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Zaccagni incanta: serata da record per il capitano della Lazio!

Zaccagni incanta allo Stadio Olimpico: gol da sogno, record storico e una rivincita speciale contro l’ex squadra! #Lazio #Zaccagni #Verona #SerieA

Immaginate un giocatore che rompe un digiuno di gol in casa dopo mesi di attesa, segnando in un momento che cambia il corso della partita. È esattamente ciò che ha fatto Mattia Zaccagni durante la serata allo Stadio Olimpico, trasformando una semplice rete in un evento memorabile. Il suo gol non solo ha aiutato la Lazio a rafforzare la vittoria contro l’Hellas Verona, ma ha anche un profondo significato, rappresentando un capitolo personale contro la squadra dove ha iniziato la sua avventura in Serie A.

I tifosi biancocelesti hanno finalmente potuto esultare come si deve, con quel gol che ha illuminato lo stadio e scatenato un’onda di entusiasmo. Per Zaccagni, il numero 20 e attuale capitano, si tratta di un’affermazione forte: ha zittito le critiche e ribadito il suo ruolo centrale nella squadra, dimostrando quanto sia essenziale per il suo cammino con la Lazio.

Ma andiamo oltre l’emozione: quella rete ha segnato un traguardo incredibile. Con questo gol, Zaccagni ha raggiunto quota 33 marcature con la maglia biancoceleste, entrando così nella top-50 dei migliori cannonieri della storia del club. Un’impresa che lo lega a figure leggendarie come Felipe Caicedo e Sinisa Mihajlovic, icone che hanno lasciato un segno indelebile nei cuori dei sostenitori, e che sottolinea la dedizione e la crescita di Zaccagni all’interno della Lazio.

Non è una sorpresa che Zaccagni si confermi una vera spina nel fianco per l’Hellas Verona. La squadra gialloblù sembra vulnerabile alle sue azioni, e questo gol rinnova quel feeling speciale che ha con loro. Ogni volta che segna contro il suo ex club, c’è un sapore unico, un promemoria del percorso che ha affrontato da quando ha lasciato il Bentegodi per affermarsi altrove.

Per la Lazio, il ritorno al gol di Zaccagni è un segnale promettente in vista delle sfide future, mentre per lui rappresenta un momento chiave che potrebbe inaugurare una fase di maggior brillantezza, con i tifosi sotto la Curva Nord pronti a spingere ancora di più.

Futuro incerto per Noslin: resterà alla Lazio fino all’ultimo?

Ultime ore di mercato per la Lazio: il destino di Noslin appeso a un filo con il Feyenoord? #CalcioMercato #Lazio #TransferDeadline

Nelle ultime frenetiche ore del calciomercato, la Lazio si trova di fronte a decisioni cruciali che potrebbero cambiare l’equilibrio della squadra. Con il termine fissato alle 20:00, tutti gli occhi sono puntati su una possibile mossa in uscita che sta alimentando speculazioni: la cessione di Tijjani Noslin. Immaginatevi un giocatore talentuoso, arrivato con grandi ambizioni, ora al centro di trattative che potrebbero portarlo lontano da Roma – non è intrigante pensare a come si evolverà questa storia?

L’attaccante olandese, giunto alla Lazio con l’obiettivo di conquistare spazio nell’attacco, sembrava destinato a rimanere almeno fino a gennaio, soprattutto per coprire eventuali assenze come quella di Boulaye Dia durante la Coppa d’Africa. Eppure, secondo quanto riportato oggi da Il Tempo, le cose sono cambiate in modo inaspettato. Ora, il suo futuro è in bilico, con il Feyenoord che ha manifestato un forte interesse, offrendo al giocatore la possibilità di giocare con maggiore regolarità rispetto a quanto successo finora in biancoceleste.

Ma non è solo il club olandese a essere in corsa: anche alcune squadre della Championship, la seconda divisione inglese, hanno sondato il terreno per un prestito con diritto di riscatto. Questo sviluppo aggiunge un tocco di mistero alla vicenda – quale offerta prevarrà e cosa significherà per la Lazio? In una conferenza stampa recente, era stato descritto come un’opzione interessante, soprattutto in caso di problemi in attacco, ma con la rosa già completa e pochi minuti giocati, una partenza temporanea potrebbe essere l’elemento chiave per una strategia più ampia.

Il mercato in uscita è stato uno dei aspetti più complicati per la Lazio in questa sessione estiva, con esuberi difficili da gestire e trattative che sono andate a vuoto. L’eventuale cessione di Noslin rappresenterebbe un’operazione “mirata”, pensata per dare al giocatore l’opportunità di brillare altrove e, al tempo stesso, liberare spazio per mosse future, magari in vista dell’inverno. Non è affascinante riflettere su come una singola decisione possa influenzare l’intera stagione?

Intanto, il club continua a tenere d’occhio il mercato, pronto a sfruttare eventuali occasioni dell’ultimo minuto, anche se al momento non ci sono segnali di nuovi arrivi. Tutto si deciderà nelle prossime ore: il futuro di Noslin è strettamente legato alle scelte della Lazio, che deve bilanciare l’esigenza di mantenere l’equilibrio offensivo con la possibilità di una partenza. Questa incertezza potrebbe segnare il destino della squadra fino a gennaio, lasciando i tifosi in attesa di notizie decisive.

La Lazio e Sarri hanno trovato il punto di forza per la stagione

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Nella notte dell’Olimpico, a prendersi la scena non è stato solo l’attacco. Nicolò Rovella, regista biancoceleste, ha orchestrato la gara con personalità da veterano e qualità da giocatore di livello internazionale.

La sua prestazione è stata un manuale di calcio. Passaggi precisi, visione di gioco, capacità di dettare i tempi senza mai forzare la manovra. Ogni pallone transitato dai suoi piedi ha avuto una direzione chiara, trasformando la Lazio in una macchina perfetta.

Il momento simbolico? L’assist in profondità che ha spezzato le linee difensive del Verona, aprendo la strada a un’azione da gol. Un lampo che ha confermato la sua maturità tattica e il suo istinto naturale nel leggere la partita.

Il voto altissimo ricevuto dalle principali testate non sorprende: Rovella ha dato equilibrio, intensità e ordine, mostrando di poter essere il vero faro del centrocampo laziale. Se la squadra di Sarri ha dominato dal primo all’ultimo minuto, gran parte del merito va a lui.

La sua crescita continua a impressionare, e l’impressione è che la Lazio abbia trovato non solo un regista, ma un leader.

Lazio Verona, bella vittoria, ma andiamoci cauti: l’analisi

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Il 4 a 0 rifilato al Verona ha riportato entusiasmo nell’ambiente biancoceleste, ma la Lazio non può permettersi di farsi trascinare dagli estremi umorali. Dopo il K.O di Como, in tanti avevano gridato alla catastrofe, evocando persino lo spettro della Serie B. Ora, invece, lo stesso entusiasmo rischia di trasformare una vittoria “scontata” in un trionfo da copertina.

La verità, come sempre, sta nel mezzo. “In media stat virtus” direbbero i latini. La Lazio non era – ovviamente –  una squadra da retrocessione dopo la brutta figura del Sinigaglia, e non è diventata improvvisamente il Real Madrid dopo il poker all’Olimpico. Il calcio è fatto di equilibri, e i biancocelesti devono imparare a trovarli.

Il successo contro il Verona va letto per quello che è: una partita dominata, con spunti tecnici da applausi e individualità superiori. Ma anche una sfida vinta contro un avversario che, per valori e qualità, resta ampiamente alla portata della Lazio.

Ciò che serve davvero è continuità. La squadra di Sarri deve dimostrare di saper confermare quanto di buono visto all’Olimpico, soprattutto nelle sfide più complesse. Solo così potrà trasformare il talento in risultati concreti, lasciandosi alle spalle l’altalena di giudizi che troppo spesso accompagna il suo cammino.

Moviola Lazio Verona: mancano dei cartellini pesanti

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La Lazio travolge il Verona 4-0, ma la serata dell’Olimpico non ha offerto solo gol e spettacolo. La moviola della gara, affidata alle analisi di LaLaziosiamonoi, Lazionews e OneFootball, mette sotto la lente d’ingrandimento la gestione dell’arbitro Valerio Crezzini.

Decisioni corrette, ma spesso “soft”. L’episodio più discusso riguarda i falli ripetuti dei gialloblù su Pedro, Rovella e Castellanos: interventi evidenti, fischiati senza esitazione, ma mai accompagnati dal cartellino giallo. Un atteggiamento che ha dato l’impressione di un arbitraggio permissivo.

Altro momento chiave al minuto 80: un fallo netto su Cancellieri ha interrotto l’azione, ma anche qui Crezzini ha scelto di non ammonire. Nel primo tempo, invece, un gol di Guendouzi è stato annullato per fuorigioco: decisione corretta e confermata dal VAR.

Il dato finale sorprende: nessun cartellino giallo in tutta la partita, nonostante l’agonismo dei veronesi. Una scelta che non ha influito sul risultato, ma che apre al dibattito. La gestione disciplinare, più che la tecnica, resta l’unico aspetto da discutere di una direzione arbitrale altrimenti priva di errori.

La Lazio ha a cuore i propri tifosi: i prezzi degli abbonamenti come dimostrazione

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Andare allo stadio, oggi, rischia sempre più di essere un lusso. Quella che un tempo era una passione popolare, alla portata di famiglie e ragazzi, si è trasformata in un impegno economico non indifferente. I prezzi degli abbonamenti delle squadre di Serie A ne sono la prova più evidente.

I numeri parlano chiaro: la Juventus guida la classifica dei club con le tessere più care. Per seguire i bianconeri all’Allianz Stadium, il prezzo varia da un minimo di 529 euro fino a un massimo di 1.998 euro. Una cifra che fotografa bene quanto il calcio moderno si stia spostando verso logiche sempre più esclusive.

All’opposto, ci sono realtà che cercano di mantenere un contatto con le proprie tifoserie. La Lazio e il Napoli, tra le big italiane, hanno scelto politiche più “popolari”. Al Maradona il costo oscilla tra 280 euro e 1.800 euro, mentre all’Olimpico, sponda biancoceleste, l’abbonamento parte sempre da 280 euro ma può arrivare fino a 2.700 euro nelle aree più prestigiose.

Prezzi che disegnano un divario sempre più marcato: il calcio come spettacolo d’élite, dove la passione deve fare i conti con il portafoglio. Per molti tifosi resta il sogno di esserci ogni domenica, ma per tanti altri l’abitudine dello stadio rischia di diventare un ricordo.

Lazio Verona, il dettaglio su Castellanos non visto dai tifosi

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La Lazio travolge il Verona 4-0 e ritrova il sorriso all’Olimpico. Tra i protagonisti, uno su tutti: Valentín “Taty” Castellanos. L’attaccante argentino ha messo in scena una delle prestazioni più complete della sua esperienza in biancoceleste, illuminando la serata con giocate da applausi.

Il momento che resterà negli occhi di tutti è l’assist di rabona per il gol di Zaccagni. Una giocata istintiva, ma allo stesso tempo frutto di coraggio e tecnica sopraffina. Lo stadio è esploso, consapevole di aver assistito a un gesto che appartiene alla sfera dei fuoriclasse.

Non solo spettacolo: Castellanos ha saputo anche concretizzare, trovando la via del gol con freddezza. Un tap-in semplice nella forma, ma pesantissimo nella sostanza, che ha chiuso i conti e messo in cassaforte la vittoria.

La sua partita è stata un crescendo: movimento continuo, pressing alto, senso della posizione. Una prova da leader silenzioso, capace di esaltare i compagni e trascinare la squadra. Per Sarri, il segnale che il reparto offensivo ha finalmente trovato una nuova certezza.

Moviola Lazio Verona: gli episodi dubbi della serata

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La sfida tra Lazio e Verona, disputatasi nella giornata di ieri, non ha ancora ricevuto l’analisi ufficiale di CalVAR, portale di riferimento per la moviola arbitrale. Una particolarità che ha colpito i tifosi biancocelesti, abituati a leggere i dettagli delle decisioni più controverse subito dopo il triplice fischio.

Questa mattina, infatti, sul sito è stata pubblicata la moviola di Pisa-Roma, a conferma che il servizio era attivo e regolarmente aggiornato. L’assenza della moviola di Lazio-Verona appare quindi un’anomalia: o l’articolo è stato posticipato per ragioni redazionali, oppure non verrà diffuso.

Un fatto che lascia campo libero alle interpretazioni delle altre testate: l’arbitro di Lazio-Verona è risultato essere perfetto oppure semplicemente il largo divario tecnico-tattico tra le due squadra non ha aperto a possibili polemiche?

In un match che ha visto i biancocelesti dominare con autorità, i tifosi si aspettavano comunque un’analisi sugli episodi chiave, soprattutto in ottica futura. Per ora resta soltanto un’assenza, che non passa inosservata.

Lista Serie A. La Lazio presenta tutti i suoi giocatori. Fuori i giocatori più quotati

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La S.S. Lazio comunica i giocatori inseriti nella lista Lega Serie A.

I portieri in lista sono: Provedel, Mandas e Furlanetto.

I difensori saranno: Pellegrini, Patric, Romagnoli, Nuno Tavares, Hysaj, Lazzari, Cataldi, Gila e Marusic.

I difensori della Lazio sono: Vecino, Rovella, Dele-Bashiru, Guendouzi

Gli attaccanti sono: Pedro, Zaccagni, Castellanos, Noslin, Isaksen, Dia e Cancellieri.

La Lazio ricorda che in aggiunta potranno essere impiegati, senza alcuna limitazione, i calciatori under 22 come Provstgaard e Belahyane.

Quindi come preannunciato i giocatori fuori dalla lista sono Toma Basic e il francese Gigot.

Lazio e Sportitalia. Dalla sede del calciomercato l’annuncio in diretta tv

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Lazio e Sportitalia siglano un accordo. Non si tratta di calciomercato ma la notizia viene data direttamente dal direttore Michele Criscitiello che sta sempre più vicino al mondo della Lazio.

Dopo aver organizzato l’amichevole a Frosinone fra Lazio e Avellino per il terzo Memorial Sandro Criscitiello, ora c’è anche l’accordo fra Lazio e Sportitalia.

Da oggi quindi sarà possibile vedere in chiaro i contenuti di Lazio Style Channel sul sito e sull’app di Sportitalia. Un piccolo passo verso una maggior integrazione dei contenuti offerti dal nuovo corso della società romana, guidata ultimamente dal nuovo responsabile della comunicazione Emanuele Floridi, 47 anni, romano, che vanta oltre vent’anni di esperienza nel settore della comunicazione istituzionale, mediatica e sportiva. Ricordiamo che il dottor Floridi ha ricoperto incarichi presso istituzioni pubbliche e aziende private, specializzandosi in relazioni istituzionali, strategie mediatiche e gestione della comunicazione.

clicca qui per vedere il banner della Lazio sul sito di Sportitalia.

Biglietti Lazio Roma. Prezzi e modalità nel comunicato ufficiale della società biancoceleste

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S.S. Lazio – Modalità di vendita dei tagliandi per la Gara di Campionato Serie A Enilive: Lazio – Roma

PRELAZIONI E PROMOZIONI

1) Prelazione per abbonamenti “Aquilotto” (esclusi Distinto Sud Est e Curva Maestrelli)

Come indicato in fase di campagna abbonamenti, gli abbonati “Aquilotto Under 14” di tutti i settori – con esclusione di Distinto Sud Est e Curva Maestrelli – non hanno diritto d’accesso a questa gara.
Essi potranno tuttavia confermare il proprio posto acquistando un biglietto al costo di € 10 nel seguente periodo:

  • dalle ore 16:00 di lunedì 1° settembre alle ore 24:00 di giovedì 4 settembre.

Punti vendita abilitati:

Per esercitare la prelazione è necessario inserire o presentare uno dei seguenti codici riportati sulla card S.S. Lazio:

  • Abbonamento digitale “MILLENOVECENTO” – codice 032…
  • Abbonamento digitale “EAGLE” – codice EAG…

I posti non confermati saranno messi in vendita libera a partire dalle ore 16:00 di venerdì 5 settembre.


2) Prelazione per abbonati Distinto Sud Est e Curva Maestrelli (inclusi Aquilotti)

Gli abbonati di Distinto Sud Est e Curva Maestrelli – compresi gli “Aquilotti Under 14” – non hanno diritto all’accesso per questa gara. Potranno però acquistare un biglietto nei settori:

  • Tribuna Tevere (Parterre e Top)
  • Tribuna Monte Mario (Top e Laterale Nord)

Il periodo di prelazione è il medesimo:

  • dalle ore 16:00 di lunedì 1° settembre alle ore 24:00 di giovedì 4 settembre.

Punti vendita:

  • Online tramite circuito Vivaticket
  • Punti vendita Vivaticket

Questa tariffa non consente il cambio nominativo.
Per accedere è necessario inserire o presentare i codici relativi a:

  • Abbonamento digitale “MILLENOVECENTO” – codice 032…
  • Abbonamento digitale “EAGLE” – codice EAG…

VENDITA LIBERA PER IL DERBY LAZIO ROMA

1) Settori disponibili:

  • Tribuna Monte Mario Top e Laterale Nord
  • Tribuna d’Onore Centrale e Laterale

Periodo: dalle ore 16:00 di venerdì 5 settembre fino all’inizio della gara.

2) Tribuna Tevere (Top, Gold, Parterre Centrale e Laterale)

  • Stesso periodo: dalle ore 16:00 di venerdì 5 settembre fino all’inizio della gara.

⚠️ Attenzione: al momento la Tribuna Tevere è acquistabile solo con Tessera del Tifoso “Millenovecento” o “Eagle Card” (massimo 4 biglietti).

Chi possiede la Fidelity Card “Millenovecento” o “Eagle” ma non è abbonato, potrà richiedere che il titolo venga caricato elettronicamente sulla card al momento dell’acquisto.

ACCESSI STADIO OLIMPICO

  • Via dei Gladiatori: Media – Sponsor Hospitality – Tribuna d’Onore – Autorità – Tribuna Monte Mario
  • Via Nigra – Stadio dei Marmi: Tribuna Disabili in Carrozzella
  • Piazza
    Piero Dodi: Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere (intera)

⚠️ Importante: gli abbonati e i possessori di biglietti per Tribuna Tevere dovranno accedere da Viale Paolo Boselli verso Piazza Piero Dodi, e non più da Piazza Lauro De Bosis, per motivi di ordine pubblico.

DISPOSIZIONI GENERALI

  • Obbligo di presentare documento d’identità al momento dell’acquisto presso i punti vendita (D.L. 8/2/2010 n. 8).
  • Non sono validi, ai fini della vendita, i documenti di guida di ultima generazione privi di indicazione del luogo di residenza.
  • In vendita libera è possibile acquistare massimo 4 biglietti per persona. Per i tagliandi intestati ad altri, è sufficiente presentare la copia del documento d’identità degli interessati.

SETTORI E PREZZI DEL DERBY LAZIO ROMA

Prezzi.jpg

(vedi tabella allegata: Prezzi.jpg)

  • Distinti Nord Est, Distinti Nord Ovest e Curva Nord risultano esauriti con gli abbonamenti.
  • Gli eventuali posti non confermati dagli “Aquilotti Under 14” saranno resi disponibili in vendita libera.
  • Ai biglietti acquistati online è applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.

Note:

  • (*) Ridotti Invalidi Civili 100% e Tevere Non deambulanti (con accompagnatore) acquistabili esclusivamente presso negozi Lazio Style 1900.
  • (**) Ridotto Under 16 riservato ai nati dal 01/01/2009.
  • (***) Prelazione “Aquilotto Under 14” valida per i nati dal 01/01/2011.
  • (****) Promozione riservata ad abbonati Distinto Sud Est e Curva Maestrelli (esclusi Aquilotti Under 14).
  • Bambini nati dal 01/01/2021 (4 anni) accedono gratuitamente, senza biglietto, esibendo documento o tessera sanitaria.

CONTROLLO IDENTITÀ

All’ingresso lo staff effettuerà la verifica del documento per ogni spettatore, compresi i minorenni.

CAMBIO NOMINATIVO

È consentito il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti (nel rispetto delle tariffe corrispondenti: donna/donna, under/under, ecc.) tramite la procedura online dedicata.

STRISCIONI

Per esporre striscioni non censiti dall’Osservatorio, è obbligatoria apposita richiesta: [Modulo scaricabile] da inviare a SLO@SSLAZIO.IT. Solo in caso di esito negativo l’interessato verrà ricontattato.

Calciomercato Lazio in bilico: le trattative decisive nell’ultimo giorno

#CalciomercatoLazio: ombre e colpi mancati a poche ore dalla serrata, riuscirà la squadra a sciogliere i nodi? #Lazio #Esuberi #Trattative

Il calciomercato della Lazio sta per chiudersi tra incertezze e frustrazioni, lasciando i tifosi con più domande che risposte. Mentre altre squadre celebrano gli ultimi acquisti, il club biancoceleste lotta ancora con esuberi complicati e operazioni in stallo, rendendo questa sessione un vero rompicapo da seguire fino all’ultimo minuto.

Uno dei casi più intriganti è quello di Gigot, il difensore ex Marsiglia che ha attirato l’attenzione di club come Cremonese, Siviglia, PAOK, Rizespor, Cagliari e persino squadre arabe. Tuttavia, i suoi problemi fisici hanno bloccato ogni avanzamento, alimentando la curiosità: a meno di sorprese clamorose, il suo trasferimento slitterà a gennaio, lasciando i fan a chiedersi cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi.

La situazione si complica ulteriormente con i tre esuberi storici della rosa: Fares, Kamenovic e Basic, tutti in scadenza a giugno e apparentemente destinati a rimanere a Roma. I loro ingaggi elevati – 1,6 milioni per Basic, 1,2 per Kamenovic e 600 mila per Fares – rendono le trattative un’impresa titanica, tanto da far riflettere su quanto sia difficile convincere questi giocatori a rinunciare a stipendi così consistenti in un mercato sempre più selettivo.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, oltre a Gigot, potrebbe saltare anche uno tra Patric e Basic per alleggerire i costi. Per il centrocampista croato, si valuta persino l’ipotesi di un rinnovo “tattico”, una mossa astuta per spalmare l’ingaggio e facilitare un eventuale passaggio all’Empoli, ma con il tempo che stringe, anche questa opzione sembra destinata a sfumare, aumentando il suspense.

Finora, il calciomercato della Lazio ha visto solo due cessioni ufficiali: Tchaouna al Burnley per 15 milioni e il riscatto di Casale da parte del Bologna per 6,8 milioni. Questi movimenti hanno portato entrate significative, ma senza generare ulteriori operazioni, sia in entrata che in uscita, lasciando la dirigenza con un’opportunità sprecata.

Il risparmio sugli stipendi dei partenti (1,2 e 1,3 milioni lordi) è l’unico risultato tangibile per ora, ma la gestione degli esuberi continua a esporre le fragilità della società biancoceleste. Con una rosa ancora appesantita da giocatori fuori dal progetto, il calciomercato si conclude in un clima di delusione, lasciando i tifosi a interrogarsi su cosa riserverà il futuro per la squadra.

Rovella guida il centrocampo perfetto della Lazio con voti stellari

Rovella brilla nel trionfo della Lazio: una regia da maestro che ha fatto la differenza! #Lazio #Verona #SerieA #Calcio

Avete mai visto un giovane centrocampista prendere in mano le redini di una squadra e illuminare il campo come se fosse un veterano? È esattamente ciò che ha fatto Nicolò Rovella nella schiacciante vittoria della Lazio sul Verona per 4-0, una delle prestazioni più convincenti dell’ultimo anno. Tra i tanti eroi in biancoceleste, Rovella si è imposto come il vero metronomo del gioco, meritandosi elogi unanimi dalla stampa e un posto sempre più centrale nello scacchiere di Maurizio Sarri.

Cosa rende questa partita così memorabile per lui? Rovella ha dimostrato un livello di qualità elevato, con tempismo impeccabile, visione di gioco acuta, precisione nei passaggi e letture del campo sempre puntuali. Nonostante la sua giovane età, ha sfoggiato maturità e personalità da veterano, guidando la squadra con naturalezza e dettando i tempi del possesso. È stato come se avesse preso per mano i compagni, mostrando un potenziale enorme per il ruolo di regista puro che potrebbe portarlo ancora più in alto.

Ora, andiamo a scoprire come i principali quotidiani sportivi hanno valutato la sua prestazione nelle pagelle post-partita, con voti che parlano da soli e commenti che ne sottolineano l’impatto.

I voti di Rovella contro il Verona

Corriere dello Sport – 7,5
La testata romana premia la lucidità e l’efficienza di Rovella, sottolineandone il ruolo chiave nella gestione del ritmo partita.

Gazzetta dello Sport – 7
La “rosea” riconosce la solidità della sua prova, evidenziando come sia stato uno dei più ordinati e intelligenti in campo.

Il Messaggero – 7,5
Ottima la valutazione anche per il quotidiano romano, che lo definisce “padrone del centrocampo” con eleganza e semplicità.

Il Tempo – 7
Apprezzata la continuità nelle giocate e la calma con cui ha guidato la mediana anche nei momenti di maggiore pressione.

Corriere della Sera, L’Arena, Il Resto del Carlino – 7
Concordi nella valutazione: Rovella è stato ordinato, concreto e sempre nel vivo dell’azione.

La Stampa – 6,5
Leggermente più basso il voto, ma comunque positivo, per una prestazione giudicata “solida ma senza picchi spettacolari”.

Repubblica – 7,5
Tra i più alti della rosa: secondo il quotidiano, Rovella è stato il cervello della manovra e ha fatto la differenza.

Con una simile unanimità di apprezzamenti, Rovella non solo ha confermato il suo valore, ma ha anche acceso la curiosità su cosa riserverà il futuro per questo talento emergente nel mondo del calcio. La sua crescita potrebbe essere la chiave per nuove vittorie e prestazioni stellari.

Castellanos carica la Lazio: “Possiamo puntare in alto, quest’anno ho tanta voglia di…”

Valentin Castellanos brilla nella vittoria della Lazio: dal gol allo slancio per il campionato!

Vi siete mai chiesti come un singolo gol possa cambiare il mood di una squadra intera? Dopo la trionfale vittoria per 4-0 della Lazio contro il Verona nella seconda giornata di Serie A, l’attaccante Valentin Castellanos ha condiviso le sue emozioni ai microfoni di DAZN, rivelando entusiasmo e riflessioni sulla prestazione della squadra e sul suo ritorno al gol.

Protagonista indiscusso della serata, grazie a una rete e a un assist memorabile, Castellanos ha evidenziato l’importanza del lavoro collettivo e della preparazione settimanale. «Sono felice. Abbiamo lavorato tanto per questa partita e dobbiamo continuare così, perché il campionato è lungo». Questa dichiarazione non solo trasmette la sua gioia personale, ma anche un senso di unità che potrebbe ispirare la Lazio a mantenere questo ritmo.

Uno dei colpi di scena più elettrizzanti è stato l’assist con rabona per Mattia Zaccagni, che ha siglato il secondo gol biancoceleste, entusiasmando il pubblico dell’Olimpico. Castellanos, con il suo tocco leggero, ha commentato: «Quando non c’è una sinistra buona, faccio meglio di rabona». Una frase che non solo sottolinea la sua abilità tecnica, ma anche il suo approccio giocoso e fiducioso, rendendo ancora più intrigante il suo contributo in campo.

Guardando al quadro più ampio, l’attaccante ha toccato un tema spesso trascurato: l’attenzione mediatica verso la Lazio. «Si parla poco della Lazio? Certo, ma per noi è uno stimolo. Dobbiamo puntare al più alto possibile in campionato. Abbiamo giocatori forti e dobbiamo puntare all’Europa». Queste parole trasmettono una determinazione che potrebbe accendere la curiosità dei tifosi, mostrando come la squadra intenda trasformarsi in una vera protagonista del torneo.

Con la sua esperienza passata al New York City e al Girona, Castellanos emerge come un elemento chiave nell’attacco biancoceleste, dove la concorrenza è agguerrita ma la voglia di segnare è palpabile. Il tecnico può contare su un giocatore in evidente crescita, pronto a cogliere ogni opportunità per spingere la squadra verso successi ambiziosi.

Questa prestazione convincente di Castellanos non fa che rafforzare l’idea che la Lazio abbia le carte in regola per una stagione da ricordare, con lui al centro di un progetto in ascesa.

Scontro acceso: Tifosi Lazio in rivolta contro Lotito, cosa è accaduto ieri sera?

Clima teso all’Olimpico: la contestazione dei tifosi Lazio ruba la scena nel debutto stagionale!

Cosa succede quando una vittoria in campo non basta a placare le tensioni fuori? All’Olimpico, la prima gara della stagione contro l’Hellas Verona si è trasformata in un palcoscenico di malcontento, con i tifosi della Lazio che hanno espresso il loro dissenso verso la società, rendendo l’atmosfera elettrica e impossibile da ignorare.

Il malcontento non è esploso dal nulla: da mesi, una parte consistente della tifoseria organizzata è in aperto scontro con la dirigenza, in particolare con il presidente. L’estate ha alimentato le fiamme, grazie a un calciomercato giudicato insufficiente e segnato da problemi di bilancio e una progettualità incerta. Questo ha creato una frattura evidente tra la piazza biancoceleste e chi gestisce il club, portando la contestazione a esplodere proprio nell’esordio casalingo.

Prima ancora che il match iniziasse, l’Olimpico ha inviato segnali chiari e simbolici. Tre striscioni di protesta sono apparsi in diversi settori, catturando l’attenzione di tutti. In Curva Nord, il cuore del tifo organizzato, un messaggio diretto ai giocatori e all’intero ambiente invitava a non arrendersi: «Bisogna credere con dedizione in ciò che si fa, dovete obbedire al comando di chi è rimasto su quella panchina, avete l’obbligo di combattere per la Lazio e la sua gente. Non si faccia un passo indietro, non si ceda neanche un metro». Queste parole, cariche di passione, hanno sottolineato l’esigenza di lottare per la maglia nonostante le difficoltà.

In Tribuna Tevere, gli altri striscioni hanno aggiunto sfumature diverse alla protesta, mantenendo un tono riflessivo ma critico. Uno citava Gabriele D’Annunzio con un richiamo alla coesione: «Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altro. E questo deve essere, questo è l’essenziale». L’altro, più ironico e tagliente, prendeva di mira la dirigenza: «Non vendo sogni, ma solidi bla bla», evidenziando la frustrazione per promesse non mantenute e un linguaggio percepito come vuoto.

Con questa contestazione che non sembra destineda a esaurirsi, la frattura tra tifosi e società rimane profonda e potrebbe influenzare l’intera stagione. Mentre il campo ha regalato una vittoria, è chiaro che serve molto di più per sanare un rapporto logoro e riportare l’armonia all’Olimpico.

Cancellieri scatenato: “Con la Lazio possiamo centrare obiettivi ambiziosi”

Matteo Cancellieri apre il cuore: ambizioni e riflessioni post-partita

Ma quanto è intrigante ascoltare un giovane talento come Matteo Cancellieri che parla con passione della sua crescita e del suo contributo alla squadra? In una conferenza stampa carica di emozioni dopo la gara contro il Verona, il giocatore ha condiviso riflessioni profonde sulla sua prestazione e sul cammino personale, dimostrando una maturità che fa ben sperare per il futuro.

Una delle domande più accattivanti ha riguardato il suo lavoro sulla fascia con Adam Marusic, e Cancellieri ha risposto con un entusiasmo contagioso: «Con Adam mi trovo molto bene. Fin dall’allenamento avevamo le idee chiare e in campo ci siamo aiutati tanto. La partita l’abbiamo preparata bene e sono contento del risultato.» Queste parole non solo evidenziano la sua sintonia con il compagno, ma anche quanto il lavoro di squadra sia stato cruciale per l’esito della partita.

Passando a un aspetto più personale, Cancellieri ha toccato un tema significativo con la sua riflessione su Maurizio Sarri, tornato alla guida: «Il mister è sempre lo stesso. Sa come trasmettere le sue idee e dopo la sconfitta di Como dovevamo dare un segnale forte. Ci siamo riusciti e ora dobbiamo proseguire su questa strada.» È affascinante come queste frasi rivelino la sua ammirazione per l’allenatore e l’importanza di reagire alle sconfitte per costruire un percorso solido.

Non da meno è stata la sua analisi sul lavoro sull’attacco alla profondità, un elemento chiave per la squadra: «Ci stiamo lavorando tanto. Dipende sempre da come si schiera l’avversario, ma dobbiamo migliorare anche nella gestione delle pressioni.» Questa citazione sottolinea quanto Cancellieri sia consapevole delle aree da migliorare, alimentando la curiosità su come questi aspetti influenzeranno le prossime sfide.

L’emozione è palpabile quando si parla della sua prima da titolare all’Olimpico dopo un infortunio prolungato: «Giocare qui è sempre qualcosa di speciale. L’anno scorso sono stato fuori tanto e ora voglio ritrovare continuità. Devo migliorare in fase di finalizzazione, ma anche con un lavoro meno visibile posso aiutare la squadra.» Queste parole trasmettono la sua determinazione, invitando i tifosi a seguirne l’evoluzione con grande interesse.

Infine, affrontando il possibile dualismo con Isaksen, Cancellieri ha mostrato una maturità esemplare: «È normale che ci sia competizione. In una stagione lunga servono tutti. Con Gustav c’è grande rispetto e stima reciproca. Ognuno di noi deve farsi trovare pronto e dare il massimo quando viene chiamato in causa.» Questa riflessione non solo accende la curiosità su come gestirà questa rivalità, ma evidenzia un senso di unità che potrebbe essere il vero motore della squadra.

In sintesi, le dichiarazioni di Cancellieri ritraggono un giocatore motivato e pronto a fare la differenza, con l’obiettivo di crescere e contribuire al collettivo in modo incisivo – un elemento che promette di tenere i fan con il fiato sospeso nelle prossime uscite.

Castellanos illumina l’Olimpico: Lazio travolge Verona e ritrova il successo

La Lazio si riscatta con una vittoria netta e convincente, battendo l’Hellas Verona 4-0 grazie a una prestazione di grande carattere e qualità, con Taty Castellanos assoluto protagonista. L’attaccante argentino torna a brillare davanti al suo pubblico dopo un lungo digiuno e si guadagna il titolo di MVP grazie a una prestazione fatta di eleganza, incisività e gol decisivi.

Castellanos è il fulcro dell’attacco biancoceleste: dagli assist che portano ai primi due gol alle giocate di classe, fino alla rete del 3-0 di testa su punizione di Rovella che chiude di fatto la partita. Il suo ritorno al gol in casa era atteso da tempo: l’ultima rete davanti ai tifosi risaliva al 9 febbraio, nel successo per 5-1 contro il Monza, che era stata anche l’ultima vittoria interna della Lazio prima di una lunga serie di risultati negativi. Anche in trasferta il suo digiuno era proseguito a lungo, con l’ultimo gol risalente al 23 aprile, segnato con una splendida semi-rovesciata contro il Genoa.

Non solo Castellanos: anche Guendouzi e Zaccagni hanno rotto il ghiaccio, trovando gol che mancavano da tempo. Il francese ha segnato la sua prima rete stagionale allo Stadio Olimpico, mentre Zaccagni ha interrotto un digiuno di 279 giorni dalla rete al Bologna.

Questa vittoria restituisce fiducia e slancio a una Lazio che ha dimostrato di poter far leva su qualità e determinazione per tornare competitiva nel campionato. Ora l’obiettivo è mantenere questa continuità e confermare il momento positivo.

Risposta convincente della Lazio: netto successo all’Olimpico contro l’Hellas

Una Lazio straripante travolge l’Hellas Verona e scaccia via i fantasmi della sconfitta di Como, con una prova di forza e orgoglio che riaccende l’entusiasmo dell’Olimpico. Dopo sette mesi senza vittorie casalinghe, la squadra di Sarri torna a far sorridere i propri tifosi con un netto 4-0, frutto di una prestazione dominante sotto ogni aspetto.

Castellanos è il grande protagonista del match con una doppietta e una prestazione da vero leader offensivo. Alle sue spalle, brillano anche Rovella e Zaccagni, entrambi autori di una gara di alto livello tecnico e intensità. Guendouzi, come sempre, garantisce equilibrio e corsa in mezzo al campo.

Le pagelle dei principali quotidiani sportivi premiano la prova corale dei biancocelesti: Castellanos sfiora l’eccellenza con un 8 pieno su quasi tutte le testate, Rovella tocca il 7.5 e Guendouzi si conferma su ottimi livelli. Da segnalare anche l’impatto positivo di Belahyane e Dia, entrati bene nella ripresa.

Sarri, applaudito e finalmente soddisfatto, riceve un 7.5 che certifica la bontà del lavoro settimanale dopo le critiche post-Como. La Lazio, nonostante le difficoltà attraversate nel corso dell’estate, ha offerto una prestazione solida che conferma la presenza di valori tecnici e caratteriali. Il prossimo obiettivo sarà dare continuità a questo segnale, in un percorso che resta ancora tutto da costruire.

Lazio travolge Verona: la magia di Taty e l’incubo gialloblù, Sarri sfodera una macchina da gol

Esplode la magia di Castellanos: Lazio demolisce Verona 4-0 e conquista l’Olimpico! #Lazio #Verona #SerieA #Pagelle

Una lezione di calcio che fa tremare il campionato: la Lazio ha spazzato via il Verona con un 4-0 inarrestabile, cancellando le incertezze dell’inizio e annunciando le sue ambizioni da protagonista. Questa vittoria non è solo un risultato, ma una performance travolgente, con una squadra aggressiva e spettacolare che ha lasciato il Verona senza speranze. Le pagelle post-partita celebrano gli eroi in campo, dove un giocatore ha rubato la scena con gol e assist da sogno.

TOP

TATY CASTELLANOS (Lazio) – IL “DIECI FATATO” CHE SI TRASFORMA IN BOMBER
Voto: 8
Una prestazione da capogiro, con il giocatore che è diventato il leader indiscusso della serata, illuminando l’Olimpico con le sue giocate. La Gazzetta dello Sport lo ha eletto il migliore in campo: “Doppio assist (il secondo di rabona) e poi il gol di testa, il suo primo in questa stagione. È il fulcro dell’attacco”. Il Corriere dello Sport è ancora più entusiasta, definendolo “un 10 fatato e un centravanti cannibale. Fosse sempre così… Alla grandissima”. Una notte regale, dove ha dimostrato di essere il trascinatore della squadra.

NICOLÒ ROVELLA (Lazio) – IL REGISTA DAI PIEDI TELECOMANDATI
Voto: 7.5
Mentre Castellanos brilla in attacco, lui è la mente che orchestra tutto. Al suo ritorno da titolare, ha diretto il gioco con esperienza, distribuendo assist precisi e controllando i ritmi. Il Corriere dello Sport ne esalta la precisione: “Lanci di 20, 30, 40 metri, teleguidati, a tagliare l’aria e il prato, lunghi ed esatti. Subito la verticalizzazione per Taty (gol di Guendouzi), poi l’assist da punizione per l’argentino. Ha saputo far tutto”. Una esibizione completa che lo posiziona tra i migliori nel suo ruolo.

FLOP

IL VERONA DI ZANETTI – UNA NOTTE DA INCUBO
Voto: 4.5
Una debacle totale per il Verona, che è sembrato fuori gioco fin dal primo minuto, subendo una lezione da una Lazio superiore. I quotidiani non hanno pietà: il Corriere dello Sport descrive la squadra come “troppo vulnerabile”, mentre la Gazzetta sottolinea come “il doppio svantaggio iniziale mette in salita la gara”. Tuttosport è spietato, etichettando la partita come una “serataccia” per un Verona “mai in partita”. Un avvertimento severo che richiederà una seria riflessione.

LORENZO MONTIPÒ (Verona) – IL PORTIERE-PUPAZZO
Voto: 5
In una serata disastrosa, il portiere non è riuscito a reggere l’urto, subendo quattro gol e commettendo errori gravi. Come riportato dal Corriere dello Sport, “ha fatto subito la fine del portiere-pupazzo da centrare”. Una performance incerta che ha esposto le fragilità difensive, lasciando la difesa senza appigli.

LE CONTRADDIZIONI

MATTIA ZACCAGNI – DAL GOL ALLA FEBBRE, L’EX CHE NON TRADISCE
Voti: 7.5 (Gazzetta dello Sport) – 7 (Corriere dello Sport e Tuttosport)
Il suo contributo è stato eccezionale, nonostante le difficoltà fisiche, con voti alti da tutti i media. La Gazzetta lo premia con un 7.5, evidenziando il suo legame con il gol: “Quarto gol al Verona da ex. Si sblocca all’Olimpico dopo 9 mesi. Si rivedono le sue giocate”. Il Corriere dello Sport, con un 7, sottolinea la sua determinazione: “Colpito dalla febbre in mattinata, ha resistito e ha giocato. Sarri l’aveva pungolato alla vigilia”. Un ex che si accende contro i vecchi rivali, confermando la sua imprevedibilità.

Serie A: Le formazioni di Inter-Udinese, sorprese tra le scelte decisive per il match

Eccitazione per la Serie A: Inter contro Udinese nella seconda giornata, con formazioni ufficiali che promettono battaglia! #SerieA #Inter #Udinese #CalcioPassione

La seconda giornata di Serie A è già carica di anticipazioni, con la partita tra Inter e Udinese che si aggiunge all’azione, inclusa quella della squadra della Lazio. I tifosi si chiedono come si evolveranno gli schieramenti in questo match che potrebbe riservare colpi di scena fin dal primo fischio.

Per l’Inter, la formazione scelta è un solido 3-5-2: Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Sucic, Calhanoglu, Barella, Dimarco; Lautaro, Thuram. Questo setup difensivo e creativo potrebbe essere la chiave per dominare il campo, lasciando intravedere un equilibrio tattico che incuriosisce gli appassionati.

Dall’altra parte, l’Udinese adotta lo stesso schema 3-5-2: Sava; Bertola, Kristensen, Solet; Ehizibue, Piotrowski, Karlstrom, Atta, Zemura; Davis, Bayo. Con questa disposizione, la squadra friulana si prepara a una sfida che potrebbe rivelare sorprese, mantenendo alta l’attenzione su ogni mossa.

Con questi schieramenti ufficiali, il match si annuncia come un confronto appassionante, dove strategia e talento individuale potrebbero fare la differenza. I fan non vedono l’ora di vedere come si svilupperà l’azione sul campo.