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Calciomercato Lazio, ritorno di Keita: opportunità a zero

In questi ultimi giorni si fa insistente la voce di calciomercato che lega Keita Balde e la Lazio. La Maravilla ha da sempre speso parole dolci per l’ambiente biancoceleste: “L’ambiente familiare che c’era alla Lazio non l’ho più trovato da nessuna parte. Per il tipo di carattere che ho mi servono dei posti come la Lazio per rendere al meglio”.

Attualmente lo spagnolo gioca con il Monza, ma il suo contratto scadrà tra un mese. Tuttavia il suo ritorno non è andato male, 2 gol in 8 partite e ottimi spunti. Per la Lazio sarebbe un acquisto low cost per la panchina, potrebbe aggiungere esperienza e soprattutto qualità. Inoltre, non occuperebbe posti in lista, essendo cresciuto nella primavera biancoceleste. Il classe ’95 è assistito dalla Gea, i rapporti tra l’agenzia e Fabiani sono ottimi. Keita sogna il ritorno, una seconda occasione per cancellare quel “What if”.

Ranieri, l’AIA risponde all’allenatore: “Non era rigore”

Non è stata una grande uscita di stile per l’allenatore della Roma, Claudio Ranieri. Il tecnico si è visibilmente agitato per un presunto rigore non dato (che solo lui ha visto) su un fallo di Pasalic ai danni di Kone. Al termine della gara, Ranieri ha detto: “L’arbitro ha dato il rigore e rigore era. Sono sicuro che Rocchi lo chiederà a chi di dovere, se l’arbitro doveva intervenire o meno”.

All’allenatore ha così risposto il presidente dell’Aia Antonio Zappi: “Rocchi mi ha confermato la bontà della valutazione tecnica: non si trattava di calcio di rigore. Il Var lo ha poi correttamente revocato. Il Var è intervenuto nel pieno rispetto del protocollo, correggendo un errore chiaro e determinante. Ranieri è un allenatore da sempre rispettato per la sua correttezza, misura e cultura sportiva”,

Lazio, Lotito: “Rispetto Cragnotti, ma ora sono altri tempi”

Durante la presentazione del libro ‘Diluvio e Delirio’ a Formello, accanto a Sergio Cragnotti, ha preso parola Claudio Lotito, facendo un paragone tra l’epoca sportiva della Lazio del 2000 e quella di ora, gestita da lui:

“Contano i risultati, ma anche il coinvolgimento emotivo di stare al servizio della gente. Bisogna trasmettere i valori fondanti, il rispetto delle regole, il merito, lo spirito di gruppo nei momenti complicati. Io ho un grande rispetto per Sergio Cragnotti e quello che ha fatto, erano altri tempi e c’era un’altra mentalità. Oggi ci sono regole diverse, ci vuole attenzione al bilancio, prima non era un elemento fondamentale. Prima c’era il patron che metteva i soldi. I diritti tv all’epoca si trattavano individualmente, oggi no. Non c’è più la concezione di vincere a qualsiasi costo, ma se c’è merito”.

38 giornata Serie A orari di anticipi e posticipi

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Dopo l’ufficialità per quanto riguarda gli orari della 37°giornata di campionato, iniziano ad arrivare anche le prime anticipazioni per quanto riguarda la 38 giornata di campionato, l’ultima della stagione, che la Lazio affronterà allo Stadio Olimpico con il Lecce.

38 giornata Serie A orari

Stando a quanto raccolto finora, anche l’ultima giornata di Serie A si disputerà garantendo ovviamente la contemporaneità tra i campi: si scenderà in campo soltanto di domenica 25 maggio, in due slot orari: 18:00 e 20:45. Nella fascia oraria delle 18:00 potrebbero essere assegnate le squadre che non avranno più bisogno della contemporaneità, situazione che potrebbe verificarsi sia per la Lazio che per il Lecce, al termine della 37°giornata di questo week-end.

 

DESTINI INCROCIATI - Lazio, Baroni può regalare lo Scudetto al Napoli come nel ’90

Lazio – La formazione di mister Marco Baroni affronterà domenica alle 20:45 allo Stadio San Siro l’Inter di Simone Inzaghi. La sfida sarà fondamentale per i biancocelesti per la corsa Champions e per i nerazzurri per la corsa Scudetto contro il Napoli di Antonio Conte.

Lazio, Baroni può fare la storia in due città: Roma e Napoli (di nuovo)

Lazio
Lazio, Baroni pronto alla sfida contro Simone Inzaghi (Foto Fraioli)

Ad assistere con grande enfasi al match dello Stadio San Siro di Milano non saranno solo i tifosi dell’Inter e della Lazio, ma anche quelli del Napoli. Qualora i partenopei dovessero vincere al Tardini di Parma contro la formazione di Cristian Chivu, ex nerazzurro, e l’Inter perdere contro la Lazio, il Napoli diventerebbe Campione d’Italia.

Un destino incrociato quindi per mister Marco Baroni che da giocatore segnò il gol Scudetto per il Napoli nella stagione 1989/90 che consegnò alla squadra di Diego Armando Maradona il secondo campionato in tre anni, proprio come potrebbe accadere ora. Per un gioco della sorte Baroni segnò in quel 29 aprile 1990 proprio contro la Lazio nella sfida terminata per 1 a 0 allo Stadio San Paolo.

Rigore Roma, Parolo a Dazn: “Per me c’era rigore”

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Grandissime polemiche per quanto accaduto ieri nel match tra Atalanta e Roma, con Claudio Ranieri che nel finale ha protestato per un rigore negato alla Roma. Ecco il commento dell’ex calciatore della Lazio Marco Parolo, all’interno della trasmissione di Dazn “Step on football”.

Rigore Roma, il commento di Parolo

“Non dico che sia rigore, però nel momento in cui l’arbitro vede il contatto e fischia il rigore, per me il contatto c’è. L’errore che fa Pasalic è di affondare, Konè non simula, non si tuffa prima. Sozza aveva gli elementi per tenere la sua idea.” Parolo ha poi aggiunto: “Kone non si è buttato, se l’arbitro avesse dato rigore non sarebbe stato scandaloso”.

SHOCK CHAMPIONS - Corsa Champions, il Clamoroso paradosso: la Lazio ora è inguaiata

Corsa Champions – Ci troviamo negli atti conclusivi di questa Serie A. Nulla è ancora deciso: dalla lotta Scudetto, passando per la corsa Champions fino ad arrivare alla lotta salvezza. Tuttavia, in uno scenario assurdo la Lazio sarebbe fuori a prescindere.

Corsa Champions, l’assurdo paradosso che vedrebbe la Lazio fuori da tutto

Corsa Champions
Corsa Champions, ecco cosa non spera la Lazio (Foto Fraioli)

Il momento di iniziare a fantasticare su eventuali classifiche finali è finalmente arrivato. Con la Lazio di mister Marco Baroni impegnata allo Stadio San Siro contro l’Inter di Simone Inzaghi, finalista della UEFA Champions League, e in piena lotta Scudetto contro il Napoli di Antonio Conte, che andrà a giocarsi tutto a Parma, la qualificazione in Europa dei biancocelesti risulta ora essere molto complicata. Sarà un vero e proprio “All or Nothing“.

In un clamoroso scenario in cui Roma, Lazio e Juventus arrivassero a pari punti: i giallorossi, guidati da Claudio Ranieri, andrebbero in Champions League. Invece, qualora a pari punti arrivassero solo la squadra di Igor Tudor e la Roma, a qualificarsi sarebbero i bianconeri.

Serie A, Negato un Rigore Clamoroso alla Roma: Ranieri Aveva Ragione? L’analisi

Serie A – Ottime notizie per la Lazio in vista corsa Champions: la Roma di Claudio Ranieri, dopo una lunga striscia di imbattibilità, ha perso, nella partita di ieri del Gewiss Stadium, per 2 a 1 contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Serie A, Rigore Dato Poi Revocato: L’Analisi di Calvarese

Serie A
Serie A, l’analisi di Calvarese su Atalanta-Roma

A far discutere maggiormente, soprattutto il tecnico giallorosso Claudio Ranieri, è stato un contatto tra Pasalic e Koné avvenuto nell’area di rigore della Roma. L’arbitro, che aveva subito indicato il dischetto, successivamente, dopo un consulto con il VAR, ha optato per revocare il rigore concesso. La scelta ha, naturalmente, lasciato a desiderare tutti i tifosi e componenti dello staff giallorosso presenti al Gewiss Stadium e non.

Secondo Gianpaolo Calvarese, che ha analizzato l’episodio sul proprio sito calvar.it, il contatto tra il Pasalic e Kone c’è stato ma risulta troppo lieve da concedere un tiro dagli 11 metri. Pertanto, la decisione del direttore di gara di non assegnare il rigore risulta essere corretta.

Serie A, Ranieri Non Ci Sta: Voleva il Rigore

Serie A
Serie A, le lamentele di Ranieri a fine gara

A suscitare molta indignazione in Claudio Ranieri è stata proprio la scelta di non assegnare questo calcio di rigore. Secondo Sir. Claudio, non si può prima concedere un rigore e poi revocarlo su giudizio di campo. L’analisi del tecnico risulta essere molto incoerente visto anche il silenzio sul rigore non dato all’Inter contro la stessa Roma qualche settimana fa. Ecco le parole complete del tecnico giallorosso:

“CI HANNO SEMPRE DETTO CHE IL VAR INTERVIENE SOLO SE C’è UN EVIDENTE ERRORE. SI VEDE CHIARAMENTE CHE PASALIC SBAGLIA L’INTERVENTO: SI PIANTA E TOCCA IL GINOCCHIO DI KONé”

 

Claudio Ranieri, Pirandello prende appunti: La maschera del finto prete è caduta

Claudio Ranieri, l’uomo che difende gli interessi dei deboli (o forse solo i suoi), il gran signore del calcio. Il gentiluomo, il San Francesco laico del calcio. Il difensore del fair play in un mondo di prepotenti e urlatori. O almeno così pareva.

Ieri sera, davanti alle telecamere, Sir Claude si è finalmente tolto la maschera. E sotto, sorpresa: c’era solo un altro Ranieri, ma un Ranieri diverso, meno serafico, più vero. Al termine della gara contro l’Atalanta, l’allenatore della Roma ha mostrato a tutto il mondo la sua vera natura, quella di un uomo che urla contro l’arbitro e il Var, il quale osa non dare un rigore tanto “solare” a suo dire. Eppure due settimane fa, quando Bisseck viene buttato per terra in area di rigore come un albero di Natale il 7 gennaio, silenzio. Occhi al cielo e spalle girate verso orizzonti a lui più gradevoli. Evidentemente, la coerenza è un optional.

Per tutto questo fortunatamente c’è una spiegazione, e ce la da proprio Pirandello. Si, proprio lui, il drammaturgo delle mille identità, delle “maschere” che ogni individuo indossa a seconda del contesto. Fino a questo momento, Ranieri ha condotto la sua carriera da allenatore con la maschera del perbenista, del signore, dell’uomo dall’applauso diplomatico e dalla battuta facile durante le conferenze stampa. Se stessimo leggendo “Uno, nessuno e centomila”, lui sarebbe “uno” quello mite ed equilibrato che tanto piace all’ambiente giornalistico e alle persone che si fermano troppo facilmente alle apparenze. Ma sotto, quanti Ranieri c’erano?

Forse, il vero “nessuno”, era lo stesso che, dopo Porto-Roma, ordinava ai suoi giocatori di non stringere la mano all’arbitro per due ammonizioni (sacrosante, tra l’altro). Altro che fair play, qui siamo alla commedia aristofanea. Eccolo, il vero Ranieri, l’uomo spoglio di tutte le maschere, che urla al complotto, che invoca rigori inesistenti, come un Comandante che pretende il vento in poppa quando il mare è piatto.

Pirandello avrebbe preso appunti. Perché Sor Claudio incarna perfettamente il personaggio del suo racconto, quello di un uomo che crede di essere uno solo, ma che si accorge di essere visto in centomila modi diversi. Ranieri, liberati. Il tuo “nessuno” è più interessante del tuo “uno”. Ma almeno, la prossima volta, non raccontarci che il rigore c’era solo perché era nel tuo interesse. O almeno, indossa una maschera migliore: quella dell’allenatore coerente.

 

Bologna in crisi: Italiano beffato da infortunio grave, stagione finita per un titolare

Allarme infortunio per il Bologna: il colpo duro che potrebbe scuotere la squadra! #Bologna #Calcio #SerieA

Il Bologna di Italiano si trova improvvisamente di fronte a una brutta novità, con un infortunio che potrebbe influire sulle prossime partite. In un momento cruciale della stagione, i rossoblù devono gestire questa inattesa complicazione, lasciando i fan a chiedersi come la squadra saprà reagire sul campo.

Nelle ultime ore, il club ha pubblicato un comunicato ufficiale per aggiornare sulle condizioni del difensore Martin Erlic, fornendo dettagli che evidenziano la gravità della situazione.

Gli esami cui è stato sottoposto Martin Erlic hanno evidenziato una lesione al soleo destro, con tempi di recupero di 3 settimane. Questa frase conferma l’entità dell’infortunio, indicando che Erlic dovrà rimanere ai box per circa tre settimane, un periodo che potrebbe destabilizzare le difese del Bologna e costringere l’allenatore a rivedere le strategie di gioco.

Lazio molla Auronzo: troppo provinciale, Formello è il nuovo paradiso per i biancocelesti

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La Lazio valuta una svolta per il ritiro estivo: addio a una tradizione dopo 17 anni? #Lazio #Calcio #SerieA #RitiroEstivo

In casa Lazio, l’attenzione è tutta rivolta alla scelta della località per il ritiro estivo dei biancocelesti, un momento cruciale nella fase di precampionato che potrebbe segnare una novità intrigante per la squadra.

La sconfitta della Roma nella serata di ieri ha galvanizzato l’ambiente biancoceleste, infondendo nuova energia e rafforzando la convinzione di conquistare un posto in Champions. Tuttavia, mentre i piani per il futuro stanno prendendo forma in società, le discussioni si concentrano già su dove si svolgerà il ritiro estivo, alimentando curiosità su possibili cambiamenti imminenti.

Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport – una fonte affidabile che sottolinea l’impatto di questa decisione sulla routine della squadra – la Lazio potrebbe dire addio ad Auronzo di Cadore dopo ben 17 anni di tradizione. Al momento, la scelta sembra orientarsi verso Formello, rappresentando una prima volta nell’era Lotito e aprendo scenari interessanti per il rinnovamento della preparazione estiva.

Baroni impone calma alla Lazio: “Europa prima, il resto è chiacchiericcio!”

Il destino di Baroni alla Lazio: un futuro in bilico tra ambizioni e sfide? #Lazio #Baroni #SerieA

Mentre la stagione della Lazio si infiamma con partite decisive, il futuro dell’allenatore Marco Baroni resta un enigma che tiene tutti con il fiato sospeso. Con voci che suggeriscono un possibile prolungamento del suo ruolo in panchina, i tifosi si chiedono se Baroni riuscirà a consolidare il suo posto o se le prossime gare cambieranno tutto. Questo mistero aggiunge un tocco di suspense a una squadra che sta combattendo per un posto europeo.

Ora che la sfida contro la Juventus è alle spalle, tutta l’attenzione in casa Lazio è rivolta alla prossima battaglia di campionato contro l’Inter. La squadra di Baroni è determinata a dare il massimo per rimanere in corsa nella lotta per i primi posti, puntando a dire la sua con grinta e strategia. Si tratta di un match che potrebbe segnare la stagione, con i biancocelesti pronti a sfoderare il loro gioco migliore per non perdere terreno.

Se conquistare un posto tra le prime quattro dovesse diventare un miraggio, l’obiettivo principale per la Lazio rimane l’ingresso in Europa League. Per raggiungere questo traguardo, i biancocelesti dovranno accumulare più punti possibili nelle ultime due partite, contro l’Inter e il Lecce. Come evidenziato dal Corriere dello Sport, servirà la massima serenità in tutto l’ambiente, con i discorsi di mercato rimandati solo al termine della stagione. In questa frase, "servirà la massima serenità in tutto l’ambiente" sottolinea l’importanza di un clima calmo per massimizzare le prestazioni, evitando distrazioni che potrebbero compromettere le chance finali. Baroni, in primis, esige questo focus totale sull’Europa, rimandando le discussioni sul suo futuro a un momento più opportuno, una volta che la stagione avrà emesso il suo verdetto.

Roma ko a Bergamo, Lazio ringrazia e accelera verso la Champions!

La Roma inciampa a Bergamo e riaccende la caccia alla Champions! #SerieA #ChampionsLeague #Calcio

In una serata ricca di emozioni al Gewiss Stadium, la Roma ha interrotto la sua impressionante striscia di 19 risultati utili consecutivi, subendo una sconfitta che potrebbe cambiare le carte in tavola nella corsa per la Champions League. Questa battuta d’arresto ha riaperto scenari inaspettati, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su chi riuscirà a conquistare l’ultimo posto disponibile.

La squadra di Ranieri, dopo aver dominato per settimane, è uscita sconfitta dal campo di Bergamo, gettando al vento forse l’occasione più importante per approdare in Champions League. Questa frase sottolinea quanto questa sconfitta sia stata un’opportunità persa, un momento cruciale che poteva segnare il salto di qualità per la Roma, ma che ora complica il suo percorso.

Ora, il risultato sorride alla Juventus di Igor Tudor, che si trova in una posizione privilegiata: con due vittorie consecutive, potrebbe assicurarsi il posto nella massima competizione europea. Allo stesso tempo, la Lazio mantiene vive le sue speranze, soprattutto in vista della trasferta a San Siro contro l’Inter, che è concentrata sulla finalissima di Champions contro il PSG. Non è da escludere un exploit della squadra di Baroni, che potrebbe ribaltare tutto e tenere aperta la lotta fino all’ultimo.

Pedro flirta con l’idea di Messi, ma snobba gli USA: “A Roma mi sento a casa”

Pedro della Lazio apre il cuore su passione, derby e futuro nel calcio

Scopri le riflessioni sincere di Pedro, l’attaccante della Lazio, che ha condiviso con L’Equipe i suoi pensieri sulla carriera, la rivalità romana e i sogni che ancora lo motivano. #Pedro #Lazio #SerieA #Calcio

L’attaccante della Lazio, Pedro, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de L’Equipe, offrendo uno sguardo intimo su ciò che lo spinge a continuare nonostante gli anni. Le sue parole catturano l’essenza di un campione che non si arrende, lasciando i fan curiosi su come mantenga quel fuoco interiore.

È più difficile alla mia età, ma ogni mattina, quando mi alzo, la passione è ancora forte. Sono ultra-motivato perché mi rende felice poter ancora fare ciò che voglio nella vita. Voglio allenarmi e dare il meglio di me. Sento la fiducia dei miei compagni di squadra, dei tifosi e dell’allenatore Marco Baroni, che è pieno di umiltà e di voglia di giocare. Al momento ci sono molti francesi in squadra, il che è fantastico!
Con questa frase, Pedro sottolinea la sua resilienza e la gioia che ancora trova nel gioco, nonostante le sfide dell’età, invitando i lettori a riflettere su come la motivazione personale possa superare gli ostacoli.

Parlando della rivalità con la Roma, Pedro descrive un’atmosfera che va oltre il semplice sport, alimentando l’interesse per come il calcio si intrecci con la cultura locale. La rivalità con la Roma? È difficile da descrivere. C’è più tensione che tra Barcellona e Real, o tra Chelsea, Arsenal e Tottenham. Questo derby non è tanto una questione di calcio. Quando si entra all’Olimpico l’atmosfera è davvero intensa. Inoltre, adoro la città: è splendida e la gente è molto accogliente. È molto simile alla Spagna in termini di cultura, mentalità, clima… Mi sento a casa a Roma.
Qui, Pedro evidenzia l’intensità emotiva del derby, paragonandola ad altre rivalità iconiche, e esprime un profondo senso di appartenenza a Roma, che potrebbe ispirare i tifosi a connettersi ancora di più con la sua esperienza.

Sul suo approccio al gioco, Pedro offre insight affascinanti su come l’età abbia cambiato la sua prospettiva, ma non la sua efficacia sul campo. “Il tempo vola, ormai sono un po’ vecchio! È pazzesco che ne sia passato così tanto, giocando per club così grandi e vincendo in questo modo. Non sono ancora soddisfatto, mi piacerebbe vincere un trofeo con la Lazio, è molto importante per me. Sono in una fase diversa della mia carriera, ma mi sento in forma. Corro meno, ma ho esperienza. Misuro i miei sforzi. So quando correre per segnare o rimanere in posizione per recuperare. Ho sempre avuto questo istinto che mi guida a lanciare il mio movimento al ritmo giusto. Questa fiducia di poter segnare e fare la differenza mi sostiene. Se questa fiducia sparisse, sarebbe la fine per me. Il calcio è cambiato, ci sono molte più partite e meno tempo per recuperare. Prima potevo allenarmi duramente un giorno dopo, ma ora ho bisogno di due o tre giorni per recuperare davvero. Mi sono comunque sempre attenuto alla mia solita routine: mangiare bene e dormire bene per massimizzare il recupero. Prima della partita, in albergo o al centro sportivo, cerco di rilassarmi il più possibile, che è fondamentale a 37 anni. Gioco alla PlayStation, a FIFA (EA Sports FC), a Call of Duty, guardo Netflix… Ora riesco a staccare la spina molto di più. Quando ero giovane, invece, pensavo costantemente al calcio. Quando inizi vuoi fare subito carriera, passi ore e ore ad allenarti. Ora sono molto più tranquillo.”
In questa citazione, Pedro spiega come la maturità gli abbia insegnato a bilanciare sforzi e riposo, offrendo una lezione di longevità nel calcio che potrebbe incuriosire i giovani appassionati sul valore dell’esperienza rispetto alla pura energia giovanile.

Riguardo ai compagni di squadra, Pedro rivela il suo ruolo di mentore, un aspetto che aggiunge un tocco umano alla squadra. Posso sostenerli mettendomi nei loro panni e aiutandoli a integrarsi, presentando loro i compagni di squadra, parlando con gli allenatori… Al momento va tutto molto bene. Mi affido anche agli altri più esperti come Vecino, Romagnoli, Rovella e Zaccagni per mantenere questo rapporto.
Con queste parole, Pedro illustra l’importanza della coesione di gruppo, sottolineando come il supporto reciproco sia cruciale per il successo, e invitando i lettori a considerare il lato collaborativo dello sport.

Infine, guardando al futuro, Pedro si apre su aspetti personali che lo rendono relatable, lasciando spazio a speculazioni su cosa potrebbe accadere dopo. Non sono mai stato riconosciuto mediaticamente come altri giocatori con cui ho giocato. Questa è la mia personalità: discreta, tranquilla, calma… Non amo molto i social network, preferisco stare per conto mio. Non ho mai voluto essere una star. Sarebbe divertente giocare ancora con Jordi Alba, Luis Suarez, Leo Messi e Sergio Busquets (ora all’Inter Miami, ndr.), ma gli Stati Uniti sono molto lontani. Ho visto che Baroni ha detto che avrei potuto giocare per altri quattro anni… Sembra complicato! Uno o due, però, perché no?
Qui, Pedro riflessioni sulla sua modestia e sulle possibilità rimaste, offrendo un finale intrigante che lascia i fan a chiedersi se vedremo ancora le sue magie sul campo per un po’ più a lungo.

Inzaghi sfida i suoi ex: le scelte audaci per vincere contro la Lazio

Lo Scontro Epico a San Siro: Inter e Lazio Pronti per una Battaglia da Brividi? #InterLazio #SerieA #Calcio

Nell’attesa febbrile del prossimo turno di campionato, l’attenzione degli appassionati si concentra sullo scontro tra Inter e Lazio a San Siro. Con i nerazzurri in piena lotta per lo Scudetto, ogni dettaglio potrebbe fare la differenza in questa sfida carica di tensione e imprevedibilità. Chissà quali mosse strategiche riserverà il match, dove la posta in gioco è altissima e ogni formazione potrebbe nascondere sorprese decisive?

Andiamo a esaminare da vicino le probabili formazioni, partendo da quella dell’Inter, che promette di suscitare grande curiosità tra i tifosi. In vista della partita contro la Lazio, l’allenatore ha delineato un assetto che potrebbe rivelarsi chiave per il controllo del gioco. Ecco la formazione prevista: INTER (3-5-2): Martinez; Darmian, de Vrij; Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Carlos Augusto; Thuram, Arnautovic. All.: Inzaghi. (Questa disposizione in 3-5-2 sottolinea un equilibrio difensivo solido con flessibilità offensiva, permettendo ai centrocampisti di supportare gli attaccanti in contropiede, una scelta che potrebbe intrigante gli osservatori per la sua versatilità in campo).

Con queste linee, l’Inter si prepara a un duello che non deluderà, tenendo alta l’asticella dell’eccitazione per tutti gli amanti del calcio. Gli appassionati non potranno fare a meno di speculare su come questa formazione influirà sullo sviluppo della gara, rendendo questa sfida un evento imperdibile.

Sfiga per Palladino: Fiorentina ko, out un titolare chiave, ecco chi è!

Brutte notizie in arrivo per la Fiorentina prima del duello con il Venezia! #Fiorentina #Venezia #SerieA

I tifosi della Fiorentina potrebbero dover fare i conti con una sorpresa poco gradita proprio all’alba della partita contro il Venezia. Immaginate la tensione che sale in squadra: perdere un elemento chiave a ridosso del fischio d’inizio potrebbe ribaltare tutti i piani e rendere questa sfida ancora più imprevedibile del previsto.

Non arrivano buone notizie per la Fiorentina, che a poche ore dal fischio di inizio del match contro il Venezia ha perso un titolare. "Non arrivano buone notizie" – questa frase enfatizza l’urgenza e il colpo inatteso per il team, lasciando intendere che l’assenza potrebbe pesare sul morale e sulla strategia in campo.

Il riferimento va ad Albert Gudmundsson, infortunatosi nella sfida contro il Betis e che ha subito una ricaduta nel riscaldamento pre gara. Questo imprevisto evidenzia quanto il calcio possa essere imprevedibile, con un giocatore che era già in fase di recupero ma ora rischia di mancare all’appello, alimentando la curiosità su come la Fiorentina saprà adattarsi in questo momento cruciale.

Atalanta-Roma: Formazioni ufficiali, Gasperini sfida l’esperto Mourinho – chi rischia di più?

Formazioni Ufficiali Atalanta-Roma: Quali Strategie Nascondono Questi Scambi? #Atalanta #Roma #SerieA #Calcio

L’attesa per il posticipo di campionato si infiamma con la rivelazione delle formazioni ufficiali di Atalanta e Roma, che promettono sorprese e tattiche intriganti. Chi sono i protagonisti in campo e quali mosse degli allenatori potrebbero ribaltare l’esito della partita? Scopriamolo insieme, con un occhio alle scelte che potrebbero fare la differenza in questo duello serrato.

La formazione dell’Atalanta, guidata dal suo allenatore, vede in campo un mix di esperienza e velocità: Carnesecchi, de Roon, Djimsiti, Kossounou, Bellanova, Pašalić, Éderson, Zappacosta, De Ketelaere, Retegui, Lookman. Tra i disponibili, nomi come Rui Patrício, Rossi, Sulemana, Ruggeri, Samardžić, Comi, Riccio, Brescianini, Bernasconi, Obrić, Idele e Maldini offrono opzioni per cambi tattici che potrebbero tenere gli avversari sulle spine durante la gara.

Sul fronte opposto, la Roma risponde con una lineup equilibrata e potente: Svilar, Celik, Mancini, N’Dicka, Rensch, Cristante, Koné, Angelino, Soulé, Dovbyk, Shomurodov. La panchina include De Marzi, Marcaccini, Abdulhamid, Hummels, Paredes, Dybala, Nelsson, Gourna-Douath, Salah-Eddine, Baldanzi, Saelemaekers, Pisilli e El Shaarawy, pronti a entrare e magari rovesciare le sorti in un match che si annuncia ricco di colpi di scena.

Con queste formazioni, l’incontro tra Atalanta e Roma si profila come un test cruciale, dove ogni scelta potrebbe rivelare segreti tattici e determinare il vincitore in una notte di emozioni pure nel campionato. Non perdere l’occasione di vedere come queste pedine si muoveranno sulla scacchiera del campo.

Pedro non molla: trofeo con la Lazio nel mirino, nonostante l’età che avanza!

Pedro della Lazio svela un desiderio che accende le speranze dei tifosi! #Lazio #Calcio #Esclusiva

Nel mondo del calcio, dove ogni parola di un campione può scatenare l’immaginazione dei fan, l’attaccante della Lazio ha catturato l’attenzione con delle dichiarazioni personali e ambiziose. In un’intervista, Pedro ha aperto il cuore su ciò che lo motiva ancora oggi, rivelando un desiderio che fa riflettere su carriera e successi.

Parlando ai microfoni de L’Equipe, l’attaccante ha toccato temi profondi legati al suo percorso professionale. "Il tempo vola, ormai sono un po’ vecchio! È pazzesco che ne sia passato così tanto, giocando per club così grandi e vincendo in questo modo. Non sono ancora soddisfatto, mi piacerebbe vincere un trofeo con la Lazio, è molto importante per me." In questa frase, Pedro esprime un misto di nostalgia e determinazione, sottolineando come gli anni passino rapidamente nella sua vita da atleta e quanto sia essenziale per lui coronare la sua esperienza con la Lazio raggiungendo un traguardo che ancora gli sfugge.

Con queste parole, l’attaccante non solo alimenta la curiosità dei supporter, ma anche l’interesse per il futuro della squadra, lasciando tutti a chiedersi se questo ambizioso sogno possa presto diventare realtà nel panorama calcistico.

Stendardo: “Per la Lazio a luglio, firmavamo e ci accontentavamo”

Ex difensore della Lazio in esclusiva: "La squadra è sorprendente a metà stagione!" Cosa pensa dell’Inter e del Milan? #Lazio #SerieA #Calcio

Un’ex stella della Lazio ha condiviso le sue riflessioni sulla stagione attuale della squadra biancoceleste, offrendo un’analisi che potrebbe sorprendere i fan. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Radiosei, l’ex difensore Stendardo ha espresso il suo punto di vista su come la Lazio si sia posizionata finora nel campionato.

Le sue parole rivelano un misto di soddisfazione e rispetto per i rivali, suscitando curiosità su ciò che potrebbe accadere nel prosieguo della stagione. In particolare, ha dichiarato: "Tutti a luglio avremmo messo la firma per arrivare così a questo punto della stagione, la Lazio è un avversario temibile per l’Inter, che per me resta la squadra più forte del campionato. L’ultima partita a San Siro, contro il Milan, la Lazio ha fatto molto, molto bene." – Questa frase sottolinea l’ottimismo di Stendardo per i progressi della Lazio, evidenziando come la squadra sia competitiva contro giganti come l’Inter e abbia performato eccezionalmente contro il Milan, alimentando discussioni tra gli appassionati sul potenziale futuro dei biancocelesti.

In sintesi, le dichiarazioni di Stendardo non solo celebrano i risultati raggiunti dalla Lazio finora, ma anche invitano i lettori a riflettere su cosa potrebbe riservare il resto del campionato, mantenendo alta l’attenzione su una squadra che continua a stupire.

Marusic non molla: troppo comodo a Roma per lasciare la Lazio?

Il rinnovo di Marusic è un rebus per la Lazio: cosa vuole davvero il montenegrino? #Lazio #SerieA #Calcio #Rinnovi

Nei corridoi della Lazio, l’attenzione è tutta sul rinnovo del contratto di Adam Marusic, un’operazione che promette di tenere i tifosi con il fiato sospeso. Mentre la squadra biancoceleste si prepara a chiudere la stagione, non si parla solo dei casi di Pedro e Vecino, ma anche di questo terzino che potrebbe cambiare le sorti della difesa.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero – una fonte autorevole nel mondo del calcio italiano, che offre dettagli esclusivi sulle trattative – la Lazio ha l’opzione per prolungare il contratto di Marusic per un’ulteriore stagione. Tuttavia, il giocatore ha espresso alcune riserve, rendendo la situazione più complessa del previsto.

In particolare, Marusic avrebbe richiesto un adeguamento per poter terminare la carriera con la maglia biancoceleste – una frase che sottolinea la sua voglia di stabilità e fedeltà, ma anche la necessità di condizioni migliori, aggiungendo tensione alle negoziazioni. Sullo sfondo, diverse squadre di Serie A osservano da vicino, sperando di accaparrarsi il laterale senza spendere un euro, il che potrebbe trasformare questa estate in una vera e propria battaglia di mercato.

Con il destino di Marusic appeso a un filo, i prossimi mesi saranno decisivi per la Lazio: riuscirà il club a convincere il montenegrino a restare, o vedremo sorprese in arrivo? I tifosi attendono con impazienza gli sviluppi di una storia che potrebbe influenzare l’intera rosa.