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Como-Lazio, Fabregas non si trattiene: “Prova super dei miei, a quel giocatore dico che…”

Fabregas rompe il silenzio post-partita: cosa pensa davvero dell’esordio in Serie A? #ComoLazio #SerieA #Fabregas

Ai microfoni di DAZN, l’allenatore Fabregas ha aperto una finestra intrigante sul mondo del calcio, condividendo riflessioni sincere subito dopo la partita Como contro la Lazio in Serie A. Con un misto di soddisfazione e pragmatismo, le sue parole catturano l’essenza di una squadra che sta plasmando la propria identità, lasciando i fan curiosi su come evolverà questa stagione.

Nelle sue dichiarazioni, Fabregas ha sottolineato l’importanza di ogni incontro, evidenziando come la costanza e la mentalità giochino un ruolo cruciale. «Una partita è sempre una partita. Ci sono 45 gare in una stagione: alcune volte va così, altre meno. Certo, siamo contenti di questo risultato e di questa prestazione. È la prima giornata di Serie A, volevamo partire col piede giusto e ci siamo riusciti. Tre punti valgono sempre lo stesso, qualunque sia l’avversario, ma iniziare in questo modo ci motiva a continuare a lavorare». Queste frasi non solo trasmettono entusiasmo, ma invitano a riflettere su quanto un buon inizio possa influenzare l’intera campagna.

Fabregas ha poi approfondito il suo approccio tattico, descrivendo un metodo che va oltre la semplice tecnica. «Non so se sia stato l’elemento decisivo, ma è sicuramente il nostro modello di gioco. Non è tecnica né solo qualità, è questione di mentalità. Si allena, si ripete, si trasmette con costanza: martellare la testa dei ragazzi ogni giorno finché diventa automatico. Vogliamo essere una squadra corta, che recupera palla il più presto possibile, che domina il possesso e attacca al momento giusto. A volte funziona bene, a volte meno, ma la mentalità deve rimanere questa». È affascinante come queste parole rivelino la dedizione dietro le quinte, un aspetto che potrebbe ispirare altri allenatori e appassionati.

Infine, Fabregas ha elogiato il contributo di un giocatore chiave, sottolineando come il duro lavoro porti a risultati tangibili. «Nico Paz? Con lui abbiamo lavorato tantissimo. Dall’inizio del ritiro si è allenato senza sosta: allenamento, ripetizioni, punizioni su punizioni. Alla fine la fatica paga, ed ecco che oggi ti regala un gol decisivo. Non solo: quando c’è stato da attaccare l’uno contro uno, lui ha fatto anche un assist che ci ha fatto vincere ancora tre punti. Questi ragazzi hanno fame, voglia di imparare e di migliorarsi ogni giorno. Per me è un privilegio guidarli». Con questa chiusura, le sue parole lasciano un senso di ottimismo e unità, accendendo la curiosità su cosa riserverà il futuro per questa squadra in Serie A.

Sarri non risparmia critiche: “Errori da principianti, dobbiamo crescere in fretta”

Le dichiarazioni post-partita di Sarri che rivelano strategie e riflessioni inaspettate #SerieA #Calcio #Lazio

Ai microfoni di DAZN, l’allenatore Maurizio Sarri ha condiviso le sue prime riflessioni dopo la partita di Serie A tra Como e Lazio, offrendo uno sguardo intrigante sulle dinamiche del match e sulle scelte tattiche. Con un tono misurato ma carico di analisi, Sarri ha toccato aspetti che potrebbero sorprendere i fan, evidenziando differenze tecniche e decisioni cruciali.

In particolare, tra le sue parole, Sarri ha sottolineato: «Abbiamo parlato nell’intervallo di attaccare la profondità, perché già nel primo tempo avevamo visto che potevamo metterli in difficoltà sopra la linea. Però la differenza tecnica è stata troppo evidente: loro hanno fatto una partita di ottimo livello tecnico, mentre noi abbiamo giocato una gara pessima sotto questo aspetto e soprattutto nelle scelte. Le nostre decisioni in campo sono state disastrose e hanno pesato tantissimo. Se ci sorprendiamo adesso delle qualità tecniche del Como, vuol dire che siamo stati disattenti. La società negli ultimi dodici mesi ha fatto un lavoro incredibile, inserendo giocatori giovani, forti e di grande livello. Io me l’aspettavo un Como così competitivo. Avrei voluto invece vedere una Lazio diversa, meno propensa all’errore tecnico e capace di dare più linearità. Abbiamo sbagliato clamorosamente nel gestire la pressione: per uscire dovevamo muovere la palla velocemente, trovare spazi, invece abbiamo continuato a ridarla agli avversari dopo un solo passaggio. Così diventa impossibile contro chiunque. Responsabilità no, direi piuttosto amore. Sento tanto l’affetto della gente nei confronti di questa maglia, un affetto straordinario. È stata una mia scelta di cuore tornare qui, consapevole che probabilmente sarebbe stata un’annata complicata e sofferta. Ho accettato proprio per questo, perché so quanto il popolo laziale sia disposto a starci vicino. Di fronte a questo non sono grato, sono addirittura di più».

Queste dichiarazioni non solo evidenziano le sfide affrontate durante il gioco, ma anche un legame emotivo profondo che potrebbe ispirare discussioni tra i tifosi, mostrando come le scelte sul campo siano intrecciate con motivazioni personali e strategiche. Sarri’s parole invitano a riflettere su cosa potrebbe riservare il futuro per la squadra in questa stagione.

ANALISI - Sarri imPAZzisce, Fabregas ipnotizza un’impotente Lazio

Il Como domina il match contro la Lazio, imponendosi con un secco 2 a 0 al Sinigaglia grazie a una prestazione concreta e organizzata. La squadra di Fabregas parte forte già nel primo tempo, con un possesso palla rapido e preciso, fatto di uno o due tocchi prima di liberarsi del pallone, un gioco quasi “sarriano”.

La Lazio, stretta tra le linee, fatica a creare gioco e soffre il pressing aggressivo dei lariani, costringendo Provedel a rilanciare spesso lungo verso Castellanos.

Il portiere biancoceleste è protagonista al 22’, con una parata decisiva su Vojvoda, mentre Provstgaard si distingue per la marcatura su Douvikas, peccando però nell’impostazione. Jesus Rodriguez e Nico Paz sono i fari del Como, sempre pericolosi.

La Lazio prova a reagire con le percussioni dei terzini: Lazzari, con inserimenti interni, e Tavares, con uno contro uno fulminanti, sono le uniche note positive in attacco. Al 34’, Tavares crossa per Cancellieri, che stoppa e serve Guendouzi, ma il tiro finisce smorzato.

La svolta arriva al 49’ del secondo tempo: palla filtrante di Nico Paz per Douvikas, che vince il duello con Gila e sblocca il risultato. Poco prima, Cancellieri era stato l’unico a mostrare segnali di vivacità offensiva. La Lazio, nonostante le sostituzioni (Pedro e Marusic, poi Cataldi e Tavares, infine Dia per Dele-Bashiru), non riesce a reagire.

Provedel nulla può sul raddoppio dei padroni di casa, nato da un calcio di punizione magistrale di Paz. Il Como sfiora il 3-0 con Perronne che colpisce la traversa.

Alla fine, il 2-0 rispecchia una Lazio incapace di reagire, dominata in entrambe le frazioni e incapace di trovare continuità offensiva, con poche luci e molte ombre in campo. Ma le sensazioni sono che contro questo Como chiunque avrebbe fatto oggi fatica.

Sarri e le nascite: con Rovella sì, con Koulibaly no. Ambivalenza o contesto?

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La giornata del 24 agosto 2025 consegna alla Lazio una bella notizia: è nata Venere, primogenita di Nicolò Rovella. Il centrocampista, partito inizialmente dalla panchina a Como, ha raccontato nel prepartita la “notte più bella” passata nella Capitale per il lieto evento.

La scelta è stata resa possibile dal via libera di Maurizio Sarri e della società, con il giocatore che ha effettuato il viaggio Roma–Como dopo aver salutato mamma e figlia.

Il tema apre una finestra sul rapporto fra Sarri e le nascite dei primi figli dei suoi calciatori, spesso raccontato come ambivalente. Il precedente più citato è quello di Kalidou Koulibaly al Napoli: il difensore ha ricordato che, nel giorno del parto, Sarri inizialmente si oppose alla sua uscita dal ritiro (serviva in campo quella sera).

Dopo il confronto, Koulibaly riuscì comunque a correre in ospedale per la nascita del figlio; poi fu convocato e si sedette in panchina poche ore dopo. Un episodio che il senegalese ha definito “intenso” e che ha alimentato nel tempo la narrazione su un Sarri duro e totalizzante.

La cronaca odierna dice però altro: a Rovella è stato concesso di rientrare a Roma e di tornare successivamente a disposizione, una gestione considerata empatica in un frangente così delicato. Nell’analisi, più che un “doppiopesismo”, contano contesto e tempi: l’importanza della gara, la profondità della rosa, la fase della stagione e lo stato fisico del calciatore.

Oggi la Lazio ha potuto permettersi flessibilità senza snaturare l’assetto tecnico; ieri, a Napoli, la situazione competitiva e le esigenze del momento spinsero Sarri a una linea più rigida, pur poi concedendo a Koulibaly di essere presente al parto.

In sintesi: due storie vere, due fotografie diverse dello stesso allenatore—capace di scelte dure ma anche di aperture—dentro un mestiere dove il confine tra vita e calcio resta sottile.

Como Lazio: il match termina 2 a 0 per i lariani. Fabregas imbambola Sarri

Termina per 2 a 0 il match delle 18:30 allo Stadio Giuseppe Sinigaglia tra la Lazio di Maurizio Sarri e il Como di Cesc Fabregas. I lariani dimostrano ancora una volta lo status di squadra da non sottovalutare in vista della nuova stagione. Qui l’analisi del primo tempo.

Il secondo tempo di Como-Lazio ha confermato le difficoltà dei biancocelesti, incapaci di reagire nonostante alcuni spunti individuali. Al 49’, il Como passa in vantaggio: palla verticale di Nico Paz, protagonista di una giocata da fuoriclasse su Tavares, che serve Douvikas, che vince il duello con Gila e deposita in rete. Poco prima, Matteo Cancellieri aveva mostrato lampi di qualità, confermandosi il miglior elemento offensivo della Lazio.

Dopo il gol, come accaduto alla fine del primo tempo, il Como rallenta il ritmo, ma la Lazio fatica comunque a costruire occasioni. Zaccagni prova a rendersi pericoloso con un inserimento in area, ma Castellanos manca l’appuntamento con il gol, simbolo di una giornata opaca per l’attacco.

Le sostituzioni biancocelesti – Pedro e Marusic per Cancellieri e Lazzari, poi Cataldi e Tavares per Pellegrini e Rovella – non riescono a cambiare l’inerzia della partita. Provedel, pur sempre attento tra i pali, non può nulla sul raddoppio del Como, nato da un calcio di punizione magistralmente calciato da Nico Paz.

La Lazio prova a reagire anche con l’ingresso di Dia, tornando al 4-2-3-1, ma il sistema non produce risultati concreti. Il Como sfiora più volte il terzo gol, con Perrone che colpisce la traversa, mettendo in evidenza la fragilità difensiva biancoceleste. Alla fine, il 2-0 per i padroni di casa rispecchia una Lazio incapace di incidere nel secondo tempo, con poche luci e molti ombreggi in campo.

Como Lazio entra nella storia della Serie A: il motivo

Un episodio destinato a entrare negli annali della Serie A si è verificato durante Como-Lazio. Al 65′ minuto Castellanos aveva trovato la rete, ma l’arbitro Manganiello, dopo consulto VAR, ha deciso di annullarla per fuorigioco. Ciò che ha reso l’episodio storico è il fatto che, per la prima volta nella storia del campionato, l’arbitro ha parlato direttamente al pubblico per spiegare il motivo della decisione.

“Al seguito di revisione, Castellanos è stato colto in fuorigioco pertanto la rete è annullata per fuorigioco”, ha comunicato Manganiello attraverso l’altoparlante dello stadio, una scelta senza precedenti nella massima serie italiana. La comunicazione diretta ha sorpreso tifosi e giocatori, portando trasparenza immediata sull’episodio e chiarendo senza equivoci la motivazione del VAR.

L’azione di Castellanos era stata regolare fino al momento del movimento offensivo, con l’attaccante argentino pronto a finalizzare un’azione potenzialmente decisiva per la Lazio. La decisione dell’arbitro, seppur contestata da qualche tifoso, appare corretta, ma il vero protagonista resta il gesto: mai prima d’ora un direttore di gara aveva rivolto direttamente la propria spiegazione al pubblico di uno stadio.

In questo senso, Como-Lazio entra di diritto nella storia del calcio italiano, segnando un precedente destinato a cambiare il modo in cui le decisioni VAR saranno comunicate nei prossimi anni.

Como Lazio, moviola: manca un rigore su Castellanos?

Al 42esimo minuto del primo tempo di Como-Lazio si è verificato un episodio destinato a far discutere. Castellanos, servito nel cuore dell’area di rigore con le spalle rivolte alla porta, ha controllato il pallone cercando di proteggere la sfera dall’assalto dei difensori lariani.

L’argentino è stato immediatamente accerchiato da tre uomini del Como, tra cui Perrone, che nel tentativo di intervenire ha impattato gamba contro gamba con l’attaccante biancoceleste. Per un istante lo stadio ha trattenuto il fiato: da una prima impressione il contatto poteva sembrare punibile con il calcio di rigore.

L’arbitro Manganiello, però, ha lasciato correre giudicando regolare l’intervento del difensore lariano. Dalla panchina della Lazio non si sono alzate proteste significative, così come in campo le reazioni sono rimaste contenute, con lo stesso Castellanos che si è limitato a un gesto di disappunto.

Rivedendo l’azione, il dubbio iniziale sembra dissolversi: il contatto c’è, ma non appare sufficiente a giustificare il penalty. Perrone colpisce prima di tutto la posizione, senza commettere un intervento scomposto. Più che di un fallo da rigore, si è trattato di un normale contrasto di gioco.

Episodio dunque chiarito: la decisione di Manganiello, alla fine, appare corretta. Le squadre sono ora pronte per il secondo tempo.

Finisce il primo tempo al Sinigaglia: Como super, ma la Lazio resiste

Il Como parte fortissimo e sorprende la Lazio con un possesso palla rapido e lineare, fatto di uno o due tocchi e passaggi tra le linee. La squadra di Fabregas sembra interpretare alla perfezione un calcio “sarriano”, muovendo il pallone con qualità. La chiave del match potrebbero essere i cambi di gioco rapidi sugli esterni. La Lazio prova a restare compatta, chiudendo gli spazi, ma appare presto in difficoltà.

Provstgaard disputa una grande prova su Douvikas, ma commette errori in impostazione, costringendo spesso Provedel al lancio lungo su Castellanos. È proprio il portiere italiano a tenere a galla i biancocelesti, protagonista al 22’ con una parata decisiva sul tiro di Vojvoda.

Con il passare dei minuti la Lazio si abbassa sempre di più, subendo l’intensità del pressing lariano. Zaccagni finisce anche ammonito per un intervento disperato quasi al limite dell’area su Van Der Brent. L’impressione è che chiunque, oggi, avrebbe faticato contro questo Como.

Poche le azioni pericolose dei biancocelesti: si accendono soltanto i due terzini, Lazzari con i suoi inserimenti interni e Tavares con dribbling fulminanti. Proprio da lui nasce al 34’ la prima grande occasione, con cross per Cancellieri e conclusione smorzata di Guendouzi.

La chiave, per Sarri, sarà colpire quando il Como inevitabilmente calerà.

Como Lazio: ecco perché è stato preferito Provedel a Mandas

Maurizio Sarri ha sciolto i dubbi della vigilia: contro il Como il titolare tra i pali è Ivan Provedel. Una scelta non casuale, ma legata a precise esigenze tattiche. In questo momento, infatti, la Lazio ha bisogno di un portiere in grado di garantire soluzioni immediate e verticali, qualità che l’ex Spezia assicura meglio rispetto a Christos Mandas.

Il greco, in crescita e già protagonista di ottime prestazioni, predilige un’impostazione più ragionata dal basso. Contro una squadra come quella di Cesc Fàbregas, però, questo tipo di costruzione può diventare rischiosa: il pressing alto e aggressivo dei lariani obbliga i biancocelesti a cercare vie di fuga rapide.

Provedel si distingue proprio per i lanci lunghi e la capacità di ribaltare l’azione, superando la prima linea avversaria e mettendo subito gli attaccanti in condizione di ricevere palla in zone pericolose. Una caratteristica preziosa per il piano gara studiato da Sarri, che preferisce ridurre i rischi e sfruttare la profondità.

Non si tratta quindi di una bocciatura per Mandas, ma della conferma di come le scelte tecniche rispondano alle necessità della squadra. Sarri ha deciso: contro il pressing di Fàbregas, serve Provedel.

Vedremo la partita che cosa ci riserverà. Intanto, il Como sembrerebbe essere partito leggermente meglio dei biancocelesti.

live - - Como Lazio, non chiamatelo campionato di Serie A. Lariani senza un italiano nella squadra titolare

Como Lazio gara d’inizio della sqaudra di mister Sarri che oggi affronta il Como carico per una campagna acquisti importante con oltre 100 milioni di euro investiti.

Una cosa che salta subito all’occhio guardando le due formazioni che stanno entrando in campo, è il fatto che la formazione di Fabregas, di proprietà di Suwarso, non presenta nemmeno un giocatore italiano negli undici iniziale.

Como Lazio le formazioni

Butez in porta, Brempt, Ramon, Kenpf, Valle in difesa; Da Cunha e Perrone davanti alla difesa, Vojvoda, Paz e Rodriguez alle spalle dell’unica punta Douvikas. Undici titolare senza nemmeno un giocatore italiano. Un dato che deve far riflettere. Lo avevamo già scritto in precedenza analizzando la percentuale di giocatori stranieri nei più importanti campionati europei.

La Lazio dal canto suo propone ‘ben’ – si fa per dire – cinque giocatori italiani: Provedel fra i pali, Lazzari, Cataldi, Cancellieri e Zaccagni nel tridente offensivo. Se la Lega Serie A e la federazione italiana gioco calcio non prenderanno misure volte alla tutela del vivaio, la prospettiva di rivedere una grande nazionale italiana, si fa abbastanza remota.

Sperando che le cose possano cambiare sin dalla prossima stagione, magari riducendo anche il numero della squadre nel campionato di Serie A, non resta che goderci questa prima gara di campionato.

Calciomercato Lazio, Mario Gila categorico sulla situazione legata al mercato biancoceleste: le parole

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Mario Gila ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Como-Lazio. Tra le varie cose, il difensore spagnolo ha parlato delle ambizioni del club biancoceleste per questa stagione e di come l’ambiente di Formello ha vissuto il blocco sul calciomercato imposto alla società.

“Sappiamo che non fare mercato è un fattore, ma noi siamo tranquilli. Abbiamo tanta qualità e Sarri ha in mente un’idea di gioco chiara per fare bene in campionato”

Queste le parole di Mario Gila, che ha poi continuato:

“Vogliamo dimostrare il nostro livello e fare una stagione molto positiva”

Queste parole trasmettono fiducia e consapevolezza. Da un lato emerge la tranquillità del gruppo, che non si lascia condizionare da fattori esterni o pressioni: il messaggio è quello di una squadra solida mentalmente. Dall’altro, viene sottolineata la “qualità” tecnica a disposizione e soprattutto la guida di Sarri, la cui idea di gioco viene riconosciuta come chiara e ben definita.

Il riferimento al voler “dimostrare il proprio livello” indica un senso di rivalsa, quasi la volontà di smentire eventuali dubbi e critiche. Infine, l’obiettivo di una stagione “molto positiva” fa capire che le ambizioni non si limitano a fare un buon campionato, ma puntano a un rendimento di alto livello, con continuità e risultati concreti.

In sintesi, è un commento che unisce serenità e determinazione: la squadra non è spaventata dalle difficoltà e sente di avere gli strumenti tecnici e tattici per imporsi.

Nicolò Rovella out dalla formazione titolare: il motivo è incredibile

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Giornata speciale per Nicolò Rovella, che nelle scorse ore è diventato papà della piccola Venere. Un evento che ha inevitabilmente influenzato anche le scelte tecniche in vista della partita odierna: il centrocampista biancoceleste, infatti, non partirà dal primo minuto ma sarà comunque presente in panchina, pronto a dare il suo contributo qualora venisse chiamato in causa.

Poco prima del fischio d’inizio, Rovella ha condiviso la propria emozione ai microfoni di Sky Sport, raccontando una notte indimenticabile:

“Sono felice di essere qua, questa notte è stata la più bella della mia vita.”

Parole semplici ma ricche di significato, che testimoniano la felicità personale del centrocampista unita alla volontà di restare vicino alla squadra nonostante le poche ore di sonno. Un gesto che sottolinea professionalità e senso di appartenenza, molto apprezzati dall’ambiente biancoceleste.

La nascita di Venere rappresenta un momento unico per la famiglia Rovella, che ora festeggia un traguardo ben più importante di quelli sportivi. Anche i tifosi hanno accolto la notizia con grande affetto, celebrando il lieto evento e stringendosi idealmente attorno al loro calciatore. Una giornata che resterà impressa per sempre nella memoria del numero 65.

Felice augurio per Nicolò Rovella. Nel mentre, la squadra biancoceleste è appena entrata in campo per il riscaldamento prepartita.

Como Lazio, le formazioni ufficiali: la scelta per la porta

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La formazione di Maurizio Sarri affronterà tra pochi minuti il Como si Cesc Fabregas. La sfida delle ore 18:30 allo Stadio Giuseppe Sinigaglia rappresenterà l’esordio stagionale per Mattia Zaccagni e compagni. Di seguito la formazione ufficiale biancoceleste.

In porta c’è Ivan Provedel. Il portiere italiano è stato favorito ai danni di Christos Mandas, quest’oggi in panchina. La linea difensiva sarà formata, da destra verso sinistra, rispettivamente da Lazzari, Gila, Provstgaard e Nuno Tavares.

A centrocampo pronti i soliti: Guendouzi, Cataldi e Dele-Bashiru. In attacco, sulla destra Cancellieri, a sinistra capitan Zaccagni e come punta El Taty Castellanos, favorito sul compagno di squadra Boulaye Dia.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaar, Nuno Tavares; Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni (All.: M. Sarri)

La gara si prospetta molto aperta ed equilibrata tra le due compagini. L’ultimo incontro la Lazio e Fabregas a Como terminò con il risultato di 5 a 1 in favore della squadra di Marco Baroni, ma questa volta l’aria che tira sembra essere molto diversa.

Il Como è sempre di più candidato ad essere una delle squadre rivelazioni di questo campionato. Qualità, tecnica, un ottimo allenatore: tutto questo rappresenta al meglio i lariani. Vedremo in che modo Maurizio Sarri riuscirà ad arginare i movimenti di Cesc.

Maurizio Sarri è tornato: la Lazio pronta a ripartire con grinta e ambizione

ROMA – Dopo più di un anno Maurizio Sarri è ufficialmente tornato alla guida della Lazio, determinato a riportare la squadra su livelli di competitività più elevati. Il tecnico, che ha vissuto un’estate difficile tra penalizzazioni e un mercato limitato, si prepara ora ad affrontare una stagione cruciale per il futuro del club biancoceleste.

Il ritorno di Sarri coincide con la necessità di chiarire molte incognite legate alla composizione della rosa e alle strategie tattiche da adottare. Il modulo 4-3-3, marchio di fabbrica del tecnico toscano, sarà la base su cui costruire un progetto che mira a coniugare organizzazione difensiva e qualità in fase offensiva.

Tra le priorità di questa nuova avventura, c’è l’integrazione dei giovani talenti come Dele-Bashiru, chiamato a interpretare un ruolo da mezzala dinamica, e la valorizzazione di giocatori chiave come Tavares, cui si affida il compito di tornare a incidere in fase creativa. Particolare attenzione sarà riservata anche a Taty e Dia, attaccanti su cui Sarri punterà per aumentare l’efficacia offensiva della squadra.

Il rientro di Sarri, dopo 531 giorni, rappresenta per il club un segnale forte di continuità e ambizione. L’obiettivo è quello di costruire una squadra solida, competitiva e capace di lottare per traguardi di rilievo, superando le difficoltà di un’estate complicata.

Lazio-Como, i convocati di Sarri: tante assenze per l’esordio in Serie A

A poche ore dal debutto stagionale in Serie A, la Lazio si prepara ad affrontare il Como. La sfida, in programma per la serata, segna il primo appuntamento ufficiale della stagione per i biancocelesti, chiamati a partire con il piede giusto. Il tecnico Maurizio Sarri ha diramato la lista dei convocati, confermando diverse assenze pesanti.

Out per infortunio Patric, Gigot, Isaksen e Vecino, mentre Alessio Romagnoli dovrà scontare una giornata di squalifica rimediata nella scorsa stagione.

Tra i portieri ci sono Provedel, titolare designato, insieme a Mandas e Furlanetto. In difesa, spazio a Gila, Marusic, Lazzari e Pellegrini, con il nuovo arrivato Provstgaard che potrebbe trovare subito minuti. A centrocampo, Sarri potrà contare su Rovella, Guendouzi e Cataldi, ma attenzione anche al giovane Belahyane e al neoacquisto Dele-Bashiru. In attacco, confermati Pedro, Zaccagni e Castellanos, con Noslin, Dia e Cancellieri pronti a dare il loro contributo.

Sarà una Lazio rinnovata e ancora in costruzione quella che affronterà il Como, ma l’obiettivo resta chiaro: partire con una vittoria per dare subito un segnale al campionato. Le assenze potrebbero pesare, soprattutto in difesa, ma sarà l’occasione per vedere all’opera nuovi innesti e testare la profondità della rosa. Un banco di prova importante per capire da subito se questa Lazio ha davvero cambiato pelle.

Serie A, abbonati 2025/26: l’Inter domina, sorpresa Lazio e Genoa. La classifica completa

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Manca meno di una settimana all’inizio della nuova stagione di Serie A. Al momento si può parlare solamente di previsioni, pronostici, calciomercato e dati. A proposito di quest’ultimi, le società sono ora impegnate nella vendita dei propri abbonamenti allo Stadio. Scopri la classifica delle squadre con più abbonati.

La graduatoria in questione ha regalato numerose soprese, alcune davvero inaspettate. L’Inter conquista il primato insieme alla Roma: 40mila abbonamenti venduti a testa. Seguono i rossoneri del Milan con 32mila abbonati e Genoa con 28.101 (record assoluto per la società).

Appena sotto, alla quinta posizione, troviamo la Lazio con 28mila. Il dato dei biancocelesti è destinato ad aumentare nei prossimi giorni. L’obiettivo della società è stabilire il nuovo record di abbonamenti completati nella storia del club e sotto la gestione del Presidente Lotito.

Successivamente troviamo il Napoli con 24mila abbonati, record per la società partenopea, complice l’entusiasmo di giocare da Campioni D’Italia in carica, il Bologna a quota 21mila e il Lecce con 19.409. Seguono in ordine: Juventus (19.200), Atalanta (15.300), Cagliari (13.100), Fiorentina (12.100) e Verona (12.000).

Il sold out di abbonamenti in Serie A al momento è stato completato da: Roma, Milan, Genoa, Napoli, Atalanta e Como. Invece, il record assoluto di vendite in questo settore è stato effettuato da Cremonese, Napoli e Genoa.

Como Lazio, gli scatti social della partenza dei biancocelesti

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La Lazio è partita alla volta di Como per la prima giornata di campionato, in programma domani allo Stadio Giuseppe Sinigaglia. Gli uomini di Maurizio Sarri vogliono partire subito con il piede giusto, seppur consapevoli delle insidie che attenderanno la squadra sulle sponde del Lago di Como.

Come di consueto, il club ha condiviso alcuni scatti sui propri canali social ufficiali, immortalando i calciatori in partenza dall’aeroporto e durante il viaggio verso la Lombardia. Tra sorrisi e concentrazione, il gruppo appare compatto e determinato a fare bene contro la formazione di Cesc Fabregas.

Grande curiosità anche tra i tifosi: l’attesa per la sfida è alta, e sono previsti migliaia di supporters laziali pronti a colorare di biancoceleste il settore ospiti del “Sinigaglia”. Come suggerisce l’ANSA, dei disagi ci sono stati, soprattutto tra i fan biancocelesti, ma la situazione sembrerebbe esser stata ben gestita da parte delle autorità di competenza.

Lazio e Como si ritroveranno così a incrociare i propri destini dopo anni: per i padroni di casa sarà un appuntamento storico davanti al proprio pubblico, per i capitolini invece un test importante in questa nuova stagione targata Sarri-bis. Ciò che ci riserverà il futuro, come cantava Il Maestro: “lo scopriremo solo vivendo”.

Gli scatti della partenza dei biancocelesti:

Como Lazio: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Serie A 2025/26 è pronta a partire e uno dei match più attesi della prima giornata è quello tra Como e Lazio. Al “Sinigaglia” andrà in scena una sfida affascinante tra due realtà diverse ma ugualmente ambiziose: i lariani, reduci da una stagione sorprendente chiusa al decimo posto, e i biancocelesti di Maurizio Sarri, chiamati a iniziare con il piede giusto per non perdere terreno già dalle prime battute.

Dopo oltre vent’anni di assenza, il Como è tornato stabilmente in Serie A e, con il progetto tecnico guidato da Cesc Fàbregas, punta a consolidarsi nella parte sinistra della classifica. Dall’altra parte la Lazio vuole riprendersi la zona europea e il debutto in terra lombarda sarà un banco di prova immediatamente significativo.

Orario e diretta tv

ComoLazio si giocherà domenica 24 agosto 2025 con fischio d’inizio alle 18:30. La partita sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, con possibilità di seguirla anche in streaming su pc, smartphone e smart tv compatibili.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe affidarsi al suo classico 4-3-3, con Provedel tra i pali, la coppia Gila Provstgaard al centro della difesa e Marusic e Nuno Tavares sugli esterni. In mezzo al campo spazio a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru, mentre in attacco il tridente sarà composto da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni

Il Como, forte del sostegno del proprio pubblico e della crescita di uomini chiave, si presenterà con un undici compatto, pronto a sfruttare la qualità tecnica e le ripartenze veloci.

Lazio, Fiore: “Come nel 2002, Sarri deve fare come Mancini”

Nel giorno dell’esordio stagionale della Lazio contro il Como di Fabregas, Stefano Fiore ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha tracciato un parallelo interessante tra l’attuale momento dei biancocelesti e la stagione 2002-03. All’epoca, le pesanti cessioni di Nesta e Crespo segnarono l’estate laziale, ma l’arrivo di Roberto Mancini in panchina fu determinante per rilanciare l’ambiente. Oggi, secondo Fiore, toccherà a Maurizio Sarri dare quella scossa necessaria, nonostante un mercato bloccato.

L’ex centrocampista ha sottolineato l’importanza dell’unione del gruppo: “Serve ripartire dalla voglia di migliorarsi, con l’aiuto della squadra. I problemi non si risolvono da soli”. Un messaggio chiaro ai giocatori, chiamati a dare subito segnali forti già dalla trasferta di Como, per lasciarsi alle spalle le delusioni della scorsa stagione.

Fiore vede nella stabilità della rosa un possibile vantaggio: “Sarri ha fatto bene a Roma e ha la fiducia del gruppo”. Tra i nomi da tenere d’occhio, Belahyane e Isaksen, che potrebbero esplodere sotto la guida del tecnico toscano. Nessun allarme, invece, per il dualismo tra Castellanos e Dia: i due, secondo Fiore, possono coesistere e completarsi.

Infine, ha ricordato come la sconfitta contro il Lecce e l’eliminazione col Bodo abbiano pesato nel giudizio sull’ultima stagione, nonostante un inizio superiore alle aspettative.

Lazio sistema le gerarchie in porta, ma gennaio già fa tremare i piani – Un nuovo caos all’orizzonte

Lazio decide: chi tra i pali per l’esordio? Una scelta che nasconde sorprese e ostacoli finanziari

È arrivato il momento decisivo per la Lazio in vista del debutto contro il Como: la scelta del portiere potrebbe rimescolare le carte e aprire scenari inaspettati, tra gerarchie fluide e complicazioni per gennaio. #Lazio #Calcio #Portieri

A poche ore dall’esordio stagionale della Lazio sul campo del Como, Maurizio Sarri si prepara a sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Tra tutti i ballottaggi, quello più delicato e ricco di implicazioni future riguarda la porta. La decisione su chi difenderà i pali biancocelesti verrà comunicata ai diretti interessati soltanto oggi, una strategia che ricalca quella utilizzata da Baroni lo scorso anno, la quale, a onor del vero, non portò a risultati particolarmente brillanti in termini di stabilità.

Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport, Ivan Provedel è in netta pole position per partire titolare. Per l’ex portiere dello Spezia si tratterebbe di un ritorno in campo dal primo minuto atteso da quasi cinque mesi: l’ultima sua apparizione da titolare risale infatti alla partita contro il Torino dello scorso 31 marzo. Questa scelta iniziale, tuttavia, non definirà una gerarchia immutabile. Christos Mandas, che al momento parte alle spalle del compagno, avrà tutte le possibilità di ribaltare gli equilibri nel corso della stagione.

Questa competizione aperta è il frutto della nuova filosofia di Sarri. Il tecnico toscano, come confermato dalle amichevoli estive in cui ha costantemente alternato i due portieri, non sembra più intenzionato a eleggere un titolare fisso e un vice designato. La sua idea, maturata a luglio, sarebbe quella di garantire a entrambi un minutaggio sostanzialmente simile, mantenendo alta la competizione e la concentrazione per tutto l’anno.

Questo piano, però, è strettamente legato alle dinamiche del calciomercato. La sua attuazione dipende dalla permanenza di Mandas anche dopo la finestra invernale di gennaio. L’attuale situazione finanziaria del club, infatti, impone una regola ferrea: si può acquistare solo dopo aver ceduto un giocatore per una cifra equivalente. Se Mandas dovesse partire a metà stagione, la società sarebbe costretta a reinvestire l’intera somma incassata per acquistare un nuovo secondo portiere, in un mercato storicamente poco attivo per quel ruolo. Quei fondi, quindi, non potrebbero essere utilizzati per rinforzare altri reparti che potrebbero avere necessità più urgenti, legando di fatto le mani alla dirigenza e influenzando direttamente le strategie tecniche.