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Corradi: “Il mio ricordo più bello lo rivivo tutti i giorni”

In occasione del 117° compleanno della società biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex Bernardo Corradi:“Il mio ricordo biancoceleste ce l’ho vivo tutti i giorni, anche perché molti dei miei li vedo tutti i giorni, essendo rimasti tutti a vivere a Roma. Ogni tanto rivediamo qualche partita passata, o ci ritroviamo la mattina e commentiamo l’ultima giornata di campionato. Ogni tanto giochiamo a calciotto insieme e non perdiamo il vizio. Il più forte resta Fiore: i piedi non invecchiano! Chi sembra non perdere nulla dal punto di vista atletico è Beppe Favalli”.

Sull’attuale buon momento dei biancocelesti: “La Lazio ha saputo soffrire, partite come quelle di ieri contro squadre come il Crotone rischi di perderle. Quando c’è da sopperire alle assenze contemporanee di Keita e Felipe Anderson, ne senti la mancanza. Se uno analizza il girone d’andata, la Lazio è andata oltre ogni tipo di aspettativa. È una delle squadre che ha subito più gol nell’ultima mezzora, Inzaghi dovrà lavorare su questo. Negli scontri diretti con le squadre che lottano per la Champions League, è un po’ deficitaria. Se i biancocelesti dovessero aggiustare il tiro con le pari grado, potrebbe aspirare a qualcosa di importante. Inzaghi ha ricreato un ambiente. I numeri vanno interpretati. Al di là dei calcoli, se una squadra spesso e volentieri subisce gol nell’ultima mezzora e non tiene la porta inviolata, è un elemento da prendere in considerazione. La Coppa Italia? All’esterno la coppa nazionale è un trofeo al quale tutte le squadre puntano, dà blasone e arricchisce il palmares. Inzaghi deve puntarci e cercare di vincerla”.

 

Delio Rossi su Biglia: “Non può permettersi di essere svogliato”

L’ex allenatore biancoceleste ai microfoni di Radio Incontro Olympia parla di Biglia:”Grande giocatore ma deve trovare la qualità per prendersi la squadra sulle spalle: ha l’età giusta. Nell’ultimo momento lo vedo sottotono e molte volte svogliato e superficiale: non se lo può permettere. E’ un tipo di giocatore che tocca la palla una volta in più o magari la tocca in dietro, sicuramente non verticalizza come invece vorrebbe Inzaghi. Per esempio Ledesma era più bravo nella fase di non possesso, era lo schermo, ovviamente non aveva le qualità che ha Biglia– e sempre sull’argentino – Ha grandi qualità tecniche elevate ma non fa da schermo come può ad esempio Marchisio, che io lo volevo quando era giovane. Cavani doveva arrivare da noi? Lo scopro ora. Mentre di Zarate dissi al presidente di non riscattarlo prima di andare via. Dovevamo fare ‘i conti della spesa’ all’epoca e investire 20 milioni per un talento voleva dire andare oltre le proprie disponibilità“.  Su Inzaghi:” Simone è riuscito a motivare i giovani e li sta portando dalla sua parte. Ha creato un buon gruppo e credo sia questo il pregio maggiore. Un difetto? Quando gioca con le grandi dà la sensazione forse di essere un po’ insicuro e questo probabilmente lo trasmette ai suoi giocatori. Cambiare sempre modulo contro avversarie di livello può essere percepito come una debolezza”. Sul mercato non ha dubbi:”Il vice Immobile e un esterno più pronto farebbero al caso della Lazio, come poteva essere Lapadula ma ormai è tardi – e su Cataldivorrebbe dare di più vorrebbe ed essere più decisivo, andare altrove gli farebbe bene per non avere troppe pressioni. Però è un giocatore molto legato alla squadra e soffre questa situazione. Io lo manderei in prestito ma non lo perderei“. Sulla sfida di domenica contro l’Atalanta:”Conoscendo l’allenatore, l’Atalanta è una squadra molto fisica e si gioca tutto nell’uno contro uno. Giocano con la testa libera e hanno qualche elemento che è molto affezionato alla maglia e per loro è un bene. Ma se la Lazio gioca come la Lazio ha le carte per avere la meglio“.

Giordano lancia un messaggio a Cataldi

Parla l’ex attaccante laziale ai microfoni di RadioSei della partita vinta allo scadere contro il Crotone:”Certo che senza i titolari d’attacco che sono quelli che fanno la differenza e quando te ne mancano due è difficile ma nonostante la prestazione non eccellente ce l’abbiamo fatta sul filo di lana. Luis Alberto ha buone qualità, con il pallone sui piedi si vede che ci sa fare ma durante la gara serve anche altro. Doveva entrare più nel vivo del gioco, cioè quello che ha fatto Lombardi che lo preferisco sia a lui che a Kishna. E’ pur vero che lo spagnolo non ha le caratteristiche per fare l’esterno d’attacco, è un trequartista quindi fa fatica a giocare in quella posizione. A Cataldi direi di aspettare, lui è romano e laziale, quando avrà la sua opportunità dovrà però sfruttarla al meglio. Il prestito non lo consiglio alla Lazio non ha senso. Le troppe aspettative forse hanno dato troppe pressioni a Danilo. Deve stare tranquillo la Lazio è la migliore soluzione per lui”.

 

Bielsa paga i suoi errori

L’allenatore argentino era dato per certo alla Lazio già da aprile e se già allora avesse preso degli accordi per il mercato con il presidente Lotito non possiamo saperlo. Sappiamo che firmò il contratto a Luglio e che questo venne anche depositato ed è noto come finì, tristemente, la storia. Sicuramente per il numero uno laziale il mercato è un argomento quanto meno scivoloso e più di una volta ha lasciato i tifosi a bocca asciutta per tutta la stagione aspettando l’acquisto che non sarebbe mai arrivato, quindi non si fa fatica ad immaginare le motivazioni del rifiuto di Bielsa alla Lazio. Ma tutti ricordano le giornate che precedettero quel rifiuto fatte di attese interminabili all’aeroporto e le telefonate senza risposta del ds Tare. Queste mancanze di professionalità mostrate dall’argentino, che per quanto Loco possa essere non dovrebbe permettersi di prendere in giro un’intera città, non sono passate inosservate e proprio in questi giorni il presidente del Lione Aulas smentisce così le voci su un interessamento della squadra francese per Bielsa: “Non l’ho mai cercato, mi serve gente affidabile. Un’affermazione inequivocabile per il numero uno del Lione che toglie ogni dubbio. Le voci di mercato danno Bielsa vicino al Lille e non sappiamo quale sarà la sua strada, sicuramente quella della Lazio ora è sotto il segno di Mister Inzaghi e vista la classifica chissà se ci sono dei tifosi che tornerebbero indietro per ricominciare con l’argentino.

Zauri: “Lazio fortissima”. Poi suggerisce un nome per il mercato

L’ex difensore biancoceleste parla ai microfoni di TMW Radio del prossimo match che vedrà affrontarsi Lazio e Atalanta all’Olimpico:“Sono due ottime squadre, già la partita d’andata fu particolare. Con Inzaghi la Lazio sta facendo molto bene, ha dato ai suoi un’identità ben precisa. I risultati si vedono di domenica in domenica. Gasperini è un tecnico molto preparato, che ha dato un volto a questa squadra. In questo momento i bergamaschi sembrano davvero imbattibili, impongono il proprio gioco su ogni campo. Contro il Crotone la Lazio, nonostante l’assenza di Keita, ha disputato un’ottima squadra. E’ stata una vittoria strameritata. Entrambe le squadre sono in fiducia e vogliono continuare così. Quando le cose vanno bene, però, il merito non è solo di uno. Tutte le componenti hanno fatto il massimo e le posizioni di classifica lo dimostrano. L’Atalanta ha cambiato totalmente, la Lazio sembrava dovesse andare a chissà chi, poi è arrivato Inzaghi. Entrambi gli allenatori hanno grandi motivazioni”. Sugli obiettivi di fine stagione Zauri crede tantissimo nei biancocelesti:“Sulla carta la Lazio è inferiore a pochissime squadre, è forte e costruita bene. Solo la Juventus e l’Inter sono superiori alla Lazio sulla carta. In alcuni scontri diretti i biancocelesti non ha fatto bene, ma a volte succede. La classifica dice che fino alla fine lotterà per il terzo posto”. Anche sul capitolo mercato ha pochi dubbi, ma questa volta le previsioni non sono il massimo: La Lazio a gennaio non fa mai grandi mercati. Però se si vuol provare a fare qualcosa di importante, si può cercare un vice Keita. E’ difficile ovviamente sostituirlo a livello di qualità, però si potrebbe portare a Roma un giocatore che può dare un pizzico di fantasia in più, utile nelle partite bloccate come lo è stata quella con il Crotone. Un nome? Difficile che le big cedano a gennaio, servirebbe prendere un giocatore che gioca in squadre meno blasonate ma che può avere quel tipo di caratteristiche, una sorta di Caprari, per capirci”.

Il sito dell’Italia promuove Lombardi

L’esterno della Lazio Cristiano Lombardi viene tenuto sotto osservazione dallo staff tecnico della Nazionale. Per lui presto si potrebbero aprire le porte dell’Under 21 di Di Biagio. La prova del ragazzo contro il Crotone domenica scorsa non è passata inosservata. Il ventunenne biancoceleste, come sottolineato dal sito dell’Italia Vivoazzurro.it, ha convinto tutti gli addetti ai lavori:

Un’assenza come quella di Felipe Anderson si fa sentire e risulta ostico non farlo rimpiangere. Ecco perché possiamo fare i complimenti a Cristiano Lombardi, capace di essere all’altezza di un cotanto illustre titolare contro il Crotone la sua prova è stata pienamente positiva, dal rigore procurato e poi sbagliato da Biglia alla rete che si è visto annullare per un fuorigioco millimetrico”.

ATALANTA – Gasperini tira un sospiro di sollievo: il suo pupillo c’è

Allarme rientrato in casa nerazzurra. L’ex catanese, il Papu Gomez, è già tornato a disposizione del tecnico atalantino Gian Piero Gasperini. Dopo la vittoria contro il Chievo l’argentino si era fermato a causa di un trauma contusivo alla coscia destra. Invece, la situazione del calciatore si è evoluta positivamente a tal punto di entrare a far parte dei convocati per la sfida contro la Juventus in Coppa Italia di domani. Tra i convocati nerazzurri anche Roberto Gagliardini, vicino all’Inter.

Il Prefetto di Roma Basilone sulle barriere

Il Prefetto di Roma Paola Basilone è intervenuta ai microfoni de La Repubblica dove ha parlato delle barriere che dividono le curve dell’impianto capitolino: “Questo mese ci sarà un monitoraggio, dopodiché prenderemo una decisione. Non ci saranno differenze tra le due tifoserie: se le barriere restano per i giallorossi, sarà così anche per quelli biancocelesti”.

 

LAZIO PRIMAVERA – Bonatti: “Con la Spal in campo con fiducia ed entusiasmo”

Al termine della gara d’allenamento con il Civita Castellana è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti:

“Nel test di oggi abbiamo preparato qualcosa. C’è stato minutaggio per tutti e sono soddisfatto. La cosa che mi preme di più e che non si sia fatto male nessuno. La Spal è una buonissima squadra, hanno ottenuto risultati importanti. Sono fisici e molto esperti. Hanno esperienza e noi dovremo riuscire a sopperire all’assenza del nostro capitano attraverso altre opzioni che il gruppo ha. Ci stiamo avvicinando bene alla gara e l’affronteremo con fiducia ed entusiasmo. La Primavera è a disposizione della Prima Squadra, l’ho sempre pensato. Rossi stava facendo molto bene e siamo contenti per il suo esordio in Serie A. Se Inzaghi ha bisogno di lui, usufruisce d’un bene del club. Abbiamo la necessità di aumentare la velocità della palla e del ragionamento. Credo che sia l’elemento in cui dobbiamo migliorare di più. Nella politica del club c’è quella di prestare un occhio di riguardo all’interno. Il passaggio di categorie può avvenire in più modi per i calciatori. La società valorizza il potenziale dei propri prodotti. Cleber vedremo se lo tesseremo, sono valutazioni che verranno fatte in secondo ordine. A me non piace il gioco troppo orizzontale, è un gioco difensivo. Lo utilizzo solo per creare spazi per una manovra in verticale. Io non dimentico il derby. Non mi è piaciuto come abbiamo preso gol, è l’amarezza che mi porto dietro. Dobbiamo ricordarci quella partita per trarne insegnamenti. Dobbiamo migliorare in questo modo la nostra esperienza. Tanti non ne avevano e adesso la stanno acquisendo”.

Biglia fiducioso sull’accordo

Dopo le parole rilasciate ieri e quelle del suo procuratore di oggi sulla questione rinnovo contrattuale è tornato a parlare ai microfoni di Premium Sport il capitano biancoceleste Lucas Biglia. Il giocatore ha puntualizzato: L’importante è che entrambe le parti abbiano voglia di andare avanti insieme. Mi auguro che l’accordo possa raggiungersi presto. Alla mia età bisogna pensare bene al da farsi, la Lazio lo sa e stiamo parlando.

 

Lo stadio che verrà (?), parla l’onorevole Palozzi

Si parla ancora di stadi di proprietà e a parlare di quanto stanno facendo la Lazio e la Roma in merito, è l’on. Adriano Palozzi, Consigliere regionale del Lazio e vicepresidente della Commissione regionale Ambiente, Lavori Pubblici, Mobilità, Politiche per la Casa e Urbanistica: “Lo stadio della Roma si farà. Gli atti propedeutici allo stadio sono pronti e fatti. Diventa impossibile fermare tale procedura. Quando arriveranno tutte le autorizzazioni per iniziare, e questo penso possa accadere in questo 2017, partirà la realizzazione. A mio parere il campo da gioco con gli spalti sarà pronto in 2-3 anni. Le infrastrutture poi necessiteranno di altro tempo. Siamo in una fase avanzata”

Poi chiude il tutto con una dichiarazione riguardo lo stadio della Lazio, che taglia le gambe ai tifosi biancocelesti: “Per la Lazio non c’è niente. Il progetto non esiste e non c’è nulla. Sul tavolo allo stato attuale siamo a livello 0. Quello della Lazio al massimo è pronto alla PlayStation”.

CALCIOMERCATO – Duello inglese per de Vrij

Stefan de Vrij è uno dei temi più caldi del calciomercato biancoceleste, tra rinnovo e offerte dall’estero il futuro del difensore olandese è un grande punto interrogativo. Le offerte maggiori vengono dalla Premier League, infatti, secondo Sport Mediaset, sia il Manchester United che il Chelsea sono pronti ad un assalto al forte biancoceleste, alla difesa del quale c’è il solo Lotito con la sua richiesta di 60 milioni. Certo se ci fosse anche un contratto rinnovato vicino, potremmo stare più tranquilli.

Lazio top in Europa, seconda solo al Real Madrid

Sono emblematiche le parole di Immobile quando disse che non era importante che segnasse lui, ma che la squadra vincesse le partite, descrivendo perfettamente questa Lazio sempre più cooperativa del gol. Ad oggi infatti, secondo il sito della UEFA, la squadra biancoceleste è la seconda squadra in Europa ad aver fatto segnare più giocatori, seconda solo al Real Madrid che ha portato in rete ben 16 calciatori. Altro dato importante è che la Lazio si trova a pari merito con il Monaco che detiene il miglior attacco di tutta Europa con 56 reti siglate da 14 calciatori diversi, così come la Lazio. Subito sotto si trovano MalagaSassuolo, SaintÉtienne e Manchester City. Numeri per nulla male quelli fatti registrare dalla squadra di Inzaghi, che grazie al suo gioco corale riesce a far segnare tantissimi giocatori.

Di seguita la classifica:

1. Real Madrid (ESP), 16 marcatori diversi (16 partite)
2. Monaco (FRA), 14 (19)
. Lazio (ITA), 14 (19)
4. Malaga (ESP), 13 (17)
. Sassuolo (ITA), 13 (19)
. Saint-Étienne (FRA), 13 (19)
. Manchester City (ENG), 13 (20)
8. Benfica (POR), 12 (16)
. Porto (POR), 12 (16)
. Rio Ave (POR), 12 (16)
. Sporting (POR), 12 (16)
. Bayern (GER), 12 (16)
. Werder Brema (GER), 12 (16)
. Celta Vigo (ESP), 12 (17)
. Siviglia (ESP), 12 (17)
. Juventus (ITA), 12 (18)
. Liverpool (ENG), 12 (20)
. Burnley (ENG), 12 (20)
. Watford (ENG), 12 (20)

I 14 goleador diversi della Lazio:
Immobile (10), Keita (5), Milinković-Savić (3), Radu (2), Lulic (2), Felipe Anderson (2), Biglia (2), Hoedt, Lombardi, Cataldi De Vrij, Murgia, Wallace, Parolo

Italia, la Top 11 azzurra di tutti i tempi…secondo Ventura. C’è anche un po’ di Lazio

Il CT della Nazionale Italiana, Giampiero Ventura, ha stilato la top 11 azzurra di tutti i tempi. Lo ha fatto attraverso un video sul profilo Twitter ufficiale della Nazionale. Presente anche un po’ di Lazio soprattutto nella retroguardia, che vede a difesa dei pali l’ex presidente, allenatore e dirigente, Dino Zoff. Davanti a lui, al centro della difesa a 4, Alessandro Nesta. Il perché di queste scelte è stato spiegato dallo stesso Ventura: “Zoff è il calciatore più forte degli ultimi 50 anni, Nesta invece è uno di quelli che ha in parte cambiato il modo di giocare della linea difensiva”.

Di seguito la formazione completa stilata da Ventura:
Modulo: 4-3-1-2 – Zoff; Burgnich, Baresi, Nesta, Facchetti; Causio, Rivera, Benetti; Roberto Baggio; Riva, Mazzola

https://twitter.com/Vivo_Azzurro/status/818759310922551296

CALCIOMERCATO – Sfuma (l’ennesimo) obiettivo per l’attacco

Sembra sfumare definitivamente l’ennesimo obiettivo biancoceleste per rinforzare un attacco orfano di Keita impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal. Serge Gnabry, ala 21enne del Werder Brema infatti, pare destinato a rimanere in Germania. Si parlava di un forte interessamento del club biancoceleste, oltre che del Napoli, stuzzicati da una clausola rescissione sotto i 10 milioni di euro, non troppi per un giovane già nel giro della Nazionale tedesca. Il CEO del Werder, Frank Baumann però, smentisce ai taccuini di Kicker la partenza del gioiellino tedesco: “Rimane al 100%, indosserà ancora la nostra maglia almeno fino a luglio. In estate poi vedremo, cercheremo di convincerlo a rimanere. La decisione per gennaio ormai è stata presa”.
Il calciomercato è appena iniziato, ma gli obiettivi biancocelesti iniziano a sfumare uno ad uno…

Ritorno alle origini per Stefano Mauri

Un vero e proprio ritorno a casa, lì dove si era fatto conoscere nel calcio che conta giocando insieme alla leggenda del calcio italiano Roberto Baggio.

Stefano Mauri riparte da Brescia, dal campionato di Serie B e dall’amico Christian Brocchi. Il centrocampista ha infatti accettato l’offerta delle Rondinelle. Mauri, che con la Lazio ha collezionato ben 300 presenze condite da 42 gol, si legherà al Brescia fino a fine stagione, per poi decidere a giugno quale sarà il suo futuro. Tra oggi e domani è attesa la firma sul contratto. Decisiva la mediazione dell’allenatore dei lombardi, Brocchi, grande amico del centrocampista brianzolo.

Mondonico: “Inzaghi determinante, come Gasperini. Keita e Felipe? Fanno la differenza”

Il suo nome è legato fortemente al Torino e all’Atalanta e proprio contro la Dea la Lazio dovrà iniziare il suo girone di ritorno in una sfida dal profumo d’Europa. Emiliano Mondonico ha parlato della sfida di domenica prossima ai microfoni della trasmissione “Laziali On Air“, sugli 88.100 di Elleradio.
Si aspettava che Simone Inzaghi riuscisse a mettere a posto così velocemente le vicende della Lazio? “Assolutamente no, credevo che tutto il trambusto estivo avesse conseguenze più concrete. Invece il ritorno di Inzaghi è stato determinante, è riuscito ad entrare nello spirito di questa squadra, si è messo subito in luce ed è nata questa banda dove tutti quanti si aiutano, dove ci sono tante prime donne che non si rubano la scena, ma si sostengono l’un l’altro. La grandezza di questa squadra è diventata la normalità. Quando leggi la classifica vedi un girone d’andata di grandissimo livello, con la squadra consolidata ai primi posti della classifica. Vuol dire chiaramente che ognuno fornisce il giusto contributo, va applaudito fortemente ciò che la Lazio ha fatto e quello che i giocatori stanno mettendo in campo. Il campionato con la Lazio ha ritrovato una delle famose sette sorelle che aveva perso per strada“.
La vittoria dell’andata per la Lazio è stata notevole, considerando che il campionato dell’Atalanta è stato eccezionale, con gli orobici capaci di girare a 35 punti in classifica. Anche Gasperini è un valore aggiunto alla stregua di Inzaghi? “Nelle prime sei partite Gasperini ne ha perse cinque e a Bergamo l’ambiente era in subbuglio, si iniziava già a parlare di fallimento stagionale. Poi chissà perché nella partita a Pescara contro il Crotone Gasperini inserisce i giovani al posto della vecchia guardia e questo ha sollevato prima della partita un po’ di perplessità. Sembrava solo una giornata particolare, invece poi la domenica successiva contro il Napoli i giovani sono stati tutti confermati e si è rivelata la mossa che ha cambiato il campionato dell’Atalanta, che ha iniziato una nuova, stagione segnata dall’entusiasmo dei giovani, un connubio incredibile che ha portato un mix di esperienza e di entusiasmo decisivo“.
Da ex ala, un giudizio su Keita e Felipe Anderson: “Entrambi rappresentano una grande rivincita per Inzaghi, che da attaccante ha saputo trasmettere il suo entusiasmo e il suo modo di fare. Se un attaccante è chiamato ad allenare un giocatore nel suo ruolo diventa tutto più facile, perché si comprendono le difficoltà, gli errori e le cose buone. Questi due ragazzi fanno un po’ la differenza nella Lazio e in questo vedo grandi meriti del tecnico. Ha dato modo a Keita e Anderson di mettersi al servizio della squadra, anche in fase di copertura, ma anche di liberare a briglie sciolte la loro fantasia e la loro straripante fisicità. Solamente un allenatore come Inzaghi poteva portare due giocatori così a dare il meglio di se stessi“.
Giusto puntare su Biglia oppure va considerata la sua età nella valutazione del rinnovo del contratto? “Bisogna sapere cosa si vuole fare da grandi. Se la Lazio punta in alto non può rinunciare a un giocatore dalle caratteristiche di Biglia. Può essere un punto fermo anche nel futuro, a meno che non si riescano a individuare in rosa delle alternative in grado di non far rimpiangere l’argentino. Se si decidesse di lasciarlo partire dovrà essere perché c’è una soluzione alternativa pronta“.
Un ex granata, Ciro Immobile, sta facendo cose incredibili in questa prima parte della stagione. Si poteva pensare a un giocatore così rigenerato in maglia biancoceleste? “Diciamo che in questo momento Immobile si sta gestendo molto bene, senza la frenesia di fare gol che pure è arrivato domenica scorsa. La Lazio ha tante soluzioni per andare a rete, anche con i centrocampisti e questo può aiutare Immobile a giocare soprattutto per la squadra e non solo per se stesso. Qui ritorna l’abilità di Inzaghi nel gestire gli attaccanti e nel capire come utilizzarli al meglio. Credo che Immobile abbia trovato un grande feeling con l’allenatore della Lazio, che gli ha fatto capire come si possa essere estremamente utili alla squadra anche senza fare necessariamente gol“.
Nella griglia attuale del campionato, quali sono le favorite per l’Europa? “Credevo che la Roma e il Napoli fossero obbligate a giocare sempre bene per fare risultato, nell’ultima partita vista ho capito che non è così. Le grandi squadre devono saper fare bottino pieno anche senza dominare le partite. Il campionato si deciderà quando non si potrà più giocare in allegria e spensieratezza, ma quando gli obiettivi andranno centrati con i risultati, ingresso in Europa compreso. In questo saranno decisivi gli allenatori. Mi fa sorridere quando i tecnici dicono “abbiamo smesso di giocare dopo 30 minuti” o “abbiamo sbagliato l’approccio”. Mi verrebbe da chiedere: “E tu cosa hai fatto?” Ecco, l’approccio tattico e psicologico degli allenatori sarà decisivo per chi vorrà guadagnarsi un posto in Europa”.

Rinnovo Biglia – Montepaone: “A breve a Roma, la palla è nelle mani della Lazio”

Rinnovo si, rinnovo no. Il futuro di Lucas Biglia è ancora in bilico, e le dichiarazioni rilasciate ieri dal capitano biancoceleste, in occasione dell’inaugurazione del nuovo official store nel centro commerciale di Roma Est, non hanno fatto chiarezza sull’attuale situazione.

Intanto si erano sparse voci di un viaggio del procuratore dell’argentino, Enzo Montepaone, verso gli Usa, per ascoltare le offerte della Major League Soccer, voci prontamente smentite ai microfoni di Cittaceleste: “Non devo incontrare nessuno negli Usa perché la priorità va ancora alla Lazio. La palla ora è nelle mani del club biancoceleste“. Biglia chiede un ingaggio da 3 milioni di euro, cifra alla quale Lotito è disposto ad arrivare solo tramite l’inserimento di bonus. La palla è nelle mani della Lazio, Montepaone è già in viaggio, direzione Roma: “Arriverò a breve” – ha assicurato.

I prossimi giorni saranno dunque decisivi, in un senso o nell’altro.

Rocchi: “Quanti ricordi con l’aquila sul petto”. Poi su Immobile…

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex capitano della Lazio, attuale allenatore dei Giovanissimi biancocelesti, Tommaso Rocchi, per analizzare il momento della squadra di Inzaghi in vista della sfida contro l’Atalanta.

Innanzitutto gli auguri alla società, neo 117enne: “Il 9 gennaio è sempre un giorno importante. La Lazio c’è da tantissimi anni, è bello che si festeggi questo giorno. E’ una società storica, per me è tanto importante quanto per i tifosi. Sono contento di farne parte ed è bello che ci sia sempre la possibilità di festeggiare insieme un evento così importante“. Rocchi ha nel cuore la Lazio e la sua gente: “Ho un legame bellissimo con i sostenitori biancocelesti. Ricordo ancora lo striscione che mi dedicarono in occasione del mio centesimo gol con l’Aquila sul petto. Sono sempre rimasto lo stesso, sono molto attento alla professionalità, all’educazione e al rispetto. Abbiamo sempre avuto gli occhi addosso, siamo stati un esempio per i più giovani e per tutte le persone che ci venivano a vedere allo stadio. Ho dato il massimo per me e per la squadra, conscio d’esser osservato in maniera diversa. Per questo, mi sono sempre comportato in un certo modo. Sono fiero del mio contributo e per ciò che sono riuscito a trasmettere alla gente che mi ha ricambiato con grande affetto. Ho un legame molto forte con la Lazio e con la gente laziale“. Tanti i ricordi con l’aquila sul petto: “Ho tanti ricordi piacevoli degli anni alla Lazio; ho giocato in Champions League e vinto trofei con la maglia biancoceleste. Ottenere risultati importanti vuol dire anche scrivere la storia del club. Sento ancora Ledesma, l’ho visto anche in estate. Io e Pandev eravamo complementari; lui preferiva ricevere la palla sui piedi e venire incontro per giocarla, conosceva i miei movimenti e dialogavamo bene“. Poi su Ciro Immobile: “L’attaccante ha bisogno del gol. Immobile ha sempre avuto delle occasioni, è stato sfortunato, avrebbe meritato qualche gol in più. La rete è arrivata contro il Crotone ed è molto importante per lui, per la squadra e per la vittoria. In occasione di Lazio-Pescara ho detto a Ciro di continuare a far bene, gli mancano un po’ di gol per arrivare a cento reti, può arrivarci (ride, ndr). Mi piace molto come calciatore; gioca per la squadra e ha il fiuto del gol. Si inserisce molto bene, attacca lo spazio ed è completo. Può crescere e, in questo momento, può confermarsi a certi livelli. Non deve sentirsi appagato. Ciro come Klose? Klose era un giocatore molto importante, bravo in ogni aspetto. Immobile è all’apice della crescita, ha il gol nel DNA e ha tutte le qualità per continuar a far bene in futuro“.

Biava: “Atalanta squadra difficile da affrontare. Per vincere la Lazio dovrà…”

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Domenica all’Olimpico si giocherà Lazio-Atalanta. Della sfida ha parlato, ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’, il doppio ex Giuseppe BiavaL’Atalanta ha una marcia in più quest’anno. Gasperini ha una squadra molto giovane e sta facendo un campionato straordinario. Sarà una squadra difficile da affrontare, la Lazio dovrà fare una partita perfetta per vincere. Nessuno si sarebbe aspettato un avvio così da parte dei bergamaschi

Stagione da incorniciare finora per i nerazzurri: “Gomez è insostituibile, sta facendo la differenza. Gasperini ha cambiato la mentalità della squadra. Prima si pensava solo alla salvezza, ora invece la squadra gioca bene a calcio e cerca d’ottenere sempre buoni risultati. Petagna e Kurtic si sono riscattati in queste prime 19 giornate di campionato“.

Sull’atteggiamento con cui i biancocelesti dovranno scendere in campo: “Domenica la Lazio non deve commettere l’errore di pensare d’affrontare la stessa squadra sfidata ad agosto. I bergamaschi vorranno fare la partita, hanno affrontato in questo modo anche la Juventus. I biancocelesti, trovando una squadra che gioca a viso aperto, potrebbero trovare più spazi. Sarà una bella partita, calciatori come Immobile e Felipe Anderson potrebbero approfittarne. Berisha è un ottimo portiere, ha sempre fatto ottime partite e sta dimostrando a Bergamo il suo valore“.

Infine, sugli obiettivi per cui la Lazio potrà combattere: “Inzaghi sta proponendo un ottimo gioco, deve continuare su questa strada. Potrebbe giocarsela per le prime posizioni, per l’Europa che conta. Ci sono squadre, però, che sono ben attrezzate per lottare per i vertici della classifica”.