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Lazio, Dele-Bashiru a rischio flop: Verona è l’esame che non ammette scuse!

Prova della verità per Dele-Bashiru: il giovane talento della Lazio sotto i riflettori contro il Verona di Zanetti. Preparatevi a un match che potrebbe cambiare tutto! #Lazio #Verona #Calcio #SerieA

Il centrocampo della Lazio è al centro di un intrigante dilemma, con Fisayo Dele-Bashiru che si trova di fronte a una sfida decisiva contro l’Hellas Verona. Questo giovane nigeriano, classe 2001, è arrivato in estate con aspettative elevate, ma deve ancora trovare la sua dimensione ideale in campo. Durante il precampionato, aveva mostrato qualche lampo promettente, ma la recente gara contro il Como ha acceso i dubbi: troppa corsa senza precisione, errori tecnici e posizionamenti errati che hanno deluso tutti.

Ora, per Dele-Bashiru è arrivato il momento di dimostrare il suo valore e conquistare un posto stabile nel cuore della squadra. In un reparto che ha urgenza di stabilità per raggiungere gli obiettivi della stagione, il suo adattamento sembra essere un processo naturale, ma le attese erano per un impatto più immediato. Senza molte alternative a disposizione, la sua prestazione contro il Verona potrebbe essere il turning point che tutti stanno aspettando – chissà se riuscirà a sorprendere e a ribaltare le carte in tavola?

Un elemento da tenere d’occhio è l’attesa per il ritorno di un veterano come Matías Vecino, l’esperto mediano uruguaiano che rappresenta una certezza per lo spogliatoio. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’unica opzione attuale è Belahyane, un giovane franco-marocchino che però non ha mai ricoperto stabilmente il ruolo di mezz’ala. “Vecio”, come lo chiamano i compagni, è un leader che potrebbe portare equilibrio e ridurre i rischi legati alla crescita del nigeriano non appena sarà disponibile dopo la sosta.

Ma prima di tutto, gli occhi sono puntati su Dele-Bashiru: convocato dalla nazionale nigeriana, non sarà a disposizione nelle prossime settimane, quindi questa partita al Bentegodi rappresenta la sua grande occasione per fare la differenza. Una prova convincente potrebbe non solo ribaltare le gerarchie, ma anche confermare che la delusione contro il Como è stato solo un passo falso. Per la Lazio, questo non è solo un match per i punti, ma un vero banco di prova per capire se Dele-Bashiru potrà diventare un pilastro del progetto. Non perdetelo di vista – potrebbe essere l’inizio di una storia avvincente!

Lazio-Verona: Sarri rivoluziona i biancocelesti a modo suo – Formazione e sorprese in arrivo!

Lazio-Verona: Riuscirà la squadra biancoceleste a riscattarsi dopo il KO iniziale? #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è pronta a tornare in campo con determinazione, dopo la sconfitta pesante subita a Como nella prima giornata di Serie A. I biancocelesti affronteranno l’Hellas Verona allo Stadio Olimpico, con l’obiettivo di conquistare i primi punti stagionali e ritrovare quella fiducia che potrebbe cambiare il corso della stagione. Chissà se questa partita sarà l’occasione per una reazione convincente e per vedere all’opera una squadra più affiatata?

La giornata di vigilia promette emozioni: nel pomeriggio, il tecnico parlerà in conferenza stampa alle ore 15, mentre la squadra si dedicherà alla rifinitura per sciogliere gli ultimi dubbi sulla formazione. È un momento cruciale, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza in vista del match.

Il sistema di gioco rimane fedele al 4-3-3, sinonimo di calcio offensivo e organizzato. Tra i pali, spazio a Ivan Provedel, il portiere classe 1994 che è stato un punto fermo nella scorsa stagione. In difesa, tre quarti del reparto visto a Como sono confermati: Mario Gila come centrale spagnolo, Frederik Provstgaard, il giovane danese in crescita, e Nuno Tavares, il terzino portoghese pronto a spingere. L’unico dubbio è sulla fascia destra, dove Adam Marusic e Manuel Lazzari si contendono una maglia da titolare.

Tra gli assenti, spiccano Patric, difensore spagnolo che rientrerà dopo la sosta, Samuel Gigot, in uscita dal club, e Alessio Romagnoli, il capitano squalificato fino alla prossima sfida con il Sassuolo. Sarà interessante vedere come la squadra gestirà queste lacune difensive.

In mezzo al campo, Nicolò Rovella, il regista classe 2001, sarà al centro del gioco, affiancato dal dinamico Mattéo Guendouzi e da Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana che ha la meglio su Yanis Belahyane. Resta difficile il recupero di Matías Vecino, alle prese con problemi fisici: se convocato, servirà solo per completare la lista. Potrebbe essere questa la chiave per un centrocampo più solido?

In avanti, il tridente sembra quasi definito con Matteo Cancellieri come esterno offensivo italiano, Taty Castellanos centravanti argentino e Mattia Zaccagni, l’ala sinistra e leader tecnico della squadra. Pedro, il veterano spagnolo, proverà fino all’ultimo a strappare un posto da titolare. Intanto, Gustav Isaksen rimane indisponibile e atteso dopo la sosta per via della mononucleosi.

Questa sfida contro il Verona è un vero crocevia per la Lazio: una vittoria non solo porterebbe i primi punti in classifica, ma darebbe anche un segnale forte di reazione dopo un avvio complicato, rilanciando le ambizioni della squadra in Serie A.

Cancellieri si vanta (con stile): Da esordiente spaesato a guerriero della Lazio

Matteo Cancellieri: Crescita, sfide e motivazioni per la nuova stagione

Matteo Cancellieri, l’esterno della Lazio, ha condiviso riflessioni affascinanti in una recente intervista esclusiva, lasciando intravedere una maturazione personale e professionale che potrebbe fare la differenza in campo. Con un misto di nostalgia e determinazione, le sue parole catturano l’attenzione su come le esperienze passate stiano plasmando il suo presente, invitando i fan a scoprire cosa lo spinge verso il successo.

Parlando della prossima sfida contro l’Hellas Verona, di cui è ex giocatore, Cancellieri ha espresso la sua impazienza per il riscatto. «C’è tanta voglia di riscatto dopo la partita di Como. Abbiamo capito e analizzato gli errori commessi, siamo pronti per affrontare I’Hellas Verona. Giocare contro l’Hellas Verona mi regala sempre un’emozione particolare. Ho vissuto due anni importanti li, ho ancora tanti amici. La priorità però ora è solamente quella di vincere, per pensare al resto ci sarà tempo». Queste dichiarazioni aggiungono un tocco personale, rendendo la partita un evento da non perdere per chi segue le storie umane dietro il calcio.

Guardando indietro alle sue avventure in prestito, Cancellieri ha evidenziato quanto quelle stagioni l’abbiano formato. «Tantissime cose. L’obiettivo comune di Empoli e Parma era sempre la salvezza, sapevamo di dover conquistare punti in ogni partita. Sono state due esperienze molto formative, dove abbiamo centrato il traguardo prefissato». È un reminder su come il calcio professionistico forgi il carattere, alimentando curiosità su come queste lezioni influenzeranno le sue prestazioni future.

Tornando al suo percorso con la Lazio, Cancellieri ha toccato un aspetto che sottolinea la sua evoluzione. «Nella mia prima avventura in biancoceleste avevo poche partite alle spalle, ora sono cresciuto». Questa ammissione, carica di sincerità, invita i lettori a riflettere su quanto un giocatore possa maturare in breve tempo, trasformando potenziali debolezze in punti di forza.

Sulle motivazioni extra-campo, l’esterno ha rivelato un capitolo personale che aggiunge depth alla sua storia. «Sì. Al di là dell’esperienza in campo, anche questa notizia mi ha fatto maturare molto. lo e la mia compagna siamo felicissimi di aspettare una bambina: quest’attesa, durante le partite e gli allenamenti, mi dà una forza in più». Questa notizia personale infonde un senso di ispirazione, mostrando come la vita privata possa essere un motore invisibile per un atleta.

Infine, Cancellieri ha elogiato la rosa attuale e ricordato l’impatto dei compagni passati, evidenziando una crescita collettiva che potrebbe segnare la stagione. «Ho visto una crescita complessiva della rosa, tra chi c’era già e chi è arrivato dopo. Se devo fare un nome, dico Dele-Bashiru. Fisayo ha un passo importante e può darci una grande mano. Cito poi anche gli insegnamenti di chi è andato via, il mio primo anno alla Lazio forse è stato il più formativo. Ero molto giovane e avevo davanti gente come Immobile, Felipe Anderson, Milinkovic e Luis Alberto. Mi hanno aiutato a capire cosa significa giocare nella Lazio, all’Olimpico, e la differenza tra vincere e perdere». Con queste parole, Cancellieri non solo celebra il team, ma stimola l’interesse su come questi elementi possano guidare la Lazio verso obiettivi ambiziosi, rendendo la sua storia un must per gli appassionati di calcio.

Lazio tra campo e cordoglio: Il club piange il padre della dottoressa Imerti, un legame oltre il gol

Lazio in lutto: un gesto di solidarietà che unisce il club biancoceleste #LazioFamily #CalcioSolidarietà

Immaginate un momento in cui il mondo del calcio lascia da parte i goal e le sfide sul campo per abbracciare il dolore di chi lavora dietro le quinte. È esattamente ciò che sta accadendo con la S.S. Lazio, che ha espresso un profondo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Imerti, padre della Dott.ssa Patrizia Imerti, una figura centrale come Capo Segreteria del Presidente Claudio Lotito. Questa notizia, diffusa attraverso una nota ufficiale, rivela quanto il club tenga al benessere dei suoi membri, suscitando una riflessione su quanto l’umanità conti in uno sport spesso focalizzato sui risultati.

In quella nota, il presidente, l’intera squadra, lo staff tecnico e dirigenziale, insieme all’Ufficio Comunicazione, hanno manifestato la loro vicinanza a questa storica collaboratrice in un momento di grande dolore. La Lazio, una delle squadre più iconiche del calcio italiano, sottolinea come le persone al di fuori dei riflettori siano essenziali per il suo funzionamento quotidiano, alimentando curiosità su come questi legami invisibili contribuiscano al successo di una società tanto amata.

Quello che rende questa storia ancora più toccante è il modo in cui il club ha voluto rimarcare la propria “partecipazione con commozione” al lutto della famiglia Imerti, unendosi in un abbraccio simbolico. Inoltre, come riportato nella comunicazione, “Il Presidente Claudio Lotito, i calciatori, lo staff tecnico guidato dall’allenatore Maurizio Sarri – subentrato in panchina nella stagione 2024/2025 portando pragmatismo e solidità – e l’intera dirigenza si stringono con affetto a Patrizia e ai suoi cari”, un messaggio che evidenzia la coesione e il sostegno reciproco all’interno del club.

I messaggi di affetto e solidarietà, condivisi anche sui canali social ufficiali, stanno amplificando questo senso di comunità, mostrando come il calcio possa mettere da parte le classifiche per concentrarsi sulla condivisione del dolore. È un promemoria intrigante su quanto l’ambiente biancoceleste sia unito, invitando i tifosi e i follower a riflettere sul lato più umano dello sport.

In conclusione, con questo gesto, la Lazio rafforza la sua immagine come club che valorizza non solo le vittorie in campo, ma anche i momenti di vulnerabilità, lasciando un’eco di compassione che risuona ben oltre le partite.

Gattuso scuote la nazionale: la scommessa audace sui biancocelesti che divide i tifosi

I convocati di Gattuso per gli Azzurri: chi guiderà l’Italia verso i Mondiali? #Azzurri #NazionaleItaliana #QualificazioniMondiali

La Nazionale Italiana di calcio è pronta a tornare in azione, con gli occhi di tutti puntati sulle qualificazioni per i prossimi Mondiali. Dopo un’estate di alti e bassi, segnata dalla delusione della sconfitta per 3-0 contro la Norvegia e dal riscatto con il 2-0 sulla Moldova, gli Azzurri sono pronti a combattere per il loro posto sul palcoscenico mondiale. Settembre sarà un mese decisivo, e i tifosi si chiedono: chi farà la differenza in campo?

Le partite in calendario promettono emozioni forti. Gli Azzurri scenderanno in campo venerdì 5 settembre contro l’Estonia allo Stadio di Bergamo, seguiti da una trasferta impegnativa lunedì 8 settembre contro Israele, allo stadio di Debrecen in Ungheria. Entrambe le sfide inizieranno alle 20:45 e saranno trasmesse in diretta su Rai 1, con milioni di appassionati pronti a non perdersi nemmeno un minuto di gioco. Sarà l’occasione perfetta per vedere se la squadra può invertire la rotta e conquistare punti cruciali.

C’è grande curiosità per l’esordio ufficiale del nuovo commissario tecnico, Gennaro “Ringhio” Gattuso, un ex campione del mondo nel 2006 noto per la sua grinta e leadership inarrestabili. Gattuso ha chiamato a raccolta 28 calciatori per il raduno che partirà dal 31 agosto al Centro Tecnico Federale di Coverciano, trasformando questo momento in un’opportunità per rilanciare le ambizioni della squadra. Quali sorprese riserverà la sua tattica?

L’entusiasmo dei tifosi è palpabile: per la prima partita casalinga allo Stadio di Bergamo, sono già stati venduti oltre 18.000 biglietti, e si parla di un rapido sold out. Questo afflusso di pubblico è un segno evidente della passione italiana per il calcio, con i supporter ansiosi di sostenere gli Azzurri in questa nuova fase. Sarà un’atmosfera elettrica, capace di spingere la squadra verso prestazioni memorabili.

I CONVOCATI
Portieri: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Giovanni Leoni (Liverpool), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giovanni Fabbian (Bologna), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

Con questa selezione, Gattuso mira a mescolare esperienza e talento emergente per affrontare le sfide che aspettano gli Azzurri. I tifosi si chiedono: questa squadra sarà in grado di scrivere una nuova pagina nella storia del calcio italiano? L’attesa è finita, e il cammino verso i Mondiali è appena iniziato.

Insigne fa il prezioso: Lazio in attesa, il colpo estivo è appeso a un filo

Il sogno di Insigne con la Lazio è ancora acceso: un talento in attesa di una nuova sfida in Serie A! Segui le ultimissime sul calciomercato biancoceleste e scopri se l’affare si sbloccherà presto. #Calciomercato #Lazio #Insigne

La pista che porta a Lorenzo Insigne, talentuoso attaccante classe 1991 ed ex capitano del Napoli, non è ancora chiusa. Dopo l’esperienza in Major League Soccer con il Toronto FC, conclusasi a fine stagione scorsa, il fantasista di Frattamaggiore si trova attualmente svincolato e in cerca di una nuova avventura.

Secondo indiscrezioni raccolte da Formello, il club biancoceleste sta monitorando la situazione, in attesa dello sblocco del mercato per i calciatori senza contratto. Insigne, che con il Napoli ha conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa, ha già ricevuto manifestazioni d’interesse da parte di alcune società italiane, tra cui l’Udinese, ma al momento non ha aperto a queste ipotesi.

La priorità dell’attaccante resta chiara: indossare la maglia della Lazio e tornare a lavorare con Maurizio Sarri, allenatore toscano che lo aveva già valorizzato ai tempi d’oro in azzurro. Sarri, tecnico conosciuto per il suo calcio offensivo e organizzato, ha sempre avuto un rapporto speciale con il numero 10, esaltandone le doti di dribbling e finalizzazione.

Nei giorni scorsi, a Cortina d’Ampezzo, si è tenuto un incontro tra l’agente di Insigne e Claudio Lotito, presidente della Lazio. L’obiettivo: valutare i margini di manovra dell’operazione e capire se, tra settembre e ottobre, il club potrà intervenire almeno sul mercato degli svincolati.

Qualora la trattativa non dovesse concretizzarsi in tempi brevi, ogni discorso verrebbe rinviato alla sessione invernale di calciomercato a gennaio. A quel punto, la palla passerebbe di nuovo a Insigne, che dovrà decidere se attendere ancora l’offerta della Lazio o valutare altre destinazioni.

La situazione resta fluida, ma una cosa è certa: il legame professionale e umano tra Insigne e Sarri rappresenta una forte motivazione per l’attaccante, che sogna di tornare protagonista in Serie A e di giocare di nuovo sotto le luci dell’Olimpico. Gli appassionati si chiedono: riuscirà Insigne a realizzare questo ambizioso ritorno, o il tempo scivolerà via portando nuove sorprese? Solo il calciomercato ci darà le risposte.

Zanetti elogia la Lazio: “Squadra e allenatore top”, ma lancia la sfida al Verona

Paolo Zanetti si prepara alla sfida contro la Lazio: elogi e nuovi rinforzi in vista

Immaginate un allenatore che, alla vigilia di una partita cruciale, non solo carica la sua squadra ma anche esprime ammirazione per l’avversario. È esattamente ciò che ha fatto Paolo Zanetti in conferenza stampa prima di Lazio-Verona. Con parole che suscitano curiosità sulle sue strategie e sui recenti arrivi, il tecnico del Verona ha condiviso insight intriganti. #LazioVerona #SerieA #CalcioItaliano

Zanetti ha iniziato parlando dei nuovi acquisti, rivelando come questi giocatori stiano plasmando il progetto della sua squadra. Egli ha descritto i rinforzi come elementi chiave per colmare lacune specifiche, evitando scommesse azzardate. “Al-Musrati non è ancora ufficiale, ma credo che siamo vicini e dovrebbe accadere in giornata. Sono giocatori funzionali al progetto, con un bel background, che vanno a colmare le zone dove ci servivano giocatori che non fossero scommesse. Sono arrivati 4-5 giocatori di spessori, d’esperienza. Tutti arrivano da situazioni da mettere a posto, ma potenzialmente ragazzi che ci possono dare una grande mano. Orban lo conoscete. Credo mancasse velocità, strappo, è un giocatore che lavora per il gol, è affamato. Non ha grande altezza, ma abbiamo preferito questo tipo di profilo con caratteristiche che ci mancavano. Anche Bella-Kotchap ha potenzialità incredibili, 100kg di muscoli, alto. Arriva da 2 anni di quasi inattività, ma è stato un crack importante da più giovane. Ha scelto l’Hellas per rilanciarsi. Al-Musrati è un giocatore d’esperienza, anche lui sposa in pieno il nostro progetto. Devono essere le nostre nuove colonne”. Queste parole non solo evidenziano la profondità del mercato del Verona, ma fanno sorgere la domanda: questi nuovi arrivi basteranno per affrontare una big come la Lazio?

Passando a un prospetto più giovane, Zanetti ha espresso cautela e ottimismo, enfatizzando l’importanza di un approccio graduale. Il suo commento solleva interesse su come gestire talenti emergenti in un contesto competitivo, dove la pressione può essere un doppio taglio. “Il progresso è che non bisogna dare al ragazzo nessun tipo di pressione. Arriva da un lungo periodo di inattività. Mi piace non solo il lato tecnico, si allena bene, vuole crescere, è affamato, è onorato di indossare la maglia del Verona. Neanche io posso dire quanto margine abbia. Che sia di livello alto è fuori discussione, la sfida ora è avere continuità e non sarà facile. Dobbiamo dargli tempo. La base da cui parte è alta, questo è evidente, ma voglio farlo lavorare senza chiedergli di vincere le partite. Anche Orban avrà bisogno della squadra, così come se arriveranno altri. È un giocatore forte, il nostro obiettivo è aiutarlo a dimostrarlo in campo”. Questo passaggio invita i fan a riflettere su quanto il Verona stia investendo nel futuro, bilanciando ambizione e realismo.

Infine, tornando alla sfida imminente, Zanetti ha dedicato parole di rispetto alla Lazio, che potrebbero stuzzicare la curiosità sui tatticismi della partita. Il suo messaggio è un misto di avvertimento e motivazione, ricordando quanto sia vitale mantenere la concentrazione. “Assolutamente. Questo mi preoccupa di più, anche se sono contento degli arrivi. C’è una partita importantissima, in trasferta. Non ci possiamo permettere nemmeno per un minuto di non pensare alla partita. Rischiamo di diventare presuntuosi. Alzando la qualità è più semplice, ma non arrivano giocatori che vincono da soli. Dobbiamo mantenere la base mostrata a Udine. Sono i nuovi che devono entrare in questo binario e non viceversa. Le risposte poi devono arrivare sul campo in una sfida difficilissima. La Lazio è una grandissima squadra con un grandissimo allenatore. Chiedo concentrazione. Il mercato non ci deve togliere niente”. Con queste dichiarazioni, Zanetti non solo eleva l’appeal della gara, ma lascia i lettori con l’intrigante interrogativo: come risponderà il Verona a questa prova sul campo?

Lazio, Cancellieri a gamba tesa: “Dal 2022 solo per loro, adoro tutto di questo club pazzo”

Matteo Cancellieri e il suo legame indissolubile con la Lazio: una storia di passione e crescita nel calcio che vi farà riflettere

Curiosi di scoprire come un giovane talento come Matteo Cancellieri abbia scelto la Lazio con il cuore e stia scalando i gradini del calcio italiano? Preparatevi a un racconto che mescola emozioni, ambizioni e momenti chiave della sua carriera. #Lazio #Cancellieri #SerieA #Calcio

Matteo Cancellieri, l’esterno offensivo classe 2002 della Lazio, sta affrontando una stagione ricca di significati personali mentre la squadra si prepara alla sfida contro l’Hellas Verona. Rientrato nella Capitale dopo un’esperienza in prestito al Parma, il giovane giocatore ha parlato con entusiasmo nel match program ufficiale, offrendo uno sguardo intimo sulla sua evoluzione e sui motivi che lo legano al club biancoceleste. È una storia che cattura l’attenzione, mostrando come una partita possa diventare un incrocio emotivo tra passato e presente.

Per Cancellieri, cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Roma e poi esploso con il Verona, l’incontro allo Stadio Olimpico non è solo una gara, ma un capitolo personale. Lui stesso lo definisce un momento di motivazione extra: «Sono state due stagioni che mi hanno aiutato a maturare. Durante la mia prima avventura in biancoceleste avevo poche partite alle spalle, ora invece sono cresciuto e mi sento pronto.» Queste parole evidenziano quanto il suo percorso sia stato di crescita, trasformando sfide in opportunità per brillare sul campo.

Guardando al futuro, Cancellieri non nasconde le sue ambizioni, legate inevitabilmente alle prestazioni con la Lazio. La sua riflessione sulla Nazionale italiana aggiunge un tocco di ispirazione: «Per un italiano ovviamente è un orgoglio ambire alla Nazionale. Tutto però passa dal rendimento con la Lazio. Passo dopo passo ma anche quello è un obiettivo che ho in testa». È un richiamo alle motivazioni profonde che spingono un atleta a migliorare, passo dopo passo, rendendo il suo racconto ancora più coinvolgente.

Non mancano i suoi idoli e i momenti che definiscono il suo stile di gioco. Quando gli chiedono dell’esterno più forte, la sua risposta è piena di ammirazione: «Lamine Yamal è impressionante, ha un talento incredibile. Mi piace tanto anche Dembélé, calciatori che hanno gamba, tecnica, gol e che sanno essere decisivi». Questo insight non solo rivela le sue influenze, ma fa immaginare come Cancellieri stia plasmando il suo ruolo nella Lazio, ispirato da stelle del calcio mondiale.

Dettagli personali come la scelta del numero 22 o il gol più significativo aggiungono un tocco umano alla narrazione. «E’ il giorno in cui mi sono fidanzato e in generale è un numero che mi è sempre piaciuto», spiega, mentre sul suo gol chiave dice: «Quello contro la Roma segnato con l’Empoli. Era l’ultima giornata del campionato 2023/2024, dovevamo solamente vincere per salvarci. Sbloccai la gara e poi regalai l’assist decisivo per Niang, conquistammo la salvezza all’ultimo minuto». Questi aneddoti rendono Cancellieri un giocatore relatable, con storie che potrebbero ispirare chiunque segua il calcio.

Infine, è il suo legame con la Lazio a emergere come il filo conduttore: «Nel 2022, ho voluto da subito la Lazio. Amo giocare qui, mi piace tutto di questo club: il calore dei tifosi, la città. Per questo darò tutto per aiutare la squadra a ottenere grandi risultati». Questa dichiarazione trasmette una dedizione autentica, che potrebbe accendere la curiosità dei fan e spingere i lettori a seguire da vicino la sua evoluzione. Con un talento come Cancellieri, la Lazio ha un capitolo di calcio da scrivere, pieno di passione e promesse per il futuro.

Lazio sotto pressione: Sarri caccia riscatto contro Verona o rischia l’ennesimo flop?

L’Olimpico in cerca di riscatto: La Lazio sfida il Verona per spezzare il tabù! #Lazio #SerieA #Verona

C’è un mistero da svelare all’Olimpico, dove la Lazio e il suo ex tecnico stanno lottando per ritrovare la vittoria che manca da troppo tempo. Immaginate una squadra talentuosa che, dopo un inizio 2024 altalenante, deve ora riconquistare il calore del suo stadio, interrotto da una serie di risultati deludenti.

L’ultima vittoria interna risale al 14 febbraio 2024, una serata epica in Champions League contro il Bayern Monaco di Thomas Tuchel, con una prestazione impeccabile che aveva fatto sognare i tifosi. Ma da quel momento, le cose sono precipitate: sconfitte contro Bologna (1-2), Milan (0-1) e Udinese (1-2), intervallate solo da un pareggio, lo 0-0 contro il Napoli guidato da Walter Mazzarri.

In campionato, il successo casalingo più recente è datato 14 gennaio 2024, quando la Lazio superò il Lecce (1-0) grazie a una rete di Ciro Immobile, il capitano che incarna la passione e la determinazione dei sostenitori. Domenica prossima, la partita contro il Verona potrebbe essere il turning point: gli scaligeri, allenati da Zanetti, arriveranno a Roma con l’obiettivo di conquistare punti vitali per la salvezza, mentre per i biancocelesti si tratta di un’opportunità cruciale per voltare pagina e riaccendere l’entusiasmo del pubblico fedele.

Obiettivi e motivazioni
Per l’allenatore toscano classe 1959, noto per il suo calcio offensivo e ragionato, tornare al successo significherebbe non solo spezzare un digiuno allarmate, ma anche inviare un messaggio forte alla Serie A. Con la zona Europa ancora a portata, ogni punto è prezioso: migliorare la solidità difensiva, valorizzare la qualità a centrocampo e in attacco, e mantenere la concentrazione fino alla fine saranno gli elementi chiave per superare un avversario imprevedibile come il Verona. La posta in gioco è alta, e i tifosi si chiedono se questa sarà la volta buona per il riscatto.

Floriani Mussolini: da nome controverso a debutto stellato in Serie A per l’ex Lazio!

Debuto da sogno per Romano Floriani Mussolini: l’ex giocatore della Lazio brilla in Serie A con un’entrata da urlo! #Cremonese #SerieA #Calcio

Immaginate un giovane talento che, al suo primo assaggio di Serie A, trasforma una partita appesa a un filo in una vittoria epica. È esattamente ciò che ha fatto Romano Floriani Mussolini, terzino destro classe 2003 della Cremonese, in prestito dalla Lazio, durante una serata che ha lasciato tutti a bocca aperta. Con un ingresso nei minuti finali, ha dimostrato di che pasta è fatto, ribaltando le sorti di un match carico di tensione.

La sfida allo stadio Giovanni Zini aveva preso una brutta piega per i padroni di casa, guidati da Davide Nicola. Dopo un promettente 0-2, il Sassuolo è tornato in partita con una rimonta da 2-2, spegnendo l’entusiasmo dei tifosi e rendendo l’aria elettrica. Sembrava un copione già visto, con i grigiorossi a rischio di perdere punti preziosi.

Ma ecco che Floriani Mussolini entra in scena, portando una ventata di freschezza sulla fascia destra. Prima, serve un assist perfetto per il possibile 3-2, annullato dall’arbitro per un presunto fallo in attacco. Un colpo durissimo, che però non lo ferma. Pochi istanti dopo, con uno scatto fulminante, mette Manuel De Luca – un attaccante dalla grande fisicità – a tu per tu col portiere avversario, anche se l’occasione sfuma per un errore sotto porta.

Il colpo di grazia arriva nei minuti di recupero: Floriani Mussolini si fionda in area, guadagna un calcio di rigore che i compagni trasformano in gol, sigillando il 3-2 e la seconda vittoria consecutiva per la Cremonese. La sua prestazione, piena di personalità, velocità e intraprendenza, ha non solo cambiato il destino della gara, ma ha anche acceso i riflettori su di lui come una delle promesse più eccitanti della stagione.

Per i supporter della Cremonese, questa partita contro il Sassuolo resterà un simbolo di sofferenza e trionfo puro. Per Floriani Mussolini, invece, è stato il momento in cui il sogno di incidere sul grande palcoscenico della Serie A si è avverato, trasformando un debutto in una storia da raccontare.

Qualificazioni Mondiali: Hysaj guida l’Albania di Sylvinho, la lista che promette sorprese inaspettate

L’Albania In Corsa Per Il Sogno Mondiale: Hysaj E La Lista Dei Convocati Di Sylvinho #QualificazioniMondiali #AlbaniaNazionale #CalcioInternazionale

Mentre la pausa per le nazionali si avvicina, l’eccitazione cresce per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio. L’Albania è pronta a sfidare il destino con una lista di convocati che promette sorprese e determinazione, guidata dal commissario tecnico Sylvinho in partite decisive contro Gibilterra e Lettonia.

Tra i protagonisti spicca Elseid Hysaj, il terzino destro della Lazio con 30 anni di esperienza sul campo. Con oltre 80 presenze in nazionale, Hysaj è un vero pilastro difensivo, ex giocatore di Napoli ed Empoli, apprezzato per la sua leadership e per come gestisce sia la fase difensiva che quella offensiva. La sua convocazione fa sorgere una domanda: riuscirà a guidare l’Albania verso un traguardo storico?

Sylvinho, ex terzino brasiliano con un passato in club come Arsenal, Celta Vigo e Barcellona, è al timone della squadra dal 2023. Il suo stile di gioco, dinamico e organizzato, punta su un mix di veterani e giovani talenti per trasformare l’Albania in una realtà competitiva. Sarà questa la chiave per un’impresa che potrebbe segnare la storia del calcio albanese?

La selezione riflette la crescita del movimento calcistico albanese, con giocatori attivi in campionati di alto livello in Italia, Inghilterra e Turchia. L’obiettivo è cristallino: accumulare punti per scalare le posizioni del girone e avvicinarsi al sogno di una qualificazione mondiale, alimentando la curiosità su come questa squadra possa superare le sfide imminenti.

Le partite di settembre saranno cruciali per testare le ambizioni della nazionale: “Albania – Gibilterra: una sfida in cui i rossoneri dovranno imporsi senza esitazioni, sfruttando il divario tecnico e l’esperienza del gruppo.” Questa gara potrebbe essere l’occasione per un’affermazione netta. Invece, “Lettonia – Albania: incontro potenzialmente più complesso, vista la solidità difensiva della formazione baltica.” Qui, l’Albania dovrà dimostrare resilienza e tattica per uscire vincitrice.

La lista completa dei convocati include:

Portieri: Thomas Strakosha, Elhan Kastrati, Mario Dajsinani;

Difensori: Elseid Hysaj, Ivan Balliu, Mario Mitaj, Naser Aliji, Marash Kumbulla, Ardian Ismajli, Berat Djimsiti, Arlind Ajeti, Adrian Bajrami;

Centrocampisti: Ylber Ramadani, Juljan Shehu, Kristjan Asllani, Qazim Laçi, Adrion Pajaziti, Nedim Bajrami, Medon Berisha, Arbër Hoxha, Jasir Asani, Ernest Muçi;

Attaccanti: Armando Broja, Myrto Uzuni, Rey Manaj, Mirlind Daku.

Con questa squadra, l’Albania è pronta a scrivere una nuova pagina nel calcio internazionale, e gli appassionati non vedono l’ora di vedere se il sogno mondiale diventerà realtà.

Cremonese batte Sassuolo: che i neroverdi non si sveglino proprio contro la Lazio

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La seconda giornata di Serie A regala subito emozioni forti. La Cremonese, dopo l’impresa a San Siro contro il Milan, trova un’altra vittoria di prestigio superando il Sassuolo allo Zini per 3-2. Una gara intensa, che conferma lo straordinario avvio dei grigiorossi e allo stesso tempo mette in allarme la squadra di Davide Ballardini, ancora ferma a zero punti dopo due uscite.

La partita ha visto i padroni di casa portarsi sul 2-0 già nel primo tempo, grazie alle reti di Terracciano e Vázquez. Nella ripresa, però, i neroverdi hanno reagito con orgoglio: Pinamonti ha accorciato le distanze e Berardi, dal dischetto, ha firmato il 2-2. Proprio quando il pari sembrava scritto, al 93’ De Luca ha trasformato un rigore pesantissimo, scatenando l’entusiasmo del pubblico grigiorosso e consegnando tre punti che valgono la vetta della classifica.

Per il Sassuolo, invece, è notte fonda. Due sconfitte consecutive, difesa ballerina e la sensazione di una squadra ancora in fase di rodaggio. E il calendario non aiuta: domenica ci sarà la Lazio, avversaria che non può permettersi passi falsi. L’incognita è sempre la stessa: che i neroverdi non si sveglino proprio contro i biancocelesti.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Nel mentre, Maurizio Sarri pensa all’Hellas Verona di Paolo Zanetti.

Clamoroso alla Lazio: Samuel Gigot pronto all’addio, spunta una big europea!

Con la fine della sessione estiva di calciomercato sempre più vicina, in casa Lazio si lavora intensamente sul fronte uscite. In particolare, nelle ultime ore ha preso quota la possibile partenza di Samuel Gigot. Il difensore centrale francese, arrivato a Roma dal Marsiglia, non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio vero nella rosa biancoceleste, complice anche un infortunio alla schiena che lo ha tenuto lontano dal campo e dagli allenamenti con il gruppo.

Inizialmente la Cremonese aveva mostrato interesse per il giocatore, ricevendo però un rifiuto netto da parte di Gigot. Successivamente si era fatto avanti anche il Cagliari, ma la pista si è raffreddata quasi subito. Ora, però, spunta una nuova opzione dall’estero: secondo quanto riportato dall’esperto di mercato Matteo Moretto, il Siviglia sta lavorando sul profilo del difensore francese. Il club andaluso, alla ricerca di rinforzi per la retroguardia, avrebbe individuato in Gigot un elemento esperto e di temperamento, adatto al calcio fisico della Liga.

L’operazione potrebbe sbloccarsi in extremis, anche perché la Lazio, senza offerte convincenti per i propri obiettivi in entrata, potrebbe decidere di liberare il giocatore per alleggerire il monte ingaggi. L’eventuale addio di Gigot non rappresenterebbe comunque una perdita tecnica significativa per Maurizio Sarri, che non ha mai potuto contare realmente sul centrale transalpino. Ora resta da capire se il Siviglia affonderà il colpo decisivo prima del gong di mercato.

Lazio Verona, i tifosi si ritroveranno a Ponte Milvio: le ultime

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I tifosi della Lazio si preparano a vivere una serata di grande passione e partecipazione in vista della sfida di domenica contro l’Hellas Verona. Come accaduto in altre occasioni significative, il popolo biancoceleste ha deciso di organizzarsi per un raduno che precederà l’ingresso allo Stadio Olimpico.

L’appuntamento è fissato alle ore 19:30 presso il piazzale di Ponte Milvio, luogo simbolico della tradizione laziale, da cui partirà il corteo che accompagnerà i sostenitori fino ai tornelli dell’impianto capitolino.

L’iniziativa nasce dalla volontà di dare un segnale di compattezza e vicinanza alla squadra di Maurizio Sarri, attesa da un impegno delicato dopo un avvio di stagione che richiede subito punti e certezze. Il corteo rappresenterà non soltanto un momento di aggregazione, ma anche una dimostrazione di identità e appartenenza, con cori, bandiere e sciarpe a colorare il cammino verso l’Olimpico.

Lazio-Verona non sarà dunque soltanto una partita sul campo: l’atmosfera che si respirerà sugli spalti sarà alimentata dall’energia che i tifosi avranno portato sin dal prepartita. Un segnale chiaro, che conferma ancora una volta quanto il pubblico biancoceleste sappia farsi trascinatore nei momenti decisivi, trasformando ogni appuntamento casalingo in una vera festa di fede e passione.

Il corteo in questione verrà utilizzato anche come espediente per protestare contro la società, rea, secondo i tifosi, di non essere vicino alla squadra nei momenti di maggior bisogno.

Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto

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La partita Lazio–Hellas Verona si giocherà domenica 31 agosto 2025 alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, valida per la 2ª giornata del campionato di Serie A Enilive. La vendita dei tagliandi è iniziata il 21 agosto 2025 a partire dalle ore 12:00, per tutti i settori.

I biglietti sono disponibili online tramite il circuito Vivaticket, e presso i punti vendita Lazio Style 1900 per categorie specifiche.

All’acquisto online è prevista una commissione di servizio pari al 3,80%. Le agevolazioni previste includono: Invalidi Civili al 100% e non deambulanti con accompagnatore, acquistabili esclusivamente in negozio Lazio Style 1900; Under 16, nati dal 1° gennaio 2009, possono acquistare biglietti ridotti; Under 14 (nati dal 1° gennaio 2011) entrano gratis se accompagnati da un genitore (o parente fino al 4° grado) con biglietto a pagamento, ritirando un tagliando omaggio nominativo insieme all’accompagnatore pagante.

In sintesi: per partecipare al match, è possibile comprare i biglietti online su Vivaticket oppure in negozio Lazio Style 1900 (per le categorie speciali), entro il 31 agosto 2025. Il costo finale comprenderà una commissione del 3,80%, quindi è importante verificare i prezzi a seconda del settore scelto.

I prezzi

Per Lazio-Verona i biglietti partono da 30 euro per il settore ospiti, con commissione del 3,8% su Vivaticket. In vendita anche nei Lazio Style 1900 con riduzioni Under 16 e omaggi Under 14 accompagnati. Tribuna Monte Mario da 69 euro.

La Lazio fa i conti con l’infermeria prima del Verona: la situazione infortunati

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A pochi giorni da LazioVerona, in programma domenica 31 agosto 2025 allo Stadio Olimpico, Maurizio Sarri deve fare i conti con un’infermeria ancora piuttosto affollata. Le assenze pesano e potrebbero condizionare le scelte di formazione contro una squadra che si è mostrata compatta e aggressiva all’esordio stagionale.

Tra i giocatori indisponibili spicca Samuel Gigot, fermo dal 25 luglio per un problema alla schiena: il difensore francese dovrebbe rientrare solo nei primi giorni di settembre. Situazione simile per Gustav Isaksen, alle prese con la mononucleosi che lo tiene lontano dal campo da oltre un mese. L’attaccante danese, atteso come alternativa preziosa sugli esterni, tornerà in gruppo non prima della sosta per le Nazionali.

Non sarà della partita nemmeno Patric, vittima di una lesione muscolare al retto femorale: lo spagnolo ha come obiettivo il recupero dopo la gara col Verona, mentre per Matías Vecino la situazione resta più incerta. L’uruguaiano è alle prese con un problema alla coscia che richiede ancora valutazioni mediche.

Infine, anche Belahyane è ancora in fase di recupero, con tempi da definire. La Lazio, quindi, si presenta all’appuntamento con gli scaligeri con una rosa ridotta e la necessità di affidarsi ai titolari rimasti a disposizione. La formazione dovrebbe essere quella vista a Como nella precedente giornata.

Sorteggi Europa League: ecco le avversarie della Roma

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La nuova avventura europea della Roma è pronta a prendere forma con il cammino in Europa League. Dopo le ultime stagioni in cui il club giallorosso ha saputo farsi rispettare a livello internazionale, i tifosi attendono con trepidazione di conoscere il destino della squadra nella prima fase della competizione.

Il sorteggio riserverà avversarie di livello differente: ci saranno squadre abituate a calcare palcoscenici prestigiosi, reduci magari dalla Champions League, e formazioni meno blasonate ma capaci di rappresentare insidie soprattutto nei campi più difficili d’Europa.

Per la Roma sarà fondamentale approcciare ogni sfida con la giusta mentalità, evitando passi falsi che in un torneo così equilibrato possono costare caro. Niente Mourinho per i giallorossi. L’insidia “Special One”, come riferisce Il Messaggero, è ufficialmente scagionata.

La rosa giallorossa, rinforzata in estate, avrà l’obiettivo di proseguire sulla scia del recente percorso europeo, cercando di andare il più avanti possibile. Il percorso nel girone sarà il primo banco di prova per testare le ambizioni e valutare lo stato di forma del gruppo.

In attesa di conoscere ufficialmente le avversarie, una cosa appare chiara: la Roma sarà chiamata a confermare il proprio ruolo da protagonista, sostenuta da una tifoseria che ha ormai fatto dell’Europa un appuntamento irrinunciabile. Ecco le avversarie (H=HOME/casa, A=AWAY/ospite):

ROMA: Lille (H), Rangers (A), Viktoria Plzen (H), Celtic (A), Nizza (H), Stoccarda (A) Panathinaikos (H), Midtjylland (A)

Calciomercato Lazio, Ivan Zazzaroni equipara il blocco biancoceleste alla Roma di Gasperini

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Ivan Zazzaroni, celebre giornalista sportivo e conduttore televisivo italiano, è stato categorico riguardo il calciomercato delle romane. Tramite un post sul proprio profilo Instagram ufficiale, il noto opinionista ha equiparato il mercato della Lazio, seppur bloccato da mesi, a quello fatto dalla Roma di Gasperini. Ecco il suo messaggio ai fan:

Nella primavera del ’91 arrivai per la prima volta al Corriere dello Sport e una delle cose che mi vennero immediatamente spiegate fu di non unire mai Roma e Lazio in un articolo o un titolo. «Sono irrimediabilmente agli opposti, mai collegabili» disse Sergio Rizzo, il migliore tra i caporedattori con cui ho lavorato.

«Sappi che le tifoserie non gradirebbero». Trentaquattro anni dopo ho deciso di fottermene delle raccomandazioni di Sergione, tanto so che mi perdonerà, perché troppe sono le analogie (pur se casuali) tra i due club per quanto riguarda il mercato 2025.

La Lazio ce l’ha bloccato in entrata, e ce ne siamo accorti subito, e la Roma, per solidarietà da derby, se l’è bloccato da sola: deve peraltro rispettare i maledetti paletti del settlement agreement; paletti che erano ugualmente alti anche un’estate fa quando furono comunque abbattuti da Ghisolfi.

Il ds finito al Sunderland spese oltre 110 milioni per i soli Le Fée (23), Soulé (30), Koné (18) e Dovbyk (40). L’unico senza l’accento. Per Ricky Massara, che ha sostituito il collega francese, gli ostacoli sembrano invece insormontabili e producono ritardi e delusioni intollerabili: tratta per settimane Fabio Silva e alla fine il portoghese va al Borussia Dortmund per un milione e mezzo in più; prova insistentemente a convincere Jadon Sancho e l’inglese gli risponde una volta su tre prima di negarsi definitivamente.

Per non dire di baby Echeverri, sondato, sedotto e infine prestato dal City. Non alla Roma bensì al Leverkusen. Il guaio per Massara è di avere un allenatore per niente morbido quando le cose non vanno come vorrebbe (lo trovo giusto: i tecnici aziendalisti sono destinati a soccombere).

Ricordo che Gasperini riuscì a far fuori Sartori dall’Atalanta quando questi aveva preso secondo lui troppo potere, e ha resistito con D’Amico ma senza parlare di calcio per un anno con Percassi e insomma a questo punto non vorrei essere al posto di Ricky.

Massara ha l’alibi di aver ereditato una situazione infernale: ho però la sensazione che abbia sottovalutato un filo le condizioni in cui avrebbe dovuto lavorare.

Sarri contro Verona: i gialloblu, la sua maledizione mai svelata, e i numeri che scottano

Torna all’Olimpico dopo 538 giorni: una sfida carica di significati per la Lazio contro il Verona! #LazioVerona #SerieA

Domenica prossima, il ritorno di Maurizio Sarri alla guida della Lazio allo stadio Olimpico promette di essere un evento che accende l’attenzione, segnando la fine di un’attesa di ben 538 giorni. L’ultima volta che il tecnico si era seduto sulla panchina in quello stadio fu contro l’Udinese, ma quell’incontro si trasformò in una delusione cocente: squalificato, Sarri dovette seguire la partita dalla tribuna, vedendo la sua squadra subire una sconfitta che pesò come un macigno sulle sue decisioni, contribuendo alle dimissioni temporanee.

Ora, con il match contro il Verona all’orizzonte, c’è aria di riscossa in uno stadio che ha rappresentato molto per la carriera recente del tecnico. Il Verona, infatti, è una squadra che Sarri conosce a fondo, e i loro precedenti raccontano una storia intrigante, con risultati che potrebbero sorprendere i fan e alimentare la tensione in campo.

Quando si analizzano i numeri di Sarri contro il Verona, emergono statistiche che incuriosiscono: è la squadra che ha affrontato più volte nella sua carriera, con ben 21 incontri tra Serie A, Serie B e altre competizioni. Il bilancio complessivo è positivo per lui, con 10 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte, ma questo non rivela tutto.

Tuttavia, focalizzandoci solo sul periodo con la Lazio, il quadro cambia in modo affascinante: in cinque sfide contro il Verona, Sarri ha collezionato una sola vittoria, tre pareggi e una sconfitta. Questo lo rende una sorta di “bestia nera” per l’ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juventus, un avversario che ha spesso complicato le cose e che ora potrebbe rappresentare una prova del fuoco.

L’ultimo confronto tra le due squadre risale a dicembre 2023, quando la Lazio riuscì a strappare un pareggio per 1-1 al Bentegodi, con Zaccagni che segnò per i biancocelesti e Henry per il Verona. Un risultato che, pur non deludendo del tutto, lascia spazio a domande su cosa potrebbe accadere questa volta.

In tutto questo, Sarri cerca un vero e proprio turning point: la Lazio, reduce da un avvio di stagione altalenante con alti e bassi soprattutto a livello mentale, ha un disperato bisogno di punti e di ritrovare la sua identità. Con il suo stile tattico basato su organizzazione, pressing alto e controllo del possesso, il tecnico punta a una reazione d’orgoglio dai suoi giocatori, superando i fantasmi del passato proprio contro un avversario come il Verona che potrebbe essere la chiave per una rinascita.

Precedenti Lazio-Verona: I numeri che potrebbero far tremare i tifosi e svelare sorprese insospettate in Serie A

I precedenti tra Lazio e Verona favoriscono i biancocelesti: un bilancio che accende le speranze per la prossima sfida! #Lazio #Verona #SerieA #Statistiche

La partita tra Lazio e Verona, in programma domenica alle 20:45 allo stadio Olimpico, potrebbe essere un vero punto di svolta per i biancocelesti in questa stagione. Dopo una partenza non proprio esaltante contro il Como, la squadra ha bisogno di una reazione immediata, e il vantaggio di giocare in casa potrebbe fare la differenza. I precedenti Lazio Verona offrono spunti interessanti per chi ama scommettere sui numeri del calcio, con una storia che fa ben sperare i tifosi romani.

Analizzando il bilancio complessivo in Serie A, la supremazia della Lazio è evidente: su 73 confronti diretti, i biancocelesti hanno collezionato ben 30 vittorie, contro 23 pareggi e solo 20 sconfitte. Questa tendenza storica, che si rafforza soprattutto quando si gioca all’Olimpico, potrebbe incuriosire i fan che si chiedono se la tradizione riuscirà a ripetersi.

Precedenti Lazio Verona all’Olimpico: numeri a favore dei padroni di casa
Nelle 37 sfide giocate nella capitale, la Lazio ha dominato con 22 vittorie, 11 pareggi e appena 4 sconfitte. Un record del genere non fa che aumentare l’interesse per questa partita, dove i gialloblù si sono sempre dimostrati un avversario tosto, ma spesso incapace di uscire vincitore da Roma.

L’ultima volta che il Verona ha espugnato l’Olimpico risale a molti anni fa, mentre l’unica sconfitta recente per la Lazio contro gli scaligeri è arrivata in trasferta, nell’ottobre del 2021, con un pesante 4-1 per i veneti – una gara che i capitolini preferirebbero dimenticare. Da quel momento, però, i biancocelesti hanno cambiato marcia nei confronti diretti, alimentando la curiosità su come si evolverà questa rivalità.

Lazio imbattuta da sette gare contro il Verona
Negli ultimi sette precedenti, la squadra romana è rimasta imbattuta, con quattro vittorie e tre pareggi all’attivo. L’ultimo confronto, datato gennaio 2024, si è chiuso con un convincente 3-0 in trasferta, confermando un trend positivo che fa salire l’aspettativa per il match di domenica.

Ora, con il sostegno del pubblico dell’Olimpico, i biancocelesti puntano a dare continuità a questi risultati storici, trasformando i numeri in una vittoria che potrebbe rivitalizzare sia il morale che la classifica. I precedenti Lazio Verona parlano chiaro: spetterà ai giocatori sul campo decidere se questa storia si ripeterà.