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Lazio molla Auronzo dopo 17 anni: fine di un’era ritardataria per i biancocelesti

La fine di un’era leggendaria: Lazio e Auronzo si dicono addio dopo 17 anni! #Lazio #AuronzoDiCadore #RitiroEstivo #CalcioEmozioni

Dopo diciassette anni di ritiro estivo nelle Dolomiti, la Lazio sta chiudendo un capitolo che ha intrecciato destini, emozioni e ricordi indimenticabili. Immaginate un posto che non è solo un campo di allenamento, ma un vero e proprio santuario per una squadra e i suoi tifosi: Auronzo di Cadore ha rappresentato esattamente questo per il club biancoceleste, trasformando un semplice soggiorno estivo in un legame profondo e unico.

Tutto iniziò nel 2008 con Delio Rossi, e da quel momento ogni allenatore successivo, fino ad arrivare a Baroni che vi preparò la stagione nel 2024, ha reso Auronzo un punto fisso. Questo luogo ha ospitato non solo sessioni di allenamento, ma anche momenti che hanno cementato l’identità della squadra, attirando fan da ogni dove e creando una tradizione che sembrava eterna. Chissà quanti segreti e strategie sono stati affilati tra quelle montagne, alimentando la curiosità su come un posto così suggestivo abbia influenzato le vittorie future.

Come riportato dal Corriere dello Sport, i tifosi ricorderanno momenti iconici che hanno cementato un rapporto speciale tra la squadra e la sua gente. La frase “i bagni nel ghiaccio di un meticoloso Miroslav Klose” sottolinea l’incredibile dedizione del giocatore, un rituale che simboleggia la sua disciplina e il suo impegno instancabile, ispirando generazioni di appassionati a credere nel duro lavoro. Allo stesso modo, gli autografi di Hernanes o la crescita di talenti come Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic in quel contesto evocano un’era di pellegrinaggi laici, dove il contatto diretto tra giocatori e supporter ha costruito legami indissolubili, rendendo ogni estate un capitolo di speranza per la stagione a venire.

Ora, con il ritiro che si sposta interamente a Formello, inizia una nuova fase per la Lazio, segnata da un inevitabile sapore di addio. Per molti, questo cambiamento porta con sé un velo di malinconia, data la forte componente affettiva e i ricordi legati a quel luogo magico. Eppure, il calcio è fatto di cicli e trasformazioni: chissà se in futuro le strade della Lazio e di Auronzo di Cadore potrebbero incrociarsi di nuovo, riaprendo un capitolo che ha segnato un’epoca per il club e i suoi fedelissimi sostenitori.

Sarri sfida i mugugni laziali: ecco 5 motivi per l’ottimismo nonostante i critici

Motivi di ottimismo per il tecnico biancoceleste nonostante il malumore della piazza #Lazio #Ritiro #Calcio

In un’atmosfera carica di tensioni, con i tifosi della Lazio in fibrillazione per una stagione che si annuncia complicata, ci sono segnali intriganti che potrebbero cambiare le carte in tavola. Vi siete mai chiesti come un tecnico possa trovare ragioni per sorridere in mezzo al caos? Scopriamolo insieme, esplorando i fattori che potrebbero ravvivare le speranze biancocelesti.

Il sipario sul ritiro della squadra si alza oggi, con una novità assoluta: tutto avverrà all’interno del centro sportivo di Formello. I biancocelesti arrivano da due settimi posti consecutivi e non alzano un trofeo dallo storico dicembre 2019 – l’attesa più lunga dalla Coppa Italia contro il Milan nel 1998. Il mercato è bloccato, e i supporter, pur dimostrando fedeltà con 19.386 tessere rinnovate (un tasso del 66%), sono preoccupati e delusi. Domani, come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, è in programma una contestazione significativa: una manifestazione che partirà da Largo Corrado Ricci, passerà per i Fori Imperiali e si concluderà davanti al Campidoglio. Ma in questo clima di incertezza, il tecnico ha motivi per aggrapparsi a una dose di ottimismo, condivisi con la tifoseria.

Il primo motivo è legato alla rosa: dei 27 giocatori convocati per il ritiro (esclusi i 4 giovani della Primavera), “Comandante” (soprannome che sottolinea il suo stile autoritario e carismatico in panchina) ha già lavorato con ben 20 elementi. Questo significa che la maggior parte del gruppo è già familiare con le sue idee di gioco e schemi, rendendo l’integrazione più fluida. Gli altri sette (Gigot, Provstgaard, Nuno Tavares, Belahyane, Dele-Bashiru, Dia e Noslin) potranno adattarsi facilmente, soprattutto perché alcuni, come Gigot e Noslin, sono in uscita. Solo Nuno Tavares e Dia potrebbero puntare a un posto da titolare, lasciando tempo per affinare la squadra fin dalla prima giornata.

Gli altri quattro motivi di ottimismo includono una solida base difensiva già consolidata, il vantaggio di disputare una sola partita a settimana per dedicarsi agli allenamenti, la centralità di Zaccagni come capitano e leader indiscusso, e l’ambizione del tecnico di ottenere garanzie dal club per operazioni di mercato a gennaio. In un contesto dove ogni dettaglio conta, questi elementi potrebbero essere la chiave per una rinascita inaspettata, tenendo viva la curiosità su come evolverà questa stagione biancoceleste.

Colpo di scena alla Lazio: Sarri reinventa Cataldi! Può diventare il nuovo jolly del centrocampo

Tra le risposte che potrebbero arrivare c’è un nome familiare a Formello: Danilo Cataldi. Il centrocampista romano è tornato alla Lazio dopo il prestito alla Fiorentina e si candida ora per un ruolo da protagonista nella stagione biancoceleste.

Cataldi, cresciuto nel vivaio laziale e storicamente utilizzato da Sarri come vertice basso nel suo 4-3-3, potrebbe vivere un’inattesa rinascita tattica: secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’allenatore toscano starebbe valutando l’ipotesi di arretrarlo nel ruolo di mezzala, complice la folta concorrenza in cabina di regia con Rovella e il giovane Belahyane.

Non sarebbe una novità assoluta per Cataldi. Agli inizi della sua carriera, soprattutto nella Primavera guidata da Alberto Bollini, il centrocampista era stato impiegato anche come trequartista. Ritornare a un ruolo più offensivo potrebbe offrirgli nuovi stimoli e maggiore libertà di esprimere le sue qualità tecniche e balistiche, spesso inespresse nei compiti più difensivi.

In un momento delicato per la Lazio, con il mercato fermo e diversi giocatori destinati a partire per la Coppa d’Africa (tra cui Dele-Bashiru, Dia e lo stesso Belahyane), Cataldi potrebbe rivelarsi una risorsa fondamentale. Sarri, noto per la sua capacità di reinventare i giocatori, potrebbe rispolverare il talento nascosto del numero 32, trasformandolo in un jolly prezioso per il centrocampo.

Lazio, tra casini vari vola la campagna abbonamenti: Lotito a caccia del record personale

#LazioAbbonamentiBoom: Nonostante le difficoltà, i tifosi puntano al record degli abbonati! #Lazio #SerieA #TifosiFedeli

La passione per la Lazio resta inarrestabile, anche in un momento difficile per la squadra, con il mercato bloccato e prestazioni deludenti. I numeri parlano chiaro: le 19.386 tessere rinnovate superano di gran lunga le 12.200 dello scorso anno, aprendo scenari entusiasmanti per la prossima stagione. È incredibile pensare come, nonostante il peggior rendimento casalingo del millennio e l’assenza dalle coppe europee, i tifosi stiano trasformando questa sfida in un’opportunità per stabilire un nuovo record.

Come riportato da Il Messaggero, il dato è a dir poco eclatante – una frase che sottolinea l’impatto delle fonti attendibili nel mondo del calcio, offrendo un confronto storico che rende tutto più intrigante. Nel 2016, senza prospettive europee, gli abbonati non arrivarono nemmeno a 6.000, evidenziando l’enorme crescita della fedeltà dei supporter biancocelesti. Oggi, con la vendita libera che parte alle 16 e si prolungherà fino al 20 agosto, c’è aria di attesa per vedere se questo entusiasmo saprà superare le barriere delle difficoltà.

Fattori come l’indisponibilità a lasciare sola la squadra, la garanzia rappresentata da Maurizio Sarri (il cui ritorno ha rinvigorito l’ambiente) – un’affermazione che evidenzia come la leadership di un allenatore possa galvanizzare i fan, rinforzando il legame emotivo – e l’assoluta convenienza economica delle tessere hanno già riempito quasi un terzo dell’Olimpico. Tuttavia, il settore Monte Mario resta semi-deserto, e la società sta pianificando iniziative per attirare più pubblico, completando così un quadro di supporto straordinario da parte della tifoseria. Con il derby in vista, l’atmosfera promette di essere elettrica, lasciando i fan con il fiato sospeso per ciò che verrà.

Zaccagni, capitano Lazio, si dà una mossa per tornare in gruppo: ecco la data del rientro!

Mattia Zaccagni in piena lotta per il recupero: leadership e forma fisica al centro del ritiro biancoceleste! #Lazio #Calcio #SerieA

Siete curiosi di scoprire come Mattia Zaccagni, il capitano biancoceleste, stia lavorando sodo per tornare in forma e riprendere le redini della squadra? Il calciatore è determinato a unirsi al gruppo durante il ritiro, trasformando il suo impegno in un elemento chiave per la stagione che verrà. Con la fascia di capitano ereditata da Immobile e Luis Alberto, Zaccagni rappresenta un simbolo di maturità e motivazione, pronto a guidare i compagni verso nuovi obiettivi.

Il tecnico è fiero del suo capitano e lo vede come uno dei pilastri ritrovati nella squadra. Già giovedì mattina, il tecnico ha riabbracciato Mattia Zaccagni e gli ha fatto i complimenti per la fascia di capitano ereditata da Immobile e Luis Alberto – un gesto che sottolinea la fiducia riposta in lui. Il tecnico è contento e convinto dei nuovi gradi dell’esterno, ulteriormente maturato e responsabilizzato dopo certe partenze. È uno dei pochi con cui il “Comandante” ha già parlato a tu per tu durante le visite mediche – dove “Comandante” è un soprannome che evoca leadership e autorevolezza all’interno dello spogliatoio – prima del discorso collettivo che oggi terrà a inizio ritiro con la squadra al completo. Come riportato da fonti attendibili, il tecnico ha chiesto una mano a Zaccagni, che però deve guarire pienamente per poterlo aiutare in campo.

Oggi, Zaccagni dà il via al suo percorso di recupero completo, un capitolo che accende l’interesse sui dettagli del suo ritorno. Era rientrato a Formello già la scorsa settimana per seguire le cure fisioterapiche e iniziare in piscina il decorso post-operatorio. Già in questi giorni comincerà a correre da solo per tutta la settimana, prima di aggregarsi ai compagni fra lunedì e martedì prossimo.

Zaccagni conosce a memoria gli schemi della squadra, quindi saltare la prima parte del ritiro non dovrebbe essere un grosso ostacolo per lui. Tuttavia, la sua presenza è cruciale per motivare lo spogliatoio e ridare energia al gruppo in vista della nuova stagione. Il suo ruolo di leader, unito alla sua esperienza, lo rende un elemento essenziale per il futuro biancoceleste, mantenendo alta l’attenzione su come influenzerà le dinamiche della squadra.

Sarri non li grazia: Tavares e i nuovi alla Lazio faticano per il suo gioco

La Lazio dà il via al ritiro: Tavares e altri pronti a una nuova sfida tattica!

Oggi la squadra biancoceleste inizia il suo cammino estivo, con Nuno Tavares in prima fila per adattarsi. Ma chi sono gli altri che debuttano? Preparatevi a scoprire i dettagli di un’estate piena di incognite. #LazioRitiro #Calcio2025 #SquadraInMovimento

La giornata di oggi segna l’inizio ufficiale del ritiro della Lazio a Formello, un momento carico di aspettative per i tifosi che si chiedono come evolverà il gruppo in questa fase preliminare. Con un programma dettagliato che mira a impostare le basi per la stagione 2025-26, tutti in sala video per analizzare situazioni di gioco prima del primo allenamento – questa frase sottolinea l’approccio strategico del tecnico, focalizzato su una preparazione mentale e tattica fin dai primi minuti, per massimizzare l’efficacia degli esercizi sul campo.

Subito dopo, il via all’allenamento alle 9:30, in un contesto dove l’intensità è la chiave, nonostante le limitazioni del mercato estivo. Attualmente, il tecnico ha a disposizione 31 giocatori, ma con Zaccagni e Patric che stanno lavorando a parte e sono attesi in gruppo da lunedì prossimo, l’attenzione si sposta su chi deve integrarsi rapidamente. Proprio qui entra in gioco la curiosità attorno a figure come Tavares e Dele-Bashiru, i cui adattamenti potrebbero rivelare sorprese interessanti nei meccanismi di gioco.

Non solo loro, però: il focus sarà anche su giocatori che arrivano da esperienze diverse, come Dia e Noslin in attacco, e Gigot e Belahyane in difesa e a centrocampo. Come si inseriranno nelle dinamiche della squadra? Questa fase di valutazione potrebbe essere cruciale per comprendere le loro qualità e il potenziale impatto sul sistema complessivo. Intanto, una nota laterale che aggiunge un tocco di nostalgia: Marco Parolo, ex pilastro biancoceleste, sta per iniziare la sua avventura come allenatore alla guida del Milan Under 16. La speranza per la Lazio è che tutto questo impegno si traduca in progressi tangibili, con promesse di rinforzi a gennaio per rafforzare la rosa e affrontare la stagione con maggiore slancio.

Lazio al ritiro: Guendouzi, da neo-sposo, è il più atteso, ma occhio alle distrazioni da miele!

Lazio dà il via al ritiro estivo: Guendouzi tra i nomi più attesi dopo un’estate da urlo! #Lazio #Ritiro #Calcio

Immaginate l’eccitazione nell’aria a Formello, dove la Lazio ha appena inaugurato il suo ritiro estivo con una lista di 31 convocati che promette sorprese e conferme. Tra i giocatori più attesi c’è Mattéo Guendouzi, reduce da un’estate memorabile tra le vittorie con la nazionale francese e il suo matrimonio personale. Che cosa lo spingerà a brillare ancora di più quest’anno? La curiosità cresce, sapendo che il suo ritorno è carico di aspettative.

Guendouzi è pronto a riabbracciare il “Comandante” (un soprannome affettuoso che sottolinea il legame forte con la guida tecnica della squadra, basato su messaggi scambiati a inizio giugno) dopo gli impegni nelle Finals di Nations League e le sue vicende private. Queste rassicurazioni sul progetto tecnico hanno convinto il numero 8 a rimanere, confermando il suo ruolo centrale tra i centrocampisti convocati. Accanto a lui, ci sono Rovella, Vecino, Dele-Bashiru, Belahyane, Cataldi e Basic, con l’aggiunta del giovane Pinelli dalla Primavera – un mix che fa pensare a una mediana piena di energia e potenziale.

Il reparto difensivo è senza dubbio il più numeroso, con ben dieci elementi pronti a farsi notare: Gila, Romagnoli, Patric (reduce da un’operazione), Gigot, Provstgaard, Marusic, Hysaj, Lazzari, Nuno Tavares e Pellegrini. A loro si unirà Ruggeri, un difensore osservato da club di Serie B, che per ora resta con il gruppo in attesa di sviluppi sul suo futuro – chissà se questa permanenza temporanea regalerà qualche colpo di scena?

Anche l’attacco non delude, con un roster ampio e versatile: Castellanos, Dia, Zaccagni (che si aggregherà tra pochi giorni una volta recuperato), Pedro, Isaksen, Noslin, Cancellieri e il giovane Saná Fernandes, quest’ultimo con prospettive di uscita. Infine, tra i portieri, Provedel, Mandas, Furlanetto e Renzetti – con quest’ultimo vicino a un prestito in Serie C – completano una rosa che sembra ben equilibrata.

Ma l’estate della Lazio non si ferma qui: il programma include già amichevoli intriganti come quella contro l’Avellino il 26 luglio e un test interno il 20 luglio. Poi, una mini tournée in Turchia con sfide al Fenerbahce il 30 luglio e al Galatasaray il 2 agosto, seguite da un match in Inghilterra con il Burnley il 9 agosto. C’è ancora attesa per l’incontro del 16 agosto con l’Olympiacos a Rieti, in via di definizione, prima di tuffarsi nel campionato vero e proprio, con l’esordio a Como il 24 agosto – un calendario che promette emozioni e potrebbe rivelare molto sul futuro della squadra.

Cancellieri sfida Isaksen per un posto da titolare: dopo Parma, pronto a sorprendere Sarri

Matteo Cancellieri sfida per un posto da titolare con Isaksen: un futuro in bilico per l’attaccante della Lazio?

Chiamatelo la nuova scommessa della Lazio: Matteo Cancellieri, giovane talento classe 2002, è tornato dal prestito al Parma e si prepara a combattere per un ruolo da protagonista. Con statistiche interessanti e una storia di resilienza, riuscirà a conquistare il suo posto? #Lazio #Calcio #SerieA #Talentidelfuturo

Un altro “nuovo” volto si è unito al ritiro della Lazio, e si tratta di Matteo Cancellieri, il giovane attaccante che rientra dal prestito al Parma. Qui, ha collezionato 27 presenze e messo a segno 3 gol, solo uno in meno rispetto a Isaksen nella passata stagione. “Nuovo” qui non significa fresco acquisto, ma piuttosto un ritorno con occhi nuovi e motivazioni rinnovate, dopo essere stato acquistato dal patron Lotito nell’estate 2022 per 7,5 milioni di euro dal Verona.

Cancellieri aveva fatto il suo esordio con la Nazionale guidata da Roberto Mancini tre anni fa, ma come riportato dal Corriere dello Sport, in passato Igli Tare lo vedeva come una prima punta alternativa a Immobile. Tuttavia, la sua giovane età e le pressioni del ruolo lo hanno schiacciato in una posizione non ideale, portando a quello che viene definito un “fallimento” iniziale. “Fallimento” spiega il contrasto tra le alte aspettative e le difficoltà iniziali affrontate dal giocatore, sottolineando come non tutto sia andato come previsto al suo arrivo.

Ora, con il contratto in scadenza nel 2027, Cancellieri è determinato a giocarsi le sue carte per convincere il tecnico. Il mister lo conosce già e apprezza gli esterni di piede sinistro che rientrano dalla fascia destra, un tratto che calza perfettamente al profilo di Cancellieri. Questo lo metterà in concorrenza diretta con Isaksen per un posto, soprattutto dopo la cessione di Tchaouna al Burnley.

Il suo destino è appeso a un filo, con le prossime due settimane che potrebbero essere decisive. C’è da definire eventuali esuberi in attacco, considerando che Pedro può essere utilizzato su entrambe le corsie e che il tecnico deve valutare attentamente anche Noslin. Se l’olandese dovesse finire sul mercato, Cancellieri potrebbe restare; altrimenti, potrebbero verificarsi sorprese, come una conferma inaspettata per l’ex ala del Verona. Il Cagliari aveva mostrato interesse, ma la Lazio ha bloccato per ora ogni trattativa, in attesa di sviluppi a inizio agosto. Le amichevoli in arrivo saranno il banco di prova cruciale per il suo futuro in biancoceleste, e i tifosi si chiedono: riuscirà a emergere?

Lazio sfida le mode: 4-3-3, giovani promesse e i big che non si toccano per il Sarri bis

Lazio: Riconferme Tattiche, Valorizzazione dei Giovani e Blindare i Big – I Pilastri per una Stagione di Rinascita

Lazio si prepara a una nuova era di identità e crescita, con focus su tattiche solide, talenti emergenti e la conferma dei pilastri della rosa. Scopri come il ritiro estivo potrebbe segnare una svolta decisiva per i biancocelesti. #Lazio #CalcioItaliano #GiovaniTalenti

Da questa mattina, nel ritiro di Formello, è iniziato un processo di ricostruzione per la squadra biancoceleste. L’obiettivo principale è ridare un’identità chiara al gruppo, adottando il classico 4-3-3 come schema di base, dopo l’esperienza con il 4-2-3-1 della scorsa stagione. Questo cambio non è solo tattico, ma punta a instillare una mentalità specifica, quella del “Sarrismo” – un termine che rappresenta una filosofia calcistica incentrata sulla velocità e sull’attacco, come una roadmap per dominare il gioco con aggressività e fluidità.

Oltre al modulo, l’accento è posto sulla ricostruzione delle basi mentali e sull’adattamento dei giocatori esistenti, soprattutto con il mercato bloccato e senza nuovi rinforzi all’orizzonte. Il focus sarà su come modellare gli elementi attuali al nuovo schema e accelerare la crescita dei giovani talenti, trasformando potenziali in certezze per il campo.

Uno degli aspetti più intriganti è la ricerca di un interno per la fascia sinistra, un ruolo chiave che in passato è stato ricoperto con successo. In questa posizione, verrà testato Dele-Bashiru, il 24enne nigeriano che ha giocato principalmente come trequartista nella stagione scorsa. Se riuscirà a evolversi in un tuttocampista versatile, potrebbe diventare un elemento tattico cruciale per la squadra, offrendo imprevedibilità e equilibrio. In alternativa, c’è l’opzione già collaudata con Vecino, che potrebbe garantire esperienza immediata.

Tra le incognite più affascinanti, spicca Tavares, il terzino portoghese che dovrà bilanciare le sue classiche incursioni offensive sulla fascia sinistra con un maggiore contributo difensivo, trasformando i suoi punti di forza in un’arma a tutto tondo. Inoltre, sarà interessante osservare come si formerà il nuovo tridente offensivo intorno a Zaccagni, che potrebbe assumere un ruolo più centrale nella fase di impostazione, diventando il cervello creativo dell’attacco.

In porta, si profila un rilancio per Provedel, dopo aver perso il posto da titolare a favore di Mandas nei mesi precedenti, in una battaglia che potrebbe rivelare sorprese. La vera scommessa, però, è sul progetto di ringiovanimento della rosa: far emergere e far crescere giocatori come Gila, Provstgaard, Rovella, Isaksen e lo stesso Mandas, con la speranza che guidati da questa filosofia acquisiscano una nuova dimensione, rendendo la Lazio una squadra più dinamica e competitiva per il futuro.

Lazio al ritiro: sudore e lamentele già dalla prima giornata del programma

Inizia oggi il ritiro della Lazio a Formello: scopri il programma serrato della prima giornata, dalle 7:30 fino a sera! #Lazio #Ritiro #Calcio

Oggi si alza ufficialmente il sipario sul nuovo corso del tecnico alla Lazio, con il ritiro che promette di catturare l’attenzione di tutti gli appassionati. Immaginate un inizio carico di energia e dettagli meticolosi: questo secondo mandato del “Comandante” [un soprannome che evoca l’idea di un leader strategico e determinato sul campo] è stato battezzato sabato dal presidente Claudio Lotito, che si è recato a Formello per un confronto diretto. Dopo l’incontro, il tecnico è tornato nella sua città natale, per poi rientrare ieri in tarda serata a Formello, dove ha tenuto un’ulteriore riunione tecnica nel centro sportivo.

Non è solo un ritiro qualsiasi, ma un’opportunità per scoprire come ogni aspetto sarà curato nei minimi dettagli, con un programma che tiene tutti con il fiato sospeso. Il “menù” [un modo accattivante per descrivere il fitto calendario di attività giornaliere, come se fosse un piano gourmet di allenamenti] del primo giorno ne è la chiara dimostrazione, e vi farà venire voglia di sapere cosa succederà ad ogni ora.

Come riportato da Il Messaggero, la giornata si preannuncia intensiva e pensata per massimizzare ogni momento. Si parte alle 7:30 con la colazione, per approfittare delle ore più fresche prima del caldo della Capitale. Alle 8:45 tutti nello spogliatoio, seguito alle 9:30 dalla sala video, dove verranno analizzati schemi e movimenti – un elemento classico che incuriosisce per la sua precisione. Poi, il primo allenamento della giornata, con il pranzo alle 12:45 a chiudere il mattino.

Nel pomeriggio, l’azione riprende alle 16:30 con una merenda, che anticipa il ritrovo in spogliatoio alle 17:15. Alle 18:00 va in scena la seconda seduta al Fersini, con la stampa presente (e aperture programmate anche giovedì 17 e domenica 20, oltre alla conferenza stampa del tecnico). L’ultimo appuntamento è la cena delle 20:45, chiudendo una giornata che tiene i 31 convocati impegnati per 13 giorni di ritiro a Formello.

Questo programma serrato, che culmina con l’amichevole contro l’Avellino il 26 luglio al ‘Benito Stirpe’ di Frosinone per il “Memorial Criscitiello” [un tributo che onora una figura importante nel mondo del calcio, rendendo l’evento ancora più significativo], sarà l’unica nota positiva in un’estate con il mercato bloccato. Qui, il gruppo si riunisce fin da subito per costruire le basi della stagione 2025-26, lasciando i tifosi con la curiosità di vedere cosa riserverà il futuro.

Lazio, quaranta giorni all’esordio in Serie A. Il programma delle amichevoli

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A quaranta giorni dall’esordio stagionale, fissato per domenica 24 agosto alle ore 18.30 contro il Como, la Lazio ha dato ufficialmente inizio al ritiro precampionato. Il tecnico Maurizio Sarri ha convocato la squadra a Formello per la prima doppia seduta, con allenamenti programmati al mattino (ore 9.30) e al pomeriggio (ore 18.00). Si tratta del primo banco di prova per i biancocelesti, chiamati a ritrovare condizione atletica e spirito collettivo in vista dell’avvio del campionato.

Sul campo si sono presentati ventisette calciatori della rosa, ai quali si sono aggiunti quattro giovani del vivaio. Tutti hanno già completato le visite mediche di rito, fatta eccezione per il centrocampista Guendouzi, atteso in giornata dopo un breve periodo di riposo supplementare. Anche per lui sono previsti i test fisici prima dell’inserimento nel gruppo.

Particolare attenzione sarà riservata al capitano Mattia Zaccagni e lo spagnolo Patric, entrambi reduci da interventi chirurgici: il primo per un problema di pubalgia, il secondo per un infortunio alla caviglia. I due seguiranno inizialmente un programma differenziato, al fine di rientrare gradualmente nella preparazione collettiva.

Come di consueto, Sarri ha aperto i lavori con un breve intervento rivolto alla squadra. Il messaggio, asciutto e diretto, riassume lo spirito con cui si affronterà il ritiro: «Tocca a noi. Siamo e resteremo questi. Niente alibi». Poche parole, molta sostanza: l’accento è posto sul lavoro quotidiano, che proseguirà a ritmo serrato con due allenamenti al giorno. Non è esclusa, in corso d’opera, una possibile modulazione dei carichi, soprattutto nei fine settimana.

Il primo test stagionale è in programma domenica sera, alle ore 20, a Formello. Si tratterà di una semplice partitella a ranghi misti, disputata a porte chiuse ma trasmessa in diretta sui canali ufficiali del club. Seguiranno, il 26 luglio a Frosinone, un’amichevole contro l’Avellino e, dal 30 luglio al 2 agosto, una breve tournée in Turchia, dove la Lazio affronterà prima il Fenerbahçe allenato da José Mourinho (30 luglio), poi il Galatasaray (2 agosto).

Al rientro, altre due sfide amichevoli completeranno la preparazione: il 9 agosto contro il Burnley e, in data ancora da ufficializzare, il 16 agosto contro l’Olympiakos. Il conto alla rovescia è iniziato: l’appuntamento con il campionato è fissato a Como, il 24 agosto contro la forte formazione di Fabregas che quest’anno vorrà dimostrare di essere al livello delle altre big della Serie A.

Contro la falsa informazione dei romanisti. I laziali sono la 5 tifoseria più presente allo stadio

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La Lazio potrebbe fare molto di più dal punto di vista della comunicazione e del marketing, e questo lo sappiamo bene noi addetti ai lavori e i tifosi della prima squadra della città eterna. Però è doveroso dire, ove possibile, la verità.

La Lazio e i laziali sono una potenza della Serie A e i dati parlano chiaro. Nella stagione scorsa stagione la tifoseria laziale è stata la quinta più presente in Italia per sostenere allo stadio la propria squadra del cuore.

Con una media in costante crescita rispetto agli anni precedenti, la Lazio lo scorso anno ha registrato una media spettatori pari a 44.786. Non male per una Lazio che, a differenza delle altre big, ogni anno è la società che opera un calciomercato di basso profilo. Certo, se ci confrontiamo con le altre che spendono due-tre volte di più, ha ragione Lotito. Ma se invece il presidente alzasse leggermente l’investimento verso il calciomercato, oltre a portare la Lazio ancora più in alto, creerebbe maggior entusiasmo fra i tifosi i quali andrebbero ancora di più allo stadio Olimpico.

Media spettatori Serie A

La scorsa stagione la squadra che ha avuto più spettatori allo stadio è stato il disastroso Milan, con una media di 71.544, segueno i cugini dell’Inter con una media di 70.129. In terza posizione i cugini della Roma con una media pari a 62.435, in quarta posizione il Napoli campione d’Italia con una media pari a 50.989. Giusto per dire, la Lazio sta davanti alla Juventus che è sesta, con una media spettatori pari a 40.237. Poi settimo è il Genoa con 31.560 e via via tutte le altre.

Perciò quando dicono che il tifoso della Lazio non va allo stadio, mentono sapendo di mentire.

Sarri ricicla Cataldi: dal buco in panchina al ritorno da titolare sul campo

Danilo Cataldi: Un Ritorno Inaspettato che Potrebbe Cambiare Tutto per la Lazio? #Lazio #Calcio #SerieA

Danilo Cataldi sta facendo il suo atteso ritorno a Formello dopo un anno trascorso alla Fiorentina, e i tifosi biancocelesti sono già curiosi di vedere come si inserirà in questa nuova fase della squadra. Insieme a Matteo Cancellieri, un altro volto noto, il centrocampista è pronto a riprendersi il suo posto, lasciando spazio a domande su come questa mossa influenzerà il gruppo.

Il duo non era presente con Marco Baroni nella scorsa stagione, ma rientra ora grazie al fatto che né la Fiorentina né il Parma hanno esercitato il diritto di riscatto. Questa situazione, come evidenziato dal Corriere dello Sport, è il risultato di regolamenti calcistici che potrebbero aprire porte inaspettate, trasformandosi in una grande opportunità per il club e per i giocatori stessi. Non si tratta solo di un semplice ritorno, ma di una chance che potrebbe ravvivare le dinamiche interne e offrire nuovi spunti tattici.

Maurizio Sarri, alla ricerca di centrocampisti adatti al suo 4-3-3, potrebbe provare a reinventare il ruolo di Danilo Cataldi come mezzala, un’idea che accende l’immaginazione su possibili innovazioni. L’ex capitano della Primavera, che in passato giocava come trequartista nella squadra campione d’Italia nel 2013, ritrova ora il suo ruolo naturale di regista al fianco di giocatori come Rovella e Belahyane.

È quasi certo che Cataldi verrà testato sia come interno che come incursore, basandosi sulla sua esperienza come playmaker nella Lazio che ha chiuso al secondo posto in campionato nel 2022/23. La sua capacità di adattamento sarà cruciale, soprattutto considerando che il suo contratto scade nel 2027. Inoltre, con possibili assenze a centrocampo dovute alla Coppa d’Africa per Belahyane e Dele-Bashiru a fine dicembre, ogni risorsa come lui potrebbe diventare indispensabile per mantenere la competitività del team.

Lazio si affida a Sarri per non sprofondare: mercato inchiodato, lui l’unica garanzia

Il ritorno che potrebbe cambiare tutto: Lazio al via del ritiro con una scommessa audace #Lazio #Calcio #RitiroPrestagionale

La squadra biancoceleste sta per dare il via al ritiro a Formello, e c’è un elemento centrale che potrebbe fare la differenza in una stagione piena di sfide. Immaginatevi una squadra che riparte senza la possibilità di rinforzi dal mercato, ma con la determinazione di un leader che ha già dimostrato il suo valore. Questo volto è proprio quello di Maurizio Sarri, la figura che incarna l’essenza della Lazio in questo momento cruciale. Con la squadra fuori dalle coppe europee e le mani legate sul fronte acquisti, è il suo approccio a diventare il faro per un nuovo capitolo, basandosi sui successi condivisi in passato.

Ma cosa rende questa situazione così intrigante? Sarri non è solo un allenatore; è il “Comandante” che ha guidato la Lazio al secondo posto in campionato nel 2023 e agli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco. Questi risultati non sono solo numeri: rappresentano un percorso interrotto che ora si riaccende, lasciando i tifosi a chiedersi se possa essere il trampolino per superare le difficoltà attuali. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, questo non è un semplice ritorno, ma una convinzione reciproca di riprendere un tragitto fermo da 16 mesi, dopo le sue dimissioni. Sarà sufficiente per navigare in un’estate senza novità?

Ecco un’affermazione che cattura l’attenzione: «Se si riesce a innescare un senso di divertimento prima nell’ambiente e poi nella squadra, come conseguenza logica si diverte anche il pubblico…». Questa frase, pronunciata dal tecnico nelle sue prime dichiarazioni dopo il ritorno, sottolinea l’importanza di creare un’atmosfera positiva e motivante, [spiegando come il divertimento non sia solo un optional, ma un elemento chiave per coinvolgere l’intero ecosistema della squadra e i fan, trasformando le sfide in opportunità di crescita collettiva].

Con il mercato bloccato, l’attenzione si sposta sui pilastri esistenti: i big come Gila, Romagnoli, Guendouzi e Zaccagni sono visti come la polizza per questo nuovo ciclo, nonostante le incognite legate a possibili rescissioni per Rovella e Guendouzi. Aggiungete a questo il rinnovo già confermato per Pedro e quello di Vecino, un altro fedelissimo. È affascinante pensare che, in assenza di nuovi arrivi, sia proprio il lavoro quotidiano di Sarri a fare la differenza, trasformando Formello in un luogo dove la squadra e i singoli giocatori possono evolversi, rendendo questa fase bloccata un’opportunità per innovare e stupire. In un mondo del calcio sempre più imprevedibile, la Lazio potrebbe proprio dimostrare che il vero cambiamento arriva dall’interno.

Prime pagine sportive: trionfi epici, flop imbarazzanti e arbitri discutibili – 14 luglio

Le prime pagine dei quotidiani sportivi che infiammano la curiosità dei fan! #PrimaPagineSport #QuotidianiItaliani #Tuttosport #CorriereSport #Gazzetta

Ogni mattina, migliaia di appassionati di sport in Italia non vedono l’ora di scoprire cosa riservano le prime pagine dei quotidiani più seguiti. Con titoli che promettono scoop e analisi esclusive, è facile capire perché questi giornali catturano l’attenzione di un pubblico affamato di novità.

Sono decine di migliaia le copie vendute tutte le mattine in edicola, una frase che sottolinea l’immensa popolarità di questi quotidiani e quanto il pubblico sia eager di tuffarsi nelle ultime notizie sportive fin dal risveglio. Eppure, non è necessario aspettare l’alba: un’anteprima dei contenuti principali è già accessibile dalla sera prima, offrendo un assaggio intrigante di ciò che bolle in pentola.

Ecco allora le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi in edicola. Tuttosport, Corriere dello Sport e La Gazzetta dello Sport rappresentano i principali quotidiani sportivi in Italia, fornendo un mix di approfondimenti e storie che tengono i lettori incollati alle pagine, alimentando dibattiti e passione per il mondo dello sport. Se sei un vero fan, non puoi perderti questi aggiornamenti.

LA SMENTITA - Lotito Sarri. La società fa chiarezza una volta per tutte

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La Lazio ancora una volta scende in campo contro la falsa informazione. Lotito e Sarri non si sono visti a Formello. Almeno questa è la versione della società Lazio. Infatti ieri era uscita la notizia di un incontro fra i vertici della società per fare il punto della situazione. Così non è. Almeno stando a quanto riportato nel comunicato uscito nella tarda serata di ieri.

Il comunicato ufficiale della Lazio

In merito all’articolo pubblicato dal quotidiano Il Messaggero in data odierna, a pagina 27, dal titolo “Lotito vede Sarri. Patto di bilancio”, a firma di Alberto Abbate. La S.S. Lazio smentisce categoricamente quanto riportato nell’articolo in oggetto, in particolare l’avvenuto incontro tra il Presidente Claudio Lotito e l’allenatore Maurizio Sarri nella giornata di ieri. Nessun pranzo si è tenuto a Formello e nessun faccia a faccia è intercorso tra i due, come erroneamente descritto nel pezzo. La notizia è del tutto priva di fondamento. Nel rispetto del lavoro di tutti, la Società si augura che venga sempre mantenuto un livello di responsabilità nella diffusione di informazioni riguardanti il Club, i suoi dirigenti e i suoi tesserati.

La Lazio tiene a precisare la veridicità dei fatti e questo comunicato è rivolto proprio a questa notizia. Oggi la squadra inizierà il ritiro e c’è molta attesa su quale sarà il futuro della squadra, mentre domani è prevista la manifestazione dei tifosi in via dei Fori Imperiali, con i tanti turisti che si godranno uno spettacolo anomalo.

Parolo, ex Lazio, si butta nelle giovanili: da campione a maestro dei piccoli talenti di Serie A

Marco Parolo pronto per una svolta epica in panchina: ex stella della Lazio verso una nuova avventura! #Calcio #AllenatoriInErba #SerieA

Immaginate un campione del calcio che, dopo anni di azione sul campo, decide di passare dietro le quinte per forgiare i talenti del futuro. Ecco cosa sta accadendo con Marco Parolo, l’ex centrocampista della Lazio, che si prepara a indossare i panni dell’allenatore per la prima volta. Questa transizione non è solo un cambio di ruolo, ma un capitolo affascinante che potrebbe riservare sorprese e ispirare molti appassionati.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e aver trascorso gli ultimi anni come commentatore per DAZN, Parolo è pronto a intraprendere questa nuova carriera, segnando un significativo cambiamento nella sua vita professionale. È un passo che fa sorgere una domanda: come si trasformerà la sua esperienza in campo in strategie vincenti per i giovani atleti? Già pochi mesi fa, aveva condiviso le sue ambizioni in un’intervista a Radio Serie A, dove aveva rivelato il suo crescente interesse per la panchina.

In quell’occasione, Parolo ha dichiarato: «Mi sono preso del tempo per valutare e capire meglio il ruolo dell’allenatore. Più passa il tempo più l’occhio mi sembra tecnico. Tra poco faccio 40 anni e può iniziare una nuova vita. Verso fine carriera capivo meglio i miei allenatori». Questa frase sottolinea la sua maturità e riflessione, mostrando come Parolo abbia usato il tempo per studiare il gioco da una prospettiva diversa, trasformando le sue esperienze in un vantaggio per il futuro. Inoltre, ha raccontato con emozione l’ultima partita con la Lazio, giocata in uno stadio vuoto durante il periodo COVID, sapendo che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato.

Qui, le sue parole sono state toccanti: «Mi sono messo lì, nell’area tecnica e dentro di me si è creato un sogno». Questo commento rivela il momento pivotal che ha acceso la sua passione, trasformando un addio malinconico in un’ispirazione per ciò che verrà, invitandoci a chiederci quali sogni stia ora realizzando. Parolo, nel frattempo, non è rimasto inattivo: ha continuato a studiare e prepararsi, e ora si sente pronto per il passo decisivo.

Secondo le informazioni raccolte, Marco Parolo sarebbe vicino a diventare il nuovo allenatore del Milan U16. Un inizio dalle giovanili, una scelta tipica per ex calciatori che iniziano in panchina, ma in un club prestigioso come il Milan. Questa opportunità è particolarmente intrigante, poiché il Milan è una società che ha una storia di lancio di allenatori di successo, offrendo a Parolo un contesto ideale per crescere e applicare la sua esperienza accumulata in anni di Serie A.

Con la sua profonda conoscenza del gioco, unita alla passione e dedizione che lo hanno sempre caratterizzato, Parolo ha l’opportunità di trasmettere un patrimonio prezioso ai giovani talenti rossoneri. Sarà affascinante osservare come si adatterà a questo nuovo ruolo e quale impronta riuscirà a lasciare sulla sua prima squadra da allenatore, magari segnando l’inizio di una carriera luminosa. Chissà quali innovazioni porterà e come influenzerà la prossima generazione di stelle del calcio.

Sarri passa al setaccio la Lazio: per un underperformer, è l’ultima chiamata

Il futuro di Gustav Isaksen alla Lazio è appeso a un filo: riuscirà a conquistare il posto da titolare nel ritiro? #Lazio #Isaksen #Calcio

Gustav Isaksen si trova di fronte a un momento cruciale nella sua avventura con la Lazio. Per lui, la prossima stagione potrebbe rappresentare l’ultima opportunità per assicurarsi una maglia da titolare, in un contesto dove ogni prestazione sarà osservata con attenzione durante il ritiro. Con una rosa competitiva e la necessità di emergere, il giovane danese deve dimostrare di poter fare quel passo decisivo che potrebbe cambiare il corso della sua carriera.

Il talento di Isaksen è innegabile, ma finora ha faticato a mantenere una continuità di rendimento, elemento chiave per imporsi in una squadra ambiziosa come la Lazio. L’esterno deve ora affrontare una concorrenza agguerrita sulla fascia destra, dove un veterano esperto come Pedro è pronto a sfidarlo per il posto. Per emergere, Isaksen dovrà superare le lacune mostrate nella passata stagione, trasformando le sue qualità in prestazioni più costanti e affidabili.

Come evidenziato da fonti attendibili, la stagione 2024-2025 di Isaksen è stata un mix di alti e bassi: tra gennaio e marzo, ha vissuto un exploit straordinario, con una media voto di 7.2 che ha fatto intravedere tutto il suo potenziale in campo. Questo periodo di forma smagliante, tuttavia, non ha avuto seguito, portando a diverse uscite deludenti che hanno abbassato la sua media complessiva a un più modesto 6.4.

Inoltre, il calo nel rendimento realizzativo è stato evidente: la sua media gol è scesa dallo 0.25 della stagione precedente a un 0.16, un dato che sottolinea la necessità di maggiore incisività sotto porta. Proprio su questo aspetto, il tecnico ha insistito su più “cattiveria”, intendendo una maggiore determinazione nei duelli individuali e una ferocia che trasformi le occasioni in gol decisivi – un commento che evidenzia quanto sia cruciale per Isaksen sviluppare questa caratteristica per elevarsi a livello di un giocatore determinante.

Ora, con l’inizio del ritiro, non c’è più spazio per le esitazioni: Isaksen deve rispondere sul campo, mostrando fin da subito quel cambiamento che potrebbe definire non solo il suo futuro alla Lazio, ma anche le ambizioni della squadra per la stagione entrante. Sarà questo il momento in cui il danese deciderà se trasformare il potenziale in realtà o rischiare di vedere sfumare le sue chance.

Temptation Island: Dettaglio laziale scatena il caos sui social, dramma bollente in prima serata!

Temptation Island scalda i social con un tocco biancoceleste!

Scopri come uno show estivo sta diventando virale grazie a un dettaglio legato al mondo del calcio, catturando l’attenzione dei fan e mescolando emozioni personali con passione sportiva. #TemptationIsland #LazioFever #RealityShow

Temptation Island rimane l’evento televisivo dell’estate italiana, un vero fenomeno che conquista quasi il 40% di share, paragonabile a un grande evento culturale. Al timone c’è Filippo Bisciglia, un conduttore noto per il suo tifo sfegatato per la Lazio, che aggiunge un tocco di entusiasmo per i supporter della squadra, rendendo lo show ancora più accattivante per chi segue il calcio.

Tra le coppie in primo piano, quella di Sarah e Valerio ha subito attirato l’attenzione, con un elemento legato alla Lazio che ha fatto impazzire i social. Valerio è diventato virale per un evidente tatuaggio celeste sul braccio, notato fin dalla prima puntata, e nella seconda, le tensioni si sono concentrate sulle lamentele di Sarah. Lei ha puntato il dito sulle “mancanze” del compagno – intendendo con questo termine le sue presunte carenze affettive e comportamentali – mentre lui era seccato per aver scoperto messaggi di lei con altre persone. Questo ha alimentato discussioni online, collegando il tutto al mondo del pallone.

La situazione ha evocato un “dejavù” per i fan biancocelesti – un senso di familiarità che rimanda all’edizione 2019, quando una coppia simile aveva problemi legati all’ossessione per la squadra – rendendo ogni episodio un mix intrigante di dramma personale e passione sportiva. Questi richiami al passato tengono i telespettatori con il fiato sospeso, curiosi di vedere se la storia si ripeterà.

Il clou della puntata è arrivato al primo falò, con un momento esilarante che ha legato lo show al calcio in modo indissolubile. Quando Bisciglia ha mostrato a Valerio dei video in cui Sarah si avvicinava al single Salvatore, la reazione di Valerio è stata memorabile: «Ne hai un altro? Il primo col secondo noi arrivamo a tre» – una frase che allude al celebre coro della Curva Nord della Lazio, celebrato quando la squadra segna il terzo gol, e che qui esprime il suo disappunto con un tocco ironico e complice, strappando sorrisi a tutti. Questo episodio non fa che aumentare l’interesse, lasciando intendere che il legame con il calcio potrebbe dominare le puntate future.

In un’estate dove il calciomercato è in stallo, Temptation Island dimostra come parlare di certi temi, nel bene o nel male, possa tenere il pubblico incollato allo schermo, mescolando reality e sport in un cocktail irresistibile che promette ulteriori colpi di scena.

Lazio arruola baby-prodigio classe 2010: rinforzo d’attacco per i giovanili biancocelesti

La Lazio accoglie un promettente talento nel settore giovanile! Scopri come un giovane attaccante sta alimentando le ambizioni biancocelesti. #LazioGiovanile #TalentiCalcio

La Lazio sta intensificando i suoi sforzi per costruire un futuro vincente, e l’ultimo arrivo nel settore giovanile promette di accendere l’entusiasmo dei tifosi. Il club biancoceleste ha infatti tesserato Ieva Noha, un giovane trequartista e attaccante classe 2010, che potrebbe rappresentare la prossima gemma da scoprire a Formello. Con questo colpo, i biancocelesti dimostrano quanto sia cruciale investire sui talenti emergenti, lasciando i fan a chiedersi quale impatto potrebbe avere questo nuovo innesto sul cammino della squadra.

Ma cosa rende Ieva Noha così speciale? Il ragazzo arriva dall’Urbetevere, una società rinomata per la sua eccellenza nella formazione giovanile, e ha brillato in una stagione da protagonista. Nello specifico, si è laureato capocannoniere del suo campionato – un titolo che evidenzia le sue eccezionali abilità offensive, la precisione nei tiri e l’istinto naturale per il goal –, attirando così gli occhi attenti degli osservatori laziali. Questo riconoscimento non fa che aumentare la curiosità: se un ragazzino di 14 anni ha già dominato il suo livello, chissà quali vette potrebbe raggiungere con il sostegno del vivaio biancoceleste?

Un elemento che aggiunge un pizzico di fascino a questa operazione è il suo background: Ieva Noha è un ex giocatore delle giovanili della Roma, il che porta con sé un tocco di “derby” a questa mossa di mercato – termine che si riferisce alla storica e accesa rivalità calcistica tra Lazio e Roma, rendendo questo tesseramento non solo una vittoria sportiva, ma anche un simbolo di attrazione per i migliori prospetti della capitale. Immaginate l’interesse dei tifosi nel vedere un talento formatosi tra i giallorossi adesso impegnato a Formello!

Insomma, l’arrivo di Ieva Noha rafforza la filosofia della Lazio di puntare sul proprio vivaio per garantire un futuro solido. Investendo su un giovane con un fiuto per il goal già comprovato, il club biancoceleste mira a creare un serbatoio di talenti pronto a supportare la prima squadra. Con questa mossa, i fan non possono fare a meno di fantasticare su cosa riserverà il domani per questo promettente attaccante, che ora ha l’opportunità di crescere sotto mentori esperti e magari un giorno brillare sui palcoscenici più prestigiosi.