Luca Pellegrini e quel retroscena di mercato sulla Lazio. Le parole del difensore del Cagliari, ex Roma.
Luca Pellegrini e quel retroscena di mercato sulla Lazio. E’ stato lui stesso a riverarlo, nel corso di una lunga intervista a Calcio2000. Una curiosità relativa all’inizio della sua carriera: “Questo è un aneddoto che non credo sappia nessuno. Dopo che ho fatto il provino con la Roma, sono stato contattato dalla Lazio. Sembrava poter nascere qualcosa di importante ma, al momento di concludere, la Lazio mi ha posticipato l’incontro di tre giorni. Bene, proprio in quei giorni di attesa, mi ha richiamato la Roma e ho firmato con i giallorossi. Direi sliding doors, no?”.
SERIE A Cresce la media spettatori. Ottimi risultati anche in casa Lazio.
SERIE A Cresce la media spettatori. Alla fine del girone d’andata (con una gara in meno) si registrano oltre 5 milioni di presenze sugli spalti, per una media di 26.952 persone a partita. Un risultato che soddisfa ma non accontenta la Lega, che per fine stagione punta a quota 10 milioni, il record degli ultimi 29 anni. Sarà l’incertezza del campionato, la più alta del decennio, fatto sta che c’è tanta voglia di stadio e di campo. Le strutture chiamano e il popolo, in maniera piuttosto sentimentale, risponde. Soprattutto a Milano: Milan e Inter fanno infatti registrare il miglior dato di pubblico negli ultimi tre anni. In vantaggio c’è la squadra di Conte, con oltre 64mila spettatori in media quest’anno. Ottimi risultati anche per la Lazio, che non vedeva un sostegno così importante dai tempi della Supercoppa 2011. 35.111 gli spettatori biancocelesti in media, mille in più rispetto allo scorso anno. Bene anche Fiorentina (34.959) e Cagliari (15.941).
PAIDEIA Controlli per Cataldi e Marusic – Il centrocampista potrebbe essere out per le prossime partite
PAIDEIA Controlli per Cataldi – Pochi minuti fa, si è recato alla clinica Paideia Danilo Cataldi per effettuare dei controlli. Il centrocampista è alle prese con un problema al polpaccio rimediato durante l’allenamento a porte aperte a Formello. Da quel giorno, Danilo, ha giocato le partite contro Brescia, Napoli e Cremonese non al meglio, con questo piccolo problema che continua a non lasciarlo stare. Perciò, la società e il calciatore, hanno deciso di sottoporlo a una nuova risonanza magnetica per capire l’entità dello stop. Si tema una lesione muscolare che lo costringerebbe a rimanere per un po’ fuori dal campo di gioco, proprio ora che il numero 32 stava trovando la giusta continuità e soprattutto ora che la Lazio avrà un vero tour de force.
In clinica è atteso anche Adam Marusic che è fermo ormai da qualche mese per un affaticamento. Nella giornata di ieri ha svolto un allenamento differenziato.
Vecino alla Lazio – Potrebbe essere lui l’uomo giusto per raggiungere la Champions? In casa Lazio ci pensano
Vecino alla Lazio – Vecino è il giocatore che in questo momento, viene più accostato in casa Lazio. Il centrocampista uruguaiano è in uscita dall’Inter ed è stato proposto alla società che per il momento non ha declinato né accettato l’offerta. La Lazio in questo momento ha nella sua rosa tantissimi centrocampisti ben 6: Milinkovic, Leiva, Luis Alberto questi sono i 3 titolari in più, Inzaghi conta spesso su uno dei giocatori che sta rendendo particolarmente bene ovvero Cataldi. Con l’entrata di Vecino, il centrocampista romano, potrebbe vedere il campo di meno, precludendo la sua crescita. Non solo, Inzaghi spesso schiera Parolo, uomo di cui si fida e in più, sta provando a far tornare sicurezza in Berisha, con l’arrivo del centrocampista interista, si potrebbero creare dei malumori anche se, una squadra che lotta per obbiettivi importanti ha molti giocatori per lo stesso ruolo, basti pensare alla Juve. Se da una parte la società è bloccata per questo discorso, oltre a quello relativo all’ingaggio, dall’altra sia lei che Inzaghi sanno che un giocatore del genere, potrebbe aiutare ancora di più la Lazio a raggiungere il tanto obbiettivo sognato, la Champions. Magari pensando proprio a questa competizione si deciderà di far approdare nella Capitale il numero 8 dell’Inter che 2 anni fa ci negò proprio l’ingresso in Champions.
ROMA LAZIO Vendita boom per quanto riguarda i posti riservati ai tifosi biancocelesti
ROMA LAZIO Vendita boom – Questo sarà sicuramente un derby dal sapore diverso, specialmente per i laziali che quest’anno, puntano fortemente alla conquista della Champions. 10 vittorie consecutive e la conquista dei quarti di Coppa Italia hanno reso l’ambiente euforico e voglioso di Lazio. Sono 7.500 i biglietti venduti per il match di sabato contro la Sampdoria, da sommare ai 2.000 abbonamenti nuovi, sarà un bello scenario considerando l’orario della partita, sabato alle ore 15.00.
Derby
Per il derby sono già andati a ruba tutti i biglietti della Curva Nord e i Distinti Nord Ovest, entrambi i settori sono esauriti raggiungendo quota 14.000 biglietti venduti. La partita si giocherà il 26 gennaio alle ore 18.00. Sono ancora a disposizione i Distinti Nord Este (45€) e la Tribuna Monte Mario (95€). Come sappiamo, la stracittadina è molto importante e in questo momento sarà ancora più bella da vedere.
LA NOSTRA STORIA Lorenzo Marronaro nasce a Roma il 16 gennaio 1961. Cresce nelle giovanili della Lazio. Era soprannominato ‘Il Puffo’ e la ‘Freccia di Prima Porta’.
Dal 1980/81 Lorenzo Marronaro gioca due stagioni in biancoceleste debuttando in Serie B. Nel 1981 passa al Forlì. Conta una presenza nella Lega Nazionale Serie C Under 21. Quindi si trasferisce per due anni al Monza. Nel 1984 passa al Bologna. Gioca sei stagioni in maglia rossoblù per poi passare nel 1990 all’Udinese. Chiude la carriera in terza serie con l’Empoli. Attualmente è agente di calciatori. Ha vinto un campionato con la Lazio Master Calcio a 5 nel 1997.
COPPA ITALIA Svelati data e orario di Napoli Lazio, gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia.
COPPA ITALIA La Lega Serie A ha reso noti data e orario di NapoliLazio, sfida valida per i quarti di finale della competizione. La gara si disputerà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 20:45 presso lo Stadio San Paolo di Napoli. La Lazio si è qualificata battendo all’Olimpico la Cremonese per 4-0. I partenopei hanno avuto la meglio tra le mura amiche del Perugia con il risultato di 2-0.
L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano è intervenuto ai microfoni Radiosei per parlare del momento biancoceleste in vista di Lazio Samp.
Le parole di Bruno Giordano su Lazio Samp: “Contro la Samp mi aspetto una partita ostica. Da quando è arrivato Ranieri i blucerchiati prendono meno goal e sfruttano la qualità dei loro attaccanti. Napoli-Lazio ai quarti di Coppa Italia? I partenopei recupereranno qualche giocatore importante e saranno motivati al massimo. La Coppa Italia potrebbe rivelarsi fondamentale per loro come lo è stata lo scorso anno per la Lazio”. Poi una chiosa sulla voce di mercato che vedrebbe la Lazio sul centrocampista dell’Inter Vecino: “Vecino nella capitale sarebbe tanta roba, ma non credo che l’Inter se ne priverà“.
QUI SAMPDORIA Due giocatori a parte per mister Ranieri in vista della sfida di sabato all’Olimpico contro la Lazio di Inzaghi.
SAMPDORIA Secondo allenamento settimanale a Bogliasco per gli uomini di Ranieri in vista della sfida in programma sabato alle 15 in casa della Lazio. Due i giocatori che non hanno lavorato con i compagni. Si tratta di Fabio Depaoli, alle prese con un allenamento personalizzato in palestra, e di Gastón Ramírez, che ha seguito un protocollo individuale in palestra e sul campo. Il difensore Alex Ferrari invece prosegue la riabilitazione tra Modena e Bologna. In permesso per Jeison Murillo: per il colombiano sembra vicino il trasferimento in Spagna.
Nelle ultime ore, sui social, si è scatenata una polemica in seguito al tweet del dottor Roberto Burioni, uno dei massimi esperti di immunologia nonché noto tifoso biancoceleste, circa l’infortunio di Nicolò Zaniolo. “Noi laziali auguriamo a Nicolò di tornare presto in campo per godersi il dodicesimo anno senza trofei della sua squadra o per segnare il solito gol del 7-1”. Questo il tweet di Burioni che ha scatenato la bufera social. Non si è naturalmente fatta attendere la risposta di alcuni sostenitori giallorossi: “Complessato e sciacallo, essere un personaggio evidentemente rovina. Battuta irriguardosa e fuori luogo”. Risposte, queste, a cui il medico ha ulteriormente replicato chiosando: “Ribadisco, sinceri auguri di pronta guarigione a Zaniolo. Auguri di immense sconfitte alla Roma”.
FORMELLO Lazio di nuovo al lavoro questa mattina dopo la vittoria in Coppa Italia sulla Cremonese. Le condizioni di Correa in vista della Sampdoria.
FORMELLO LAZIO – Il gruppo biancocelesti svolge una seduta di scarico, utile per capire le condizioni dei diversi infortunati. Su tutti Caicedo, fermato negli ultimi giorni dall’influenza. Quest’oggi il Panterone si è allenato normalmente coi compagni ed è dunque a disposizione per la prossima partita di campionato. Un’ottima notizia, che sopperisce all’assenza di Correa, il quale non ha ancora superato l’affaticamento al polpaccio subito a Brescia. Il suo rientro, sottolineato da Inzaghi nella conferenza postpartita di ieri, non è dunque per nulla scontato. Il Tucu però non demorde e ci proverà fino alla fine. Al momento comunque prevale la prudenza, non si vuole rischiare uno stop più lungo. Le prossime 48 ore saranno dunque decisive per capire se riuscirà a strappare un posto tra i convocati.
Notizie più rassicuranti arrivano invece da Radu e Leiva. Il romeno ha saltato per precauzione la Coppa Italia, il brasiliano era invece squalificato e con il Napoli era uscito zoppicando. Nessun problema, ci saranno entrambi. Da valutare Lulic, che dovrà comunque scontare la squalifica inflitta dal Giudice Sportivo. Tornerà il 26 gennaio, in occasione del derby. Marusic ha invece lavorato a parte: il montenegrino, alle prese con un fastidio muscolare, ha svolto una corsa insieme al preparatore Bianchini. Sul campo centrale, invece, il gruppo si sottopone alla sgambata defaticante: riscaldamento unico, poi esercitazioni tecniche per le riserve di ieri e corsetta blanda per i titolari. Tra questi ultimi non si vede Cataldi, uscito con dei crampi al polpaccio destro, lo stesso già infortunato prima della gara di Brescia.
CALCIO MERCATO LAZIO Escalante, contratto firmato: i dettagli del trasferimento.
CALCIO MERCATO LAZIO ESCALANTE – Tutto fatto, e in poco più di 24 ore. Quelle cioè che sono passate dallo sbarco a Roma alla firma sul contratto che lo renderà un giocatore biancoceleste dal prossimo 1° luglio. In mezzo, l’avvistamento in zona Ponte Milvio, le visite mediche e infine il blitz al centro sportivo di Formello. Proprio qui è stato siglato l’accordo, valido fino al 30 giugno 2024. 1,5 milioni di euro annui andranno invece nelle casse del capitano dell’Eibar, di fatto primo rinforzo della nuova stagione. Purtroppo non ha avuto la possibilità di assistere alla vittoria dei suoi nuovi compagni sulla Cremonese, ma è dovuto subito ripartire per la Spagna. Questo per evitare un incidente diplomatico con l’ambiente della squadra spagnola. Ambiente al quale però non farà certo piacere un retroscena: il viaggio nella Capitale di Escalante sarebbe dovuto rimanere segreto, reso possibile da un infortunio che lo aveva fermato nei giorni scorsi.
CALCIOMERCATO LAZIO Vecino – Il centrocampista dell’Inter è finito pure progetto nei piani di Conte e l’Inter ora cerca di piazzarlo in qualche club
CALCIOMERCATO LAZIO Vecino – L’Inter presto acquisterà il centrocampista Eriksen e quindi Mattias Vecino non avrà più un posto nel centrocampo nerazzurro. La società sta cercando di venderlo il prima possibile per non trovarsi in squadra un giocatore pagato tantissimo e scontento, con il rischio di creare malumori della rosa. All’inizio si parlava di un possibile scambio tra Inter Milan con Vecino – Kessie, ma quest’ipotesi è tramontata.
Sembrerebbe che ora Vecino, sia stato offerto alla Lazio, l’operazione si potrebbe fare anche con un prestito e diritto di riscatto fissato tra i 18/20 milioni di euro. Però, la società dovrebbe anche pagare l’altra parte di stipendio che ancora manca da pagare che si aggira intorno ai 2,5, parliamo di un ingaggio molto importante. Per il momento l’uruguaiano è stato proposto, bisognerà capire se la società accetterà o meno.
Nainggolan ancora sulla sconfitta ottenuta contro la Lazio – Per il centrocampista il 2-3 non va ancora giù
Nainggolan ancora sulla sconfitta – Ai giocatori del Cagliari e in particolar modo a Nainggolan, ancora non riesce ad andare giù la sconfitta contro la Lazio. In ogni momento o intervista, nominano la squadra biancoceleste che ha dato il via al loro ciclo di sconfitte: sono arrivati a ben 5 contando anche quella di ieri di Coppa Italia contro l’Inter. Già, il Cagliari non riesce più a vincere, ecco le parole di Nainggolan al termine del match perso 4-1:
“Non è che fossimo demoralizzati, ma prendere subito un gol dopo 20 secondi e ripartire è difficile con tutti, specialmente poi contro l’Inter. Noi non siamo la Juve o la Lazio, anche se contro di loro abbiamo fatto la miglior prestazione disputando la miglior partita, pur non vincendo. Con il Cagliari stiamo facendo un ottimo campionato e questo momento era normale sarebbe capitato. Dobbiamo uscirne il prima possibile per ricominciare il percorso intrapreso”.
Immobile supera Giordano – Con il gol su rigore siglato ieri ora Ciro si porta a 109 gol con la maglia biancoceleste
Immobile supera Giordano – Un vero bomber, anche ieri sera è andato a segno nella partita di Coppa Italia contro la Cremonese. Ha siglato il rigore del 3-0, diventando così il quarto miglior attaccante di sempre della Lazio, superando Bruno Giordano lasciato a quota 108 gol. Ora però, davanti a sé ha un altro grande mito, Giorgio Chinaglia. Lui si trova a quota 122 reti, dopo di ché avrà il penultimo ostacolo, Beppe Signori a 128. Immobile dovrà fare 13 gol fino al termine del campionato per raggiungere la terza posizione, se contiamo questo ritmo, il sorpasso sembra sicuro.
LA NOSTRA STORIA Serafino Montanari nasce a Portomaggiore, in prov. di Ferrara, il 15 gennaio 1921. Laureato in Farmacia, Presidente dell’Ordine ferrarese dei farmacisti. Ha gestito a lungo una farmacia nel centro di Ferrara.
Montanari inizia come attaccante nella Portuense di Ferrara. Nell’estate del 1941 passa al Rovigo dove vince la classifica dei cannonieri della serie C segnando 24 reti. La stagione dopo passa al Padova in serie B. Nel 1946, al termine della guerra, viene ingaggiato dalla SPAL. A Ferrara resta due stagioni. Nel 1948 viene acquistato dalla Lazio con i suoi due compagni di squadra Brandolin e De Lazzari. Gioca sei stagioni in biancoceleste mettendosi in luce per tecnica e combattività, giocando sia a centrocampo che in difesa. Nel 1954 passa al Chinotto Neri di cui l’anno dopo diventa allenatore. Successivamente allena SPAL, Triestina, Padova, Livorno, Foggia e Ternana. È deceduto a Ferrara il 14 febbraio 1988.
Partita dai due volti quella fra i biancocelesti di Zeman e il Foggia di Catuzzi. Un primo tempo tutto da dimenticare per la miseria di gioco visto e le pochissime occasioni create dalle due contendenti, nel corso del quale l’unica nota di rilievo è l’espulsione del foggiano Caini per doppia ammonizione. Dopo essere rimasti in dieci i giocatori pugliesi hanno perso il bandolo della matassa e sono usciti dall’Olimpico frastornati dalla scarica di reti subite. A un primo tempo da dimenticare ha fatto seguito una ripresa scoppiettante e ricca di gol.
Come detto tutto succede nel secondo tempo: bastano solo due minuti, infatti, ai biancocelesti per portarsi in vantaggio. E’ Boksic che con un colpo di testa su una respinta di Mancini, che si era opposto a un bolide di Fuser su punizione, mette in rete realizzando l’1-0. Il croato, nell’occasione, viene graziato da Beschin che ignora la sua spettacolare, e punibile, esultanza sotto la curva che gli sarebbe costato il doppio giallo. Passano altri cinque minuti e la Lazio raddoppia: è ancora l'”Alieno” biancoceleste a punire con un altro colpo di testa su traversone dell’indomabile Fuser la difesa foggiana. Partita in discesa per gli uomini del tecnico boemo ma, nonostante il doppio vantaggio, il Foggia ha ripreso a intimorire la Lazio, riuscendo a tornare in partita quando Mandelli, al 61′, ha accorciato le distanze battendo l’incolpevole Marchegiani con un tiro imparabile. A questo punto la Lazio si riporta in avanti e appena tre minuti dopo trova il 3-1 grazie a un tocco a porta vuota di Signori su un’altra splendida azione dello scatenato Fuser. Il Foggia, a questo punto, è crollato definitivamente e è andato incontro a una sconfitta di dimensioni esorbitanti venendo punito oltremodo. Negli ultimi sette minuti la Lazio arrotonda il punteggio. Casiraghi, subentrato al 77′ al posto di Rambaudi, ha segnato la rete del 4-1 su invito di Cravero; Signori ha realizzato la sua doppietta personale su un lancio dell’ottimo Negro; Boksic, addirittura, ha firmato la sua terza rete sempre grazie a Fuser; e infine è stata proprio l’ala biancoceleste a chiudere in bellezza su azione personale. Tifosi in festa e doppia soddisfazione per la Lazio: primo, un successo importante per i biancocelesti che grazie alla vittoria si rilanciano verso sogni e ambizioni tutt’altro che svaniti, e secondo, che li catapulta al terzo posto in classifica conquistato proprio ai danni dell’altra squadra cittadina.
IL TABELLINO
LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli (29′ Nesta), Di Matteo, Cravero, Chamot, Rambaudi (77′ Casiraghi), Fuser, Boksic, Winter, Signori. A disp.: Orsi, Bergodi, Venturin. All. Zeman
FOGGIA: F. Mancini, Padalino, Bucaro, Nicoli, Di Biagio, Caini, Bresciani, Bressan (80′ Biagioni), Cappellini (41′ Di Bari), De Vincenzo, Mandelli. A disp.: Brunner, Sciacca, Parisi. All. Catuzzi
Il 15 gennaio 1989, dopo dieci anni, la Lazio torna a vincere il derby. Senza Martina, Sclosa, Gregucci e Gutierrez, i biancoceleti hanno realizzato un’impresa impossibile. Il tecnico, GiuseppeMaterazzi, si è affidato al trio d’attaccanti composto dall’argentino Dezotti, l’uruguaiano RubenSosa e il lazialissimo Paolo Di Canio. Per farsi beffe dei giallorossi di Liedholm è bastato il ventenne ragazzo del Quarticciolo. Paolo Di Canio, prodotto del vivaio biancoceleste, dopo due stagioni alla Ternana in C2 (27 presenze, 2 gol), era tornato alla base nel 1987 ma in serie B, a causa di una tallonite, non aveva mai giocato rischiando addirittura di chiudere anticipatamente la sua carriera. Comunque sia la Lazio ha fatto suo il derby con pieno merito, mettendo in ginocchio una Roma presuntuosa e impotente. La Lazio ha dominato nel primo tempo raccogliendo, proprio con Di Canio, al 26′ i frutti della sua superiorità, poi ha amministrato il risultato e sfiorato altre reti; per la Roma solo una traversa colpita da Voeller.
IL PRIMO TEMPO – I primi quarantacinque minuti sono stati completamente all’insegna dei biancocelesti. Lo scatenato Di Canio ha fatto soffrire Nela e tutti coloro che provavano a fermarlo. Al 26′ in seguito a una azione impostata da Monti e rifinita da un traversone di Ruben Sosa con una botta ravvicinata il giovane ventenne ha battuto Tancredi, firmando la sua prima rete in Serie A e nel derby. Dopo il gol firmato Di Canio continua la sua corsa andando a esultare con il dito puntato contro la curva giallorossa ripetendo il gesto fatto anni prima dal mitico Long John, Giorgio Chinaglia. La Curva Nord, colma di tifosi laziali che prima del via avevano disegnato un grande cuore biancoceleste, è esplosa in un boato di gioia indescrivibile. La Roma, colpita dal vantaggio dei rivali, non riusciva a reagire. Giannini, completamente annullato dai giocatori laziali, non è mai riuscito a fare un lancio decente per Voeller e Renato, controllati in maniera perfetta da Marino e Monti con la collaborazione del libero Piscedda. Tra i biancocelesti il più in palla appariva Pin, ben coadiuvato da Icardi, Sosa e Beruatto. Al 29′ un tiro di quest’ultimo sfiorava il palo con Tancredi ormai battuto. La Lazio grazie al ritmo imposto all’incontro, un pressing asfissiante e ripartenze veloci e perfette, impensieriva più volte la Roma impedendogli anche di ragionare. L’unica occasione per i giallorossi, nel primo tempo, era un colpo di testa di Renato con palla alta sulla traversa.
La ripresa – A inizio secondo tempo il tecnico giallorosso inseriva BrunoConti al posto di Renato. Dopo il cambio effettuato, i giallorossi si riscuotevano: Conti direttamente da corner chiamava Fiori alla parata più difficile. Poi, sempre da lui, arrivava un passaggio perfetto per Voeller che però, da pochi passi, sprecava tirando sul portiere. Nel frattempo la Lazio però non restava a guardare e ogni volta che si spingeva in avanti impensieriva non poco l’estremo giallorosso. Al 77′ Icardi lanciava in profondità Di Canio, da questi palla al centro verso Dezotti ma l’argentino arrivava in ritardo sul pallone e il suo tiro sfiorava il palo. Passava un solo minuto ed era la Roma a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Voeller che su calcio d’angolo battuto da Desideri centrava in pieno la traversa. All’84’ era ancora la Lazio a tentare la conclusione con Piscedda ma Tancredi bloccava la sfera. Da qui al termine non succedeva più nulla e i biancocelesti finalmente potevano tornare a festeggiare sotto la curva dei loro sostenitori.
IL TABELLINO
LAZIO: Fiori, Monti, Beruatto, Pin, Marino, Piscedda, Dezotti (90′ Greco), Icardi, Di Canio, Acerbis, Sosa (87′ Muro). A disp.: Bastianelli, Di Loreto, Rizzolo. All. Materazzi
ROMA: Tancredi, Tempestilli, Nela, Massaro, E. Oddi (82′ Gerolin), Collovati, Renato (46′ Conti), Desideri, Voller, Giannini, Policano. A disp.: Peruzzi, Andrade, Rizzitelli. All. Liedholm
LA NOSTRA STORIA Aldo Spivach nasce a Udine il 15 gennaio 1909. Prelevato nella stagione 1928/29 dall’Udinese, gioca quattro campionati con la Lazio.
Nel primo campionato alla Lazio Spivach risulta il capocannoniere della squadra con 11 reti. È lui a realizzare la prima rete dei biancocelesti nel Campionato a Girone Unico. Un Lazio-Bologna disputato il 6 ottobre 1929, gara terminata 3-0. Con la Lazio colleziona in tutto 44 presenze e 14 reti in Campionato.
Successivamente gioca con Padova, Bologna, Sampierdarenese, Liguria e di nuovo Udinese. Spivach riuscì a coniugare sport e studio. Il 9 novembre 1938 a Bologna conseguì la laurea in Economia e Commercio. È deceduto a Udine il 6 gennaio 1968 a 58 anni.
LA NOSTRA STORIA Paolo Franzoni nasce a Livorno il 15 gennaio 1948. Inizia a giocare nel 1965/66 nella Reggiana in serie B. L’anno dopo passa in serie A con il Torino. Nel 1967/68 torna in serie B al Livorno, poi l’anno dopo è al Como e nel 1969/70 al Piacenza. Nel novembre del 1971 è ceduto al Sorrento, quindi passa al Brindisi per una stagione.
Paolo Franzoni nella stagione 1973/74 passa alla Lazio. Dopo un paio di panchine fa il suo esordio in biancoceleste il 9 dicembre 1973, in un derby e sotto di un gol. Maestrelli lo fa entrare all’inizio del secondo tempo al posto di D’Amico. Al 46′ Frustalupi lancia Garlaschelli che dalla destra rovescia in area e Franzoni batte in tuffo di testa Conti entrando nel mito biancoceleste.
Resta nella Lazio un’altra stagione. In biancoceleste vince il Campionato Under 23 e lo Scudetto nella stagione 1973/74. Nel 1975/76 passa all’Avellino. Gioca quindi nella Ternana e termina la carriera in serie C al Piacenza. Divenuto allenatore nella stagione 1981/82 guida il Sorrento in serie C2. Nel 2014 è il responsabile di una squadra giovanile di Livorno. Quindi siede sulla panchina di Gioventù Brindisi, Sant’Elena Quartu, Civitavecchia, Alghero e Bolzano.