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LAZIO BENEVENTO Conferenza De Zerbi: “Non andremo all’Olimpico per una gita pasquale”

Il tecnico delle Streghe è intrevenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro i biancocelesti. Lazio Benevento conferenza De Zerbi

LAZIO BENEVENTO CONFERENZA DE ZERBI – “Alla sfida di sabato non parteciperanno Diabaté, Viola, Sagna e Memushaj. In attacco, invece, tornerà Iemmello. La squadra in vista del match con la Lazio si è allenata come al solito: i ragazzi non hanno mai avuto problemi d’impegno nel corso della settimana. Poche volte non sono stato contento di un allenamento dei miei ragazzi. La sfida sarà molto difficile, affronteremo la Lazio che è una delle squadre più forti del nostro campionato. Proporremo la nostra prestazione provando a giocare ed a subire il meno possibile. Non andremo a Roma solo per difenderci, anche se la qualità della formazione biancoceleste ci porterà sicuramente a patire il loro gioco”.

SU CATALDI E LOMBARDI

Mi auguro che Cataldi e Lombardi stiano vivendo in maniera normale la settimana di preparazione alla sfida con la Lazio. Dal primo dei due mi aspettavo qualcosa di più, ha grande talento, ma deve mettere in campo maggior convinzione e cattiveria. Sabato avremo il giusto numero di calciatori a disposizione per poter provare ad offrire una buona prestazione e per provare a vincere a Roma: non andremo nella Capitale per fare una gita pre pasquale”. 

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LAZIO BENEVENTO De Zerbi con il rebus centrocampo

Nell’antivigilia di Lazio Benevento De Zerbi fa la conta dei disponibili per la trasferta dell’Olimpico. Le ultime sulle Streghe, prossimo avversario dei biancocelesti

Per Lazio Benevento De Zerbi è alle prese con il rebus centrocampo. Infatti non si è allenato il centrocampista Viola, che ad oggi è sempre più vicino ad alzare bandiera bianca. Per sotituirlo si pensa allo spostamento di Cataldi e all’inserimento di Sandro. Probabile forfait anche del francese Sagna, alle prese con qualche acciacco dell’ultimo minuto. Lombardi, altro ex della gara, dovrebbe partire titolare.

FACCO SCETTICO SU IMMOBILE, LEGGI LE SUE PAROLE

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Facco punge Immobile: “Non lo vedo bene…”

Il periodo poco felice di Immobile non è passato inosservato agli addetti ai lavori. L’ex Facco punge Immobile sul suo stato di forma

Facco punge Immobile, poi analizza la prossima sfida contro il Benevento. Le sue parole a Radiosei: “Si riparte, era ora. Bisogna ripartire con il piede giusto e riprendersi quanto perso in precedenza. Io sono uno che dice che il campionato non va mai chiuso con la sosta, ma è anche vero che la Lazio era reduce da mesi in cui si è giocato tanto e non c’è stato il tempo materiale per allenarsi per bene. E’ stata una sosta che ci voleva, poi lo capiremo solo dopo la gara con il Benevento se sarà stata utile. Il momento non è facile, un po’ di riposo non avrà fatto certamente male. La tentazione di far riposare Immobile è tanta, non è in buona condizione, sbaglia gol che qualche settimana fa non avrebbe sbagliato, ma lasciare fuori un bomber come lui è sempre difficile. Certamente, il finale di stagione della Lazio dipenderà molto da lui“.

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MONDONICO Marchetti ricorda il mister con un post commovente

La morte di Emiliano Mondonico ha scosso il mondo del calcio. In casa Lazio arriva un ricordo commovente. Mondonico Marchetti lo ricorda con un post commovente

MONDONICO MARCHETTI E IL POST CHE HA COMMOSSO TUTTI – Dal suo profilo Facebook, il portiere della Lazio ha voluto rendere omaggio a Mondonico, con un post davvero emozionante e commovente. Di seguito il post:

Ti ho conosciuto quando avevo solo 17 anni e sei tu che mi hai dato l’opportunità di diventare un calciatore professionista. Non potrò mai dimenti care le tue parole, la forza che mi hai dato per superare i momenti più difficili ma soprattutto la fiducia che riponevi in me. Grazie a te sono diventato prima uomo e poi calciatore e per questo te ne sarò eternamente grato… Riposa in pace Mister“.

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LAZIO BENEVENTO De Zerbi: “Polemiche sul Var? Noi potremmo aprire un dossier”

A due giorni da Lazio Benevento De Zerbi, tecnico dei campani, dice la sue in merito ai torti arbitrali subiti dai biancocelesti e all’utilizzo del Var

A due giorni da Lazio Benevento De Zerbi, tecnico dei campani, dice la sue in merito ai torti arbitrali subiti dai biancocelesti e all’utilizzo del Var. “Sappiamo che sarà una partita difficile, andremo a Roma per fare la nostra prestazione cercando di mettere in difficoltà i nostri avversari. Le polemiche biancocelesti sul Var? Questo mi preoccupa parecchio. La Lazio è stata penalizzata, ma mi auguro che non si faccia passare il Benevento per la vittima sacrificale per riparare ai torti subiti dai capitolini.

Gli uomini di Inzaghi hanno tutte le ragioni per lamentarsi, ma anche noi abbiamo subito dei torti. In merito a questo potremmo aprire un dossier. Mi auguro soltanto che sabato la mia squadra non venga danneggiata per tentare di pareggiare i conti dal punto di vista delle decisioni arbitrali. Tornando alla gara cercheremo di subire il meno possibile il loro gioco, sperando di riuscire a proporre le nostre qualità, perché lo sappiamo fare. Sicuramente non andremo lì solo per difenderci”.

MARCHEGIANI RICORDA MONDONICO 

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Marchegiani ricorda Mondonico: “Grande uomo, ha dato tanto al calcio”. Poi un curioso aneddoto…

Nella giornata della scomparsa di una degli allenatori simbolo del calcio italiano, Luca Marchegiani ricorda Mondonico e svela un curioso aneddoto risalente ai tempi del Torino

Nella giornata della scomparsa di una degli allenatori simbolo del calcio italiano, Luca Marchegiani ricorda Mondonico, suo tecnico al Torino. “Oggi ci lascia un grande uomo, una persona sempre fedele a se stessa che è andata per la sua strada senza mai accettare compromessi. Ha ottenuto risultati eccezionali con squadre poco blasonate. Ha sempre messo al servizio della squadra tutte le sue conoscenze e la sua esperienza. Si metteva continuamente in gioco, non si risparmiava mai. In piazze come Bergamo, Cremona, Torino, sarà sempre ricordato come un eroe.

Oltretutto ha svolto il suo lavoro all’insegna della massima umiltà e professionalità. Ha dato tanto al nostro calcio e lascerà un vuoto enorme, riusciva a farsi amare da tutti. Certo, come tecnico adottava anche delle misure drastiche, stabiliva con i giocatori un rapporto molto forte e pretendeva il massimo da tutti, senza guardare in faccia nessuno. Era un osso duro, ma questo era il suo modo di allenare, lo faceva per tirare fuori il massimo da ogni calciatore.

Quindi un curioso aneddoto risalente ai tempi del Torino. “In un ritiro pre-campionato, al rientro da una gita in montagna, tornando in seggiovia gli dissi che soffrivo di vertigini. Lui mi guardò e rispose: ‘Se hai paura di una seggiovia, come farai ad affrontare Gullit e Van Basten?’. Lui era questo”.

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ULTIME LAZIO — A Formello Inzaghi ritrova i nazionali. Si rivedono…

ULTIME LAZIO — Ripresi, nella giornata odierna, gli allenamenti in casa Lazio in vista del match contro il Benevento, in programma sabato alle 15.00 all’Olimpico. A Formello si rivedono Immobile e Parolo

ULTIME LAZIO — Ripresi, nella giornata odierna, gli allenamenti in casa Lazio in vista del match contro il Benevento, in programma sabato alle 15.00 all’Olimpico. A Formello si rivedono Immobile e Parolo. Tutti i nazionali impegnati in settimana con le rispettive selezioni sono tornati agli ordini di Simone Inzaghi. Tra questi anche i due azzurri, insieme a Basta e Marusic, arrivati a Roma nella notte. Con tutta probabilità il tecnico piacentino dovrà rinunciare a Lulic e Radu, per i quali oggi è stato prevista una seduta di lavoro differenziato.

Recupero difficile anche per Wallace e Lukaku, per i quali scendono le quotazioni in vista della convocazione per il Benevento.  Nella seduta odierna si è registrata inoltre l’uscita anticipata dal campo di Stefan De Vri, per una botta rimediata in allenamento. La sua presenza nel match di sabato non dovrebbe comunque essere in discussione. A completare il reparto saranno sicuramente Luiz Felipe e uno tra Bastos e Caceres. Scalpita Felipe Anderson che potrebbe essere impiegato nella corsia di destra, mentre è pienamente recuperato Milinkovic-Savic, che partirà con quasi assoluta certezza dal primo minuto.

CRAVERO ELOGIA LA LAZIO 

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Cravero elogia la Lazio: “Alcune gare giocate in modo strepitoso. Crisi? Beh…”

L’ex difensore biancoceleste, Roberto Cravero elogia la Lazio. Di seguito riportiamo le sue parole ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Cravero elogia la Lazio: “La Lazio mi ha davvero stupito, ha giocato della gare in modo strepitoso. In alcuni momenti ha espresso il calcio più bello di Italia. Ora è in crisi, ma è un momento passeggero. Ora c’è bisogno di una reazione perché deve raggiungere un traguardo importante, e ci si può arrivare. Mondonico? Il risveglio di stamane è doloroso, anche se eravamo preparati a questo momento. Fece diventare il Torino una leggenda, il suo gesto della sedia è rimasto un momento emblematico. Era un tecnico geniale che sapeva fare scelte coraggiose”.

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LAZIO SALISBURGO La Curva Nord è quasi sold out: i dettagli

Per Lazio Salisburgo la Curva Nord è quasi sold out.

A meno di una settimana da Lazio Salisburgo la Curva Nord è quasi sold out. Mancano, infatti, una manciata di tagliandi che già oggi dovrebbero esaursi. La Nord come sempre risponde presente, gli altri settori come al solito tardano a riempirsi, anche se per giovedì almeno i biglietti per i Distinti Nord dovrebbero terminare. La Tribuna Tevere, invece, potrebbe esprimere un buon colpo d’occhio come d’altronde in tutti i big match. Si cercherà di arrivare a quota 40.000 spettatori.

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Venturin sulla Lazio: “Non sottovaluti il Benevento. Errori arbitrali? E’ sempre successo”

L’ex centrocampista biancoceleste Giorgio Venturin sulla Lazio ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olimpia. Di seguito riportiamo le sue parole.

Venturin sulla Lazio: “Immobile con la Nazionale ha avuto le sue occasioni da gol ma non l’ha buttata dentro. La Lazio non può sottovalutare il Benevento, loro sono vivi, giocano e sono pericolosi. Sono ultimi perché non hanno grandi valori, quelli sono a favore della Lazio ovviamente, ma ogni partita fa storia a se. Var? La Lazio può recriminare qualcosa, ma in realtà è sempre successo. Con questa tecnologia si è riusciti ad aiutare gli abritri su qualche fuorigioco e su qualche rigore, ma l’errore ci sarà sempre. La scomparsa di Mondonico? Sapevo tutto, e sapevo che gli macava poco. Per il calcio italiano è un momento triste e delicato. Ogni tanto succede qualcosa ma bisogna guardare oltre. Con Mondonico ho vissuto grandi momenti al Torino”.

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Canigiani parla dei biglietti venduti: “Vi svelo il dato per Salisburgo e Benevento…”

Canigiani parla dei biglietti venduti per Lazio Salisburgo e Lazio Benevento. Di seguito riportiamo le sue parole ai microfoni di Lazio Style Radio.

Canigiani parla dei biglietti venduti:Per Lazio-Salisburgo ci stiamo avvicinando a quota 20 mila biglietti venduti, per Lazio-Benevento a quota 10 mila, quindi il dato sta crescendo. Ricordiamo che i prezzi sono ottimi sia per il Benevento che per la partita di Europa League ci sono le promozioni per under 14 e under 18.  L’iniziativa “Lazio nelle scuole” è un’esclusiva, ogni anno facciamo un calendario e tutti i giocatori si prestano: si genera un rapporto molto bello con i tifosi del domani. Facciamo un invito allo stadio, poi lo allarghiamo a tutte le scuole che facciano richiesta, cerchiamo di accontentare tutti. Per Lazio-Salisburgo credo che il dato debba cresce ancora di più vista l’importanza della partita che può aprirci una strada importante. Ieri abbiamo comunicato l’anticipazione della consegna dei biglietti per la sfida di ritorno per poi lasciare spazio alla vendita per il derby, senza sovrapposizioni. Superando i quarti con il Salisburgo si aprirebbe la strada per una sfida bellissima con in palio la finale”.

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Attentato a Pompei vicino la Basilica: arrestato algerino 22enne

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Attentato a Pompei, nei pressi della basilica: arrestato algerino 22enne.

Si è consumato questa mattina un grave attentato a Pompei, nelle vicinanze della basilica. Un uomo ha imboccato contromano via Bartolo Longo, affollata di pedoni, terminando la propria corsa contro le fioriere di cemento sistemate a protezione della basilica. Othman Jridi, questo il suo nome, algerino, 22 anni, espulso sia dalla Francia che dal Questore di Cagliari ma ancora nel nostro paese, è stato bloccato dai vigili urbani dopo una breve fuga. Il fermo è stato poi convalidato dal giudice monocratico di Torre Annunziata Fernanda Iannone, che, su richiesta del pm, ne ha anche disposto la custodia cautelare in carcere. Processato per direttissima con l’accusa di furto di un’auto e false dichiarazioni a pubblico ufficiale, Jridi, assistito dall’avv Enrica Visconti (che aveva richiesto il rito abbreviato) è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione (il pm ne aveva richiesti 4). Gli atti sono stati inviati al pool antiterrorismo della Procura di Napoli per i necessari approfondimenti.

ESTREMA PERICOLOSITA’

Il giudice non ha concesso all’algerino i domiciliari (come prevede la legge per pene inferiori ai tre anni): troppi infatti gli elementi a suo sfavore. Innanzitutto, argomenta il magistrato, «l’estrema pericolosità della condotta tenuta dall’arrestato, che per le modalità (invasione di zona pedonale, piazza normalmente frequentata da centinaia di persone nonché da migliaia di pellegrini in giornate festive), il luogo (piazza antistante al santuario della Madonna di Pompei), la personalità (soggetto di nazionalità algerina, irregolare sul territorio italiano, espulso dal territorio francese), le condizioni psico fisiche della persona (che aveva assunto, per sua ammissione sostanze stupefacenti e psicotrope), che evocano episodi di attentati terroristici». Nel corso dell’udienza di convalida, inoltre, Jridi ha dichiarato «di non essere in condizione di sapere perché avesse compiuto quel gesto se non per sentirsi più vicino ad Allah, il che gli sarebbe stato reso più facile dall’assunzione di un farmaco».

LONE WOLF

Udienza durante la quale l’algerino «ha continuamente emesso suoni labiali e recitato una litania araba in nome di Allah»: «vi è il concreto ed attuale pericolo che l’imputato commetta altri delitti della specie di quello per cui si procede» e pertanto «è necessario applicare, non potendosi allo stato presumere che egli si asterrà dal delinquere in futuro, la misura della custodia cautelare in carcere, poiché, allo stato, unica misura idonea a fronteggiare le esigenze cautelari; tale misura appare anche proporzionata alla gravità dei fatti commessi ed alle sanzioni applicabili al caso di specie». Agli occhi del magistrato, insomma, Jridi appare come il tipico lone wolf (drogato, in preghiera, esaltato, in zona religiosa, durante periodo di feste religiose) desideroso di raggiungere un obiettivo inequivocabile. Ciò ha favorito in larga misura la scelta della detenzione in carcere, oltre al fatto che l’algerino ha mentito più volte sulla sua identità: ai carabinieri avrebbe infatti fornito quella di un connazionale, al quale, giunto sul posto, avrebbe poi sussurrato in arabo: «Dici che vivo qui, se no mi arrestano». Di elementi da approfondire, dunque, il pool antiterrorismo della Procura di Napoli ne ha in abbondanza.

LEGGI ANCHE IL RITORNO A CASA DI CATALDI E LOMBARDI

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SALISBURGO LAZIO Lo stadio è tutto esaurito, il club: “Richiesta dei biglietti più alta di quella…”

Per Salisburgo Lazio lo stadio è tutto esaurito nonostante manchino ancora settimane alla partita.

SALISBURGO LAZIO Lo Stadio è tutto esaurito – Il commento del club austriaco: “Solo otto giorni dall’inizio delle vendite dei biglietti, siamo in grado di annunciare l’esaurimento dei biglietti per la gara di Europa League. La richiesta per i biglietti è stata ancora più grande di quella per la sfida contro il Borussia”. Per la sfida casalinga contro il Borussia Dortmund infatti, i biglietti furono esauriti in 10 giorni. Con la Lazio, invece, i tagliandi sono stati esauriti dopo nemmeno una settimana. I ragazzi di Inzaghi troveranno una atmosfera infuocata, ma con loro ci saranno anche 1300 laziali pronti a portare la propria squadra alla vittoria.

IL COMMENTO DEL DS FREUND

“È eccezionale, ovviamente, aver completamente esaurito lo stadio per la seconda volta in così poco tempo. È una motivazione in più per la squadra: una spinta in più per fare il pieno di energia positiva. Non vediamo l’ora di farlo e speriamo in un’altra atmosfera elettrica. Ci ha sorpreso un po’ che la richiesta dei biglietti fosse ancora più grande di quella della partita del Borussia Dortmund, con tutto il clamore che aveva. Questo ci rende ancora più contenti di avere davanti a noi un’altra grande serata di calcio”.

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BENEVENTO Cataldi e Lombardi tornano a ‘casa’. Per restarci?

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Sabato in Lazio Benevento Cataldi e Lombardi non scenderanno in campo come in una gara normale.

Lazio Benevento Cataldi e Lombardi non la vivranno certo come una gara qualunque. Quello di sabato pomeriggio sarà infatti per i due ‘laziali in prestito’ un ritorno a casa da avversari. Il primo e, sperano, anche l’ultimo della serie. Una gara cui però entrambi non prenderanno parte dall’inizio: siederanno in panchina, in attesa di una chiamata per provare a riscattare un percorso nel club campano finora piuttosto altalenante.

15 presenze (per un totale di 973′ giocati) e un assist vincente il bottino in giallorosso dell’attaccante viterbese, destinato al ritorno alla base a fine stagione. Così come il centrocampista di Ottavia (che sarebbe riscattato solo in caso, improbabile, di salvezza). Lui di presenze ne ha totalizzate 23 (22 in campionato e una in Coppa Italia contro il Perugia), scarse nell’ultimo periodo per via della concorrenza con Sandro e Djuricic. Comunque entrambi hanno fatto il possibile per convincere gli osservatori di Formello a puntare sulle loro qualità. E sperano di ritagliarsi un ruolo da protagonisti con la maglia della loro squadra del cuore.

LEGGI ANCHE LA RISPOSTA DEL FEYENOORD SUL CASO DE VRIJ

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CASO DE VRIJ FEYENOORD – Il club olandese risponde sulla vicenda

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CASO DE VRIJ FEYENOORD – Il club olandese dice la propria sulla vicenda con la Lazio.

CASO DE VRIJ FEYENOORD – E’ di ieri la notizia che la Procura di Roma sta indagando sulla truffa ai danni della Lazio in merito all’ultima rata del pagamento del cartellino di Stefan de Vrij. Per il reato sarebbe stato indagato un cittadino spagnolo, accusato di essere l’hacker che avrebbe orchestrato tutta la vicenda. E quest’oggi dall’Olanda arriva la risposta del Feyenoord, che conferma di non aver ricevuto i soldi da Lotito. Queste le parole del portavoce del club: “Non parliamo mai dei dettagli riguardanti gli importi delle nostre transazioni. Ma poiché sul nostro conto non abbiamo ricevuto l’ultima rata del pagamento per il trasferimento di de Vrij da parte della Lazio abbiamo deciso di trasmettere il caso alla CAS (Camera Arbitrale Sportiva, ndr). Siamo in attesa del verdetto”.

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Mirante parla del cartellino giallo preso contro la Lazio che lo costringerà…

Contro la Lazio dopo appena 5 minuti il portiere del Bologna iniziò già a perdere tempo. Mirante parla del cartellino giallo preso contro la Lazio

Antonio Mirante parla del cartellino giallo preso contro la Lazio che lo costringerà a saltare la partita contro la Roma dopo che nell’ultimo periodo erano sono circolate delle voci su un suo presunto approdo in giallorosso. Questo ha suscitato molti dubbi nei tifosi, soprattutto nei bolognesi che ora saranno costretti a giocare con il loro terzo portiere visto l’assenza di Da Costa, il secondo. Mirante sapeva di essere diffidato ma questo non lo ha fermato dal voler cercare il cartellino giallo dal 5′ del primo tempo. Ora spiega come sono andate le cose

Le sue parole:”È il nervosismo dei tifosi, lo capisco: a volte ti fa dire di tutto. Ero diffidato e, nella partita con la Lazio, sono stato ammonito. Non posso credere che qualcuno pensi davvero che non so quello che faccio. Nella gara con la Lazio a me interessava portare punti a casa. Era un rischio, farsi ammonire. Tanto è vero che mi sono arrabbiato. Avrei potuto beccare un altro cartellino. Se avessi voluto prendere un’ammonizione, l’avrei presa alla fine. Ma non è proprio nel mio modo di pensare”.

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LEGGI L’ADDIO A EMILIANO MONDONICO

Addio a Emiliano Mondonico: dopo una lunga battaglia il tecnico ci ha lasciato

Addio a Emiliano Mondonico. Il tecnico lottava contro il cancro da sette anni, lottava con rabbia come quando sedeva in panchina. Il “Mondo” era così, un’icona nazional-popolare del calcio pane e salame. Generoso, ribelle, spiazzante, mai banale.

Addio a Emiliano Mondonico. Colui che, da giocatore, si faceva squalificare apposta per non perdere il concerto dei Rolling Stones al Palalido di Milano. Ma che amava anche i Beatles, tanto da sperare fino all’ultimo di seguire a Liverpool la sua amata Atalanta che lo scorso dicembre ha umiliato l’Everton. Lo stesso che la sera della finale Uefa del Torino ad Amsterdam alzava la sedia per protestare contro l’arbitro. Nell’immaginario collettivo quel gesto divenne il simbolo di chi non sopportava le ingiustizie. Dopo la prima operazione decine di granata si ritrovarono al Filadelfia, ancora un rudere, alzando una sedia. A Firenze gli hanno dedicato una via. Amatissimo, oltre i colori della maglia. “Ci sono trenta possibilità su cento che la Bestia ritorni”, aveva detto qualche mese fa pensando al controllo di febbraio. Dopo quattro interventi, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un pezzo di intestino, aspettava la Bestia con il solito coraggio. “Il calcio mi dà la forza per continuare la sfida”, ripeteva a chi lo conosceva e lo amava. Aveva compiuto 71 anni appena 20 giorni fa. Il “Mondo” ha attraversato diversi decenni del calcio di provincia e non. Da giocatore Cremonese, Torino, Monza, Atalanta, ancora Cremonese. Da allenatore nel 1984 riporta la Cremonese dopo 54 anni in A, nel 1988 fa salire l’Atalanta ed è protagonista di una straordinaria corsa fino alle semifinali di Coppa Coppe col Malines. La partita di Bergamo, sconfitta per 2-1, è rimasta scolpita nella memoria dei tifosi nerazzurri. Poi l’esaltante esperienza col Torino. Torna all’Atalanta un’altra volta, dal 1994 al 1998, va ad allenare al Sud (Napoli e Cosenza), guida la Fiorentina, l’AlbinoLeffe, la Cremonese, infine il Novara, l’ultima squadra allenata dopo la manifestazione della malattia. Nel 2012 abbandona il calcio professionistico ma non il calcio ruspante. Era testimonial del Csi e dei suoi valori di lealtà sportiva e rispetto del prossimo. Allenava i ragazzi delle medie di Rivolta, gli ex alcolisti e degli ex tossicodipendenti. E inoltre era commentatore tv. Passione e competenza. Il Mondo mancherà a tantissime persone.

Il primo allenatore di Luiz Felipe: “Un perfezionista, sempre concentrato…”

 Il difensore brasiliano è entrato in punta di piedi in questa Lazio e piano piano ha convinto tutti. Ora il primo allenatore di Luiz Felipe racconta un po’ di lui

I talenti non si scordano mai, è così anche per Tarcisio Pugliese il primo allenatore di Luiz Felipe che ha deciso di raccontare qualcosa su di lui. Questo ragazzo piano piano ha convinto allenatore, società e tifosi. Tare nella giornata di ieri ha confermato che sarà lui il sostituto di de Vrij. 

Le sue parole: “Ricordo bene come andò la trattativa. Non eravamo in un bel momento, avevo impostato il nostro modello di gioco anche su di lui, avevamo diverse partite importanti. Ma è andata così, ho capito la scelta della società”. Continua così l’allenatore su Gianlucadimarzio.com “Era diverso da tutti gli altri calciatori. A 18 anni era già unico. Dopo qualche uscita da titolare avevo già programmato la difesa su di lui. E’ veloce, intelligente, tecnico. Gli piace giocare il pallone da dietro. Mi ha colpito la sua mentalità vincente”.

Grande professionista: “Parliamo di un calciatore sempre concentrato, calmo, dedito al lavoro. Non vuole mai perdere, non accetta un errore! In caso se lo riguarda per non commetterlo una seconda volta. Parliamo spesso, è una bella persona. Ci scriviamo almeno 2-3 volte a settimana. Gli auguro il meglio”. Poi conclude: “Sarà il futuro della Lazio! Non ho dubbi. Può diventare importante anche per la Nazionale brasiliana, sono sicuro che se continuerà così avrà la sua opportunità”. 

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LEGGI IL CONTO ALLA ROVESCIA PER LA PROSSIMA PARTITA CONTRO IL SALISBURGO

Europa League: conto alla rovescia per la partita contro il Salisburgo

Sale l’attesa in casa Lazio per l’andata dei quarti di finale di Europa League. I biancocelesti di Simone Inzaghi affronteranno il 5 aprile all’Olimpico l’RB Salisburgo, campione d’Austria in carica e capace di eliminare il Borussia Dortmund agli ottavi. Evitati nell’urna di Nyon Arsenal e Atletico Madrid, Immobile e compagni non dovranno sottovalutare un avversario che non perde in Europa da 19 partite e vanta tra gli undici titolari ottime individualità.

Un passo indietro. Lazio e Salisburgo hanno vinto i propri gironi di qualificazione prima di eliminare, rispettivamente Steaua Bucarest e Dinamo Kiev e Real Sociedad e Borussia Dortmund. Se la Lazio partiva con i favori del pronostico di BetStars in entrambe le gare, lo stesso non si può dire degli austriaci, abili nel conquistare i quarti a discapito dei tedeschi, una delle favorite della vigilia.

Proprio per questo i biancocelesti non dovranno abbassare la guardia. Anche alla luce dei due precedenti, entrambi risalenti all’Europa League 2009/2010, che hanno visto gli austriaci sempre vincenti per 2 a 1.

Le due squadre sono due delle migliori protagoniste di questa edizione. I ragazzi di Inzaghi hanno una striscia aperta di 11 vittorie consecutive in casa. Meglio ha fatto il Salisburgo di Rose, per la prima volta ai quarti di finale e imbattuto da 19 partite (11 vittorie e 8 pareggi), dieci delle quali giocate in trasferta.

Gli austriaci sponsorizzati Red Bull stanno vivendo l’ennesima annata di vertice a livello nazionale. Primi in classifica in campionato con distacco abissale sullo Sturm Graz, hanno perso una sola volta in stagione, proprio contro lo Sturm. Per il resto solo vittorie e pareggi. Una striscia positiva che non si è interrotta in Europa, palcoscenico in cui Dabbur e compagni hanno battuto avversarie quotate come la Real Sociedad e quel Borussia Dortmund capace di eliminare l’Atalanta in una doppia sfida ricca di gol ed emozioni.

Team estremamente giovane e ricca di talento, il Salisburgo ha il proprio fuoriclasse in panchina. Si tratta del quarantunenne tecnico tedesco Marco Rose, allenatore molto quotato tra gli addetti ai lavori e con un futuro in Bundesliga già scritto. L’unico veterano presente in squadra è il 34enne portiere tedesco Walke. Davanti a lui si muovono un quartetto difensivo solido, seppur non velocissimo, e un centrocampo pieno di ventenni di grande prospettiva. Il reparto con il maggior tasso tecnico è quello avanzato: la coppia composta dal centravanti israeliano Munas Dabbur (16 marcature in 23 partite di campionato e una fitta schiera di osservatori a seguirne le prestazioni) e dal trequartista austriaco classe ’99 Hannes Wolf (rapido, intelligente e dotato di un gran sinistro) assicura agli austriaci gol e spettacolo.

Due gli schemi più utilizzati da Rose, il 4-4-2 e il 4-3-1-2. La formazione tipo vede Walke fra i pali, una linea difensiva a 4 composta da Ulmer, Caleta-Car, Ramalho e Lainer e una mediana che fa del dinamismo la sua dote migliore composta da Samassekou, Berisha e Haidara. Dietro il duo d’attacco formato da Dabbur e Gulbrandsen si muove il trequartista Wolf.

Una squadra giovane e di prospettiva che la Lazio non deve sottovalutare. I ragazzi di Inzaghi hanno un tasso tecnico e un’esperienza internazionale maggiore. Sarà fondamentale la gara d’andata all’Olimpico: un palcoscenico in cui i biancocelesti dovranno sfruttare la spinta del pubblico per mettere la prima ipoteca sul passaggio del turno.

La Francia elogia Klose: “Professionista di un calcio che non c’è più”

Una carriera caratterizzata da innumerevoli successi, giocatore esemplare fuori e dentro il campo. Stiamo parlando del tedesco Miroslav Klose, professionista di una vecchia generazione che non esiste più. Per la sua serietà e applicazione al lavoro un esempio per tutti.La Francia elogia Klose riportando alcune sue dichiarazioni. La Francia elogia Klose: “Ho detto basta con il vero calcio perché non mi riconoscevo più. Oggi i giovani pensano a qualcos’altro, quando ero bambino pensavo di allenarmi per diventare qualcuno nel mondo dello sport che avevo sempre amato. Nella Lazio e in Nazionale dopo ogni allenamento mi immergevo in una vasca piena di ghiaccio per recuperare, i giovani si rifiutavano sistematicamente. Quando andavo a raccogliere la sacca dei palloni mi dicevano: ‘Ma chi ti costringe a farlo? Sono stanco morto’. In quel momento pensavo: ‘Hai 20 anni e non puoi aiutare un magazziniere di 60?’. A loro interessava più sapere se i calzini fossero abbinati alle scarpe. Ho visto tutto questo e ho deciso di dire basta, il calcio in cui sono cresciuto non c’è più. Oggi pensano alle macchine, al nome sulle scarpe e dopo tutto questo arriva la partita. Ora conta prima l’immagine ed è per questo che ho detto basta perché per me l’unica cosa che contava era il calcio nella sua forma più pura.

LE PAROLE DI TARE SUL MERCATO DELLA LAZIO

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