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Modric stuzzica il Milan: Tare l’ha convinto con un colpo da maestro!

Luka Modrić si unisce al Milan: rivelazioni che accendono la curiosità sul suo nuovo capitolo

Scopri cosa ha davvero convinto il fuoriclasse croato a scegliere i rossoneri e quali ambizioni nascondono le sue parole. Preparati a immergerti nelle sue dichiarazioni esclusive. #ModricAlMilan #SerieA

L’avventura di Luka Modrić con il Milan è ufficialmente partita, e le sue parole in conferenza stampa hanno già catturato l’attenzione di fan e addetti ai lavori. Il centrocampista croato, durante l’evento a Casa Milan, si è presentato con entusiasmo, promettendo di essere pronto per la sfida che lo attende. Ma cosa c’è dietro questa mossa? Le sue dichiarazioni offrono indizi intriganti su motivazioni personali e obiettivi futuri.

Parlando della sua passione per il club, Modrić ha condiviso un momento di emozione sincera: «A qualsiasi età c’è tempo per emozionarsi, ultimamente ho avuto un addio emozionante col Real Madrid. Sono cresciuto guardando il calcio italiano e il Milan era la mia squadra preferita in Italia, era molto seguita in Croazia. C’era il mio idolo Boban, ho sempre amato i colori rossoneri». Queste parole non solo evocano ricordi d’infanzia, ma fanno sorgere la domanda: quanto ha influito il legame emotivo nella sua decisione?

Sul fronte degli obiettivi, Modrić non ha nascosto le sue ambizioni, alimentando la curiosità su cosa significhi per il Milan puntare in alto: «Tutti noi ci ricordiamo del Milan tra le migliori al mondo, ha vinto 7 volte la Coppa dei Campioni. L’obiettivo minimo è la qualificazione alla Champions, non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre. Bisogna essere umili ma il Milan deve stare ai massimi livelli, sono molto competitivo. Il nostro obiettivo minimo è la Champions, ma noi dobbiamo lottare per vincere. Tutti devono lottare per vincere, voglio vincere dei trofei qui». Questa dichiarazione solleva l’interesse: il Milan è pronto a tornare ai vertici, e Modrić potrebbe essere la chiave?

Riguardo al suo contributo alla squadra, il croato ha delineato cosa porterà in campo, lasciando intravedere le sfide di adattamento: «La mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare tutto quello che ho fatto altrove. Devo fare esattamente tutto quello che ho fatto negli altri club, cercando di aiutare sotto tutti i punti di vista. So che ci sono tantissime aspettative su di me ma sono pronto a questa sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti giocatori croati che giocano. Si vede che è un campionato competitivo e che sta tornando ad livello. Da un punto di vista tattico le squadre sono molto organizzate: questo lo rende differente a La Liga spagnola. Devo adattarmi il prima possibile a questo modo di giocare qua in Italia». Chissà come si integrerà in un campionato così tattico?

Nelle sue riflessioni sui contatti avuti, Modrić ha menzionato figure chiave che hanno rafforzato il suo interesse: «Non ho parlato con Boban in questo periodo, ma avendo un ottimo rapporto parlavamo molto del Milan quando ci siamo visti in passato. Ho incontrato Zlatan e mi ha parlato di Milano. Ancelotti mi ha parlato molto bene del Milan, tutto molto positivo. Avevo questa impressione a prescindere. Il Milan è un grande club, molto importante e con una grande tifoseria. Ma quando ti parlano così di un club hai una percezione anche migliore. L’ultima volta che sono venuto qui è stata impressionante l’organizzazione e l’accoglienza». Queste confidenze aggiungono un tocco personale: quali storie nascoste hanno influenzato la sua scelta?

Toccando l’argomento del suo nuovo allenatore, Modrić ha espresso rispetto e anticipazione, con un accenno di umorismo: «La Champions del 2017? Probabilmente non è un buon ricordo per lui ma cercherò di non parlarne troppo (ride). Non voglio che il mister si arrabbi con me. Non vedo l’ora di conoscerlo, ho parlato un po’ con lui. Sono molto contento di essere allenato da lui, è tra i migliori al mondo, un vincente. Non vedo l’ora di scoprire come mi vede in campo in questa squadra». Questa parte solleva la curiosità: come si evolverà il loro rapporto?

Guardando al futuro, il giocatore mantiene un approccio cauto ma determinato: «Non lo so, è troppo presto per dirlo. Il mio obiettivo è chiaramente di disputare il Mondiale l’anno prossimo, ma prima di tutto bisogna qualificarsi. Ma non guardo troppo avanti, l’importante è vivere il presente e fare le cose bene. Voglio iniziare questa nuova avventura, prepararmi al meglio per far sì che io sia al livello che questa società richiede. Per il futuro ci sarà tempo, devo essere concentrato sul presente per dare il massimo per il Milan». Una prospettiva che invita a riflettere: riuscirà a bilanciare club e nazionale?

Infine, spiegando la sua scelta di unirsi al Milan, Modrić ha evidenziato un momento decisivo: «È stata una scelta molto facile quando lui mi ha chiamato, quando è venuto in Croazia è stato molto importante, ha dimostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che potessi essere performante ad alto livello. È stata la svolta nella trattativa: quando arriva qualcuno che vuole acquistarti è importante che ti spieghino il progetto. Poi ho avuto bisogno di un po’ di tempo per parlare con la mia famiglia ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Non mi aspettavo che accadesse così in fretta ma dimostra la fiducia che hanno mostrato nei miei confronti: spero di poterla ripagare in campo». E sul suo ruolo: «Abbiamo parlato un po’ con il mister, credo che tutti sappiano dove mi sento a mio agio in campo: in mezzo al campo dove posso dettare i tempi e per far sì che la squadra giri bene. Devo ancora parlare con l’allenatore per capire dove vuole che io giochi, da lì poi devo dare il massimo, giocare bene e aiutare la squadra: è il ruolo che ho sempre avuto nella mia vita. Ma ho giocato anche in altri ruoli. La priorità comunque resta la squadra, non è mai importante il singolo. Deve essere questa la nostra mentalità: non esiste nessuno al di sopra della squadra. Sono qui per fare quello che chiede il mister». Queste ultime riflessioni chiudono il quadro, lasciando i lettori a chiedersi: Modrić trasformerà davvero le ambizioni del Milan in realtà?

Castrovilli non si arrende: “Alla Lazio, un’altra dose di sfiga da manuale”

Castrovilli si confida: “Ho avuto l’ennesima sfiga” alla Lazio. Quale sarà il suo prossimo capitolo? #Castrovilli #Lazio #Calcio

Il centrocampista Gaetano Castrovilli ha parlato apertamente delle sue ultime stagioni, condividendo un bilancio emotivo e sincero durante un’intervista a Radio Sportiva. Dalle difficoltà incontrate in passato alla recente rinascita, le sue parole catturano l’essenza di una carriera segnata da alti e bassi, lasciando i fan curiosi su cosa riserverà il futuro per questo talentuoso giocatore.

Parlando della sua breve ma intensa esperienza alla Lazio, Castrovilli ha descritto un’opportunità sfumata per colpa della sfortuna. «Ho avuto l’opportunità alla Lazio, l’ho colta subito ma ho avuto l’ennesima sfiga. Un fastidio in un momento in cui stavo trovando il mio spazio, quando sono tornato la squadra andava bene. Mi reputo intelligente e quando si va bene è difficile cambiare. Mi trovavo bene, con un gruppo bellissimo. È stata una bella esperienza». Queste parole evidenziano come un infortunio al momento sbagliato abbia impedito al giocatore di consolidare il suo ruolo in una squadra in forma, suscitando curiosità su come avrebbe potuto evolvere quella parentesi.

Il capitolo successivo ha portato una svolta positiva con il Monza, dove Castrovilli ha ritrovato se stesso. «È stata un’avventura importante per me. Ho giocato e mi sono sentito il Castrovilli che ero prima, mi mancava stare bene. Mi spiace per il Monza e per l’annata, tante volte il risultato non è venuto per sfortuna o per altro. La cosa più importante per me è aver risentito la vecchia versione di me, più maturo». Questa citazione rivela un senso di rinascita fisica e mentale, che incuriosisce i lettori sul suo percorso di crescita e sul potenziale ancora da esprimere.

Guardando avanti, Castrovilli si mostra riflessivo e aperto a nuove avventure, con un occhio al suo legame con Bari. «Io resto tifoso e legato, mio nonno era grande tifoso e io sono calciatore grazie a lui. Per il mercato non mi precludo niente, tra Italia e estero. Mi alleno e quando arriverà il momento giusto firmeremo per il percorso più giusto da fare». Come giocatore svincolato, la sua disponibilità a valutare opzioni in Italia o all’estero tiene viva l’attenzione, lasciando i fan in suspense su quale sarà la mossa decisiva per rilanciare la sua carriera.

Burnley Lazio, l’amichevole entrerà nella storia: tifosi sbalorditi

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Burnley Lazio non sarà una semplice partita amichevole pre stagionale, ma il match si candita per entrare nella storia del calcio. Sì, avete capito bene: la Lazio potrebbe entrare all’interno di un pezzo di storia della comunicazione digitale. Di seguito spiegheremo meglio i motivi.

Burnley Lazio, Mattia Zaccagni e compagni faranno la storia: scopri il motivo

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Il Burnley fa un salto nel futuro: il club trasmetterà nei prossimi giorni una partita in realtà virtuale. L’esempio l’ha dato il Paris Saint-Germain, che lo scorso anno ha trasmesso negli USA le sue partite di Ligue 1 in 3D.

L’appuntamento è fissato per sabato 9 agosto alle ore 16, proprio in occasione del match contro la Lazio: i tifosi della squadra neopromossa in Premier League potranno seguire la partita in programma a Turf Moor ovunque si trovino, con il semplice utilizzo di un visore Meta Quest e dell’app Premier League Player.

L’obiettivo del club è quello di “portare l’energia dello stadio nelle case di tutto il mondo”: l’esperienza includerà infatti sia la telecronaca in diretta dell’evento che l’audio ambientale di un impianto da più di 20mila posti.

Burnley Lazio
Burnley Lazio, la formazione biancoceleste continua la sua preparazione. Stimolante la partita con il Burnley per un episodio molto particolare che avverrà durante il match. (Foto Fraioli)

Grande emozione quindi per i biancocelesti che proveranno a rovinare la festa agli inglesi in 3D. Il calcio ancora una volta sa stupire i suoi appassionati e sa come si va a passo con i tempi. Seppur il calcio di una volta ancora racconta il suo fascino. Questo discorso almeno vale per l’Inghilterra, in Italia prima di assistere a una partita in 3D passeranno chissà quanti anni.

Lazio Women: tabellone Coppa Italia svelato, avversarie agguerrite che faranno tremare le romane?

Ufficiale il tabellone della Coppa Italia Women: scopri il percorso thrilling della Lazio Women verso gli ottavi! #CoppaItaliaWomen #LazioWomen #CalcioFemminile

È stata ufficializzata oggi la struttura della nuova Coppa Italia Women, un evento che accende l’entusiasmo nel mondo del calcio femminile. Basata sulle classifiche della scorsa stagione di Serie A e Serie B, questa competizione promette sorprese e sfide accese, con squadre che entrano in gioco a seconda del loro ranking. Per la Lazio Women, classificata sesta, l’avventura inizia direttamente dagli ottavi di finale, offrendo un’opportunità intrigante per le biancocelesti guidate da mister Grassadonia.

La competizione parte il 31 agosto con il turno preliminare, che vede in campo le squadre neopromosse e ammesse in Serie B. Questo primo step, ricco di potenziale imprevedibilità, include le sfide tra Trastevere-Vicenza e Venezia-Frosinone, dove ogni incontro potrebbe riservare colpi di scena che influenzano l’intero tabellone.

Il primo turno vero e proprio si disputerà il 20 e 21 settembre, con l’ingresso in scena delle squadre classificate dal 9° al 22° posto, tra cui Napoli Women, Ternana, Parma e Genoa. Ogni partita sarà una gara secca, giocata in casa della squadra con il ranking più basso, alimentando l’adrenalina e rendendo ogni goal decisivo per avanzare.

Le big del calcio femminile italiano, come la Lazio Women, aspettano il loro momento agli ottavi di finale, in programma tra il 20 e 21 dicembre. Questa fase, anch’essa in gara secca, premia le migliori della passata stagione e promette partite senza seconde chances, dove ogni mossa potrebbe fare la differenza.

Il tabellone ha già delineato il cammino delle biancocelesti: partendo dal sesto posto, affronteranno in casa la vincente del primo turno tra San Marino e Parma. Le ragazze di Grassadonia sono pronte a sfidare questa avversaria ancora ignota, con l’obiettivo di brillare in una competizione che si annuncia piena di emozioni e colpi di scena.

Lazio, l’incredibile video social che sta facendo innamorare i tifosi: il “Sarri-ball” in azione

Lazio – La formazione di Maurizio Sarri ha da poco fatto ritorno in Italia dopo le due amichevoli turche contro il Fenerbahce di José Mourinho e il Galatasaray (leggi qui l’analisi del match). Entrambe le partite disputate hanno dato modo a Mau di capire le modifiche da apportare alla squadra in vista dell’esordio in Serie A.

Lazio, ufficialmente iniziata l’era “Sarri-bis” nella Capitale: il video

I tifosi biancocelesti erano impazienti di conoscere il nuovo volto della Lazio firmata “Sarri-bis“. Prime bozze di bel gioco si sono già viste nel corso delle due partite amichevoli, e la Lazio non ha perso occasione di mostrare sui propri social i video delle ottime giocate dei suoi.

Nel filmato possiamo assistere a tutti gli elementi classici del calcio sarriano: scambi veloci e ragionati, costruzione dal basso e passaggi mai banali. Insomma, se ne volevamo una dimostrazione: eccola qui. L’era del Sarri-bis sta iniziando a Roma. Tra la gioia dei tifosi, l’attesa di vedere Mattia Zaccagni e compagni all’opera anche in campionato aumenta.

Si ripartirà da un deludente settimo posto. La speranza è quella di rivedere il prima possibile la Lazio lottare per qualcosa di importante, o semplicemente vederla in palcoscenici prestigiosi europei. Di seguito il video sopra citato:

Lazio
Lazio, mister Maurizio Sarri è il protagonista principale: la sua squadra finalmente corre e si diverte con il pallone tra i piedi (Foto Fraioli)

 

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“La prima giornata della Serie A all’estero”. La proposta shock del presidente

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Simonelli: “Stadi, fisco e pirateria le priorità. La Serie A deve parlare al mondo”

A sei mesi dall’elezione alla presidenza della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli traccia un primo bilancio del proprio operato. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente sottolinea come la passione abbia rappresentato la leva principale che lo ha spinto ad accettare la candidatura: «Per me è la sublimazione di passione ed ego. Valuto positivamente l’inizio del mio mandato e auspico che anche i presidenti dei club condividano questa valutazione».

Simonelli individua tre ambiti prioritari su cui intervenire con urgenza per il rilancio del calcio italiano: impiantistica sportiva, fiscalità e lotta alla pirateria. «Il tema degli stadi è una vera emergenza nazionale, e va affrontato non solo in vista di Euro 2032, da qui gli sforzi del presidente della Lazio Lotito. Sul piano fiscale, servono incentivi per gli investimenti nei settori giovanili, fondamentali per riportare la Nazionale ai livelli che le competono. Infine, la pirateria rappresenta una perdita stimata in 350 milioni di euro l’anno: un danno gravissimo per l’intero sistema».

Quanto alla presenza di calciatori stranieri nel campionato, Simonelli evita ogni approccio ideologico: «Non è il numero che conta, ma la qualità. Se arrivano Modric, De Bruyne, David… ben vengano. Servono i campioni per rendere appetibile il nostro prodotto all’estero. Anch’io vorrei vedere nuovi Totti o Del Piero, ma al momento non ci sono».

Sul versante delle proposte, il presidente della Lega anticipa l’ipotesi di disputare nel febbraio 2026 la gara di Serie A tra Milan e Como a Perth, in Australia: «La FIGC ha dato il via libera, e considerando che Gravina è vicepresidente UEFA, mi aspetto che anche Ceferin dia parere favorevole. Ho parlato anche con Infantino, che ha ascoltato con attenzione. D’altronde, San Siro non sarà disponibile a causa delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina».

Simonelli torna anche sull’idea, poi sfumata, di giocare la prima giornata del campionato all’estero, in particolare negli Stati Uniti: «Avevamo ricevuto un’offerta economica concreta. Mi auguro che si possa concretizzare in futuro: la Serie A ha bisogno di visibilità internazionale».

Infine, una riflessione sugli orari delle partite serali:

«Alle 20.45 è troppo tardi. Bisogna pensare ai giovani, il pubblico del futuro, che oggi è facilmente distratto dai social. L’orario ideale sarebbe alle 20.00».

Lazio Atrimotos la vendita dei biglietti per la gara di Rieti in programma il 16

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S.S. Lazio: aperta la vendita dei biglietti per l’amichevole contro l’Atromitos

La S.S. Lazio comunica che sono disponibili i biglietti per l’amichevole internazionale contro l’Atromitos FC, in programma sabato 16 agosto 2025 alle ore 20:00 presso lo Stadio “Centro d’Italia – Manlio Scopigno” di Rieti.

I tagliandi possono essere acquistati comodamente online tramite il sito ufficiale di Vivaticket, oppure presso i numerosi punti vendita fisici della rete Vivaticket, dislocati su tutto il territorio nazionale. Per individuare il punto vendita più vicino, è possibile consultare la mappa interattiva disponibile sulla piattaforma.

L’incontro rappresenta un passaggio rilevante nel percorso di preparazione della squadra allenata da Maurizio Sarri, impegnata nel perfezionamento della condizione atletica e dell’assetto tattico in vista della nuova stagione, con l’obiettivo dichiarato di tornare protagonista anche in ambito europeo.

L’Atromitos, una delle formazioni più rappresentative della Super League greca, è un club fondato nel 1923 con una lunga tradizione e una struttura solida. Nel corso degli anni si è affermato come un avversario ostico e ben organizzato, in grado di offrire un test significativo per i biancocelesti.

La S.S. Lazio invita tutti i tifosi a sostenere la squadra in questa fase cruciale di preparazione e a munirsi con anticipo del proprio biglietto.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale della S.S. Lazio o visitare la piattaforma www.vivaticket.com.

Mancini DAZN osa: “Ecco il centrocampo titolare che la Lazio dovrebbe schierare”

L’analisi inaspettata di Mancini sul centrocampo della Lazio: una mossa tattica che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Calcio #SerieA

Il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, ha sorpreso tutti con la sua visione sul precampionato della Lazio, focalizzandosi sul centrocampo e proponendo una soluzione che potrebbe ridisegnare le gerarchie in campo. Attraverso un intervento a Radio Laziale, Mancini ha evidenziato come certi giocatori stiano evolvendo, creando curiosità su come questa squadra possa emergere con un equilibrio inedito.

Secondo l’analisi di Mancini, un elemento centrale è la crescita di Danilo Cataldi, che ha guadagnato nuova fiducia grazie a esperienze fuori da Roma. Il telecronista lo considera un pilastro, ma ha anche suggerito che la sua titolarità potrebbe dipendere da un adattamento intelligente di un altro talento del reparto, Nicolò Rovella, per massimizzare l’efficacia della mediana.

Ecco le sue parole, che catturano perfettamente il suo pensiero: «Cataldi è molto ‘Sarrista’. A Firenze ha trovato fiducia e valore. Quando vivi nella tua bolla – quella della Lazio – rischi di essere offuscato a livello di crescita. L’anno alla Fiorentina gli ha dato maggiore consapevolezza. Sono convinto che possa fare belle cose. La situazione della titolarità dipende dalla mezzala. Credo che Rovella possa adattarsi a quel ruolo. Io vado con un centrocampo Guendouzi-Cataldi-Rovella. Ha gamba, può imparare in fretta».

Questa intuizione tattica di Mancini apre scenari affascinanti: posizionando Rovella come mezzala, Cataldi potrebbe stabilirsi come regista, con Guendouzi a garantire fisicità e dinamismo. Una combinazione che promette equilibrio e corsa, lasciando i tifosi a chiedersi se questa formazione diventi presto realtà per una Lazio più competitiva.

Anastasi: “Cancellieri frenato dalla burocrazia, non dal campo!”

Insider sul precampionato della Lazio: Anastasi rivela dettagli sorprendenti su tournée e potenziali sorprese in squadra! #Lazio #Calcio #Esclusiva

Il giornalista e scrittore Filippo Anastasi ha condiviso la sua analisi esperta durante un intervento a Lazio Style Radio, focalizzandosi sul precampionato della Lazio. Con un occhio attento ai progressi osservati nella recente tournée in Turchia, Anastasi ha discusso dei temi più caldi, come il ballottaggio in attacco e il futuro del difensore Samuel Gigot, lasciando spazio a riflessioni che potrebbero incuriosire i tifosi su cosa riserverà la stagione.

Nella sua valutazione della tournée, Anastasi ha evidenziato una crescita notevole della squadra nelle amichevoli contro Fenerbahce e Galatasaray. Il giornalista ha notato miglioramenti difensivi e offensivi, con un particolare focus su come la Lazio stia diventando più solida. “Ho visto una Lazio molto migliorata, già contro il Fenerbahce avevo visto passi avanti dal punto di vista difensivo, ma contro il Galatasaray c’è stato un progresso anche a livello offensivo. L’aspetto positivo comunque direi è che, da quanto visto in queste amichevoli, gli avversari fanno fatica a tirare in porta. La partita contro il Galatasaray poteva anche finire 3-1, poi è finita 2-2 e il gol dei turchi mi è sembrato una papera di Provedel. Il tiro era centrale, si poteva parare.” Queste parole non solo lodano i passi avanti, ma anche invitano a riflettere su episodi chiave che potrebbero fare la differenza in partite ufficiali.

Sul fronte dell’attacco, il dibattito tra Cancellieri e Noslin è un tema che tiene in suspense i supporter. Anastasi ha espresso una preferenza chiara, bilanciando aspetti tecnici con considerazioni di mercato, e le sue osservazioni potrebbero aprire scenari intriganti per il futuro. “Cancellieri? È un problema amministrativo, io me lo terrei, ma potrebbe tornare utile per sbloccare il mercato in inverno. Se potessi scegliere venderei Noslin, ma non credo che il ragazzo abbia il mercato per far rientrare dell’investimento fatto lo scorso anno. Mentre Cancellieri pare abbia più estimatori. Ma chissà, magari ora Noslin – avendo cambiato agenti – potrebbe anche avere qualche estimatore. Vedremo. A oggi io mi terrei Cancellieri.” Questa analisi solleva domande su quali mosse la dirigenza potrebbe ponderare, alimentando la curiosità su come si evolverà la rosa.

Infine, Anastasi ha difeso con forza il valore di Samuel Gigot contro le valutazioni di mercato che sembrano sottovalutarlo. Le sue parole offrono una prospettiva che potrebbe far riflettere sul reale potenziale del giocatore e sul contesto del calciomercato. “Mi viene da sorridere quando leggo certe valutazioni, sembra un giocatore da Promozione. Lo scorso anno ha fatto vedere che è un calciatore valido, non vedo perché debba costare così poco, soprattutto leggendo i prezzi che altre squadre fanno dei loro calciatori.” Con queste riflessioni, Anastasi chiude il suo intervento invitando a un’analisi più approfondita, lasciando i tifosi con l’anticipazione di sviluppi che potrebbero sorprendere nella prossima stagione.

CONTRADDIZIONI MEDIATICHE - Lazio, caso Isaksen e mononucleosi: due versioni opposte dividono il giornalismo capitolino

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Lazio – Nelle ultime ore, il caso di Gustav Isaksen sta riaccendendo il dibattito sulla coerenza dell’informazione sportiva nella Capitale e nella nostra penisola. Il Corriere dello Sport parla di uno stop prolungato dovuto alla mononucleosi presa dal danese, mentre Il Messaggero anticipa un rientro imminente. Questa confusione lascia i tifosi biancocelesti in attesa di certezze.

Lazio, le due versioni a confronto

Secondo il Corriere dello Sport, Isaksenfermo da circa due settimane per via della mononucleosi, non quindi per infortunio– dovrà rispettare almeno altre tre o quattro settimane di stop. Questo periodo lo vedrebbe così assente nelle prime due giornate del campionato di Serie A, contro Como e Verona, e disponibile solo dopo la sosta per le nazionali.

Il Messaggero, invece, offre una prospettiva più ottimistica: gli ultimi controlli medici potrebbero aprire alla ripresa degli allenamenti già nei prossimi giorni, con l’obiettivo di reintegrarlo negli schemi di Maurizio Sarri prima dell’esordio stagionale.

Tifosi della Lazio divisi e in attesa

Queste versioni contrastanti generano inevitabile incertezza tra i tifosi della Lazio, che sperano di rivedere presto Isaksen in campo per rinforzare il reparto offensivo. L’assenza del danese peserebbe in un momento in cui Sarri, complice il blocco del mercato, deve fare affidamento su alternative interne come Cancellieri e Noslin, in pieno ballottaggio tra loro, già utilizzati nelle amichevoli estive.

Lazio
Lazio, scoppia un caso Isaksen nella Capitale

Un problema del giornalismo sportivo italiano da non sottovalutare

Il caso Isaksen è l’ennesimo esempio delle incoerenze che attraversano il giornalismo sportivo italiano. In un contesto dove la velocità di pubblicazione spesso supera la verifica approfondita delle fonti, la stessa notizia può assumere due volti opposti. Per la Lazio e i suoi tifosi, questa disparità di informazioni non è solo un dettaglio: influisce sulle aspettative, sulle discussioni e sulla percezione della stagione che sta per iniziare.

La verità sui tempi di recupero di Isaksen emergerà solo con il passare dei giorni e con i risultati degli esami medici. Nel frattempo, la Lazio e l’ambiente biancoceleste restano in attesa, divisi tra cautela e ottimismo, in un’estate che dimostra come il racconto calcistico non sia sempre sinonimo di chiarezza.

Percassi sfida i rivali: “Atalanta decide su Lookman, e la vera promessa vi lascerà a bocca aperta”

Retroscena esplosivi su Lookman: Percassi svela la vera promessa e sfida l’Inter! #Atalanta #CalcioMercato #SerieA

Immaginate la tensione in un mercato calcistico rovente: mentre l’Atalanta presenta ufficialmente il nuovo portiere Marco Sportiello, l’amministratore delegato Luca Percassi ruba la scena con dichiarazioni che promettono di accendere i dibattiti. Quali segreti nasconde la trattativa per Ademola Lookman, e come si è trasformata in un braccio di ferro con l’Inter? Percassi non si limita a chiarire, ma lancia una sfida aperta, lasciando i tifosi a chiedersi chi avrà davvero l’ultima parola.

In un momento cruciale della sessione estiva, Percassi ha ricostruito la vicenda direttamente dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, focalizzandosi su una promessa fatta al giocatore un anno fa. Le sue parole non solo rivelano i dettagli nascosti, ma anche un potenziale sconvolgimento per il futuro di Lookman, mettendo in luce contrasti che potrebbero influenzare l’intera stagione. È un racconto che cattura l’attenzione, con promesse e condizioni che ora sembrano vacillare di fronte alle pressioni esterne.

Il dirigente ha voluto fare chiarezza su tutto, partendo da quanto concordato in passato. Ecco le sue dichiarazioni complete: «Voglio chiarire in poche parole quello che è successo. L’anno scorso Mola ci aveva chiesto di essere ceduto al PSG che aveva offerto 20 milioni, l’Atalanta essendo una società credibile fatta di persone per bene si era ripromessa di cederlo in questa sessione di mercato, ma attraverso due presupposti che lui ci aveva chiesto: super top club europeo e che in Italia non si sarebbe mai visto con una maglia diversa da quella atalantina per quello che ha fatto all’Atalanta e per quello che ha ricevuto qui. Oggi la situazione è ben diversa come conoscete, e ribadisco che la società è sempre attenta a valutare i tempi e i valori dei suoi giocatori, ma è sempre l’Atalanta a decidere in ultimo questa cosa».

Queste parole di Percassi non sono solo un chiarimento, ma una frecciata diretta sia al giocatore che all’Inter, sottolineando come la trattativa violi gli accordi originari. Pensate: un “super top club europeo” come il PSG era la condizione, ma ora tutto sembra capovolto, con l’Inter che si affaccia come una minaccia interna. È un colpo di scena che fa riflettere sui valori e le lealtà nel calcio moderno, dove promesse passate e rivalità presenti si scontrano apertamente.

Alla fine, Percassi manda un messaggio inequivocabile: l’Atalanta detiene il controllo totale. Nonostante le intenzioni di Lookman, il club bergamasco non cede a pressioni o fretta, decidendo tempi e condizioni a proprio vantaggio. Questa presa di posizione non solo risolve i dubbi immediati, ma apre scenari intriganti per il futuro, tenendo i fan col fiato sospeso su come evolverà questa saga nel mondo del calcio.

Lazio nel caos del calciomercato: Sfoltimenti audaci, chi rischia il bando?

#CalciomercatoLazio: Cessioni strategiche e rinforzi mirati per un’estate di sorprese!

Il calciomercato della Lazio sta entrando in una fase cruciale, con la società biancoceleste che si muove in modo astuto per bilanciare cessioni importanti e nuovi acquisti mirati, puntando a rafforzare la rosa per la prossima stagione. Ma come riusciranno a trasformare le loro strategie in una squadra vincente?

Uno dei temi centrali è la necessità di alleggerire la rosa e ridurre il monte ingaggi. Alcuni giocatori, visti come esuberi o non perfettamente funzionali, sono finiti sul mercato. Qui entra in gioco un nome come Matteo Cancellieri, che nonostante il talento ha avuto stagioni altalenanti e potrebbe lasciare Roma per trovare più spazio altrove. La società mira a sfruttare queste cessioni per fare cassa e reinvestire con intelligenza.

Dall’altra parte, c’è un focus intrigante sui giovani talenti già in casa. La Lazio sta valorizzando elementi promettenti, come Danilo Cataldi, che è tornato con grande motivazione per ritagliarsi un ruolo da protagonista, e altri come Riccardo Ciervo che potrebbero guadagnare più minuti. La chiave è puntare su giocatori tatticamente intelligenti e dinamici, pronti a integrarsi nel progetto tecnico.

Sul fronte degli acquisti, gli occhi della Lazio sono ben aperti su mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo? Portare rinforzi di qualità, specialmente in attacco e a centrocampo, per elevare il livello della squadra. Il DS sta lavorando sodo per anticipare le rivali, cercando profili giovani ma esperti che si adattino rapidamente.

Questo mercato estivo sarà decisivo per delineare le ambizioni della Lazio, con l’equilibrio tra partenze e arrivi che guiderà le scelte nei prossimi giorni. La società è determinata a evitare passi falsi e costruire un gruppo unito, capace di puntare in alto, magari lottando per un posto nelle coppe europee. Che mosse ci riserverà ancora? Solo il tempo lo dirà.

Lazio, in ricordo del grande Sinisa: “Il calcio non mi piaceva”

LazioSinisa Mihajlovic è un campione che non conosce lo scorrere del tempo. Il suo nome resterà per sempre scolpito nella memoria e nei cuori dei tifosi laziali, ma anche di tutti gli amanti del calcio. Le sue gesta in campo, in particolare la leggendaria precisione sui calci piazzati, sono ancora oggi ricordate con grande affetto e ammirazione.

Lazio, Sinisa Mihajlovic: “Non correvo mai. Non mi piaceva proprio”

Questa mattina, Radio Sei ha voluto riproporre una vecchia intervista esclusiva fatta all’ex centrocampista della Lazio. Parole che hanno permesso ai tifosi di rivivere per un attimo un calcio fatto di passione, personalità e grinta: caratteristiche che il croato incarnava alla perfezione.

“non correvo mai. il calcio non mi piaceva: amavo solo calci d’angolo e punizioni. il mio obiettivo era calciare e basta”

Raccontava Mihajlovic con la sua solita schiettezza. Una verità che i tifosi conoscevano bene: quando il numero 11 si preparava a battere una punizione, lo stadio già esultava, consapevole dell’esito quasi certo.

Lazio, Sinisa e il suo segreto sui calci di rigore: “Non guardavo mai il portiere”

Il “Sergente” ha poi continuato:

“RIGORI? NON GUARDAVO MAI IL PORTIERE, AL CONTRARIO DELLE PUNIZIONI. LA GENTE PRIMA CHE TIRASSI ESULTAVA GIà”

Lazio
Lazio, le punizioni del “Sergente” sono ancora ricordate con grande affetto per le vie della Capitale, sponda biancoceleste

aggiungeva Sinisa, sottolineando ancora una volta la fiducia e l’attesa che il suo piede sinistro sapeva generare. Un talento unico, capace di far sognare i tifosi e lasciare un segno indelebile nella storia della Lazio e del calcio mondiale.

Napoli inciampa con la Casertana di Serie C: Politano in gol, McTominay torna e fa discutere

Napoli pareggia contro la Casertana in amichevole: Politano segna, McTominay debutta con grinta! #Napoli #Amichevole #SerieA #Calcio

Ma quanto è intrigante vedere il Napoli alle prese con una squadra di Serie C? Gli azzurri di Antonio Conte, in una mattutina amichevole al Patini di Castel di Sangro, hanno faticato a ingranare, finendo per pareggiare 1-1 contro la Casertana. I partenopei, ancora imballati dai pesanti carichi di lavoro del precampionato, hanno evitato la sconfitta solo grazie a un lampo di Matteo Politano, che si sta confermando una delle stelle più in forma in questo periodo di preparazione.

Conte ha deciso di mischiare le carte, dando spazio a chi aveva visto meno il campo nel test precedente: in campo dal primo minuto, nomi pesanti come Lukaku al centro dell’attacco, Anguissa in mediana e lo stesso Politano con la fascia di capitano. E c’è stata una sorpresa: Mazzocchi adattato come difensore centrale. La Casertana, però, ha colto l’occasione di un inizio lento del Napoli, passando in vantaggio al 35′ con un colpo di testa di Vano su calcio d’angolo. La reazione degli azzurri è arrivata proprio allo scadere del primo tempo, quando Politano ha pareggiato al 44′ con un guizzo personale da applausi – chissà se questo sarà un segno dei gol che arriveranno in stagione?

La ripresa ha rubato la scena a Scott McTominay, l’eroe dell’ultimo scudetto che ha fatto il suo debutto stagionale tra l’ovazione del pubblico. In soli 30 minuti, lo scozzese ha mostrato la sua solita grinta, innervosendosi per un intervento duro e sfiorando il gol della vittoria prima di testa e poi con un tiro al volo. L’ingresso di McTominay insieme a nuovi acquisti come Lang e Neres ha ravvivato l’attacco del Napoli, aumentando la pressione offensiva, ma alla fine il risultato è rimasto inchiodato sull’1-1. Per gli azzurri, un altro test utile che, pur senza trionfo, offre a Conte preziose indicazioni per affinare la squadra in vista dell’inizio della stagione – e voi, cosa ne pensate di questa prestazione?

Mancini sfida Sarri: “Darei una chance a questo talento sottovalutato”

Mancini su Noslin: Un talento da non sottovalutare? “Darei una chance”

Ma cosa succede quando un esperto come il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, analizza il precampionato della Lazio e punta i riflettori su un giocatore come Tijjani Noslin? L’attaccante olandese, reduce da una stagione altalenante, è al centro di un ballottaggio serrato con Cancellieri per un posto in rosa, e le parole di Mancini non fanno che accendere la curiosità su cosa potrebbe riservare il futuro.

In questo momento cruciale, Mancini offre una visione equilibrata, evidenziando come le qualità di Noslin siano innegabili, con un potenziale ancora da esplorare che potrebbe fare la differenza. “er me Noslin ha delle potenzialità, c’è del terreno fertile. Vediamo se con Sarri riuscirà. Io gli darei ancora una chance, lui però deve un po’ svegliarsi”, ha dichiarato il commentatore ai microfoni di Radio Laziale, lasciando intendere che non tutto è perduto, ma che il giocatore deve dimostrare di meritare la fiducia.

Questa frase di Mancini, in particolare, cattura l’essenza del dilemma: Noslin ha le carte in regola per emergere, ma deve cambiare marcia. Con un passato segnato da alti e bassi, l’olandese ex Verona si trova di fronte a un’opportunità unica. “deve un po’ svegliarsi” non è solo un invito, ma un richiamo diretto alla necessità di mostrare continuità e determinazione, qualità essenziali per convincere tutti, allenatore compreso.

In sintesi, l’analisi di Mancini dipinge un quadro intrigante: un talento promettente che potrebbe ancora sorprendere, ma solo se saprà cogliere al volo questa chance. Con il precampionato in corso, l’attenzione resta alta su Noslin e su come evolverà la sua storia nella Lazio, alimentando l’attesa per ciò che verrà.

Calciomercato Lazio: Sarri spinge per questa cessione, ma Fabiani non cede facilmente – Dramma in vista!

Ballottaggio cruciale in casa Lazio: Sarri spinge per un giovane talento, ma le trattative si complicano! #Calciomercato #Lazio #SerieA

A poche settimane dall’inizio della stagione, in casa Lazio emergono i primi verdetti dopo un precampionato intenso tra ritiro e tournée. L’allenatore sembra sempre più convinto di voler dare una vera opportunità a Matteo Cancellieri, il giovane esterno che ha sorpreso tutti con le sue prestazioni.

La rimonta di Cancellieri ha catturato l’attenzione: partito come un esubero da cedere, l’italiano ha ribaltato le gerarchie con ottime giocate nelle amichevoli. Ora, viene considerato tatticamente “più pronto” rispetto al suo rivale Tijjani Noslin, rendendolo un candidato forte per un posto in rosa e alimentando la curiosità su come si evolverà questa sfida interna.

Tuttavia, la decisione non è solo tecnica e deve fare i conti con aspetti economici. Secondo le fonti, il prossimo incontro a Formello dovrà convincere anche il direttore sportivo Angelo Fabiani: cedere Noslin, acquistato per circa 15 milioni, potrebbe portare a una minusvalenza, mentre per Cancellieri ci sono estimatori pronti a investire, creando un intrigante equilibrio tra ambizioni e bilancio.

Il mercato per Cancellieri è vivo e potrebbe riservare colpi di scena: club come Cagliari e il neopromosso Pisa sono interessati, mettendo in evidenza una situazione complessa. Da una parte c’è la spinta dell’allenatore a “calare il jolly” e trattenere il giocatore, dall’altra la necessità del club di fare cassa – una partita che tiene i tifosi con il fiato sospeso per le prossime mosse.

Giornalista sfida Isaksen: “Troppo testardo, non mi convince e il posto è a rischio”

Isaksen nel mirino del giornalista: “Non mi esalta, è testardo. Non credo che il suo posto sia saldo” #Lazio #Calcio #SerieA

Il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, ha offerto una analisi lucida sul precampionato della Lazio ai microfoni di Radio Laziale, concentrandosi sul duello a distanza tra gli esterni offensivi. Le sue parole suscitano domande su come i talenti come Isaksen e Cancellieri possano trasformarsi da individualisti a elementi integrati nel gruppo, alimentando curiosità su chi emergerà come protagonista.

Nelle sue riflessioni, Mancini evidenzia come la vera sfida per questi giocatori sia di natura mentale e tattica. Il telecronista sottolinea la necessità di superare tendenze all’individualismo per contribuire al collettivo, un’evoluzione che potrebbe portare a un salto di qualità decisivo e tenere i tifosi con il fiato sospeso.

“Isaksen non mi ha mai esaltato. Lui e Cancellieri devono essere meno testardi e affidarsi più alla squadra e all’allenatore. Può crescere tecnicamente, penso possa lavorarci ancora. Cancellieri deve togliersi di dosso la pesantezza che si è accumulato. Nella prima esperienza alla Lazio sembrava voler impressionare, mi sembrava molto legato al calcio giovanile. A Parma mi sembra abbia capito questa cosa. Non credo che il posto di Isaksen sia così saldo.”

Le opinioni di Mancini riflettono le incertezze emerse dal ritiro: il posto da titolare di Gustav Isaksen non è garantito (“non è così saldo”), con ampi margini per una crescita tecnica. Per Matteo Cancellieri, invece, l’esperienza in prestito a Parma appare un punto di svolta positivo, liberandolo dalla “pesantezza” e dalla fretta di dimostrare il suo valore, rendendo la sua rimonta per una maglia da titolare una prospettiva intrigante e reale.

Gigot stufo dei biancocelesti? Le ultime dal calciomercato Lazio che fanno discutere

Il destino di Samuel Gigot alla Lazio è appeso a un filo: infortuni e sirene arabe nel mirino! #Calciomercato #Lazio #Gigot

Nel calderone del calciomercato, il nome di Samuel Gigot sta generando non poca apprensione tra i tifosi della Lazio. Il difensore francese, arrivato con l’entusiasmo di chi deve dimostrare il proprio valore, si trova ora di fronte a un bivio inaspettato, complice una serie di problemi fisici che hanno messo in discussione il suo posto nella rosa biancoceleste. Chissà se riuscirà a superare questo momento critico e riconquistare la fiducia della squadra?

La stagione di Gigot è stata segnata da continui guai fisici, che hanno trasformato quello che doveva essere un debutto promettente in una vera e propria odissea. Dopo un intervento chirurgico per il difensore spagnolo Patric, che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo, ecco che Gigot è stato fermato da un nuovo stiramento muscolare proprio quando sembrava pronto a rientrare. Una catena di infortuni che non solo incide sul suo rendimento, ma fa sorgere domande sul suo ruolo nel progetto tecnico della squadra.

In questo contesto, la Lazio sta monitorando attentamente la situazione di Gigot, con la consapevolezza che la sua affidabilità difensiva potrebbe non bastare per un gruppo che punta tutto sull’equilibrio. Potrebbe persino non rientrare nella lista ufficiale per la Serie A, un’ipotesi che lascia spazio a speculazioni: la società valuterà davvero altre opzioni per rinforzare il reparto?

Come riportato da Il Messaggero, negli ultimi giorni la Lazio ha avviato i primi contatti con club arabi interessati al difensore. Si tratta di una mossa strategica per alleggerire la rosa e liberare risorse da giocatori non considerati indispensabili, alimentando ancora di più la curiosità su quali strade prenderà questa trattativa.

La valutazione fissata per Gigot si aggira tra i 3 e i 4 milioni di euro, una cifra che la dirigenza spera di incassare per reinvestire in altri settori del campo. Con questo passo, la Lazio mira a garantire maggiore stabilità alla difesa, trasformando una potenziale uscita in un’opportunità per rafforzare la competitività della squadra.

Insomma, il futuro di Samuel Gigot nel calciomercato Lazio resta avvolto nel mistero, con la società pronta a esplorare ogni via per ottimizzare la rosa e puntare in alto nella prossima stagione. Che mossa farà ora?

Lazio, Canigiani: “Abbonamenti? Il nostro bersaglio è ambizioso, e una novità che stuzzicherà i tifosi…”

La campagna abbonamenti della Lazio sta superando ogni aspettativa: superato quota 27.000, e chissà cosa bolle in pentola con le novità in arrivo! #Lazio #Calcio #Abbonamenti #Tifosi

La passione dei tifosi della Lazio non accenna a fermarsi, come rivelato dal responsabile marketing biancoceleste, Marco Canigiani, in un’intervista. La campagna abbonamenti per la stagione 2025/2026 sta procedendo con un entusiasmo contagioso, attirando migliaia di sostenitori verso la squadra di Maurizio Sarri. Ma cosa c’è dietro questi numeri impressionanti, e quali sorprese potrebbero riservare le prossime settimane?

Con solo sedici giorni rimasti prima della chiusura ufficiale, fissata per il 20 agosto, i risultati sono già da capogiro. Il weekend ha visto superare la soglia delle 27.000 tessere vendute, un traguardo che sta elettrizzando l’ambiente. E l’obiettivo non si ferma qui: raggiungere i 28.000 abbonati sembra più vicino che mai. A confermarlo sono le parole dello stesso Canigiani, che ha dichiarato: «Nel weekend abbiamo superato il muro dei 27 mila abbonati, si procede verso i 28 mila ed è un obiettivo che penso si possa raggiungere prima della fine della campagna abbonamenti». Un’affermazione che fa salire la curiosità su quanto i tifosi possano ancora sorprendere.

Canigiani ha poi toccato altri argomenti che tengono i fan con il fiato sospeso. Per quanto riguarda una possibile seconda fase della campagna, ha chiarito: «È una possibilità, ma non ci sarà una riapertura prima del derby. Quella è una partita che richiede un’organizzazione particolare e non sarebbe possibile aprire la campagna abbonamenti in corrispondenza della stracittadina». Intanto, l’attesa cresce per la terza maglia, con un indizio intrigante: «Ci potrebbero essere novità in questa settimana…». Infine, un aggiornamento sull’amichevole contro l’Atromitos a Rieti, prevista per il 16 agosto: «Ne sono stati venduti qualche migliaio, la capienza dello stadio è relativa, quindi chi vuole essere presente deve attivarsi. Sono in vendita sul circuito Vivaticket». Con questi dettagli, i tifosi potrebbero trovarsi di fronte a nuove occasioni per vivere da protagonisti la stagione.

Basic sconvolge il Calciomercato Lazio: colpo di scena sul suo futuro!

Toma Basic: la sorpresa inaspettata del Calciomercato Lazio che potrebbe cambiare tutto! #Calciomercato #Lazio #Basic #SerieA

Nel cuore del Calciomercato della Lazio, un nome sta emergendo come una vera e propria rivelazione: Toma Basic. Questo centrocampista croato, reduce da stagioni non sempre lineate, ha trasformato l’estate in un palcoscenico personale durante il ritiro di Formello, attirando sguardi incuriositi e lasciando tutti a chiedersi se possa davvero ribaltare le sue prospettive.

Il suo approccio è stato descritto come impeccabile, con un mix di atteggiamento positivo, concentrazione assoluta in ogni allenamento e una versatilità tattica che sta facendo la differenza. Basic non si è limitato al suo ruolo naturale di mezzala, ma è stato testato anche come esterno sinistro di centrocampo – una novità per lui che potrebbe rivelarsi un asso nella manica per la squadra nella prossima stagione.

In un contesto di Calciomercato complicato, segnato da un blocco temporaneo dei tesseramenti e da alcune situazioni in uscita ancora da risolvere, Basic potrebbe diventare un elemento chiave. Inizialmente considerato tra i possibili partenti, ora il suo nome è balzato in prima linea come una potenziale conferma, spinta da fattori come le restrizioni sul mercato e l’impatto della Coppa d’Africa, che priverà la rosa di alcuni titolari nei mesi cruciali.

La sua permanenza potrebbe rappresentare una di quelle conferme inaspettate che il Calciomercato Lazio non si aspettava, trasformando un giocatore esperto, fisicamente pronto e ora più duttile tatticamente in una risorsa preziosa per la squadra. Se continua su questa strada, non è da escludere che diventi una pedina affidabile fin dall’inizio del campionato.

La dirigenza sta monitorando attentamente la situazione: eventuali offerte interessanti verranno valutate, ma al momento sembra che la priorità sia capire se Basic possa davvero integrarsi e contribuire in modo significativo. In sintesi, questo centrocampista è diventata la variabile imprevedibile del Calciomercato Lazio, pronta a passare da esubero a elemento irrinunciabile in poche settimane.