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Como-Lazio, Sarri trema: quel titolare deve rientrare, o è crisi assicurata!

Lazio punta sul recupero lampo di un titolare chiave per l’esordio in campionato

Con il campionato che sta per iniziare, la Lazio sta trattenendo il fiato per il ritorno in forma del suo capitano, Mattia Zaccagni. Chi sarà l’elemento decisivo per le ambizioni biancocelesti? Scopriamolo, mentre l’attesa cresce e ogni aggiornamento fa salire la tensione. #Lazio #Calcio #SerieA

A dieci giorni dall’inizio del campionato, l’attenzione in casa Lazio è concentrata principalmente sul pieno recupero del capitano Mattia Zaccagni. Dopo un’estate iniziata in ritardo a causa di un’operazione per risolvere la pubalgia, l’“Arciere” sta progressivamente ritrovando la condizione migliore. L’attesa è palpabile, non solo per il ruolo cruciale del numero 10 nel gioco biancoceleste, ma anche per le incertezze che riguardano la forma degli altri esterni offensivi, che stanno dando più preoccupazioni che certezze.

La situazione sulle fasce è infatti complessa. Gustav Isaksen, dopo aver superato la mononucleosi che lo ha debilitato, sta ancora lavorando a parte, con il suo ritorno a pieno regime che non sembra imminente. A complicare ulteriormente le cose è arrivato un piccolo problema muscolare per Pedro, che si è fermato ieri per un affaticamento, un campanello d’allarme che, vista l’età del giocatore, rende necessario un approccio molto prudente nella sua gestione. Nel frattempo, Tijjani Noslin non sta impressionando, faticando a ritagliarsi uno spazio nelle preferenze.

L’unica nota positiva del precampionato biancoceleste è stata rappresentata da Matteo Cancellieri, che ha mostrato determinazione e crescita, segnando anche due gol. L’ex Parma si è candidato a sorpresa per un ruolo da protagonista.

Tuttavia, come spiega Il Corriere dello Sport, si aspetta risposte decisive da Zaccagni. L’ultimo test amichevole contro l’Atromitos sarà fondamentale. Dopo il rigore sbagliato contro il Burnley, il capitano vedrà aumentare il suo minutaggio e ogni sua mossa sarà monitorata con attenzione, ogni miglioramento potrebbe fare la differenza. Il tempo stringe, e la Lazio non può fare a meno della creatività e incisività del suo leader per partire con il piede giusto.

Lazio vs Roma: Chi domina negli abbonati? I dati e una previsione che stuzzica i tifosi

La stracittadina degli abbonamenti si infiamma: Lazio oltre i 18.000, e chissà se supererà i rivali! #Lazio #SerieA #Abbonamenti

L’entusiasmo intorno alla Lazio è palpabile, con la squadra che ha già superato quota 18.000 abbonamenti venduti, a pochi giorni dall’inizio della Serie A 2025-26. È un segnale intrigante di quanto i tifosi biancocelesti credano nella loro formazione, alimentando la curiosità su come questo slancio possa influenzare l’intera stagione. Non si tratta solo di numeri, ma di una passione che cresce, facendoci chiederci: cosa riserverà il futuro per i capitolini?

Ora, la vera sfida è avvicinarsi – o magari superare – i numeri dei rivali della Roma, che al momento conducono leggermente in questa corsa parallela. Questa battaglia non si limita al campo da gioco, ma si estende agli spalti, dove l’energia dei sostenitori potrebbe fare la differenza in ogni partita. Immaginate lo scenario: più tifosi significa più incitamento, e chissà se questo slancio extra potrebbe ribaltare gli equilibri in una stagione piena di incertezze.

Al centro di tutto c’è lo slogan della campagna abbonamenti, «Su c’è er Maestro che ce sta a guardà», che ha catturato immediatamente l’immaginazione dei fan. Questa frase, ricca di ironia e senso di appartenenza, diventa un simbolo perfetto per unire la squadra ai suoi sostenitori, facendoci riflettere su come un semplice motto possa galvanizzare un’intera comunità e amplificare l’attesa per le vittorie future.

Sul fronte sportivo, la Lazio è pronta per il debutto in campionato, in programma domenica 24 agosto in trasferta contro il Como. La preparazione estiva ha mostrato una squadra equilibrata, con una difesa solida e un attacco promettente, e l’importanza di un avvio forte è evidente. Con il supporto di un pubblico così numeroso, ogni match – specialmente contro avversari come Napoli, Inter, Milan e Juventus – potrebbe trasformarsi in un evento indimenticabile.

In fondo, l’aumento degli abbonamenti è più di un semplice dato: è un riflesso di un ambiente unito e motivato, pronto a spingere la squadra verso sorprese inaspettate. Con lo spirito dello slogan ben radicato, i biancocelesti potrebbero scrivere un nuovo capitolo nella loro rivalità storica, lasciando tutti noi con il fiato sospeso per ciò che verrà.

Bierhoff non le manda a dire: Napoli, Inter, Milan, Juve e romane in ballo, ma chi inciamperà per primo?

Bierhoff predice un campionato scudetto aperto e competitivo! L’ex bomber dell’Udinese, icona degli anni ’90, vede una Serie A piena di sorprese e rivali agguerrite. #SerieA #Calcio #Bierhoff

Oliver Bierhoff, l’ex attaccante tedesco che ha lasciato un segno indelebile nell’Udinese, ha condiviso una visione intrigante sul prossimo campionato di Serie A. Con la sua esperienza sul campo, Bierhoff dipinge un quadro di una stagione che promette twist inaspettati, dove nessuna squadra può sentirsi sicura fino all’ultimo minuto. È affascinante pensare a come un veterano come lui, con insider knowledge, possa ravvivare l’interesse per una lotta al vertice così incerta.

«Il campionato? Lo vedo aperto – ha dichiarato – con Napoli, Inter, Milan, Juventus e le due squadre romane». Queste parole non solo evidenziano l’equilibrio attuale della Serie A, ma anche come le distanze tra le grandi siano ormai ridotte al minimo, rendendo ogni match una potenziale svolta. Come lettore, ti chiedi: quali sorprese nasconderà questa competizione, con così tante contendenti pronte a combattere?

Bierhoff non si limita al quadro generale e dedica un pensiero speciale alla sua ex squadra. «Spero anche che la mia Udinese possa lottare per un posto in Europa», ha aggiunto, rivelando un legame ancora forte con il club friulano. È un dettaglio che accende la curiosità: l’Udinese, spesso sottovalutata, potrebbe davvero emergere come una outsider, spinta dal sostegno di un’icona come lui?

Passando al Milan, dove Bierhoff ha collezionato trofei, le sue aspettative sono chiare e ambiziose. «In quanto tale, il Milan deve aspirare a tornare in Champions». Questa affermazione sottolinea la pressione su una squadra storica, invitando i fan a riflettere su come un ritorno alle vette europee potrebbe ravvivare le ambizioni rossonere in una stagione già piena di incognite.

In sintesi, le previsioni di Bierhoff ritraggono una Serie A pronta a sorprendere, con più squadre in lizza per il titolo e obiettivi europei che alimentano sogni e motivazioni. È una prospettiva che tiene i tifosi con il fiato sospeso, in attesa di una stagione che potrebbe regalare emozioni fino all’ultimo gol.

Lazio inarrestabile: abbonamenti volano verso il record, rivali invidiosi in arrivo?

Abbonamenti Lazio in vertiginosa ascesa: il record è a un passo? #Lazio #Calcio #TifosiEntusiasti

Mentre la campagna abbonamenti si avvicina alla chiusura, i tifosi biancocelesti stanno dimostrando un affetto inarrestabile che sfida ogni ostacolo. Con solo pochi giorni rimasti fino al 20 agosto, l’entusiasmo è palpabile, e i numeri parlano da soli: già oltre 27.900 tessere sottoscritte, un traguardo che proietta la Lazio verso il podio delle stagioni più memorabili sotto la gestione attuale.

Ma quanto manca davvero per scrivere la storia? L’obiettivo è superare il record della passata stagione, fissato a 30.333 abbonati, conquistato sull’onda dell’entusiasmo per un campionato stellare. Con poco più di duemila sottoscrizioni necessarie, il rush finale potrebbe riservare sorprese, mostrando una fedeltà dei supporter che va oltre le tensioni con la società, pronti a sostenere la squadra di Maurizio Sarri con passione incrollabile.

Cosa sta alimentando questa corsa? Due elementi chiave: innanzitutto, la scadenza è definitiva, senza proroghe come negli anni passati, offrendo un’ultima chance irripetibile per assicurarsi un posto all’Olimpico. E poi, il calendario non mente: alla quarta giornata, arriva il derby contro la Roma, la partita che tutti aspettano. Un abbonamento diventa così l’unico pass per non perdersi l’azione.

Infine, l’offerta è allettante come mai: 20 partite incluse, con l’ottavo di finale di Coppa Italia contro la vincente tra Milan e Bari a dicembre, che aggiunge un valore extra a una tessera che i fan stanno bramando più che mai. Chissà se questo entusiasmo basterà a segnare un nuovo capitolo epico per la Lazio?

Coppa D’Africa: chi e quante partite salteranno i convocati biancocelesti?

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La tensione cala sull’inverno biancoceleste: tra partite decisive, mercato di riparazione e impegni africani, Maurizio Sarri rischia di trovarsi con una Lazio privata di giocatori chiave proprio quando lo sforzo e la coesione saranno più cruciali che mai.

La Coppa d’Africa 2025, in programma in Marocco dal 21 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026, si profila come una vera e propria spina nel fianco per la Lazio e il tecnico Maurizio Sarri.

Secondo fonti affidabili, sono tre i giocatori biancocelesti che rischiano seriamente la convocazione: Fisayo Dele-Bashiru (Nigeria), Boulaye Dia (Senegal) e Reda Belahyane (Marocco). I primi due sembrano praticamente certi di partire, mentre il giovane centrocampista marocchino è in lista grazie alla sua nazionalità, con possibili chiamate già a partire da inizio dicembre.

L’effetto immediato è pesante: Sarri potrebbe trovarsi senza le pedine fondamentali — a centrocampo, attacco e mezzala — durante un arco cruciale della stagione, e senza possibilità di rinforzarsi fino alla riapertura del mercato di gennaio.

Le conseguenze pratiche? Gli assenti potrebbero saltare partite contro Cremonese, Udinese, Napoli, Fiorentina, Verona e Como — un ciclo di gare potenzialmente decisivo per la stagione.

I media sottolineano come Sarri stia già valutando alternative: in attacco, Pedro potrebbe agire da falso nove; per il centrocampo, Vecino è un’opzione concreta; mentre in mediana per Belahyane si pensa a Cataldi, che però rischia anche di lasciare la squadra.

Il gelo dell’inverno si avvicina, e con esso il dilemma: riuscirà la Lazio a resistere all’urto della Coppa d’Africa e a restare in corsa per obiettivi ambiziosi? Tieniti aggiornato sui prossimi sviluppi, perché la risposta potrebbe cambiare il volto della stagione.

Lazio, record vicino: Stadio Olimpico pronto ad esplodere

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Il legame tra una squadra e la sua tifoseria si misura anche dai numeri, e quelli della Lazio per la stagione 2025/26 parlano chiaro: lo Stadio Olimpico sarà un fortino biancoceleste, con decine di migliaia di fedelissimi pronti a sostenere la squadra. Di seguito i dati ufficiali.

La Lazio sfonda la barriera dei 28 000 abbonamenti. L’annuncio è arrivato oggi, 14 agosto, direttamente dai canali ufficiali del club biancoceleste: la campagna per la stagione 2025/26 ha toccato una cifra storica, portando l’entusiasmo dei tifosi a livelli altissimi.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il dato esatto si attesta sui 27 900 abbonati, ma le fonti societarie parlano di superamento effettivo della quota 28 000. Un traguardo che, nell’era Lotito, significa podio quasi assicurato tra le migliori campagne di sempre, con la possibilità di insidiare anche il secondo posto storico.

Il segnale è chiaro: dopo un’estate di grandi aspettative e qualche dubbio sul mercato, la tifoseria ha risposto presente. Lo Stadio Olimpico si prepara così a un’annata di passione e sostegno, con un colpo d’occhio che promette di essere da brividi fin dalla prima in casa.

La corsa non è ancora finita: mancano ancora giorni alla chiusura della campagna, e i numeri potrebbero crescere ulteriormente. L’Olimpico è pronto, e i tifosi biancocelesti pure.

Calciomercato Lazio, Clamoroso: l’agente del calciatore conferma la permanenza

Finalmente arrivano buone notizie per mister Sarri. Gli ultimi periodi sono stati molto burrascosi a Formello, ma l’annuncio potrebbe ridare animo ad un ambiente emotivamente a terra. L’agente del calciatore ha confermato la permanenza del suo assistito per la gioia del Presidente Lotito e del Direttore Sportivo Fabiani.

Lo stesso, durante un’intervista, ha confermato l’interesse vivo e costante del Napoli di Antonio Conte, ma le lusinghe non sono bastate per spostare il calciatore dalla Capitale, ormai diventata la sua seconda casa. E allora con grande orgoglio si può dire: Mattia Zaccagni, il capitano, rimarrà alla Lazio. Le parole del suo agente:

“PER ZACCAGNI C’è STATO UN INTERESSE CONCRETO DA PARTE DEL NAPOLI, MA ALLA LUCE DEL BLOCCO DEL MERCATO IN CASA LAZIO, NON C’ERA LA POSSIBILITà DI CEDERE CONSIDERANDO CHE NON SAREBBE STATO POSSIBILE ACQUISTARE UN SOSTITUTO. PERTANTO, I MARGINI PER COSTRUIRE UNA TRATTATIVA NON CI SONO MAI STATI”

Porte chiuse quindi ai Campioni d’Italia, volenterosi di ricercare sul mercato il sostituto di Kvicha Kvaratskhelia. L’appello è chiaro: Mattia non si muoverà da Roma perché la Lazio non potrebbe acquistarne il sostituto. Ciò che riserverà il futuro ancora non ci è dato saperlo, ma molto passerà per gli esiti della stagione che sta per iniziare.

Lazio Atromitos, novità sulla vendita dei tagliandi per il match

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La S.S. Lazio, sul proprio sito ufficiale, ha diramato le ultime informazioni riguardanti la vendita dei tagliandi per il match amichevole in programma il 17 agosto alle ore 20:00 in quel di Rieti contro l’Atromitos.

Di seguito il comunicato ufficiale della società biancoceleste:

La S.S. Lazio comunica che sono in vendita i biglietti per la gara contro l`Atromitos per l`amichevole in programma sabato 16 agosto alle ore 20:00 allo Stadio “Centro d`Italia-Manlio Scopigno”.

I tifosi potranno acquistare i biglietti comodamente online attraverso il sito ufficiale di Vivaticket o, in alternativa, presso i numerosi punti vendita fisici Vivaticket sparsi su tutto il territorio nazionale. Per conoscere i punti vendita più vicini, è possibile consultare la mappa interattiva.

L’amichevole rappresenta un appuntamento fondamentale per la preparazione della squadra allenata da mister Maurizio Sarri, che sta lavorando intensamente per portare i biancocelesti a una nuova stagione volta a ritrovare palcoscenici europei. La sfida contro il club greco offrirà alla Lazio l`opportunità di testare la propria condizione fisica e tattica in vista dell`inizio della stagione ufficiale.

L`Atromitos, club greco, è una delle squadre più importanti della Super League. Fondato nel 1923, è da sempre una formazione competitiva in campo europeo. Nel corso degli anni l’Atromitos ha dimostrato di avere una solida struttura e un gioco sempre difficile da affrontare per chiunque.

I tifosi sono invitati a non perdere l`opportunità di sostenere la squadra in questa importante fase di preparazione e ad acquistare il proprio biglietto in anticipo.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito ufficiale della Lazio o la piattaforma Vivaticket

Lazzari è il miglior colpo venduto a 15 alla Lazio: Lotito fregato o bugia bianca?

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Davide Vagnati, Direttore Sportivo del Torino, si è raccontato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e ha ripercorso le varie tappe del suo percorso professionale: dalla carriera da calciatore, alla prima esperienza da DS della SPAL, fino ai colpi di mercato con il Toro.

Vagnati si prende merito della cessione completata

“MIGLIOR COLPO DI MERCATO ALLA SPAL? SICURAMENTE LAZZARI, PRESO A ZERO, IN SVINCOLO, DAL PORTO TOLLE IN SERIE D, E POI VENDUTO ALLA LAZIO PER 15 MILIONI DI EURO”

Le parole dell’attuale DS del Torino riflettono l’orgoglio per un’operazione che, nei fatti, ha rappresentato un modello di plusvalenza. È vero che Lazzari abbia incarnato la crescita esponenziale della SPAL, passando dai dilettanti alla Serie A e fruttando un incasso importante.

Tuttavia, la ricostruzione è parzialmente romanzata: il laterale non arrivò direttamente dal Porto Tolle in svincolo, ma seguì un percorso intermedio, approdando a Ferrara tramite la fusione con la Giacomense.

Anche la cifra della cessione alla Lazio, più vicina ai 13,7 milioni più bonus e Murgia, non combacia perfettamente con i 15 citati. Un po’ di licenza narrativa, insomma, per enfatizzare quello che resta comunque un colpo di mercato eccezionale: acquistato senza costi di cartellino, valorizzato e rivenduto a una big del calcio italiano.

Infortunio Pedro: tempi di recupero e condizioni attuali

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Nella giornata di ieri, 13 agosto, la Lazio è scesa in campo al Centro Sportivo di Formello per una doppia seduta di allenamento. L’obiettivo di mister Sarri è arrivare carichi per la sfida contro i greci dell’Atromitos a Rieti. Tuttavia, un calciatore non ha preso parte alla sessione di carichi pomeridiana.

Ricostruzione dell’infortunio: quando tornerà il giocatore?

Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Pedro non ha preso parte alla sessione di allenamento pomeridiana a causa di un affaticamento. Per questo motivo Sarri ha preferito preservarlo non facendolo allenare. Le sue condizioni non destano preoccupazione e dovrebbe bastare una semplice giornata di riposo per tornare ad allenarsi in gruppo.

Paura rientrata quindi a Formello. Dopo gli ultimi acciacchi, non proprio di breve intensità, la Lazio ha seriamente temuto di non poter contare nemmeno su Pedro per la complicata trasferta di Como. Tuttavia, non sarà così. Per fortuna.

Mister Sarri potrà contare sull’esperienza e sulla tecnica sublime dello spagnolo per il 24 agosto, giorno in cui la Lazio inizierà il proprio campionato. Pedro, quasi sicuramente, partirà dalla panchina, ma questo non gli impedirà di entrare a gara in corso per spostare, come solo lui sa fare, gli equilibri del match. Si attendono aggiornamenti anche da parte dei canali ufficiali del club.

Como Lazio, caos biglietti settore ospiti: situazione inaccettabile

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Manca sempre meno al debutto della Lazio in Serie A, ma a pochi giorni dalla gara di Como il caos biglietti è totale. Ad oggi, infatti, non è ancora stata aperta la vendita per il settore ospiti dello stadio “Giuseppe Sinigaglia”, mentre per Bologna-Como, valida per la seconda giornata di campionato, i tagliandi sono già disponibili.

Un paradosso che lascia l’amaro in bocca ai tifosi biancocelesti. Per la trasferta in Emilia, in programma il 30 agosto, è già possibile acquistare il biglietto online tramite Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. Per Como-Lazio, invece, nulla. Dal club lombardo filtra soltanto che la prevendita dovrebbe essere aperta “nei prossimi giorni”, ma senza date precise.

Questa situazione sta generando frustrazione e incertezza organizzativa tra i sostenitori laziali, molti dei quali devono pianificare spostamenti, pernottamenti e ferie per seguire la squadra. Non è la prima volta che accade un episodio simile, ma che avvenga già alla prima giornata di campionato è a dir poco inaccettabile.

La differenza di trattamento rispetto ad altre partite, come quella di Bologna, è evidente e alimenta sospetti su possibili restrizioni o limiti di capienza. Servirebbe maggiore chiarezza e trasparenza da parte del Como e degli organi competenti, per garantire pari diritti e opportunità a tutti i tifosi.

Perché il campionato non inizia soltanto in campo: anche sugli spalti, il rispetto per chi segue la squadra deve essere garantito fin dal primo minuto.

Calciomercato Lazio: Gigot pronto a tradire? L’uscita si avvicina

Svolta nel Calciomercato Lazio: Gigot verso l’addio?

Ma cosa sta bollendo in pentola per la difesa biancoceleste? Con la stagione alle porte, un possibile addio potrebbe rimescolare le carte, lasciando i tifosi a chiedersi se questo cambiamento porterà rinforzi inaspettati. #Lazio #Calciomercato #Difesa

Mentre la Lazio si prepara per l’imminente inizio della stagione, le gerarchie nel reparto difensivo stanno subendo una ridefinizione decisiva, con scelte che delineeranno la fisionomia della retroguardia. Al centro di queste valutazioni c’è il futuro di Samuel Gigot, il cui percorso in maglia biancoceleste sembra essere arrivato ai titoli di coda. Il difensore francese è, infatti, il principale candidato a lasciare Formello nelle prossime settimane.

La sua posizione è minata da una combinazione di fattori. Innanzitutto, una fastidiosa lombosciatalgia lo tiene fermo dal 20 luglio, un infortunio che non solo lo ha escluso dalle fasi cruciali della preparazione estiva, ma gli ha anche impedito di provare a scalare le preferenze. Un aspetto, quest’ultimo, non secondario: anche da un punto di vista tattico, Gigot non è mai apparso pienamente in linea con i dettami ricercati, risultando lontano dal prototipo di difensore voluto. Come scrive oggi il Corriere dello Sport, la soluzione più probabile è un ritorno in Francia, con la formula del prestito che appare l’ipotesi più concreta per accontentare tutte le parti in causa.

A fronte di un addio quasi certo, ci sono però colonne portanti che non si intende muovere. È il caso di Patric, che nonostante l’età e qualche recente problema fisico, è considerato un elemento inamovibile. La sua conoscenza del sistema difensivo e la sua affidabilità lo rendono un punto di riferimento imprescindibile nello spogliatoio e in campo.

La vera novità, che potrebbe facilitare l’intera operazione, è un’intuizione tattica. Per sopperire alla necessità di un’alternativa ai titolari, si sta valutando molto positivamente l’esperimento di Adam Marusic come difensore centrale. Già testato in diverse amichevoli al fianco di Romagnoli, il montenegrino ha dato risposte incoraggianti, dimostrando duttilità e attenzione. Questa soluzione interna, quasi un colpo di genio, avrebbe un doppio vantaggio: fornirebbe al reparto un’alternativa d’emergenza credibile e, soprattutto, faciliterebbe l’uscita di Gigot senza obbligare la società a intervenire sul mercato. In questo modo, il pacchetto attuale dei terzini verrebbe confermato, garantendo stabilità sulle fasce e risolvendo l’esubero al centro della difesa. Che mossa! I tifosi si domandano se questa sia la chiave per un inizio di stagione sorprendente.

Calciomercato Lazio: il prezzo di Basic balla al ritmo della Coppa d’Africa, e i tifosi tremano già

Il futuro di Toma Basic alla Lazio è appeso a un filo? Scopri come la Coppa d’Africa potrebbe scombinare i piani biancocelesti! #CalciomercatoLazio #CoppaDAfrica #SerieA

Mentre la Lazio affina i dettagli della rosa per la prossima stagione, un enigma affascinante ruota attorno al centrocampista croato Toma Basic. Con un contratto che lo lega al club fino al 2026, il suo destino sembra precario, tanto da renderlo uno dei candidati principali per un’esclusione dalla lista della Serie A. Ma cosa potrebbe cambiare le carte in tavola?

La chiave di questa situazione intrigante è la visione strategica dell’allenatore, che preferirebbe tenere un centrocampista in più per affrontare le incertezze. A dicembre, infatti, sia Fisayo Dele-Bashiru che Mohamed Belahyane potrebbero essere chiamati dalle loro nazionali per la Coppa d’Africa, lasciando un vuoto nel cuore del centrocampo durante la stagione. Immaginate lo scenario: un tecnico meticoloso deve prepararsi al peggio, e in questo contesto, la permanenza di Basic emergerebbe come una polizza assicurativa essenziale, pronta a colmare eventuali assenze.

Tuttavia, il calciomercato complica ulteriormente il quadro, alimentando la curiosità. Al momento, non sono arrivate offerte concrete per Basic, con i club interessati che si impantanano sulla questione dell’ingaggio, chiedendo alla Lazio di coprire parte dello stipendio. La società biancoceleste ha respinto fermamente queste proposte, rendendo una cessione tutt’altro che semplice e lasciando tutti in attesa di sviluppi imprevedibili.

In questo stallo, una soluzione astuta potrebbe emergere come un compromesso ideale: escludere temporaneamente Basic dalla lista per la Serie A, per poi rivalutare tutto a dicembre, quando le convocazioni per la Coppa d’Africa e la finestra di mercato si riaccenderanno. Se Dele-Bashiru e Belahyane dovessero partire, il croato sarebbe pronto a rientrare, trasformando questa incognita in un’opportunità per il prosieguo della stagione. Un vero rompicapo del calciomercato, che tiene i tifosi con il fiato sospeso.

Lazio, Noslin a rischio taglio? Strategie furbe per non sprecare i soldi

È a rischio il futuro di Tijjani Noslin alla Lazio? Scopri come la squadra potrebbe evitare un taglio e preservare il suo prezioso investimento nel calciomercato, bilanciando rischi e opportunità. #Calciomercato #Lazio #Noslin

A Formello, con l’estate che sfuma verso Ferragosto, l’aria è carica di incertezze e strategie che tengono banco nei corridoi della Lazio. Mentre la squadra intensifica gli allenamenti in vista dell’esordio in campionato, la dirigenza e il tecnico si trovano di fronte a un rompicapo: come gestire la lista per la Serie A senza sacrificare talenti. Tra i nomi più discussi per un possibile taglio c’è l’attaccante olandese Tijjani Noslin, che sembra in bilico tra permanenza e addio.

Sulla carta, l’idea di escluderlo appare quasi inevitabile. Nelle gerarchie offensive emerse durante il ritiro estivo, Noslin è attualmente il settimo nella linea, superato persino da un Matteo Cancellieri in grande forma. In un attacco strapieno di opzioni, un taglio sembra necessario per rispettare i limiti regolamentari, ma è qui che la storia si complica, invitando a riflettere oltre i numeri freddi e a valutare le vere incognite della stagione.

“A frenare una decisione affrettata ci sono infatti tre variabili cruciali che potrebbero trasformare un esubero di oggi in una risorsa preziosa domani.” Queste parole catturano l’essenza del dilemma: prima, le condizioni di Gustav Isaksen, che sta recuperando da una mononucleosi e potrebbe non essere al top fin dall’inizio. Poi, l’età di Pedro, che a 38 anni resta un fuoriclasse capace di cambiare le partite, ma richiede una gestione attenta per evitare infortuni. Infine, l’assenza di Boulaye Dia, in partenza a metà dicembre per la Coppa d’Africa, che lascerebbe un vuoto offensivo per oltre un mese.

In questo contesto, rinunciare a Noslin senza pensarci due volte potrebbe essere un errore strategico. La soluzione? Un prestito con diritto di riscatto, che permetterebbe alla Lazio di liberare spazio in rosa, valorizzare il giocatore e proteggere l’investimento fatto. Alla fine, spetterà al tecnico e alla dirigenza bilanciare le urgenze immediate con una visione a lungo termine, in una stagione piena di imprevedibili colpi di scena.

Calciomercato Lazio, la mossa audace: dopo Ferragosto, preparatevi al colpo inaspettato!

Calciomercato Lazio: Attesa Febbrile per le Decisioni Post-Ferragosto! #Lazio #Calciomercato #SerieA

Il tempo stringe per la Lazio, con l’inizio del campionato che si avvicina inesorabilmente: il direttore sportivo Angelo Fabiani e il tecnico Maurizio Sarri hanno optato per un’ultima riflessione, decidendo di rimandare le scelte definitive proprio dopo Ferragosto. Questa pausa strategica tiene tutti con il fiato sospeso, mentre la società biancoceleste si prepara a ridefinire la rosa per la stagione 2025/2026. Immaginate la tensione a Formello, dove ogni mossa potrebbe alterare l’equilibrio della squadra – cosa succederà esattamente nei prossimi giorni?

Al centro di tutto c’è un problema puramente numerico ma di importanza cruciale: la lista Serie A per i giocatori “over 22” prevede un massimo di 17 posti, mentre la Lazio ne conta attualmente 19. Questo significa che due calciatori dovranno essere esclusi dal progetto tecnico, almeno per il campionato. Come riportato dal Corriere dello Sport, si tratta di una sfida che potrebbe influenzare l’intera stagione, lasciando i tifosi a chiedersi quali nomi finiranno fuori dai giochi.

Le opzioni sul tavolo sono delicate e piene di incognite: la preferenza della società è per le cessioni, che non solo risolverebbero il sovrannumero, ma potrebbero anche portare plusvalenze o un alleggerimento del monte ingaggi. Eppure, il calciomercato in uscita è spesso imprevedibile, e se non si concretizzano le vendite, si rischia di dover optare per un taglio dalla lista – una scelta drastica che terrebbe i giocatori a libro paga senza farli scendere in campo in Serie A.

In questo scenario, Fabiani è pronto a muoversi seguendo le indicazioni dirette del tecnico, che avrà l’ultima parola sui sacrificabili. La strategia mira a non indebolire la squadra, analizzando con attenzione la profondità di ogni reparto per evitare scompensi in difesa, centrocampo o attacco. I giorni dopo Ferragosto promettono scintille a Formello, con Fabiani in attesa delle mosse finali che definiranno la rosa e il destino della Lazio nella nuova stagione – un vero e proprio colpo di scena che i tifosi non vorranno perdersi.

Marcolin frena l’hype su Tavares: “L’estate non conta niente, vediamo quando fa sul serio”

Nuno Tavares accende l’entusiasmo in casa Lazio, ma un esperto frena: “L’estate vale zero”! Scopri cosa serve per il vero test. #Lazio #Calcio #NunoTavares

Nel mondo del calcio d’agosto, dove l’aria è carica di aspettative e le prime amichevoli accendono i sogni dei tifosi, è facile farsi prendere dall’euforia. I nuovi arrivi hanno l’opportunità di brillare senza il peso dei risultati ufficiali, offrendo spunti intriganti su ciò che potrebbe riservare la stagione. Per la Lazio, mentre la squadra continua a raffinare la sua solida organizzazione difensiva, l’attenzione è tutta su un terzino portoghese che promette di portare velocità e imprevedibilità.

Nuno Tavares è il protagonista di questo momento di ottimismo: un calciatore moderno che combina esplosività, abilità nel dribbling e un’irrefrenabile voglia di spingersi in avanti. Le sue azioni sulla fascia hanno già dato un assaggio del valore che potrebbe aggiungere alla rosa biancoceleste, diventando un potenziale fattore per superare difese compatte e variare le opzioni offensive. Ma l’integrazione di un profilo così offensivo in un sistema tattico rigoroso e strutturato pone interrogativi affascinanti: la Lazio riuscirà a bilanciare la sua energia senza compromettere l’equilibrio? Sarà possibile trasformare la sua spinta istintiva in un’arma affidabile per le sfide vere?

A smorzare gli entusiasmi arriva l’opinionista Dario Marcolin, ex centrocampista e voce autorevole, che invita a una riflessione più cauta. Nelle sue parole al Corriere dello Sport, Marcolin sottolinea l’importanza di non giudicare troppo presto, offrendo una visione pratica e realistica sul campionato italiano.

“L’estate vale zero, è un periodo di costruzione, non di valutazione. Contano le partite vere, già a Como l’impatto sarà tosto. Nuno ha bisogno di diventare più tattico, con meno spinta forsennata”.

Marcolin sfida le certezze: Lazio di Sarri pronta a fermare persino Haaland sul campo

Esclusiva: La difesa della Lazio pronta a sfidare i giganti del calcio?

Cosa rende una squadra in grado di fermare attaccanti come Haaland? L’ex centrocampista Dario Marcolin svela i segreti dietro la nuova Lazio, suscitando curiosità su come una solida organizzazione difensiva possa cambiare le sorti di una stagione. #Lazio #SerieA #CalcioDifensivo

In vista del debutto stagionale a Como il 24 agosto, la squadra biancoceleste sta affinando la sua preparazione, e dalle prime uscite estive emerge una forza nascosta: l’organizzazione difensiva. L’ex giocatore Dario Marcolin, in un’analisi esclusiva, sottolinea che il “segreto” della Lazio risiede proprio in una base solida sul retro, perché alla fine, «il gol, prima o poi, riesce a farlo». Questa prospettiva invita a riflettere su quanto un aspetto spesso sottovalutato possa fare la differenza in campo.

Marcolin approfondisce i principi chiave del gioco, osservando come i dati sui gol subiti nelle stagioni passate supportino l’efficacia di questo approccio. Basandosi su esperienze passate, spiega che il focus non è sui singoli avversari, ma su elementi più strategici: «non lavora sugli attaccanti avversari, ma sulla palla». I difensori marcano l’uomo solo nella loro zona, muovendosi come un’unità coesa, dove la posizione dipende esclusivamente dal pallone. Immaginate una difesa che non insegue, ma anticipa: «Non importa se si affronta Haaland o Lautaro», aggiunge Marcolin, «l’unico riferimento è la palla, in base alla quale si decide se salire o arretrare, rubare metri o fuggire all’indietro». È un metodo che stuzzica l’immaginazione, rendendo ogni partita una questione di tempismo perfetto.

Questo stile difensivo richiama echi di strategie classiche, con i giocatori connessi in modo quasi istintivo: «Una corda tiene uniti gli interpreti, al massimo 6-7 metri di distanza tra l’uno e l’altro, 4 giocatori con un pensiero unico». Perfino il possesso palla diventa un’arma difensiva, sottraendo agli avversari il tempo per organizzare gli attacchi. Per la prossima stagione, Marcolin vede opportunità concrete, con giocatori in crescita che potrebbero sfruttare questo vantaggio, giocando una volta a settimana per una preparazione meticolosa. Secondo lui, «ha il campionato servito su un piatto d’argento» per mirare a un ritorno in Europa, grazie a una coppia difensiva affiatata come Romagnoli e Gila.

Tuttavia, non tutto è rose e fiori. Marcolin avverte sui limiti di alcuni elementi, come Nuno Tavares, il cui vero test tattico è ancora da venire: «L’estate vale zero, è un periodo di costruzione, non di valutazione. Contano le partite vere e già a Como l’impatto sarà tosto». Questo avvertimento aggiunge suspense, ricordando che la vera prova arriverà sul campo, dove ogni mossa potrebbe fare la differenza per la Lazio in questa stagione così attesa. Con una difesa così organizzata, i tifosi si chiedono se questa squadra possa davvero sorprendere tutti.

Lazio a secco: Sarri scuote gli attaccanti svogliati per il riscatto gol

La difesa di Sarri: la chiave per sbloccare la Lazio e superare la crisi dei gol! #Lazio #SerieA #Calcio

Immaginate una squadra che arranca in attacco, con le punte come Castellanos e Dia ancora in cerca di forma e precisione sotto porta. Eppure, per la Lazio, la vera forza potrebbe nascondere una sorpresa: una difesa rocciosa che potrebbe cambiare le sorti della stagione. Mentre l’offensiva biancoceleste fatica a decollare, le speranze poggiano su una certezza affidabile – la solidità difensiva. “Mau” sa bene che per raggiungere traguardi ambiziosi, tutto parte da una solida organizzazione arretrata, rendendo questa tattica un elemento intrigante da seguire.

La carriera di “Comandante” Sarri è un capitolo affascinante di successi difensivi, con numeri che parlano da soli e suscitano curiosità su come abbia sempre trasformato le sue squadre in vere fortezze. Dalla stagione 2015/16 con l’Empoli neopromosso, dove contenne i gol subiti a soli 52, al triennio d’oro al Napoli con appena 100 reti incassate in totale, i risultati sono inequivocabili. Lo stesso si è ripetuto in Premier League con il Chelsea nel 2018/19, guidando la terza miglior difesa del campionato, e poi alla Juventus, dove si è laureato campione d’Italia. Come riportato dal Corriere dello Sport, questi traguardi evidenziano una strategia difensiva quasi maniacale che potrebbe essere la mossa vincente per la Lazio.

Presso la Lazio, il percorso di Sarri segue lo stesso schema intrigante. Dopo un primo anno di adattamento nel 2021/22, con 58 gol subiti mentre la squadra assimilava i suoi complessi meccanismi, la stagione 2022/23 ha visto una trasformazione radicale: solo 30 reti incassate e un Ivan Provedel da record, con la porta inviolata per ben 21 partite. Persino nell’ultima stagione, interrotta dalle sue dimissioni alla 28ª giornata, la difesa si è mantenuta tra le migliori della Serie A, al quinto posto.

Nelle prime uscite di questa stagione, l’impronta di Sarri è già evidente, con un reparto arretrato compatto e un centrocampo roccioso che agisce come un filtro invalicabile. Mentre l’attacco cerca ancora la sua ispirazione, è chiaro che il cammino verso l’Europa dipenderà proprio da questa solidità difensiva, il marchio distintivo del suo stile. In una squadra che potrebbe mancare di fantasia negli ultimi metri, sarà questa disciplina tattica a fare la differenza per scalare la classifica e tornare nel calcio che conta.

Marchegiani non ha dubbi: “Scudetto? La Lazio favorita, gli altri stanno a guardare!”

Chi è favorito per lo scudetto nella Serie A? L’opinionista Luca Marchegiani svela le sue previsioni esclusive, puntando i riflettori su un duello acceso e sorprese in arrivo! #SerieA #Scudetto #CalcioItaliano

Luca Marchegiani, ex portiere della Nazionale italiana e attuale opinionista, non ha esitazioni nel delineare le favorite per la lotta al titolo in Serie A. Con una analisi approfondita, si concentra sul duello principale tra Napoli e Inter, senza dimenticare le minacce provenienti da squadre come Lazio e Milan. È un discorso che accende l’immaginazione: quale formazione riuscirà a emergere in questa stagione piena di incognite?

Quando gli è stato chiesto se il Napoli sia la squadra da battere per lo scudetto, Marchegiani ha risposto con chiarezza, evidenziando i motivi dietro la sua convinzione. “Penso di sì, per due motivi: perché non credo che lo scudetto sia stato un miracolo, come a volte viene raccontato, e perché ha preso rinforzi mirati per poter reggere su due fronti, anche se forse dei nuovi il solo De Bruyne sarà tra i titolari.” Queste parole suscitano curiosità sul reale impatto degli acquisti del Napoli, mostrando come una squadra solida possa evolversi con mosse strategiche, anche se non tutte immediate.

Passando all’Inter, Marchegiani ha offerto una prospettiva intrigante, suggerendo che la stagione passata potrebbe essere stata giudicata in modo più severo del dovuto. “In realtà, come da tradizione, i nerazzurri sono bravi a fustigarsi da soli. Certo, il fatto di non aver vinto niente avendo a disposizione la squadra più forte con l’inerzia degli anni passati è un po’ una beffa, ma certi episodi, come la polemica di Lautaro dopo il Mondiale per Club, fanno sembrare la stagione più negativa di quanto non sia stata davvero.” Questo commento invita a riflettere su come le dinamiche interne e gli eventi fortuiti possano influenzare il cammino di una squadra, lasciando spazio a un possibile riscatto.

Intanto, la Lazio osserva da vicino queste dinamiche e si prepara per il ritorno in campo, con meno di due settimane prima di rimettersi in gioco in Serie A. I biancocelesti, insieme ad altre contendenti come il Milan, potrebbero cogliere l’opportunità per inserirsi nella corsa, rendendo il campionato imprevedibile e appassionante come sempre. Chissà se sapranno sfruttare il momento per sorprendere tutti?

Lazio decide per Gigot: colpo di scena nel suo futuro al club!

Novità sul futuro di Gigot: la Lazio decide, e le opzioni sorprendenti non mancano! #Lazio #CalcioMercato #SerieA

Il mercato in uscita della Lazio sta accelerando, con il campionato che si avvicina e la squadra pronta a definire la rosa per la prossima stagione di Serie A. L’obiettivo principale è snellire il gruppo, mantenendo alto il livello di competitività e liberando risorse per eventuali nuovi arrivi. In difesa, le scelte iniziano a prendere forma: Patric è ancora in bilico a causa della sua condizione fisica da monitorare, ma la sua familiarità con il sistema della squadra lo rende una figura privilegiata.

Provstgaard, d’altra parte, è considerato un giovane talento con un potenziale già evidente, su cui si punta per costruire con pazienza. Ma c’è un nome che sembra ormai escluso dai piani futuri: Samuel Gigot. Nonostante l’impegno profuso in allenamento e nelle amichevoli, le sue prestazioni non hanno convinto lo staff, relegandolo in fondo alle gerarchie difensive. Il difensore francese, arrivato tra grandi aspettative, non è riuscito a ritagliarsi un ruolo centrale, con la sua esperienza internazionale che non ha colmato il divario con i compagni più navigati.

Ora, il suo destino in biancoceleste appare appeso a un filo, con interessamenti provenienti da club della Ligue 1, ma soprattutto proposte concrete dal Qatar e da Dubai che potrebbero spalancargli porte insolite. La pista mediorientale emerge come la più plausibile scrive La Gazzetta dello Sport, sia per motivi economici che per le dinamiche del mercato. Per la Lazio, cedere Gigot significherebbe non solo alleggerire il monte ingaggi, ma anche aprire spazi per un difensore più in linea con le esigenze della squadra. Con il tempo che stringe, le prossime settimane potrebbero riservare colpi di scena decisivi per il suo futuro.