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Lazio in lutto: Bernasconi se ne va a 87 anni, e il calcio italiano perde un capitolo controverso ma indimenticabile

Addio a Paolo Bernasconi, l’eroe dimenticato della Lazio che segnò un’epoca #Lazio #CalcioStorico #LuttoCalcio

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Paolo Bernasconi, un ex attaccante che ha lasciato un segno profondo nella storia della Lazio, pur indossando la maglia biancoceleste per una sola stagione. A 87 anni, se ne va un giocatore che, pur avendo vestito il biancoceleste per una sola, indimenticabile stagione, è riuscito a conquistare il cuore dei tifosi con una performance che ancora oggi affascina. Immaginate un eroe arrivato in un momento cruciale, pronto a fare la differenza: ecco cosa rende questa storia così intrigante.

Nato nel 1938, Bernasconi arrivò a Roma nell’estate del 1962, quando la squadra era reduce da una retrocessione in Serie B e viveva un periodo di grande tensione. Sotto la guida del tecnico argentino Juan Carlos Lorenzo, l’obiettivo era uno solo: tornare immediatamente nella massima serie. In quel clima di incertezza, Bernasconi si impose come l’uomo giusto al posto giusto, un centravanti concreto e letale in area di rigore, trasformandosi nel protagonista di una stagione che i fan non hanno mai smesso di celebrare.

La sua annata fu semplicemente epica, con Bernasconi che divenne il punto di riferimento offensivo per una Lazio combattiva e determinata a risalire. In 23 partite, realizzò 10 gol, marcature decisive che spinsero la squadra al secondo posto in classifica e alla meritata promozione in Serie A. Quei gol non furono solo numeri: rappresentarono ossigeno puro per le ambizioni di un club che non poteva permettersi di restare nella serie cadetta, e oggi ci chiediamo come un singolo giocatore abbia potuto cambiare così tanto il destino di una squadra.

La sua avventura con la Lazio si concluse al termine di quella stagione trionfale, lasciando un’eredità quasi leggendaria: un attaccante venuto per una missione, portata a termine con successo prima di ripartire per altre piazze. Se ne va un pezzo di storia biancoceleste, un simbolo di resilienza che i tifosi laziali ricorderanno per sempre, legato indissolubilmente a una delle rinascite più iconiche del club. La sua figura continua a ispirare, un capitolo di calcio che merita di essere raccontato.

Garlaschelli punzecchia la Lazio: buona squadra, ma quel vuoto resta irrisolto

La leggenda biancoceleste con il cuore diviso: Renzo Garlaschelli analizza lo scontro Lazio-Como, chissà quali sorprese ci riserveranno le ambizioni in campo! #LazioVsComo #SerieA #Calcio

Renzo Garlaschelli, l’eroe dello scudetto della Lazio nel 1974, è una figura iconica che porta con sé un legame profondo con entrambe le squadre in campo. Come ex giocatore del Como, dove ha mosso i primi passi, la sua prospettiva è unica e affascinante, offrendo un’analisi che mescola esperienza e passione. In vista della sfida di domenica, che promette di essere un esordio elettrizzante, Garlaschelli delinea le differenze tra una Lazio che cerca stabilità e un Como in piena ascesa, lasciando i lettori curiosi di scoprire come queste dinamiche influenzeranno il risultato.

Parlando della gara, Garlaschelli non nasconde le difficoltà: “Sarà un debutto difficile per entrambe. La Lazio trova un avversario che già l’anno scorso ha fatto bene e che si è rinforzato con tanti acquisti”. Questa dichiarazione stimola l’interesse, perché evidenzia come il Como non sia solo una novità, ma una minaccia concreta per le ambizioni laziali.

Sul mercato della Lazio, l’ex attaccante esprime un rimpianto che fa riflettere: “Un vero peccato. L’anno scorso è andata complessivamente molto bene, tranne poi perdersi nel finale. È una buona squadra, con qualche innesto mirato sarebbe diventata ancora più forte”. È intrigante pensare a come un po’ di rinforzi mirati potrebbero cambiare le sorti di una squadra già solida, lasciando spazio a scenari imprevedibili.

Quando si tratta di ciò che manca, Garlaschelli punta dritto al cuore del problema: “Secondo me sarebbe servito qualcosa in attacco, reparto nel quale ci sono buoni giocatori, ma manca un vero bomber. Il vuoto lasciato da Immobile non è stato ancora colmato”. Questa osservazione solleva domande su come la Lazio possa superare questa lacuna, alimentando la curiosità su possibili sorprese in campionato.

Riguardo alla guida tecnica, Garlaschelli sottolinea un aspetto chiave: “La sua presenza è un valore aggiunto per la squadra. Che, ripeto, secondo me è forte anche senza acquisti”. “Io credo che abbia tutte le carte in regola per giocarsi insieme ad altre formazioni la qualificazione in una coppa europea”. “Sarri ha avuto il vantaggio di poter lavorare sin dal primo giorno di ritiro sul gruppo definitivo. È un particolare da non sottovalutare”. Queste parole, cariche di ottimismo, invitano i lettori a chiedersi se questa solidità possa davvero tradursi in successi europei.

Sul Como, Garlaschelli è entusiasta: “Una formazione di livello, con tanti giovani interessanti”. E sul suo allenatore: “Fabregas ha già fatto bene nella scorsa stagione. È un tecnico di valore che dà alla squadra un gioco spettacolare. La società gli ha regalato molti elementi di prospettiva, ora lo aspetta un compito non facile, ma lui ha dimostrato di essere all’altezza”. Questa descrizione rende il Como una squadra da tenere d’occhio, con un potenziale che potrebbe stupire tutti.

Infine, Garlaschelli tempera l’entusiasmo con saggezza: “È una squadra interessante, ma io ci andrei cauto con certi pronostici. Il progetto è sicuramente valido, ma sia alla società sia all’allenatore va dato tempo”. Con queste riflessioni, l’analisi di Garlaschelli chiude un cerchio di curiosità, lasciando i lettori a interrogarsi su quali colpi di scena potrebbe riservare questa partita e il campionato in generale.

Como-Lazio, Sarri debutta in Serie A: il maestro tattico contro il sorprendente Davide del Como?

Riparte la Serie A: Lazio contro Como, cosa bolle in pentola per i biancocelesti? #SerieA #LazioDebutto #SfidaCalda

La Serie A è pronta a infiammare di nuovo il campo, con la Lazio che si affaccia al debutto stagionale contro un Como galvanizzato dalla recente vittoria in Coppa Italia. Dopo un precampionato ricco di amichevoli promettenti, i biancocelesti arrivano con qualche incertezza da risolvere, specialmente in difesa e in porta, rendendo questa prima sfida un vero test di inizio stagione.

Al centro delle domande c’è il ruolo del portiere: Provedel sembra leggermente in vantaggio su Mandas, con entrambi che si sono alternati nei test estivi. In difesa, la situazione si complica con assenze pesanti, come Romagnoli squalificato per due giornate, Patric fuori per una lesione al retto femorale sinistro e Gigot alle prese con lombosciatalgia. La linea difensiva dovrebbe contare su Gila e Provstgaard al centro, con Nuno Tavares a sinistra e Lazzari a destra, mentre Hysaj e Pellegrini sono pronti a intervenire se le cose si mettono male.

A centrocampo, la formazione appare più stabile, con Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru confermati titolari e Cataldi pronto a scalare dalla panchina. In attesa del pieno recupero di Belahyane e Vecino, che hanno saltato gli ultimi test per problemi fisici, questa zona del campo potrebbe essere il motore della squadra.

Davanti, l’attenzione è tutta sul tridente offensivo: il duello per la posizione centrale tra Castellanos e Dia tiene i fan col fiato sospeso, con Castellanos che parte leggermente favorito. Sulle fasce, Cancellieri e Zaccagni dovrebbero essere i punti di riferimento, anche se Isaksen resta indisponibile per via della mononucleosi, aggiungendo un po’ di mistero al reparto avanzato.

Le probabili formazioni:
Como (4-3-3): Butez; Vojvoda, Kempf, Ramon, Moreno; Da Cunha, Roberto, Paz; Diao, Douvikas, Rodriguez. All.: Fabregas.
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni. A disposizione: Mandas, Furlanetto, Marusic, Hysaj, Pellegrini, Vecino, Cataldi, Belahyane, Basic, Noslin, Pedro, Dia. All.: Sarri.

Questa partita di domenica potrebbe essere il trampolino di lancio ideale per la Lazio, che mira a confermare i progressi visti nei mesi estivi e a costruire una stagione ambiziosa. Con questi dubbi e formazioni, i biancocelesti sono pronti a stupire fin dal primo fischio.

Vernis alla Lazio: “Ho scelto questa sfida per vincere le tre competizioni”

Nicole Vernis si unisce alla Lazio Women: motivazioni e ambizioni da brividi per la stagione! #LazioWomen #CalcioFemminile #WomenFootball

Il mondo del calcio femminile italiano si arricchisce con un nuovo, intrigante arrivo: Nicole Vernis, centrocampista statunitense prelevata in prestito dal Lexington Sporting Club, è pronta a fare il suo debutto nella Lazio Women. Dopo aver varcato le porte della Capitale, la giocatrice si è raccontata ai canali ufficiali del club, svelando le ragioni dietro la sua scelta e gli obiettivi che alimentano l’entusiasmo di squadra e tifosi.

Vernis ha subito catturato l’attenzione con le sue parole sulla decisione di indossare la maglia biancoceleste, mostrando una passione che fa ben sperare per il futuro. «Ho scelto la Lazio perché è un club molto famoso in Italia e in Europa in generale. Gioca in Serie A ogni anno mettendo in mostra un bel gioco. Credo molto nell’allenatore e non vedo l’ora di cominciare e giocare tutte e tre le competizioni in programma». Queste dichiarazioni non solo rivelano il suo legame immediato con il club, ma suscitano curiosità su come una calciatrice straniera veda il calcio italiano come un’opportunità unica per crescere e competere ai massimi livelli.

Passando alle sue aspettative per l’adattamento in Italia, Vernis offre uno sguardo affascinante sul contrasto tra stili di gioco, invitando i lettori a immaginare come si evolverà la sua presenza in campo. «So che l’Italia ha una visione del calcio molto attenta all’aspetto tattico. Sono molto contenta di giocare qui e di far parte di un club che vuole vincere. Cosa può insegnarmi il calcio italiano? Le compagne di squadra con le quali giocherò ogni giorno mi mostrano vari dettagli tattici sui quali potrò migliorare. Ammiro il tecnico che ci insegna a giocare bene ogni giorno e credo che solo con l’allenamento capirò cosa migliorare a livello individuale e collettivo». È intrigante pensare a come questi dettagli tattici possano trasformarla in una pedina chiave per la squadra, alimentando l’interesse su come il calcio italiano forgerà il suo talento.

Dalle sue esperienze nel calcio americano, Vernis porta con sé lezioni che potrebbero fare la differenza nella sua nuova avventura, lasciando i fan a chiedersi come trasporterà questa mentalità vincente. «Il calcio americano mi ha insegnato molto, specialmente sul competere ad alti livelli e sul voler vincere. Ritengo che se vuoi vincere veramente e se vuoi migliorare te stessa, devi solo impegnarti. Devi arrivarci e dimostrarlo ogni singolo giorno allenandoti. Ho imparato tanto sul competere e sul vincere i campionati e sono pronta a portare la stessa energia anche alla Lazio». Questa energia competitiva è un elemento che potrebbe accendere la curiosità dei tifosi, rendendo palpabile l’idea di una stagione ricca di sfide e miglioramenti.

Infine, guardando agli obiettivi per la stagione, le parole di Vernis infondono un senso di eccitazione collettiva, spingendo a interrogarsi su cosa riuscirà a conquistare la Lazio Women con lei in rosa. «Giocheremo nella massima serie e quindi non vedo l’ora di provare a vincere tutte e tre le competizioni e di crescere come squadra, migliorando e dando il massimo in ogni singolo match». Con ambizioni del genere, l’arrivo di Vernis non è solo un rinforzo per il centrocampo, ma un potenziale catalizzatore per una campagna memorabile, che tiene i lettori con il fiato sospeso per le prossime partite.

Isaksen snobba la Danimarca: priorità al piano rientro con la Lazio

Il percorso di recupero di Gustav Isaksen: un’estate complicata e il ritorno incerto che potrebbe cambiare le carte in tavola #Lazio #Isaksen #SerieA

La stagione della Lazio parte con un’incognita intrigante per Gustav Isaksen, il talentuoso danese che sta lottando per recuperare da un’avvio ritardato. Dopo un’estate segnata dalla mononucleosi, che ha compromesso la sua preparazione atletica, il giocatore è ancora alle prese con un lavoro differenziato e un programma mirato. Tutta colpa di un’estate sfortunata, segnata pesantemente dalla mononucleosi, come descritto nei dettagli, rende questa situazione un vero rompicapo per chi segue la squadra, lasciando spazio a domande su come influirà sul suo ruolo.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il piano per rivederlo in azione è già definito, ma con alcune assenze certe che alimentano la curiosità. Isaksen salterà senza dubbio le prime due sfide di campionato contro il Como e in trasferta a Verona, con l’obiettivo dello staff di averlo pronto, magari per un breve ingresso, nella terza giornata contro il Sassuolo al ritorno dalla pausa. In piena sintonia con il club, ha scelto di non rispondere alla convocazione della Danimarca, preferendo concentrarsi sui allenamenti a Formello per accelerare il recupero e ritrovare il ritmo partita. Questa decisione solleva interrogativi: riuscirà a tornare in forma smagliante e a imporsi come elemento chiave?

Intanto, sulla fascia destra, la competizione non dorme, e i rivali stanno approfittando dell’assenza per farsi notare. Matteo Cancellieri e il giovane Pedro hanno brillato nel precampionato con prestazioni convincenti, dimostrandosi alternative affidabili e potenziali titolari. Questa dinamica aggiunge pepe alla storia, facendoci chiederci se Isaksen, una volta tornato, saprà riprendersi il suo spazio con la determinazione necessaria.

Con un percorso di recupero che promette sorprese, l’intera stagione di Isaksen potrebbe essere decisiva per la sua crescita e per le ambizioni della squadra. Tutti gli occhi sono puntati su di lui, in attesa di vedere se saprà trasformare questa sfida in un’opportunità per brillare.

Lazio, chi sarà il portiere titolare tra Mandas e Provedel? Ballotta non ha dubbi

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Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste, ha parlato della nuova stagione che attende la Lazio di Sarri in un’intervista esclusiva rilasciata a News.superscommesse.it. Nell’estratto seguente, Marco condivide le sue impressioni in merito a chi dovrà essere l’estremo difensore titolare tra Mandas e Provedel.

Alla domanda posta “da portiere, cosa pensi del dualismo tra i pali per la porta biancoceleste? Preferisci Mandas o Provedel?” Ballotta ha risposto in questo modo:

“Io credo che Provedel meriti il posto da titolare. L’anno scorso ha avuto una stagione un po’ particolare, forse anche per motivi extra-calcio da quello che ho saputo, ma è un ottimo portiere che ha già fatto stagioni importanti.”

Il focus delle sue dichiarazioni si è anche successivamente spostato sul compagno di reparto Christos Mandas. Il greco ha dato più sicurezze del portiere italiano sia nella passata stagione che durante le amichevole pre-stagionali. Ecco le parole:

“Mandas poi si è meritato il posto l’anno scorso, ma credo che l’italiano se lo riprenderà: peraltro è anche più bravo coi piedi, quindi più funzionale al gioco di Sarri. In ogni caso non valuto un portiere solo da come gioca coi piedi, io credo che lui dimostrerà che la scorsa stagione sia stata solo un momento negativo nel suo percorso”

Como Lazio: fratelli di trofei, ma rivali per una sera

Domenica al Sinigaglia andrà in scena un intrigante incontro ricco di fascino: il veterano attaccante della Lazio, Pedro, affronterà l’amico di sempre Cesc Fàbregas, ora tecnico del Como. Ciò che li accomuna è un lungo passato condiviso tra Barcellona, Chelsea e la nazionale spagnola, da cui arrivano vittorie indimenticabili come il Mondiale 2010 e l’Europeo 2012, oltre a titoli di club.

Nonostante ora siano su fronti opposti – Pedro in campo, Fàbregas in panchina – tra loro permane un forte legame affettivo. Pedro ha accolto con affetto la candidatura del collega alla guida del Como, definendolo “giovane ma pieno di idee e carattere”.

D’altro canto, Fàbregas avrebbe cercato di portare Pedro con sé a Como al calar del mercato, mostrando il desiderio non solo professionale ma anche personale di ritrovare il compagno di sempre.

In campo, si respira un clima amichevole, quasi fraterno: l’intensa rivalità sportiva, nutrita da decenni di successi comuni, non cancella una sincera stima reciproca. Una sfida da guardare a cuore aperto, tra nostalgia e voglia di raccontare ancora una volta il loro grande legame.

Domenica a Como sarà battaglia. La gara sarà ricca di duelli, non solo in campo. Maurizio Sarri contro Cesc Fabregas. Con i due in panchina si prospetta una partita a scacchi più che di pallone. Vedremo chi prevarrà sull’altro.

Coppa D’Africa, il paradosso: Lazio beffata con giocatori pagati per non giocare

La Coppa D’Africa (AFCON) si giocherà in Marocco nel 2025. È francamente inaccettabile che i club debbano continuare a pagare gli stipendi ai calciatori, pur privati della loro prestazione, da fine dicembre a fine gennaio. Una buona fetta di stagione persa, tra l’altro durante le fasi cruciali. Se un calciatore si infortuna lì, i costi ricadono sulla squadra: un conto salatissimo non solo in termini economici.

Sì, esiste il FIFA Club Protection Programme, che risarcisce i club se il giocatore resta infortunato per oltre 28 giorni a causa di un incidente durante gli impegni con la Nazionale: fino a 7,5 milioni € per infortunio, a partire dal giorno 29, e fino a un massimo di 365 giorni. È un meccanismo utile, ma non risolve il problema della mancata utilità del giocatore, e richiede procedure burocratiche.

In confronto, i Mondiali prevedono uno stop dei campionati, quindi i club non sono penalizzati dalla contemporaneità dell’impegno internazionale. AFCON, no: si gioca durante la stagione, senza una pausa coordinata.

È ora che CAF e FIFA riconoscano che i club pagano due volte: lo stipendio e il rischio. Serve un fondo straordinario obbligatorio, non solo per infortuni gravi, ma per compensare la perdita dell’impiego effettivo del giocatore. È una questione di equità e buon senso sportivo.

Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto

La S.S. Lazio ha da poco comunicato sul proprio sito ufficiale le ultime notizie riguardanti la vendita dei tagliandi per il match casalingo contro l’Hellas Verona. La sfida in programma domenica 31 agosto sarà il debutto stagionale casalingo degli uomini di Maurizio Sarri. Di seguito il comunicato ufficiale del club biancoceleste:

La S.S. Lazio comunica che dalle ore 12:00 di giovedi 21 agosto saranno messi in vendita i biglietti per la gara di campionato Serie A Enilive Lazio-Hellas Verona, in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45.

Sarà possibile acquistare i biglietti presso:

ON-LINE tramite il circuito Vivaticket

Punti vendita Vivaticket

Le due tariffe agevolate, Invalidi al 100% e Disabili in carrozzella, entrambi con accompagnatori, si potranno acquistare solo presso i negozi Lazio Style 1900.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO O EAGLE E NON SONO ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO ANCHE ON LINE CHE, IL TITOLO D`INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

 

Prezzi.jpgAl costo dei biglietti online, verrà applicata una commissione di servizio pari al 3,80%.

 

(*) I biglietti ridotti Invalidi Civili al 100% e la Tribuna Tevere non deambulanti entrambi con accompagnatore, posso essere acquistati solo presso i Lazio Style 1900.

(**) Possono acquistare un tagliando Ridotto Under 16 i ragazzi nati dal 01/01/2009.

(***) Tutti i ragazzi nati dal 01/01/2011 accompagnati da un genitore (o parente entro il 4° grado) in possesso di biglietto a pagamento, potranno accedere gratuitamente allo stadio ritirando contemporaneamente l’apposito tagliando nominativo omaggio e il biglietto a pagamento dell’accompagnatore.

L’operazione Omaggio Under 14 si potrà essere effettuata esclusivamente presso uno dei Lazio Style 1900 e, solo il giorno della gara, presso la biglietteria di Via Nigra. Il ritiro del biglietto omaggio under14, deve esser fatto in contemporanea all’acquisto del biglietto dell’adulto. Clicca qui per leggere le indicazioni degli omaggi under 14.

I bambini di 4 anni nati dal 01/01/2021 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto presentando un documento di identità o la tessera sanitaria.

All’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

Questi saranno i punti di accesso allo Stadio Olimpico per i possessori dei biglietti:

Via dei Gladiatori per i biglietti Media – Sponsor Hospitality – Tribuna D`Onore – Autorità e Tribuna Monte Mario;

Piazza Lauro De Bosis per i biglietti di Tribuna Tevere, Distinti Sud Est;

Viale delle Olimpiadi per i biglietti di Curva Maestrelli;

Via Nigra-Stadio dei Marmi per i biglietti di Tribuna Disabili in Carrozzella;

Piazza Piero Dodi per i biglietti di Curva Nord – Distinti Nord Est e Nord Ovest – Tribuna Tevere.

Si ricorda che chi acquista fisicamente un biglietto presso un punto vendita è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso (D.L. 8/2/2010 nr. 8).

Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Nella vendita libera il numero massimo di biglietti acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. In questo caso è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

CAMBIO NOMINATIVO

Sarà possibile fare il cambio nominativo dei biglietti e degli abbonamenti, (per questi ultimi sarà possibile farlo per tariffa corrispondente donna per donna – under per under ecc.) cliccando qui.

Il Cambio nominativo è sempre vietato per i biglietti del settore ospiti.

Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 16:45 sarà aperta la biglietteria presso il box di Via Nigra – Stadio dei Marmi – Sportello Biglietteria.

Presso lo stesso punto vendita, verranno rilasciati i biglietti Coni e FIGC ma solo ed esclusivamente il giorno della gara e solo dalle ore 16:45 alle 18:45 – Sportello Accrediti.

Per esporre uno striscione NON CENSITO DALL’OSSERVATORIO allo stadio, è obbligatorio presentare una richiesta entro 48 ore dall’evento. Clicca qui per scaricare il modulo per poi inviarlo alla mail: SLO@SSLAZIO.IT. Il richiedente verrà contattato solo in caso di esito negativo.

Como Lazio: tutti i precedenti tra le due squadre

La sfida tra Como e Lazio, in programma questa settimana, porta con sé un curioso storico di confronti. Nel corso della storia, i confronti tra i lariani e i biancocelesti sono stati complessivamente 29, con un bilancio nettamente favorevole alla Lazio: 14 vittorie, 10 pareggi e 5 successi del Como.

Analizzando più nel dettaglio gli incontri disputati in Serie A, il quadro non cambia: sono 18 le sfide tra le due squadre in massima serie, con la Lazio a guidare ancora una volta grazie a 9 vittorie, mentre il Como ha raccolto 5 successi e 4 incontri sono terminati in pareggio.

Il fattore campo, però, rappresenta un elemento da considerare: tra le mura amiche del Sinigaglia, il Como ha messo a segno 4 vittorie su 9 confronti, lasciando appena 3 successi ai biancocelesti, mentre 2 gare si sono concluse in parità.

L’ultimo precedente, datato 31 ottobre 2024, ha visto la Lazio imporsi con un netto 5-1 in trasferta, dimostrando la forza della squadra allora allenata da Marco Baroni anche lontano dall’Olimpico.

Nonostante questo, la trasferta sul lago di Como resta insidiosa, come conferma la storia: la squadra capitolina dovrà confermare concentrazione e determinazione per partire con il piede giusto in campionato, soprattutto ora che la realtà dei lariani sta prendendo piede nel calcio italiano.

Per Sarri, quindi, si tratta di una sfida da non sottovalutare: il Como può contare sul fattore campo, ma i biancocelesti puntano a replicare le prestazioni convincenti della scorsa stagione contro Fabregas e iniziare il campionato con il botto.

Lazio, Lotito ringrazia i tifosi per gli abbonamenti. La lettera del Presidente

Lotito ringrazia i tifosi della Lazio per il sostegno con cui hanno supportato la sqaudra ancora prima della stagione, attraverso una campagna abbonamenti di tutto rispetto, 29.000 abbonati, confermando la Lazio come quarta sqaudra in Italia per numero di abbonati al campionato di Serie A.

La lettera di Lotito ai tifosi

La lettera di Lotito ai tifosi inizia col ringraziare immediatamente i tifosi della Lazio per il sostegno: “Cari tifosi, al termine della campagna abbonamenti desidero rivolgermi a tutti voi, alla grande famiglia biancoceleste, con profondo affetto. Oltre 29.000 di voi hanno scelto di esserci, di rinnovare la vostra fiducia e di confermare ancora una volta quanto forte sia il legame con la nostra Lazio. È un risultato tra i più importanti degli ultimi vent’anni, che assume ancora più valore se pensiamo al clima complesso che ha accompagnato questa fase. Accanto a chi si fa sentire, c’è un tifo silenzioso che non appare sotto i riflettori ma che rappresenta una parte essenziale della nostra famiglia: il vostro abbraccio discreto, il vostro sostegno quotidiano, sono la linfa che ci spinge a guardare avanti con determinazione.

Poi un pensiero alla nuova politica messa in atto dalla società per ciò che riguarda i media e i canali social. “Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno seguito la squadra attraverso la nostra Media Company: oltre 300.000 connessioni nel precampionato sono la prova di una comunità viva, appassionata, sempre presente, in ogni angolo e in ogni momento. Questa vicinanza ci rende orgogliosi e ci dà la certezza di camminare insieme su una strada di crescita e condivisione.

Oggi parlo a nome non solo mio, ma di tutta la Lazio: dei collaboratori che, spesso lontani dai riflettori, lavorano ogni giorno con passione e dedizione per rendere possibile ogni nostra attività; del Direttore Sportivo, del mister Maurizio Sarri e del suo staff tecnico, dei calciatori – dal primo all’ultimo – che si preparano con serietà per onorare la maglia. Tutti insieme vogliamo dirvi grazie, perché senza il vostro sostegno e senza il lavoro silenzioso di questo grande gruppo dietro la squadra, nulla sarebbe possibile.

Adesso ci aspetta una nuova stagione: la vivremo uniti, con la stessa passione che ci accompagna da sempre. Io vi ringrazio, uno a uno, perché senza di voi la Lazio non sarebbe ciò che è. Con affetto e sempre Forza Lazio, Claudio Lotito”.

 

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Ballotta categorico su Sarri: “Fonte di nuove motivazioni, vi dico la mia…”

Marco Ballotta, storico ex portiere biancoceleste, ha rilasciato un’intervista esclusiva a News.Superscommesse.it. Tra le varie tematiche di discussione, le più interessanti sono state quelle riguardanti la titolarità tra i pali della Lazio e sull’importanza di avere un mister esperto come Sarri in panchina.

Su Maurizio Sarri, Marco si è espresso in maniera categorica, etichettando il tecnico toscano come fonte principale di nuove motivazioni nell’ambiente di Formello. Di seguito le sue dichiarazioni:

La Lazio, club in cui hai giocato quasi 100 partite, si trova ai nastri di partenza di una stagione senza calciomercato: che campionato può fare la squadra di Sarri?

“La stagione scorsa ha dato dei risultati, avendo la stessa squadra dell’anno scorso questi risultati potrebbero anche essere migliorati. Non ci saranno le coppe europee, è cambiato l’allenatore: ci sono le condizioni per migliorare. Poi, ovviamente, il fatto di non avere fatto mercato può essere un problema, ma l’avvento di Sarri è molto importante e darà motivazioni nuove alla squadra”

La Lazio è pronta per iniziare la nuova stagione. Il primo scoglio da superare si chiamerà Como. Domenica al Sinigaglia si prospetta un’ardua battaglia per gli uomini di Maurizio Sarri contro la formazione di Fabregas. Nonostante gli indisponibili, i biancocelesti potranno contare sul loro undici titolare migliore.

Como Lazio, divieto di vendita dei biglietti a chi risiede nella Regione Lazio

Como-Lazio: orario, diretta TV e probabili formazioni della sfida di Serie A

La Serie A 2025/26 entra nel vivo con la partita Como-Lazio, valida per la seconda giornata di campionato. Il match si disputerà domenica 24 agosto 2025 allo stadio Giuseppe Sinigaglia di Como. Ecco tutte le informazioni su orario, diretta TV e probabili formazioni.

Quando si gioca Como-Lazio: data e orario del fischio d’inizio

La gara Como-Lazio è in programma domenica 24 agosto 2025, con calcio d’inizio fissato alle ore 18:30. Un orario classico per la Serie A del weekend, che permetterà ai tifosi di godersi la sfida in prima serata.

Dove vedere Como-Lazio in diretta TV e streaming

La partita sarà trasmessa in esclusiva su DAZN. Gli abbonati potranno seguirla in diretta TV tramite l’app DAZN su smart TV compatibili, oltre che in streaming su PC, tablet e smartphone.
Non sono previste dirette su Sky Sport o altri canali, quindi per vedere Como-Lazio è necessario un abbonamento DAZN attivo.

Probabili formazioni Como-Lazio

Lazio (4-3-3)

  • Portiere: Mandas
  • Difensori: Marusic, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares
  • Centrocampisti: Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru
  • Attaccanti: Cancellieri, Castellanos, Zaccagni

Maurizio Sarri si affida al suo 4-3-3 consolidato, puntando sulla regia di Rovella e sulla velocità di Zaccagni e Cancellieri in avanti, con Castellanos riferimento centrale.

Como

La formazione di Cesc Fàbregas si presenta compatta, pronta a sfruttare ripartenze rapide e la spinta del pubblico del Sinigaglia. L’undici titolare sarà ufficializzato poco prima del match.

Como-Lazio: curiosità e precedenti

  • Ultimo confronto ufficiale in Serie A: oltre 20 anni fa, prima della risalita del Como nel massimo campionato.
  • Entrambe le squadre arrivano da un buon avvio di stagione e cercano punti pesanti per i rispettivi obiettivi.

Il comunicato ufficiale sulla vendita dei biglietti di Como Lazio

Purtroppo però pochissimi minuti fa la Lazio ha emesso un comunicato in cui si informa i tifosi della Lazio che non sarà possibile acquistare biglietti per Como Lazio, se non nel settore ospiti (esaurito).

Ecco il comunicato della Lazio: “Come da ulteriori indicazioni del Gos della Questura di Como, la S.S. Lazio comunica che viene confermato il divieto di vendita dei tagliandi per i residenti della Regione Lazio per i settori dello stadio diversi dal settore Ospiti. Si ricorda, inoltre, che il cambio nominativo sui biglietti acquistati sarà possibile fino a tutta la giornata di sabato. Nella giornata del match tale funzione non sarà più attiva.”

Serie A, La griglia di partenza secondo Piscedda. Il giudizio negativo sulla squadra

Mancano appena due giorni all’inizio della nuova stagione della Serie A 2025-26. Sabato  – finalmente – prenderà il via il campionato di calcio.

Calciomercato, sogni di gloria, acquisti e cessioni ci hanno accompagnato per novanta giorni, ma adesso sta tutto per finire. fra poco più di 48 ore riparte la giostra più avvincente, goliardica, polemica e perché no violenta, del paese.

Serie A, chi si è rinforzato di più

Qualche giorno fa abbiamo analizzato il calciomercato delle squadre della Serie A e ci siamo resi subito conto che il Como, squadra che la Lazio affronterà in trasferta domenica pomeriggio alle ore diciotto, risulti essere fra le prime del torneo. Oltre alle solite tre squadre con la casacca a strisce, la Lazio di mister Sarri dovrà competere con il Napoli campione d’Italia, la solita Roma, l’Atalanta (che tutti danno in calo), il Bologna fresco vincitore della Coppa nazionale, la Fiorentina di Stefano Pioli che sta chiudendo per Piccoli del Cagliari e ora anche il Como di Fabregas, giovane squadra dal talento cristallino.

Per questo, secondo Massimo Piscedda, intervenuto su Radio Laziale nella mattinata, la Lazio la Lazio non partirà se non dalla terza/quarta fila insieme alla Roma e Bologna. Per l’ex difensore della Lazio (1985-90) la sqaudra biancoceleste partirà sicuramente dietro Napoli e Milan, Inter e Juve in seconda fila, Fiorentina e appunto, Roma e Lazio. Più dietro invece Bologna e Atalanta. Sarà davvero così, noi speriamo di no, ma tanto “figurina-figurina” il posizionamento della squadra allenata dal tecnico Sarri sarà quello, a meno che non accada qualcosa di magico tipo l’anno prima del Covid.

Pedro superstar supera di gran lunga Zaccagni

l momento del rilascio delle maglie ufficiali da gioco è da sempre uno degli attimi più attesi con ansia da parte dei tifosi. Tutti sono volenterosi ed impazienti di scoprire in che modo la propria società abbia deciso di rappresentare i simboli del club sul terreno di gioco. Non sorprende, quindi, che nei negozi si formino code di fan disposti a follie pur di acquistare l’ultima uscita.

Negli ultimi anni il concetto stesso di divisa da gioco è cambiato. Non si tratta più soltanto di un completo da indossare durante le partite, ma di un vero e proprio capo d’abbigliamento, studiato nei minimi dettagli per essere in linea con le tendenze della moda.

Design moderni, tagli più accattivanti e materiali innovativi hanno trasformato la maglia da gioco in un oggetto da indossare con orgoglio non solo allo stadio, ma anche nella vita quotidiana.

Non è esagerato immaginare che, in un futuro non troppo lontano, presentarsi a un incontro o a un appuntamento indossando una maglia da calcio non susciterà più stupore o perplessità. Al contrario, sarà percepito come un gesto di stile: un modo per coniugare moda e passione sportiva.

Secondo fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, il famigerato “Pedro 9” sulla maglia è nettamente in cima alle richieste dei tifosi, più di qualunque altro giocatore della rosa. Non si tratta di un episodio sporadico, ma di una costanza che sta segnando queste prime settimane di vendita.

Il fenomeno è spiegabile. Pedro non rappresenta solo un calciatore vincente: è una figura di equilibrio nello spogliatoio, un campione capace di dare sicurezza ai compagni e fiducia ai tifosi. Indossare la sua maglia diventa un modo per riconoscersi in quei valori.

In un’estate di cambiamenti e attese, la fedeltà al numero 9 spagnolo racconta una certezza: i laziali hanno già scelto il loro simbolo.

Como Lazio, emergenza centrocampo per Sarri: il calciatore non ce la farà. Le ultime

La Lazio di Maurizio Sarri prepara l’attesissima prima giornata di campionato. A sfidare la squadra di Mau sarà il Como di Cesc Fabregas, candidato ad essere una delle rivelazioni più interessanti dell’intera stagione. Il tecnico toscano dovrà fare a meno dello squalificato Romagnoli e degli infortunati Patric, Isaksen e Gigot.

La lista degli indisponibili potrebbe ulteriormente allargarsi. Come riporta l’ANSA:

La Lazio di Maurizio Sarri continua a preparare la sfida al Como, avversario con cui i biancocelesti apriranno la stagione in campionato. Dopo le amichevoli estive si inizia a fare sul serio con il tecnico laziale che, contro la squadra di Fabregas, dovrà fare a meno dello squalificato Romagnoli, oltre agli infortunati Patric, Isaksen e Gigot.

Va verso il forfait anche Vecino: le speranze di vedere il mediano partire con la squadra sono poche ma la sua condizione verrà valutata fino all’ultimo per capire se potrà essere del match o meno.

Chi viaggia verso il rientro tra i convocati, invece, è Belahyane, in ripresa dopo il problema alla caviglia, che punta a far parte del gruppo che cercherà, a Como, di conquistare i primi tre punti della nuova stagione.

Cattive notizie quindi per la Lazio che potrebbe partire per la complicata trasferta di Como con solamente un ricambio a centrocampo (Cataldi).

Alla Lazio va il derby della stabilità: Sarri non rischia, Gasperini sì

La stagione di Serie A 2025/26 si apre sotto il segno dell’incertezza. Dodici panchine cambiate su venti club evidenziano una forte instabilità tecnica. A fotografare la situazione ci pensa un algoritmo in grado di calcolare il rischio di esonero per ogni allenatore, incrociando fattori come esperienza, pressione societaria, instabilità di mercato e storico del club.

Secondo lo studio condotto da sitiscommesse.com, il quadro che ne emerge è polarizzato. In cima alla classifica del pericolo c’è la Roma di Gian Piero Gasperini, con un impressionante 90% di probabilità di esonero. La percentuale riflette sia le tensioni generate dal carattere del tecnico, sia l’altissima aspettativa di un ambiente esigente. Subito dietro Cagliari e Lecce superano l’80%, vittime di progetti fragili e della necessità di risultati immediati.

Diversa la situazione della Lazio di Maurizio Sarri, stimata al 40%. Pur in fascia di rischio medio, il tecnico gode di un rapporto solido con la società, che ha scelto la continuità. Le aspettative più moderate consentono a Sarri di lavorare con serenità, in un campionato altrimenti instabile.

Napoli e Como confermano progetti stabili: Antonio Conte e Cesc Fabregas hanno appena un 10% di rischio, frutto della fiducia incondizionata della società.

Quest’anno, più che mai, le panchine saranno il vero spartiacque delle ambizioni di tutti i club.

Ledesma parte col piede giusto: Lazio Under 17 doma i danesi del Midtjylland in Coppa

Prima vittoria da urlo per la Lazio Under 17: Ledesma fa centro nella Scopigno Cup!

Una vittoria che vale più dei tre punti, un segnale di crescita e di identità per il nuovo corso targato Cristian Ledesma. I giovani talenti biancocelesti hanno finalmente rotto il ghiaccio, conquistando un successo convincente che fa accelerare i cuori dei tifosi e promette di rivelare molto sul futuro della squadra. “Una vittoria che vale più dei tre punti”, come si legge nel resoconto, sottolinea l’importanza di questo trionfo, arrivato dopo un pareggio a reti bianche nel derby contro la Roma.

Sul campo di Amatrice, la Lazio Under 17 ha superato per 3-1 i danesi del Midtjylland, mostrando un carattere da veterani nonostante l’avversario fisicamente imponente. Questa non è stata una semplice partita, ma un test che ha svelato come i ragazzi di Ledesma stiano assorbendo le sue idee con rapidità, trasformando ogni sfida in un’opportunità per brillare.

Il segreto del successo? Un gioco palla a terra, trame veloci e un’organizzazione tattica che ha neutralizzato la robustezza dei rivali. Le reti di Thomas Bagliesi, del promettente Carmine Lukas Mennea e di Daniele Lulaj hanno sigillato il risultato, frutto di una prestazione matura che evidenzia i primi dettami del nuovo allenatore. “Un’impostazione che ha portato i suoi frutti”, come descritto, rende questa vittoria non solo un gol-fest, ma un passo verso una vera identità di squadra.

Ora, la Lazio guarda avanti con eccitazione: questo successo la avvicina alla qualificazione alle fasi finali della Scopigno Cup, un torneo che si conferma un palcoscenico d’élite per il calcio giovanile. Con il risultato della sfida tra Roma e Midtjylland che deciderà le sorti del Girone 1, l’attesa è palpabile – chissà se i biancocelesti voleranno verso le semifinali?

Il torneo, ospitato tra Rieti, Amatrice e Terni, riunisce talenti da tutto il mondo, con squadre come Juventus, Fiorentina, Atalanta, Napoli, Benevento, Avellino, Ternana e i padroni di casa del Rieti. Aggiungono un tocco internazionale i danesi e i giapponesi del Vegalta Sendai, confermando come questa competizione continui a essere un vivaio insostituibile per i campioni di domani.

Sacchi non ha dubbi: Sarri deve trasformare la Lazio da crisi a trionfo, o è un disastro in arrivo?

Arrigo Sacchi è certo: la Lazio ha bisogno di un miracolo! Scopri le sue insight affilate sulla Serie A, dal duello tra Napoli e Inter alle sfide delle altre big. Quale squadra stupirà quest’anno? #Sacchi #SerieA #CalcioTotale

Il leggendario Arrigo Sacchi, il maestro che ha rivoluzionato il calcio con il suo stile totale, continua a incantare con analisi profonde e visionarie. Come l’uomo che ha guidato il Milan ai vertici mondiali, le sue parole non sono mai scontate, ma piene di passione per un gioco bello e dominante. In una recente intervista, Sacchi ha condiviso la sua prospettiva sulla nuova stagione di Serie A, toccando temi come la lotta per lo scudetto e le incognite delle squadre, con un occhio attento alle evoluzioni tattiche che potrebbero sorprendere tutti.

Partendo dalle favorite, Sacchi non ha dubbi sulle prime in classifica: «Io dico che il Napoli è ancora un gradino sopra le altre, poi viene l’Inter». Questa affermazione solleva la domanda: Napoli e Inter sono davvero destinate a dominare, o potrebbero emergere sorprese inaspettate? Analizzando l’Inter, Sacchi sottolinea l’impatto della perdita di Lukaku: «Verissimo, perché Lukaku è un centravanti che fa muovere tutta la squadra, e poi ha personalità e carisma. Però io ricordo che il mio Milan, al primo anno, vinse lo scudetto nonostante l’infortunio di Van Basten che rimase fuori per quasi tutta la stagione. Ciò significa che il gioco può fare la differenza, e Conte è un allenatore che il gioco alle sue squadre lo sa dare. Inoltre, quest’anno può contare su un certo De Bruyne, campione assoluto». Sarà il gioco di Conte a colmare il vuoto, o l’Inter pagherà questa assenza?

Sulle difficoltà dell’Inter, Sacchi è chiaro: «Penso di sì, per una serie di motivi. Innanzitutto le batoste della passata stagione, cioè la mancata vittoria in campionato e la brutta sconfitta in finale di Champions League, devono essere assorbite. Sono momenti che non si cancellano in un amen. E poi è stata cambiata guida tecnica, da Simone Inzaghi a Chivu. Bisognerà dare al nuovo allenatore il tempo per costruire il suo progetto». Questa riflessione invita a chiedersi: quanto tempo serve per rialzarsi da delusioni del genere, e Chivu saprà imprimere il suo marchio?

Passando al Milan, Sacchi apprezza il lavoro di Allegri: «L’ho seguito nel precampionato. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è che ha saputo ricompattare l’ambiente dopo le turbolenze della scorsa stagione. Allegri è bravissimo a gestire il gruppo. Sono arrivati nuovi elementi che devono integrarsi. Penso che il principio base su cui si reggerà la squadra sarà la forza della difesa e la rapidità del contropiede. Con gente come Leao e Pulisic bisogna fare così. E poi i rossoneri non avranno le coppe, un gran bel vantaggio come ha dimostrato il Napoli nella passata stagione». Ma aggiunge una nota di cautela: «Può tentare l’impresa, ma non parte di certo come favorito. E, se ci riuscisse, sarebbe appunto un’impresa, cioè un fatto meraviglioso e straordinario che si verifica con poca frequenza». I tifosi si chiederanno: il Milan è pronto per un miracolo?

Per la Juventus, Sacchi vede ancora margini di crescita: «La conferma di Tudor è stata importante perché ha dato continuità. Però la squadra non è ancora completa. Mi aspetto di vedere una Juve aggressiva e determinata, secondo i desideri del suo allenatore, poco incline a giochicchiare e molto decisa ad attaccare la profondità e a verticalizzare. Non la vedo, però, ancora pronta per lottare per lo scudetto». Questo fa sorgere la curiosità: la Juve riuscirà a trovare il ritmo giusto in tempo?

Tornando alla Lazio e alla Roma, Sacchi non risparmia commenti intriganti: «La Lazio non ha fatto mercato, Sarri è tornato sulla panchina e gli toccherà di fare un miracolo per restare competitivo. Mi incuriosisce la nuova Roma di Gasperini. E soprattutto mi incuriosisce l’impatto dell’allenatore con un ambiente caldo come quello giallorosso. Riuscirà a portare le sue idee anche alla Roma, dopo i meravigliosi anni di Bergamo? È una bella scommessa». Queste parole alimentano il mistero: Sarri può davvero trasformare la situazione della Lazio, e Gasperini reggerà la pressione a Roma?

Guardando al resto del campionato, Sacchi analizza il terzetto Atalanta, Bologna e Fiorentina: «L’Atalanta ha avviato la ricostruzione. Dopo il regno di Gasp, ha scelto Juric. Bisogna dargli il tempo di entrare nella testa dei giocatori. Il Bologna è forte, solido, determinato. Gioca un bellissimo calcio, lo ha dimostrato vincendo la Coppa Italia, e Vincenzo Italiano è un bravissimo allenatore di cui, secondo me, si parla poco. La Fiorentina, con Pioli, punta a entrare nel gruppo di testa. Ce la può fare, soprattutto se Kean proseguirà nel suo percorso di crescita». Chissà quali sorprese riserveranno queste squadre?

Infine, Sacchi esprime un desiderio per l’intera Serie A: «Una sola cosa: bellezza. Voglio che le squadre mi stupiscano, che siano coraggiose, che vadano all’attacco sempre, che siano organizzate, che facciano pressing come si fa nel resto d’Europa. Possibile che noi italiani siamo sempre in ultima fila quando ci sono delle novità? Il mio Milan, il pressing, lo faceva alla fine degli anni Ottanta: ne è passato di tempo, ma non vedo in giro squadre che applichino i nostri principi. E non mi si dica che c’erano Gullit, Van Basten, Rijkaard e Baresi, perché potrei dire che adesso i grandi giocatori non mancano. Il problema è farli muovere secondo un disegno chiaro e, possibilmente, divertente». E conclude con un appello: «Più che dai giocatori, mi aspetto tanto dagli allenatori. Le idee sono più importanti dei soldi, l’ho sempre detto. E le idee devono averle gli allenatori. E poi un altro desiderio: vorrei vedere partite giocate a ritmi alti. Perché in Premier League vanno il doppio rispetto alla Serie A? In Italia, secondo me, si corre poco e male». Con queste parole, Sacchi lascia il lettore a riflettere: il calcio italiano è pronto a riscoprire la bellezza?

Lazio, Gigot in attesa della cessione: Fabiani stringe i cordoni per non perderci un euro?

Samuel Gigot attende la cessione dalla Lazio: Il difensore francese è sul mercato, ma la trattativa si complica per un ingaggio alto! #Calciomercato #Lazio #GigotTransfer

Immaginate un difensore arrivato con grandi aspettative, solo per ritrovarsi ai margini del progetto in men che non si dica. Samuel Gigot, dopo appena una stagione con la Lazio, è ormai un nome che riecheggia nelle trattative di calciomercato, in attesa di una mossa che potrebbe cambiare tutto. La sua avventura nella Capitale sembra destinata a chiudersi presto, con il club pronto a voltare pagina senza di lui.

Non si tratta solo di scelte tecniche, ma di una situazione resa complicata da problemi fisici che hanno segnato l’estate del giocatore. Persistenti problemi alla schiena lo hanno tenuto lontano dal gruppo, facendolo saltare tutte le amichevoli precampionato e costringendolo a un lavoro differenziato. Questo ha solidificato la decisione dello staff: Gigot non rientrerà nei piani per la stagione 2025-26, lasciando i tifosi a chiedersi come una promessa sia scivolata così in fretta.

Ora, il suo destino appare segnato, con la Lazio che lo ha messo ufficialmente sul mercato. Gigot sarà uno dei due giocatori che verranno esclusi dalla lista ufficiale per la Serie A, un passo formale che lo allontana definitivamente dalla rosa. La società sta concentrando gli sforzi sul mercato francese, dove il difensore gode ancora di una buona reputazione, nella speranza di trovare una soluzione rapida.

L’obiettivo della Lazio è chiaro: recuperare l’intero investimento, cedendolo per una cifra non inferiore ai 4 milioni di euro, per evitare minusvalenze a bilancio. Ma c’è un ostacolo non da poco – il suo stipendio da 1,8 milioni di euro netti a stagione – che rende le trattative più ardue del previsto. Mentre Gigot aspetta novità, la dirigenza biancoceleste spera che gli ultimi giorni di mercato portino l’offerta giusta, risolvendo una situazione che si è trasformata in un rompicapo per tutti.