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LAZIALI FUORI PORTA – Crecco all’esordio dal 1′. Germoni ancora titolare. Berisha-panchina

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Terzo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: il portiere della Nazionale albanese ha scelto Bergamo per non continuare a fare il secondo di Marchetti nella Lazio. Per ora scelta rivelatasi errata: nella vittoria casalinga della Dea per 2-1 sul Torino, Berisha trascorre 90 minuti comodamente seduto in panchina. Da una panchina all’altra…

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: prima sconfitta stagionale per la Salernitana, che perde di misura per 1-0 sul campo del Novara. Solo panchina per il centrocampista Ronaldo Pompeu, ai box il giovane difensore Luiz Felipe, fermatosi dopo l’amichevole contro la Primavera granata.

Guerrieri: c’era voglia di riscatto per il portierino romano dopo la brutta prova della scorsa settimana contro la Pro Vercelli. Il suo Trapani impatta a reti bianche in casa dell’Avellino e per Guerrieri la prestazione è positiva: praticamente inoperoso nel primo tempo, nella ripresa è bravo quando, a tu per tu con Ardemagni, mantiene i nervi saldi e la posizione, impedendo all’attaccante di calciare a rete. Al 66’ però rischia di combinarla grossa, quando il pallone gli scivola dalle mani e, per sua fortuna, termina sul fondo.

Filippini: nella vittoria casalinga di misura del Cesena contro il Carpi (decide Djuric nei minuti finali), Lorenzo Filippini rimane in panchina per tutta la durata del match. Il classe ’95 dovrà essere bravo ad aspettare e sfruttare le occasioni che mister Drago gli concederà in futuro.

Crecco: esordio dal primo minuto per il classe ’95 nel pareggio a reti bianche contro il Trapani dell’ex compagno di Primavera Guerrieri. Crecco viene impiegato come esterno sinistro nel 3-5-2 disegnato da mister Toscano sfornando una prestazione positiva: timido in avanti e nelle proiezioni offensive, ma molto accorto ed attento dietro. Se imparerà anche la fase offensiva, diventerà un elemento importante dello scacchiere dei biancoverdi.

Palombi e Germoni: la Ternana impatta per 1-1 al Liberati contro lo Spezia nel posticipo domenicale della serie cadetta: al gol degli ospiti di Baez risponde a 10 dalla fine Avenatti su calcio di rigore. Ancora titolare Luca Germoni, schierato terzino sinistro nel 4-3-2-1 di Benny Carbone. Il classe ’97 conferma di poter stare benissimo nella categoria: attento in difesa, non va mai in difficoltà nonostante lo Spezia attacchi sempre con diversi uomini. Tecnicamente deve ancora crescere, ma lotta con veemenza su ogni pallone. Buona la seconda. Palombi, presente nella lista dei convocati, va a sedersi in tribuna, ancora in attesa dell’esordio in Serie B.

LEGA PRO

Rozzi: parte dal primo minuto Antonio Rozzi nella sconfitta casalinga della sua Lupa Roma per 1-2 contro il Tuttocuoio. Per l’attaccante romano 90 minuti in campo in cui però non riesce mai a pungere la difesa avversaria nè a trovare lo spunto vincente.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: esordio da titolare per Mauricio che viene impiegato da mister Carrera come terzino destro nella vittoria per 1-0 nel derby moscovita tra il suo Spartak e la Lokomotiv. La gara è stata decisa da una reta di Popov al 25esimo del primo tempo, grazie alla quale lo Spartak si conferma prima forza del campionato russo. Per il difensore brasiliano una prova attenta fino al 70esimo quando viene richiamato in panchina per far posto a Tasci.

PRVA HNL Croazia

Elez: dopo 3 vittorie consecutive arriva un pareggio a reti bianche per il Rijeka, bloccato sullo 0-0 sul campo del Cibalia. Un punto che tuttavia consente ai croati di issarsi capolisti solitari del campionato, causa la concomitante sconfitta della Dinamo Zagabria contro l’Osijek, che adesso seguono appaiate ad un punto di distanza. Elez sempre titolare al centro della difesa, si rende artefice di una prova attenta come al solito, rimediando un cartellino giallo al minuto 77.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: l’Aarhus del talentino australiano sarà impegnato questa sera alle ore 19 nel posticipo della Superliga danese contro il Nordsjaelland. Dopo due sconfitte consecutive e 4 partite senza vittoria per i danesi è arrivato il momento di ripartire. Oiko spera nell’esordio.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: dopo 3 pareggi consecutivi arriva la prima vittoria in campionato per il Lugo, che sconfigge per 1-0 il Siviglia B grazie al rigore di Joselu. Prima convocazione per il colombiano Perea, il quale tuttavia rimane in panchina per tutto il corso della gara.

Giulio Piras

 

 

 

Orsi: “De Vrij-Bastos coppia ben assortita. F. Anderson? Giocatore normale…”

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Nel giorno del suo 57esimo compleanno, sulle frequenze di ElleRadio, ai microfoni della trasmissione Laziali on Air, è intervenuto l’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, per analizzare il momento della Lazio dopo il pareggio esterno di Verona contro il Chievo.

Orsi è partito proprio dalla partita di ieri: “Mi è piaciuto lo spirito di reazione della squadra una volta subito lo svantaggio. Sul piano del gioco forse è stato fatto un passo indietro rispetto alle partite precedenti, ma è una squadra che sta ricercando una precisa identità e per dare giudizi approfonditi bisognerà attendere le prossime partite di campionato“. Poi sul figliol prodigo Keita: “Quella di un giocatore voglioso, desideroso di mettersi a disposizione della squadra. Ora è chiaro che dovrà riconquistare la fiducia del gruppo, ma credo possa essere un elemento importante per la stagione della Lazio e debba continuare a crescere credendo nelle sue qualità e restando concentrato sul campo“. La coppia Bastos-De Vrij ha convinto anche ieri pomeriggio: “De Vrij è una garanzia se sta bene, Bastos deve ancora dimostrare molto, ma i primi segnali in questo senso sono sicuramente incoraggianti. Sembrano una coppia difensiva ben assortita“. Su Marchetti: “Bisogna entrare nella psicologia del portiere, che è un ruolo delicatissimo. Io continuo a considerarlo uno tra i primi quattro estremi difensori in Italia, poi ogni tanto può avere delle battute a vuoto, ma è importante dargli fiducia“. Immobile sembra un po’ troppo isolato in avanti: “Lì deve essere bravo l’allenatore a permettere agli esterni di aiutare l’attaccante centrale, far lavorare la squadra per permettere al centravanti di essere servito al momento giusto. Se si sceglie il tridente bisogna poi lavorare per affinarne le caratteristiche“. Infine su Felipe Anderson: “Lo abbiamo visto ai suoi massimi e ai suoi minimi. Secondo me è un giocatore normale, non un grande giocatore. Ha un rendimento che è comunque costantemente inferiore alle qualità che ha e che fece vedere in quelle famose dieci partite di due stagioni fa, questo è evidente“.

Balotelli e Thauvin, che rimpianti ‘estivi’ per la Lazio!

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Si staranno mangiando le mani i tifosi della Lazio vedendo le gesta in Ligue 1 di due giocatori che quest’estate sono stati vicinissimi all’approdo in biancoceleste: Mario Balotelli Florian Thauvin. Soprattutto l’ex attaccante azzurro, che, all’esordio con la maglia numero 9 del Nizza, è stato protagonista nella vittoria per 3-2 della sua squadra nel ‘derby’ contro il Marsiglia, segnando una doppietta e trascinando i rossoneri in cima alla classifica, a pari merito con il Monaco. La prima rete dell’ex interista arriva al 7′ grazie ad un rigore concesso per un fallo sul numero 6 Seri. L’OM però trova prima il pareggio, al 14′, con l’ex Newcastle, e poi addirittura il vantaggio con un penalty trasformato da Gomis. Ma di nuovo ‘SuperMario’, al 33′, restituisce il pareggio al risultato con un colpo di testa. Di Cyprien infine all’88’, con un gran tiro da 25 metri, la rete del successo del Nizza.

Il nuovo ds del Milan ieri a Verona per un laziale: ecco di chi si tratta

Con tutta probabilità, Massimo Mirabelli diventerà nelle prossime ore il nuovo ds del Milan. La sua nomina non è stata ancora ufficializzata, ma è solo questione di tempo prima che inizi questa nuova avventura nel club rossonero. Intanto, però, l’attuale capo scouting dell’Inter si è già messo al lavoro, iniziando a scrutare i campi della Serie A: ieri, secondo quanto riporta Gialucadimarzio.com, è stato il turno del ‘Bentegodi‘ di Verona, dove Mirabelli ha assistito alla gara tra Chievo e Lazio. Con un occhio particolare puntato su uno dei giocatori della squadra biancoceleste: Lucas Biglia. In settimana, infatti, erano circolate voci su un interesse del club di Milano per il regista argentino, per il quale, a questo punto, la nuova proprietà cinese potrebbe formulare ben presto (forse già nel prossimo mercato di gennaio) un’offerta.

Scozia – Cammy Bell, impresa incredibile

Cammy Bell dopo l’impresa compiuta entra di diritto a far parte del Guinness dei primati del calcio. Il 29enne portiere del Dundee United, infatti, nella gara di Scottish Championship (la serie B scozzese) contro il Dunfermline è riuscito nell’impresa di parare tre rigori in appena 23 minuti. La prima parata su Reilly al 9′, la seconda su Clark al 27′ e, infine, la terza su McMullan al 32′. Al termine dell’incontro il portiere ha ricevuto in premio il pallone come avviene quando si segna una tripletta.

 

FAVOLA DE VRIJ – Verona oggi ha un sapore un po’ più dolce

Sono un difensore, meglio difendere, poi se c’è la possibilità di segnare ben venga“, così de Vrij qualche giorno fa rispondeva su Lazio Style Radio alla domanda riguardo alla possibilità di fare il primo gol in A. Detto-fatto, finalmente il gigante olandese segna il suo primo gol in Serie A con la maglia della Lazio dopo poco più di 2 anni dal suo arrivo (con il Bassano si era regalato la prima e unica gioia con la maglia laziale. Era l’agosto del 2014). Un evento che, grazie al pessimismo generale che aleggia oggi nell’ambiente biancoceleste si stava perdendo di vista. Il difensore olandese, da poco uscito da un brutto infortunio, ha realizzato il goal del pareggio della Lazio durante il match del Bentegodi con il Chievo Verona. Questa rete ha per lui un sapore particolare perché l’ultimo match da lui giocato l’anno scorso fu proprio a Verona.  Al Bentegodi Stefan c’aveva lasciato un ginocchio ad agosto 2015, a Verona trova una rete di testa che salva la Lazio. Tre minuti dopo il vantaggio gialloblù di Gamberini. Tre minuti dopo l’ingresso immediato di Keita, il figliol prodigo. Una capocciata importante per abbattere il tabù Chievo e cancellare una prestazione da dimenticare. Nemmeno un tiro in porta nel primo tempo, solo i protagonisti attesi della favola si salvano. Bene così. E con Bastos, il nuovo compagno di reparto, sembra pure esserci grande sintonia. I tifosi della Lazio non hanno più timore quando la palla rotola verso Marchetti (ieri tra i migliori). Bentornato Stefan.

GRAZIE KEITA – Tramite dal proprio profilo Twitter arrivano anche i ringraziamenti per chi quella palla gliel’ha servita, Keita Baldé Diao“Grazie per l’assist”.

SODDISFAZIONE  2.0 – Festeggiare con gol sul campo dove il calvario è iniziato sta diventando una costante in casa Lazio. Già Gentiletti l’anno scorso si prese la sua rivincita personale segnando contro la Sampdoria il gol vittoria allo Stadio Marassi dove si infortunò gravemente (in quell’occasione giocava contro il Genoa). Certo a differenza del gol di Gentiletti, quello di de Vrij con il Chievo ha “soltanto” evitato una sconfitta che avrebbe scatenato molte più polemiche di quante si stanno sopportando oggi. Ma resta comunque emozionante.

 

Gli ultrà del Palermo scrivono agli altri tifosi rosanero: “Conosceteci meglio”

A Palermo in occasione della gara con il Sassuolo in curva tra i tifosi rosanero è scoppiata una violenta rissa, a seguito della quale la Polizia ha emesso sei daspo. E ieri sera proprio per tranquillizzare gli altri tifosi palermitani, nella gara disputata con il Napoli, gli ultrà rosanero hanno distribuito una lettera a tutti gli spettatori presenti nel settore Curva Nord. Questo il testo:

“Benvenuto in Curva Nord Superiore, patrimonio di tutti i palermitani. Se sei qui si presuppone che tu sia un tifoso, quindi spontaneamente dovresti dare un piccolo contributo per sostenere i colori rosanero. Perché ti sei seduto così lontano dal tifo e dalla gioia di cantare per i nostri colori? Ce lo stiamo chiedendo. Forse perché sai cose su di noi che sono false! Vuoi sapere per esempio se:

– Paghiamo per entrare allo stadio? Certamente! Anzi, la maggior parte di noi ha sottoscritto un abbonamento col Palermo.

– Andiamo in trasferta gratuitamente? Niente affatto! Paghiamo i pullman, gli aerei, i treni e i biglietti del settore ospiti.

– Riceviamo soldi per allestire le coreografie? Altra bugia! Viene tutto autofinanziato con la vendita di adesivi, magliette, cappellini e tramite collette varie.

Noi non guadagniamo nulla. NULLA!

Non siamo migliori o peggiori di te, abbiamo una passione e per lei investiamo tempo e denaro, come fai tu nella tua vita. Stiamo provando a far ripartire una curva che storicamente è stata il tempio del tifo palermitano, quindi SCUSACI per il brutto spettacolo che ti abbiamo fatto vedere contro il Sassuolo, sono scene che allontanano dalla curva e noi lottiamo per il contrario!

Vogliamo farti cantare! Per i tuoi colori, per la tua città, per la tua passione. Forse sembriamo scontrosi e incazzati, ma lo facciamo perché siamo abituati a dare sempre il massimo e quindi pretendiamo il massimo. Quello che per tanti è visto come un continuo rimprovero, è in realtà una forma di sprono perché non possiamo sopportare che la gente si viene a sedere in silenzio. Il boato della curva si dovrebbe sentire fino a Mondello!

Quindi non essere timido… non devi far altro che alzarti in piedi e provare a seguire i cori. Possiamo fare poco per le scelte societarie, ma possiamo fare tanto durante i 90 minuti di partita. Unisci la tua voce alla nostra! Noi siamo la Curva Nord 12!”

 

FORMELLO – Domani la ripresa. Finalmente Inzaghi ha la rosa al completo

Messa da parte l’occasione mancata contro il Chievo Verona i ragazzi di Inzaghi si ritroveranno domani alle 17:30 nel centro sportivo di Formello per iniziare a preparare la sfida di Sabato (ore 18) contro il Pescara dell’ex Oddo allo Stadio Olimpico. Urgono subito i tre punti per placare gli scettici.

Finalmente Inzaghi potrà lavorare con la rosa al completo. Tornerà anche Leitner non convocato al Bentegodi per un problema alla mano. Lo staff tecnico sfrutterà i prossimi giorni per mettere benzina nelle gambe di Luis Alberto, arrivato a Roma in ritardo di condizione. Contro il Pescara Inzaghi dovrebbe rilanciare Keita dal primo minuto. A Verona ha esordito nel secondo tempo, ha dato uno scossone alla squadra. Il senegalese si prepara al debutto da titolare.

Immobile stuzzica la Roma: “Ai giallorossi il mio gol più bello. Il rigore di Dzeko? Uno così grosso che cade in quel modo…”

Era da tanto che non si vedeva un giocatore biancoceleste ospite in una trasmissione televisiva  e finalmente ieri sera c’è stata una piacevole novità: Ciro Immobile, infatti, è stato l’illustre ospite della “Domenica Sportiva”. Il centravanti di Torre Annunziata ha risposto ad alcune domande provenienti dallo studio. La prima è su questo Time-out o  cooling-break che da questa stagione interrompe le partite quando in campo le temperature superano i 30°. L’ex Torino va controcorrente e non si mostra non favorevole a questa nuova regola: “Non penso che serva a molto: oggi a Verona faceva molto caldo… Un minuto non basta, penso sia meglio giocare di sera. Durante il corso delle partite, ci sono parecchi momenti morti, sfruttabili per bere e risparmiare quindi tempo. Ribadisco quindi di trovarla una novità inutile“. L’attenzione si è poi spostata sul match giocato oggi all’Olimpico tra Roma e Sampdoria, vinto dai giallorossi in extremis con un rigore segnato da Totti che ha fatto molto discutere: “Il rigore? Non mi sembra molto fallo. Dzeko è molto più grosso di me e si lascia cadere in quel modo…”. 

I SUOI MISTER  “A quale tecnico sono legato? A tutti perché ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori. Sono partito con il primo Conte, ho avuto la sua esperienza, ora invece ho Inzaghi che è uno che ha tanta voglia di crescere. Penso che abbia trovato il gruppo giusto, insieme possiamo fare delle belle cose. Poi naturalmente non dimentico né Zeman, né Ventura. Quest’ultimo è quello che mi ha fatto diventare ciò che sono. Ferrara? Mi prese a Sorrento, mi fece esordire in Under 21, però l’ho avuto per troppo poco tempo”.

LA NAZIONALE  “Conte e Ventura si somigliano da un punto di vista tattico, hanno idee simili. Dal punto di vista caratteriale sono diversissimi: diciamo che Ventura qualche volta si arrabbia, Conte invece qualche volta lo puoi trovare calmo. Ventura è stato un maestro per me, mi ha lanciato nel grande calcio. 

I GOL Il mio gol più bello? Quello contro la Roma all’Olimpico con il sinistro al volo. Il più brutto? Per gli attaccanti basta che la palla entri, non fa differenza”.

L’ESTERO –  “La vera esperienza negativa è stata in Spagna, ho avuto solo la soddisfazione di segnare al Real Madrid. In Germania non ho fatto benissimo ma comunque ho realizzato 4 reti in Champions. C’erano diversi problemi in squadra, era difficile per i tedeschi, figuriamoci per me”.

 

 

Domenica sportiva… #rai2 #aspettandodomanisera

Una foto pubblicata da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

TEMPI BELLI – Sempre meglio che lavorare

Vedere la Lazio comporta sempre un certo pathos: è il bello dell’essere tifosi, a volte si riesce a trangugiare anche del pessimo calcio, e a regalarsi un intrattenimento che a un occhio esterno, semplicemente, non esisterebbe.

Certe volte però, anche la lente deformante del tifo non riesce a modificare una realtà desolante. Il primo tempo di Chievo-Lazio ha reso un giro sulle montagne russe anche il film filippino di quattro ore fresco di Leone d’Oro a Venezia. Oddio, non che il secondo resterà nella hall of fame del calcio, ma già il fatto che si siano visti due gol lo rendono tutto un altro sport rispetto a quella sauna a cielo aperto che per 48′, recupero compreso, è andata in scena al Bentegodi.

Persino Terrence Malick, per restare in ambito cinematografico, si sarebbe fatto un giro sulla biografia di Cristian De Sica su Wikipedia con lo smartphone. Ma lui, fortunato, a vedere le partite di calcio non ci va.

Quale può essere la top five delle più noiose partite della Lazio, almeno per quanto riguarda la storia recente?

Al numero cinque possiamo sicuramente annoverare il famoso derby del maggio 2005, caldo infernale come domenica scorsa e andamento del match imbarazzante. Non fosse stato un derby, con la paura irrazionale di subire la beffa all’ultimo secondo, potremmo metterlo tranquillamente al numero uno.

Al numero quattro, una sfida della fase a gironi di Coppa Uefa, sempre del 2005 (che Lazio, quella!) che non in molti ricorderanno: Egaleo-Lazio, con i nostri beniamini praticamente già eliminati. La partite in sé non fu brutta nell’accezione più pura del termine (terminò 2-2), ma racchiudeva gli stimoli e le emozioni di una seduta di dermoabrasione sottocutanea. L’Egaleo era una squadra greca che ora si è trasformata in un’azienda che fa import-export di merluzzi al porto del Pireo: i giocatori di allora sono gli orgogliosi dipendenti.

Al numero tre, un Lazio-Bologna 0-0 del novembre 2009, l’apoteosi del calcio di Ballardini: dodicesima partita senza vincere in campionato, qualcuno ricorda di aver visto aggirarsi per il campo la sposa cadavere.

30 dicembre 1990, Lazio-Pisa 0-0. Di diritto al numero due, anche la Lazio di Zoff quando ci si metteva era un portento. Di quel giorno si ricordano le urla di Piovanelli, provetto capocannoniere della Serie A che vide la sua carriera stroncata dall’infortunio all’Olimpico, e un fortissimo mal di denti che sparì al triplice fischio finale, quindi forse non erano i denti.

Ta-daaah, numero uno. Giugno 1989, Ascoli-Lazio 0-0. Mai vista una partita come quella. Le squadre si palleggiavano il pallone a metà campo, Bruno Giordano giocava nell’Ascoli e cercò nell’unica occasione da gol del match un pallonetto a rientrare con avvitamento carpiato solo davanti a Valerio Fiori, uno dei più spettacolari gol sbagliati apposta della storia della Serie A. Piccolo trascurabile particolare, con un punto le due squadre si sarebbero matematicamente salvate.

In questo contesto, il primo tempo di Chievo-Lazio si incastona a pennello, segno di una squadra che Inzaghi sta portando avanti con indole stoicamente andreottiana: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.

E noi? Beh, vedere certe partite è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo. E poi è sempre meglio che lavorare.

O di prenderne quattro come un anno fa, per dire.

Fabio Belli

 

ACCADDE OGGI – 12 settembre 1954: debutta sul piccolo schermo Lassie

Lassie è un cane di razza collie protagonista di cartoni animati, film, fumetti, romanzi e serie televisive. Fece la sua prima apparizione il 17 dicembre del 1938 quando venne pubblicato sul Saturday Evening Post il racconto breve “Lassie Come Home” (Torna a casa Lassie) dell’angloamericano Eric Knight. Due anni dopo fu pubblicato il libro dalla John C. Winston Publishing Company. Nel 1942 la casa cinematografica MGM ne acquistò i diritti e nel 1943 uscì il film “Lassie Come Home”.

La fama di Lassie in Italia si propagò a tal punto che per decenni venne definita con tale nome l’intera razza canina collie. Il collie divenne popolarissimo nel Regno Unito nei primi anni del secolo quando il regista e produttore Cecil M. Hepworth portò sullo schermo Blair, il cane di casa, che divenne protagonista di una serie di film dal grandissimo successo come “Rescued by Rover”. Lassie è uno dei tre animali ad aver ottenuto una stella sull’Hollywood Walk of Fame, le altre due sono Rin Tin Tin e Strongheart. Nel 2005 il settimanale Variety lo ha inserito tra le “100 icone di tutti i tempi” ed era la sola star animale della lista.

Un’analisi su Chievo-Lazio – Il punto del Direttore

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Cari amici buonasera. Come dobbiamo valutare Chievo-Lazio? Un pareggio per 1-1 che ci mette di fronte al solito quesito? Occasione sprecata per collezionare la seconda vittoria in trasferta oppure un buon pareggio in trasferta (e in rimonta), utile per farci guadagnare un punto che non fa mai male?

In redazione siamo divisi su due fronti: il primo valuta questo risultato come un pareggio scialbo contro un avversario mediocre, che addirittura era passato in vantaggio. Dati alla mano, il Chievo ha creato più occasioni pericolose, contro una Lazio che di fatto non ha mai tirato in porta fino all’ingresso di Keita. Qualcuno in toni polemici afferma anche di aver rivisto la Lazio di Reja e degli esterni d’attacco abbastanza in difficoltà (Anderson-Kishna). In conclusione, facendo una primissima proiezione, già si valutava il rientro in Europa come cosa abbastanza difficoltosa.

Per fortuna che c’era anche una parte del gruppo redazionale che invece valuta questo pareggio come un punto discreto che muove la classifica, evita la seconda sconfitta consecutiva, arriva contro una squadra che comunque non ti regala mai niente. Se è vero che la Lazio ha faticato nella finalizzazione del gioco e sulle palle inattive, dobbiamo però annotare che anche oggi, la coppia de Vrij-Bastos ha fatto un’ottima impressione, così come la linea mediana che non è mai andata in affanno. Il problema vero è stata la prestazione di Felipe Anderson e Kishna che non hanno giocato molto bene, anzi. Però l’ingresso del ribelle Keita ha alzato il livello del gioco biancoceleste e fatto capire come questo ragazzo debba essere considerato un titolare inamovibile (fin quando se lo merita).

Ora bisognerà vincere sabato prossimo contro il Pescara (che mentre scrivo ha appena realizzato il gol dell’uno a zero grazie a Bahebeckal al 61′), per dar forza a quella parte di redazione che crede in Inzaghi e nel collettivo a sua disposizione. Ahimè, se questo non dovesse accadere, credo che il pareggio scialbo di oggi sarà solo uno dei tanti X di una stagione che potrebbe rivelarsi anonima e senza Europa.  Cordialmente saluto.

CONFERENZA – Maran non ci sta: “Pari ingiusto, avremmo meritato la vittoria”

In conferenza stampa il tecnico del Chievo Rolando Maran ha sfogato tutta la sua delusione per il pareggio contro la Lazio che gli sta stretto:Il risultato ci lascia tanto amaro in bocca, abbiamo creato 4-5 palle gol riuscendo a fare solo una rete. La Lazio, invece, ha sfruttato l’unica occasione utile e ci ha puniti. La Lazio me l’aspettavo così, loro volevano cercare di sfruttare i nostri errori in fase di costruzione di gioco e si sono chiusi bene. Noi abbiamo creato molto dalle palle inattive, ma più in generale tutta la squadra ha lavorato tanto. La vittoria del Chievo ci stava se contiamo le occasioni da rete. Loro hanno sfruttato una mischia da una punizione da metà campo, il calcio è anche questo. Sono contento però perché abbiamo cercato sempre di giocare, lasciare il pallino del gioco in mano a loro ci avrebbero fatto correre troppo”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Il caldo e il campo hanno condizionato anche il Chievo. Bene Keita e Felipe”

Consueta conferenza stampa al termine di Chievo Lazio che ha visto i capitolini strappare un pareggio al Bentegodi grazie alla rete di de Vrij che ha risposto a quella di Cacciatore. Queste le parole del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi:

Il caldo e le condizioni del terreno quanto hanno influito?

“Il caldo e il campo difficile hanno influito anche per il Chievo. Siamo partiti bene ma non abbiamo creato granché, mentre nella ripresa con l’innesto di Keita abbiamo preso campo. Ero fiducioso che avremmo segnato ma abbiamo preso gol su palla inattiva e abbiamo rischiato diverse volte, sono situazioni che dovremmo rivedere. Negli ultimi 20′ avevamo più birra del Chievo e saremmo dovuti essere più cattivi in area di rigore. Sul gol siamo rimasti su un blocco e abbiamo perso Gamberini. Analizzeremo il gol, dobbiamo essere più reattivi perché non si possono prendere gol così”.

Risultato giusto?

“Sì, anche se i primi 20′ mi lasciano dei rimpianti così come il gol preso perché stavamo giocando meglio in quel momento. Una squadra come la nostra non può concedere tante occasioni da gol su palle inattive. Nel primo tempo il grande caldo e il campo, oltre ai giocatori che sono tornati negli ultimi giorni, hanno influito. Avevamo preventivato questa gara del Chievo ma non il gol su palla inattiva. Come dico sempre, certe partite se non puoi vincerle meglio non perderle. Comunque ci sono anche i meriti del Chievo, abbiamo affrontato una squadra preparata e organizzata che ha messo in difficoltà l’Inter e perso immeritatamente contro la Fiorentina”.

Keita e Anedrson?

“Keita ha fatto bene, ma a fine partita si vedeva che non ne aveva più nelle gambe. Deve crescere di condizione. Felipe si è impegnato tantissimo, la condizione è ottima ma deve migliorare. Anche Immobile l’ho visto stanco, lui è un giocatore molto generoso che spende molte energie, ma ha aiutato la squadra”.

De Vrij?

“E’ un grande giocatore, un professionista che si allena di più di quanto dovrebbe. Si meritava il gol. So che vuol dire rimanere fuori tanto tempo dal campo, spero non esca più”.

Fabrizio Piepoli

CHIEVO LAZIO – De Vrij: “Felice per il gol, ma dobbiamo migliorare sulle palle inattive”

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Chievo Verona e Lazio si spartiscono la posta in palio pareggiando per 1-1 nel pomeriggio dello stadio Bentegodi. Al termine del match ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto De Vrij:

Primo gol in Serie A, sono contento che sia servito alla squadra. Però peccato non aver vinto la partita. Il Chievo è stato pericoloso solo con i calci piazzati. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto e lavoreremo durante la settimana. Con Bastos mi trovo bene, ci completiamo, lui è forte fisicamente. Ci capiamo anche se non parliamo la stessa lingua. Difesa a 3 o a 4? Dipende dagli avversari, ma sono capace di giocare con entrambi i moduli“.

 

CHIEVO LAZIO – Inzaghi: “Contento per la reazione, ma dobbiamo lavorare”. Poi su Keita…

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Al termine della sfida del Bentegodi tra Chievo e Lazio, terza giornata di Serie A Tim,terminata con il punteggio di 1-1, ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi.

Inzaghi non è totalmente soddisfatto: “Credo che abbiamo fatto un primo tempo senza rischiare, poi con un paio di disattenzioni su calcio piazzato abbiam preso gol. Siamo stati bravi a rimontare e magari con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto vincere. Gli ultimi 20 minuti avevamo ancora forza nelle gambe. Il Chievo è una squadra ostica, organizzata, giocare qui è sempre difficile. Dobbiamo crescere, lo sappiamo, da domani pensiamo al Pescara“. Su Keita: “E’ stato determinante, ha fatto 40 minuti molto buoni. Sta crescendo e deve ancora crescere, da qui alla fine ci darà una grossa mano. Ha voglia e si sta allenando al massimo. Dobbiamo aiutarlo affinchè possa crescere ancora di partita in partita“. La Lazio ha sfruttato poco le fasce, molto meno rispetto allo scorso anno: “Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Lo scorso anno con Candreva avevamo questa opzione, essendo lui bravo nell’1vs1 verso l’esterno. Keita e Kishna tendono a convergere. Quello che di buono prendo da oggi è la reazione, quando non si riesce a vincere è meglio portare a casa un punto“. Sul problema dei calci da fermo: “Bisogna lavorare, oggi c’era Birsa che sulle palle inattive è molto fastidioso. Dobbiamo applicarci di più, c’è sicuramente qualcosa da rivedere“.

Il mister è poi intervenuto ai microfoni di LazioStyleRadio: “Credo che non abbiamo rischiato quasi nulla, poi c’è stato il gol su palla inattiva e su questo dovremo lavorare perchè abbiamo rischiato in più di un’occasione. Poi c’è stata la reazione e forse negli ultimi 20 minuti avremmo anche potuto vincerla“. Sui giocatori entrati dalla panchina: “I ragazzi subentrati sono andati bene, dobbiamo cercare di crescere. Abbiamo fatto 3 buone gare ma adesso dobbiamo migliorare. Da domani penseremo al Pescara“. La gara contro il Pescara sarà sabato alle 18, forse farà meno caldo di oggi: “Il caldo oggi credo abbia influito molto, ma come era caldo per noi era caldo anche per il Chievo. Stessa cosa per le condizioni del campo“. De Vrij ha parlato molto bene di Bastos: “De Vrij e Bastos hanno fatto bene, come tutta la squadra in fase difensiva, a parte sulle palle alte dove dobbiamo lavorare“. Poi sul Pescara: “Squadra organizzata e molto ben allenata da Oddo, ottimo allenatore con buonissime idee. Adesso recuperiamo da questa trasferta, da martedì penseremo al Pescara“. Aspetti positivi e negativi: “Di positivo prendo la reazione, sotto di un gol in questo campo poteva essere difficile, invece non abbiamo mollato e ci abbiamo creduto. Ovviamente di negativo ci sono i calci piazzati, oggi sono stati il nostro tallone d’Achille“.

 

 

 

CHIEVO LAZIO – Una Lazio spenta ottiene un pareggio a Verona. Keita subito determinante

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VERONA – La Lazio ottiene un punto sul campo del Chievo. Al gol di Cacciatore risponde de Vrij. Tuttavia i biancocelesti non convincono ma anzi rischiano più volte di andare sotto. Un pareggio che va stretto al Chievo considerando le occasioni da gol avute dall’undici di Maran.

PRIMO TEMPO LETARGICO

Chievo che scende in campo con la canonica casacca gialla, mentre la Lazio veste la maglia da trasferta bianca con strisce orizzontali celesti. Dirige Daniele Orsato di Schio. Il primo quarto d’ora è da sbadigli, con entrambe le squadre condizionate dal caldo e dal terreno di gioco. Il primo squillo arriva al 15′ quando Birsa su punizione pesca in area Cacciatore, che dimenticato dalla difesa biancoceleste, colpisce il pallone di testa ma trova la risposta di Marchetti. Dopodiché passano altri 10′ di nulla, da rilevare solo il time out ordinato da Orsato per far bere i giocatori accaldati. Al 33′ arriva il primo tiro della Lazio con Kishna che scodella palla al centro su di cui si avventa Parolo che di testa la manda alta sopra la traversa. Fino alla fine del primo tempo non accade più nulla. Al duplice fischio le statistiche dicono un solo tiro in porta del Chievo e tanti sbadigli.

DUE GOL IN 5 MINUTI

Nella ripresa, Inzaghi non cambia nulla e rimanda in campo lo stesso 11 della prima frazione di gioco. Al 51′ il Chievo trova il vantaggio con Gamberini che sfrutta al meglio il corner calciato da Birsa. La Lazio reagisce subito grazie al neo entrato Keita che rimette al centro una palla vagante in area che de Vrij di testa ribadisce in rete. 1 a 1 e palla al centro. La gara improvvisamente si accende ma è il Chievo a sfiorare più volte il secondo gol prima con Cacciatore e poi con Gamberini, entrambi pericolosi su palle inattive. Al 71′ de Vrij ci riprova di testa ma il suo tiro è centrale ed è facile preda per Sorrentino. Pochi minuti dopo ci provano prima Parolo e poi Milinkovic-Savic da fuori area, ma in entrambi i casi il pallone termina fuori. Al 78′ Keita scatta sulla sinistra, salta Gobbi e calcia in porta ma Sorrentino para distendendosi. All’80’ occasione ghiotta per Immobile che viene pescato in area da un lancio millimetrico di Parolo ma l’attaccante campano spedisce di testa alto. All’87’ solita dormita della difesa biancoceleste su palla inattiva su cui si avventa Cesar che di testa colpisce male e spedisce alto. Ennesima occasione da gol per i padroni di casa nata da palla ferma. Al 93′ ci prova Castro da 20 metri ma il suo tiro è debole. Finisce così la partita, un pari che tutto sommato va bene ai capitolini data la prova incolore. Nessun passo in avanti dopo la sconfitta contro la Juventus. Deludono soprattutto le ali Felipe Anderson e Kishna, bene il figliol prodigo Keita e la coppia di centrali difensiva Bastos e de Vrij che impreziosisce la sua prestazione con un gol.

Fabrizio Piepoli

CHIEVO LAZIO – Keita chiarisce: “Il gol è di de Vrij. Voglio ripagare la fiducia del mister facendo bene”

Autore dell’assist decisivo, Keita ai microfoni di Mediaset Premium ha commentato a caldo il pareggio della Lazio contro il Chievo: Il gol è di Vrij, l’avevo visto libero al centro e gliel’ho data di testa, meno male che ha segnato. Peccato per il risultato perché volevamo la vittoria, per fortuna abbiamo ottenuto il pareggio. Ora dobbiamo pensare al Pescara a vincere la prima davanti ai nostri tifosi. Più che il caldo ha influito il campo. Cambio di mentalità? Io do sempre il meglio per la squadra. Oggi ho giocato la mia prima partita di questo campionato e voglio fare sempre meglio. Voglio ripagare la fiducia del mister facendo bene”.

PAGELLE DI CHIEVO-LAZIO

ECCO LE PAGELLE DI CHIEVO-LAZIO

Chievo

Sorrentino 6 – Nel primo tempo non è mai chiamato in causa, mentre nella ripresa non può far molto sul gol del pareggio ospite.

Cacciatore 6 – Si divora per ben due volte delle facilissime occasioni da gol. La prima nel primo tempo, quando spara addosso a Marchetti un colpo di testa facile da buttare in porta; la seconda nella ripresa quando con il piattone spara alto. In compenso è però buona la sua prova difensiva.

Dainelli 7 – Il Migliore. Bravo nell’allontanare tutti gli spioventi sulle palle alte, non concede un metro a Ciro Immobile. Di testa o coi piedi non fa differenza, lui non sbaglia mai nulla.

Gamberini 7 – Ottavo gol in serie A per il difensore centrale che, grazie a uno stacco impetuoso, porta in vantaggio la sua squadra. Dal 79′ Cesar s.v.

Gobbi 6,5 – Solito lavoro pulito e ordinato sul versante sinistro, è autore anche di qualche buona iniziativa offensiva.

Castro 6 – Giocatore duttile, è molto bravo nel presidiare tutta la corsia destra. Cala leggermente nel finale di gara.

Radovanovic 5,5 – Playmaker basso non riesce a a creare trame da gioco decenti in grado di lanciare gli attaccanti del Chievo.

Hetemaj 6 – Lavoro di contenimento sulla corsia sinistra, gioca con la stessa foga anche nella seconda parte del match.

Birsa 5 – In pressing su Biglia esegue un buon lavoro, ma per ciò che concerne la fase di possesso palla non combina  nulla di buono. Dal 76′ De Guzman s.v.

Pellissier 5 -Il Peggiore.  Toccato duro al 12′ da de Vrij non dìsputa un grande partita. Nella ripresa con la testa sfiora la palla che poteva valergli la prima rete stagionale. Dal 69′ Inglese 5,5 – Entra per dare una scossa all’attacco clivense ma anche lui è ingabbiato dalle colonne biancocelesti.

Meggiorini 5 – Si prodiga in tacchi acrobatici a più non posso ma la sostanza è sempre quella. Molto falloso al limite del regolamento.

All. Maran 6 – Le sue squadre sono come l’usato garantito. Equilibrate, accorte e sempre molto concrete. Un primo tempo senza nemmeno subire un tipo in porta ma al tempo stesso Pellissier e Meggiorini sono troppo prevedibili. Nella ripresa trova il vantaggio ma poi è sfortunato a subire immediatamente il pareggio. Nel complesso buona l’organizzazione tattica.

Lazio 

Marchetti 6,5 – Respinge il colpo di testa di Cacciatore al 15′ e il colpo di testa di Gamberini al 62′. Nulla può sul gol del Chievo.

Basta 6 – Molto dinamico sulla corsia di destra durante il primo tempo, nella seconda parte del match lascia qualche spazio di troppo alle discese di Gobbi.

de Vrij 6,5 – Bravo a spizzare in rete il colpo di testa di Keita e trovare il gol del pareggio biancoceleste. Gara positiva.

Bastos 6,5 – Altra gara da titolare per il difensore centrale che, dopo la positiva prestazione contro la Juventus, anche a Verona conferma le ottime impressioni di questo primo scorcio stagionale.

Radu 6 – Rispolverato titolare al posto di Lukaku, non combina danni particolare. Questa è già una buona notizia.

Parolo 6 – Il solito lavoro, sporco ma prezioso. Peccato che Gamberini salti più in alto di lui nell’azione che porta in vantaggio i gialloblu. Dal 88′ Djordjevic s.v.

Biglia 6 – Il capitano della Lazio chiude bene tutti gli spazi davanti alla coppia centrale, non perdendo mai le staffe durante tutti i novanta minuti di gioco.

Lulic 5,5 – Non benissimo nel ruolo d’intermedio, non ha i piedi per giocare da mediano in un 4-3-3. Dal 65′ Milinkovic 6 – Muscoli e forze fresche anche per farsi rispettare sulle palle alte.

Felipe Anderson 5 – AAA Cercasi giocatore decente. Dieci partite da fenomeno su 81 giocate con la maglia biancoceleste. Qualcosa non quadra. Il Manchester quanto voleva spendere???

Immobile 5,5 – Prova ad infilarsi fra le linee ma è troppo isolato. Prima gara al di sotto delle sue possibilità.

Kishna 4,5 – Il Peggiore. Anonimo. Sarà anche della scuderia di Raiola, ma ciò non basta per giocare nella Lazio. Impreciso anche con il pallone fra i piedi, non combina nulla di buono. Dal 51′ Keita 6,5 – Il Migliore. Casuale coincidenza oppure no, Keita entra e la Lazio pareggia il conto delle reti. Con lui in campo cambia la musica. Deve giocare titolare.

All. Inzaghi 6 – A Verona ripropone il 4-3-3 con un solo cambio tattico: Radu al posto di Lukaku e Lulic confermato a centrocampo al posto di Milinkovic relegato di nuovo in panchina. Nel primo tempo Anderson e Kishna non pungono ma al tempo stesso la difesa è impenetrabile. Nella ripresa l’innesto di Keita dà vivacità a un reparto che senza di il senegalese soffre terribilmente.

Arbitro: Orsato 6 -Gara maschia ma tutto sommato corretta.

IL TABELLINO DI CHIEVO-LAZIO

TABELLINO DI CHIEVO-LAZIO 1-1

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini (dal 79′ Cesar), Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa (dal 76′ de Guzman); Pellissier (dal 69′ Inglese), Meggiorini. A disp: Seculin, Bressan, Confente, Frey, Spolli, Sardo, Costa, Izco, Rigoni, Bastien, Parigini, Floro Flores. All. Rolando Maran

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, de Vrij, Bastos, Radu; Parolo (dal 88′ Djordjevic), Biglia, Lulic (dal 65′ Milinkovic); Felipe Anderson, Immobile, Kishna (dal 51′ Keita). A disp: Vargic, Strakosha, Lukaku, Patric, Hoedt, Wallace, Cataldi, Murgia, Lombardi. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Daniele Orsato della sezione di Schio

Marcatori: 51′ Gamberini (C), 53′ de Vrij (L)

Ammoniti: 53′ Hetemaj (C), 59′ Biglia (L), 67′ Milinkovic (L), 86′ Basta (L), 91′ Cesar (C), 92′ Felipe Anderson (L), 94′ Radu (L)

Espulsi: —