del tecnico. «L’allenatore ha messo la formazione base, poi se gli altri non rendono la colpa è dei calciatori. Si dà troppa importanza al tecnico, i determinanti sono i calciatori all’interno della partita. Si possono fare correzioni, alcune sono andate bene come con Pedro. Che sia troppo proiettato all’attacco e poco alla difesa è un dato di fatto, che c’è poco equilibrio ce l’ha detto ad inizio stagione, ma se pensiamo che l’allenatore determini così tanto nel bene o nel male siamo fuori strada». Qui, Giordano spiega che mentre l’allenatore può influenzare tatticamente, la responsabilità ultima ricade sui giocatori, un’affermazione che potrebbe incuriosire i fan sul vero equilibrio tra guida tecnica e prestazioni individuali.

Riguardo al presidente Lotito, le parole di Giordano sono state dirette, allontanando accuse eccessive. «Non credo che Lotito faccia le scelte dei calciatori e conosca Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Gli sono stati proposti, sono piaciuti al direttore sportivo, all’allenatore e lui ha messo la firma, Dal punto di vista tecnico lo terrei fuori. L’unica cosa che si può rimproverare è che con un paio di acquisti più mirati si poteva dare una mano a tecnico e squadra. I tre acquisti fatti non sono pervenuti, è come se avessimo continuato con la stessa rosa di inizio stagione». Giordano chiarisce che Lotito non è direttamente coinvolto nelle scelte tecniche, ma critica la mancanza di rinforzi efficaci, un’osservazione che potrebbe far sorgere dubbi tra i lettori sull’efficacia della pianificazione estiva.

Per quanto concerne il giocatore Pellegrini, Giordano ha notato un’evoluzione positiva nel suo impegno. «Pellegrini mi sembra sia molto più dentro il progetto della squadra, la sta vivendo molto più intensamente, anche perché ora è protagonista e sa che gioca titolare. D lui mi aspetto questo, non le partite scialbe, che quest’anno ha fatto anche poche volte. Se vuole rimanere ha altre quattro partite per dimostrare che è da Lazio». In questo passaggio, Giordano evidenzia come Pellegrini stia crescendo in motivazione e responsabilità, alimentando curiosità su cosa potrebbe riservare il futuro del calciatore all’interno della squadra.

Infine, sulla corsa alla Champions League, Giordano ha tracciato uno scenario realistico e teso. «Ora bisogna fare dieci punti su quattro partite. La Juventus ha un bel calendario, idealmente tra Venezia e Udine ha già sei punti. Se poi vai a vincere lo scontro diretto con la Juve tutto si rimette in discussione. Due punti persi a quattro giornate dalla fine pesano tanto». Giordano avverte che ogni passo falso potrebbe essere fatale, un’analisi che accende l’interesse dei lettori su come la Lazio possa ribaltare le sorti in queste ultime decisive sfide, lasciando aperta la possibilità di un finale elettrizzante.

CHI SBAGLIA PAGA - Lazio, Clamoroso: multa per Hysaj da parte del Napoli

Lazio – Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha ufficialmente vinto su Hysaj: l’albanese dovrà ora, quindi, pagare il club partenopeo.

Lazio, multa per Hysaj

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Lazio, De Laurentiis vince su Hysaj

La cassazione ha dato ragione ad Aurelio De Laurentiis per l’ammutinamento, contro il ritiro imposto dal patron romano, dei partenopei nel novembre del 2019, sotto la guida di Carlo Ancelotti. Come riportato dal Corriere dello Sport, Hysaj fu l’unico individuato tra i responsabili a non patteggiare con la società (oltre il già multato Allan). Dopo 5 anni la storia ha finalmente trovato un termine: Elseid Hysaj dovrà 40 mila euro al Napoli più le spese processuali. Il calciatore, non essendo stato squalificato, potrà comunque prendere parte alla partita contro l’Empoli di D’Aversa.

Empoli Lazio, le probabili formazioni: D’Aversa recupera i titolari

Archiviata la gara contro il Parma, i ragazzi di Baroni dovranno pensare solo ed esclusivamente alla trasferta insidiosa contro l’Empoli. I toscani non vincono da tanto, troppo tempo.

Ora però, stanno tornando tutti i titolari e la squadra si giocherà tanto in questa partita. La Lazio, dal canto suo, è obbligata a portare a casa i tre punti. Le probabili formazioni:

Lazio (4-2-3-1): Provedel, Lazzari, Gila, Romagnoli, Rovella, Guendouzi, Isaksen, Dia, Zaccagni, Castellanos. All. Baroni.

Empoli (3-4-2-1): Vasquez, Goglichidze, Ismajli, Viti, Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella, Fazzini, Esposito; Colombo. All. D’Aversa.

Lazio, multa salata per Hysaj: la questione risale ai tempi del Napoli

Dopo cinque anni di battaglie legali e tre gradi di giudizio, la vicenda legata all’ammutinamento del Napoli del novembre 2019 ha trovato la sua conclusione in Cassazione. La Suprema Corte ha infatti confermato la condanna per Elseid Hysaj, oggi terzino della Lazio, che dovrà versare una multa di 40 mila euro oltre al pagamento delle spese processuali.

Il caso risale alla notte di tensioni successive al pareggio contro il Salisburgo in Champions League, quando il presidente De Laurentiis decise di imporre il ritiro del Napoli. Molti giocatori, invece di seguire l’ordine societario, fecero ritorno alle proprie abitazioni. Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, quel gesto ha rappresentato una violazione contrattuale.

Come riportato dal Corriere dello Sport, Hysaj fu uno dei pochi calciatori a non trovare un accordo transattivo con la società partenopea, a differenza di altri compagni come Insigne e Mertens. Dopo la sentenza del Collegio Arbitrale nel 2021, il difensore albanese ha deciso di continuare la disputa fino all’ultimo grado di giudizio.

I giudici hanno infine ritenuto legittima la condotta del Napoli, confermando che l’ordine di ritiro rientrava nei poteri della società e che il comportamento degli atleti, incluso Hysaj, fu contrario agli obblighi previsti dal contratto.

Lazio, Rambaudi rimprovera l’ambiente: “Sento un disfattismo incredibile”

La Lazio pareggia in extremis contro il Parma, lasciando però l’idea di due punti persi, in vista della lotta al quarto posto. Tuttavia Rambaudi rimprovera l’ambiente. Le sue parole:

“Disfattismo incredibile. Bisogna partire da un presupposto: la Lazio ha dei limiti, non c’è troppa qualità nella rosa, difetti anche nell’approccio delle gare. Ma intanto ancora in corsa per la Champions”.

Lazio, ennesimo torto arbitrale: contatto Del Prato Romagnoli, c’è un precedente a favore della Lazio

La Lazio conclude l’ennesima partita con l’ennesimo dubbio arbitrale. Dopo la pessima prestazione, i biancocelesti ribaltano il 2-0 di svantaggio con un eterno Pedro. E’ proprio sul 2-2 che all’ultimo minuto di recupero, Romagnoli anticipa Del Prato su un pallone in area di rigore e subisce il calcio del difensore del Parma sul piede del numero 13. Per Sacchi (ovviamente) non è rigore, ma c’è un precedente che darebbe ragione alla Lazio.

Lo ricorda lo stesso Corriere dello Sport: “Tanti gli episodi in area, l’ultimo – Delprato-Romagnoli – lascia dubbi visti i precedenti (anche se per la CAN è stato corretto non assegnare il penalty) – poi più nello specifico – “Ricordate Theo Hernandez su Dodo in Fiorentina-Milan? Allora Pairetto assegnò il rigore e il VAR avallò. L’entrata di Delprato sulla punta dello scarpino destro di Romagnoli e pressoché simile, visti i precedenti sarebbe rigore”. 

 

Marelli a Dazn: “Su Romagnoli non è rigore, ecco perchè”

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Luca Marelli, ex arbitro e ora opinionista di Dazn, ieri sera ha espresso un giudizio molto particolare. Nonostante la Lazio sia riuscita a ottenere un pareggio importante, visto che poco prima degli ultimi venti minuti i padroni di casa erano sotto per 0-2, nel finale c’è stata aria di beffa. Nel primo dei cinque minuti di recupero infatti, Romagnoli aveva subito un fallo in area di rigore, che Marelli ha cosi commentato: “Si tratta di un episodio troppo leggero per assegnare il calcio di rigore”.

Marelli a Dazn: il fallo di mano non era da rigore

L’opinionista si è poi espresso anche sull’episodio precedente, ovvero quello di un possibile fallo di mano in area di rigore, giudicato però involontario perchè troppo corta la distanza tra il pallone al momento del tiro, e il difensore del Parma. In questo caso, corretta la valutazione dell’arbitro.

Grinta, cuore, fede laziale: Luca Pellegrini e la sua rivincita

“È un’emozione difficile da spiegare, sono arrivato nella squadra del mio cuore. Non ho mai provato nulla di simile nella mia vita”, dichiarava Pellegrini al suo arrivo alla Lazio nel febbraio 2023 . Un esempio di quello che è, Luca Pellegrini: un ragazzo che mette tutta la sua grinta, tutta la sua fede per i colori biancocelesti ogni volta che scende in campo.

Eppure il classe 99′, troppo spesso sottovalutato, oggi sta facendo vedere inequivocabilmente tutto il suo valore. Ottimi cross, tanta corsa, personalità. Da tifoso laziale dichiarato, Pellegrini non indossa solo una maglia: la sente addosso come una seconda pelle.

Il suo impegno in campo è la naturale conseguenza di una fede autentica, e i numeri parlano chiaro: tre assist consecutivi nelle ultime uscite non sono frutto del caso, ma il risultato di un lavoro costante, silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma sempre concreto.

Tutto questo rende ancor più inspiegabile la scelta di non inserirlo nella lista Uefa a febbraio. Per punizione? Per scelta tecnica? qualunque fosse il problema, possiamo constatare con i fatti che, l’unica a rimetterci, è stata proprio la squadra. Specialmente nel secondo tempo supplementare di quel Lazio Bodo Glimt, quando Tavares, costretto a uscire per l’ennesimo infortunio muscolare, viene sostituito da Hysaj e, dalla sua non copertura difensiva, scaturisce il gol dei norvegesi, condannando la squadra ai drammatici calci di rigore.

A fine anno si tirerà un bilancio, positivo o negativo. Certo è, che Pellegrini avrebbe meritato maggior considerazione. Lazio, pensaci bene!