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Le scelte di Sarri: Provedel, Provstgaard e Cancellieri titolari fissi

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Lazio – Ci avviciniamo verso l’inizio della nuova stagione. Tra meno di due settimane la Lazio inizierà il suo campionato nella complicata trasferta di Como contro la squadra di Cesc Fabregas, candidata ad essere una delle rivelazioni più belle del nostro calcio. Il momento delle decisioni è arrivato a Formello, da ora non si può più tornare indietro.

Le scelte definitive di Maurizio Sarri: Provedel, Provstgaard e Cancellieri titolari inamovibili in vista del Como

Maurizio Sarri sta designando la sua Lazio al meglio. Già in questi giorni sono state fatte delle scelte irreversibili in vista del campionato. Secondo La Gazzetta dello Sport, Mau avrebbe scelto Ivan Provedel, Provstgaard e Matteo Cancellieri come titolari fissi inamovibili.

In panchina quindi il greco Christos Mandas, lo spagnolo Patric, almeno fino a che non recupererà al 100% dall’infortunio rimediato, e Gustav Isaksen, anche lui alle prese con un reintegro in squadra non propriamente facile.

Con molta probabilità, nella partita amichevole del 17 agosto contro l’Atromitos vedremo dal primo minuto la formazione titolare che scenderà in campo sette giorni dopo contro il Como.

Il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 sembra esser al momento rimandato a data da destinarsi. Prima bisognerà capire quali saranno i risvolti al seguito della decisione dei titolari per la nuova stagione.

Bergomi: “Quel fattore potrebbe rilanciare la Lazio, e quei due mi intrigano da impazzire”

Bergomi: Un fattore potrebbe dare una spinta alla Lazio, e c’è grande curiosità su quei due giocatori! #Lazio #SerieA #CalcioIntrigo

Beppe Bergomi, con la sua inconfondibile esperienza nel mondo del calcio, ha condiviso riflessioni che accendono l’interesse su diverse squadre e allenatori della Serie A. Tra i temi principali, emerge un intrigante focus sulla Lazio, dove l’ex difensore evidenzia elementi che potrebbero fare la differenza. Le sue parole lasciano spazio a speculazioni affascinanti, invitando i tifosi a chiedersi come si evolveranno le dinamiche sul campo.

Parlando di Simone Inzaghi, Bergomi ha espresso un sincero apprezzamento per il suo lavoro: “Vorrei partire da un saluto a Simone Inzaghi, il tecnico che ha fatto giocare l’Inter come nessuno mai. Ho sempre detto che la squadra non era la più forte ma sicuramente la più brava sul campo: ha vinto e ha perso ma Simone merita rispetto. E’ andato via perché sentiva qualcosa nell’aria che non andava, vedrete che come Pioli ritornerà presto in Italia, ha ancora tanto da dare”. Questa citazione non solo sottolinea il rispetto per Inzaghi, ma solleva curiosità su cosa potrebbe riservare il suo futuro.

Sul fronte dell’Inter, con un occhio critico e attento, Bergomi ha analizzato la situazione attuale: “Attenzione, Cristian è un bravo ragazzo, educato e sempre rispettoso. Può sembrare debole, all’apparenza, in realtà è un ragazzo tosto, che sa prendere delle decisioni importanti. E’ quello che rischia di più perché ancora non si è capito che cosa voglia fare la società. Sono arrivati dei giocatori ma fino ad oggi non sono titolari quindi Chivu ripartirà dai soliti “vecchietti” più Frattesi”. Queste parole invitano a riflettere su come le scelte societarie potrebbero influenzare le prestazioni della squadra, generando un senso di attesa per le prossime mosse.

Un altro punto di interesse riguarda potenziali arrivi, come Lookman, dove Bergomi pone interrogativi che stimolano l’immaginazione: “Se arriva, che Inter sarà? A tre punte? Allora bisognerà cambiare quasi tutto. Oppure a due punte e a turno uno tra lui, Lautaro e Thuram riposerà? Sono interrogativi decisivi, nulla è chiaro fino ad oggi”. Questa incertezza aggiunge un tocco di suspense, lasciando i lettori a chiedersi quali tattiche potrebbero emergere.

Passando a Gasperini e alla sua avventura a Roma, Bergomi evidenzia un potenziale trasformativo: “Gian Piero ha cambiato il calcio, il successo in Europa League e cinque o sei qualificazioni Champions lo hanno portato al centro dell’attenzione. Auguro a Gasperini di riaprire un ciclo a Roma ma serve pazienza. A Roma può fare la differenza, bisogna stare calmi. Ha bisogno di una squadra fisica, servono altri acquisti oltre a Dybala al top”. Queste riflessioni alimentano la curiosità su come Gasperini possa adattarsi e innovare in un contesto nuovo.

Non manca un accenno alla Lazio, con Bergomi che esprime viva curiosità su aspetti specifici: “Un altro splendido ritorno nel nostro campionato. Si è già visto il suo 4-3-3 nel corso delle ultime amichevoli, la fase difensiva è migliorata subito. Sono curioso di vedere come agiranno Dele-Bashiru e Tavares. La mancanza di impegni europei può aiutare la Lazio”. Questa parte, mantenuta intatta e in grassetto, sottolinea un fattore chiave che potrebbe sorprendere i fan, invitando a osservare da vicino i prossimi sviluppi.

Bergomi prosegue con analisi su altre figure, come Conte, che sembra ancora in pole position: “Pensavo che se ne sarebbe andato ma le garanzie ottenute da De Laurentiis lo hanno convinto a restare. Ora ha alternative di grande livello come Lucca, che può dare respiro a Lukaku, Poi De Bruyne: in serie A non ci sono i ritmi della Premier, inciderà subito e porterà la sua grande esperienza. Colpo super”. Tali commenti aggiungono un livello di intrigo su come i rinforzi influenzeranno le gerarchie.

Su Modric, l’ex difensore intravede un impatto non solo tecnico: “Un giocatore di 40 anni che secondo me trasformerà lo spogliatoio e trasmetterà la mentalità vincente ai rossoneri”, un’osservazione che stimola riflessioni sul ruolo dei veterani nel gioco moderno. Similmente, per Allegri, Bergomi lo definisce un “risultatista” affidabile: “Un altro risultatista che stimo tantissimo. Dopo lo scudetto di Pioli, che verrà messo sotto pressione a Firenze, i tentativi falliti con Fonseca e Conceicao, due allenatori che volevano dominare le partite. Attenzione: Max conosce la serie A, non ha l’Europa, sarà un pericolo per tutti in zona scudetto”, accendendo curiosità su possibili battaglie per il titolo.

Infine, Bergomi si sofferma su giocatori come Vlahovic e Tudor, con un tocco personale: “Mi intriga l’idea del serbo a Milano, ormai nella Juve non può più giocare sereno. Io lo stimavo tanto ai tempi di Firenze, ancora oggi penso che se messo nelle condizioni giuste faccia la differenza. È un ragazzo emotivo” e “Una cosa va detta di Igor: sa sempre cosa fare, ha idee chiare. Vedi la Juve e sai cosa ti aspetti. Ho seguito la vittoria di Dortmund: grandi passi avanti”. Chiudendo con Donnarumma, aggiunge un endorsement convinto: “Gigio ha carattere, troverà una soluzione. Farlo fuori perché non sa giocare al top con i piedi è assurdo. In porta è il numero uno del mondo”.

Queste parole di Bergomi non solo offrono spunti tattici, ma alimentano un’autentica curiosità su come si evolveranno le storie del calcio italiano, con dinamiche che promettono sorprese e intense competizioni nella prossima stagione.

Donnarumma saluta il PSG? Agente non le manda a dire: retroscena esplosivi sull’addio

I retroscena esplosivi dell’addio di Donnarumma al PSG: l’agente tuona e svela tutto! #Donnarumma #PSG #CalcioMercato

Il futuro di Gianluigi Donnarumma, il portiere della Nazionale italiana e ex avversario della Lazio ai tempi del Milan, resta al centro delle discussioni in questa finestra di calciomercato. Dopo il comunicato del giocatore, che è stato escluso dal Paris Saint-Germain per la finale di Supercoppa Europea, ora entra in scena il suo agente, Enzo Raiola, con parole forti ai microfoni di Sky Sport. Le sue dichiarazioni non solo rivelano i dettagli di una situazione tesa, ma lasciano anche spazio a interrogativi su cosa accadrà nei prossimi giorni, alimentando la curiosità di tutti gli appassionati.

Raiola esprime profonda delusione per come è stata gestita la faccenda, ricordando i successi passati. «Dalle parole di Gigio si capisce che il ragazzo è molto dispiaciuto di quello che è successo, anche noi lo siamo. Non ci aspettavamo questa situazione da parte del PSG. Sono stati 4 anni di rispetto e di grandi risultati, in questi ultimi giorni è crollato un castello e stanno rischiando di cancellare quanto di buono fatto da Gigio con questa maglia». Queste righe fanno riflettere su quanto rapidamente possano cambiare le dinamiche in un club di alto livello, lasciando i fan a chiedersi se davvero tutto il lavoro di Donnarumma stia per essere sottovalutato.

Nel suo intervento, Raiola spiega i motivi del ritardo nelle negoziazioni, evidenziando promesse non mantenute. «La situazione è andata così per le lunghe soltanto perché il PSG aveva formulato delle richieste diverse da quelle presenti nel contratto standard di Gigio, che alla fine ha accettato anche delle condizioni a ribasso perché si trova bene, ma a marzo/aprile a un certo punto sono cambiate di nuovo le carte in tavola e a quel punto abbiamo pensato di fermare tutto e di risentirci dopo la finale di Champions League. Poi ci siamo risentiti prima del Mondiale per Club, mi hanno confermato che le condizioni non sarebbero cambiate e in quel momento ho detto loro che Gigio avrebbe preferito rimanere a Parigi con il contratto in scadenza. Quello che è successo negli ultimi 10 giorni non ce lo aspettavamo, arrivare al punto di far fuori Donnarumma dopo quanto fatto per il club è stata una grandissima mancanza di rispetto. A questo punto vedremo nei prossimi giorni, anche con i miei legali, di capire meglio questa posizione che hanno preso loro». Questa parte del discorso aggiunge tensione, facendoci domandare se ci saranno azioni legali o mosse inattese che potrebbero scuotere il mercato.

Raiola non si ferma qui, toccando il tema dei piani futuri e della frustrazione per il repentino cambio di rotta. «In realtà se si parlava di rinnovo voleva dire che Gianluigi faceva parte dei piani del PSG per il futuro. In un mese non penso che l’allenatore abbia potuto cambiare idea. Questa è la cosa che più mi rattrista e mi fa sentire meglio, perché a questo punto è meglio non aver rinnovato il contratto». È un commento che suscita interesse, perché fa sorgere dubbi su quanto il club francese sia davvero coerente nelle sue strategie, spingendo i lettori a riflettere su cosa potrebbe accadere se simili situazioni diventassero comuni.

Infine, l’agente accenna alle opzioni future e al ruolo del mercato, con un occhio alle dinamiche economiche. «Questa scelta di non rinnovare è stata presa durante il Mondiale per Club, il PSG mi ha anche chiesto di non fare comunicazioni ufficiali. Per quanto riguarda le soluzioni stiamo vedendo adesso il mercato che si muove, sicuramente in Premier League ci saranno possibilità economiche che possono aiutare il club, perché ho sentito che il Paris Saint-Germain ha delle richieste un po’ esagerate per il cartellino. Parlano di rispetto ma sto capendo che il rispetto è puramente economico. Capiremo meglio nei prossimi giorni cosa avranno da dire loro, ma farò lo stesso anche con i miei legali: anche sotto l’aspetto dell’immagine dovremo prendere in mano le posizioni giuste per capire come proseguire e come confrontarci con il club». Con queste parole, Raiola lascia aperta la porta a sviluppi imprevedibili, mantenendo alta l’attenzione sul destino di Donnarumma e su come questa storia potrebbe influenzare il panorama calcistico internazionale.

Lazio blinda il suo big: non si vende neanche per un tesoro! Chi è?

Il calciomercato della Lazio si accende: blindano un big del team! Chi è il giocatore al centro delle voci di cessione? #Lazio #Calciomercato #Esclusiva

Il calciomercato della Lazio sta entrando nel vivo, con il club che si affretta a blindare uno dei suoi giocatori chiave per evitare sorprese. Dopo i rifiuti per Taremi e Beltran, il Flamengo potrebbe tornare alla carica per Castellanos, secondo indiscrezioni arrivate dal Brasile. Questa ipotesi solleva curiosità: l’attaccante argentino potrebbe addirittura chiedere un incontro con Lotito per sollecitare la sua cessione, ma da Formello arrivano smentite categoriche che fanno riflettere. Il mercato è bloccato, e questo aspetto aggiunge suspense a una situazione che sembra tutt’altro che semplice.

Tuttavia, la linea dura del club è chiara: Lotito non sembra disposto a cedere i suoi pezzi pregiati facilmente. Nessun giocatore partirà, come ribadito in passato, e questo approccio rigido è una costante nella gestione della squadra. Come confermato dal ds Fabiani in una recente intervista, il club ha preso impegni seri, dichiarando «Ci siamo stretti due volte la mano». Queste parole sottolineano la determinazione a mantenere l’equilibrio della rosa, nonostante le voci che continuano a circolare e a stuzzicare l’interesse dei tifosi.

Le indiscrezioni su un possibile interesse per Castellanos erano emerse a metà giugno, ma sono state fermate sul nascere, anche per la difficoltà di trovare un sostituto adeguato. In passato, si era parlato del Flamengo per lo stesso giocatore, ma la Lazio non aveva mostrato interesse, e ora nemmeno il procuratore dell’attaccante sembra aver ripreso contatti. Durante l’amichevole contro il Burnley, Castellanos è entrato in campo per l’ultima mezz’ora, apparendo tranquillo e sereno, senza alcun segnale di voler partire. La società, per questo, non sembra allarmata dalle voci provenienti dal Brasile.

La posizione ufficiale della Lazio è netta: Castellanos è considerato un elemento centrale per il futuro del club, e Fabiani ha espresso fiducia nel suo potenziale. Secondo il ds, l’attaccante potrebbe crescere e guadagnare la sicurezza necessaria, nonostante la sfida di replicare i numeri di Immobile. Con la concorrenza aperta di Boulaye Dia, i due si alterneranno in campo, sfruttando le cinque sostituzioni disponibili. Al momento, la Lazio può contare su tre centravanti: Castellanos, Immobile e Noslin, con quest’ultimo ancora in fase di adattamento tattico.

Per un eventuale trasferimento, la situazione potrebbe evolversi solo in caso di un’offerta di 40 milioni di euro, ma appare difficile che il club accetti. Al momento, non ci sono proposte concrete, e la Lazio conferma la sua strategia di mantenere i giocatori più importanti in rosa, guardando al futuro con ottimismo e solidità.

Lazio, Sarri gongola: quel fenomeno rientra e gli rivali sudano tra due settimane!

Isaksen in rampa di lancio: il top player della Lazio pronto a tornare tra due settimane! #Lazio #Calcio #Recupero

I tifosi della Lazio sono in fibrillazione: quel top giocatore tanto atteso sta per riaccendere i motori. Secondo gli aggiornamenti, il suo processo di recupero procede spedito, e presto potrebbe essere di nuovo in campo a fare la differenza. Con lo staff medico che monitora ogni passo, l’entusiasmo cresce per un rientro che potrebbe ridare slancio alla squadra.

Isaksen continua il suo percorso di riatletizzazione, e come riportato da Il Corriere dello Sport oggi, potrebbe ripetere i test per verificare i progressi. Al momento, è stimato al 70% del recupero, con la mononucleosi che sembra ormai un ricordo lontano. Gli esami clinici di oggi saranno decisivi per ottenere il via libera e aumentare l’intensità degli allenamenti. Secondo il ds Fabiani, il giocatore potrebbe essere pronto entro quindici giorni, se tutto fila liscio, magari tornando alla fine di agosto o subito dopo la sosta.

La mononucleosi è una sfida tosta per un atleta, soprattutto in uno sport di contatto come il calcio, dove la cautela è d’obbligo. Non esistono farmaci antivirali specifici, e la guarigione avviene naturalmente, ma il virus può causare stanchezza e febbre intense nei primi giorni. Isaksen l’ha contratta a giugno durante le vacanze, ed era asintomatico quando ha ripreso la preparazione il 14 luglio. Il caldo opprimente a Formello e la fatica accumulata hanno rallentato le cose, e solo con le analisi del sangue è stata confermata la diagnosi. Un rischio chiave è la possibile rottura della milza, anche senza sintomi evidenti, motivo per cui i protocolli di ripresa richiedono tipicamente due o tre mesi.

Se il virus è stato contratto tra metà e fine giugno, Isaksen potrebbe essere convocabile già per la gara contro il Verona del 31 agosto, secondo le previsioni dello staff medico. In alternativa, un approccio più cauto lo vedrebbe tornare il 15 settembre contro il Sassuolo. Al momento, sta proseguendo con allenamenti individuali e non è ancora integrato nel gruppo. Il recupero sarà completo solo con l’autorizzazione medica, e poi toccherà allo staff valutare la sua forma: con 15-20 giorni di lavoro intenso, potrebbe essere al top, senza rischi inutili, per dare una spinta decisiva alla squadra.

Vecino, il veterano prediletto di Sarri, in rimonta: sorprese in vista?

Buone notizie per Vecino della Lazio: il recupero è in corso! Scopri gli aggiornamenti sulle sue condizioni e su altri infortuni. #Lazio #Vecino #CalcioSerieA

I tifosi della Lazio possono tirare un sospiro di sollievo: l’allarme su Matias Vecino, assente dalle sessioni di allenamento da venerdì, sembra ormai superato. Dopo giorni di incertezza, gli esami hanno confermato che non ci sono lesioni muscolari alla coscia sinistra per il centrocampista, come spiega Il Corriere dello Sport questa mattina. Si tratta solo di un sovraccarico e una contrattura legati all’affaticamento, una notizia che fa sperare in un rapido ritorno in campo.

Per Vecino, questo significa qualche giorno di riposo senza bisogno di ulteriori controlli, anche se ha già saltato l’amichevole contro il Burnley. E con ogni probabilità, il giocatore non verrà rischiato nemmeno nel prossimo test contro l’Atromitos a Rieti nel weekend. La squadra punta ora a riaverlo al top per l’esordio in campionato, previsto il 24 agosto a Como – un obiettivo che tiene tutti con il fiato sospeso.

Non solo Vecino: anche altri elementi della rosa stanno lavorando per rientrare al più presto. Reda Belahyane, ad esempio, è in fase di recupero da una distorsione alla caviglia che inizialmente prevedeva uno stop di circa dieci giorni. Le prospettive sono positive, e dovrebbe essere pronto proprio per la gara di Como, alimentando l’entusiasmo per l’inizio della stagione.

Sul fronte degli infortuni più prolungati, Patric è alle prese con uno stiramento e mira a tornare per la partita del 31 agosto contro il Verona all’Olimpico. Se non dovesse riuscirci, il suo rientro slitterebbe dopo la sosta. Infine, c’è Gigot, fermo per una lombosciatalgia che lo ha tenuto lontano dal campo dal 20 luglio. Sta proseguendo con il lavoro differenziato per risolvere questo problema fisico, che lo aveva già condizionato la scorsa stagione con frequenti assenze, in particolare durante gli allenamenti del venerdì. La squadra, che lo ha acquisito in prestito con un riscatto obbligatorio a fine agosto, potrebbe valutare una cessione se arrivasse un’offerta intorno ai 4 milioni di euro, anche se al momento resta una possibilità incerta.

Isaksen, il danese vichingo, scalda i muscoli: svelata la data del rientro alla Lazio!

Buone notizie per Isaksen della Lazio: il talento danese è a un passo dal rientro, con progressi che fanno sperare per fine agosto! #Isaksen #LazioRecupero #CalcioSerieA

Il giovane talento danese Gustav Isaksen sta facendo passi avanti nel suo percorso di recupero, con aggiornamenti che accendono l’entusiasmo tra i tifosi della Lazio. Oggi, ripeterà i test cruciali per monitorare i progressi, mentre il suo programma di riatletizzazione procede in casa biancoceleste. Lo staff medico è fiducioso, stimando che sia già al 70% del cammino verso il pieno recupero. La mononucleosi è ormai un capitolo superato, ma questi nuovi esami clinici saranno decisivi per ottenere il via libera e permettergli di riprendere gli allenamenti con maggiore intensità.

Come è noto, la mononucleosi richiede un approccio cauto, specialmente per un atleta impegnato in uno sport di contatto. Non esistono farmaci antivirali specifici, e la guarigione avviene naturalmente, anche se il virus può lasciare il corpo debilitato, con stanchezza e febbre nei primi giorni. Nel caso di Isaksen, sembra che abbia contratto il virus durante le vacanze di giugno; quando ha ripreso gli allenamenti il 14 luglio, era inizialmente asintomatico. Tuttavia, la fatica e le difficoltà a gestire il caldo a Formello lo hanno rallentato, fino alla diagnosi confermata attraverso analisi del sangue. Per gli atleti, uno dei rischi maggiori è la potenziale rottura della milza, che può accadere senza segnali evidenti, motivo per cui i protocolli internazionali impongono controlli rigorosi prima di tornare all’attività agonistica, con tempistiche che di solito vanno dai due ai tre mesi.

Se il virus è stato contratto tra metà e fine giugno, un rientro entro fine agosto appare realistico, con circa 70 giorni dall’infezione. Il ds Fabiani si è detto ottimista, confermando che Isaksen potrebbe essere di nuovo a disposizione della squadra entro quindici giorni, magari già per la Lazio-Verona del 31 agosto, se tutto va per il verso giusto. In alternativa, per maggiore prudenza, il debutto potrebbe slittare al 15 settembre contro il Sassuolo. Al momento, il giocatore sta lavorando individualmente e non ha ancora ripreso il gruppo, ma il suo recupero sarà dichiarato completo solo quando lo staff medico darà l’okay per unirsi alla squadra e partecipare alle partitelle senza pericoli. Con questi sviluppi, i tifosi attendono con impazienza di vedere Isaksen tornare in forma smagliante sul campo.

Flamengo non molla su Castellanos: la Lazio ribatte con stile e sorprese?

Il Flamengo non molla su Castellanos: cosa succederà alla Lazio? Segui gli scoop dal calciomercato! #Lazio #Flamengo #CalcioMercato

Ma cosa bolle davvero nel calderone del calciomercato? Il Flamengo sta spingendo forte per l’attaccante argentino Castellanos, dopo aver incassato rifiuti per Taremi e Beltran. Si mormora che l’argentino potrebbe addirittura richiedere un incontro con Lotito per spingere verso una cessione, ma da Formello arrivano smentite secche: il mercato è bloccato e nessuno partirà, nonostante le pressioni esterne.

Eppure, la linea dura della Lazio non sorprende, con Lotito noto per la sua resistenza nel lasciar andare i pezzi pregiati, anche se questo non sempre fa felici i tifosi. Come ha ribadito di recente il ds Fabiani, «Ci siamo stretti due volte la mano», un impegno solenne che sottolinea la fedeltà al progetto attuale. Le voci su Castellanos erano già circolate a metà giugno, ma sono state rapidamente messe a tacere, vista la difficoltà nel sostituire i giocatori chiave.

Passando al Flamengo, l’interesse era emerso già a luglio, ma la Lazio non ha mai aperto dialoghi concreti. Anzi, il procuratore di Castellanos sembra essere scomparso dai radar. Nella recente amichevole contro il Burnley, l’attaccante è entrato in campo per l’ultima mezz’ora, apparendo sereno e concentrato, senza un accenno di voler cambiare aria – come riportato da Il Corriere dello Sport. La società biancoceleste non è per nulla preoccupata dalle indiscrezioni provenienti dal Brasile.

Sul fronte interno, Fabiani ha espresso piena fiducia in Castellanos, sottolineando che deve ancora crescere per raggiungere certi livelli, ma sta già segnando gol importanti. Ora si trova a competere con Boulaye Dia in un duello che promette scintille, con la Lazio che alterna i suoi centravanti sfruttando le cinque sostituzioni disponibili, per un attacco sempre più affollato: Castellanos, Immobile e Noslin stanno lavorando per trovare la giusta identità tattica.

In conclusione, un eventuale trasferimento resterebbe complicato e richiederebbe un’offerta da 40 milioni di euro, oltre a una forte presa di posizione da parte di Castellanos. Al momento, però, la Lazio è chiara e inflessibile: i suoi giocatori principali rimarranno, confermando una strategia di stabilità che potrebbe sorprendere tutti nel prossimo campionato.

Inter batte Monza ai rigori: i nerazzurri sudano per una vittoria sofferta!

Amichevole da brividi: Monza e Inter si sfidano in un pareggio al cardiopalma e decidono tutto ai rigori! #MonzaInter #Calcio #SerieA

Immaginate l’eccitazione allo U-Power Stadium, dove una partita amichevole estiva tra Monza e Inter ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo istante. I nerazzurri dell’Inter hanno pareggiato 2-2 nei tempi regolamentari, per poi trionfare ai calci di rigore, conquistando la vittoria finale con un finale thrilling che ha visto la squadra di Cristian Chivu imporsi per 5-4.

La gara è partita forte, con il Monza che ha colto l’attimo per passare in vantaggio grazie a un gol di Patrick Ciurria. Approfittando di una distrazione della difesa nerazzurra, Ciurria ha finalizzato un preciso cross di Gianluca Caprari, dimostrando come un singolo momento di errore possa cambiare il corso di una partita. Ma l’Inter non si è arresa: il pareggio è arrivato in modo inaspettato, con Samuele Birindelli che, nel tentativo di anticipare un avversario, ha infilato il pallone nella propria porta di testa, beffando Demba Thiam e trasformando un’azione difensiva in un autogol da manuale.

Nel secondo tempo, l’Inter ha ribaltato la situazione con un’azione da highlights. Francesco Pio Esposito, un talento classe 2005, ha siglato il gol del vantaggio con un elegante colpo di tacco su un tiro di Matteo Darmian, battendo così il portiere avversario e facendo sognare i tifosi nerazzurri. Eppure, proprio quando la vittoria sembrava a portata di mano, il Monza ha pareggiato all’ultimo minuto grazie a Paulo Azzi, che si è fatto trovare pronto in area per un preciso colpo di testa che ha superato Josep Martinez, ricordandoci che nel calcio, nulla è deciso fino al fischio finale.

La partita è allora andata ai rigori, un vero test di nervi d’acciaio. Lautaro Martinez ha aperto le danze per l’Inter, seguito da Pedro Obiang per il Monza, in un botta e risposta che ha tenuto tutti incollati alle tribune. Il momento decisivo è arrivato con Francesco Acerbi, che ha messo a segno un rigore sotto l’incrocio, e con Josep Martinez che ha parato il tiro di Sardo, prima che Marcus Thuram trasformasse l’ultimo penalty per il 5-4 finale. Una sequenza che ha decretato l’Inter vincitrice, ma ha anche evidenziato il carattere di entrambe le squadre.

Dal punto di vista tecnico, il Monza ha mostrato buone trame di gioco, restando in partita fino all’ultimo, mentre l’Inter ha evidenziato una solida offensiva, anche se con alcune disattenzioni difensive da correggere prima degli impegni ufficiali. Così la possibile rivale della Lazio, in un’amichevole che ha offerto spunti interessanti per il futuro della stagione.

Donnarumma molla il PSG? La Francia spara la bomba: il portiere italiano cambia aria in grande stile!

Bomba di calciomercato: Donnarumma lascia il PSG e il suo futuro è già tracciato? #Calciomercato #Donnarumma #PremierLeague

Non c’è nemmeno il tempo di digerire l’addio di Gianluigi Donnarumma al Paris Saint-Germain, che dall’altra parte della Manica arriva una notizia che accende subito l’entusiasmo dei fan. Dopo le conferme ufficiali sull’esclusione del portiere italiano dalla lista dei convocati per la Supercoppa Europea contro il Tottenham, Donnarumma ha scelto di congedarsi con un messaggio carico di gratitudine sui social, ringraziando i tifosi e i compagni per le esperienze condivise. È un saluto che lascia spazio a mille interrogativi: cosa riserverà il prossimo capitolo della sua carriera?

Secondo le indiscrezioni del quotidiano francese L’Équipe, il futuro del giovane classe 1999 è praticamente segnato. Donnarumma avrebbe già stretto un accordo con il Manchester City, la squadra campione d’Inghilterra attualmente al vertice. L’intesa con il tecnico Pep Guardiola, raggiunta dopo un incontro diretto, sembra aver convinto il portiere del progetto ambizioso e della possibilità di brillare in Premier League, un campionato che promette sfide entusiasmanti e traguardi prestigiosi. Immaginatevi Donnarumma tra i pali di una formazione che punta a dominare su ogni fronte – non è una prospettiva che fa venire i brividi?

Tuttavia, non tutto è rose e fiori, e qui entra in gioco l’elemento di suspense. Se l’accordo tra Donnarumma e il City appare solido, la vera battaglia si combatte tra i club. Il PSG, in procinto di annunciare l’arrivo di Lucas Chevalier dal Lille come nuovo numero uno, valuta il portiere intorno ai 50 milioni di euro. I Citizens, dal canto loro, stanno cercando di abbassare la cifra, proponendo bonus legati ai risultati sportivi. Questa negoziazione in corso potrebbe riservare colpi di scena nei prossimi giorni, tenendo i tifosi col fiato sospeso.

Il pressing del Manchester City è destinato a intensificarsi, specialmente se dovesse concretizzarsi l’uscita di Ederson, il titolare inamovibile dal 2017. Questo scenario renderebbe lo spazio per Donnarumma ancora più appetibile, trasformando una semplice trattativa in una potenziale rivoluzione. L’addio al PSG segna la chiusura di un’era importante per lui: arrivato a Parigi nell’estate del 2021 dopo il trionfo all’Europeo con l’Italia, ha collezionato oltre 100 presenze, contribuendo a vittorie in Ligue 1 e alla Champions League. Se tutto andrà in porto, Donnarumma si preparerà a difendere i pali di Guardiola in uno dei campionati più competitivi al mondo, in una storia che potrebbe scrivere pagine memorabili.

LEGGI QUI LE PAROLE DI DONNARUMMA, IL LUNGO MESSAGGIO D’ADDIO DEL PORTIERE AL PSG – un tocco personale che rende questa vicenda ancora più intrigante, offrendo uno sguardo diretto ai sentimenti del protagonista.

Donnarumma non si trattiene: la verità spietata sul suo addio alla Nazionale

Frattura totale tra Donnarumma e il PSG: cosa succederà al portiere italiano? #Calcio #PSG #Donnarumma #PremierLeague

L’aria era già carica di tensione, e ora la notizia è ufficiale: la rottura tra Gianluigi Donnarumma e il Paris Saint-Germain è completa e senza ritorno. Immaginatevi un portiere di livello mondiale, simbolo della Nazionale italiana, improvvisamente escluso dal grande palcoscenico. Dopo l’arrivo di Lucas Chevalier, un rivale del suo passato al Milan, Donnarumma non è stato nemmeno convocato per la Supercoppa Europea contro il Tottenham – un’assenza che ha fatto eco in tutto il mondo del calcio, lasciando i fan a chiedersi cosa stia davvero succedendo dietro le quinte.

Al centro di tutto c’è la decisione del tecnico Luis Enrique, che ha assunto personalmente la responsabilità, dichiarando di aver optato per una scelta che considera giusta per il bene della squadra. Questa mossa ha alimentato speculazioni e curiosità: è un segnale di un cambio radicale nella porta del PSG, o c’è di più nelle dinamiche interne? Donnarumma, da parte sua, non è rimasto in silenzio. Ha usato i social per sfogare la sua delusione, ribadendo il suo impegno totale per il club e ringraziando chi l’ha sostenuto in questi anni.

Nel suo messaggio su Instagram, il portiere ha condiviso parole cariche di emozione, che catturano perfettamente il suo stato d’animo. «Dal primo giorno che sono arrivato, ho dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo, per guadagnarmi il posto e difendere con orgoglio la porta del Paris Saint-Germain. Purtroppo, qualcuno ha deciso che non potrò più far parte di questo gruppo e contribuire ai successi della squadra. È una decisione che mi lascia deluso e amareggiato».

Ma Donnarumma non si è limitato a esprimere rimpianto; ha anche rivolto un toccante saluto ai tifosi, alimentando ancora di più l’interesse su ciò che potrebbe accadere dopo. «Spero di avere ancora l’opportunità di guardare negli occhi i tifosi del Parc des Princes e salutarvi come meritate. Se ciò non dovesse accadere, voglio che sappiate che il vostro sostegno e il vostro affetto hanno significato il mondo per me e non li dimenticherò mai. Porterò sempre nel cuore il ricordo delle emozioni vissute, delle notti magiche e di voi, che mi avete fatto sentire a casa».

Infine, ha dedicato parole commoventi ai suoi compagni, rafforzando il legame umano che spesso resta nascosto nel mondo del calcio. «Ai miei compagni – la mia seconda famiglia – grazie per ogni battaglia, ogni sorriso e ogni momento condiviso. Sarete sempre miei fratelli. Giocare per questo club e vivere questa città è stato per me un onore immenso. Giocare per questo club e vivere questa città è stato per me un onore immenso. Grazie, Parigi».

Ora, con i riflettori puntati su di lui, diversi club della Premier League – e non solo le squadre di metà classifica – stanno monitorando la situazione da vicino. Che direzione prenderà la carriera di Donnarumma? Un trasferimento in Inghilterra potrebbe essere l’inizio di un nuovo capitolo thrilling, e i fan del calcio non vedono l’ora di scoprire gli sviluppi successivi.

Fabregas beffa la Lazio: Morata è il colpo del Como!

È ufficiale: Morata sbarca al Como, un colpo da maestro per Fabregas! Lo spagnolo arriva in prestito con obbligo di riscatto, pronto a infiammare la Serie A. #MorataAlComo #CalcioSerieA #Trasferimenti

L’attesa è finita e l’entusiasmo è palpabile: Alvaro Morata è ufficialmente un giocatore del Como, pronto a fare il suo debutto in campionato. Dopo aver indossato le maglie di grandi club, il centravanti spagnolo arriva dal Milan in un’operazione che promette di rafforzare la squadra, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa riserverà questa nuova avventura. Il comunicato ufficiale del club non lascia spazio a dubbi, celebrando un arrivo che potrebbe segnare una svolta.

Nel dettaglio, il Como 1907 ha annunciato l’arrivo di Morata «a titolo temporaneo con obbligo di riscatto. Attaccante che ha militato nelle fila di alcune delle più grandi squadre del mondo, arriva a Como dopo aver vestito le maglie di Real Madrid, Juventus, Chelsea, Atlético Madrid e della nazionale spagnola. Con i suoi club, Morata ha vinto due Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa del Mondo per club FIFA, due titoli di Serie A, due della Liga e un della Süper Lig turca. Il suo palmares include anche tre Coppe Italia, una FA Cup, l’Europa League e diverse Supercoppe nazionali.» Queste parole sottolineano non solo il curriculum impressionante del giocatore, ma anche il potenziale che potrebbe portare al Como, rendendo questa firma un vero colpo di mercato che accende la curiosità.

Con la nazionale spagnola, Morata ha dimostrato leadership e talento, come evidenziato nel comunicato: «Con la maglia della Spagna, Morata ha collezionato 86 presenze e 37 gol, che lo collocano tra i migliori marcatori di tutti i tempi del suo Paese. Ha guidato la nazionale alla vittoria agli Europei 2024 e nella Nations League 2023, dimostrando tutta la sua leadership.» Questa parte del messaggio non fa che aumentare l’interesse, invitando i lettori a immaginare come queste qualità si tradurranno sul campo con la nuova maglia.

Aggiungono valore le prime reazioni dei protagonisti. Cesc Fàbregas, con la sua esperienza, ha espresso grande soddisfazione: «Conosco Álvaro da molti anni e ho sempre apprezzato il suo modo di giocare e di stare nello spogliatoio. È un attaccante intelligente, capace di dare il meglio nei momenti più importanti, e un compagno di squadra che trascina tutti quelli che lo circondano. Siamo molto felici di averlo qui al Como». Queste parole, cariche di entusiasmo, dipingono Morata non solo come un fuoriclasse, ma come un elemento chiave per lo spogliatoio, alimentando la curiosità su come influenzerà la dinamica della squadra.

Infine, lo stesso Morata ha condiviso le sue prime sensazioni, trasmettendo passione e impegno: «Sono veramente felice di essere arrivato a Como. Lo scorso anno giocando contro i lariani ho potuto apprezzare la squadra e il progetto, si vede che c’è tanta ambizione. Ai tifosi e al Club prometto che darò il 200% in ogni allenamento e ogni partita, non vedo l’ora di indossare questa maglia». Con dichiarazioni come queste, l’arrivo di Morata non è solo un trasferimento, ma un capitolo che promette emozioni e sorprese, lasciando i fan in attesa di vedere all’opera questo rinforzo tanto atteso.

Suma stuzzica l’Inter: “Problemi con Lookman? Pedro è la scelta che vi serve, non ve ne pentirete”

Il gol di Pedro contro l’Inter riaccende le fiammate della rivalità calcistica!

Scatenando dibattiti accesi tra tifosi, il gol decisivo dello spagnolo nei minuti finali della sfida con l’Inter continua a far parlare. Quel momento chiave della corsa al titolo ora torna protagonista grazie a una pungente battuta di un giornalista rossonero, che ha trasformato un episodio ormai iconico in una nuova ondata di sfottò e risate. Chissà quali altre sorprese riservano questi scambi tra tifoserie? #CalcioItaliano #RivalitàTifosi #GolDecisivo

Il nome di Pedro riaffiora nei circoli calcistici, non solo per le sue prestazioni sul campo, ma per come quel gol contro l’Inter ha lasciato un segno indelebile. Realizzato nei minuti finali, è stato un colpo fatale nella lotta per lo Scudetto, e ora alimenta ancora conversazioni piene di ironia tra i fan. Questa volta, un volto noto dell’ambiente rossonero ha ripreso la palla al balzo durante una trasmissione TV, trasformando un semplice dibattito in una frecciata memorabile.

Durante il programma, il giornalista si è rivolto con un’ironia tagliente all’opinionista vicino al mondo nerazzurro, ma il messaggio era chiaramente per tutti i tifosi interisti. “Se c’è qualche difficoltà con Lookman, c’è un giocatore decisivo che ti consiglio… Pedro!” ha dichiarato, scatenando risate in studio e un’ondata di commenti sui social. Questa frase, carica di sottintesi, ha riportato immediatamente alla mente quel finale di partita che ha influenzato l’ultimo campionato, mescolando orgoglio tra i laziali e scherno tra i milanisti.

Le reazioni non si sono fatte attendere: sui social, meme, gif e clip del gol di Pedro si sono diffuse in fretta, accompagnate da commenti che giocano sul confine tra rivalità sportiva e divertimento. È affascinante vedere come un singolo episodio possa ravvivare queste schermaglie, unendo e dividendo i appassionati in un batter d’occhio.

Il tutto si collega alle recenti discussioni sul calciomercato, dove l’interesse per un esterno offensivo come Lookman ha offerto il terreno perfetto per il sarcasmo. In un’estate già bollente di trattative, questi scambi verbali ricordano quanto il calcio italiano sia non solo competizione sul campo, ma anche un vivace teatro di battute e ricordi che vanno oltre il gioco stesso.

Lazio Women raddoppia l’urto: allenamento congiunto a Formello per sfidare tutti i dubbi!

Le Lazio Women alzano il livello con un innovativo doppio test a Formello! Scopri i dettagli di questa sessione unica che promette sorprese e intensità per la stagione in arrivo. #LazioWomen #CalcioFemminile #PreCampionato

La preparazione pre-campionato della Lazio Women continua a pieno ritmo, dopo la soddisfacente vittoria nel test internazionale contro il Burnley. Le biancocelesti hanno mostrato un ottimo stato di forma e una fluidità di manovra impressionante, lasciando intravedere grandi potenzialità per il futuro. Ora, la squadra è pronta a immergersi in una nuova fase di allenamenti che cattura l’attenzione per la sua originalità.

Domani a Formello, infatti, è in programma un allenamento congiunto che va oltre il classico amichevole: un triangolare con due partite da 45 minuti ciascuna. Questa formula atipica permetterà alle aquilotte di sfidare avversarie diverse, testando limiti fisici e tattici in modo stimolante. Chissà quali insights emergeranno da questi confronti inaspettati?

Prima, le ragazze affronteranno la formazione maschile del Trastevere, un duello che promette di alzare il ritmo e l’intensità, ideale per affinare reattività e resistenza. Successivamente, toccherà alla selezione femminile della University of Wisconsin-Madison, offrendo un clash internazionale ricco di atletismo e organizzazione tipica del calcio collegiale statunitense. L’obiettivo è chiaro: continuare a oliare i meccanismi di squadra, integrare i nuovi acquisti e arrivare al via ufficiale con una preparazione impeccabile.

Con questa sessione innovativa, la Lazio Women mira a confermare i progressi visti finora e a spingere le ambizioni sempre più in alto, rendendo ogni allenamento un passo verso il successo. Cosa riserverà questo pomeriggio di fuoco? Non resta che aspettare per scoprirlo.

Calciomercato Lazio: Attaccante corteggiato dall’estero, Sarri rischia di restare a mani vuote!

Il futuro di Valentin Castellanos alla Lazio è in bilico? Con l’interesse del Flamengo che si intensifica, il calciomercato biancoceleste si accende! #Calciomercato #Lazio #Flamengo

Il calciomercato della Lazio sta entrando nel vivo, con voci insistenti che arrivano dall’estero e riguardano un attaccante della rosa capitolina. Il suo possibile addio potrebbe scuotere le strategie del club, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa accadrà nelle prossime settimane.

Il futuro di Valentin Castellanos con la maglia della Lazio sembra sempre più incerto. Le voci che giungono dal Brasile si fanno più insistenti: stando a quanto riportato da BolaVip, l’attaccante argentino avrebbe mostrato interesse per un trasferimento al Flamengo, club che sta cercando da settimane un centravanti di spessore.

Dopo aver ricevuto i rifiuti da Taremi e Beltran, il Flamengo avrebbe individuato proprio Castellanos come il profilo ideale per rinforzare l’attacco. Arrivato nella scorsa stagione con grandi aspettative, il giocatore ha vissuto un’annata caratterizzata da alti e bassi, alternando buone prestazioni a momenti di scarsa incisività.

Ma cosa potrebbe spingere Castellanos a fare le valigie? La possibilità di una nuova avventura in Sudamerica, con un ruolo di protagonista in una squadra storica come il Flamengo, sembra affascinarlo, tanto da voler accelerare il processo. Secondo le indiscrezioni, nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro tra Castellanos e il presidente Claudio Lotito.

L’intenzione del giocatore sarebbe quella di convincere la dirigenza a permettergli di partire già in questa sessione di mercato. Non è da escludere che l’attaccante possa chiedere una cessione definitiva, aprendo la possibilità di un’operazione che garantirebbe una somma significativa alla Lazio.

Per la Lazio, la situazione è complessa. In un mercato difficile, dove trovare alternative di qualità a basso costo è complicato, cedere Castellanos potrebbe obbligare il club a fare un investimento immediato. Il Flamengo, consapevole del forte interesse per l’attaccante, potrebbe fare un’offerta già nelle prossime settimane.

La decisione finale dipenderà dalle scelte di Lotito e dalla strategia di mercato della Lazio: tenere il giocatore come alternativa o assecondare la sua voglia di tornare in Sudamerica. Con le ultime settimane di mercato che promettono sviluppi imprevedibili, gli occhi di tutti saranno puntati su questa storia.

Lazio, ecco l’avversaria in Coppa Italia: che sfortuna per Sarri

La Lega Serie A ha appena pubblicato sul proprio profilo Instagram ufficiale il tabellone completo della Coppa Italia 2025/26. La competizione ha da sempre suscitato disinteresse nei tifosi, ma si tratta pur sempre di un possibile trofeo da poter inserire nella propria bacheca.

Lazio, la sfortuna perseguita i biancocelesti in Coppa Italia: ecco l’avversaria negli Ottavi di Finale

La Lazio è stata per ben sette volte la vincitrice finale della competizione. Il desiderio di arrivare ad otto è molto forte in Claudio Lotito. Infatti, il patron biancoceleste potrebbe diventare il presidente ad averne vinte di più nella storia della società romana. In un anno senza competizioni europee di mezzo, è lecito aspettarsi almeno un pensiero.

Tuttavia, in queste competizioni a fare da padrone è anche la fortuna. La Lazio ultimamente ne ha avuta poca. Lo scorso anno l’avversaria negli Ottavi di Finale è stata il Napoli: unica tra le big presenti direttamente dai Sedicesimi di Finale, essendo arrivata decima nella stagione precedente.

Nonostante la sfortuna, gli uomini di Marco Baroni riuscirono a battere i partenopei guidati da Antonio Conte per 3 a 1 allo Stadio Olimpico. Il protagonista assoluto di quel match fu Tijjani Noslin, autore di una tripletta.

Lazio
Lazio

Tuttavia, il percorso di Mattia Zaccagni e compagni si concluse nel turno successivo. Un netto 2 a 0 a San Siro contro l’Inter spedì i biancocelesti fuori dalla competizione.

Quest’anno la Lazio, seppur senza competizioni europee, partirà lo stesso dagli Ottavi di Finale. Questo grazie all’ottava posizione conquistata sul campo da Mattia Zaccagni e compagni. Ma la sorte non sorride, ancora una volta, alla squadra di Maurizio Sarri.

Lazio, la più gettonata è il Milan agli Ottavi di Finale

L’avversaria negli Ottavi di Finale sarà una tra Milan, Bari, Lecce e Juve Stabia. Al momento, la sfida tra i rossoneri e la Lazio risulta essere la più probabile. Ecco il tabellone completo:

 

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CONFRONTO - Immobile e Castellanos: due pesi e due misure? L’analisi

Ciro Immobile è stato per anni il volto principale dell’attacco biancoceleste e della Nazionale italiana. I numeri parlano chiaro: una media paurosa da più di 20 gol a stagione, con picchi che lo hanno reso uno dei bomber più prolifici nella storia della Serie A moderna e non solo. Eppure, il trattamento riservatogli dai media è sempre stato severo.

Spesso accusato di segnare solo in Italia o di essere “dipendente” dal sistema di gioco della Lazio, Immobile ha dovuto convivere con critiche costanti nel corso della sua esperienza in biancoceleste anche nei momenti di massima forma. I rimproveri raggiungevo il loro apice nella partite della Nazione. Chissà per quale motivo, la colpa era sempre di Ciro.

Dall’altra parte c’è Valentín Castellanos. L’argentino, arrivato alla Lazio nell’estate 2023, ha chiuso la scorsa stagione con 14 gol e 5 assist (dati Transfermarkt), contribuendo in maniera importante alle sorti della squadra. Con lui in campo, la Lazio di mister Baroni ha mantenuto una media di 2,13 punti a partita; senza di lui, il dato crolla a 1 punto.

Un impatto significativo, certo, ma con una media realizzativa ben lontana da quella di Immobile. Eppure, la narrazione mediatica è stata diversa: meno pressioni, meno critiche. Castellanos stesso ha sottolineato come in Italia si sia “fissati con i numeri”, ribadendo che il valore di un attaccante si misura anche nel lavoro per la squadra e non solo nei gol segnati.

Immobile
Immobile, ex bomber della Lazio ora al Bologna

Questa differenza di trattamento apre a una riflessione: perché un attaccante con medie gol altissime come Immobile è stato spesso messo sotto la lente d’ingrandimento, mentre per un collega con numeri più bassi si tende a guardare ad altri aspetti del gioco? Una questione di aspettative, di ruolo storico, o forse semplicemente di percezione pubblica.

Quello che è certo è che, numeri alla mano, Immobile ha garantito alla Lazio una continuità realizzativa straordinaria. E che, per chi ama davvero il calcio, giudicare un attaccante dovrebbe andare oltre il semplice conto delle reti.

I giornali plasmano l’opinione pubblica, questo si sa. Ma molte volte bisognerebbe farsi un esame di conoscenza ed analizzare le singole circostante in maniera oggettiva, senza cadere in inutili pregiudizi. Sembrerebbe lampante che Ciro sia servito come capo espiatorio per molti addetti ai lavori, ma ora che tutti i nodi stanno venendo al pettine, soprattutto in ambito Nazionale italiana, bisognerebbe analizzare i veri problemi per non rischiare di ripetere gli stessi errori con qualcun altro (Retegui?).

La Lazio ha già i suoi rimpianti da dover gestire, non aggiungiamone altri.

RAMMARICO - Lazio, rimpianto Igli Tare per Lotito: il suo lavoro al Milan è da 10 in pagella

Igli Tare, ex Direttore Sportivo della Lazio, è da poco diventato il nuovo DS dei rossoneri del Milan. Vedendo tutte le sue operazioni eccezionali concluse, i tifosi biancocelesti iniziano a rimpiangere l’albanese in società. Semplice errore da parte del Presidente Claudio Lotito o dietro il suo addio si nasconde altro?

Tutte le operazioni di Igli Tare al Milan raccontano di un Direttore Sportivo eccezionale

Pochi giorni fa Tare è riuscito a vendere Malick Thiaw al Newcastle per 40 milioni di euro. Un giocatore che non è titolare, che non ha avuto una crescita esponenziale, anzi, di lui si ricorda qualche errore grossolano. Ha ceduto Tijani Reijnders al Manchester City per 70 milioni di euro (bonus compresi) e con quei soldi ha ricostruito il centrocampo del Milan con gli acquisti di Ricci, Jashari e Modric.

È riuscito a vendere persino Emerson Royal a 9 milioni di euro al Flamengo dopo la scorsa, disastrosa, annata. Anche la cessione di Theo Hernández è stata una grande mossa, avendo ricavato 30 milioni di euro col terzino francese che si trovava ad un anno dalla scadenza del contratto.

È riuscito a piazzare persino Marco Pellegrino al Boca Junior per 3,5 milioni di euro dopo che il difensore argentino è stato mandato in prestito tre volte negli ultimi due anni. E se dovesse cedere Yunus Musah, una riserva del Milan, oggi considerato addirittura esubero, per 30 milioni di euro (andrà al Napoli o al Nottingham Forest) farebbe un altro, l’ennesimo, capolavoro.

Igli Tare
Igli Tare, Direttore Sportivo del Milan

C’erano pochi dubbi a riguardo, ma il Milan il vero colpo l’ha compiuto soprattutto in dirigenza. Un DS che mastica calcio come pochi. Complimenti Igli Tare.

La Lazio nel mentre ha il calciomercato bloccato. L’attuale Direttore Sportivo Angelo Fabiani non può far nulla per regalare a mister Maurizio Sarri una rosa degna del glorioso nome della società. Il grido della Curva Nord è solo uno: “la Lazio vuole vincere“. Il coro è stato ben recepito da altri, che inseriscono addirittura i biancocelesti tra le candidate per lo Scudetto, o almeno lo sperano.

Luciano Spalletti: “Spero che la Lazio si possa unire alla lotta Scudetto”

L’ex CT della Nazionale italiana, Luciano Spalletti, durante un’intervista esclusiva fornita ai microfoni di Rai 2, ha detto la sua riguardo la lotta Scudetto che attenderà la Serie A 2025/26. Tra le varie squadre in competizione, il tecnico toscano si augura di assistere a molte sorprese all’opera, tra cui la Lazio e la Roma.

Spalletti: “Le solite si contenderanno il titolo, ma…”

Ecco le parole di Luciano Spalletti a riguardo:

“PROSSIMO CAMPIONATO? CREDO CHE LE SOLITE NOTE SARANNO QUELLE CHE SI DARANNO BATTAGLIA PER LA VITTORIA FINALE. INTENDO NAPOLI, INTER, MILAN E JUVENTUS, ANCHE SE SPERO CI POSSA ESSERE QUALCHE SQUADRA CHE POSSA INSERIRSI COME ROMA E LAZIO

Spalletti conferma in questo modo la sua visione realista ma lascia comunque uno spiraglio di romanticismo calcistico: riconosce che il prossimo Scudetto passerà con ogni probabilità dalle mani delle solite big, ma non esclude che una squadra come la Lazio possa rompere gli equilibri.

È un attestato di stima, ma anche una sfida implicita: per entrare davvero nel novero delle pretendenti, i biancocelesti dovranno trovare quella continuità che spesso è mancata nelle ultime stagioni. Maurizio Sarri sta lavorando in tal senso per dare alla squadra un’identità chiara, senza lasciare nulla al caso.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti, ex CT della Nazionale italiana

L’ultima Lazio targata Maurizio Sarri riuscì ad arrivare seconda in campionato, proprio sotto al Napoli di Luciano Spalletti. Le lunghezze che separavano le due squadre erano enormi, vero. Parliamo di 17 punti di differenza, ma mai dire mai nel calcio moderno.

Mattéo Guendouzi: è lui l’insostituibile di Maurizio Sarri

Mattéo Guendouzi ricoprirà un ruolo fondamentale nella nuova Lazio di mister Maurizio Sarri. Il francese nella passata stagione sotto la gestione di Marco Baroni è stato titolare 37 volte su 38 in Serie A. Questo a dimostrazione della sua importanza essenziale nel centrocampo biancoceleste.

Sarà l’anno di Guendouzi: è lui il perno a centrocampo tanto desiderato da Sarri

Con Maurizio Sarri al comando l’aria non sembra esser cambiata rispetto alla scorsa annata. Guendo è uscito solamente nel finale per pochi minuti nel doppio test in Turchia. Insieme ai compagni di reparto Nicolò Rovella e Dele-Bashiru, l’obiettivo sarà quello di dare velocità al gioco biancoceleste. Insomma, il classe 1999 sarà il vero motore della Lazio.

Come riportato dal Corriere dello Sport, il calciatore non si è sbilanciato sul suo futuro, è molto ottimista: in questa stagione vuole mettere a referto almeno 5 gol. Mattéo garantisce rendimento e mentalità vincente in mezzo al campo. Con Sarri già vige un feeling speciale, considerando che fu proprio il tecnico toscano ad averlo lanciato due anni fa.

In due stagioni con indosso la maglia biancoceleste Guendouzi ha totalizzato 94 presenze, condite da 4 gol e 9 assist. Complice il suo ruolo arretrato nello scacchiere del campo, il francese non è un goleador. Non sarà certamente uno Scott McTominay di turno, per fare un forzato paragone, ma comunque resta il cuore pulsante della Lazio.

Guendouzi

Con il rientro incerto di Vecino e Belahyane, il peso del centrocampo per la complicata trasferta di Como peserà tutto sulle sue spalle.