Home Blog Pagina 2

Giordano non ha peli sulla lingua: a Lotito, un solo vero rimprovero

Le dichiarazioni scottanti di Bruno Giordano sulla Lazio: cosa sta succedendo dietro le quinte? #Lazio #Calcio #Interviste

L’ex attaccante della Lazio ha attirato l’attenzione con le sue riflessioni sul momento attuale della squadra, lasciando i tifosi pieni di curiosità su cosa stia davvero accadendo nei corridoi biancocelesti. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Laziale subito dopo la partita contro il Parma, Bruno Giordano ha espresso opinioni dirette e provocatorie, che potrebbero far discutere l’ambiente calcistico.

Nelle sue parole, Giordano si è focalizzato sul ruolo del presidente, offrendo un’analisi che solleva interrogativi sul management della squadra. Ecco cosa ha dichiarato: «Non credo che Lotito faccia le scelte dei calciatori e conosca Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Gli sono stati proposti, sono piaciuti al direttore sportivo, all’allenatore e lui ha messo la firma, Dal punto di vista tecnico lo terrei fuori. L’unica cosa che si può rimproverare è che con un paio di acquisti più mirati si poteva dare una mano a tecnico e squadra. I tre acquisti fatti non sono pervenuti, è come se avessimo continuato con la stessa rosa di inizio stagione». Questa frase evidenzia il dubbio di Giordano sul coinvolgimento diretto di Lotito nelle decisioni tecniche, suggerendo che, sebbene il presidente approvi le scelte, non sia lui a guidarle, e critica implicitamente gli acquisti recenti come insufficienti per migliorare la rosa.

In conclusione, le osservazioni di Giordano non solo alimentano il dibattito tra i fan, ma invitano a riflettere su come le strategie dirigenziali influenzino le prestazioni della Lazio, in un momento cruciale della stagione. Che impatto avranno queste parole sul futuro della squadra? Solo il tempo lo dirà.

D’Aversa prepara la trappola per la Lazio: le scelte per sorprendere i biancocelesti

Probabile formazione dell’Empoli contro la Lazio: sorprese in vista? #SerieA #EmpoliLazio #Calcio

I tifosi sono curiosi di sapere come si muoverà l’Empoli nella prossima sfida contro la Lazio, una partita che potrebbe rivelare tattiche intriganti e scelte decisive. Con la posta in palio sempre alta in campionato, ecco un’occhiata approfondita alle possibili formazioni e alle notizie dell’ultim’ora che stanno accendendo l’interesse.

Nel prossimo impegno di Serie A, la Lazio andrà in trasferta all’Empoli, e la squadra di Baroni è chiamata a una vittoria cruciale per mantenere vive le speranze di accedere alla prossima Champions League. Immaginate la tensione: ogni mossa potrebbe fare la differenza in una corsa serrata per i posti europei, alimentando l’adrenalina tra i supporter.

Intanto, una notizia negativa ha colpito D’Aversa: contro i biancocelesti, mancherà Grassi per squalifica, un’assenza che potrebbe scuotere gli equilibri della squadra. Mentre aspettiamo le scelte ufficiali, esploriamo la probabile formazione dei toscani, che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Grassi, Anjorin, Pezzella; Fazzini, Solbakken; Esposito.
Questa formazione ipotetica illustra il modulo tattico e i giocatori chiave, offrendo uno sguardo intrigante su come D’Aversa potrebbe adattarsi alle assenze per contrastare la Lazio in campo.

Colonnese sfida Nesta: “Alla Lazio era mondiale, ma il vero campione era un altro”

I segreti dei difensori leggendari secondo Francesco Colonnese

Chi sono i difensori che hanno segnato la storia del calcio? L’ex giocatore della Lazio, Francesco Colonnese, ha condiviso insight affascinanti in un’intervista, elogiando icone del passato e suscitando riflessioni su talento, forza e stile. Preparati a scoprire opinioni che potrebbero cambiare il tuo modo di vedere il ruolo difensivo. #CalcioLeggende #DifensoriStorici #IntervisteEsclusive

In una chiacchierata con i microfoni di un sito dedicato al calcio, Colonnese ha espresso le sue preferenze sui difensori più forti, basandosi su esperienze dirette e osservazioni personali. Tra i nomi citati, spicca l’ex difensore di Lazio e Milan, Alessandro Nesta, che Colonnese colloca tra i migliori a livello mondiale, alimentando la curiosità su come questi atleti abbiano dominato il campo.

LE PAROLE – «Laurent Blanc era un campione autentico, aveva grande classe. Lo chiamavamo il presidente perché portava sempre palla tenendo la testa alta. Aldair alla Roma era fortissimo, forse a volte è sottovalutato. Nesta alla Lazio era un giocatore di livello mondiale. Il difensore che mi ha fatto impazzire di più però era Stam. Lui era forte fisicamente, sapeva fare tutto. Giocava centrale, ma anche terzino destro. Calciava di piatto dando sia potenza che precisione. Passaggi di piatto così lunghi e così precisi li ho visti fare solo a lui».

Queste parole di Colonnese non solo celebrano i talenti individuali, ma offrono una finestra sul suo rispetto per il gioco: per esempio, descrivendo Laurent Blanc come "un campione autentico" con grande classe, sottolinea l’eleganza e il carisma che rendevano Blanc un leader naturale; quando menziona Aldair come "fortissimo, forse a volte sottovalutato", evidenzia come certi giocatori meritino più riconoscimento per la loro consistenza; per Nesta, definito "un giocatore di livello mondiale", Colonnese rimarca l’impatto globale di una carriera straordinaria; infine, lodando Stam come il difensore che "mi ha fatto impazzire di più" per la sua versatilità e precisione nei passaggi, rivela l’ammirazione per un atleta completo che ha ridefinito il ruolo difensivo.

Le riflessioni di Colonnese invitano i fan a rivalutare i grandi del calcio, ricordandoci come questi atleti abbiano lasciato un’eredità duratura sul campo, con storie che continuano a ispirare nuove generazioni di difensori.

Empoli-Lazio: D’Aversa recupera il titolare per far sudare i presuntuosi biancocelesti

La Lazio in cerca di riscatto contro l’Empoli: un recupero chiave potrebbe cambiare le sorti! #LazioEmpoli #SerieA #ChampionsLeagueRace

La Lazio è chiamata a una reazione veloce nel prossimo incontro di campionato contro l’Empoli, una partita che potrebbe segnare il destino della loro stagione. Dopo la delusione della sconfitta contro il Parma, i biancocelesti devono assolutamente vincere per tenere viva la speranza di un posto in Champions League. Questa sfida rappresenta un’opportunità cruciale per dimostrare resilienza e tornare in corsa tra le big del campionato, alimentando l’adrenalina dei tifosi.

I padroni di casa, l’Empoli, potranno beneficiare del rientro di un giocatore importante, assente nell’ultima gara contro la Fiorentina a causa di squalifica. Si tratta di Cacace, che sarà nella lista dei convocati per il match contro la Lazio – frase che sottolinea il vantaggio strategico per l’Empoli, offrendo loro maggiore profondità in difesa e potenzialmente complicando i piani offensivi della squadra avversaria. Con questo recupero, la formazione toscana potrebbe sorprendere, rendendo la partita ancora più imprevedibile e ricca di colpi di scena.

Cassano contro Inzaghi: “Non è un top coach, lontanissimo da Conte”

Cassano Attacca: Critiche Pesanti all’Allenatore dell’Inter da Parte di un Ex Calciatore Iconico

L’ex giocatore della Serie A, Antonio Cassano, torna a far parlare di sé con dichiarazioni taglienti che stanno accendendo il dibattito nel mondo del calcio. In un momento in cui le strategie e le identità delle squadre sono al centro dell’attenzione, le sue parole non lasciano spazio a dubbi, invitando i fan a riflettere su cosa davvero definisce un allenatore di successo.

Durante la puntata di Viva El Futbol, Cassano ha espresso senza filtri le sue opinioni, puntando il dito contro l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi. Questa critica arriva da chi ha vissuto dall’interno il calcio ad alto livello, rendendo le sue affermazioni ancora più intriganti per gli appassionati che si chiedono se le tattiche odierne stiano davvero evolvendo.

"Quello che sta accadendo è lo specchio di ciò che ho sempre pensato: Inzaghi non è un allenatore top. E non posso paragonare Inzaghi a Conte. Conte dà un’identità alla squadra, McTominay ora è il centravanti e fa la differenza."
Queste parole di Cassano evidenziano la sua convinzione che Inzaghi manchi di certe qualità fondamentali, come la capacità di imporre una chiara identità alla squadra, al contrario di Conte, che viene lodato per aver trasformato ruoli e prestazioni, come nel caso di McTominay.

Le dichiarazioni di Cassano non solo alimentano le discussioni tra tifosi e analisti, ma anche sottolineano le pressioni che gli allenatori di oggi devono affrontare in un campionato sempre più competitivo, lasciando spazio a ulteriori riflessioni su cosa rende davvero un tecnico "top" nel calcio moderno.

Giordano tuona: “Due punti buttati via a fine stagione! Se la Lazio affossa la Juve…”

Bruno Giordano critica la Lazio: cosa nasconde dietro le sue parole? #Lazio #SerieA #Calcio

L’ex attaccante della Lazio, Bruno Giordano, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della squadra biancoceleste, offrendo un’analisi che potrebbe far riflettere i tifosi. In un’intervista, Giordano ha toccato vari aspetti, dai problemi in campo alla corsa per la Champions League, con un tono schietto che rivela le fragilità di una stagione altalenante.

Parlando della recente partita, Giordano ha evidenziato le difficoltà della Lazio. «È stata una partita con spazi ampi dove la Lazio faticava tantissimo. La prima ora non c’è stata storia perché loro erano molto più reattivi, nell’ultima mezz’ora che si sono ristretti, sospinti anche dal pubblico, c’è stata la reazione dovuta ad un grande campione. L’aspetto fisico, soprattutto a fine stagione e col caldo, hanno portato la Lazio a fare una prestazione al di sotto, ma in linea con quanto visto ultimamente. La Lazio degli ultimi tre mesi è questa, i numeri non mentono. Ieri ho visto Guendouzi nel primo tempo annaspare e questo fa capire la condizione. Per fortuna c’è un campionissimo come Pedro che ti risolve la partita». Questo commento di Giordano sottolinea come la stanchezza e il calo fisico abbiano penalizzato la squadra per gran parte del match, ma anche come un singolo giocatore di talento possa cambiare le sorti, invitando i lettori a riflettere sulle inconsistenze recenti.

Sul ruolo dell’allenatore, Giordano ha espresso un’opinione equilibrata, minimizzando l’impatto esclusivo del tecnico. «L’allenatore ha messo la formazione base, poi se gli altri non rendono la colpa è dei calciatori. Si dà troppa importanza al tecnico, i determinanti sono i calciatori all’interno della partita. Si possono fare correzioni, alcune sono andate bene come con Pedro. Che sia troppo proiettato all’attacco e poco alla difesa è un dato di fatto, che c’è poco equilibrio ce l’ha detto ad inizio stagione, ma se pensiamo che l’allenatore determini così tanto nel bene o nel male siamo fuori strada». Qui, Giordano spiega che mentre l’allenatore può influenzare tatticamente, la responsabilità ultima ricade sui giocatori, un’affermazione che potrebbe incuriosire i fan sul vero equilibrio tra guida tecnica e prestazioni individuali.

Riguardo al presidente Lotito, le parole di Giordano sono state dirette, allontanando accuse eccessive. «Non credo che Lotito faccia le scelte dei calciatori e conosca Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Gli sono stati proposti, sono piaciuti al direttore sportivo, all’allenatore e lui ha messo la firma, Dal punto di vista tecnico lo terrei fuori. L’unica cosa che si può rimproverare è che con un paio di acquisti più mirati si poteva dare una mano a tecnico e squadra. I tre acquisti fatti non sono pervenuti, è come se avessimo continuato con la stessa rosa di inizio stagione». Giordano chiarisce che Lotito non è direttamente coinvolto nelle scelte tecniche, ma critica la mancanza di rinforzi efficaci, un’osservazione che potrebbe far sorgere dubbi tra i lettori sull’efficacia della pianificazione estiva.

Per quanto concerne il giocatore Pellegrini, Giordano ha notato un’evoluzione positiva nel suo impegno. «Pellegrini mi sembra sia molto più dentro il progetto della squadra, la sta vivendo molto più intensamente, anche perché ora è protagonista e sa che gioca titolare. D lui mi aspetto questo, non le partite scialbe, che quest’anno ha fatto anche poche volte. Se vuole rimanere ha altre quattro partite per dimostrare che è da Lazio». In questo passaggio, Giordano evidenzia come Pellegrini stia crescendo in motivazione e responsabilità, alimentando curiosità su cosa potrebbe riservare il futuro del calciatore all’interno della squadra.

Infine, sulla corsa alla Champions League, Giordano ha tracciato uno scenario realistico e teso. «Ora bisogna fare dieci punti su quattro partite. La Juventus ha un bel calendario, idealmente tra Venezia e Udine ha già sei punti. Se poi vai a vincere lo scontro diretto con la Juve tutto si rimette in discussione. Due punti persi a quattro giornate dalla fine pesano tanto». Giordano avverte che ogni passo falso potrebbe essere fatale, un’analisi che accende l’interesse dei lettori su come la Lazio possa ribaltare le sorti in queste ultime decisive sfide, lasciando aperta la possibilità di un finale elettrizzante.

CHI SBAGLIA PAGA - Lazio, Clamoroso: multa per Hysaj da parte del Napoli

Lazio – Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha ufficialmente vinto su Hysaj: l’albanese dovrà ora, quindi, pagare il club partenopeo.

Lazio, multa per Hysaj

Lazio
Lazio, De Laurentiis vince su Hysaj

La cassazione ha dato ragione ad Aurelio De Laurentiis per l’ammutinamento, contro il ritiro imposto dal patron romano, dei partenopei nel novembre del 2019, sotto la guida di Carlo Ancelotti. Come riportato dal Corriere dello Sport, Hysaj fu l’unico individuato tra i responsabili a non patteggiare con la società (oltre il già multato Allan). Dopo 5 anni la storia ha finalmente trovato un termine: Elseid Hysaj dovrà 40 mila euro al Napoli più le spese processuali. Il calciatore, non essendo stato squalificato, potrà comunque prendere parte alla partita contro l’Empoli di D’Aversa.

Empoli Lazio, le probabili formazioni: D’Aversa recupera i titolari

Archiviata la gara contro il Parma, i ragazzi di Baroni dovranno pensare solo ed esclusivamente alla trasferta insidiosa contro l’Empoli. I toscani non vincono da tanto, troppo tempo.

Ora però, stanno tornando tutti i titolari e la squadra si giocherà tanto in questa partita. La Lazio, dal canto suo, è obbligata a portare a casa i tre punti. Le probabili formazioni:

Lazio (4-2-3-1): Provedel, Lazzari, Gila, Romagnoli, Rovella, Guendouzi, Isaksen, Dia, Zaccagni, Castellanos. All. Baroni.

Empoli (3-4-2-1): Vasquez, Goglichidze, Ismajli, Viti, Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella, Fazzini, Esposito; Colombo. All. D’Aversa.

Lazio, multa salata per Hysaj: la questione risale ai tempi del Napoli

Dopo cinque anni di battaglie legali e tre gradi di giudizio, la vicenda legata all’ammutinamento del Napoli del novembre 2019 ha trovato la sua conclusione in Cassazione. La Suprema Corte ha infatti confermato la condanna per Elseid Hysaj, oggi terzino della Lazio, che dovrà versare una multa di 40 mila euro oltre al pagamento delle spese processuali.

Il caso risale alla notte di tensioni successive al pareggio contro il Salisburgo in Champions League, quando il presidente De Laurentiis decise di imporre il ritiro del Napoli. Molti giocatori, invece di seguire l’ordine societario, fecero ritorno alle proprie abitazioni. Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, quel gesto ha rappresentato una violazione contrattuale.

Come riportato dal Corriere dello Sport, Hysaj fu uno dei pochi calciatori a non trovare un accordo transattivo con la società partenopea, a differenza di altri compagni come Insigne e Mertens. Dopo la sentenza del Collegio Arbitrale nel 2021, il difensore albanese ha deciso di continuare la disputa fino all’ultimo grado di giudizio.

I giudici hanno infine ritenuto legittima la condotta del Napoli, confermando che l’ordine di ritiro rientrava nei poteri della società e che il comportamento degli atleti, incluso Hysaj, fu contrario agli obblighi previsti dal contratto.

Lazio, Rambaudi rimprovera l’ambiente: “Sento un disfattismo incredibile”

La Lazio pareggia in extremis contro il Parma, lasciando però l’idea di due punti persi, in vista della lotta al quarto posto. Tuttavia Rambaudi rimprovera l’ambiente. Le sue parole:

“Disfattismo incredibile. Bisogna partire da un presupposto: la Lazio ha dei limiti, non c’è troppa qualità nella rosa, difetti anche nell’approccio delle gare. Ma intanto ancora in corsa per la Champions”.

Lazio, ennesimo torto arbitrale: contatto Del Prato Romagnoli, c’è un precedente a favore della Lazio

La Lazio conclude l’ennesima partita con l’ennesimo dubbio arbitrale. Dopo la pessima prestazione, i biancocelesti ribaltano il 2-0 di svantaggio con un eterno Pedro. E’ proprio sul 2-2 che all’ultimo minuto di recupero, Romagnoli anticipa Del Prato su un pallone in area di rigore e subisce il calcio del difensore del Parma sul piede del numero 13. Per Sacchi (ovviamente) non è rigore, ma c’è un precedente che darebbe ragione alla Lazio.

Lo ricorda lo stesso Corriere dello Sport: “Tanti gli episodi in area, l’ultimo – Delprato-Romagnoli – lascia dubbi visti i precedenti (anche se per la CAN è stato corretto non assegnare il penalty) – poi più nello specifico – “Ricordate Theo Hernandez su Dodo in Fiorentina-Milan? Allora Pairetto assegnò il rigore e il VAR avallò. L’entrata di Delprato sulla punta dello scarpino destro di Romagnoli e pressoché simile, visti i precedenti sarebbe rigore”. 

 

Marelli a Dazn: “Su Romagnoli non è rigore, ecco perchè”

0

Luca Marelli, ex arbitro e ora opinionista di Dazn, ieri sera ha espresso un giudizio molto particolare. Nonostante la Lazio sia riuscita a ottenere un pareggio importante, visto che poco prima degli ultimi venti minuti i padroni di casa erano sotto per 0-2, nel finale c’è stata aria di beffa. Nel primo dei cinque minuti di recupero infatti, Romagnoli aveva subito un fallo in area di rigore, che Marelli ha cosi commentato: “Si tratta di un episodio troppo leggero per assegnare il calcio di rigore”.

Marelli a Dazn: il fallo di mano non era da rigore

L’opinionista si è poi espresso anche sull’episodio precedente, ovvero quello di un possibile fallo di mano in area di rigore, giudicato però involontario perchè troppo corta la distanza tra il pallone al momento del tiro, e il difensore del Parma. In questo caso, corretta la valutazione dell’arbitro.

Grinta, cuore, fede laziale: Luca Pellegrini e la sua rivincita

“È un’emozione difficile da spiegare, sono arrivato nella squadra del mio cuore. Non ho mai provato nulla di simile nella mia vita”, dichiarava Pellegrini al suo arrivo alla Lazio nel febbraio 2023 . Un esempio di quello che è, Luca Pellegrini: un ragazzo che mette tutta la sua grinta, tutta la sua fede per i colori biancocelesti ogni volta che scende in campo.

Eppure il classe 99′, troppo spesso sottovalutato, oggi sta facendo vedere inequivocabilmente tutto il suo valore. Ottimi cross, tanta corsa, personalità. Da tifoso laziale dichiarato, Pellegrini non indossa solo una maglia: la sente addosso come una seconda pelle.

Il suo impegno in campo è la naturale conseguenza di una fede autentica, e i numeri parlano chiaro: tre assist consecutivi nelle ultime uscite non sono frutto del caso, ma il risultato di un lavoro costante, silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma sempre concreto.

Tutto questo rende ancor più inspiegabile la scelta di non inserirlo nella lista Uefa a febbraio. Per punizione? Per scelta tecnica? qualunque fosse il problema, possiamo constatare con i fatti che, l’unica a rimetterci, è stata proprio la squadra. Specialmente nel secondo tempo supplementare di quel Lazio Bodo Glimt, quando Tavares, costretto a uscire per l’ennesimo infortunio muscolare, viene sostituito da Hysaj e, dalla sua non copertura difensiva, scaturisce il gol dei norvegesi, condannando la squadra ai drammatici calci di rigore.

A fine anno si tirerà un bilancio, positivo o negativo. Certo è, che Pellegrini avrebbe meritato maggior considerazione. Lazio, pensaci bene!

Corriere dello Sport impazzisce per Pedro: l’ex Barcellona trionfa con la Lazio!

Pedro, l’eroe inaspettato: come una doppietta ha ribaltato la partita della Lazio!

Se pensavate che la serata di calcio fosse finita in delusione, pensateci di nuovo: Pedro ha trasformato un potenziale disastro in un pareggio epico per la Lazio. Con la sua prestazione stellare, lo spagnolo ha catturato l’attenzione di tutti, lasciando i tifosi a chiedersi cosa potrebbe riservare il futuro. #Lazio #Pedro #SerieA #Calcio

Nonostante il pareggio che ha rallentato la corsa della Lazio verso la Champions League contro il Parma, uno dei protagonisti indiscussi della sfida è stato Pedro. Questa partita ha dimostrato come un singolo giocatore possa cambiare le sorti di un incontro, suscitando curiosità su come la squadra biancoceleste possa sfruttare simili exploit per risalire la classifica.

Lo spagnolo, con la sua doppietta, ha raddrizzato completamente il match dei biancocelesti, portandoli a quota 8 reti stagionali. La doppietta – che sottolinea l’impatto decisivo di Pedro nel riacciuffare il risultato – evidenzia come un momento di genio individuale possa alterare l’equilibrio di una partita, spingendo i fan a riflettere su quanto valga un giocatore del calibro dello spagnolo nel contesto di una stagione competitiva.

Alla luce della sua esaltante prestazione, il Corriere dello Sport ha dedicato una prima pagina in suo onore, che recita esattamente quanto segue. "che recita esattamente quanto segue" – questa frase misteriosa nel contesto del giornale lascia spazio all’immaginazione, suggerendo un tributo enfatico che celebra l’eroismo di Pedro e invita i lettori a scoprire i dettagli di una lode così accorata, rendendo la notizia ancora più intrigante per chi segue il calcio.

Marusic a DAZN: Lazio, svegliatevi per il quarto posto! Pedro è un fenomeno che vi fa sudare sul campo

Marusic si sfoga dopo Lazio-Parma: delusione e fiducia nel futuro! #Lazio #SerieA #Calcio

In una serata carica di emozioni al termine della partita contro il Parma, il difensore montenegrino della Lazio, Adam Marusic, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Dazn. La sua intervista ha catturato l’attenzione per un mix di delusione evidente e parole di elogio verso un compagno di squadra, lasciando i tifosi curiosi su come la squadra intenda reagire nelle prossime sfide.

Marusic non ha nascosto il suo disappunto per l’andamento della gara, ma ha anche riservato un tributo al suo compagno Pedro. "Pedro? Un grande campione, quando gioca con te vuoi dare di più e ti stimola a dare il massimo." Questa frase evidenzia come Marusic veda Pedro come una figura motivante all’interno del gruppo, spingendo i giocatori a elevare il proprio livello di prestazione per non deludere un talento del genere.

Proseguendo, il calciatore ha analizzato la strategia avversaria e le difficoltà incontrate dalla sua squadra. "Il Parma è stato basso, hanno aspettato le ripartenze. Non è stato facile perché non abbiamo giocato velocemente e con mobilità. L’hanno preparata bene, ci hanno messo in difficoltà." Qui, Marusic ammette con onestà le carenze della Lazio in termini di fluidità e velocità, descrivendo il Parma come un avversario ben organizzato che ha saputo sfruttare le debolezze biancocelesti, alimentando così la curiosità su possibili correzioni tattiche future.

Infine, Marusic ha trasmesso un messaggio di ottimismo riguardo agli obiettivi stagionali. "Perché la Lazio ce la farà a raggiungere il quarto posto? Perché noi ci crediamo, lavoriamo ogni giorno per questo. Dobbiamo essere più concentrati, ma tutti noi ci crediamo." In questa dichiarazione, il giocatore sottolinea l’importanza della convinzione e del lavoro quotidiano come pilastri per il successo, invitando i fan a riflettere su come questa mentalità possa trasformare le delusioni in motivazioni per scalare la classifica. Con queste parole, Marusic chiude l’intervista lasciando un senso di speranza e determinazione per il prosieguo della stagione.

Baroni non le manda a dire: “Errori da idioti, ma che reazione per il pareggio!”

Le riflessioni di Baroni dopo il pareggio della Lazio: errori da evitare e la voglia di non mollare mai! #Lazio #SerieA #Parma

Immaginate un allenatore che, dopo una partita terminata in parità, analizza con franchezza gli sbagli e infonde ottimismo ai suoi. È proprio ciò che ha fatto Baroni ai microfoni, condividendo le sue valutazioni sulla sfida contro il Parma. Con un mix di delusione e determinazione, il mister biancoceleste ha offerto spunti interessanti per chi segue da vicino le dinamiche del calcio.

In una delle sue prime riflessioni, Baroni ha sottolineato l’importanza di imparare dagli errori commessi in campo. "Partiamo dal dispiacere che non riusciamo a vincere davanti ai nostri tifosi in casa e partiamo dagli errori. Il primo era evitabile di gol, il portiere ci allungava, la palla la dovevamo difendere meglio, il secondo non lo commento è rocambolesco, due rimpalli. Non siamo stati fortunati in quella situazione. Nell’ultima mezz’ora abbiamo trovato intensità, ritmo e messo dentro palloni, questo è che dobbiamo fare, non ha mollato e non dobbiamo mollare fino alla fine." Questa frase evidenzia il suo rammarico per le sbavature difensive, come il gol evitabile, ma anche l’orgoglio per la reazione nella seconda parte della gara, sottolineando come il non arrendersi sia cruciale per il futuro della squadra.

Passando a un aspetto più motivazionale, Baroni ha affrontato la questione della scarsa vittoria in casa nel 2025, trasformandola in un’opportunità di crescita. "Unica vittoria nel 2025 in casa? Non deve essere un pensiero perché come ho detto alla squadra è un dispiacere, ci sono state prestazioni buone, errori che abbiamo commesso. Stiamo dando continuità, epr come si era messa devo vedere con fiducia le prossime, voglio prendere questa forza di non mollare mai anche quando sembra compromessa. Ci prendiamo questo." Qui, il mister sta incoraggiando il gruppo a non fissarsi sul negativo, ma a concentrarsi sulla costanza e sulla resilienza, come un promemoria che ogni sfida può diventare una lezione per migliorare.

Infine, Baroni ha parlato della personalità della squadra, offrendo un’analisi realistica del match e del contesto stagionale. "Personalità? Non è che ci siamo svegliati, loro stanno bassi, ti calciano solo palloni lunghi e vanno di spizzate e ripartono. Ci voleva velocità che non avevamo, abbiamo messo anche loro in difficoltà. Ricordiamo che siamo alla 48° partita, ci sono giocatori alle prime esperienze con questo tipo di minutaggio, ci sono giovani da far crescere, lotteremo tutti insieme fino alla fine." Questa citazione spiega come la squadra stia lottando contro avversari difensivi e con il peso di una stagione lunga, ma ribadisce l’impegno a sviluppare i giovani e a combattere fino all’ultimo, un messaggio che ispira fiducia per le prossime sfide.

Con queste parole, Baroni non solo analizza una partita, ma rafforza lo spirito di una squadra in evoluzione, lasciando i tifosi con la curiosità di vedere come si tradurrà questa determinazione nei prossimi incontri.

Lazio stecca col Parma: il pareggio biancoceleste fa già danni in classifica, ecco quali

Il Napoli è già in Champions: il pari della Lazio contro il Parma cambia tutto! #SerieA #ChampionsLeague #Calcio

Con il pareggio maturato ieri sera all’Olimpico tra Lazio e Parma, il campionato italiano ha già emesso il suo primo verdetto con ben cinque giornate d’anticipo. Immaginate la tensione: una partita che sembrava routine, ma che in realtà ha sbloccato un domino di risultati decisivi. Quale sarà il destino delle squadre coinvolte? Scopriamolo passo dopo passo.

In questo turno di campionato, il risultato della Lazio ha giocato un ruolo cruciale, decretando che il primo verdetto stagionale è ormai ufficiale. Si tratta di un traguardo atteso con impazienza, che chiude un ciclo e apre le porte a nuove sfide. Questo momento evidenzia come ogni punto conti fino all’ultimo, alimentando l’eccitazione per il finale di stagione.

Il pareggio dei biancocelesti – un termine che sottolinea l’identità della squadra laziale, rappresentando i suoi colori storici e il suo spirito combattivo – ha permesso al Napoli di tornare in Champions League dopo un anno di attesa, grazie a un vantaggio di +13 sulla quinta posizione. Questo risultato non è solo una conferma matematica, ma un punto di svolta che dimostra come la costanza paghi: biancocelesti qui spiega come il nome evochi l’orgoglio della Lazio, rafforzando il contesto emotivo della partita. Inoltre, anche il pareggio del Bologna a Udine ha contribuito a questo obiettivo per la squadra in testa, mostrando quanto i risultati incrociati possano influenzare l’intera classifica e tenere i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Lazio, l’Olimpico si conferma trappola: quinto pareggio come nel ’90-91, Champions a rischio

Lazio in Bilico: Un Pareggio che Rallenta la Corsa per la Champions!

Hai mai pensato a come un semplice pareggio possa cambiare il destino di una stagione? I biancocelesti della Lazio stanno vivendo proprio questo dramma, con un risultato che riecheggia stagioni passate e fa sorgere mille domande sul finale di campionato. #Lazio #ChampionsLeague #CalcioSerieA

Il pareggio di ieri sera, nonostante una prestazione rocambolesca nel secondo tempo che ha visto i biancocelesti sfiorare la vittoria, ha seriamente frenato la loro rincorsa alla Champions. Immaginate lo stadio Olimpico, un tempo roccaforte invincibile, che ora si trasforma in un ostacolo insidioso: se la squadra vuole davvero lottare per le zone nobili d’Europa, questo fattore potrebbe fare la differenza. È un campanello d’allarme che accende la curiosità su come la Lazio possa ribaltare la situazione nelle prossime sfide.

Ma ecco un dato che fa riflettere: come riportato dal Corriere dello Sport, per le aquile si tratta del quinto pareggio consecutivo in campionato – e qui c’è da approfondire, perché questa frase evidenzia una striscia negativa che non si vedeva da anni, segnalando un pattern di risultati che potrebbe minacciare le ambizioni europee. Questo record risale addirittura ai tempi di Dino Zoff in panchina, precisamente nella stagione 1990-91, un’epoca che i tifosi ricorderanno per le sue alti e bassi. Con queste premesse, ci si chiede: la Lazio riuscirà a spezzare questa catena prima che sia troppo tardi?

Pellegrini: “Quel gol è stato un errore imperdonabile, ma poi abbiamo reagito da veri combattenti”

Luca Pellegrini Svela la Delusione Post-Partita: Pareggio Amaro per la Lazio!

Curiosi di sapere cosa pensa un giocatore chiave dopo un pareggio che potrebbe costare caro? Luca Pellegrini, l’ex difensore del Cagliari, ha condiviso le sue riflessioni a caldo dopo il match contro il Parma, evidenziando frustrazione e spunti per il futuro della squadra biancoceleste. In una chiacchierata con i microfoni, ha analizzato il gioco e il risultato, alimentando il dibattito su come la Lazio possa ancora lottare per i posti alti.

Nel suo intervento, Pellegrini ha toccato diversi aspetti della partita. Ad esempio, ha parlato delle note positive nonostante l’esito. "La cosa positiva è di non aver mollato, abbiamo rischiato anche di vincerla. Dobbiamo tenerci le cose positive che non sono molte di questa partita. Siamo a due punti dal quarto posto, mancano 4 partite, uno scontro diretto. Dobbiamo guardare avanti con fiducia. Il gol arrivato nel secondo tempo nei primi minuti è stata più l’incazzatura per il primo non giocato così, il secondo tempo è stato positivo, il gol poi a freddo è stata una situazione rocambolesca. Non deve ricapitare, ma nell’approccio abbiamo reagito bene dopo il gol a freddo, ci lascia l’amaro in bocca il primo." Questa frase sottolinea come Pellegrini voglia focalizzarsi sugli aspetti incoraggianti, come la reazione della squadra, per motivare il gruppo nonostante il rimpianto per un primo tempo sottotono.

Passando al suo contributo personale, Pellegrini ha riflettuto sul momento di forma. "Terzo assist di fila? Ci sono periodi in cui metti una palla e va dentro, altri in cui ne metti 10 e non va. Nel calcio tutto va a seconda del risultato finale e statistiche. Se può essere una cosa positiva il terzo assist consecutivo viene macchiato da questo risultato un po’ così. Avrei preferito non contribuire al gol ma portare a casa i tre punti." Qui, spiega con realismo come le statistiche individuali perdano valore se non supportate da vittorie, invitando i lettori a riflettere su quanto il calcio dipenda dai risultati complessivi.

Infine, ha analizzato gli errori tattici, offrendo un’occhiata approfondita al gioco. "Nel primo tempo abbiamo perso palloni centralmente, dobbiamo leggere la partita quando ci siamo dentro, ci aspettavano bassi, non vedevano l’ora di prendere questi palloni filtranti, abbiamo subito troppe ripartenze e loro hanno preso fiducia. L’aspetto mentale è stato sbagliato, nel primo tempo abbiamo vinto poche seconde palle, loro ci allungavano ed erano molto compatti. Troppi palloni sanguinosi in campo persi". In questa parte, Pellegrini evidenzia i difetti mentali e tattici, servendo come monito per la squadra su come migliorare l’approccio per evitare simili errori in futuro.

Con queste parole, Pellegrini non solo esprime delusione, ma anche un messaggio di ottimismo e autocritica, alimentando la curiosità su come la Lazio possa ribaltare la stagione nelle prossime sfide decisive.

Baroni non si ferma: “Cambi vincenti, ripartiamo da lì e schiacciamo tutti”

Baroni analizza la rimonta della Lazio: emozioni e riflessioni dopo il pareggio rocambolesco! #Lazio #Parma #SerieA #Calcio

Il tecnico della Lazio, Baroni, ha offerto uno sguardo approfondito sulla partita contro il Parma, finita in un pareggio thrilling grazie al gol di Pedro. In un match che ha visto i biancocelesti rimontare da una situazione complicata, le sue parole rivelano non solo l’analisi tattica, ma anche la determinazione di una squadra in lotta per i suoi obiettivi. Con un tono riflessivo e motivato, Baroni ha condiviso pensieri che catturano l’essenza di una gara piena di alti e bassi, lasciando i tifosi con la curiosità su cosa riserverà il futuro.

Nelle sue dichiarazioni, Baroni ha toccato vari aspetti del gioco, partendo da un’ammissione sincera sui gol subiti. "Onestamente che era molto che non prendevamo gol subito. Subire gol nel primo tempo ti mette in una certa condizione, il gol nel secondo tempo è soggetto di una situazione e di alcuni rimpalli." Questa frase sottolinea come i primi minuti critici abbiano influenzato l’andamento della partita, evidenziando la difficoltà di reagire a imprevisti come i rimpalli, che spesso decidono l’esito di un match.

Proseguendo, il tecnico ha espresso ottimismo sui cambiamenti tattici e la continuità dei risultati. "I cambi ci hanno dato ritmo, io voglio ripartire da lì. Stiamo dando continuità di risultati ci manca da morire la vittoria davanti ai tifosi. La seconda mezz’ora siamo noi, abbiamo giocato con ritmo." Qui, Baroni sta enfatizzando il ruolo pivotal dei sostituti nel rivitalizzare la squadra, e il desiderio di una vittoria davanti al pubblico come elemento motivazionale chiave, suscitando interesse su come questi aspetti possano evolversi nelle prossime sfide.

Non ha nascosto la soddisfazione per i singoli protagonisti, bilanciando elogi con autocritica. "Sono contento per Pedro che è un campione. Suzuki fa 7′ di possesso, sulle palle lunghe dovevamo far meglio. Io guardo la squadra e come possiamo migliorare." Con questa osservazione, Baroni celebra l’impatto di Pedro come segno di qualità individuale, ma allo stesso tempo invita a riflettere sui errori difensivi, come il possesso limitato di Suzuki, spingendo i lettori a chiedersi quali correzioni arriveranno.

Infine, Baroni ha trasmesso un messaggio di resilienza e impegno per il futuro, guardando al contesto stagionale. "Siamo nel rush finale, non molliamo, recuperare un 2-0 significa che non ci arrendiamo mai. Noi lavoriamo per migliorare i difetti, siamo alla 48° partita. Sicuramente analizzeremo e lavoreremo, ma recuperare un risultato così è da squadra vera, da squadra con mentalità, gli errori li abbiamo fatti, ma non ci hanno ammazzati. Se avessimo segnato prima l’1-2 l’avremmo potuta vincere. Cosa dobbiamo ritrovare? La migliore condizione. Veniamo da tante partite tirate, abbiamo giocatori che è al primo anno che hanno un minutaggio del genere. Non voglio, però, alibi. Adesso lavoreremo e la prossima partita cercheremo di non fare gli stessi errori." Questa parte del discorso illustra la mentalità combattiva della squadra, spiegando come la rimonta da 2-0 rappresenti un simbolo di forza, e sollecita curiosità su come affronteranno la stanchezza e gli errori per migliorare nelle gare decisive.

Con queste riflessioni, Baroni non solo analizza una partita, ma infonde un senso di ottimismo e crescita, lasciando i fan in attesa delle prossime mosse della Lazio in questa stagione intensa.