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Insigne scarica Napoli: Lazio e un rivale in agguato in Serie A

Insigne di ritorno in Serie A? Non solo la Lazio è in pole, anche il Como potrebbe stupire tutti! #Insigne #Calciomercato #SerieA

Il calciomercato estivo è pronto a riservare sorprese entusiasmanti, e Lorenzo Insigne potrebbe essere al centro di una vera e propria caccia tra i club italiani. L’ex capitano del Napoli, recentemente svincolato dal Toronto, ha espresso il desiderio di tornare in Italia per rilanciarsi, attirando l’attenzione non solo dei biancocelesti, ma anche di un’altra formazione ambiziosa della Serie A. Immaginate un campione come lui che cambia le sorti di una squadra: è un’idea che accende la fantasia dei tifosi.

Il Como, fresco della promozione in Serie A e già molto attivo sul mercato, sta monitorando da vicino la situazione di Insigne. La dirigenza lombarda aveva già sondato il terreno durante il mercato di gennaio, ma all’epoca il giocatore aveva preferito restare in Canada. Ora, con le cose che sembrano aver preso una piega diversa, il club è tornato a interessarsi, alimentando la curiosità su cosa potrebbe accadere in questa estate di trattative.

L’arrivo di un profilo esperto come Insigne rappresenterebbe un vero “colpo da novanta” per il Como – espressione che sottolinea un acquisto di livello eccezionale, capace di elevare la squadra – sia sul campo che in termini di visibilità. Con la sua abilità tecnica, l’esperienza internazionale e il carisma naturale, l’ex giocatore azzurro potrebbe infondere nuova energia all’ambiente del Como, trasformando un’ambizione in realtà concreta.

Tuttavia, molto dipenderà dalle condizioni dell’eventuale accordo. L’ingaggio di Insigne rimane alto, ma il Como potrebbe esplorare soluzioni creative, come l’aiuto di sponsor o la distribuzione dell’ingaggio su più stagioni, per rendere l’operazione fattibile. È un aspetto che rende la faccenda ancora più intrigante: come si risolveranno questi dettagli?

Al momento, non ci sono offerte ufficiali dal Como, ma la situazione è in costante movimento. Il club resta vigile, pronto a intervenire se si presenta l’occasione giusta e a sfidare la concorrenza, inclusa quella della Lazio. Insigne, nel frattempo, attende una proposta solida per tornare nel calcio italiano e dimostrare ancora una volta il suo valore. Chissà quale sarà la prossima mossa in questa affascinante partita del mercato?

Lazio, Sarri snobba i nuovi: contro il Como, solo i suoi fedelissimi in campo

La Lazio riparte dalle sue certezze per un inizio da brividi

Immaginate una squadra che, fin dalla prima giornata, schiera una formazione già rodata e familiare: è questo il segreto che potrebbe rendere la stagione della Lazio elettrizzante fin da subito. Con il calcio che riserva sempre sorprese, chissà se questa base solida basterà per scalare le vette del campionato? #Lazio #SerieA #CalcioInizia

Il 24 agosto, quando la Lazio scenderà in campo a Como per l’esordio in campionato, è possibile che, al netto della squalifica di Romagnoli, si veda una formazione composta interamente da calciatori che il tecnico ha già allenato. Questo rappresenta un ulteriore motivo di ottimismo, con i pilastri della difesa che, nella stagione 2022-23, hanno permesso alla squadra di terminare ben 21 partite su 38 con la porta inviolata: Provedel tra i pali, e davanti a lui Romagnoli, Gila, Patric, Hysaj, Marusic, Pellegrini e Lazzari.

Come spiegò il tecnico, “inserire un difensore è difficile, ce l’ho fatta con centrocampisti e attaccanti ma mai con loro” – con questa frase, il tecnico evidenzia quanto sia complicato integrare nuovi elementi in difesa, riferendosi in particolare a Pellegrini, arrivato nel gennaio del 2023. Questa volta, però, non ci saranno ostacoli, grazie a un reparto difensivo già consolidato e pronto all’azione.

Inoltre, un vantaggio non da poco per la Lazio è che giocherà una sola volta a settimana per tutta la stagione, senza gli impegni europei. Questo significa più tempo per affinare i dettagli tattici, un’opportunità che, data la dedizione del tecnico, potrebbe fare la differenza in un campionato sempre più competitivo.

Il giocatore più importante della rosa, Mattia Zaccagni, ha vissuto la miglior stagione della sua vita sotto questa guida e ora deve essere lui, il capitano, a trainare il gruppo con la sua leadership e le sue prestazioni eccezionali. Con queste basi solide, la Lazio è pronta a sorprendere e a lottare per obiettivi ambiziosi nella prossima annata calcistica.

Dove vedere il ritiro della S.S. Lazio live!

Conclusi i test medici e atletici, è tempo di scendere in campo per i ragazzi di mister Sarri, che questa mattina daranno il via ufficialmente al ritiro biancoceleste 2025-26 presso il Training Center della S.S. Lazio. Un’annata particolare per mille motivi nella speranza che Sarri possa compiere un miracolo sportivo, anche se poi la Lazio negli undici anni è una squadra da sesto settimo posto.

Preparazione pre campionato

Un appuntamento unico e molto atteso quello della preparazione pre campionato, anche per i tifosi biancocelesti. Questi avranno l’opportunità di vivere in diretta le sessioni di allenamento giornaliero attraverso la piattaforma ufficiale biancoceleste S.S.Lazio.it e l’app ufficiale S.S. Lazio, disponibile per iOS e Android. Un servizio dedicato solo però ai tifosi registrati sul sito della Lazio. Per registrarsi e creare il proprio account è facilissimo, basta inserire la propria mail e poi convalidarla al momento che la Lazio ti scrive la mail per accedere al login.

Copertura mediatica

La piattaforma ufficiale offre così ai sostenitori un accesso immediato agli allenamenti, permettendo di seguire da vicino le attività della squadra e magari farsi già un’idea su quali siano i giocatori migliori in queste primissime battute del ritiro precampionato. Per altri aggiornamenti sulla Lazio è sul calciomercato leggi Laziochannel

Fonte Verificata

Patric’s Bumpy Road Back: Lazio Defender’s Injury Recovery Timeline Revealed

Patric al lavoro separato nel ritiro della Lazio: quando il recupero lo riporterà in gruppo? #LazioRitiro #Calcio #RecuperoInfortuni

Il ritiro estivo della Lazio è iniziato con un focus intenso sulla valutazione della rosa, sfruttando i prossimi quaranta giorni per analizzare attentamente tutti i giocatori. Particular attention is given to those who joined after a certain transition and struggled to find their place under the previous management, as reported by reliable sources. La società nutre grandi speranze che questi elementi possano integrarsi pienamente e trasformarsi in veri e propri “acquisti” di un’estate senza mercato (una frase che sottolinea come, nonostante l’assenza di operazioni di mercato, questi calciatori potrebbero rivelarsi rinforzi inaspettati e preziosi per la squadra).

Tra i protagonisti di questo periodo c’è Patric, il difensore spagnolo che sta gestendo il recupero da un infortunio alla caviglia subito nella scorsa stagione. Inizierà il ritiro con un programma personalizzato per la prima settimana, ma la notizia che suscita curiosità è che si unirà al gruppo già da lunedì prossimo, insieme a un altro compagno. La sua esperienza e la familiarità con i meccanismi della squadra potrebbero essere cruciali per rafforzare la difesa, lasciando i tifosi in attesa di vederlo all’opera.

Intanto, le valutazioni proseguono su altri elementi della rosa: ad esempio, un giocatore come Dele-Bashiru sarà testato nella posizione di mezzala sinistra per adattare le sue qualità al sistema. Le attenzioni si concentrano anche su Nuno Tavares, che dovrà dimostrare di poter superare i suoi precedenti limiti, mostrando continuità negli allenamenti e evitando infortuni. Esistono dubbi sul suo inserimento, poiché i terzini in questo schema devono rispettare compiti precisi: mantenere la linea difensiva, marcare orientandosi al pallone e non all’avversario, e coordinarsi con scalate alternate. Infine, c’è spazio per osservare Noslin, per il quale servirà definire un ruolo chiaro in attacco. Dopo il precampionato, due tagli definitivi completeranno la lista dei giocatori, eliminando eventuali esuberi e definendo l’organico per la stagione.

Lazio, 40 giorni per spazzare via il Como: il ritiro biancoceleste in piena corsa

Il ritiro della Lazio parte oggi: 40 giorni di sfide e preparazione verso l’esordio contro il Como! #Lazio #SerieA #RitiroEstate

Oggi segna l’inizio ufficiale del ritiro estivo della Lazio a Formello, un periodo cruciale di 40 giorni che porterà la squadra dritta all’esordio stagionale del 24 agosto contro il Como. Con questo setup interamente all’interno del centro sportivo, i biancocelesti si immergono in un’estate di allenamenti intensi, progettati per forgiare una formazione pronta alle battaglie del campionato. Immaginate l’eccitazione di vedere i giocatori tornare in campo, con ogni sessione che promette sorprese e progressi inaspettati – un vero countdown che tiene i fan col fiato sospeso.

La giornata di oggi prevede una doppia seduta di allenamento, con la prima al mattino alle 9:30 e la seconda al pomeriggio alle 18:00, offrendo un primo assaggio del lavoro impegnativo che attende i biancocelesti. Sul campo ci saranno 27 giocatori più 4 giovani, tutti sottoposti alle visite mediche tranne uno che si unirà più tardi dopo un periodo di riposo. Due elementi della rosa inizieranno con un lavoro personalizzato per via di infortuni pregressi, con l’obiettivo di reintegrarsi pienamente la settimana prossima. È un inizio che stuzzica la curiosità: come si adatteranno questi atleti ai ritmi serrati, e quali dinamiche emergeranno in gruppo?

Prima dell’avvio degli allenamenti, l’allenatore aprirà le danze con un breve discorso motivazionale, pronunciando queste parole: «Tocca a noi, siamo e resteremo questi. Niente alibi». Questa frase, carica di determinazione, serve come un manifesto per il team, enfatizzando l’importanza di concentrarsi sull’azione e sul miglioramento collettivo, senza scuse per le difficoltà che arriveranno – un tocco umano che trasforma un semplice discorso in un patto invisibile con i tifosi.

Gli allenamenti proseguiranno con due sedute giornaliere, con un possibile rilassamento nei weekend, culminando nel primo test interno a porte chiuse domenica sera alle 20, trasmesso sui canali ufficiali. Il calendario delle amichevoli si annuncia elettrizzante: dal 26 luglio contro l’Avellino a Frosinone, passando per una mini-avventura in Turchia con sfide contro il Fenerbahçe il 30 luglio e il Galatasaray il 2 agosto, fino alle partite con il Burnley il 9 agosto e l’Olympiakos il 16 agosto, quest’ultima ancora in via di conferma. Questi 40 giorni saranno decisivi per affinare la squadra, alimentando l’interesse dei appassionati su come ogni incontro preparerà il terreno per la stagione vera e propria.

Sarri tuona: Ecco i rinforzi indispensabili per la Lazio a gennaio

#CalciomercatoLazio: Richieste in arrivo per gennaio nonostante il blocco estivo! Scopri cosa sta chiedendo l’allenatore per un futuro promettente #Lazio #SerieA #Calcio

In un momento di incertezze per il mercato biancoceleste, emergono dettagli intriganti sulle aspirazioni del tecnico della Lazio. L’ultimo motivo di ottimismo ruota intorno alla sua ambizione personale e alle garanzie che sta cercando dal club. Ha accettato la realtà attuale, con il mercato bloccato e le sfide economiche, ma non intende renderla una costante. “Comandante” (un soprannome che evidenzia il suo ruolo di leader carismatico e strategico all’interno della squadra), come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, sta spingendo per impegni chiari: l’arrivo di giocatori a parametro zero, come Lorenzo Insigne tra i nomi più gettonati, già da ottobre, e la libertà di investire in modo significativo a gennaio, quando il club potrà nuovamente muoversi.

Questa insistenza non è casuale, ma riflette un impegno profondo verso il progetto. Il tecnico ha mostrato responsabilità nel tornare al timone in un periodo complicato, eppure la sua etica professionale e il desiderio di successo lo motivano a esigere che la società contribuisca attivamente per formare una rosa competitiva nel tempo. La sua convinzione nel percorso della Lazio è solida, ma dipende dalla possibilità di rinforzi mirati e di alta qualità sul mercato.

Questi elementi – dalla familiarità con gran parte della squadra, alla solidità difensiva, al vantaggio di avere una sola partita settimanale per migliorare la preparazione, passando per il ruolo chiave di un giocatore come Zaccagni, fino alle sue ambizioni per il futuro – rappresentano appigli di speranza per l’allenatore e per tutti i tifosi biancocelesti. In un contesto di difficoltà iniziali, l’ottimismo cresce, alimentando il sogno di una stagione di rinascita e successi.

Zaccagni della Lazio pressa il tecnico: il capitano biancoceleste non si arrende!

Mattia Zaccagni pronto a stupire: un ritorno in grande stile per il capitano biancoceleste #Lazio #Calcio #ZaccagniObiettivoMondiale

Immaginate un calciatore che, dopo mesi di dolore e ostacoli, è pronto a tornare più forte che mai, con l’obiettivo di cambiare le sorti della sua squadra e magari guadagnarsi un posto nella Nazionale. Mattia Zaccagni, capitano della Lazio, è esattamente in questa situazione, e la sua determinazione sta catturando l’attenzione di tutti gli appassionati. Con un’estate dedicata al recupero, il suo percorso verso una nuova stagione promette sorprese e prestazioni da non perdere.

Il recente calvario all’adduttore destro aveva pesato sulle sue prestazioni, ma ora è alle spalle. Come rivelato dai media, durante gli allenamenti in vacanza a Ibiza, Zaccagni sentiva ancora dolore e ha optato per un intervento chirurgico per inserire una piccola rete contenitiva sull’addome, risolvendo definitivamente la “Groin pain syndrome”, una forma di pubalgia. Questa scelta lo ha motivato a dichiarare la sua carica per il futuro: «Diremo la nostra per cancellare l’ultima annata non positiva», una frase che sottolinea la sua voglia di riscatto e di guidare la squadra verso risultati migliori dopo una stagione deludente.

Da gennaio 2023, Zaccagni è diventato una vera e propria garanzia per la Lazio, con la squadra che ha collezionato 19 vittorie e 3 pareggi nelle 22 partite in cui ha segnato. Questa statistica evidenzia quanto il suo contributo sia essenziale per il rendimento complessivo, rendendo il suo ritorno in forma un elemento chiave da seguire con curiosità.

La sua motivazione è salita ulteriormente grazie al nuovo CT della Nazionale italiana, Gattuso, che potrebbe offrirgli l’opportunità di un rilancio internazionale. Zaccagni ha espresso chiaramente le sue ambizioni: «Voglio fare una grande stagione e giocarmi le mie carte per il Mondiale in azzurro», una dichiarazione che rivela il suo sogno di tornare protagonista con l’Italia, specialmente con un allenatore che valorizza gli esterni nei suoi schemi, come nel 3-4-3 o 4-3-3.

Con il mercato in stallo, la situazione rimane dinamica, e Zaccagni è al centro di attese e colloqui che potrebbero rafforzare la squadra, mantenendo viva l’attenzione sui suoi progressi e sul suo ruolo chiave. Sarà interessante vedere come si evolverà questa stagione per lui e per i biancocelesti.

Lazio molla Auronzo dopo 17 anni: fine di un’era ritardataria per i biancocelesti

La fine di un’era leggendaria: Lazio e Auronzo si dicono addio dopo 17 anni! #Lazio #AuronzoDiCadore #RitiroEstivo #CalcioEmozioni

Dopo diciassette anni di ritiro estivo nelle Dolomiti, la Lazio sta chiudendo un capitolo che ha intrecciato destini, emozioni e ricordi indimenticabili. Immaginate un posto che non è solo un campo di allenamento, ma un vero e proprio santuario per una squadra e i suoi tifosi: Auronzo di Cadore ha rappresentato esattamente questo per il club biancoceleste, trasformando un semplice soggiorno estivo in un legame profondo e unico.

Tutto iniziò nel 2008 con Delio Rossi, e da quel momento ogni allenatore successivo, fino ad arrivare a Baroni che vi preparò la stagione nel 2024, ha reso Auronzo un punto fisso. Questo luogo ha ospitato non solo sessioni di allenamento, ma anche momenti che hanno cementato l’identità della squadra, attirando fan da ogni dove e creando una tradizione che sembrava eterna. Chissà quanti segreti e strategie sono stati affilati tra quelle montagne, alimentando la curiosità su come un posto così suggestivo abbia influenzato le vittorie future.

Come riportato dal Corriere dello Sport, i tifosi ricorderanno momenti iconici che hanno cementato un rapporto speciale tra la squadra e la sua gente. La frase “i bagni nel ghiaccio di un meticoloso Miroslav Klose” sottolinea l’incredibile dedizione del giocatore, un rituale che simboleggia la sua disciplina e il suo impegno instancabile, ispirando generazioni di appassionati a credere nel duro lavoro. Allo stesso modo, gli autografi di Hernanes o la crescita di talenti come Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic in quel contesto evocano un’era di pellegrinaggi laici, dove il contatto diretto tra giocatori e supporter ha costruito legami indissolubili, rendendo ogni estate un capitolo di speranza per la stagione a venire.

Ora, con il ritiro che si sposta interamente a Formello, inizia una nuova fase per la Lazio, segnata da un inevitabile sapore di addio. Per molti, questo cambiamento porta con sé un velo di malinconia, data la forte componente affettiva e i ricordi legati a quel luogo magico. Eppure, il calcio è fatto di cicli e trasformazioni: chissà se in futuro le strade della Lazio e di Auronzo di Cadore potrebbero incrociarsi di nuovo, riaprendo un capitolo che ha segnato un’epoca per il club e i suoi fedelissimi sostenitori.

Sarri sfida i mugugni laziali: ecco 5 motivi per l’ottimismo nonostante i critici

Motivi di ottimismo per il tecnico biancoceleste nonostante il malumore della piazza #Lazio #Ritiro #Calcio

In un’atmosfera carica di tensioni, con i tifosi della Lazio in fibrillazione per una stagione che si annuncia complicata, ci sono segnali intriganti che potrebbero cambiare le carte in tavola. Vi siete mai chiesti come un tecnico possa trovare ragioni per sorridere in mezzo al caos? Scopriamolo insieme, esplorando i fattori che potrebbero ravvivare le speranze biancocelesti.

Il sipario sul ritiro della squadra si alza oggi, con una novità assoluta: tutto avverrà all’interno del centro sportivo di Formello. I biancocelesti arrivano da due settimi posti consecutivi e non alzano un trofeo dallo storico dicembre 2019 – l’attesa più lunga dalla Coppa Italia contro il Milan nel 1998. Il mercato è bloccato, e i supporter, pur dimostrando fedeltà con 19.386 tessere rinnovate (un tasso del 66%), sono preoccupati e delusi. Domani, come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, è in programma una contestazione significativa: una manifestazione che partirà da Largo Corrado Ricci, passerà per i Fori Imperiali e si concluderà davanti al Campidoglio. Ma in questo clima di incertezza, il tecnico ha motivi per aggrapparsi a una dose di ottimismo, condivisi con la tifoseria.

Il primo motivo è legato alla rosa: dei 27 giocatori convocati per il ritiro (esclusi i 4 giovani della Primavera), “Comandante” (soprannome che sottolinea il suo stile autoritario e carismatico in panchina) ha già lavorato con ben 20 elementi. Questo significa che la maggior parte del gruppo è già familiare con le sue idee di gioco e schemi, rendendo l’integrazione più fluida. Gli altri sette (Gigot, Provstgaard, Nuno Tavares, Belahyane, Dele-Bashiru, Dia e Noslin) potranno adattarsi facilmente, soprattutto perché alcuni, come Gigot e Noslin, sono in uscita. Solo Nuno Tavares e Dia potrebbero puntare a un posto da titolare, lasciando tempo per affinare la squadra fin dalla prima giornata.

Gli altri quattro motivi di ottimismo includono una solida base difensiva già consolidata, il vantaggio di disputare una sola partita a settimana per dedicarsi agli allenamenti, la centralità di Zaccagni come capitano e leader indiscusso, e l’ambizione del tecnico di ottenere garanzie dal club per operazioni di mercato a gennaio. In un contesto dove ogni dettaglio conta, questi elementi potrebbero essere la chiave per una rinascita inaspettata, tenendo viva la curiosità su come evolverà questa stagione biancoceleste.

Colpo di scena alla Lazio: Sarri reinventa Cataldi! Può diventare il nuovo jolly del centrocampo

Tra le risposte che potrebbero arrivare c’è un nome familiare a Formello: Danilo Cataldi. Il centrocampista romano è tornato alla Lazio dopo il prestito alla Fiorentina e si candida ora per un ruolo da protagonista nella stagione biancoceleste.

Cataldi, cresciuto nel vivaio laziale e storicamente utilizzato da Sarri come vertice basso nel suo 4-3-3, potrebbe vivere un’inattesa rinascita tattica: secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’allenatore toscano starebbe valutando l’ipotesi di arretrarlo nel ruolo di mezzala, complice la folta concorrenza in cabina di regia con Rovella e il giovane Belahyane.

Non sarebbe una novità assoluta per Cataldi. Agli inizi della sua carriera, soprattutto nella Primavera guidata da Alberto Bollini, il centrocampista era stato impiegato anche come trequartista. Ritornare a un ruolo più offensivo potrebbe offrirgli nuovi stimoli e maggiore libertà di esprimere le sue qualità tecniche e balistiche, spesso inespresse nei compiti più difensivi.

In un momento delicato per la Lazio, con il mercato fermo e diversi giocatori destinati a partire per la Coppa d’Africa (tra cui Dele-Bashiru, Dia e lo stesso Belahyane), Cataldi potrebbe rivelarsi una risorsa fondamentale. Sarri, noto per la sua capacità di reinventare i giocatori, potrebbe rispolverare il talento nascosto del numero 32, trasformandolo in un jolly prezioso per il centrocampo.

Lazio, tra casini vari vola la campagna abbonamenti: Lotito a caccia del record personale

#LazioAbbonamentiBoom: Nonostante le difficoltà, i tifosi puntano al record degli abbonati! #Lazio #SerieA #TifosiFedeli

La passione per la Lazio resta inarrestabile, anche in un momento difficile per la squadra, con il mercato bloccato e prestazioni deludenti. I numeri parlano chiaro: le 19.386 tessere rinnovate superano di gran lunga le 12.200 dello scorso anno, aprendo scenari entusiasmanti per la prossima stagione. È incredibile pensare come, nonostante il peggior rendimento casalingo del millennio e l’assenza dalle coppe europee, i tifosi stiano trasformando questa sfida in un’opportunità per stabilire un nuovo record.

Come riportato da Il Messaggero, il dato è a dir poco eclatante – una frase che sottolinea l’impatto delle fonti attendibili nel mondo del calcio, offrendo un confronto storico che rende tutto più intrigante. Nel 2016, senza prospettive europee, gli abbonati non arrivarono nemmeno a 6.000, evidenziando l’enorme crescita della fedeltà dei supporter biancocelesti. Oggi, con la vendita libera che parte alle 16 e si prolungherà fino al 20 agosto, c’è aria di attesa per vedere se questo entusiasmo saprà superare le barriere delle difficoltà.

Fattori come l’indisponibilità a lasciare sola la squadra, la garanzia rappresentata da Maurizio Sarri (il cui ritorno ha rinvigorito l’ambiente) – un’affermazione che evidenzia come la leadership di un allenatore possa galvanizzare i fan, rinforzando il legame emotivo – e l’assoluta convenienza economica delle tessere hanno già riempito quasi un terzo dell’Olimpico. Tuttavia, il settore Monte Mario resta semi-deserto, e la società sta pianificando iniziative per attirare più pubblico, completando così un quadro di supporto straordinario da parte della tifoseria. Con il derby in vista, l’atmosfera promette di essere elettrica, lasciando i fan con il fiato sospeso per ciò che verrà.

Zaccagni, capitano Lazio, si dà una mossa per tornare in gruppo: ecco la data del rientro!

Mattia Zaccagni in piena lotta per il recupero: leadership e forma fisica al centro del ritiro biancoceleste! #Lazio #Calcio #SerieA

Siete curiosi di scoprire come Mattia Zaccagni, il capitano biancoceleste, stia lavorando sodo per tornare in forma e riprendere le redini della squadra? Il calciatore è determinato a unirsi al gruppo durante il ritiro, trasformando il suo impegno in un elemento chiave per la stagione che verrà. Con la fascia di capitano ereditata da Immobile e Luis Alberto, Zaccagni rappresenta un simbolo di maturità e motivazione, pronto a guidare i compagni verso nuovi obiettivi.

Il tecnico è fiero del suo capitano e lo vede come uno dei pilastri ritrovati nella squadra. Già giovedì mattina, il tecnico ha riabbracciato Mattia Zaccagni e gli ha fatto i complimenti per la fascia di capitano ereditata da Immobile e Luis Alberto – un gesto che sottolinea la fiducia riposta in lui. Il tecnico è contento e convinto dei nuovi gradi dell’esterno, ulteriormente maturato e responsabilizzato dopo certe partenze. È uno dei pochi con cui il “Comandante” ha già parlato a tu per tu durante le visite mediche – dove “Comandante” è un soprannome che evoca leadership e autorevolezza all’interno dello spogliatoio – prima del discorso collettivo che oggi terrà a inizio ritiro con la squadra al completo. Come riportato da fonti attendibili, il tecnico ha chiesto una mano a Zaccagni, che però deve guarire pienamente per poterlo aiutare in campo.

Oggi, Zaccagni dà il via al suo percorso di recupero completo, un capitolo che accende l’interesse sui dettagli del suo ritorno. Era rientrato a Formello già la scorsa settimana per seguire le cure fisioterapiche e iniziare in piscina il decorso post-operatorio. Già in questi giorni comincerà a correre da solo per tutta la settimana, prima di aggregarsi ai compagni fra lunedì e martedì prossimo.

Zaccagni conosce a memoria gli schemi della squadra, quindi saltare la prima parte del ritiro non dovrebbe essere un grosso ostacolo per lui. Tuttavia, la sua presenza è cruciale per motivare lo spogliatoio e ridare energia al gruppo in vista della nuova stagione. Il suo ruolo di leader, unito alla sua esperienza, lo rende un elemento essenziale per il futuro biancoceleste, mantenendo alta l’attenzione su come influenzerà le dinamiche della squadra.

Sarri non li grazia: Tavares e i nuovi alla Lazio faticano per il suo gioco

La Lazio dà il via al ritiro: Tavares e altri pronti a una nuova sfida tattica!

Oggi la squadra biancoceleste inizia il suo cammino estivo, con Nuno Tavares in prima fila per adattarsi. Ma chi sono gli altri che debuttano? Preparatevi a scoprire i dettagli di un’estate piena di incognite. #LazioRitiro #Calcio2025 #SquadraInMovimento

La giornata di oggi segna l’inizio ufficiale del ritiro della Lazio a Formello, un momento carico di aspettative per i tifosi che si chiedono come evolverà il gruppo in questa fase preliminare. Con un programma dettagliato che mira a impostare le basi per la stagione 2025-26, tutti in sala video per analizzare situazioni di gioco prima del primo allenamento – questa frase sottolinea l’approccio strategico del tecnico, focalizzato su una preparazione mentale e tattica fin dai primi minuti, per massimizzare l’efficacia degli esercizi sul campo.

Subito dopo, il via all’allenamento alle 9:30, in un contesto dove l’intensità è la chiave, nonostante le limitazioni del mercato estivo. Attualmente, il tecnico ha a disposizione 31 giocatori, ma con Zaccagni e Patric che stanno lavorando a parte e sono attesi in gruppo da lunedì prossimo, l’attenzione si sposta su chi deve integrarsi rapidamente. Proprio qui entra in gioco la curiosità attorno a figure come Tavares e Dele-Bashiru, i cui adattamenti potrebbero rivelare sorprese interessanti nei meccanismi di gioco.

Non solo loro, però: il focus sarà anche su giocatori che arrivano da esperienze diverse, come Dia e Noslin in attacco, e Gigot e Belahyane in difesa e a centrocampo. Come si inseriranno nelle dinamiche della squadra? Questa fase di valutazione potrebbe essere cruciale per comprendere le loro qualità e il potenziale impatto sul sistema complessivo. Intanto, una nota laterale che aggiunge un tocco di nostalgia: Marco Parolo, ex pilastro biancoceleste, sta per iniziare la sua avventura come allenatore alla guida del Milan Under 16. La speranza per la Lazio è che tutto questo impegno si traduca in progressi tangibili, con promesse di rinforzi a gennaio per rafforzare la rosa e affrontare la stagione con maggiore slancio.

Lazio al ritiro: Guendouzi, da neo-sposo, è il più atteso, ma occhio alle distrazioni da miele!

Lazio dà il via al ritiro estivo: Guendouzi tra i nomi più attesi dopo un’estate da urlo! #Lazio #Ritiro #Calcio

Immaginate l’eccitazione nell’aria a Formello, dove la Lazio ha appena inaugurato il suo ritiro estivo con una lista di 31 convocati che promette sorprese e conferme. Tra i giocatori più attesi c’è Mattéo Guendouzi, reduce da un’estate memorabile tra le vittorie con la nazionale francese e il suo matrimonio personale. Che cosa lo spingerà a brillare ancora di più quest’anno? La curiosità cresce, sapendo che il suo ritorno è carico di aspettative.

Guendouzi è pronto a riabbracciare il “Comandante” (un soprannome affettuoso che sottolinea il legame forte con la guida tecnica della squadra, basato su messaggi scambiati a inizio giugno) dopo gli impegni nelle Finals di Nations League e le sue vicende private. Queste rassicurazioni sul progetto tecnico hanno convinto il numero 8 a rimanere, confermando il suo ruolo centrale tra i centrocampisti convocati. Accanto a lui, ci sono Rovella, Vecino, Dele-Bashiru, Belahyane, Cataldi e Basic, con l’aggiunta del giovane Pinelli dalla Primavera – un mix che fa pensare a una mediana piena di energia e potenziale.

Il reparto difensivo è senza dubbio il più numeroso, con ben dieci elementi pronti a farsi notare: Gila, Romagnoli, Patric (reduce da un’operazione), Gigot, Provstgaard, Marusic, Hysaj, Lazzari, Nuno Tavares e Pellegrini. A loro si unirà Ruggeri, un difensore osservato da club di Serie B, che per ora resta con il gruppo in attesa di sviluppi sul suo futuro – chissà se questa permanenza temporanea regalerà qualche colpo di scena?

Anche l’attacco non delude, con un roster ampio e versatile: Castellanos, Dia, Zaccagni (che si aggregherà tra pochi giorni una volta recuperato), Pedro, Isaksen, Noslin, Cancellieri e il giovane Saná Fernandes, quest’ultimo con prospettive di uscita. Infine, tra i portieri, Provedel, Mandas, Furlanetto e Renzetti – con quest’ultimo vicino a un prestito in Serie C – completano una rosa che sembra ben equilibrata.

Ma l’estate della Lazio non si ferma qui: il programma include già amichevoli intriganti come quella contro l’Avellino il 26 luglio e un test interno il 20 luglio. Poi, una mini tournée in Turchia con sfide al Fenerbahce il 30 luglio e al Galatasaray il 2 agosto, seguite da un match in Inghilterra con il Burnley il 9 agosto. C’è ancora attesa per l’incontro del 16 agosto con l’Olympiacos a Rieti, in via di definizione, prima di tuffarsi nel campionato vero e proprio, con l’esordio a Como il 24 agosto – un calendario che promette emozioni e potrebbe rivelare molto sul futuro della squadra.

Cancellieri sfida Isaksen per un posto da titolare: dopo Parma, pronto a sorprendere Sarri

Matteo Cancellieri sfida per un posto da titolare con Isaksen: un futuro in bilico per l’attaccante della Lazio?

Chiamatelo la nuova scommessa della Lazio: Matteo Cancellieri, giovane talento classe 2002, è tornato dal prestito al Parma e si prepara a combattere per un ruolo da protagonista. Con statistiche interessanti e una storia di resilienza, riuscirà a conquistare il suo posto? #Lazio #Calcio #SerieA #Talentidelfuturo

Un altro “nuovo” volto si è unito al ritiro della Lazio, e si tratta di Matteo Cancellieri, il giovane attaccante che rientra dal prestito al Parma. Qui, ha collezionato 27 presenze e messo a segno 3 gol, solo uno in meno rispetto a Isaksen nella passata stagione. “Nuovo” qui non significa fresco acquisto, ma piuttosto un ritorno con occhi nuovi e motivazioni rinnovate, dopo essere stato acquistato dal patron Lotito nell’estate 2022 per 7,5 milioni di euro dal Verona.

Cancellieri aveva fatto il suo esordio con la Nazionale guidata da Roberto Mancini tre anni fa, ma come riportato dal Corriere dello Sport, in passato Igli Tare lo vedeva come una prima punta alternativa a Immobile. Tuttavia, la sua giovane età e le pressioni del ruolo lo hanno schiacciato in una posizione non ideale, portando a quello che viene definito un “fallimento” iniziale. “Fallimento” spiega il contrasto tra le alte aspettative e le difficoltà iniziali affrontate dal giocatore, sottolineando come non tutto sia andato come previsto al suo arrivo.

Ora, con il contratto in scadenza nel 2027, Cancellieri è determinato a giocarsi le sue carte per convincere il tecnico. Il mister lo conosce già e apprezza gli esterni di piede sinistro che rientrano dalla fascia destra, un tratto che calza perfettamente al profilo di Cancellieri. Questo lo metterà in concorrenza diretta con Isaksen per un posto, soprattutto dopo la cessione di Tchaouna al Burnley.

Il suo destino è appeso a un filo, con le prossime due settimane che potrebbero essere decisive. C’è da definire eventuali esuberi in attacco, considerando che Pedro può essere utilizzato su entrambe le corsie e che il tecnico deve valutare attentamente anche Noslin. Se l’olandese dovesse finire sul mercato, Cancellieri potrebbe restare; altrimenti, potrebbero verificarsi sorprese, come una conferma inaspettata per l’ex ala del Verona. Il Cagliari aveva mostrato interesse, ma la Lazio ha bloccato per ora ogni trattativa, in attesa di sviluppi a inizio agosto. Le amichevoli in arrivo saranno il banco di prova cruciale per il suo futuro in biancoceleste, e i tifosi si chiedono: riuscirà a emergere?

Lazio sfida le mode: 4-3-3, giovani promesse e i big che non si toccano per il Sarri bis

Lazio: Riconferme Tattiche, Valorizzazione dei Giovani e Blindare i Big – I Pilastri per una Stagione di Rinascita

Lazio si prepara a una nuova era di identità e crescita, con focus su tattiche solide, talenti emergenti e la conferma dei pilastri della rosa. Scopri come il ritiro estivo potrebbe segnare una svolta decisiva per i biancocelesti. #Lazio #CalcioItaliano #GiovaniTalenti

Da questa mattina, nel ritiro di Formello, è iniziato un processo di ricostruzione per la squadra biancoceleste. L’obiettivo principale è ridare un’identità chiara al gruppo, adottando il classico 4-3-3 come schema di base, dopo l’esperienza con il 4-2-3-1 della scorsa stagione. Questo cambio non è solo tattico, ma punta a instillare una mentalità specifica, quella del “Sarrismo” – un termine che rappresenta una filosofia calcistica incentrata sulla velocità e sull’attacco, come una roadmap per dominare il gioco con aggressività e fluidità.

Oltre al modulo, l’accento è posto sulla ricostruzione delle basi mentali e sull’adattamento dei giocatori esistenti, soprattutto con il mercato bloccato e senza nuovi rinforzi all’orizzonte. Il focus sarà su come modellare gli elementi attuali al nuovo schema e accelerare la crescita dei giovani talenti, trasformando potenziali in certezze per il campo.

Uno degli aspetti più intriganti è la ricerca di un interno per la fascia sinistra, un ruolo chiave che in passato è stato ricoperto con successo. In questa posizione, verrà testato Dele-Bashiru, il 24enne nigeriano che ha giocato principalmente come trequartista nella stagione scorsa. Se riuscirà a evolversi in un tuttocampista versatile, potrebbe diventare un elemento tattico cruciale per la squadra, offrendo imprevedibilità e equilibrio. In alternativa, c’è l’opzione già collaudata con Vecino, che potrebbe garantire esperienza immediata.

Tra le incognite più affascinanti, spicca Tavares, il terzino portoghese che dovrà bilanciare le sue classiche incursioni offensive sulla fascia sinistra con un maggiore contributo difensivo, trasformando i suoi punti di forza in un’arma a tutto tondo. Inoltre, sarà interessante osservare come si formerà il nuovo tridente offensivo intorno a Zaccagni, che potrebbe assumere un ruolo più centrale nella fase di impostazione, diventando il cervello creativo dell’attacco.

In porta, si profila un rilancio per Provedel, dopo aver perso il posto da titolare a favore di Mandas nei mesi precedenti, in una battaglia che potrebbe rivelare sorprese. La vera scommessa, però, è sul progetto di ringiovanimento della rosa: far emergere e far crescere giocatori come Gila, Provstgaard, Rovella, Isaksen e lo stesso Mandas, con la speranza che guidati da questa filosofia acquisiscano una nuova dimensione, rendendo la Lazio una squadra più dinamica e competitiva per il futuro.

Lazio al ritiro: sudore e lamentele già dalla prima giornata del programma

Inizia oggi il ritiro della Lazio a Formello: scopri il programma serrato della prima giornata, dalle 7:30 fino a sera! #Lazio #Ritiro #Calcio

Oggi si alza ufficialmente il sipario sul nuovo corso del tecnico alla Lazio, con il ritiro che promette di catturare l’attenzione di tutti gli appassionati. Immaginate un inizio carico di energia e dettagli meticolosi: questo secondo mandato del “Comandante” [un soprannome che evoca l’idea di un leader strategico e determinato sul campo] è stato battezzato sabato dal presidente Claudio Lotito, che si è recato a Formello per un confronto diretto. Dopo l’incontro, il tecnico è tornato nella sua città natale, per poi rientrare ieri in tarda serata a Formello, dove ha tenuto un’ulteriore riunione tecnica nel centro sportivo.

Non è solo un ritiro qualsiasi, ma un’opportunità per scoprire come ogni aspetto sarà curato nei minimi dettagli, con un programma che tiene tutti con il fiato sospeso. Il “menù” [un modo accattivante per descrivere il fitto calendario di attività giornaliere, come se fosse un piano gourmet di allenamenti] del primo giorno ne è la chiara dimostrazione, e vi farà venire voglia di sapere cosa succederà ad ogni ora.

Come riportato da Il Messaggero, la giornata si preannuncia intensiva e pensata per massimizzare ogni momento. Si parte alle 7:30 con la colazione, per approfittare delle ore più fresche prima del caldo della Capitale. Alle 8:45 tutti nello spogliatoio, seguito alle 9:30 dalla sala video, dove verranno analizzati schemi e movimenti – un elemento classico che incuriosisce per la sua precisione. Poi, il primo allenamento della giornata, con il pranzo alle 12:45 a chiudere il mattino.

Nel pomeriggio, l’azione riprende alle 16:30 con una merenda, che anticipa il ritrovo in spogliatoio alle 17:15. Alle 18:00 va in scena la seconda seduta al Fersini, con la stampa presente (e aperture programmate anche giovedì 17 e domenica 20, oltre alla conferenza stampa del tecnico). L’ultimo appuntamento è la cena delle 20:45, chiudendo una giornata che tiene i 31 convocati impegnati per 13 giorni di ritiro a Formello.

Questo programma serrato, che culmina con l’amichevole contro l’Avellino il 26 luglio al ‘Benito Stirpe’ di Frosinone per il “Memorial Criscitiello” [un tributo che onora una figura importante nel mondo del calcio, rendendo l’evento ancora più significativo], sarà l’unica nota positiva in un’estate con il mercato bloccato. Qui, il gruppo si riunisce fin da subito per costruire le basi della stagione 2025-26, lasciando i tifosi con la curiosità di vedere cosa riserverà il futuro.

Lazio, quaranta giorni all’esordio in Serie A. Il programma delle amichevoli

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A quaranta giorni dall’esordio stagionale, fissato per domenica 24 agosto alle ore 18.30 contro il Como, la Lazio ha dato ufficialmente inizio al ritiro precampionato. Il tecnico Maurizio Sarri ha convocato la squadra a Formello per la prima doppia seduta, con allenamenti programmati al mattino (ore 9.30) e al pomeriggio (ore 18.00). Si tratta del primo banco di prova per i biancocelesti, chiamati a ritrovare condizione atletica e spirito collettivo in vista dell’avvio del campionato.

Sul campo si sono presentati ventisette calciatori della rosa, ai quali si sono aggiunti quattro giovani del vivaio. Tutti hanno già completato le visite mediche di rito, fatta eccezione per il centrocampista Guendouzi, atteso in giornata dopo un breve periodo di riposo supplementare. Anche per lui sono previsti i test fisici prima dell’inserimento nel gruppo.

Particolare attenzione sarà riservata al capitano Mattia Zaccagni e lo spagnolo Patric, entrambi reduci da interventi chirurgici: il primo per un problema di pubalgia, il secondo per un infortunio alla caviglia. I due seguiranno inizialmente un programma differenziato, al fine di rientrare gradualmente nella preparazione collettiva.

Come di consueto, Sarri ha aperto i lavori con un breve intervento rivolto alla squadra. Il messaggio, asciutto e diretto, riassume lo spirito con cui si affronterà il ritiro: «Tocca a noi. Siamo e resteremo questi. Niente alibi». Poche parole, molta sostanza: l’accento è posto sul lavoro quotidiano, che proseguirà a ritmo serrato con due allenamenti al giorno. Non è esclusa, in corso d’opera, una possibile modulazione dei carichi, soprattutto nei fine settimana.

Il primo test stagionale è in programma domenica sera, alle ore 20, a Formello. Si tratterà di una semplice partitella a ranghi misti, disputata a porte chiuse ma trasmessa in diretta sui canali ufficiali del club. Seguiranno, il 26 luglio a Frosinone, un’amichevole contro l’Avellino e, dal 30 luglio al 2 agosto, una breve tournée in Turchia, dove la Lazio affronterà prima il Fenerbahçe allenato da José Mourinho (30 luglio), poi il Galatasaray (2 agosto).

Al rientro, altre due sfide amichevoli completeranno la preparazione: il 9 agosto contro il Burnley e, in data ancora da ufficializzare, il 16 agosto contro l’Olympiakos. Il conto alla rovescia è iniziato: l’appuntamento con il campionato è fissato a Como, il 24 agosto contro la forte formazione di Fabregas che quest’anno vorrà dimostrare di essere al livello delle altre big della Serie A.

Contro la falsa informazione dei romanisti. I laziali sono la 5 tifoseria più presente allo stadio

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La Lazio potrebbe fare molto di più dal punto di vista della comunicazione e del marketing, e questo lo sappiamo bene noi addetti ai lavori e i tifosi della prima squadra della città eterna. Però è doveroso dire, ove possibile, la verità.

La Lazio e i laziali sono una potenza della Serie A e i dati parlano chiaro. Nella stagione scorsa stagione la tifoseria laziale è stata la quinta più presente in Italia per sostenere allo stadio la propria squadra del cuore.

Con una media in costante crescita rispetto agli anni precedenti, la Lazio lo scorso anno ha registrato una media spettatori pari a 44.786. Non male per una Lazio che, a differenza delle altre big, ogni anno è la società che opera un calciomercato di basso profilo. Certo, se ci confrontiamo con le altre che spendono due-tre volte di più, ha ragione Lotito. Ma se invece il presidente alzasse leggermente l’investimento verso il calciomercato, oltre a portare la Lazio ancora più in alto, creerebbe maggior entusiasmo fra i tifosi i quali andrebbero ancora di più allo stadio Olimpico.

Media spettatori Serie A

La scorsa stagione la squadra che ha avuto più spettatori allo stadio è stato il disastroso Milan, con una media di 71.544, segueno i cugini dell’Inter con una media di 70.129. In terza posizione i cugini della Roma con una media pari a 62.435, in quarta posizione il Napoli campione d’Italia con una media pari a 50.989. Giusto per dire, la Lazio sta davanti alla Juventus che è sesta, con una media spettatori pari a 40.237. Poi settimo è il Genoa con 31.560 e via via tutte le altre.

Perciò quando dicono che il tifoso della Lazio non va allo stadio, mentono sapendo di mentire.

Sarri ricicla Cataldi: dal buco in panchina al ritorno da titolare sul campo

Danilo Cataldi: Un Ritorno Inaspettato che Potrebbe Cambiare Tutto per la Lazio? #Lazio #Calcio #SerieA

Danilo Cataldi sta facendo il suo atteso ritorno a Formello dopo un anno trascorso alla Fiorentina, e i tifosi biancocelesti sono già curiosi di vedere come si inserirà in questa nuova fase della squadra. Insieme a Matteo Cancellieri, un altro volto noto, il centrocampista è pronto a riprendersi il suo posto, lasciando spazio a domande su come questa mossa influenzerà il gruppo.

Il duo non era presente con Marco Baroni nella scorsa stagione, ma rientra ora grazie al fatto che né la Fiorentina né il Parma hanno esercitato il diritto di riscatto. Questa situazione, come evidenziato dal Corriere dello Sport, è il risultato di regolamenti calcistici che potrebbero aprire porte inaspettate, trasformandosi in una grande opportunità per il club e per i giocatori stessi. Non si tratta solo di un semplice ritorno, ma di una chance che potrebbe ravvivare le dinamiche interne e offrire nuovi spunti tattici.

Maurizio Sarri, alla ricerca di centrocampisti adatti al suo 4-3-3, potrebbe provare a reinventare il ruolo di Danilo Cataldi come mezzala, un’idea che accende l’immaginazione su possibili innovazioni. L’ex capitano della Primavera, che in passato giocava come trequartista nella squadra campione d’Italia nel 2013, ritrova ora il suo ruolo naturale di regista al fianco di giocatori come Rovella e Belahyane.

È quasi certo che Cataldi verrà testato sia come interno che come incursore, basandosi sulla sua esperienza come playmaker nella Lazio che ha chiuso al secondo posto in campionato nel 2022/23. La sua capacità di adattamento sarà cruciale, soprattutto considerando che il suo contratto scade nel 2027. Inoltre, con possibili assenze a centrocampo dovute alla Coppa d’Africa per Belahyane e Dele-Bashiru a fine dicembre, ogni risorsa come lui potrebbe diventare indispensabile per mantenere la competitività del team.