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Siviglia-Lazio: il mercato si infiamma per Gigot, ma resta un’incognita

Il mercato estivo della Lazio è in fermento, con il difensore centrale francese Samuel Gigot al centro delle attenzioni di molti club esteri. Dopo aver rifiutato trasferimenti verso la Cremonese e il Cagliari, Gigot si trova ora nel mirino del Siviglia, che sta cercando un rinforzo per la sua difesa. Il club andaluso, allenato dall’ex centrocampista Matías Almeyda, avrebbe individuato nel francese un profilo ideale per il suo sistema di gioco, grazie alla sua solidità fisica e abilità nelle marcature.

Secondo quanto riportato da El Correo Web, il Siviglia aveva anche valutato il ritorno di Diego Carlos, difensore brasiliano che ha vestito la maglia biancorossa dal 2019 al 2021. Tuttavia, il trasferimento di Carlos al Como dal Fenerbahce ha fatto scivolare il brasiliano fuori dalla lista dei desideri di Almeyda, concentrando ora l’attenzione su Gigot. Quest’ultimo, con le sue caratteristiche di forza fisica e capacità di marcare l’avversario in modo deciso, sembra rispondere perfettamente al tipo di difensore cercato dal tecnico argentino.

Nel frattempo, il Siviglia sta anche affrontando alcune difficoltà burocratiche, non riuscendo ancora a tesserare il nuovo portiere Odysseas e l’ex Chelsea César Azpilicueta. Questo potrebbe rallentare ulteriormente la trattativa per Gigot, con i dettagli da definire nelle prossime ore. La Lazio, dunque, potrebbe trovarsi di fronte a una nuova offerta per il difensore, mentre il mercato continua a muoversi frenetico.

Calciomercato Lazio, Clamoroso: il calciatore andrà via a giugno

Mario Gila e la Lazio, una storia che rischia di interrompersi molto prima del previsto. Lo spagnolo, tra i protagonisti delle ultime stagioni biancocelesti, ha deciso di non accettare il rinnovo di contratto proposto dal club.

Riflessioni

Un rifiuto che apre scenari inquietanti: nonostante l’attuale accordo con scadenza 2027, la società sarà costretta a venderlo già nella prossima estate. Il motivo è semplice: aspettare ancora significherebbe arrivare troppo vicini alla scadenza naturale, con un valore di mercato inevitabilmente ridotto e il rischio di perderlo a zero.

Ed è qui che nasce la riflessione: perché non trovare un punto d’incontro? Un rinnovo-ponte, magari, che avrebbe consentito al difensore di partire a giugno al suo vero prezzo, senza svalutare anni di lavoro e crescita tecnica. La Lazio, invece, dovrà fare i conti con una cessione forzata, ben lontana da quella che sarebbe stata la sua reale quotazione.

A complicare il quadro, il dettaglio che più fa discutere: il Real Madrid, suo club d’origine, detiene ancora il 40% sulla futura rivendita. In altre parole, qualunque cifra incassata sarà già di per sé decurtata. Così, la Lazio rischia non solo di perdere un pilastro difensivo, ma anche di incassare molto meno rispetto al valore, non solo economico, di un giocatore che aveva saputo conquistarsi un ruolo da protagonista.

Pronostico Lazio Verona: analisi, quote e consigli

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La sfida tra Lazio e Hellas Verona, in programma per la seconda giornata di Serie A 2025/26, è uno dei match più interessanti nella giornata di domenica. I biancocelesti vogliono riscattare l’ottavo posto della scorsa stagione, mentre i gialloblù puntano a una salvezza tranquilla, facendo leva sull’entusiasmo portato da Paolo Zanetti in panchina.

Lazio Verona: le quote

I bookmaker vedono la Lazio favorita: la vittoria dei padroni di casa è quotata intorno a 1.70, mentre il successo del Verona oscilla tra 4.50 e 5.00. Più equilibrata la quota del pareggio, proposta a circa 3.60. Secondo le statistiche, l’Olimpico è storicamente un fortino per i biancocelesti, che contro il Verona hanno vinto la maggior parte dei precedenti casalinghi.

Per quanto riguarda i mercati goal, l’Over 2.5 è quotato a 1.85, mentre l’Under 2.5 si trova a 1.90, segno che ci si attende una gara aperta ma non scontata. Interessante anche la giocata “Gol” (entrambe le squadre a segno), data a circa 1.75, visto che negli ultimi anni la sfida ha spesso regalato reti da entrambe le parti.

In sintesi, il pronostico pende dalla parte della Lazio, ma attenzione al Verona, capace di sorprendere nelle ultime stagioni. Può confondere per un’analisi oggettiva del match l’ultima sfida contro il Como degli uomini di Sarri, ma la sensazione è che domenica scorsa, al Sinigaglia, chiunque avrebbe fatto fatica.

UFFICIALE - Calciomercato Napoli, Antonio Conte ha il suo attaccante: visite mediche prenotate per domani a Roma

Il Napoli giocherà questa sera allo Stadio Diego Armando Maradona. A sfidare la squadra di Antonio Conte sarà il Cagliari di Pisacane, candidata ad essere una delle rose rivelazione di questa Serie A. Tuttavia, i pensieri del DS Manna e del Presidente Aurelio De Laurentiis sono proiettati ancora sul calciomercato.

L’obiettivo è semplice: regalare a mister Conte una rosa più profonda possibile per affrontare al meglio le tre – o meglio dire quattro, contando anche la Supercoppa Italiana – competizioni da disputare.

La notizia dell’infortunio di Romelu Lukaku durante l’amichevole contro l’Olympiakos è stata una doccia gelata per l’ambiente di Castel Volturno. Ma nelle avversità, Napoli si è sempre dimostrata capace di resistere e, anzi, trovare la forza di andare avanti più forti di prima.

La SSC Napoli reincarna a pieno questo spirito di sacrificio, classico dei partenopei. Per questo motivo, pronti via e sono già stati conclusi due colpi: Elmas ed Hojlund. A comunicarlo è stato il noto giornalista sportivo Ivan Zazzaroni che, tramite un post sul suo profilo Instagram ufficiale, ha comunicato l’ufficialità del colpo.

“Visite mediche già nella giornata di domani” si legge nel messaggio. Per la gioia dei tifosi napoletani, l’ex Atalanta sarà l’attaccante titolare della nuova stagione del Napoli.

 

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Lazio Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Lazio si prepara ad affrontare il Verona allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. La partita è in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 e si annuncia equilibrata e combattuta. I biancocelesti vogliono rialzarsi dopo il brutto esordio contro il Como, mentre gli scaligeri puntano a fare bene in casa di una big.

Dove vederla in TV

Il match sarà trasmesso in diretta su DAZN, accessibile tramite Smart TV, PC, smartphone, tablet e console. Anche Sky Sport garantirà la diretta streaming tramite Sky Go e Now TV, permettendo ai tifosi di seguire la gara in qualsiasi luogo. Con più opzioni disponibili, tutti gli appassionati avranno la possibilità di non perdere l’incontro.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe confermare il 4-3-3: tra i pali potrebbe essere la volta di Mandas dal primo minuto, mentre in difesa agiranno Marusic, Provstgaard, Gila e Nuno Tavares. A centrocampo, Guendouzi e Rovella saranno affiancati da Dele-Bashiru.

Ancora in dubbio Vecino. In attacco spazio a Zaccagni e Cancellieri, con Castellanos a completare il tridente. L’assenza di Romagnoli per squalifica obbligherà a qualche adattamento nel reparto difensivo.

Il Verona cercherà di sorprendere con compattezza e ripartenze rapide. La Lazio dovrà partire forte, controllare il ritmo e sfruttare le proprie qualità offensive per conquistare tre punti fondamentali davanti al proprio pubblico.

Insigne e la Lazio: un corteggiamento rischioso che vacilla all’ultimo!

Il sogno di Insigne per la Lazio è appeso a un filo con il calciomercato al rush finale! #Calciomercato #Lazio #Insigne #SerieA

Lorenzo Insigne, l’attaccante classe 1991 e ex capitano del Napoli, sta vivendo un’estate di grandi incertezze, ma non ha perso la determinazione. Dopo l’avventura in MLS con il Toronto FC e il ritorno sul mercato come svincolato a giugno, l’ex fantasista di Frattamaggiore aveva puntato tutto su un possibile approdo alla Lazio per ritrovare Maurizio Sarri, l’allenatore con cui ha condiviso successi indimenticabili con la maglia azzurra. Con il 30 agosto già alle spalle e la chiusura del calciomercato fissata per lunedì 1° settembre, la situazione resta in bilico, alimentando la suspense per quello che potrebbe essere un colpo a sorpresa.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il procuratore di Insigne ha avuto un contatto diretto con il presidente Claudio Lotito, lasciando aperta una finestra di opportunità nei prossimi giorni. Potrebbe firmare con un altro club o continuare ad aspettare, sfruttando il suo status di svincolato che gli permette di muoversi anche dopo la fine del mercato. Ma con i vincoli imposti dalla società biancoceleste e le dichiarazioni del direttore sportivo Angelo Fabiani, le possibilità sembrano ridotte al minimo – una vera sfida che tiene i fan col fiato sospeso.

La Lazio, però, ha le mani legate: può acquistare solo in caso di cessioni di pari valore economico, a causa di un indice di liquidità bloccato. In rosa, ci sono esuberi da gestire, come il difensore centrale francese Samuel Gigot, in attesa di una nuova squadra, e la concorrenza per un posto in uscita tra il difensore spagnolo Patric e il centrocampista croato Toma Basic. Per fare spazio a Insigne, servirebbe un’ulteriore mossa, rendendo l’operazione ancora più complicata.

Sul fronte dell’attacco, dove Insigne potrebbe brillare come esterno sinistro, la Lazio può già contare su Mattia Zaccagni, un talento della Nazionale, e su Pedro Rodríguez, l’esperto attaccante spagnolo su cui la società ha deciso di scommettere. Questo mix di opzioni rende l’arrivo del campano una scommessa audace, ma la domanda resta: riuscirà la Lazio a ribaltare le carte?

Al momento, l’ipotesi di vedere Insigne in biancoceleste appare remota, ma l’imprevedibilità del calciomercato e di Claudio Lotito potrebbe riservare colpi di scena fino all’ultimo istante. Con il tempo che stringe, questa trattativa resta un intrigante capitolo da seguire per tutti gli appassionati.

Lazio, i rinforzi pazzi: Isaksen e soci tornano dall’infermeria e ribaltano il gioco!

Lazio pronta a sorprendere: i rinforzi inaspettati arrivano dall’infermeria!

La squadra biancoceleste, reduce da un avvio di stagione altalenante, si prepara ad accogliere tre “nuovi acquisti” speciali: Gustav Isaksen, Patric e Matías Vecino. Non si tratta di colpi di mercato, ma di recuperi fondamentali dall’infermeria che potrebbero dare nuova linfa alla rosa, trasformando settembre in un mese di svolta.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico toscano potrà presto contare su un innesto per reparto, colmando lacune che finora hanno limitato le rotazioni e la competitività della squadra. È una notizia che fa riflettere: quanto potrebbero cambiare le cose con questi rientri?

L’esterno offensivo Gustav Isaksen (classe 2001), arrivato la scorsa stagione dal Midtjylland per portare velocità e imprevedibilità sulle fasce, è stato il più penalizzato. Dopo appena quattro giorni di ritiro estivo, la mononucleosi lo ha costretto a uno stop prolungato. Attualmente sta completando un lungo percorso di ricondizionamento atletico, con allenamenti differenziati e carichi ridotti, e l’obiettivo è tornare al 100% per riconquistare un posto nelle gerarchie.

Per Patric (classe 1993), difensore centrale spagnolo alla Lazio dal 2015, l’ultimo anno è stato un calvario. Operato alla caviglia a marzo, sembrava pronto al rientro, ma una lesione al retto femorale della coscia sinistra lo ha nuovamente fermato. La sosta di settembre dovrebbe restituirlo al gruppo, offrendo un’alternativa preziosa in una retroguardia che ha mostrato fragilità, e chissà quanto questo influenzerà le prossime sfide.

Il recupero più imminente è quello di Matías Vecino (classe 1991), centrocampista di esperienza internazionale e punto di riferimento per equilibrio e inserimenti. A differenza dei compagni, ha svolto buona parte della preparazione estiva e il suo protocollo riabilitativo è ormai alle battute finali. Dalla terza giornata di campionato dovrebbe essere nuovamente a disposizione a pieno regime, aggiungendo quella solidità che potrebbe fare la differenza.

Il ritorno di questi tre giocatori rappresenta un’occasione d’oro per la squadra, che potrà contare su maggiore profondità e soluzioni tattiche. Con Isaksen pronto a dare velocità, Patric a rinforzare la difesa e Vecino a garantire solidità in mediana, il tecnico potrà finalmente avere a disposizione una rosa più completa per affrontare le sfide di campionato, alimentando l’entusiasmo per un rilancio inaspettato.

Rómulo non si trattiene: “Lazio mi ha dato più di quanto merito, e su Sarri ho storie da raccontare”

L’ex centrocampista Romulo apre il cuore sulla sua Lazio e analizza la sfida contro il Verona

Quale ex giocatore della Lazio, Romulo ha condiviso in un’intervista riflessioni appassionate sul suo legame con la squadra, i ricordi indimenticabili e le sue opinioni sul calcio italiano, lasciando i tifosi con interrogativi intriganti sul futuro biancoceleste. #Lazio #Verona #CalcioItaliano

L’ex centrocampista brasiliano Romulo, con un passato ricco di emozioni in Lazio e Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Radio Laziale dopo la recente sconfitta contro il Como, un risultato che ha alimentato dubbi nell’ambiente biancoceleste. Con la partita contro il Verona all’Olimpico che si avvicina, le sue parole catturano l’attenzione per il modo in cui mescola nostalgia e analisi, invitando i fan a riflettere su cosa significhi davvero indossare quella maglia.

Nel ricordare il suo legame con la Lazio, Romulo ha espresso gratitudine e affetto, dicendo: «La Lazio mi ha dato più di quel merito. Riesco sempre a seguirla. Il ricordo più bello è quando sono arrivato a Formello. Per me già arrivare in Italia era un sogno, ma quando vivi questo campionato capisci cosa significano certe squadre. La Lazio ha un tifo spettacolare ed è in una delle città più belle del mondo. Quando mi hanno chiamato ricordo che mi batteva il cuore. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia, il derby. Ci sono tanti momenti belli. Io non ho mai visto una cosa del genere, mi chiedo perché sia nato questo amore in così poco tempo». Queste parole, cariche di emozione, fanno sorgere la curiosità su quanto un club possa segnare la vita di un atleta, trasformando un semplice trasferimento in un legame eterno.

Passando a un’analisi più tattica, Romulo non ha nascosto la sua ammirazione per l’allenatore attuale, commentando la recente prestazione della squadra: «Abbiamo perso contro il Como e mi aspettavo una risposta diversa. Seguo Sarri da Empoli, sono contento che sia tornato. Mi piace la marcatura a zona con linea alta. Quello che ha fatto a Napoli supera anche quello che ha fatto Spalletti. Io sono un suo fan. Il suo calcio ti fa innamorare. Vorrei vinca qualcosa con la Lazio. Ho piena fiducia nel suo lavoro, possa portare la Lazio in Europa e magari puntare alla Champions. Sarebbe un grande traguardo». Questo entusiasmo per il suo stile di gioco solleva intriganti domande su come la squadra possa evolversi sotto questa guida, mantenendo i lettori in attesa di sviluppi.

Sull’avversario di domenica, l’Hellas Verona, Romulo ha offerto uno sguardo bilanciato, evidenziando le differenze tra le due squadre: «Il problema del Verona è che ogni anno cambia tantissimi giocatori. Una delle qualità di Lotito è che mantiene per tanto tempo i suoi giocatori, non è facile ed è una grande cosa. Quando i giocatori stanno insieme e si conoscono, così giocano meglio. La Lazio è avvantaggiata, il Verona è completamente nuovo. Chi tiferò? Lazio e Verona sono le due squadre che mi sono rimaste nel cuore. Non è semplice per un giocatore avere un rapporto con entrambe le squadre. Non so chi tiferò, voglio bene entrambe». La sua onestà nel dividere lealtà e affetto aggiunge un tocco umano, stimolando la curiosità su come un calciatore gestisca questi conflitti emotivi.

Tornando ai singoli giocatori, Romulo ha elogiato il potenziale di Tavares e altri elementi della rosa: «Sarri è la fortuna di Tavares. Lui è fortissimo e avere un allenatore così attento alla fase difensiva può crescere tantissimo e migliorerà sicuramente. Diventerà un giocatore completo come Sarri. Metterà paura. Oggi i giocatori devono fare più di un ruolo, devono essere capace di fare entrambe le fasi», e continuando con riflessioni su altri: «Cataldi è tornato, è forte, un ragazzo d’oro. A Sarri farà comodo. Zaccagni? Non so se può fare il capitano, era un ragazzino stava crescendo. Sicuramente è cresciuto. Come calciatore l ha fatto, è fortissimo. Ma anche come uomo credo abbiamo fatto grandi passi in avanti». Queste osservazioni approfondite invitano i lettori a considerare come il coaching possa trasformare carriere, rendendo ogni partita un’opportunità per sorprese.

Concludendo l’intervista, Romulo ha ribadito il suo sostegno, dichiarando: «Forza Lazio? Sempre!». Le sue parole lasciano un senso di ispirazione, alimentando l’interesse per il prossimo match e per il cammino della Lazio in questa stagione, dove ogni mossa potrebbe riservare colpi di scena inaspettati.

Gattuso sfida i pronostici: Zaccagni, l’outsider Lazio pronto a brillare in azzurro

Gattuso punta su Zaccagni e Rovella per l’esordio azzurro!

Chissà se Mattia Zaccagni riuscirà a brillare con la maglia della Nazionale? L’esterno della Lazio è pronto per una svolta decisiva sotto la guida di Gennaro Gattuso. #Azzurri #NazionaleItaliana #Lazio

Saranno Nicolò Rovella e Mattia Zaccagni i due rappresentanti della Lazio a disposizione di Gennaro Gattuso per il suo debutto ufficiale sulla panchina della Nazionale italiana. Il nuovo commissario tecnico, subentrato a Luciano Spalletti, guiderà gli Azzurri il 5 settembre contro l’Estonia, primo impegno valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Tre giorni dopo, l’8 settembre, l’Italia affronterà Israele al Nagyerdei Stadion di Debrecen, in Ungheria.

Dopo la sfida di campionato contro l’Hellas Verona, i due biancocelesti raggiungeranno il ritiro di Coverciano. Rovella, 22 anni, regista tecnico e ordinato, era già diventato un punto fermo nelle ultime convocazioni di Spalletti. Zaccagni, 29 anni, esterno offensivo rapido e abile nell’uno contro uno, era stato invece utilizzato come opzione d’emergenza, poco compatibile con il 3-5-2 dell’ex c.t.

Rovella in regia, Zaccagni verso la titolarità. Con Gattuso, il copione potrebbe cambiare. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Rovella si contenderà la cabina di regia con Manuel Locatelli (Juventus), complice l’assenza di Samuele Ricci tra i convocati. Zaccagni, invece, parte con ottime chance di essere titolare sulla corsia sinistra, ruolo in cui dovrà vedersela con Giacomo Raspadori (Napoli) e Daniel Maldini (Monza), oltre a un possibile inserimento di Moise Kean (Fiorentina).

Per l’esterno laziale si tratta di un’investitura importante: diventare il punto di riferimento sulla fascia e guadagnarsi un posto fisso in vista del Mondiale. L’Italia di Gattuso ha bisogno di creatività e dribbling, qualità che Zaccagni garantisce già in maglia biancoceleste, dove spesso rientra verso il centro per cercare il cross o la conclusione. Un altro punto a suo favore è la capacità di aprire spazi per i terzini di spinta, elemento centrale nel nuovo progetto tattico.

Le caratteristiche che piacciono a Gattuso. Lo faceva già con Nuno Tavares sotto la guida di Marco Baroni, e potrebbe replicarlo in azzurro. Per Rovella, invece, la sfida sarà imporsi come regista titolare, gestendo i tempi di gioco e garantendo equilibrio in mezzo al campo.

L’esordio di Gattuso segnerà l’inizio di un nuovo ciclo: Estonia e Israele saranno i primi banchi di prova per capire se l’Italia potrà puntare con decisione alla qualificazione mondiale. Sarà affascinante vedere come questi talenti si adatteranno al suo stile, aprendo forse un capitolo indimenticabile per gli Azzurri.

Lazio, Dele-Bashiru a rischio flop: Verona è l’esame che non ammette scuse!

Prova della verità per Dele-Bashiru: il giovane talento della Lazio sotto i riflettori contro il Verona di Zanetti. Preparatevi a un match che potrebbe cambiare tutto! #Lazio #Verona #Calcio #SerieA

Il centrocampo della Lazio è al centro di un intrigante dilemma, con Fisayo Dele-Bashiru che si trova di fronte a una sfida decisiva contro l’Hellas Verona. Questo giovane nigeriano, classe 2001, è arrivato in estate con aspettative elevate, ma deve ancora trovare la sua dimensione ideale in campo. Durante il precampionato, aveva mostrato qualche lampo promettente, ma la recente gara contro il Como ha acceso i dubbi: troppa corsa senza precisione, errori tecnici e posizionamenti errati che hanno deluso tutti.

Ora, per Dele-Bashiru è arrivato il momento di dimostrare il suo valore e conquistare un posto stabile nel cuore della squadra. In un reparto che ha urgenza di stabilità per raggiungere gli obiettivi della stagione, il suo adattamento sembra essere un processo naturale, ma le attese erano per un impatto più immediato. Senza molte alternative a disposizione, la sua prestazione contro il Verona potrebbe essere il turning point che tutti stanno aspettando – chissà se riuscirà a sorprendere e a ribaltare le carte in tavola?

Un elemento da tenere d’occhio è l’attesa per il ritorno di un veterano come Matías Vecino, l’esperto mediano uruguaiano che rappresenta una certezza per lo spogliatoio. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’unica opzione attuale è Belahyane, un giovane franco-marocchino che però non ha mai ricoperto stabilmente il ruolo di mezz’ala. “Vecio”, come lo chiamano i compagni, è un leader che potrebbe portare equilibrio e ridurre i rischi legati alla crescita del nigeriano non appena sarà disponibile dopo la sosta.

Ma prima di tutto, gli occhi sono puntati su Dele-Bashiru: convocato dalla nazionale nigeriana, non sarà a disposizione nelle prossime settimane, quindi questa partita al Bentegodi rappresenta la sua grande occasione per fare la differenza. Una prova convincente potrebbe non solo ribaltare le gerarchie, ma anche confermare che la delusione contro il Como è stato solo un passo falso. Per la Lazio, questo non è solo un match per i punti, ma un vero banco di prova per capire se Dele-Bashiru potrà diventare un pilastro del progetto. Non perdetelo di vista – potrebbe essere l’inizio di una storia avvincente!

Lazio-Verona: Sarri rivoluziona i biancocelesti a modo suo – Formazione e sorprese in arrivo!

Lazio-Verona: Riuscirà la squadra biancoceleste a riscattarsi dopo il KO iniziale? #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è pronta a tornare in campo con determinazione, dopo la sconfitta pesante subita a Como nella prima giornata di Serie A. I biancocelesti affronteranno l’Hellas Verona allo Stadio Olimpico, con l’obiettivo di conquistare i primi punti stagionali e ritrovare quella fiducia che potrebbe cambiare il corso della stagione. Chissà se questa partita sarà l’occasione per una reazione convincente e per vedere all’opera una squadra più affiatata?

La giornata di vigilia promette emozioni: nel pomeriggio, il tecnico parlerà in conferenza stampa alle ore 15, mentre la squadra si dedicherà alla rifinitura per sciogliere gli ultimi dubbi sulla formazione. È un momento cruciale, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza in vista del match.

Il sistema di gioco rimane fedele al 4-3-3, sinonimo di calcio offensivo e organizzato. Tra i pali, spazio a Ivan Provedel, il portiere classe 1994 che è stato un punto fermo nella scorsa stagione. In difesa, tre quarti del reparto visto a Como sono confermati: Mario Gila come centrale spagnolo, Frederik Provstgaard, il giovane danese in crescita, e Nuno Tavares, il terzino portoghese pronto a spingere. L’unico dubbio è sulla fascia destra, dove Adam Marusic e Manuel Lazzari si contendono una maglia da titolare.

Tra gli assenti, spiccano Patric, difensore spagnolo che rientrerà dopo la sosta, Samuel Gigot, in uscita dal club, e Alessio Romagnoli, il capitano squalificato fino alla prossima sfida con il Sassuolo. Sarà interessante vedere come la squadra gestirà queste lacune difensive.

In mezzo al campo, Nicolò Rovella, il regista classe 2001, sarà al centro del gioco, affiancato dal dinamico Mattéo Guendouzi e da Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana che ha la meglio su Yanis Belahyane. Resta difficile il recupero di Matías Vecino, alle prese con problemi fisici: se convocato, servirà solo per completare la lista. Potrebbe essere questa la chiave per un centrocampo più solido?

In avanti, il tridente sembra quasi definito con Matteo Cancellieri come esterno offensivo italiano, Taty Castellanos centravanti argentino e Mattia Zaccagni, l’ala sinistra e leader tecnico della squadra. Pedro, il veterano spagnolo, proverà fino all’ultimo a strappare un posto da titolare. Intanto, Gustav Isaksen rimane indisponibile e atteso dopo la sosta per via della mononucleosi.

Questa sfida contro il Verona è un vero crocevia per la Lazio: una vittoria non solo porterebbe i primi punti in classifica, ma darebbe anche un segnale forte di reazione dopo un avvio complicato, rilanciando le ambizioni della squadra in Serie A.

Cancellieri si vanta (con stile): Da esordiente spaesato a guerriero della Lazio

Matteo Cancellieri: Crescita, sfide e motivazioni per la nuova stagione

Matteo Cancellieri, l’esterno della Lazio, ha condiviso riflessioni affascinanti in una recente intervista esclusiva, lasciando intravedere una maturazione personale e professionale che potrebbe fare la differenza in campo. Con un misto di nostalgia e determinazione, le sue parole catturano l’attenzione su come le esperienze passate stiano plasmando il suo presente, invitando i fan a scoprire cosa lo spinge verso il successo.

Parlando della prossima sfida contro l’Hellas Verona, di cui è ex giocatore, Cancellieri ha espresso la sua impazienza per il riscatto. «C’è tanta voglia di riscatto dopo la partita di Como. Abbiamo capito e analizzato gli errori commessi, siamo pronti per affrontare I’Hellas Verona. Giocare contro l’Hellas Verona mi regala sempre un’emozione particolare. Ho vissuto due anni importanti li, ho ancora tanti amici. La priorità però ora è solamente quella di vincere, per pensare al resto ci sarà tempo». Queste dichiarazioni aggiungono un tocco personale, rendendo la partita un evento da non perdere per chi segue le storie umane dietro il calcio.

Guardando indietro alle sue avventure in prestito, Cancellieri ha evidenziato quanto quelle stagioni l’abbiano formato. «Tantissime cose. L’obiettivo comune di Empoli e Parma era sempre la salvezza, sapevamo di dover conquistare punti in ogni partita. Sono state due esperienze molto formative, dove abbiamo centrato il traguardo prefissato». È un reminder su come il calcio professionistico forgi il carattere, alimentando curiosità su come queste lezioni influenzeranno le sue prestazioni future.

Tornando al suo percorso con la Lazio, Cancellieri ha toccato un aspetto che sottolinea la sua evoluzione. «Nella mia prima avventura in biancoceleste avevo poche partite alle spalle, ora sono cresciuto». Questa ammissione, carica di sincerità, invita i lettori a riflettere su quanto un giocatore possa maturare in breve tempo, trasformando potenziali debolezze in punti di forza.

Sulle motivazioni extra-campo, l’esterno ha rivelato un capitolo personale che aggiunge depth alla sua storia. «Sì. Al di là dell’esperienza in campo, anche questa notizia mi ha fatto maturare molto. lo e la mia compagna siamo felicissimi di aspettare una bambina: quest’attesa, durante le partite e gli allenamenti, mi dà una forza in più». Questa notizia personale infonde un senso di ispirazione, mostrando come la vita privata possa essere un motore invisibile per un atleta.

Infine, Cancellieri ha elogiato la rosa attuale e ricordato l’impatto dei compagni passati, evidenziando una crescita collettiva che potrebbe segnare la stagione. «Ho visto una crescita complessiva della rosa, tra chi c’era già e chi è arrivato dopo. Se devo fare un nome, dico Dele-Bashiru. Fisayo ha un passo importante e può darci una grande mano. Cito poi anche gli insegnamenti di chi è andato via, il mio primo anno alla Lazio forse è stato il più formativo. Ero molto giovane e avevo davanti gente come Immobile, Felipe Anderson, Milinkovic e Luis Alberto. Mi hanno aiutato a capire cosa significa giocare nella Lazio, all’Olimpico, e la differenza tra vincere e perdere». Con queste parole, Cancellieri non solo celebra il team, ma stimola l’interesse su come questi elementi possano guidare la Lazio verso obiettivi ambiziosi, rendendo la sua storia un must per gli appassionati di calcio.

Lazio tra campo e cordoglio: Il club piange il padre della dottoressa Imerti, un legame oltre il gol

Lazio in lutto: un gesto di solidarietà che unisce il club biancoceleste #LazioFamily #CalcioSolidarietà

Immaginate un momento in cui il mondo del calcio lascia da parte i goal e le sfide sul campo per abbracciare il dolore di chi lavora dietro le quinte. È esattamente ciò che sta accadendo con la S.S. Lazio, che ha espresso un profondo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Imerti, padre della Dott.ssa Patrizia Imerti, una figura centrale come Capo Segreteria del Presidente Claudio Lotito. Questa notizia, diffusa attraverso una nota ufficiale, rivela quanto il club tenga al benessere dei suoi membri, suscitando una riflessione su quanto l’umanità conti in uno sport spesso focalizzato sui risultati.

In quella nota, il presidente, l’intera squadra, lo staff tecnico e dirigenziale, insieme all’Ufficio Comunicazione, hanno manifestato la loro vicinanza a questa storica collaboratrice in un momento di grande dolore. La Lazio, una delle squadre più iconiche del calcio italiano, sottolinea come le persone al di fuori dei riflettori siano essenziali per il suo funzionamento quotidiano, alimentando curiosità su come questi legami invisibili contribuiscano al successo di una società tanto amata.

Quello che rende questa storia ancora più toccante è il modo in cui il club ha voluto rimarcare la propria “partecipazione con commozione” al lutto della famiglia Imerti, unendosi in un abbraccio simbolico. Inoltre, come riportato nella comunicazione, “Il Presidente Claudio Lotito, i calciatori, lo staff tecnico guidato dall’allenatore Maurizio Sarri – subentrato in panchina nella stagione 2024/2025 portando pragmatismo e solidità – e l’intera dirigenza si stringono con affetto a Patrizia e ai suoi cari”, un messaggio che evidenzia la coesione e il sostegno reciproco all’interno del club.

I messaggi di affetto e solidarietà, condivisi anche sui canali social ufficiali, stanno amplificando questo senso di comunità, mostrando come il calcio possa mettere da parte le classifiche per concentrarsi sulla condivisione del dolore. È un promemoria intrigante su quanto l’ambiente biancoceleste sia unito, invitando i tifosi e i follower a riflettere sul lato più umano dello sport.

In conclusione, con questo gesto, la Lazio rafforza la sua immagine come club che valorizza non solo le vittorie in campo, ma anche i momenti di vulnerabilità, lasciando un’eco di compassione che risuona ben oltre le partite.

Gattuso scuote la nazionale: la scommessa audace sui biancocelesti che divide i tifosi

I convocati di Gattuso per gli Azzurri: chi guiderà l’Italia verso i Mondiali? #Azzurri #NazionaleItaliana #QualificazioniMondiali

La Nazionale Italiana di calcio è pronta a tornare in azione, con gli occhi di tutti puntati sulle qualificazioni per i prossimi Mondiali. Dopo un’estate di alti e bassi, segnata dalla delusione della sconfitta per 3-0 contro la Norvegia e dal riscatto con il 2-0 sulla Moldova, gli Azzurri sono pronti a combattere per il loro posto sul palcoscenico mondiale. Settembre sarà un mese decisivo, e i tifosi si chiedono: chi farà la differenza in campo?

Le partite in calendario promettono emozioni forti. Gli Azzurri scenderanno in campo venerdì 5 settembre contro l’Estonia allo Stadio di Bergamo, seguiti da una trasferta impegnativa lunedì 8 settembre contro Israele, allo stadio di Debrecen in Ungheria. Entrambe le sfide inizieranno alle 20:45 e saranno trasmesse in diretta su Rai 1, con milioni di appassionati pronti a non perdersi nemmeno un minuto di gioco. Sarà l’occasione perfetta per vedere se la squadra può invertire la rotta e conquistare punti cruciali.

C’è grande curiosità per l’esordio ufficiale del nuovo commissario tecnico, Gennaro “Ringhio” Gattuso, un ex campione del mondo nel 2006 noto per la sua grinta e leadership inarrestabili. Gattuso ha chiamato a raccolta 28 calciatori per il raduno che partirà dal 31 agosto al Centro Tecnico Federale di Coverciano, trasformando questo momento in un’opportunità per rilanciare le ambizioni della squadra. Quali sorprese riserverà la sua tattica?

L’entusiasmo dei tifosi è palpabile: per la prima partita casalinga allo Stadio di Bergamo, sono già stati venduti oltre 18.000 biglietti, e si parla di un rapido sold out. Questo afflusso di pubblico è un segno evidente della passione italiana per il calcio, con i supporter ansiosi di sostenere gli Azzurri in questa nuova fase. Sarà un’atmosfera elettrica, capace di spingere la squadra verso prestazioni memorabili.

I CONVOCATI
Portieri: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Giovanni Leoni (Liverpool), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giovanni Fabbian (Bologna), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

Con questa selezione, Gattuso mira a mescolare esperienza e talento emergente per affrontare le sfide che aspettano gli Azzurri. I tifosi si chiedono: questa squadra sarà in grado di scrivere una nuova pagina nella storia del calcio italiano? L’attesa è finita, e il cammino verso i Mondiali è appena iniziato.

Insigne fa il prezioso: Lazio in attesa, il colpo estivo è appeso a un filo

Il sogno di Insigne con la Lazio è ancora acceso: un talento in attesa di una nuova sfida in Serie A! Segui le ultimissime sul calciomercato biancoceleste e scopri se l’affare si sbloccherà presto. #Calciomercato #Lazio #Insigne

La pista che porta a Lorenzo Insigne, talentuoso attaccante classe 1991 ed ex capitano del Napoli, non è ancora chiusa. Dopo l’esperienza in Major League Soccer con il Toronto FC, conclusasi a fine stagione scorsa, il fantasista di Frattamaggiore si trova attualmente svincolato e in cerca di una nuova avventura.

Secondo indiscrezioni raccolte da Formello, il club biancoceleste sta monitorando la situazione, in attesa dello sblocco del mercato per i calciatori senza contratto. Insigne, che con il Napoli ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa, ha già ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di alcune società italiane, tra cui l’Udinese, ma al momento non ha aperto a queste ipotesi.

La priorità dell’attaccante resta chiara: indossare la maglia della Lazio e tornare a lavorare con Maurizio Sarri, allenatore toscano che lo aveva già valorizzato ai tempi d’oro in azzurro. Sarri, tecnico conosciuto per il suo calcio offensivo e organizzato, ha sempre avuto un rapporto speciale con il numero 10, esaltandone le doti di dribbling e finalizzazione.

Nei giorni scorsi, a Cortina d’Ampezzo, si è tenuto un incontro tra l’agente di Insigne e Claudio Lotito, presidente della Lazio. L’obiettivo: valutare i margini di manovra dell’operazione e capire se, tra settembre e ottobre, il club potrà intervenire almeno sul mercato degli svincolati.

Qualora la trattativa non dovesse concretizzarsi in tempi brevi, ogni discorso verrebbe rinviato alla sessione invernale di calciomercato a gennaio. A quel punto, la palla passerebbe di nuovo a Insigne, che dovrà decidere se attendere ancora l’offerta della Lazio o valutare altre destinazioni.

La situazione resta fluida, ma una cosa è certa: il legame professionale e umano tra Insigne e Sarri rappresenta una forte motivazione per l’attaccante, che sogna di tornare protagonista in Serie A e di giocare di nuovo sotto le luci dell’Olimpico. Gli appassionati si chiedono: riuscirà Insigne a realizzare questo ambizioso ritorno, o il tempo scivolerà via portando nuove sorprese? Solo il calciomercato ci darà le risposte.

Zanetti elogia la Lazio: “Squadra e allenatore top”, ma lancia la sfida al Verona

Paolo Zanetti si prepara alla sfida contro la Lazio: elogi e nuovi rinforzi in vista

Immaginate un allenatore che, alla vigilia di una partita cruciale, non solo carica la sua squadra ma anche esprime ammirazione per l’avversario. È esattamente ciò che ha fatto Paolo Zanetti in conferenza stampa prima di Lazio-Verona. Con parole che suscitano curiosità sulle sue strategie e sui recenti arrivi, il tecnico del Verona ha condiviso insight intriganti. #LazioVerona #SerieA #CalcioItaliano

Zanetti ha iniziato parlando dei nuovi acquisti, rivelando come questi giocatori stiano plasmando il progetto della sua squadra. Egli ha descritto i rinforzi come elementi chiave per colmare lacune specifiche, evitando scommesse azzardate. “Al-Musrati non è ancora ufficiale, ma credo che siamo vicini e dovrebbe accadere in giornata. Sono giocatori funzionali al progetto, con un bel background, che vanno a colmare le zone dove ci servivano giocatori che non fossero scommesse. Sono arrivati 4-5 giocatori di spessori, d’esperienza. Tutti arrivano da situazioni da mettere a posto, ma potenzialmente ragazzi che ci possono dare una grande mano. Orban lo conoscete. Credo mancasse velocità, strappo, è un giocatore che lavora per il gol, è affamato. Non ha grande altezza, ma abbiamo preferito questo tipo di profilo con caratteristiche che ci mancavano. Anche Bella-Kotchap ha potenzialità incredibili, 100kg di muscoli, alto. Arriva da 2 anni di quasi inattività, ma è stato un crack importante da più giovane. Ha scelto l’Hellas per rilanciarsi. Al-Musrati è un giocatore d’esperienza, anche lui sposa in pieno il nostro progetto. Devono essere le nostre nuove colonne”. Queste parole non solo evidenziano la profondità del mercato del Verona, ma fanno sorgere la domanda: questi nuovi arrivi basteranno per affrontare una big come la Lazio?

Passando a un prospetto più giovane, Zanetti ha espresso cautela e ottimismo, enfatizzando l’importanza di un approccio graduale. Il suo commento solleva interesse su come gestire talenti emergenti in un contesto competitivo, dove la pressione può essere un doppio taglio. “Il progresso è che non bisogna dare al ragazzo nessun tipo di pressione. Arriva da un lungo periodo di inattività. Mi piace non solo il lato tecnico, si allena bene, vuole crescere, è affamato, è onorato di indossare la maglia del Verona. Neanche io posso dire quanto margine abbia. Che sia di livello alto è fuori discussione, la sfida ora è avere continuità e non sarà facile. Dobbiamo dargli tempo. La base da cui parte è alta, questo è evidente, ma voglio farlo lavorare senza chiedergli di vincere le partite. Anche Orban avrà bisogno della squadra, così come se arriveranno altri. È un giocatore forte, il nostro obiettivo è aiutarlo a dimostrarlo in campo”. Questo passaggio invita i fan a riflettere su quanto il Verona stia investendo nel futuro, bilanciando ambizione e realismo.

Infine, tornando alla sfida imminente, Zanetti ha dedicato parole di rispetto alla Lazio, che potrebbero stuzzicare la curiosità sui tatticismi della partita. Il suo messaggio è un misto di avvertimento e motivazione, ricordando quanto sia vitale mantenere la concentrazione. “Assolutamente. Questo mi preoccupa di più, anche se sono contento degli arrivi. C’è una partita importantissima, in trasferta. Non ci possiamo permettere nemmeno per un minuto di non pensare alla partita. Rischiamo di diventare presuntuosi. Alzando la qualità è più semplice, ma non arrivano giocatori che vincono da soli. Dobbiamo mantenere la base mostrata a Udine. Sono i nuovi che devono entrare in questo binario e non viceversa. Le risposte poi devono arrivare sul campo in una sfida difficilissima. La Lazio è una grandissima squadra con un grandissimo allenatore. Chiedo concentrazione. Il mercato non ci deve togliere niente”. Con queste dichiarazioni, Zanetti non solo eleva l’appeal della gara, ma lascia i lettori con l’intrigante interrogativo: come risponderà il Verona a questa prova sul campo?

Lazio, Cancellieri a gamba tesa: “Dal 2022 solo per loro, adoro tutto di questo club pazzo”

Matteo Cancellieri e il suo legame indissolubile con la Lazio: una storia di passione e crescita nel calcio che vi farà riflettere

Curiosi di scoprire come un giovane talento come Matteo Cancellieri abbia scelto la Lazio con il cuore e stia scalando i gradini del calcio italiano? Preparatevi a un racconto che mescola emozioni, ambizioni e momenti chiave della sua carriera. #Lazio #Cancellieri #SerieA #Calcio

Matteo Cancellieri, l’esterno offensivo classe 2002 della Lazio, sta affrontando una stagione ricca di significati personali mentre la squadra si prepara alla sfida contro l’Hellas Verona. Rientrato nella Capitale dopo un’esperienza in prestito al Parma, il giovane giocatore ha parlato con entusiasmo nel match program ufficiale, offrendo uno sguardo intimo sulla sua evoluzione e sui motivi che lo legano al club biancoceleste. È una storia che cattura l’attenzione, mostrando come una partita possa diventare un incrocio emotivo tra passato e presente.

Per Cancellieri, cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Roma e poi esploso con il Verona, l’incontro allo Stadio Olimpico non è solo una gara, ma un capitolo personale. Lui stesso lo definisce un momento di motivazione extra: «Sono state due stagioni che mi hanno aiutato a maturare. Durante la mia prima avventura in biancoceleste avevo poche partite alle spalle, ora invece sono cresciuto e mi sento pronto.» Queste parole evidenziano quanto il suo percorso sia stato di crescita, trasformando sfide in opportunità per brillare sul campo.

Guardando al futuro, Cancellieri non nasconde le sue ambizioni, legate inevitabilmente alle prestazioni con la Lazio. La sua riflessione sulla Nazionale italiana aggiunge un tocco di ispirazione: «Per un italiano ovviamente è un orgoglio ambire alla Nazionale. Tutto però passa dal rendimento con la Lazio. Passo dopo passo ma anche quello è un obiettivo che ho in testa». È un richiamo alle motivazioni profonde che spingono un atleta a migliorare, passo dopo passo, rendendo il suo racconto ancora più coinvolgente.

Non mancano i suoi idoli e i momenti che definiscono il suo stile di gioco. Quando gli chiedono dell’esterno più forte, la sua risposta è piena di ammirazione: «Lamine Yamal è impressionante, ha un talento incredibile. Mi piace tanto anche Dembélé, calciatori che hanno gamba, tecnica, gol e che sanno essere decisivi». Questo insight non solo rivela le sue influenze, ma fa immaginare come Cancellieri stia plasmando il suo ruolo nella Lazio, ispirato da stelle del calcio mondiale.

Dettagli personali come la scelta del numero 22 o il gol più significativo aggiungono un tocco umano alla narrazione. «E’ il giorno in cui mi sono fidanzato e in generale è un numero che mi è sempre piaciuto», spiega, mentre sul suo gol chiave dice: «Quello contro la Roma segnato con l’Empoli. Era l’ultima giornata del campionato 2023/2024, dovevamo solamente vincere per salvarci. Sbloccai la gara e poi regalai l’assist decisivo per Niang, conquistammo la salvezza all’ultimo minuto». Questi aneddoti rendono Cancellieri un giocatore relatable, con storie che potrebbero ispirare chiunque segua il calcio.

Infine, è il suo legame con la Lazio a emergere come il filo conduttore: «Nel 2022, ho voluto da subito la Lazio. Amo giocare qui, mi piace tutto di questo club: il calore dei tifosi, la città. Per questo darò tutto per aiutare la squadra a ottenere grandi risultati». Questa dichiarazione trasmette una dedizione autentica, che potrebbe accendere la curiosità dei fan e spingere i lettori a seguire da vicino la sua evoluzione. Con un talento come Cancellieri, la Lazio ha un capitolo di calcio da scrivere, pieno di passione e promesse per il futuro.

Lazio sotto pressione: Sarri caccia riscatto contro Verona o rischia l’ennesimo flop?

L’Olimpico in cerca di riscatto: La Lazio sfida il Verona per spezzare il tabù! #Lazio #SerieA #Verona

C’è un mistero da svelare all’Olimpico, dove la Lazio e il suo ex tecnico stanno lottando per ritrovare la vittoria che manca da troppo tempo. Immaginate una squadra talentuosa che, dopo un inizio 2024 altalenante, deve ora riconquistare il calore del suo stadio, interrotto da una serie di risultati deludenti.

L’ultima vittoria interna risale al 14 febbraio 2024, una serata epica in Champions League contro il Bayern Monaco di Thomas Tuchel, con una prestazione impeccabile che aveva fatto sognare i tifosi. Ma da quel momento, le cose sono precipitate: sconfitte contro Bologna (1-2), Milan (0-1) e Udinese (1-2), intervallate solo da un pareggio, lo 0-0 contro il Napoli guidato da Walter Mazzarri.

In campionato, il successo casalingo più recente è datato 14 gennaio 2024, quando la Lazio superò il Lecce (1-0) grazie a una rete di Ciro Immobile, il capitano che incarna la passione e la determinazione dei sostenitori. Domenica prossima, la partita contro il Verona potrebbe essere il turning point: gli scaligeri, allenati da Zanetti, arriveranno a Roma con l’obiettivo di conquistare punti vitali per la salvezza, mentre per i biancocelesti si tratta di un’opportunità cruciale per voltare pagina e riaccendere l’entusiasmo del pubblico fedele.

Obiettivi e motivazioni
Per l’allenatore toscano classe 1959, noto per il suo calcio offensivo e ragionato, tornare al successo significherebbe non solo spezzare un digiuno allarmate, ma anche inviare un messaggio forte alla Serie A. Con la zona Europa ancora a portata, ogni punto è prezioso: migliorare la solidità difensiva, valorizzare la qualità a centrocampo e in attacco, e mantenere la concentrazione fino alla fine saranno gli elementi chiave per superare un avversario imprevedibile come il Verona. La posta in gioco è alta, e i tifosi si chiedono se questa sarà la volta buona per il riscatto.

Floriani Mussolini: da nome controverso a debutto stellato in Serie A per l’ex Lazio!

Debuto da sogno per Romano Floriani Mussolini: l’ex giocatore della Lazio brilla in Serie A con un’entrata da urlo! #Cremonese #SerieA #Calcio

Immaginate un giovane talento che, al suo primo assaggio di Serie A, trasforma una partita appesa a un filo in una vittoria epica. È esattamente ciò che ha fatto Romano Floriani Mussolini, terzino destro classe 2003 della Cremonese, in prestito dalla Lazio, durante una serata che ha lasciato tutti a bocca aperta. Con un ingresso nei minuti finali, ha dimostrato di che pasta è fatto, ribaltando le sorti di un match carico di tensione.

La sfida allo stadio Giovanni Zini aveva preso una brutta piega per i padroni di casa, guidati da Davide Nicola. Dopo un promettente 0-2, il Sassuolo è tornato in partita con una rimonta da 2-2, spegnendo l’entusiasmo dei tifosi e rendendo l’aria elettrica. Sembrava un copione già visto, con i grigiorossi a rischio di perdere punti preziosi.

Ma ecco che Floriani Mussolini entra in scena, portando una ventata di freschezza sulla fascia destra. Prima, serve un assist perfetto per il possibile 3-2, annullato dall’arbitro per un presunto fallo in attacco. Un colpo durissimo, che però non lo ferma. Pochi istanti dopo, con uno scatto fulminante, mette Manuel De Luca – un attaccante dalla grande fisicità – a tu per tu col portiere avversario, anche se l’occasione sfuma per un errore sotto porta.

Il colpo di grazia arriva nei minuti di recupero: Floriani Mussolini si fionda in area, guadagna un calcio di rigore che i compagni trasformano in gol, sigillando il 3-2 e la seconda vittoria consecutiva per la Cremonese. La sua prestazione, piena di personalità, velocità e intraprendenza, ha non solo cambiato il destino della gara, ma ha anche acceso i riflettori su di lui come una delle promesse più eccitanti della stagione.

Per i supporter della Cremonese, questa partita contro il Sassuolo resterà un simbolo di sofferenza e trionfo puro. Per Floriani Mussolini, invece, è stato il momento in cui il sogno di incidere sul grande palcoscenico della Serie A si è avverato, trasformando un debutto in una storia da raccontare.

Qualificazioni Mondiali: Hysaj guida l’Albania di Sylvinho, la lista che promette sorprese inaspettate

L’Albania In Corsa Per Il Sogno Mondiale: Hysaj E La Lista Dei Convocati Di Sylvinho #QualificazioniMondiali #AlbaniaNazionale #CalcioInternazionale

Mentre la pausa per le nazionali si avvicina, l’eccitazione cresce per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio. L’Albania è pronta a sfidare il destino con una lista di convocati che promette sorprese e determinazione, guidata dal commissario tecnico Sylvinho in partite decisive contro Gibilterra e Lettonia.

Tra i protagonisti spicca Elseid Hysaj, il terzino destro della Lazio con 30 anni di esperienza sul campo. Con oltre 80 presenze in nazionale, Hysaj è un vero pilastro difensivo, ex giocatore di Napoli ed Empoli, apprezzato per la sua leadership e per come gestisce sia la fase difensiva che quella offensiva. La sua convocazione fa sorgere una domanda: riuscirà a guidare l’Albania verso un traguardo storico?

Sylvinho, ex terzino brasiliano con un passato in club come Arsenal, Celta Vigo e Barcellona, è al timone della squadra dal 2023. Il suo stile di gioco, dinamico e organizzato, punta su un mix di veterani e giovani talenti per trasformare l’Albania in una realtà competitiva. Sarà questa la chiave per un’impresa che potrebbe segnare la storia del calcio albanese?

La selezione riflette la crescita del movimento calcistico albanese, con giocatori attivi in campionati di alto livello in Italia, Inghilterra e Turchia. L’obiettivo è cristallino: accumulare punti per scalare le posizioni del girone e avvicinarsi al sogno di una qualificazione mondiale, alimentando la curiosità su come questa squadra possa superare le sfide imminenti.

Le partite di settembre saranno cruciali per testare le ambizioni della nazionale: “Albania – Gibilterra: una sfida in cui i rossoneri dovranno imporsi senza esitazioni, sfruttando il divario tecnico e l’esperienza del gruppo.” Questa gara potrebbe essere l’occasione per un’affermazione netta. Invece, “Lettonia – Albania: incontro potenzialmente più complesso, vista la solidità difensiva della formazione baltica.” Qui, l’Albania dovrà dimostrare resilienza e tattica per uscire vincitrice.

La lista completa dei convocati include:

Portieri: Thomas Strakosha, Elhan Kastrati, Mario Dajsinani;

Difensori: Elseid Hysaj, Ivan Balliu, Mario Mitaj, Naser Aliji, Marash Kumbulla, Ardian Ismajli, Berat Djimsiti, Arlind Ajeti, Adrian Bajrami;

Centrocampisti: Ylber Ramadani, Juljan Shehu, Kristjan Asllani, Qazim Laçi, Adrion Pajaziti, Nedim Bajrami, Medon Berisha, Arbër Hoxha, Jasir Asani, Ernest Muçi;

Attaccanti: Armando Broja, Myrto Uzuni, Rey Manaj, Mirlind Daku.

Con questa squadra, l’Albania è pronta a scrivere una nuova pagina nel calcio internazionale, e gli appassionati non vedono l’ora di vedere se il sogno mondiale diventerà realtà.