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Mattei non le manda a dire: “Senza soldi non si cresce, alcune squadre dominano e basta!”

Stefano Mattei smonta i miti del calcio: Senza soldi dalla Champions, crescere è una missione impossibile! #Lazio #ChampionsLeague #Calcio

Stefano Mattei, noto giornalista, ha offerto una prospettiva intrigante sulle sfide economiche che condizionano le squadre di calcio, intervenendo ai microfoni di Radiosei. Con un’analisi acuta, Mattei mette in luce come il denaro sia il vero motore del successo, rispondendo indirettamente alle dichiarazioni del direttore sportivo della Lazio, Fabiani. Questa riflessione solleva una domanda affascinante: quanto può una squadra ambire in grande senza un solido sostegno finanziario?

Nel suo discorso, Mattei sottolinea che costruire una squadra di livello richiede risorse tangibili, non solo idee brillanti. La Lazio, in particolare, ha dimostrato come gli introiti della Champions League possano fare la differenza, avendo raggiunto un record impressionante di 190 milioni di euro nella scorsa stagione. È un elemento che incuriosisce: come possono le entrate da competizioni europee trasformare radicalmente le ambizioni di una società?

Ora, ecco le parole dirette di Mattei, che catturano l’essenza del suo ragionamento: «Con tutto il rispetto per le idee, una grande squadra si costruisce con i soldi. Senza soldi, senza gli incassi della Champions non si cresce, si resta a galla. Nella scorsa stagione la Lazio ha effettuato il massimo del suo fatturato, 190 milioni di euro grazie agli introiti della Champions. Ci sono società che si vantano di avere una grande squadra ed altre che si vantano di avere grandi bilanci». Questa frase evidenzia come Mattei smascheri l’illusione del successo basato solo su strategie, enfatizzando che senza flussi economici solidi, le squadre rischiano di stagnare, un avvertimento che fa riflettere sul futuro del calcio moderno.

In conclusione, l’analisi di Mattei invita a una riflessione più ampia sul mondo del calcio: tra bilanci stellari e sogni di gloria, quale equilibrio può davvero fare la differenza per le squadre ambiziose? È un dibattito che continua a catturare l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori.

Lazio-Juve: Rientri in arrivo, Baroni sogghigna e una sorpresa che fa tremare i rivali!

La battaglia per la Champions si infiamma: Lazio vs Juventus, con rientri chiave che potrebbero cambiare tutto! #Lazio #Juventus #ChampionsLeague

La Lazio ha finalmente una ragione per essere ottimista di fronte alla sfida cruciale contro la Juventus, che potrebbe decidere l’accesso alla Champions League con il ritorno di due giocatori fondamentali. Immaginate la tensione: dopo settimane di dubbi causati da infortuni muscolari, i terzini Lazzari e Nuno Tavares sono tornati ad allenarsi con la squadra, riacendendo le speranze in un momento delicato.

I due difensori biancocelesti erano stati costretti a fermarsi per problemi fisici che avevano fatto temere una fine prematura della stagione. Il portoghese in particolare aveva suscitato preoccupazione dopo la dolorosa uscita contro il Bodo/Glimt – qui, "dolorosa uscita" sottolinea il momento critico e il dolore fisico evidente, che ha lasciato tutti con il fiato sospeso – mentre Lazzari si era infortunato a Marassi contro il Genoa. Con l’espulsione di Hysaj a Empoli, la squadra stava vivendo un’emergenza sulle fasce laterali, proprio quando la partita contro la Juventus si avvicinava, alimentando la curiosità su come potessero reggere senza rinforzi.

Ora, però, l’allarme sembra essere scemato, anche se resta da vedere quanto i due possano giocare. Le loro condizioni stanno migliorando in fretta, e se gli allenamenti di domani e venerdì confermeranno i progressi, uno o entrambi potrebbero entrare in campo durante la gara. Tavares, che nel 2025 ha affrontato una vera odissea di infortuni – ben cinque solo da gennaio – spera in un ritorno stabile, ma la sua forma fisica e la gestione degli stop saranno decisive per l’esito finale, lasciando i tifosi a chiedersi se sarà lui il jolly inatteso.

Fabiani liquida il chiacchiericcio sull’addio di Tudor: “Si è detto fin troppo”

Retroscena sull’addio di Tudor: Il DS Fabiani svela la verità prima della sfida cruciale! #Lazio #Tudor #SerieA

Immaginate un dirigente sportivo che decide di fare chiarezza su un addio misterioso proprio mentre la squadra si prepara per una partita da non perdere: è esattamente ciò che sta accadendo con Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio. A pochi giorni dalla gara decisiva contro la Juventus, che potrebbe decidere il quarto posto in campionato, Fabiani ha parlato in un’intervista a La Stampa, dissipando dubbi sul passato di Igor Tudor. Con un tono che mescola riflessione e difesa, il dirigente sottolinea come l’uscita di scena del tecnico croato non sia stata segnata da conflitti interni, ma da una scelta personale, rendendo questa sfida all’Olimpico carica di significati simbolici.

Nelle sue parole, Fabiani non solo rievocherà l’impatto di Tudor, ma anche smonta le voci di tensioni. L’intervista arriva in un momento perfetto, alimentando la curiosità su cosa davvero sia successo dietro le quinte e come questo influirà sul futuro della squadra. È un’opportunità per i fan di approfondire le dinamiche interne, scoprendo che talvolta le partenze non sono mai così semplici come appaiono.

«Tudor in corsa fa la differenza: il suo impatto fu più che positivo con la squadra e l’ambiente. L’addio? Si è detto e scritto tanto, troppo. Ho letto di screzi tra l’allenatore e la società, ma non c’è nulla di vero. Fu Igor a decidere di andare via e noi di continuare sulla nostra strada, che prevede un orizzonte temporale di tre anni per dare un senso al nuovo progetto. Screzio con Guendouzi? Non mi risulta. E comunque, prima di scegliere il dopo Sarri, ci siamo confrontati a ogni livello».

In questa dichiarazione, Fabiani evidenzia l’influenza positiva di Tudor durante il suo periodo alla Lazio e smentisce fermamente qualsiasi conflitto, presentando l’addio come una decisione volontaria del tecnico. Allo stesso tempo, sottolinea l’impegno della società verso un progetto a lungo termine, invitando i lettori a riflettere su come le scelte personali possano influenzare il cammino di una squadra.

Con questa intervista, Fabiani non solo chiude un capitolo, ma accende l’interesse su come il passato possa ancora riecheggiare in campo, specialmente in una partita così attesa. I tifosi si chiederanno ora se questo chiarimento influenzerà l’atmosfera dello stadio, rendendo la sfida ancora più intrigante.

Provedel, rottura con Lazio: Panchina eterna e offerte incalzanti, addio imminente!

Provedel in bilico: il sorpasso di Mandas accende il mercato, con offerte concrete in arrivo #Lazio #CalcioMercato #Portiere

Il futuro di Ivan Provedel con la Lazio è avvolto dal mistero, con una rottura che sembra sempre più vicina. Dopo che Mandas ha scalato le gerarchie, conquistando il posto da titolare, il portiere friulano si trova di fronte a un bivio che potrebbe cambiare tutto. Immaginate la tensione di un calciatore che ha dato tanto, ma ora vede il suo ruolo messo in discussione: riuscirà a rilanciarsi altrove?

Provedel non è più il numero uno della Lazio, e sa di non rientrare più pienamente nel progetto biancoceleste. Questa affermazione sottolinea la sua consapevolezza di non essere al centro dei piani futuri, spingendolo a cercare nuove opportunità per giocare con regolarità e dimostrare il suo valore. Con l’estate che si avvicina, la sua voglia di partire è palpabile, mentre la società valuta attentamente il suo ingaggio da 3,7 milioni lordi. Le nuove regole UEFA sul tetto salariale stanno premendo, e offerte da Torino, Como e Udinese sono già sul tavolo: un intreccio che fa salire la curiosità su quali mosse arriveranno.

Ora, la Lazio fissa il prezzo intorno ai 7 milioni, ma è disposta a trattare. In caso di addio di Provedel, il club deve decidere se rinforzare la porta con un vice esperto per Mandas o optare per un giovane Under-22, così da non complicare gli slot in lista UEFA. Le opzioni interne come Furlanetto e Renzetti appaiono per ora secondarie, lasciando aperta una questione che tiene i tifosi con il fiato sospeso: chi sarà il prossimo a difendere i pali biancocelesti? Un vero rompicapo che promette sviluppi interessanti nel calciomercato.

Lazio penalizzata dal VAR, mentre per la Roma 0 episodi

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Se quello contro l’Empoli non è risultato decisivo per via del gol di Dia, contro l’Hellas Verona la Lazio è stata ampiamente penalizzata dal VAR, che non ha concesso il calcio di rigore su Romagnoli. In una speciale classifica, è stato dimostrato come in questa stagione sono stati tantissimi gli episodi negativi che hanno avuto l’intervento del VAR per la squadra di Marco Baroni.

Lazio penalizzata dal VAR, ecco il dato

I numeri parlano chiaro, la Lazio è stata penalizzata dal VAR. I biancocelesti infatti, per ben 8 volte in questa occasione hanno “subito a sfavore” una decisione da parte della tecnologia, intervenuta per richiamare il giudice di gara. Non solo la Lazio però, visto che in testa a questa speciale classifica ci sono anche Milan e Lecce, a pari merito con i biancocelesti. Dietro seguono Inter e Parma a 7, insieme a Genoa e Cagliari. Penalizzate anche Como e Torino (6), mentre tra le squadre con meno interventi a sfavore c’è la Roma, addirittura ferma a 0.

 

REPLICA AI TIFOSI - Biglietti Lazio Juventus, Canigiani bacchetta i tifosi biancocelesti

Biglietti Lazio Juventus – Sabato alle ore 18 andrà in scena allo Stadio Olimpico di Roma l’attesissimo match tra la Lazio di mister Marco Baroni e la Juventus dell’ex biancoceleste Igor Tudor. Tuttavia, la vendita dei tagliandi non sembrerebbe soddisfare la società.

Biglietti Lazio Juventus, la predica ai supporters della Lazio da parte di Canigiani

Biglietti Lazio Juventus
Biglietti Lazio Juventus, critica ai tifosi biancocelesti (Foto Fraioli)

Marco Canigiani, Responsabile Marketing della Lazio del Presidente Claudio Lotito, ha parlato riguardo la problematica dei pochi tagliandi venduti per il match decisivo per la corsa Champions tra Lazio e Juventus. La predica è rivolta ai tifosi laziali rei di non supportare la squadra nel momento del bisogno. Le sue parole:

“Domando ai tifosi laziali perché durante la vendita esclusiva non siano stati esauriti i posti loro dedicati. dobbiamo decidere se avere uno stadio mezzo vuoto o pieno. penso che di sabato alle 18, per una partita del genere, ci sono poche scuse per non venire allo stadio”

PROBLEMA - Biglietti Lazio Juventus, scoppia la polemica: Curva Sud agli juventini?

Biglietti Lazio Juventus – A soli tre giorni dall’attesissimo match tra la Lazio di Baroni e la Juventus di Tudor, una problematica sta invadendo l’ambiente laziale. Se l’andamento delle vendite dovesse proseguire in tal modo, la Curva Sud potrebbe andare agli juventini.

Biglietti Lazio Juventus, parla Marco Canigiani

Biglietti Lazio Juventus
Biglietti Lazio Juventus, scoppi la polemica

Marco Canigiani, Responsabile Marketing della Lazio del Presidente Claudio Lotito, in collegamento a “QUELLI CHE…ha parlato e fatto il punto della situazione sulla questione tagliandi per la partita che vedrà Mattia Zaccagni e compagni fronteggiarsi con i bianconeri (sfida anche sul calciomercato?). Restano ancora 1500 biglietti invenduti, riporta Canigiani, nel settore Distinto Sud dello Stadio Olimpico di Roma, nonostante i 4000 tagliandi già staccati nei quattro giorni di vendita riservata ai tifosi biancocelesti.

Biglietti Lazio Juventus, la situazione

Biglietti Lazio Juventus
Biglietti Lazio Juventus (FOTO FRAIOLI)

La questione sollevata riguarda il perché non dividere il settore in due parti, soprattutto considerando che la Curva Maestrelli è attualmente quasi deserta. Il rischio concreto, aggiunge Canigiani, è che i tifosi juventini, soprattutto quelli residenti a Roma, acquistino biglietti in settori non riservati agli ospiti, come il Distinto Sud lato Tevere, con possibili implicazioni per la sicurezza. “Meglio collocarli accanto al settore ospiti che sparsi per lo stadio”, è l’appello che emerge, invitando la Lazio a rivedere i criteri di distribuzione dei tagliandi.

E i tifosi laziali?

Biglietti Lazio Juventus
Biglietti Lazio Juventus, la questione sui tifosi laziali

Le critiche ricadono anche sulla scarsa risposta del pubblico laziale: “Bastava acquistare 30.000 biglietti durante la vendita esclusiva per evitare tutto questo”. Ma in assenza di un divieto alla vendita libera – non previsto dalle attuali direttive – resta difficile impedire a un tifoso juventino di accedere a settori neutri come il Distinto Est. Il rischio? Un Olimpico con soli 38.000 spettatori per una delle partite più attese dell’anno. Una situazione che, secondo alcuni, poteva essere evitata con una gestione più accorta della prevendita.

Calciomercato Lazio, Newcastle su Guendouzi: la cifra

Il direttore sportivo Fabiani è stato chiaro: a Formello non si fanno sconti. L’intenzione è resistere, valorizzare i talenti già presenti in rosa e costruire il futuro sui perni del nuovo ciclo avviato la scorsa estate.

Già a gennaio, la Lazio aveva respinto gli assalti provenienti dall’Inghilterra per Rovella. Il Liverpool si era fatto avanti dal nord-ovest del Paese, ma ora la minaccia arriva dal nord-est, precisamente da Newcastle. Questa volta nel mirino non c’è Nicolò, ma Matteo Guendouzi. Il centrocampista francese piace molto ai Magpies, che lo considerano un obiettivo concreto: l’assalto potrebbe partire nelle prossime settimane.

Guendouzi ha già conosciuto la Premier League, avendo vestito la maglia dell’Arsenal dal 2018 al 2020, quando era ancora giovanissimo. Nonostante ciò, ha lasciato un buon ricordo. Con la Lazio ha trovato la consacrazione, guadagnandosi anche un posto importante nella nazionale francese. È normale quindi che attiri l’interesse di diversi club europei, soprattutto in Premier League.

Il Newcastle potrebbe accelerare su Guendouzi anche a causa dell’incertezza attorno a Sandro Tonali, che è nel mirino della Juventus e potrebbe fare ritorno in Italia. All’epoca, il Newcastle valuta Tonali 60 milioni. La Lazio spara comunque alto per il francese, 50 milioni

Lazio Juventus, osservatori per due giocatori: occhi dalla Francia

Matteo Guendouzi si è ormai affermato come uno dei pilastri fondamentali della Lazio di Baroni, grazie non solo alle sue qualità tecnico-atletiche, ma anche per il suo carattere deciso. Il centrocampista, infatti, rappresenta una risorsa preziosa non solo per la squadra capitolina, ma anche per la nazionale francese.

Secondo quanto riportato dal sito colombiano AT | KickOff News, un osservatore della nazionale francese sarà presente allo stadio Olimpico durante la partita Lazio – Juventus. L’intento dell’osservatore sarà quello di monitorare le prestazioni di Matteo Guendouzi e Khephren Thuram, due giocatori che potrebbero essere convocati dal ct Didier Deschamps per il prossimo impegno internazionale di giugno.

Clamoroso, Mourinho contro il sistema in Turchia: “Il campionato era già deciso prima che iniziasse”

Mourinho contro il sistema, ancora una volta. Il tecnico portoghese ha visto il suo Fenerbahçe perdere il campionato turco, con il Galatasaray che si è imposto come vincitore. In un’intervista a Marca, Mourinho ha criticato duramente la federazione e il trionfo dell’altra squadra di Istanbul. Queste le sue dichiarazioni:

“Il campionato era già deciso prima che iniziasse. Le partite che abbiamo perso in casa sono state determinanti. Le scelte del Var e le decisioni arbitrali sono state cruciali. Sono stanco di parlare di questi argomenti. Non ho alcun potere, nulla cambia, ma questa è la realtà, questa è la verità.”

Lazio, Fabiani: “I risultati contano, ma non solo”

Il direttore sportivo Angelo Fabiani è tornato a parlare, facendo il punto sulla stagione della Lazio, che ha alternato momenti di grande forma a periodi di difficoltà. Intervistato da La Stampa, Fabiani ha sottolineato come, dopo un inizio brillante, la squadra stia attraversando un momento di maggiore difficoltà. Il direttore sportivo ha affermato:

“La Lazio rappresenta un senso di appartenenza, un valore che è stato compreso dai nostri tifosi e da tutti coloro che amano il calcio. I risultati sono sicuramente importanti, ma ciò che conta altrettanto è il modo in cui si arriva a questi traguardi. In questa stagione, siamo riusciti a suscitare curiosità negli occhi di chi ci osserva. Non voglio criticare i fondi o altre proprietà, ma se chiediamo ai tifosi chi sono i proprietari, pochi saprebbero rispondere. La nostra storia è unica e gli obiettivi sono chiari.”

Calciomercato Lazio, Fabiani su Pedro: Possibilità di un ruolo dirigenziale?

Il futuro di Pedro resta ancora incerto. Il campione spagnolo, in scadenza di contratto con la Lazio a giugno, non ha ancora firmato il rinnovo. Tuttavia, il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha espresso chiaramente che la decisione dipende dal giocatore.

Fabiani ha dichiarato: “Pedro? È intramontabile. Una o due stagioni in più? Dipende da lui. Pedro conosce la nostra visione, che va oltre il campo: quando deciderà di smettere, avrà l’opportunità di entrare in società. Non si può perdere un patrimonio e un esempio come lui”.

Calciomercato Lazio, Fabiani sulle uscite: “Non rafforzeremo le avversarie in campionato, al 99,9%”

Durante una lunga intervista con La Stampa, Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, ha parlato del mercato in uscita. Fabiani ha chiarito che la società non intende cedere facilmente i suoi giocatori, in particolare a squadre che potrebbero essere concorrenti dirette in campionato. Queste le sue dichiarazioni:

“Chi desidera acquistare i nostri giocatori, sappia che non ci sono possibilità di trattativa. Non cederemo i nostri tesserati a potenziali avversari in campionato, non vogliamo rafforzare altre squadre italiane. E se Rovella, Guendouzi, Isaksen, Zaccagni, Gigot resteranno a Roma? Al 99,9% sì. E, per la verità, anche loro non hanno intenzione di partire”.

Lazio, Fabiani su Tudor: “Problemi con Guendouzi? ci siamo confrontati”

Lazio-Juve non sarà solo un crocevia fondamentale nella corsa al quarto posto, ma anche l’occasione per il ritorno all’Olimpico di Igor Tudor, questa volta da avversario. Il tecnico croato aveva preso il posto di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste dopo le dimissioni del tecnico toscano, ma a giugno ha deciso a sua volta di lasciare la Capitale.

A fare chiarezza sul breve ma intenso periodo di Tudor alla Lazio è stato il direttore sportivo Angelo Fabiani, intervistato da La Stampa. Queste le sue parole: “Tudor sa fare la differenza in corsa: il suo impatto con squadra e ambiente fu decisamente positivo. Si è parlato di dissidi con la società, ma non c’è nulla di vero. È stato lui a voler lasciare, noi abbiamo proseguito per la nostra strada. I presunti problemi con Guendouzi? Non risultano. Prima di scegliere chi avrebbe preso il posto di Sarri ci siamo confrontati a tutti i livelli”.

Delio Rossi non risparmia: Lazio, sei artefice del tuo destino, ma solo vincendo!

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Ex allenatore della Lazio: insight esclusivi sul finale di stagione e la sfida con la Juve! #Lazio #SerieA #ChampionsLeague

È sempre intrigante quando un ex timoniere della squadra offre una prospettiva fresca sul rush finale di una stagione cruciale. Delio Rossi, con la sua esperienza, ha condiviso riflessioni dirette durante un’intervista, focalizzandosi sul cammino della Lazio verso l’obiettivo Champions e la prossima partita contro la Juventus. Queste dichiarazioni, riprese da fonti attendibili, suscitano curiosità su come la squadra biancoceleste possa ribaltare il destino a pochi match dalla fine.

Sul tema della corsa alla Champions, Rossi ha dichiarato: "Per la Lazio, che è artefice del suo destino, se vuole ambire alla Champions, quella di Empoli è stata la madre di tutte le partite. Come arrivano Lazio e Juve alla sfida di sabato? Se ci fermassimo alla gara di Empoli avremmo qualche dubbio sui biancocelesti ma in settimana si possono ritrovare energie che non pensi di avere più". Questo commento sottolinea quanto la partita di Empoli rappresenti un turning point decisivo, evidenziando come una squadra possa recuperare forze inaspettate durante la settimana, alimentando l’interesse su come la Lazio possa trasformare dubbi in opportunità per un posto in Champions.

Analizzando la sfida diretta con la Juventus, Rossi si è espresso così: "C’è solo un risultato a disposizione e la Lazio può ottenerlo. I bianconeri sono una squadra che sta facendo un po’ di confusione, poi ha dei valori anche se alcuni calciatori probabilmente non sono da Juve; giocano molto sui nervi più che su un gioco codificato. Se la Lazio ritrova Isaksen e Zaccagni, i giocatori che possono fare la differenza, può fare bene. Se dovessi scegliere tra le due squadre, visto il momento, preferirei essere l’allenatore della Lazio piuttosto che della Juventus”. Qui, Rossi fa notare l’importanza di un unico esito positivo per la Lazio, criticando il caos tattico della Juve, e sottolinea come il ritorno di giocatori chiave come Isaksen e Zaccagni potrebbe essere il fattore decisivo, rendendo questa analisi un invito a riflettere sulle dinamiche emotive e tecniche della gara.

Riguardo alla condizione fisica delle squadre, le parole di Rossi sono: “Gap fisico? Non lo vedo. E’ vero che hanno ritorvato morale, hanno più intensità e sono meno orizzontali. Non avendo un gioco codificato giocano tanto sugli avversari, per questo dipenderà molto dalla Lazio. E’ chiaro che gli episodi faranno la differenza: se vai subito in vantaggio dovranno poi farla loro la partita”. Questo spunto chiarisce che non c’è un divario fisico evidente, ma enfatizza come il morale e l’intensità possano influenzare l’incontro, suggerendo che ogni momento clou potrebbe cambiare il corso della partita e tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Infine, sulle strategie della Juventus, Rossi ha osservato: “Nico giocherà dietro ad una punta, secondo me sarà un 3-5-2 quello della Juve. Non penso che Tudor giocherà con le due punte, pensando anche al fatto che hanno lo scontro diretto a favore ed un pareggio potrebbe andargli bene. In questo momento non puoi fare calcoli: ti devi garantire che la prossima sfida possa darti qualcosa. Quindi la partita fondamentale è questa, devi ragionare come fossero playoff. Se non vinci i discorsi non reggono e non serve pensare alle altre. Per me Baroni andrebbe confermato perché ha fatto un buon lavoro, indipendentemente dal fatto che arrivi quarto o sesto. Anche perché secondo me non ha la rosa per il quarto posto”. Questa riflessione approfondisce le possibili formazioni e la mentalità da "playoff" necessaria, elogiando il lavoro di Baroni e invitando a considerare come ogni scelta tattica possa influenzare non solo questo match, ma l’intera stagione, lasciando i lettori a chiedersi quali sorprese riserverà il campo. Con questi insight, l’attenzione si concentra su un finale di campionato ricco di tensione e imprevedibilità.

Calciomercato Lazio, Fabiani spara chiaro: il punto sulle novità da Formello

Il DS della Lazio si impone sul calciomercato: "Non cederemo i nostri talenti!" #Calciomercato #Lazio #SerieA

In un’intervista esclusiva, il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha approfondito vari temi legati al club, con un focus particolare sulle dinamiche del calciomercato. Le sue parole hanno acceso l’interesse dei tifosi e degli addetti ai lavori, rivelando una strategia decisa e intransigente per mantenere intatto il roster biancoceleste.

Fabiani ha parlato ai microfoni de La Stampa, offrendo un’analisi diretta sul futuro della squadra. Tra le dichiarazioni più impattanti, spicca la sua presa di posizione ferma sul fronte trasferimenti, che potrebbe cambiare le carte in tavola per le prossime sessioni di mercato: "Chi vuole i nostri ragazzi, sappia che non ci sono margini: non li cederemo a potenziali concorrenti in campionato, non rafforzeremo gli altri club italiani. Se Rovella, Guendouzi, Isaksen, Zaccagni, Gigot non si muovono da Roma? Al 99,9%. E tra l’altro non si vogliono muovere loro". Con questa affermazione, Fabiani sottolinea la determinazione della Lazio a proteggere i suoi asset chiave, evitando di rafforzare rivali diretti in Italia e evidenziando il consenso dei giocatori stessi nel restare nella capitale, un dettaglio che potrebbe sorprendere e motivare i fan.

Lazio, Siviglia non le manda a dire: “Sfida alla Juve? Stimolo extra, Champions nel mirino!”

Anticipazione mozzafiato per lo scontro Lazio-Juve: l’ex giocatore Siviglia non ha dubbi sul match decisivo! #LazioJuve #SerieA #ChampionsLeague

Sebastiano Siviglia, icona del passato della Lazio, ha condiviso le sue riflessioni sulla prossima sfida cruciale dei biancocelesti contro la Juventus. Le sue parole, catturate durante un’intervista con Radio Laziale, evidenziano l’importanza di questo incontro per le ambizioni della squadra, alimentando l’entusiasmo tra i tifosi e gli appassionati di calcio.

Sulle dinamiche della partita, Siviglia ha dichiarato: «La Lazio ha fatto massima resa con il minimo sforzo, ha ottenuto una vittoria importante soprattutto nelle battute finali. L’obiettivo è la Champions, la possibilità c’è. Lo scontro diretto sarà decisivo, sarà una partita difficile considerando che ti giochi la stagione. La competizione europea cambierà i piani societari. L’obiettivo in Toscana era prendersi tre punti, non era semplice contro una squadra che vuole salvarsi. Giocare con la Juve è uno stimolo in più, ci sarà lo stadio pieno e un’atmosfera incredibile. La Lazio sa di giocarsi una stagione». Con questa frase, Siviglia sottolinea come la Lazio stia navigando con efficienza verso gli obiettivi stagionali, enfatizzando che ogni partita, soprattutto contro rivali come la Juve, potrebbe segnare il destino della stagione.

Analizzando il momento attuale della squadra, l’ex difensore ha aggiunto: «Capisco che ci sia stanchezza e tante altre motivazioni, ma di base c’è che il quarto posto metterebbe una medaglia a questa squadra e che fino a mesi fa era vista come la squadra con una marcia in più rispetto agli altri. Non bisogna perdere energie dietro polemiche stupide. Quello di sabato sarà un crocevia, chi vince vede il traguardo più vicino. La partita andrà caricata nel modo giusto, sono le classiche situazioni dove si ripiana qualsiasi cosa. Ora bisogna avere in testa solo la Juve, non le partite dopo». Qui, Siviglia invita a focalizzarsi sull’essenziale, spiegando che concentrarsi sul presente è chiave per superare le sfide e raggiungere traguardi importanti, come il quarto posto che potrebbe coronare la campagna della Lazio.

Con queste dichiarazioni, Siviglia accende i riflettori su un match che potrebbe cambiare le sorti della stagione, lasciando i fan con un misto di eccitazione e attesa per ciò che verrà.

Fabiani sfida la Juve: “Siamo allo stesso livello, ma Lazio ha vera anima” – E sul mercato

Il DS Fabiani della Lazio Rivela Strategie e Visioni nel Calcio: Preparatevi a Sorprese! #Lazio #Calciomercato #IntervistaEsclusiva

Nel mondo del calcio, dove ogni dichiarazione può accendere dibattiti e anticipare mosse decisive, il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha rilasciato un’intervista accattivante ai microfoni de La Stampa, con dettagli ripresi da TMW. In questa chiacchierata, Fabiani ha esplorato i pilastri della società biancoceleste, dal senso di appartenenza al calciomercato, fino alle sfide imminenti. Ma cosa rende queste parole così intriganti? Scopriamolo, mentre analizziamo le sue riflessioni che potrebbero cambiare le prospettive dei tifosi.

Fabiani inizia parlando della Lazio come un simbolo di identità profonda. "La Lazio è senso di appartenenza: lo hanno capito i nostri tifosi, lo ha percepito chi ama il calcio. I risultati contano, e non poco, ma conta anche come lavori per arrivarci: noi, in questa stagione, abbiamo creato curiosità negli occhi di chi guarda. Niente contro i fondi o altre proprietà, ma se chiediamo ai tifosi chi sono, in pochi sanno rispondere. La nostra storia è diversa, gli obiettivi ben chiari." Con questa frase, Fabiani sottolinea come la vera essenza della Lazio non sia solo nei trofei, ma nel percorso che ispira passione e fedeltà, invitando i lettori a riflettere su cosa rende un club unico nel panorama calcistico.

Passando al calciomercato, Fabiani adotta un tono fermo e protettivo nei confronti della rosa. "Chi vuole i nostri ragazzi, sappia che non ci sono margini: non li cederemo a potenziali concorrenti in campionato, non rafforzeremo gli altri club italiani. Se Rovella, Guendouzi, Isaksen, Zaccagni, Gigot non si muovono da Roma? Al 99,9%. E tra l’altro non si vogliono muovere loro." Qui, il DS esprime una strategia difensiva che mira a mantenere l’equilibrio della squadra, spiegando come questa scelta non solo protegga gli interessi della Lazio, ma anche rifletta la lealtà dei giocatori, alimentando curiosità su possibili colpi di scena futuri.

Un altro punto caldo è il futuro di Pedro, un veterano intramontabile. "Intramontabile. Una o due stagioni in più? Dipende da lui. Pedro conosce bene il nostro pensiero che va oltre: quando deciderà di smettere, le porte per un ruolo in società sono aperte. Non si perde un patrimonio e un esempio come lui." Fabiani con queste parole evidenzia il valore non solo atletico, ma anche umano di Pedro, suggerendo opportunità che potrebbero coinvolgerlo oltre il campo, e invitando i fan a immaginare come figure come lui possano influenzare il club in modo duraturo.

Guardando alla sfida con la Juve, Fabiani non evita il confronto diretto. "Se loro devono conquistarlo, noi lo vogliamo prendere. Chi ha più da perdere tra noi e la Juve? Non vedo differenze. Noi siamo arrivati fino a qui grazie alla forza delle idee e, le idee, danno sostanza e forma a tutto. Juve altalenante? Le sorprese nel calcio non mancano mai. Chi vince? Per ora i nostri tifosi: l’attesa tra la gente è incredibile." Questa affermazione sottolinea l’equilibrio competitivo tra le due squadre e l’importanza delle strategie mentali, con Fabiani che invita i lettori a considerare come l’entusiasmo dei tifosi possa essere il vero fattore vincente, lasciando spazio a speculazioni su esiti imprevedibili.

Infine, Fabiani si sofferma su Tudor, smentendo voci e ribadendo scelte passate. "Tudor in corsa fa la differenza: il suo impatto fu più che positivo con la squadra l’ambiente. Si è detto e scritto tanto: ho letto di screzi tra l’allenatore e la società, niente di vero. Fu Tudor a decidere di andare via e, noi, di continuare sulla nostra strada. Problemi con Guendouzi? Non mi risulta. Prima di scegliere il dopo Sarri ci siamo confrontati, a ogni livello." Con questa frase, Fabiani chiarisce i retroscena per dissipare dubbi, spiegando come le decisioni siano state collaborative e mirate al bene della squadra, alimentando interesse su come tali dinamiche influenzino il presente della Lazio.

In sintesi, l’intervista di Fabiani non è solo un aggiornamento, ma un invito a esplorare le profondità del calcio moderno, dove lealtà, strategie e sorprese si intrecciano per definire il futuro della Lazio. Che impatto avranno queste parole sul campo? I tifosi non vedono l’ora di scoprirlo.

Lazio, Provstgaard in ascesa: il danese pronto a scalzare i veterani e guidare i biancocelesti?

Un giovane talento della Lazio sta emergendo come nuovo pilastro: la sua ascesa potrebbe cambiare tutto! #Lazio #SerieA #Calcio

Un giocatore della Lazio sta scalando posizioni con il passare del tempo, attirando sempre più sguardi. Con la sua crescita costante, ci si chiede: potrebbe diventare un punto di riferimento per la squadra nei mesi a venire? Questa evoluzione è un segnale intrigante per i tifosi, che vedono in lui un potenziale game-changer.

Intanto, in casa Lazio le attenzioni sono tutte rivolte al big match di sabato contro la Juve. La squadra di Baroni ha un solo risultato a disposizione se vorrà provare a centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Immaginate la tensione: una partita che potrebbe definire l’intera stagione, con le sorti dei biancocelesti appese a un filo.

Come analizzato nei giorni precedenti, sarà piena emergenza quella legata ai terzini, con Hysaj squalificato e con Lazzari e Nuno Tavares che non sembrano farcela. Sono da valutare anche le condizioni di Marusic, e proprio per questo, stando a come analizzato dal Corriere dello Sport, potrebbe scendere in campo Provstgaard. Lui si sta adattando a terzino e potrebbe diventare un nuovo punto fermo nella Lazio che verrà – una mossa che fa sorgere la domanda: è lui il prossimo erede di ruolo che la squadra stava aspettando?

L’infortunio di Patric gli ha consentito di guadagnare minutaggio e fiducia di tutto l’ambiente, e considerando anche la sua giovane età (2003), può diventare centrale per i biancocelesti. In un momento di incertezze, questo giocatore rappresenta una speranza fresca: quale sarà il suo impatto definitivo sul futuro della Lazio? Solo il tempo lo dirà, ma i segnali sono promettenti.

Lazio-Juve, Tudor prepara una mossa furba per beffare i bianconeri all’Olimpico

Sorpresa in casa Juventus: una mossa inaspettata per sfidare la Lazio di Baroni!

Juventus #Lazio #SerieA – L’allenatore della Juventus starebbe meditando una mossa di formazione che potrebbe sconvolgere le carte in tavola nel prossimo big match contro la Lazio. Con la posta in gioco altissima, i tifosi si chiedono: cosa bolle in pentola a Torino?

Dopo aver archiviato la vittoria contro l’Empoli, la Lazio di Baroni si prepara a un confronto cruciale contro la Juve dell’ex Igor Tudor, in programma all’Olimpico sabato alle 18:00. Questa partita è più di una semplice sfida: potrebbe decidere le sorti della qualificazione alla prossima Champions League, con tre punti che valgono oro per entrambe le squadre e potrebbero ravvivare la lotta per i primi posti.

Entrambe le formazioni devono gestire le emergenze legate agli infortuni, ma in casa Juventus c’è una novità che sta facendo discutere. Stando a quanto riportato da Corriere dello Sport (una fonte giornalistica affidabile che fornisce aggiornamenti in tempo reale sul calcio italiano), Tudor starebbe valutando l’inserimento di Alberto Costa come titolare fin dal primo minuto, molto probabilmente al posto di Cambiaso. Si tratterebbe di una scelta audace e inedita per i bianconeri, soprattutto per Costa, che non ha ancora esordito da titolare con la maglia bianconera, alimentando la curiosità su come potrebbe influire sul match.