Milinkovic: “Stagione meravigliosa, ora bisogna alzare l’asticella”

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Per parlare della stagione appena terminata è intervenuto ai microfoni di Mozzartsport.com il centrocapista della Lazio, Sergej Milinkovic-Savic. Il “Sergente”, questo il suo soprannome, nel corso della lunga intervista ha parlato del suo ultimo anno in biancoceleste.

Sul suo soprannome: “Sergente? Mi piace. Me l’hanno dato in Italia”.

La stagione della Lazio: “Siamo andati oltre ogni aspettativa! Naturalmente l’anno prossimo bisognerà aumentare lo standard. Ora tifosi e società si aspettano di meglio. Questa stagione è stata fantastica“.

Inzaghi: “Non appena è arrivato si è creata un’atmosfera positiva. Ha portato un po’ di buona energia e ci siamo sentiti bene. Con lui tutti abbiamo voglia di sacrificarci per il club. Al suo arrivo è stato descritto come un pivellino ma poi si è scoperto che non è così. Ora c’è una buona chimica nell’ambiente. Nello spogliatoio non è rilassato, anzi c’è una grande pressione. Naturalmente, quando la formazione è al 100%. Ma fuori dal campo è più rilassato”.

I compagni di squadra: ”Inzaghi ha realizzato un’atmosfera tale che tutti si fidano degli altri compagni.

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Non c’è nessun clan. Non è vero che parlo solo con Basta, Djordjevic e Lulić, e non con gli altri. Non è vero nulla. Nello spogliatoio siamo uniti, siamo a posto. Fuori dal campo ci sono serate passate tutti assieme, la cena Si respira una buona atmosfera”.

Sui derby vinti in questa stagione: “La più bella soddisfazione della stagione. Dal punto di vista delle persone, del club, dei tifosi. Due partite in Coppa e una in campionato finita 3-1. Sono diventato un idolo dei tifosi. Mi piace l’idea che li abbiamo buttati fuori dalla coppa. Gol e assist sono cose belle, ma l’importante è vincere“.

L’avversario più difficile: “E’ la Juventus. Non c’è alcun dilemma. Anche il Napoli è forte, è una squadra complicata da incontrare. Ma la Juve è di gran lunga la migliore. Soprattutto quando gioca a Torino. Anche se ora si parla molto di Inter e Milan per via di quei cinesi che sono venuti”.

 

 

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3 Novembre 2025 - 00:02 — Ultima alle 00:02