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Mercato Lazio: Basic gioca d’astuzia? Svolta imprevedibile sul suo futuro!

Mercato Lazio, svolta inaspettata per Basic: nuova indiscrezione sul suo futuro! #Lazio #Calciomercato #Calcio

Nel bel mezzo del Calciomercato Lazio, un nome sta riaffiorando con una sorpresa che potrebbe cambiare tutto: Toma Basic. Immaginate un centrocampista croato reduce da stagioni non sempre brillanti, che ora si ritrova al centro dell’attenzione nel ritiro di Formello, catturando gli sguardi di tutti. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere dello Sport, Basic sta lottando con determinazione per rovesciare le gerarchie e guadagnarsi la fiducia dello staff tecnico.

Il suo approccio è stato definito impeccabile: un atteggiamento positivo, una concentrazione assoluta in ogni allenamento e una versatilità tattica che ha fatto breccia. “conferme inaspettate”, come quelle che potrebbero arrivare per lui, sta dimostrando di essere più di un semplice gregario. L’ex Bordeaux è stato testato non solo come mezzala, il suo ruolo naturale, ma anche come esterno sinistro di centrocampo – una novità assoluta che lo rende un jolly potenzialmente prezioso per la prossima stagione.

In un Calciomercato Lazio complicato da un blocco temporaneo dei tesseramenti e da alcune situazioni in uscita ancora da risolvere, Basic emerge come una figura chiave. Da potenziale partente, il suo nome ora si affaccia tra quelli che potrebbero restare in rosa, lasciando i tifosi a chiedersi cosa riserverà il futuro.

Due elementi sembrano favorire la sua permanenza: il blocco del mercato, che impone una gestione più cauta delle uscite, e la Coppa d’Africa, che priverà la squadra di alcuni titolari nella fase centrale della stagione. In questo scenario, un giocatore come Basic – esperto, in forma e ora anche tatticamente adattabile – potrebbe trasformarsi in un’arma segreta da non sottovalutare.

Il Calciomercato Lazio, finora dominato da riflessioni interne piuttosto che da grandi colpi, potrebbe presto scoprire una delle sue prime “conferme inaspettate” proprio con lui. La dirigenza sta monitorando da vicino: se arrivassero offerte allettanti, si discuterà, ma al momento la priorità è verificare se Basic possa davvero reintegrarsi come elemento utile per la causa biancoceleste.

In definitiva, Basic si sta rivelando la nuova incognita del Calciomercato Lazio, un nome che in poche settimane è passato da esubero a possibile pedina strategica, tenendo i fan con il fiato sospeso per gli sviluppi futuri.

Lazio affida il futuro ai suoi “veterani indomiti”: Pedro e Vecino pronti a stupire

Lazio tra rinnovamento e certezze: Pedro e Vecino pilastri del presente (e del futuro…) #Lazio #Calcio #Pedro #Vecino #SerieA

Nel mondo del calcio, dove il cambiamento è costante, la Lazio sta navigando tra l’entusiasmo dei nuovi arrivi e la solidità dei veterani. Immaginate una squadra che mescola la freschezza giovanile con l’esperienza accumulata sul campo: è proprio questo il mix intrigante che potrebbe fare la differenza in una stagione piena di sfide. Con il mercato bloccato e incognite all’orizzonte, l’equilibrio diventa cruciale, e due nomi emergono come punti fermi.

In questo contesto, figure come Pedro Rodríguez e Matías Vecino assumono un ruolo chiave nel progetto di Maurizio Sarri. Questi veterani, pur non essendo più nel pieno della giovinezza, offrono solidità, intelligenza tattica e una mentalità vincente che affascina per la loro capacità di guidare silenziosamente la squadra nei momenti decisivi. Pedro, campione del mondo e d’Europa, e Vecino, ormai un pilastro del centrocampo, incarnano quella leadership concreta che tutti gli appassionati si chiedono come influirà sul cammino biancoceleste.

Durante le prime uscite estive, Sarri ha dato spazio ai nuovi innesti e ai giovani, come Dele-Bashiru, per valutarne il potenziale. Ma il loro minutaggio ridotto non deve ingannare: il tecnico sa esattamente cosa questi giocatori possono offrire, sia dall’inizio che a partita in corso, rendendo ogni loro apparizione un elemento di suspense per i tifosi.

Pedro è una risorsa tattica preziosa, con la sua abilità nel muoversi tra le linee e interpretare le situazioni, coprendo più ruoli offensivi. Vi chiederete: come farà a mantenere un impatto decisivo con un impiego dosato? La risposta sta nella sua esperienza, che promette di brillare nei momenti chiave.

Vecino, invece, è l’uomo d’equilibrio, abile nel cucire il gioco e fornire copertura. Il suo contributo sarà essenziale quando la stagione si intensificherà, offrendo quei nervi saldi e quella intelligenza calcistica che potrebbero fare la differenza. In un contesto di rinnovamento, la Lazio non perde di vista la sua memoria tattica, dove i giovani rappresentano il futuro, ma l’esperienza di Pedro e Vecino rimane il presente che sostiene tutto il progetto. Con la loro classe e carisma, chissà quanti traguardi raggiungeranno i biancocelesti?

Lazio fa muro e sfida il mercato: quel talento resta e infuria i rivali!

Rovella blindato alla Lazio: il colpo di scena del calciomercato che nessuno si aspettava!

Ma cosa succederebbe se un talento come Rovella restasse inchiodato a Roma, bloccando tutte le trattative dell’ultimo minuto? Scopri gli aggiornamenti esclusivi che tengono i tifosi con il fiato sospeso. #Calciomercato #Lazio #Rovella

Nicolò Rovella, il centrocampista classe 2001, resterà alla Lazio. Non ci sono margini per una sua cessione, né spiragli per trattative last minute. Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, la clausola rescissoria del regista è scaduta il 31 luglio, chiudendo definitivamente ogni possibilità di addio.

Il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani hanno adottato una linea dura: nessuna cessione per i pezzi pregiati della rosa. Una scelta che ha trovato il sostegno dei tifosi, con quasi 30.000 abbonamenti sottoscritti per la nuova stagione.

Tra le squadre interessate a Rovella c’era l’Inter, con l’amministratore delegato Giuseppe Marotta che ha però confermato la fiducia in Hakan Çalhanoğlu, regista turco classe 1994. Anche alcuni club di Premier League avrebbero sondato il terreno, ma resta un ostacolo fondamentale: la volontà del giocatore. Rovella, infatti, non ha espresso alcun desiderio di lasciare Roma, dove si sente parte integrante del progetto biancoceleste.

Il centrocampista ex Juventus, come altri elementi della rosa, attende un possibile ritocco contrattuale o un prolungamento. Tuttavia, al momento, la Lazio non è in grado di garantire aumenti salariali. La strategia societaria è chiara: con ben 17 giocatori in scadenza tra il 2026 e il 2027, il club punta a creare un tesoretto da redistribuire tra i top player, mantenendo competitività e sostenibilità economica.

Con Rovella al centro del centrocampo, la Lazio manda un segnale forte: il progetto continua, con ambizione e coerenza, e i tifosi non vedono l’ora di scoprire come si evolverà questa storia nel prossimo campionato.

Lazio, l’infermeria molla la presa: quel calciatore torna a fare danni sul campo!

Eccitazione in casa Lazio: Gustav Isaksen è di ritorno agli allenamenti! Scopri come il giovane talento danese sta superando l’ostacolo. #Lazio #Isaksen #Calcio

Grandi novità arrivano dall’infermeria della Lazio, con il ritorno in campo di un calciatore chiave che promette di rinvigorire le speranze della squadra. Dopo un periodo di stop per via di una fastidiosa mononucleosi, Gustav Isaksen ha finalmente ripreso gli allenamenti, segnando un passo importante nel suo percorso di recupero. Classe 2001 e arrivato lo scorso anno dal Midtjylland, l’esterno offensivo danese ha svolto una seduta differenziata, un segnale che fa crescere l’attesa tra i tifosi per il suo pieno reintegro.

Ora, il focus è tutto sul monitoraggio costante e sul rientro graduale di Isaksen, che rimane sotto stretta osservazione dello staff medico. I suoi allenamenti procedono a ritmi ridotti e in orari separati dal resto del gruppo, come confermato dal Corriere dello Sport, per evitare qualsiasi rischio di ricaduta. Dopo aver perso circa tre settimane di preparazione estiva, il suo ritorno completo non è ancora imminente, ma ogni passo avanti alimenta l’interesse su come questo giovane prometta di rafforzare la profondità offensiva e la creatività sulle fasce.

Mentre la Lazio si prepara per il viaggio in Inghilterra in vista dell’amichevole contro il Burnley, Isaksen resta a Formello per seguire il suo programma personalizzato. Questo separa il suo percorso da quello della squadra, ma i segnali sono positivi e incuriosiscono i fan: gli esami più recenti hanno confermato il superamento dell’infezione, aprendo la strada a un graduale ritorno in azione.

Gli ultimi esami hanno confermato il superamento della mononucleosi, e il via libera medico ha permesso al giocatore di tornare a svolgere attività sul campo. Il ritorno di Isaksen rappresenta un segnale importante per la Lazio, che punta a ritrovare al più presto uno dei suoi giovani più promettenti. Con il percorso ancora lungo ma la direzione decisamente giusta, l’entusiasmo cresce per vedere come questo talento influenzerà la stagione in arrivo.

Lazio, caccia al capitano: Zaccagni in pole, ma la fascia resta un miraggio per ora

La caccia al nuovo capitano della Lazio è aperta: Zaccagni in pole, ma la fascia è ancora in bilico!

La questione del capitano per la Lazio nella prossima stagione sta accendendo le discussioni tra i tifosi, con un’aria di mistero che aleggia attorno alla scelta. Dopo alcune dichiarazioni ambigue del tecnico, che si era limitato a un commento criptico: “Se va bene alla squadra…”, il futuro della leadership in campo resta avvolto nell’incertezza, lasciando spazio a ipotesi affascinanti su chi guiderà lo spogliatoio.

Mattia Zaccagni, uno degli esterni offensivi più apprezzati della rosa biancoceleste, ha già indossato la fascia da capitano ogni volta che è stato disponibile, suggerendo che le gerarchie potrebbero non essere cambiate drasticamente rispetto alla scorsa annata. Questo dettaglio non fa che aumentare la curiosità: Zaccagni sembra destinato a un ruolo chiave, incarnando un possibile punto di riferimento per la squadra.

Nelle amichevoli estive, quando Zaccagni non era presente, il ruolo era stato affidato a Danilo Cataldi, ma al suo ritorno, è stato proprio l’esterno a riprendere la fascia. Questo avvicendamento rapido evidenzia la fiducia del gruppo nei confronti di Zaccagni, alimentando l’interesse su come si evolveranno le dinamiche interne.

Il direttore sportivo Fabiani ha ribadito che la decisione spetta unicamente al tecnico, rafforzando l’idea che il tema del capitanato sia ancora aperto, anche se i fatti sul campo raccontano una storia diversa. Una posizione che mantiene alta la suspense tra i sostenitori, in attesa di conferme ufficiali.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Zaccagni è tra i giocatori più stimati, insieme ad altri come Cataldi, Romagnoli, Marusic, Pedro e Guendouzi, confermando il suo status come figura di riferimento capace di rappresentare i valori del club e mantenere la leadership in campo.

Danilo Cataldi, un elemento cresciuto nel vivaio e profondamente legato alla maglia biancoceleste, potrebbe ricoprire il ruolo di vicecapitano, una posizione comunque significativa per il suo spirito identitario e il legame con la squadra.

Con la stagione che si avvicina, tutto indica che Zaccagni sia il candidato principale per il ruolo di capitano, sostenuto dal gruppo e pronto a guidare la Lazio nelle nuove sfide che attendono. I tifosi non vedono l’ora di scoprire come si risolverà questa intrigante trama.

Guendouzi, l’irriverente motore della nuova Lazio: grinta e leadership che fanno la differenza

Guendouzi: il nuovo cuore battente della Lazio che promette emozioni! Scopri come questo leader sta accendendo la squadra con grinta e personalità. #Lazio #Guendouzi #Calcio #SerieA

Matteo Guendouzi sta emergendo come il fulcro irrinunciabile della Lazio, un giocatore che non solo domina il campo con intensità e dinamismo, ma che sta catturando l’attenzione di tutti per il suo carisma e la sua capacità di ispirare i compagni. In una recente amichevole contro il Galatasaray, disputata in uno stadio rovente di Istanbul, il centrocampista francese ha dimostrato perché è diventato una figura centrale, guidando la squadra con una determinazione che fa sorgere una domanda: cosa rende Guendouzi così essenziale per il futuro biancoceleste?

In quell’atmosfera elettrica, Guendouzi non ha esitato un istante, trasformandosi in un vero e proprio leader sul campo. La sua esultanza dopo il gol della Lazio, quasi una sfida diretta alla tifoseria turca, ha rivelato quanto profondamente si senta parte di questo progetto. Come riportato dal Corriere dello Sport, le sue parole nel post-partita hanno evidenziato una maturità sorprendente: «Siamo una bella squadra, ma abbiamo bisogno di tutti, a partire dai tifosi». Questa dichiarazione non è solo un messaggio per i fan, ma un invito a riflettere su come un singolo giocatore possa unire un’intera comunità intorno a un obiettivo comune.

Dal punto di vista tattico, Guendouzi è ormai indispensabile per la Lazio, formando una coppia solida con Rovella che garantisce equilibrio, copertura e imprevedibilità. Sa rompere le linee difensive con tempismo perfetto e offrire opzioni offensive che tengono gli avversari sempre in bilico. In un contesto di mercato estivo segnato da poche certezze, lui rappresenta quel pilastro affidabile che fa pensare: come farà la squadra a non ruotare intorno a una simile energia?

In questa fase di transizione, Guendouzi va oltre il semplice ruolo di giocatore: si assume responsabilità, infonde vitalità e incarna lo spirito di una Lazio che aspira a tornare tra le protagoniste. Ha scelto i biancocelesti e, a giudicare dalle sue prestazioni, sembra aver eletto se stesso come l’anima del gruppo, con un ruolo da leader che si sta già consolidando in maniera inesorabile. Con una stagione che inizia a prendere forma, c’è da chiedersi: quanto alto potrà spingere questa Lazio grazie al suo cuore pulsante?

Lazio, duello infuocato nell’attacco: Castellanos in pole, ma Dia è la mina vagante

Duello infuocato nell’attacco della Lazio: Castellanos in pole, ma Dia è l’ombra che incalza! #Lazio #SerieA #Attaccanti

La preparazione della Lazio per l’esordio in campionato contro il Como sta svelando scenari intriganti, specialmente nel reparto offensivo, dove la curiosità cresce a ogni allenamento. Al centro di tutto c’è Taty Castellanos, che ha conquistato l’attenzione con una performance in costante miglioramento durante le amichevoli in Turchia. L’argentino si è fatto notare per il suo impegno al servizio della squadra, un mix di sacrificio e astuzia tattica che lo rende un elemento imprevedibile. Eppure, la sua presenza da titolare resta appesa a un filo, alimentando dubbi che tengono i fan con il fiato sospeso.

L’arrivo di Boulaye Dia ha intensificato la competizione in modo elettrizzante, trasformando l’attacco in un campo di battaglia. L’attaccante senegalese, nonostante i problemi muscolari che hanno limitato il suo coinvolgimento negli allenamenti, porta in dote qualità e potenza che potrebbero fare la differenza. Questo piccolo ritardo nel suo inserimento potrebbe regalare a Castellanos un vantaggio temporaneo, ma chissà quanto durerà questa opportunità prima che Dia entri in gioco con la sua forza esplosiva.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la decisione sul centravanti titolare arriverà solo all’ultimo momento, proprio prima dello scontro con il Como. Intanto, si sta delineando l’idea di una staffetta dinamica: Castellanos pronto a partire dall’inizio, con Dia in panchina per subentrare nella ripresa e sfruttare al massimo la sua energia. Questa alternanza non fa altro che accendere l’interesse, promettendo un attacco versatile e capace di sorprendere.

La concorrenza di Dia, un attaccante puro e abituato a fare la differenza, non lascia spazio a errori e potrebbe essere la chiave per elevare il livello complessivo della squadra. Il duello tra i due rappresenta una risorsa che stimola la competitività interna, offrendo opzioni tattiche diverse e imprevedibili per affrontare le sfide della stagione.

Mentre si avvicina il debutto in Serie A, Castellanos sembra avere un leggero vantaggio, ma la Lazio sta dimostrando di voler gestire questa coppia di centravanti con intelligenza, evitando soluzioni fisse per mantenere l’attacco sempre fresco e pronto a tutto.

Lazio, dopo 20 anni quella statistica curiosa riaffiora: un passo indietro sfacciato?

La Lazio riscopre le sue radici: quattro romani in rosa dopo vent’anni! #LazioStoria #CalcioItaliano #DerbyCaputMundi

Mancano solo poche settimane all’inizio della nuova stagione e la Lazio sta facendo parlare di sé per una statistica davvero intrigante: quattro giocatori nati a Roma faranno parte della rosa, un ritorno alle origini che non si vedeva dal campionato 2005-2006. Vi starete chiedendo come mai questa notizia accende tanto entusiasmo? È un segnale di identità e legame con il territorio che potrebbe cambiare le dinamiche del team, alimentando la passione dei tifosi.

Andiamo indietro nel tempo per capire meglio: l’ultima volta che la Lazio ha schierato ben quattro calciatori romani risale alla seconda stagione dell’era Lotito. Allora, in campo c’erano nomi come Paolo Di Canio, l’icona biancoceleste che simboleggiava la romanità calcistica; Fabio Liverani, con il suo stile elegante e tecnico; Stefano Firmani, un centrocampista di sostanza; e Lorenzo De Silvestri, un giovane terzino di 17 anni promosso dalla Primavera. Questa formazione aveva un sapore autentico, che oggi torna a riecheggiare.

Negli anni che seguirono, però, la presenza di giocatori romani si è assottigliata progressivamente. Tra i pochi che hanno resistito ci sono stati Marco Berni e Antonio Candreva, mentre Danilo Cataldi è uno dei pochi a essere ancora protagonista, dimostrando come il legame con la città possa durare nel tempo. È una tendenza che fa riflettere: fino a poco fa, sembrava un capitolo chiuso, ma ora sta tornando in auge.

E chi sono i nuovi eroi romani nella rosa attuale? Si tratta di Danilo Cataldi, centrocampista del 1994 cresciuto nel vivaio biancoceleste e oggi un leader silenzioso; Alessio Romagnoli, difensore centrale ex Milan con una dichiarata fede laziale; Luca Pellegrini, terzino sinistro ex Juventus che è tornato con entusiasmo; e Matteo Cancellieri, attaccante esterno del 2002 pronto a conquistare spazio dopo vari prestiti. Ognuno di loro porta con sé una storia personale che potrebbe rendere la stagione ancora più avvincente.

Durante la gestione di Simone Inzaghi, la Lazio ha spesso pescato dalla Primavera, lanciando talenti come Alessandro Murgia, Luca Germoni e Nicolò Armini, ma si trattava di apparizioni brevi. Oggi, invece, questi quattro romani sono ben integrati e potrebbero persino diventare titolari, un’evoluzione che fa sorgere la domanda: questa scelta strategica cambierà il futuro della squadra?

Ecco un dettaglio che accende la curiosità: nel prossimo derby della Capitale, la Lazio potrebbe vantare più giocatori nati a Roma rispetto alla Roma stessa, con quattro contro i due della rivale – Lorenzo Pellegrini e Giacomo Pisilli. È un aspetto che rafforza l’orgoglio biancoceleste e il legame con il territorio, rendendo lo scontro ancora più carico di emozioni.

In sintesi, la Lazio della stagione 2025-2026 sta puntando su una forte identità locale, valorizzando il talento romano e riscoprendo le proprie radici. Un approccio che non solo intriga i tifosi, ma potrebbe anche segnare un nuovo capitolo di qualità e continuità per il club.

Lazio in subbuglio: quel difensore sta per tradire i biancocelesti? Le ultimissime sul possibile addio

Gigot e la Lazio: addio in vista? Interesse dal Medio Oriente fa gola! #Calciomercato #Lazio #Gigot

Il destino di Samuel Gigot, possente difensore centrale francese classe 1993, sembra ormai segnato, e la sua permanenza alla Lazio appare sempre più incerta. Fuori dai radar di Maurizio Sarri, il giocatore è rimasto fermo dal 22 luglio a causa di un persistente problema alla schiena, non rientrando nei piani tattici dell’allenatore biancoceleste, che privilegia un calcio propositivo e difensori abili nell’impostare dal basso. Questa situazione sta alimentando curiosità tra i tifosi: cosa succederà a un elemento che era arrivato con tante promesse?

Dall’entusiasmo iniziale all’attuale lontananza dal gruppo, Gigot non ha trovato il suo posto nel sistema di gioco della squadra. Sbarcato a Roma con grandi aspettative, il difensore non è riuscito a adattarsi, come riportato dalle fonti. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, continua ad allenarsi in solitaria nelle strutture del club, con il club manager Angelo Bianchi che lo tiene informato e comunica in francese per facilitare il dialogo, in vista di una possibile uscita. È una storia che fa riflettere: un talento potenzialmente sprecato, o un capitolo pronto a chiudersi?

Intanto, l’interesse per Gigot si sta accendendo in luoghi inaspettati, con squadre del Medio Oriente che monitorano da vicino la situazione. In particolare, club da Dubai e dal Qatar sembrano pronti a fare un’offerta concreta, stimata tra i 3 e i 4 milioni di euro, che potrebbe spingere la Lazio a lasciarlo partire. Questa mossa non è solo una novità intrigante, ma anche un’opportunità per il club di sfoltire la rosa e reinvestire su profili più adatti al progetto.

Con il calciomercato in uscita che vive momenti cruciali e l’inizio del campionato alle porte, la Lazio è al lavoro per risolvere situazioni come quella di Gigot. L’eventuale addio del difensore francese potrebbe aprire scenari interessanti, sia dal punto di vista economico che tattico, aiutando la squadra a rafforzare la propria presenza nelle zone alte della classifica e a plasmare una rosa più competitiva per le sfide future.

ANALISI - Primo tempo da 0 in pagella, secondo nettamente migliore: la Lazio vince 1 a 0 contro il Burnley

Tutto bene quel che finisce bene. La Lazio è riuscita a portare a casa la sua quinta amichevole contro il Burnley di Loum Tchaouna. Ora il bilancio pre-stagionale recita tre vittorie, un pareggio e una sconfitta per gli uomini di Maurizio Sarri.

L’analisi del secondo tempo del match: bene Castellanos, Provedel rimandato

Dopo un primo tempo un po’ – diciamo anche molto – in ombra (qui l’analisi dettagliata), Mattia Zaccagni e compagni alla fine dei giochi sono riusciti a portare a casa la vittoria per 1 a 0 contro il Burnley. Il risultato nelle amichevoli è relativo, si sa. Ma è anche vero che vincere aiuta a vincere. E allora ben venga questa vittoria.

Nel secondo tempo si è vista una Lazio più organizzata, sia in attacco che in difesa. Sotto questo punto di vista, l’ingresso del Taty Castellanos ha giocato un ruolo fondamentale. Entrato al posto di un non irresistibile Boulaye Dia, l’argentino ha messo in mostra tutte le sue migliori qualità, disputando un’ottima gara.

C’è ancora molto da migliorare: la difesa ha rischiato più volte di subire gol (sono tre le traverse colpite dagli inglesi), uno addirittura stava per diventare “l’autogol dell’anno”. Per fortuna Mandas, apparso più in forma del compagno Provedel, è riuscito a salvare un disastroso retropassaggio di Hysaj, candidato a “orrore dell’anno”.

Il gol è di buon auspicio per il futuro. Non solo perché è arrivato da parte di un attaccante, ma anche perché è stata la dimostrazione perfetta di come completare una transizione offensiva, fondamentale nel gioco di Sarri. Il fisico di Dele-Bashiru a recuperare il pallone, l’eleganza di Pedro per servire Cancellieri (già vicino a un gol al seguito di una girata di testa, fermato solamente dai legni della traversa) che, a tu per tu con il portiere, ha spedito la sfera dritta in porta.

Unica nota dolente: il rigore sbagliato da parte di Mattia Zaccagni. Ancora non è chiara la gerarchia per quanto riguarda i tiri dagli undici metri in casa Lazio. Nonostante tutto, la gara merita un 7 pieno, considerando anche la preparazione fisica avanzata del Burnley, che inizierà il proprio campionato tra una settimana.

Lazio, Mandas o Provedel? Il greco convince di più contro il Burnley

Il ballottaggio tra Christos Mandas e Ivan Provedel continua a essere uno dei temi caldi in casa Lazio, e l’amichevole odierna contro il Burnley sembra aver aggiunto un nuovo capitolo alla sfida per la maglia da titolare. I due portieri si sono divisi il campo, un tempo a testa, ma è stato il greco a lasciare l’impressione migliore.

Lazio, Christos Mandas strega Sarri contro il Burnley: sarà lui il titolare?

Mandas è parso più sicuro in tutte le situazioni, trasmettendo calma alla difesa e intervenendo in modo decisivo quando la partita lo ha richiesto, come nella grande parata su un retropassaggio avventato di Hysaj che avrebbe potuto trasformarsi in un autogol clamoroso.

Nelle uscite alte ha mostrato tempismo e decisione, facendosi valere tra le maglie avversarie e neutralizzando più di un potenziale pericolo. Anche con i piedi ha fatto la differenza: i compagni lo cercano spesso in fase di impostazione, consapevoli della sua precisione e rapidità nel far ripartire l’azione, un aspetto che al momento sembra dargli un vantaggio rispetto a Provedel.

Il portiere italiano, dal canto suo, non ha offerto la stessa sicurezza, con un paio di interventi poco convinti che hanno portato a due traverse per gli inglesi. Nulla di clamoroso, ma abbastanza per far emergere un confronto che, almeno oggi, ha visto il greco in netto vantaggio.

Lazio

La scelta finale spetterà a Sarri, che dovrà decidere se puntare sull’esperienza di Provedel o sull’esuberanza e la crescita di Mandas. Di certo, la prestazione odierna aggiunge argomenti a favore dell’ex OFI Creta, che continua a scalare posizioni nelle gerarchie biancocelesti.

Mattia Zaccagni sbaglia dal dischetto: sarà lui il rigorista designato da Sarri?

Mattia Zaccagni si fa ipnotizzare dal Hlasky, portiere del Burnley: si resta sullo 0-0 allo scoccare del 52esimo minuto. Al quinto minuto della ripresa poteva arrivare la svolta decisiva del match: il fischietto Craig Pawson assegna un calcio di rigore in favore della formazione di Maurizio Sarri, ma Mattia Zaccagni spreca l’occasione dal dischetto.

Sarà Mattia Zaccagni il rigorista nella prossima stagione?

Al 52esimo il risultato allo Stadio Turf Moor è fermo sullo 0-0. Non tante emozioni nel match, soprattutto per l’attacco biancoceleste. Si auspica un probabile cambio di modulo nei prossimi minuti. Intanto, potremmo aver ottenuto delle informazioni essenziali per la prossima stagione: sarà Mattia Zaccagni il rigorista designato da Maurizio Sarri?

Nell’amichevole disputata contro l’Avellino era stato Mattéo Guendouzi a prendersi la responsabilità del tiro dagli unidici metri, valso la vittoria per 1 a 0 per i biancocelesti. Appena l’arbitro ha indicato il dischetto dell’area di rigore, il pallone era stato preso proprio dal francese, salvo poi passare nelle mani del capitano.

Non sappiamo se la scelta sia stata dettata da indicazioni dirette di Maurizio Sarri o da volontà personali di Mattia, ma sicuramente questo calcio di rigore sarà un fattore da analizzare. Sarà Zaccagni o Guendouzi il rigorista per la prossima stagione? Questo ancora non è ci è dato saperlo, ma l’errore condizionerà la probabile scelta che in futuro verrà fatta.

Burnley Lazio

ANALISI - Burnley Lazio, termina il primo tempo: uomini di Sarri deludenti

Burnley Lazio – È appena terminato il primo tempo della quinta amichevole pre-stagionale degli uomini di Maurizio Sarri. Il match dello Stadio Moor Turf contro il Burnley non sta regalando le emozioni previste nella vigilia; la speranza è quella di assistere ad una ripresa più scintillante e, soprattutto, con più reti da parte dell’attacco biancoceleste.

Burnley Lazio, Sarri deve dare una scossa ai suoi: possibile cambio modulo per aiutare l’attacco?

Burnley Lazio doveva essere la partita da cui far ripartire la rivoluzione biancoceleste. Gli addetti ai lavori avevano pronosticato un probabile primo utilizzo del nuovo assetto tattico di mister Sarri: il 4-3-1-2. Tuttavia, il tecnico toscano ha sorpreso tutti al momento della comunicazione dell’undici titolare: 4-3-3 classico.

Nella ripresa è prevedibile l’abbassamento di Mattia Zaccagni dietro quelle che saranno le due punte centrali. L’ingresso del Taty Castellanos al posto di Matteo Cancellieri non è così tanto considerabile un’utopia, considerando anche la non presenza di Gustav Isaksen sulla destra in panchina.

In difesa la situazione è ben diversa. La tenuta difensiva ha rischiato molto in questi primi 45 minuti, con la formazione inglese che ha colpito due traverse. Ivan provedel, per il momento, non sta disputando una brutta gara, tranne per un’uscita non irresistibile in occasione del secondo legno colpito dal Burnley. In questo senso, il greco Mandas dà più sicurezze: occhio anche per il campionato.

Burnley Lazio
La formazione della Lazio (Foto Fraioli)

Da ricordare la preparazione atletica avanzata da parte del Burnley, che sta incidendo inevitabilmente sull’intensità del match.

Burnley Lazio, Tchaouna rincontra i suoi ex compagni: il video social

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non è solamente la quinta amichevole pre-stagionale per gli uomini di Maurizio Sarri, ma è anche un match ricco di emozioni. Infatti, nel pre-partita c’è stato un incontro tra Loum Tchaouna e i suoi ex compagni di squadra molto commovente. Il video è stato pubblicato dall’account Instagram ufficiale della Lazio.

Burnley Lazio, il video dell’incontro tra Tchaouna e la squadra capitanata da Mattia Zaccagni

Loum Tchaouna ha rincontrato Mattia Zaccagni, ora capitano, e compagni dopo esser stato venduto al club inglese poco più di un mese fa per 15 milioni di euro totali. Al momento, questa resta l’ultima operazione in uscita del calciomercato biancoceleste.

Tchaouna non è stato inserito nell’undici titolare del club inglese da parte dell’allenatore Foster. Risulta molto probabile un suo impiego a partire dalla ripresa.

L’incontro con i suoi ex compagni di squadra è stato filmato e pubblicato sui social tramite un post condiviso tra la stessa Lazio e il Burnley. Questo a dimostrazione del grande rispetto che vige tra le due società e tra il francese e i suoi ex compagni di squadra.

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Il giocatore del Burnley Tchaouna (Foto Fraioli)

La Lazio è partita bene per i primi dieci minuti per poi perdersi, subendo la preparazione atletica e fisica di un club che tra poco più di una settimana inizierà il proprio campionato, la Premier League.

Di seguito il video dell’incontro tra Loum e i suoi ex compagni della Lazio:

 

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Burnley Lazio, le scelte di Sarri sorprendono tutti: sarà questo l’11 titolare in vista del campionato?

Burnley Lazio – La formazione di Maurizio Sarri sta attualmente giocando la sua quinta amichevole pre stagionale contro il Burnley. La sfida dello Stadio Moor Turf sarà fondamentale per capire quali saranno le gerarchie in campionato della squadra. La prima novità è rappresentata dalla fascia di capitano sul braccio di Mattia Zaccagni.

Burnley Lazio, la formazione titolare di mister Sarri fa discutere

Maurizio Sarri per questa sfida ha optato per il suo classico 4-3-3. In corso d’opera è facile prevedere un possibile adattamento al 4-3-1-2, modulo preferito del tecnico toscano per aumentare la produttività offensiva.

In porta, quest’oggi è Ivan Porvedel il titolare. In difesa, da destra verso sinistra, pronti a fare a sportellate con i giganti inglesi, ci sono Lazzari, Marusic, Romagnoli e Nuno Tavares. Gran sorpresa l’esclusione dagli unidici titolari di Gila e Provstgaard. A centrocampo, i classici Guendouzi, Rovella quindi Dele-Bashiru.

Ed ora il punto forte: l’attacco. A destra c’è Cancellieri, sostituto di Gustav Isaksen, al centro presente Dia, al posto del compagno di reparto Castellanos, e a sinistra il capitano Mattia Zaccagni.

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Mattia Zaccagni (Foto Fraioli)

Con ogni probabilità, questa sarà anche la formazione titolare che il 24 agosto affronterà il temuto Como di Cesc Fabregas. Staremo a vedere se le mosse di Mau saranno vincenti o meno. Nel mentre, i primi minuti di partita stanno parlando di una Lazio pronta a gestire il gioco e fare la partita.

 

Zaccagni ancora capitano nell’amichevole contro il Burnley

Si parlava e si parla tanto di chi dovrà portare la fascia da capitano nella Lazio. Oggi contro il Burnley è ancora Mattia Zaccagni a indossare la fascia di capitano.

Quindi, oggi in Inghilterra, è un ulteriore conferma su chi sarà il capitano nella prossima stagione di Serie A.  Zaccagni vestirà la maglia con la fascia di capitano anche se forse non gli si addice troppo.

Forse sarebbe meglio un Cataldi o Rovella, oppure uno fra Romagnoli e Marusic. Le qualità tecnico-tattica del numero dieci della Lazio non si discutono ma forse non ha il carisma giusto per vestire la fascia di capitano.

Vedremo se quest’anno Zaccagni, all’età di trent’anni riuscirà a incrementare maggiormente il suo carisma, a volte troppo remissiva. La personalità c’è anche se forse è troppo ‘educato’ quando c’ da alzare i toni per farsi rispettare, soprattutto nelle tante volte che la Lazio ha subito diversi torti arbitrali.

Cataldi, Romagnoli e Marusic hanno maggior tigna, dovuta a una semplice predisposizione naturale. Vedremo se da qui fino al 24 agosto (gara d’esordio contro il Como), Sarri manterrà questa scelta, anche se – a dir il vero – dovremo vedere chi vestirà la fascia quando in campo ci sarà l’altro candidato principe per vestire la fascia di capitano. Danilo Cataldi.

NOVITà - Lazio, pronto un nuovo sponsor per l’esordio a Como: trattative avviate per l’abbinamento sulla maglia

Lazio – “Eppur si muove” diceva Galileo Galilei. Al momento, nessuna frase può rappresentare al meglio la situazione economico-finanziaria del club del Presidente Claudio Lotito. Nonostante tutte le intemperie del periodo, la Lazio sta provando a chiudere la trattativa per un nuovo sponsor: grande prova di forza da parte della società.

Lazio, nuovo sponsor in arrivo: di chi si tratta?

Il piano di Lotito è semplice: annunciare l’abbinamento sulla maglia del nuovo main sponsor già a partire dalla complicata trasferta di Como. Per un incredibile gioco del destino, il 24 agosto, in occasione della prima giornata del campionato di Serie A 2025/26, la Lazio di Maurizio Sarri affronterà proprio i lombardi.

Sì, incredibile gioco del destino perché ad affrontarsi saranno due realtà completamente opposte del calcio italiano. Da una parte la formazione di Maurizio Sarri, immobile sul calciomercato a causa dei vari blocchi imposti, dall’altra il Como di Cesc Fabregas, sempre di più realtà economica solida del nostro calcio.

Lo sponsor sulle maglie della Lazio manca dalla stagione 2022-23, in quell’occasione fu Binance. Ora il presidente Lotito, anche per sopperire alla difficile situazione del mercato bloccato e della contestazione, appare intenzionato a sbloccare questa situazione. Le trattative sarebbero avviate con aziende straniere di prestigio nel ramo tech, ma il nome di quest’ultime non è ancora trapelato.

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Lotito

Questo è il vento che tira a Formello: un clima di rinascita. Rinascita sia economica che sul campo. Per quest’ultimo, Maurizio Sarri si sta già muovendo da vero mago: pronta una mini rivoluzione già a partire dall’amichevole di oggi contro il Burnley.

Fonte: Il Corriere dello Sport

AMICHEVOLE - Burnley Lazio, le probabili formazioni: la scelta finale su Castellanos

Burnley Lazio – La formazione di Maurizio Sarri scenderà quest’oggi in campo allo Stadio Turf Moor contro il Burnley. La sfida delle ore 16:00, visibile esclusivamente su DAZN, sarà la quinta amichevole pre stagionale di Mattia Zaccagni e compagni. Il risultato finale non dovrà essere una priorità: qui spiegati i motivi.

Burnley Lazio, le probabili formazioni del match: in attacco via al tridente formato da Cancellieri, Dia e Zaccagni

Il match di oggi servirà molto a mister Sarri per capire l’andamento della squadra con il nuovo sistema tattico di gioco. Infatti, quest’oggi vedremo per la prima volta in azione il nuovo 4-3-1-2 di impronta sarriana. Addio quindi al classico 4-3-3.

La rivoluzione tecnica in questione è nata al seguito della necessità di garantire più gol alla squadra. D’altronde, come farlo se non implementando il peso dell’attacco con due punte di peso.

In porta, pronto Ivan Provedel. L’estremo difensore italiano si giocherà il posto da titolare per la prossima stagione in questa partita: passi falsi non sono ammessi. In difesa, da destra verso sinistra, le scelte di Sarri ricadono su Marusic, Gila, Provstgaard e Nuno Tavares.

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Maurizio Sarri (Foto Fraioli)

A centrocampo saranno i soliti ad occuparsi della gestione del gioco: Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru. Vecino out per infortunio. Ed ora il pezzo forte: l’attacco. Sarri ha deciso di partire con il tridente per poi cambiare l’assetto tattico in corso d’opera. Per questo motivo, pronti Cancellieri, Dia e Zaccagni. Castellanos partirà dalla panchina.

Lazio, Sarri non va leggero con Dele-Bashiru: pretende quella scintilla in più sul campo!

La Lazio sfida il Burnley: occhi su Dele-Bashiru per un’estate di sorprese #Lazio #Burnley #CalcioSerieA #AmichevoleEstate

La Lazio è pronta a scendere in campo nel Lancashire per un’amichevole di alto livello contro il Burnley, un match che potrebbe rivelare sorprese in vista dell’inizio della stagione. Tutti gli sguardi sono puntati su Fisayo Dele-Bashiru, il centrocampista nigeriano che l’allenatore vuole vedere all’altezza delle aspettative. Si tratta di un’opportunità cruciale per lui di dimostrare come può arricchire le soluzioni offensive della squadra, aggiungendo quel dinamismo e quella fisicità che tanto servono.

Fino a ora, l’impatto di Dele-Bashiru nelle uscite estive è stato altalenante, apparso a tratti ancora “ingolfato” e non perfettamente integrato nei meccanismi della formazione. L’allenatore conta su questo test per ottenere risposte decisive, sperando in un cambio di passo che trasformi il giocatore da semplice alternativa a elemento chiave del centrocampo. Non è solo una questione di prestazioni: è l’occasione per lui di emergere e convincere tutti.

Per Dele-Bashiru, questa partita ha un sapore speciale, quasi un ritorno alle origini. Nato a Lagos, ma trasferito a Manchester all’età di due anni, ha forgiato il suo talento nell’academy del Manchester City, dove ha trascorso un decennio dal 2008 al 2018. Dopo l’esperienza in Turchia con l’Hatayspor, che lo ha proiettato sui palcoscenici europei, oggi gioca di nuovo in Inghilterra, la sua patria d’adozione. Chissà se l’aria familiare gli regalerà quella scossa tanto attesa?

Questa non è solo un’amichevole, ma un vero esame per Dele-Bashiru: da lui ci si aspetta imprevedibilità e capacità di inserimento per colmare le lacune della scorsa stagione. L’allenatore spera che una prestazione convincente lo trasformi nella pedina fondamentale per il centrocampo della Lazio, in vista di una stagione che promette sfide intense. Sarà lui a fare la differenza fin da subito?

Fiore: “Avrei rubato Sarri, Zaccagni infiammerà tutti e vi svelo l’asso nascosto”

Stefano Fiore: “Lo avrei voluto io. Zaccagni si esalterà. E vi dico chi sarà l’uomo in più” – Un’ex stella biancoceleste racconta le sue previsioni esclusive! #Lazio #CalcioItaliano #Intervista

Un ex talento che ha incantato l’Olimpico con le sue giocate, Stefano Fiore è una figura iconica della Lazio degli anni d’oro. Come uno dei numeri 10 più amati della squadra, protagonista dal 2001 al 2004, oggi offre insight preziosi sul presente e sul futuro del club, basati sulla sua esperienza di campione e tifoso. In un’intervista esclusiva, Fiore esplora le dinamiche della squadra, le sfide in un mercato complicato e i giocatori destinati a brillare, lasciando i lettori con domande intriganti su cosa potrebbe riservare la stagione.

Ma Fiore si è davvero aspettato questo sviluppo? “La premessa è nel finale della scorsa stagione dopo che si era fatto benissimo nella prima parte. Non essere riusciti a centrare un posto in Europa, come Baroni e la squadra avrebbero meritato, ha indotto probabilmente la società a fare delle valutazioni. Credo che, se contro il Lecce fosse andata diversamente, Baroni sarebbe rimasto. Sarri di nuovo alla Lazio vuol dire tanto. Una scelta di cuore perché si è pensato anche a ripristinare quel rapporto che, meno di un anno e mezzo prima, si era infranto in un modo che nessuno prevedeva”. Queste parole suscitano curiosità: quali motivazioni nascoste hanno guidato questa decisione, e come influenzerà il cammino della squadra?

C’è di più oltre al sentimento, o è solo una questione emotiva? “No, ci mancherebbe: non solo quello. Sarri può diventare il valore aggiunto della Lazio, soprattutto tra le difficoltà di non poter avere rinforzi. Credo che questo aspetto abbia spinto il presidente Lotito a richiamare Sarri. La sua carriera parla chiaro. Dove ha potuto lavorare come voleva, ha sempre ottenuto buoni risultati e ha saputo far crescere tanto i giocatori. E in un mercato in cui non si possono fare quegli acquisti di cui la squadra avrebbe avuto bisogno, poter avere Sarri può essere fondamentale”. Questa analisi fa riflettere: in un contesto di limitazioni, un allenatore del genere potrebbe davvero fare la differenza?

Qual è l’impatto reale di un tecnico così meticoloso? “È un allenatore maniacale, lavora tanto sulla squadra e può migliorarne il potenziale”. Immaginatevi i possibili cambiamenti: come potrebbe elevare le prestazioni dei giocatori in modo imprevedibile?

E Fiore, con la sua esperienza, avrebbe voluto giocare sotto questa guida? “Tantissimo. Anche perché mi avrebbe schierato nel mio ruolo: al centro, da mezzala. Gli sarei tornato utile e di sicuro sarei anche migliorato sotto la sua guida…”. Questa confessione personale aggiunge un tocco umano, facendoci chiederci cosa avrebbe potuto realizzare un duo del genere.

Quali lacune vede nella rosa attuale? “Sì, in organico ora non c’è chi abbia quelle doti di tecnica per legare la manovra tra centrocampo e attacco, il classico trequartista. Sarri sta cercando una soluzione in quel ruolo con Dele—Bashiru che ha però altre caratteristiche. Ma il nigeriano può portare inserimenti in più e tiri da fuori. È un giocatore da corsa più che di palleggio. Così cambierà qualcosa nel gioco ma si avrà una nuova opzione in un reparto che ha comunque il suo valore con i vari Guendouzi, Rovella e Vecino”. Un dettaglio intrigante: come si adatterà la squadra a queste variazioni tattiche?

Chi potrebbe emergere come elemento chiave? “Punto su Tavares. È stato devastante nella prima parte della scorsa stagione, poi non ha avuto continuità pure per alcuni infortuni. Per natura è portato soprattutto ad attaccare. Ma con Sarri potrà muoversi in maniera più disciplinata e completarsi. E in quel modo diventare davvero molto importante per la Lazio”. Questa previsione lascia spazio a speculazioni: sarà lui la sorpresa della stagione?

E per altri giocatori, quali opportunità si profilano? “Penso a Zaccagni che con Sarri si è consacrato a certi livelli. Con la fascia di capitano si sente responsabilizzato ed è un riferimento per i compagni. Ora tornerà nel ruolo di ala sinistra e potrà fare più gol”. Inoltre, sul fronte offensivo: “Devono riabituarsi a giocare nel tridente. Ma i gol li hanno sempre fatti e ne faranno di più con Sarri”. Come risponderanno questi atleti alla nuova impostazione?

Infine, quali sono le ambizioni reali per la squadra? “Dipende tanto anche dalla concorrenza. Di certo un mercato senza acquisti è un grosso handicap. Sarri avrebbe voluto dei rinforzi, ma sono convinto che darà lo stesso alla Lazio la sua impronta”. Con queste riflessioni, Fiore chiude l’intervista lasciando aperta la porta a scenari affascinanti: la Lazio riuscirà a superare le sfide e competere ai massimi livelli?