venerdì, Marzo 15, 2024

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INCHIESTA – L’oro dei vivai: Barça primo in Europa, in Italia domina l’Inter

Interessante l’inchiesta pubblicata oggi dal Corriere dello Sport riguardante i vivai europei. L’analisi del quotidiano romano è partita dall’impatto che i vari settori giovanili riescono ad avere nel calcio dei grandi, sia a livello economico che a livello tecnico. Numeri alla mano il CIES Football Observatory di Neuchatel ha cercato di quantificare il numero dei giocatori sfornati dai vivai dei club europei che attualmente giocano in uno dei 5 maggiori campionati del continente, stilando una vera e propria classifica. In testa a questa graduatoria c’è il Barcellona: la cantera blaugrana, la Masia, viene presa come esempio da tutte le altre squadre del Vecchio Continente; sono ben 44 i giocatori sfornati dal vivaio del Barça infatti, che attualmente calcano i campi dei maggiori campionati europei, sparsi tra Premier League, Liga Spagnola, Bundesliga, Serie A e Ligue 1. Rimanendo in Spagna, le due squadre basche, Athletic Bilbao e Real Sociedad, tengono il passo ma ben distanziate: 18 elementi cresciuti nella cantera de Lezama giocano attualmente nella prima squadra dell’Athletic Bilbao, ai quali si aggiungono altri 6 sparsi per l’Europa; 12 sono gli elementi cresciuti nella Zubieta della Real Sociedad arrivati a giocare in prima squadra. Più staccato il Real Madrid: sono solo 8 i canterani merengues presenti nella squadra maggiore, mentre da tenere d’occhio è la cantera del modesto Las Palmas, che attraverso la sua Ciudad Deportiva de Siete Palmas ha sfornato ben 13 elementi attualmente in prima squadra. Spostandoci dalla penisola iberica una menzione particolare la meritano Lione, Monaco e Manchester United: a Lione è stato da tempo attuata una politica basata sui giovani, politica che ha permesso alla società di sanare il bilancio ed ottenere risultati più che positivi. 22 i giocatori del vivaio del Lione in giro per l’Europa, 13 dei quali militano nella rosa attuale dei transalpini. Discorso diverso per i Monegaschi ed i Red Devils, che solitamente mandano i prodotti del proprio vivaio a giocare lontano da Monaco e Manchester: ben 20 giocatori formati nel Principato giocano nei maggiori campionati e solo uno è rimasto in rosa; gli elementi scuola United in giro per il Vecchio continente in questo momento sono ben 25.

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Spostandoci in Italia il primato spetta all’Inter: grazie alla formazione di un gruppo di lavoro molto funzionale sotto la supervisione del DS Ausilio coadiuvato dal capo degli osservatori Mirabelli e all’utilizzo di un software che forma una grande banca dati, i nerazzuri sono riusciti ad avvicinarsi ai livelli dei maggiori club europei. Qualche nome noto formato dal vivaio interista: Balotelli, Bonucci, Destro. Menzione speciale per il vivaio dell’Atalanta, che da anni riesce a sfornare talenti di altissimo livello: a Zingonia, centro sportivo dei bergamaschi, arrivano osservatori da tutta Europa per studiare le metodologie utilizzate nel settore giovanile atalantino.

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